Sei sulla pagina 1di 9

Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M.

270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

La crisi degli anni ’30: il crollo di Wall Strett

Nel 1929, crollò il mercato borsistico di Wall Street.

Negli anni precedenti vi era stato il boom immobiliare, con conseguente indebitamento
per l’acquisto di titoli.

La caduta della borsa determinò una riduzione dei consumi: stante la minore
domanda, si verificò il fenomeno della deflazione (riduzione dei prezzi).

Nel 1930, vi è stata la crisi di intermediari di grandi dimensioni (come la Bank of United
States).

Nel 1933, il Presidente Roosvelt ordinò la chiusura temporanea delle banche per
contrastare la corsa al ritiro dei risparmi.
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

La crisi degli anni ‘30 del ‘900 in Europa


In Europa, crollarono la banca austriaca Credit-Anstalt e, nel 1931, la Danat-Bank tedesca.

Nell’ordinamento italiano, la situazione si presentava difficile anche prima del 1929 in ragione della
debolezza dell’economia e delle frodi e della mala gestio degli intermediari.
In particolare:
- nel 1893 entrò in crisi la Società generale di credito mobiliare (che finanziava impianti
industriali), le cui passività erano costituite prevalentemente da prestiti;
- sempre nel 1893, vi fu lo scandalo della Banca romana, accusata di aver duplicato il numero di
serie dei suoi biglietti;
- nel 1894, crollò la Banca Generale (seconda banca italiana) e crollarono altre banche;
- nel 1907,la Società Bancaria Italiana entrò in crisi per i crediti erogati in favore di imprese
azioniste della medesima;
- nel 1921, crollò la Banca Italiana di Sconto per le esposizioni nei confronti del gruppo Ansaldo;
- nel 1922-1923, il Banco di Roma entrò in crisi fu salvato con intervento pubblico.
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

Crisi del settore manifatturiero e incroci


partecipativi
La legge bancaria del 1926 non risolse i problemi, tanto che la situazione si complicò ulteriormente
negli anni successivi.

La crisi del settore manifatturiero degli anni ’30 ebbe ripercussioni negative sul sistema bancario
per i rapporti fra banche e imprese. Invero, le principali banche italiane (miste: Credito Italiano; Banca
Commerciale e Banco di Roma) avevano assunto un ruolo nell’industrializzazione dell’Italia. Ed
erano creditori, ma al contempo, azioniste – con pacchetti di controllo – della grandi imprese: imprese
che avevano perso valore in ragione della crisi.

Gli incroci partecipativi erano reciproci perché anche le grandi imprese avevano assunto
partecipazioni nelle banche. La situazione determinò – com’è intuitivo – la crisi del sistema bancario.

Le tre banche miste furono salvate con intervento pubblico, a cui prese parte la Banca d’Italia e
poi con l’assunzione del controllo da parte dell’Istituto per la ricostruzione industriale (: Iri).
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23/S1
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

La crisi del 2007-2009


La crisi del 2007 si è manifestata nel mercato interbancario e in quello degli strumenti finanziari
innovativi: asset backed securities (Abs), emesse nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione.

Si sono già definiti gli elementi caratterizzanti le operazioni di cartolarizzazione (fenomeno nato
negli Stati Uniti), la cui espansione è stata favorita per agevolare l’acquisto di abitazioni da parte dei
cittadini.

Negli Stati Uniti, la scelta era stata quella di rafforzare il ruolo di Fannie Mae e di Freddie Mac: due
istituzioni finanziarie. Government sponsored enterprises. Tali istituzioni acquistavano i mutui ipotecari
dalle banche, che venivano cartolarizzati, e erogavano finanziamenti per l’acquisto di abitazioni.

Si sono, tuttavia, create distorsioni nel mercato anche in ragione dell’ampio diffondersi di
cartolarizzazioni: la politica delle banche, le quali potevano trasferire sul mercato il rischio creditizio,
era divenuta scarsamente prudenziale. Molti mutui erogati erano definiti subprim e , per l’elevato
rischio di inadempimento nel pagamento delle rate.
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23/S1
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

Le cartolarizzazioni di cartolarizzazioni

Si potevano avere anche le cartolarizzazioni della cartolarizzazioni, con la conseguente


difficoltà a valutare i titoli emessi dal veicolo.

