Sei sulla pagina 1di 26

L'energia solare 27.10.

2020

3.7 - Fonte solare


L'ENERGIA DEL SOLE: Per energia solare, si intende l'energia, termica
o elettrica, prodotta sfruttando in modo diretto l'energia irragiata dal Sole
verso la Terra. Fin dai tempi antichi l ’uomo ha utilizzato il sole in modo
semplice e diretto sfruttando il suo calore, ed in modo indiretto a scopi
energetici. L'impatto ambientale conseguente alla sua utilizzazione è
praticamente trascurabile in quanto non causa immissione di sostanza
inquinanti nell’atmosfera.

L’IRRAGGIAMENTO SOLARE è costituito da una gamma di onde di


lunghezza compresa tra 0,25 e 3 micrometri, comprendente una piccola
parte ultravioletta, la componente visibile ed una parte infrarossa.

Fuori dall’atmosfera l’intensità della radiazione è praticamente uniforme


durante tutto l’anno. Mentre l’energia che raggiunge la superficie della
terra varia sensibilmente con la durata del soleggiamento, l’inclinazione
dei raggi, e può mutare rapidamente ed in modo discontinuo in funzione
delle condizioni metereologiche locali

Ogni istante, il sole trasmette sull'orbita terrestre 1367 watt/m2. Tenendo


conto del fatto che la terra è una sfera (e quindi i raggi arrivato spesso
angolati) che oltretutto ruota, l'irraggiameno solare sulla superficie
terrestre mediato sulle 24 ore e sulle 4 stagioni è, alle latitudini europee di
circa 200 watt/m2.

La quantità d’energia solare che arriva sul suolo terrestre è quindi enorme,
circa mille volte superiore a tutta l'energia usata dall'umanità nel suo
complesso. Lo sviluppo di tecnologie che possano rendere economico l'uso
dell'energia solare, è un settore della ricerca molto attivo ma che, non ha
avuto risultati rivoluzionari.

3.8: La tecnologia del solare


Questa fonte di energia è certamente rinnovabile, anzi può essere detta
inesauribile, in quanto al di là della vita del sole, stimata in miliardi di
anni, se si esaurisse il mondo intero non avrebbe più bisogno di energia. La
nascita, la crescita, il movimento di ogni essere vivente, sono processi che
dipendono dall’energia del sole è al sole che va ascritta la nascita e la
crescita della vita vegetale sul pianeta.

Le tecnologie principali per trasformare in elettricità l'energia del sole sono:


1.SOLARE TERMICO (O COLLETTORE TERMICO, PANNELLO
TERMICO)
2.SOLARE FOTOVOLTAICO (pannello fotovoltaico)
3.SOLARE TERMODINAMICO

3.8.1: Il solare termico


Gli impianti solari termici, che sono definiti pannelli solari o collettori
termici, producono energia termica dalla fonte solare. Esso prevede la
captazione della radiazione solare, l’accumulo del calore generato e la sua
distribuzione. La radiazione solare viene fatta assorbire da un collettore,
elemento costituito da una piastra di colore opaco, nero o scuro, rivestita
da una copertura trasparente(il materiale migliore e il vetro che realizza
l’effetto serra limitando il re-irraggiamento verso l’alto), ed inserita in un
contenitore ermeticamente isolato.

La superficie assorbente è generalmente metallica (di acciaio, alluminio, di


rame, ma può essere realizzata anche con materiale plastico) ed a contatto
con un film di un fluido termovettore (generalmente acqua), o con un tubo
a serpentina che lo contiene, per effetto dell’irraggiamento solare, la
temperatura della piastra aumenta riscaldando il fluido che entra in circolo
nell’impianto, realizzando lo scopo per cui lo stesso è stato progettato.

3.8.1.1: Impianti a circolazione naturale

Nel Caso Della Circolazione Naturale, Per Far Circolare Il Fluido Nel
Sistema, Si Sfrutta La Convenzione Naturale:
·La Convenzione È Uno Dei Metodi Di Condurre Il Calore.
·Si Ha Quando Un Fluido (Acqua O Aria), Entra In Contatto Con
Un Corpo La Cui Temperatura È Maggiore Di Quella Del Fluido
Stesso Posto Al Di Sotto.
·Aumentando La Temperatura, Il Fluido A Contatto Con L’oggetto
Si Espande E Diminuisce Di Densità, Generando Modi Convettivi,
In Cui Il Fluido Caldo Sale Verso L’alto, E Quello Freddo Scende
Verso Il Basso (Convenzione Naturale).

SVANTAGGI: con la presenza del serbatoio posto all'esterno, vi è


un'elevata dissipazione termica del calore raccolto, per cui, cessata l'azione
de sole, il contenuto si raffredda molto prima che negli impianti a
circolazione forzata, nei quali il serbatoio è all'interno dell'abitazione.
Quindi la circolazione naturale realizza uno scambio meno rapido e meno
efficace di energia termica con un minor rendimento complessivo. E' adatto
a situazioni nelle quali vi è un uso ridotto alle ore diurne o ad alcuni
periodi dell'anno, soprattutto nei mesi estivi.

