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Christopher Wren

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Sir Christopher Wren (East Knoyle, 20 ottobre 1632 – Londra,


25 febbraio 1723) è stato un architetto, fisico e matematico inglese
del XVII secolo. È celebre soprattutto per il suo ruolo capitale
nella ricostruzione di Londra dopo il grande incendio del 1666.

Indice
Biografia
Formazione
L'astro della matematica
Nel segno dell'architettura
La morte
Note
Altri progetti Christopher Wren

Collegamenti esterni

Biografia

Formazione

Christopher Wren nacque il 20 ottobre 1632 a East-Knoyle, nel Wiltshire,


da Christopher Wren Sr. (1589–1658) e Mary Cox, in una famiglia
nobile d'origine danese. L'avviamento agli studi gli venne fornito
dapprima da un tutore privato, poi dal padre, e infine dal reverendo
William Shepherd, un sacerdote locale;[1] nella sua fanciullezza, inoltre, il
giovane Christopher visitò assiduamente Windsor, dove il padre era un
decano, ma dei diversi soggiorni in quella città non si conosce molto.

Altrettanto occulto è come Wren proseguì gli studi pre-universitari, anche


se sappiamo con certezza che approdò allo studio del latino, del disegno
Il Wadham College, dove
e della matematica; in questi anni, inoltre, strinse amicizia con il principe
Wren compì gli studi
Carlo, erede al trono d'Inghilterra che ricoprirà con il nome di Carlo II
universitari
d'Inghilterra. Il 25 giugno 1650, in ogni caso, Wren entrò allo Wadham
College di Oxford, dove proseguì gli studi del latino e venne a contatto
con l'opera di Aristotele. A lato dell'educazione accademica, poi, egli si
accostò al circolo di John Wilkins, palestra di studio e di virtù frequentata da giovani matematici e filosofi
della natura dove Wren inaugurò il proprio itinerario scientifico e architettonico.
L'astro della matematica

Conseguito nel 1653 il Master of Arts, nello stesso anno Wren venne nominato fellow dell'All Souls
College di Oxford, dove realizzò diverse ricerche ed esperimenti. Cessò di essere membro dell'All Souls nel
1657, quando divenne professore di astronomia presso il Gresham College di Londra; Wren accolse questo
incarico con ardente entusiasmo, tanto che subito compì diverse indagini matematiche che, alla fine, lo
portarono a definire con precisione la lunghezza dell'arco della cicloide (che risultava essere uguale al
quadruplo del suo asse). Questa scoperta, oltre alle lodi di Blaise Pascal, gli valse nel 1660 l'ottenimento
della cattedra di matematica all'università di Oxford.[2]

Furono questi anni assai fecondi, durante i quali Wren dimostrò varie volte il valore del proprio ingegno
scientifico: si occupò di idraulica, astronomia e meccanica, raggiungendo risultati di rilievo, e nel 1669
giunse addirittura a scoprire che l'iperboloide di rotazione ad una falda può essere generato dalla rotazione
di una retta intorno ad un'altra ad essa sghemba.[2]

Nel segno dell'architettura

Nel 1665 Wren visitò Parigi, città ricca di iniziative e di fermenti


culturali; nella Ville Lumière frequentò diversi artisti, tra cui Gian
Lorenzo Bernini, dai quali mutuò un vivo interesse per
l'architettura. Wren in realtà aveva già realizzato alcuni esemplari
di architetture domestiche, tra cui la cappella del Pembroke
College (1663) e lo Sheldonian Theatre di Oxford, ispirato alle
opere di Serlio e Palladio; a questi due edifici seguì un'ingente
produzione, culminata poi nella costruzione della cattedrale di San
Progetto finale di Wren per la
Paolo, da realizzare sulle ceneri della vecchia cattedrale medievale,
cattedrale di San Paolo
distrutta dalle fiamme del grande incendio del 1666. Inizialmente
concepita con un impianto a croce greca con dei quarti di cerchio
negli angoli, su pressione delle autorità ecclesiastiche Wren scelse
alla fine la più tradizionale pianta a croce latina; originale la soluzione adottata per l'erezione della cupola,
che trova sostegno su un imponente tamburo, che a sua volta si erge su un sistema di contrafforti. Nel 1668
venne anche nominato architetto della Corona, incarico che mantenne fino al 1718.[2]