Sul mercato, vi era, infatti, una catena di prodotti che generava informazioni
asimmetriche. Molte operazioni non risultavano quindi trasparenti.

Nel settembre 2007, la crisi ha colpito la banca inglese Northern Rock.


La raccolta di fondi da parte della banca era stata non tanto sotto forma di depositi,
quanto e soprattutto nella forma di fondi nel mercato interbancario. La banca
finanziava attività, in prevalenza costituita da mutui immobiliari.

Diffuse le notizie sulla scarsa liquidità dell’istituto, vi è stata subito la corsa al ritiro dei
risparmi.
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23/S1
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

La crisi negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, la crisi ha colpito la banca di investimento Bear Steans (2008). Vi
fu un intervento statale della Federal Reserve: il caso è interessante perché stato il
primo in cui è stato posto in essere un intervento statale di ausilio in favore di un
intermediario. La Bear Steans non ha superato la crisi – nonostante il sostegno – ed è
stata acquistata successivamente dalla JPMorgan Chase.

Sempre nel 2008, le due istituzioni finanziarie Fannie Mae e di Freddie Mac sono
state nazionalizzate. Nel settembre 2008, si manifestò la crisi di liquidità di Lehman
Brothers, la quale non beneficiò dell’intervento pubblico, tanto che fu sottoposta
all’ordinaria procedura concorsuale di ristrutturazione del Chapter 11 della legge
fallimentare statunitense. La decisione di non intervenire a sostegno di Lehman Brothers
ha condotto al crollo della Borsa e al blocco del mercato interbancario.

Successivamente, è stato salvato con un intervento della Federal Reserve il colosso


assicurativo American International Group (Aig) e l’acquisizione del controllo da
parte del Tesoro.
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23/S2
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

La crisi dei titoli del debito sovrano in Europa

Nel 2009, in Europa si sono manifestati i primi sintomi della crisi dei titoli del debito
sovrano. Sono state interessate – in una prima fase – da tale crisi: Grecia, Irlanda, e
Portogallo.

Che cosa è successo? In questi paesi era aumentato il debito pubblico e vi sono quindi
state difficoltà di accesso al mercato per l’emissione di titoli. È così aumentato lo spread:
la differenza fra tassi di interesse sui titoli di tre paesi e il rendimento dei titoli di altri
paesi più affidabili (quali la Germania).

In particolare, in Grecia è stato il paese più colpito e nel 2010 vi è stato un intervento
di sostegno da parte dei paesi dell’eurozona e del Fondo monetario internazionale. Altri
paesi che sono stati oggetto di interventi di sostegno sono stati Irlanda, Spagna e
Portogallo. Per l’Italia non sono stati necessari interventi da parte degli altri paesi
europei.
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23/S2
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

Le cause

Per comprendere la connessione fra intermediari e mercato dei titoli del debito sovrano
si può rilevare che:

1) le banche dei paesi in cui lo spread è aumentato hanno dovuto offrire rendimenti
più elevati sulle passività e far fronte ad un accesso più difficile al mercato
interbancario;

1) i mercati hanno penalizzato i paesi con un debito pubblico più elevato (in cui era più
difficile un intervento statale a sostegno degli intermediari);

1) le banche avevano nel portafoglio quantità elevate di titoli pubblici nazionali;

1) le banche utilizzano i titoli come collateral : essendo diminuito quest’ultimo, è


diventato più oneroso il rifinanziamento presso la Bce.
Corso di Laurea: ECONOMIA - CURR. SCIENZE BANCARIE ED ASSICURATIVE (D.M. 270/04)
Insegnamento: DIRITTO BANCARIO
Lezione n°: 23/S2
Titolo: La crisi delle banche
Attività n°: 1

La crisi delle banche spagnole

Molte banche spagnole (soprattutto le Casse di Risparmio) hanno subito perdite per il
venir meno della bolla immobiliare. La crisi ha avuto infatti “origini immobiliari”, perché
le banche avevano acquistato immobili che sono rimasti invenduti.

Nel 2012, si presentava difficile un intervento del governo spagnolo. Per le tensioni sul
mercato dei titoli pubblici nel paese.

I titoli avevano, infatti, subito un incremento dello spread con i Bund tedeschi.

Si è reso quindi necessario l’intervento da parte delle istituzioni europee.

Potrebbero piacerti anche