VANTAGGI: Sono un valido sostituto dello scaldabagno elettrico e della


caldaia a gas, (per ottenere acqua calda). Questi impianti, anche se ben
dimensionati, posso coprire dal 50% al 60% del fabbisogno annuale di
acqua calda. Sono impianti di facile installazione e l'investimento richiesto
è basso. In genere, si scelgono inclinazioni:

·di 30° per impianti con maggiore consumo nel periodo estivo
·di 45° per per impianti con consumi costanti durati l’intero arco
del’anno
·di 60/70° per per impianti che vogliono favorire la produzione di
calore durante il periodo invernale

3.8.1.2: Impianti a circolazione forzata


La circolazione forzata avviene con l'aiuto di pompe, solo quando nei
pannelli il fluido vettore si trova ad una temperatura più elevata rispetto a
quella dell'acqua contenuta nei serbatoi d’accumulo. Per regolare la
circolazione ci si avvale di sensori, che confrontano la temperatura del
fluido vettore nel collettore con quella nel serbatoio d’accumulo
(termocoppia).

In tali impianti, ci sono meno vincoli per l'ubicazione dei serbatoi di


accumulo. Maggiore velocità del fluido vettore permette un maggior
scambio termico e quindi, il rendimento del pannello, è leggermente
superiore.

VANTAGGI: questi impianti possono coprire dal 60% al 80% o 90% del
fabbisogno annuale di acqua calda. Sono impianti facili da installare,
l'investimento richiesto è più alto ma anche il rendimento è più elevato. Il
serbatoio è presente all'interno, è efficace per il riscaldamento al 40-50%,
circa per il 50-60% dell'energia totale.

Quanti pannelli solari sono necessari per riscaldare l'acqua?


4.Il numero dei pannelli solari termici dipende dalle esigenze
dell'utenza e dal clima del luogo. Un pannello termico della
dimensione di un metro quadro riesce a soddisfare in media 80-130
litri d'acqua calda al giorno alla temperatura media di 40°.

5.Il consumo medio di acqua calda per persone è di circa 30-50 litri
al giorno, pertanto un metro quadro di pannello dovrebbe
soddisfare le esigenze d'acqua calda di 1-2 persone.

Pannelli di notte e nelle giornate di maltempo??


6.Le principali domande di chi si interessa per la prima volta ai
pannelli solari termici termici sono del tipo: "e quando piove?
quando è nuvoloso? di notte?".
7.La tecnologia ha superato da tempo questi handicap, L'acqua
sanitaria riscaldata viene mantenuta in serbatoi coibentati per
garantire un'autonomia per molte ore.
8.Un pannello solare termico impiega circa 10 ore per riscaldare
l'acqua del serbatoio. Il periodo di tempo necessario è fortemente
variabile in base all'esposizione solare, alla stagione, alle condizioni
meteorologiche e alla latitudine.

Ma la domanda vera a cui tutti cercano risposta è: "quanto costa


davvero fare questa scelta e quale è il ritorno economico
dell'investimento derivante dall'adozione di un impianto solare
termico?"
Il costo dipende dalla tecnologia utilizzata e dalla dimensione
del’impianto, quindi dal fabbisogno di acqua calda, latitudine (Nord o Sud
Italia), insolazione, dalla tecnologia utilizzata (a circolazione naturale o a
circolazione forzata con serbatoio posizionato all'interno dell'abitazione) e
dalla facilità di installazione (su tetto o superficie più o meno accessibile).

In estrema sintesi i parametri per valutare il costo dell'impianto


solare termico sono:
·la superficie installata e/o il numero dei pannelli solari
·la capacità del serbatoio di accumulo per l'acqua calda
·la potenza e il tipo della caldaia (caldaia tradizionale o caldaia a
condensazione) in caso di sostituzione

Il prezzo pieno per un impianto con collettori piani per una casa di 4
persone si aggira tra 2.600 e 5.000 euro. Inoltre se è prevista l'integrazione
con il riscaldamento, il prezzo aumenta a 4.500 - 9.000 euro.

IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO


Il mercato del solare termico in Italia ha registrato un trend di crescita fino
al 2008 diventando uno dei mercati più interessanti dell’U.E. Nel 2008 sono
stati installati circa 295 MWth per oltre 421 mila metri quadrati; il totale
installato ha superato circa 1 GWth pari a 1,5 milioni di metri quadri.

EVOLUZIONE DEL SOLARE TERMICO


Il mercato del solare termico in Italia ha avuto un brusco rallentamento, si
registra al 2012 una contrazione del 30%. Nel 2013 il trend in flessione
dovrebbe invertirsi, grazie all’introduzione del conto termico e, alle già
note detrazioni fiscali del 55%, valide fino a giugno 2013 e ai nuovi
certificati bianchi. (TEE titoli di efficienza energetica) L’Italia si colloca al
secondo posto in Europa con un totale installato di circa 2,4 GW (dati 2013
Estif European Solar Thermal Industry Federation).

IL SOLARE TERMICO IN EUROPA


La diffusione del solare termico in Europa negli ultimi dieci anni ha
interessato sei paesi che si sono posizionati al top della classifica nella
comunità europea, in ordine di importanza sono: Germania, Italia, Spagna,
Austria, Polonia, Francia, e infine la Grecia.

La crescita del mercato del solare termico in Europa, compresa la Svizzera,


negli ultimi dieci anni ha fatto registrare un aumento che va da 1.500,000
Mq (metri quadri) di collettori installati nel 2000, per una potenza pari a
circa 800 GWth, fino ad una quota di 3.500.000 Mq (metri quadri) di
collettori installati con potenza complessiva pari a 2.500 GWth nel 2010
(dati 2013 Estif European Solar Thermal Industry Federation).