A lato della cattedrale di San Paolo, completata nel 1708, Wren fu incaricato da una commissione apposita
di ricostruire la città di Londra, quasi interamente rasa al suolo dall'incendio del 1666. Per l'occasione
l'architetto elaborò un vasto progetto, non attuato, ma che gli diede comunque l'occasione di realizzare
diverse emergenze architettoniche, specialmente di carattere religioso. Mostrandosi sensibile all'architettura
francese e fiamminga, nella città di Londra Wren progettò cinquanta chiese parrocchiali, diverse nella pianta
e nel disegno: degne di nota St Mary-le-Bow, la chiesa di Santo Stefano in Walbrook, e la chiesa di San
Martino a Ludgate, presso la cattedrale. Realizzò anche palazzi reali (fra tutti, Hampton Court e la
Marlborough House), l'Osservatorio Reale, il complesso del Royal Hospital a Greenwich, l'ospedale di
Chelsea, e il monumento al grande incendio di Londra, oltre a diversi altri edifici pubblici.[2]

La morte

Cristopher Wren morì il 25 febbraio 1723, alla veneranda età di 91 anni, nella tenuta di famiglia a Hampton
Court.[3] La sua salma venne tumulata proprio nella cattedrale di San Paolo, precisamente nell'angolo a sud-
est, a fianco dei resti della figlia Jane; ivi è stata collocata un'iscrizione latina, che recita:[4]

(LA) (IT)
«SUBTUS CONDITUR HUIUS «Qui nelle sue fondamenta riposa
ECCLESIÆ ET VRBIS CONDITOR l'architetto di questa chiesa e città,
CHRISTOPHORUS WREN, QUI VIXIT Christopher Wren, che visse per oltre
ANNOS ULTRA NONAGINTA, NON SIBI novant'anni, non per il proprio tornaconto
SED BONO PUBLICO. LECTOR SI ma per il bene comune. O tu che leggi, se
MONUMENTUM REQUIRIS cerchi il suo monumento, guardati attorno.
CIRCUMSPICE Obijt XXV Feb: An°: Morì il 25 febbraio 1723, età 91.»
MDCCXXIII Æt: XCI»

Note
1. ^ Wiltshire Council – Wiltshire Community History Get Wiltshire History Question
Information, su history.wiltshire.gov.uk. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato dall'url originale l'11
marzo 2014).
2. Harold Vernon Molesworth Roberts, Giulio Vivanti, WREN, Sir Christopher, su Enciclopedia
Italiana, Roma, Treccani, 1937.
3. ^ Adrian Tinniswood, His Invention So Fertile: A Life of Christopher Wren, Oxford University
Press, 2001, p. 366, ISBN 0-19-514989-0.
4. ^ London: city guide – Google Books, books.google.co.uk, 2008, ISBN 978-1-74104-712-7.
URL consultato il 6 settembre 2009.

Altri progetti
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Collegamenti esterni

(EN) Christopher Wren, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.


(EN) Christopher Wren, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.
(EN) Opere di Christopher Wren, su Open Library, Internet Archive.
VIAF (EN ) 49261635 (https://viaf.org/viaf/49261635) · ISNI (EN ) 0000 0000 8127
4046 (http://isni.org/isni/0000000081274046) · LCCN (EN ) n80102228 (http://id.loc.
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Controllo di
p://catalogo.bne.es/uhtbin/authoritybrowse.cgi?action=display&authority_id=XX4842
autorità
681) (data) (http://datos.bne.es/resource/XX4842681) · ULAN (EN ) 500115492 (http
s://www.getty.edu/vow/ULANFullDisplay?find=&role=&nation=&subjectid=50011549
2) · NLA (EN ) 35161532 (https://nla.gov.au/anbd.aut-an35161532) · CERL
cnp01327056 (https://thesaurus.cerl.org/record/cnp01327056) · WorldCat Identities
(EN ) lccn-n80102228 (https://www.worldcat.org/identities/lccn-n80102228)

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