Tuttavia negli ultimi due anni il solare termico in Europa ha fatto registrare
un lieve calo della potenza solare termica installata, e di conseguenza
anche un calo della produzione.

La Spagna e l’Austria hanno visto così come l’Italia, il loro picco


d’installazioni nel 2008, per poi declinare dal 2009 al 2012, riducendo cosi
la loro quota di mercato di oltre il 5%; si prevede tuttavia una leggera
ripresa nel 2013/2014.
La Francia e la Grecia, hanno fatto registrare, anch’esse un calo negli ultimi
tre anni, anche se lo sviluppo e la diffusione del solare termico in questi
paesi è ben lontano dai valori installati in Italia e in Spagna.

Nella zona dell’Euro, lo scenario rimane comunque dominato dalla


Germania. Il mercato tedesco vale circa un terzo del totale europeo, anche
se ha registrato nel 2012 un calo del 6% rispetto all’anno precedente.

Infine c’è da rilevare la sorpresa del mercato polacco, che con una crescita
del 70% nel 2011 entra nei paesi con capacità installata superiore a 177,50
MWth, posizionandosi cosi tra i quattro migliori mercati europei, dopo
ovviamente la Germania, l’Italia e la Spagna.

IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO


Nel 2010 ha registrato una crescita del 14% andando a rappresentare tre
volte la produzione di energia solare fotovoltaica ed energia solare a
concentrazione.
Con una produzione di 162 TWh il Solar Heating and Cooling è secondo
solo all’energia eolica tra quelle che vengono considerate le nuove
rinnovabili. La Cina continua a condurre in termini di installazioni totali,
l’Australia e Israele hanno aggiunto più capacità pro capite.
Il Heating and Cooling Programme (SHC) dell’Agenzia ha pubblicato il
rapporto che evidenzia la crescita del mercato solare termico, calcolata in
60,2 milioni di m2 di nuovi collettori termici in 55 nazioni; un quantitativo
che ha permesso un risparmio in termini di emissioni inquinanti pari a 17.3
milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 53.1 milioni di tonnellate di
CO2.

APPLICAZIONE
L’edizione 2012 di ”Solar Heat Worldwide” evidenzia che la Cina ha
rappresentato l’81% del mercato 2010, equivalente a 34,3 GW termici. Nello
specifico il solare termico trova largo impiego nel settore domestico dove
viene sfruttato per il riscaldamento dell’acqua, con altre applicazioni che
stanno diventando sempre più popolari che includono la possibilità di
riscaldare oltre all’acqua anche gli ambienti attraverso reti di
teleriscaldamento.
·Ben consolidata in diversi mercati europei e in alcuni dell’America
Latina (Brasile, Messico) e asiatici (Cina, India, Giappone), la
penetrazione del solare combinato, del supporto alle reti di
teleriscaldamento, delle applicazioni solari e industriali e dei
sistemi di raffreddamento.
·Alla Germania, alla Spagna e all’Austria appartengono la maggior
parte dei mercati più sofisticati per le diverse applicazioni solari
termiche.

IL MERCATO MONDIALE
Dopo la Cina, le nazioni europee rappresentano il secondo più grande
mercato con una produzione energetica pari a 3,93 GWth, tuttavia mentre
il mercato nel totale è cresciuto del 14% tra il 12009 e il 2010 i mercati
europei del solare termico hanno subito una contrazione del 7,5%.

Per quanto riguarda la produzione il mercato turco si colloca in seconda


posizione con 1,16 GWht di crescita nel 2010 scansando la Germania; a
seguire gli Stati Uniti 814 MWth di nuova capacità, con la Germania a 805
MWth, Australia a 755 MWth, in Brasile a 677 MWth e 622 MWth in India.

IL MERCATO IN ITALIA
In Italia il comparto del solare termico è all’avanguardia, le aziende stanno
proponendo sistemi altamente avanzati (tra le soluzioni più innovative,
sistemi ibridi che producono energia e calore, abbinano il solare termico
alle pompe di calore, sfruttano in sinergia fonti di energia tradizionali e
rinnovabili) e una filiera produttiva tutta nazionale sta creando ricchezza e
occupazione sul territorio.

TENDENZE DEL MERCATO ITALIANO


9.Nel 2010 il mercato italiano si è attestato sui 490 mila metri quadrati,
rappresentando il secondo mercato europeo dopo la Germania.
10.Per quanto riguarda la capacità totale installata, abbiamo raggiunto i
2,7 milioni di metri quadrati installati, pari a quasi 2 GWth. Se però
consideriamo l’installato pro capite, il panorama cambia
completamente perché la densità di impianti solari termici installati
ad oggi in Italia si aggira intorno a 0,04 m²/abitante, al di sotto della
media europea (0,06 m²/abitante)».
11.Il settore presenta un grosso potenziale di crescita e applicazione
ancora ttt da sviluppare.

LE POTENZIALITA’ DEL MERCATO TERMICO


L’applicazione più diffusa (75-80%) riguarda impianti di piccola
dimensione (2-4-6 metri quadrati) per la produzione di acs (acqua calda
sanitaria) in residenze unifamiliari.
Se si guarda però ai fabbisogni complessivi a livello nazionale per la
produzione di acs, ci si accorge che il mercato è tutt’altro che saturato. A
fronte, infatti, dei consumi di acs nel residenziale pari a 2,36 Mtep (Fonte:
Enea, 2009), in Italia attualmente sono installati complessivamente 0,2
Mtep di pannelli solari termici.
Se pensiamo poi che il solare termico è la tecnologia più adatta a coprire i
fabbisogni di acs nella nostre case in termini di efficienza, praticità ed
economicità, è evidente che il potenziale da coprire con il solare termico
anche per la sola acs è ancora molto elevato: per averne un’ idea, se nel
2020 arrivassimo a produrre, come previsto nel Paner, 1,6 Mtep con il
solare termico, passeremmo dal coprire l’8% dei consumi di acs nel
residenziale a coprirne ben il 66%.
Una tecnologia che è andata notevolmente sviluppandosi negli ultimi anni
è quella degli impianti combinati che nelle abitazioni, oltre a coprire quelli
di acs, soddisfano anche una quota dei fabbisogni di riscaldamento. I
cosiddetti “combisystems” oggi rappresentano circa il 10- 15% del mercato
e sono in continua crescita.
Considerando che l’indicazione tracciata dalle direttive europee è quella di
andare verso standard energetici degli edifici sempre più elevati, in case
ben isolate e con sistemi di riscaldamento a pannelli radianti il solare
termico può arrivare a coprire frazioni ben significative (60%) dei
fabbisogni di riscaldamento. Il mercato inoltre si sta rivolgendo sempre più
alle utenze collettive residenziali e commerciali come condomini, hotel,
centri sportivi, carceri, case di cura.

Previsioni future
·Questa tendenza sta portando all’incremento di impianti di medio-
grandi dimensioni con una maggiore necessità di progettazione
ad hoc.
·Ciò significa che le aziende si stanno attrezzando sempre di più per
produrre pannelli e componentistica su misura per grandi
impianti, a volte seguendo tutta la fase di progettazione fino al
cantiere.
·Le altre applicazioni del solare termico che hanno ancora una scarsa
diffusione, ma che stanno mostrando di avere sbocchi interessanti,
sono le applicazioni industriali (calore di processo), il
raffrescamento (solar cooling) e gli impianti di teleriscaldamento
che già oggi, in paesi molto meno soleggiati del nostro, sono una
realtà.
·Per quanto riguarda il solar cooling, che potrebbe rispondere alle
esigenze crescenti di climatizzazione estiva e alla necessità di
ridurre i picchi stagionali di consumi elettrici, è già oggi una realtà
per impianti di grandi dimensioni nell’industria e nelle utenze
collettive ma in futuro, magari con l’aiuto di incentivi ad hoc,
dovrà affrontare la sfida dei sistemi ad uso domestico che ad oggi
risultano ancora poco sostenibili dal punto di vista economico.

L’industria sta lavorando molto sulla qualità dei pannelli e sulle loro
performance e, sempre di più, sull’integrazione architettonica e
impiantistica. Il nostro mercato è oggi al secondo posto in Europa e
vantiamo un’industria meccanica e termoidraulica (con grandi aziende e
piccole e medie imprese specializzate nel solare) che ha fatto notevolissimi
progressi, crea occupazione e ricchezza in Italia e ha concentrato molti dei
suoi sforzi nella qualità dei prodotti e dei processi produttivi, nella
professionalizzazione dei servizi e nell’innovazione tecnologica.

GLI INCENTIVI
Tutti gli impianti solari termini possono usufruire degli incentivi legati al
risparmio energetico ed all’efficienza energetica. Gli incentivi
sono:
12.Il nuovo Conto Termico
13.I titoli di Efficienza Energetica
14.Detrazione fiscale del 55%

1 - IL nuovo “CONTO TERMICO”


Il DM 28 Dicembre 2012, il c.d. decreto “Conto Termico”, attua il regime di
sostegno introdotto dal decreto legislativo 3 marzo 2011, n.28 per
l’incentivazione di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza
energetica e per la produzione di energia termica

Il sistema di incentivazione è rivolto:


15.Alla sostituzione, alla nuova installazione di impianti di
climatizzazione e/o produzione di acqua calda sanitaria (impianti
solari termici anche abbinati alla tecnologia solar cooling)
16.Alla sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione
invernale con impianti a più alta efficienza;
17.Coibentazione delle superfici, installazione di schermate solari,
sostituzione infissi

I soggetti interessati sono:


·Pubbliche amministrazioni;
·Soggetti privati, (persone fisiche, condomini, soggetti di reddito di
impresa o agrario)

Gli incentivi erogati dal Gse, si differenziano sulla base della tipologia di
intervento effettuato, in funzione o della producibilità, o in funzione
dell’incremento dell’efficienza energetica.
L’incentivo è sostanzialmente un contributo alle spese sostenute per la
realizzazione dell' ’ intervento ed è erogato in rate annuali per una durata
variabile (tra 2 e 5 anni) in funzione degli interventi realizzati.
Gli incentivi sono calcolati sulla base di coefficienti di valorizzazione di
energia termica prodotta da impianti solari termici e di solar cooling e
vengono erogati di solito ogni 6 mesi.

Secondo la seguente formula espressa in Euro: I = C x S

I (incentivo solare annuo) = C (coefficiente di valorizzazione) x S (superficie


solare lorda dell’impianto espressa in mq)

·< 50 M2 170 EURO/m2


·> 50 m2 55 EURO/m2
< 50 m2 255 EURO/m2
·Solar cooling (raffredd.)
> 50m2 83 EURO/m2

TECNOLOGIA DEL SOLAR COOLING


Il solar cooling consiste nell’abbinamento tra pannelli solari termici ed una
macchina frigorifera. La tecnologia del solar cooling permette di produrre
freddo, sotto forma di acqua refrigerata o di aria condizionata, a partire da
una sorgente di calore.

LE TECNOLOGIE
I - Sistemi a ciclo aperto
Si realizzano con sistemi DEC (Desiccant & Evaporative Cooling Systems),
che com binano deumidificazione e raffreddamento evaporativo. Si tratta
di innovativi sistemi di trattamento diretto dell’aria, alternativi ai
tradizionali sistemi a compressione. La tecnologia più comune prevede
l’utilizzo di deumidificatori rotanti con sostanze assorbenti solide.
FUNZIONAMENTO: L’aria prelevata dal’esterno viene prima
deumidificata e successivamente raffreddata, attraverso l’utilizzo di acqua
come refrigerante. Il calore prodotto dai pannelli solari serve invece a
rigenerare il deumidificatore. Si tratta di una tecnologia applicabile su
edifici di una certa dimensione.

II - Sistemi a ciclo chiuso


Si realizzano con macchine frigorifere ad assorbimento e in misura minore
con macchine frigorifere ad adsorbimento. Queste macchine possono
produrre acqua refrigerata alla temperatura di circa 7°C, partendo da
acqua calda (proveniente dai pannelli solari) alla temperatura di 80-100 °C.

FUNZIONAMENTO: L’acqua refrigerata, attraverso un sistema di


tubazioni, viene distribuita ai terminali di rinfrescamento (ad esempio
ventilconvettori) dislocati nei locali da climatizzare. Il vantaggio dei
sistemi a ciclo chiuso consiste nella possibilità di realizzare l’impianto con
qualsiasi tipo di rete di distribuzione, sia ad aria che ad acqua.

IL FUTURO DEL SOLAR COOLING: Il solar cooling è una tecnologia


giovane, che non ha ancora raggiunto la piena maturità commerciale. Sono
pochi gli impianti effettivamente realizzati, a fronte di un numero molto
più elevato di impianti pilota e di applicazioni sperimentali.
Il mercato del solar cooling potrà svilupparsi pienamente solo puntando
alle applicazioni residenziali a livello di singolo edificio. Questo obiettivo è
raggiungibile sviluppando macchine frigorifere, a costi competitivi, di
taglia inferiore ai 20 kW. E’ inoltre importante che le macchine frigorifere
possano raggiungere rendimenti sempre più elevati, per ridurre al minimo
il consumo di energia elettrica necessaria per il loro funzionamento.
In un paese come l'Italia, caratterizzato da estati molto calde in cui vi è
grande disponibilità di radiazione solare e un’elevata richiesta di energia
per il raffrescamento, il solar cooling potrebbe esprimere al meglio tutte le
proprie potenzialità.

EFFETTI E BENEFICI: Il solar cooling apporta benefici su due fronti. Dal


punto di vista del sistema elettrico nazionale, la diffusione su larga scala di
questa tecnologia può contribuire ad allentare la pressione sulla rete
elettrica, evitando i pericolosi picchi estivi. Dal punto di vista di chi sceglie
di installare un impianto solar cooling, ci sono consistenti benefici in
termini di risparmio energetico ed economico. Senza considerare la
riduzione di emissioni inquinanti e di CO2 in atmosfera.

2 - I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (TEE)


I TITOLI di Efficienza energetica rappresentano un meccanismo di
incentivazione del risparmio energetico negli usi finali di energia.
·Il meccanismo non si rivolge a tutti i consumatori di energia ma solo a
specifici operatori soggetti professionali. Il quadro normativo
nazionale è stato recentemente modificato con la pubblicazione del
decreto 28 dicembre 2012, che definisce i nuovi obiettivi quantitativi
nazionali di risparmio energetico, crescenti nel tempo, per il
periodo 2013-2016 e tra le novità introduce nuovi soggetti ammessi
al meccanismo.
·Il meccanismo si fonda sull’obbligo posto in capo alle aziende
distributrici di gas e/o energia con più di 50.000 clienti finali di
conseguire un obiettivo annuo prestabilito di risparmio energetico.
·Un TEE corrisponde al risparmio di 1 Tep. L’offerta di TEE può essere
data anche dai cosiddetti soggetti volontari, i quali realizzano
interventi di risparmio energetico presso gli utenti finali e vendono
i TEE ottenuti ai soggetti obbligati.

3 - DETRAZIONE FISCALE DEL 55%


·La Finanziaria 2008 (legge 24 Dicembre 2007 n. 244) individua diverse
tipologie di interventi per il risparmio energetico sulle quali si
applica la DETRAZIONE FISCALE DEL 55% per le spese sostenute
entro il 2010.
·Tra queste rientra l'installazione di pannelli solari per la produzione di
acqua calda per usi domestici o industriali.

Questo tipo di detrazione può essere accumulata con incentivi a carattere


regionale o locale. L’intervento di installazione di collettori solari s’intende
agevolare gli impianti è destinati alla sola produzione di acqua calda
sanitaria e, in alternativa, ad integrazione dell’impianto termico esistente.
L’agevolazione fiscale del 55% che riguarda riduzioni IRPEF e IRES (sulla
base della dichiarazione presentata) consente una detrazione massima di
60.000 Euro (a fronte di una spesa di circa 109.000 euro) VALIDA FINO AL
30 GIUGNO 2013.

3.8.2 - Il solare fotovoltaico

La tecnologia Fotovoltaica: Consente di trasformare in maniera


diretta l’energia associata alla radiazione solare in energia elettrica
sfruttando il fenomeno fotoelettrico.
La conversione energetica avviene in un dispositivo (cella
fotovoltaica) costituito da un materiale semiconduttore,
opportunamente trattato, all’interno del quale si crea un campo
elettrico, che orienta le cariche elettriche generate dalla interazione
della radiazione solare (fotoni) con la struttura elettronica del
materiale semiconduttore, dando origine ad un flusso di corrente
elettrica.

LE CELLE FOTOVOLTAICHE: Attualmente il materiale più


usato è il silicio cristallino ( mono/poli o amorfo), impiegato in una
sottile fetta di spessore compreso tra 0,25 e 0,35 mm.
18.Il monocristallino ha rendimenti di conversione pari al 15-17%;
19.il policristallino, caratterizzato da un minore costo di
produzione, presenta rendimenti del 12-14%, più bassi per la
presenza di un maggior grado di impurità

Il silicio amorfo, utilizzato nella tecnologia a “film sottile”,viene


invece spruzzato sotto forma di gas su una superficie di supporto.
Tale tecnologia presenta una convenienza maggiore rispetto alle
precedenti, in quanto, per la produzione delle celle viene usata una
quantità inferiore di materiale, abbassando quindi il costo di
produzione. Inoltre possiede un’ampia versatilità e flessibilità di
impiego.L’unico svantaggio, non ancora risolto, è la bassa efficienza
dovuta alla struttura cristallina instabile del silicio amorfo. Sono
sistemi a film sottile anche quelli con semiconduttori CIS, CIGS,
tellurio di cadmio (CdTe). CIS e CIGS hanno efficienze fino al 13% e
costi attuali leggermente inferiori ai sistemi in silicio.

Tuttavia la scarsa disponibilità di indio e selenio costituiscono un


ostacolo per uno sviluppo su larga scala. Per un maggiore
rendimento si stanno studiando celle fotovoltaiche multigiunzione
(Split spectrum cell o Vertical Multijunction Cell).

Sono costituite da differenti materiali semiconduttori disposti l’ uno


sull’altro che permettono di avere un più largo spettro del livello
assorbente di energia e quindi un rendimento maggiore,
aumentando l’efficienza totale di conversione della radiazione solare
(raggiungimento di efficienze superiori al 30%).

LE CELLE “DSSC”
·Ancora in fase di sviluppo sono le celle organiche, note come
DSSC (Dye-Sensitized Solar Cell) , ottenute con la
nanotecnologia.
·Questo tipo di unità utilizza un pigmento organico fotosensibile
( in grado d’assorbire la luce e generare un flusso d’elettroni),
applicato su un film sottile costituito da un strato d’ossido
metallico nanoporoso e polimeri conduttori o elettroliti
liquidi.
·La peculiarità delle DSSC è di essere notevolmente flessibili e
adatte ad essere conformate in diverse forme e applicazioni,
oltre a costituire un prodotto più economico rispetto alle celle
tradizionali.

L’EFFICIENZA DI CONVERSIONE
Solo una parte dell ’ energia radiogena che colpisce la cella è
convertita in energia elettrica; l ’ efficienza di conversione dipende in
alta percentuale dalle caratteristiche del materiale costitutivo e non
supera generalmente il 20%.
Naturalmente la resa energetica da parte del dispositivo è anche in
funzione di fattori quali :
·Fattori geografici e metereologici,
·Orientamento ed inclinazione della superficie dei moduli.
20.Per le latitudini Italiane il rendimento massimo si ottiene
orientando i moduli verso sud con un angolo di inclinazione
rispetto all’orizzonte di 32-45 °.
21.In condizioni standard (a 25°C con 1kW/ m2 di irraggiamento)
una cella eroga circa 1.5 Watt di potenza ( Wp – potenza di
picco).

FUNZONAMENTO DELLE CELLE FOTOVOLTAICHE: Le Celle


Fotovoltaiche Collegate Tra Loro Formano Un Modulo Fotovoltaico
In Grado Di Trasformare La Luce Solare Direttamente In Energia
Elettrica. Un Modulo È Costituito Da 36 Celle Poste In Serie E
Consente Di Produrre Una Potenza Di Circa 50 Watt. Ogni Singola
Cella Fotovoltaica (FV) Può Produrre Circa 1,5 Watt Di Potenza A
Una Temperatura Standard Di 25°C. L'energia Prodotta Dal Modulo
Prende Il Nome Di Potenza Di Picco (Wp). La Modularità Dei
Pannelli Fotovoltaici Consente Una Vasta Flessibilità Di Impiego. Le
Celle Possono Essere Combinate In Serie Sulla Base Delle Reali
Esigenze Energetiche Dell'utenza O Sulle Caratteristiche Della
Superficie Destinata All'impianto. A seconda della tensione richiesta
dalle utenze elettriche più moduli possono esser connessi, in serie o
in parallelo, a costituire una stringa. A loro volta più stringhe
collegate in parallelo vanno a costituire il generatore fotovoltaico.

L'energia Elettrica In Uscita Dal Modulo Passa Per:


·Dispositivi Balance Of System Per Adattare La Corrente e
Trasformarla In Corrente Alternata Tramite
·Il Sistema Di Inverter.

L'energia Così Modificata È Introdotta Nella Rete Elettrica Per


Alimentare Il Consumo Di Elettricità Locale (Sistemi Isolati In Case
O Imprese) O Per Essere Computata A Credito Da Uno Speciale
Contatore Del Gestore Della Rete Elettrica.

Un complesso di ulteriori dispositivi (BOS) collega il generatore alle


utenze, convertendo ed adattando la corrente continua in uscita alle
esigenze finali; ne fanno parte:
·Sistema di controllo
·Convertitore CC/CA o inverter –
·Protezione di interfaccia
·Sistema d’accumulo

L’EFFICIENZA DI UN SISTEMA FOTOVOLTAICO


La Produzione Di Energia Tramite Gli Impianti Fotovoltaici Dipende
Da Vari Fattori:
22.Superficie Dell'impianto: L'inclinazione ideale dei pannelli
solari rispetto al terreno è di 30°. Per le altre pendenze la
perdita oscilla dal -10% per inclinazioni orizzontali (tetto
piano) e -35% per inclinazioni completamente verticali (pareti
esterne).
23.Posizione Dei Pannelli Rispetto Al Sole: I Pannelli Devono
Essere Esposti A Sud Per Ricevere Il Max. Irraggiamento
Solare. Orientando I Pannelli Verso Sud-Est O Verso Sud-
Ovest Si Ottiene Una Perdita Del -5%. E' Importante Anche
Correggere L'inclinazione In Base Alla Propria Latitudine.
L'inclinazione Dei Pannelli Deve Essere Aggiustata Con
Angolo Di Inclinazione Pari Alla Latitudine Locale Sottratta
Di 10° Circa.
24.Efficienza Dei Moduli FV: In Condizioni "Standard"
D'insolazione (1000 W/M2, Temperatura Del Modulo Di 25°C)
Si Stima Che L'efficienza Dei Moduli Fotovoltaici Oscilli
Mediamente Tra 10-12,5%.
25.Efficienza Del BOS: Per BOS Si Intende L'insieme Dei
Dispositivi E Dei Componenti Elettrici Necessari Per
Trasferire L'energia Prodotta Dai Moduli Fotovoltaici Fino
Alla Rete Elettrica. Un Valore Dell’85% È Generalmente
Considerato Accettabile.

STAND ALONE sistemi autonomi Gli impianti Stand Alone


sono impiegati in caso di utenze a bassissimi consumi energetici e
per edifici ubicati in zone poco accessibili dalla rete elettrica e quindi
difficilmente collegabili.
·In questa tipologia di sistemi è necessario ricorrere all’utilizzo di
batterie per accumulare l’energia elettrica e garantire pertanto
la continuità dell’erogazione anche nei periodi in cui il
generatore non produce corrente.
·Un altro componente essenziale in caso di sistemi autonomi è il
regolatore di carica, la cui installazione preserva le batterie da
eccessi di carica ed impedisce la scarica eccessiva.

Questa Famiglia Identifica Quelle Utenze Elettriche Isolate Da Altre


Fonti Energetiche, Come La Rete Nazionale In AC, Che Si
Riforniscono Da Un Impianto Fotovoltaico Elettricamente Isolato Ed
Autosufficiente. I Principali Componenti Di Un Impianto
Fotovoltaico Stand Alone/Isola Sono Generalmente:
26.Campo fotovoltaico, deputato a raccogliere energia mediante
moduli fotovoltaici disposti opportunamente a favore del sole;
27.Regolatore di carica, deputato a stabilizzare l'energia raccolta
e a gestirla all'interno del sistema;
28.Batteria di Accumulo, deputata a conservare l'energia raccolta
in presenza di irraggiamento solare per permetterne un
utilizzo differito da parte dei carichi elettrici.

In Questa Configurazione Di Impianto, I Carichi Elettrici (Ivi


Compreso Un Eventuale Inverter Che Serva Utilizzi In Corrente
Alternata) Sono Direttamente Connessi Al Regolatore Di Carica, Che
Funge Da Vero E Proprio Supervisore Di Sistema.

·Il Campo Fotovoltaico In Genere Impiegato Per Gli Impianti Ad


Isola È Ottimizzato Per Uno Specifico Voltaggio Di Sistema,
Deciso Solitamente In Fase Di Progettazione Del Sistema
Stesso.

·I Voltaggi Più Utilizzati Sono 12, 24 O Più Raramente 48 V

Sistemi Grid Connected: Nei sistemi grid connected la rete


fornisce l'energia sufficiente a coprire la richiesta quando non viene
prodotta dal generatore fotovoltaico ( periodi di scarsa o nulla
insolazione) e riceve il surplus di elettricità che il sistema genera
nelle ore di massima incidenza solare. I Grid Connected Sono
Impiegati Nelle Centrali Fotovoltaiche E Negli Impianti Inseriti
Negli Edifici.
IMPIANTI FOTOVOLTAICI CONNESSI ALLA RETE
Questa Famiglia Identifica Quelle Utenze Elettriche Già Servite Dalla
Rete Nazionale, Ma Che Iniettano In Rete La Produzione Elettrica
Risultante Dal Loro Impianto Fotovoltaico, Opportunamente
Convertita In Corrente Alternata E Sincronizzata Quella Della Rete.
Gli Impianti Di Questo Tipo Sono Di Recente Adozione, E Sono
Comunemente Anche Chiamati "Impianti In “Conto Energia", Dalla
Normativa Che Attualmente Li Regolamenta. I Principali
Componenti Di Un Impianto Fotovoltaico Connesso Alla Rete Sono:
·Campo Fotovoltaico, Deputato A Raccogliere Energia Mediante
moduli fotovoltaici Disposti Opportunamente A Favore Del
sole;
·Inverter, Deputato A Stabilizzare L'energia Raccolta, A
Convertirla In Corrente Alternata E Ad Iniettarla In Rete;
·Quadristica Di Protezione E Controllo, Da Situare In Base Alle
Normative Vigenti Tra L'inverter E La Rete Che Questo
Alimenta.

In Questi Impianti La Rete Costituisce La cosiddetta "Batteria


Infinita", Prendendo In Carico Tutta L'energia In Uscita Dall'inverter,
Per Poi Rilasciarla A Richiesta Degli Utilizzi Dell'utente.

Caratteristiche Dell'impianto Grid Connected Gli Impianti


Fotovoltaici Vengono Suddivisi Per Dimensione In 3 Grandi
Famiglie, Con Un Occhio Di Riguardo Soprattutto A Quelli Connessi
Alla Rete:

·Piccoli impianti: con potenza nominale inferiore a 20 kWp;

·Medi impianti: con potenza nominale compresa tra 20 kWp e 50


kWp;

·Grandi impianti: con potenza nominale maggiore di 50 kWp.

Impianti Grid-connected Applicazione: Trasformano l’energia del


Sole in energia elettrica, ovvero in kWh (chilowattore). Sono
connessi alla rete di distribuzione e NON sostituiscono il contatore
ENEL (impianti gridconnected)

QUANTO PRODUCE? La produzione (kWh/anno) di un


impianto fotovoltaico dipende da molti fattori. I principali sono
quattro:
29.Dalla zona geografica. A Milano lo stesso impianto produce
meno che a Latina. E a Latina meno che a Palermo
30.Dall’esposizione a SUD e dall’angolo di inclinazione dei
pannelli (massima efficienza per moduli a SUD e inclinati di
circa 30°)
31.Dagli ombreggiamenti
32.Dalla qualità dei materiali installati

Con 1 kWp di moduli fotovoltaici (circa 8 metri quadrati) si

producono da noi circa 1300-1400 kWp/anno (≈ 800 kg di CO2

evitate l’anno)
Se il consumo di una famiglia è di 4000 kWh/anno (circa 140 € a
bolletta) un impianto da 3 kWp (24 metri quadrati di moduli) copre

interamente il fabbisogno della famiglia 3 x 1330 ≈ 4.000 kWh/anno

33.Con Le Attuali Tecnologie, I Pannelli Fotovoltaici Sono


Sensibili Anche Alla Radiazione Infrarossa (Invisibile) Dei
Raggi Solari E Dunque Producono Corrente Anche In Caso Di
Tempo Nuvoloso E Pioggia.
34.La Quantità D'energia Erogata È Tuttavia Variabile E
Difficilmente Prevedibile, Questa Discontinuità Rende
Difficile Soddisfare In Ogni Momento La Domanda Di
Corrente, A Meno Di Una Produzione Con Un Largo Margine
Di Sicurezza Al Di Sopra Dei Picchi Annuali Di Domanda.
IL RUOLO DELLA RICERCA: La ricerca scientifica e
tecnologica sta lavorando alacremente per abbattere in modo
significativo i costi di produzione e per alzare l’efficienza energetica
delle celle, ma per ora, in concreto, Il costo del kWh fotovoltaico è
ancora molto lontano dalla competitività economica e, lo sviluppo
del relativo mercato resta quindi fortemente tributario della volontà
politica di sostenerlo, in ragione del fatto che è una tecnologia senza
significativi impatti ambientali: in particolare non ha emissioni
inquinanti o climalteranti di alcun tipo.

FATTIBILITÀ SU LARGA SCALA: I Limiti Principali Allo


Sviluppo Degli Impianti Fotovoltaici Risiedono Innanzitutto
Nell'alto Costo Degli Impianti Stessi E Di Conseguenza Dell'energia
Prodotta. La Tecnologia Del Silicio Cristallino Ha Il Limite Maggiore
Nel Costo Minimo Raggiungibile (Il Valore Finale In Italia Può
Variare Fra 0.3 E 0.5 Euro/Kwh). Un Altro Aspetto Che Fa Sorgere
Molti Dubbi Sulla Realizzazione Del Passaggio Ad Un Sistema Di
Produzione Elettrica Basato Interamente Sul Fotovoltaico Riguarda
La Disponibilità Di Materie Prime Per Realizzare I Moduli
Fotovoltaici In Grande Scala, Tra Cui Il Rame, La Cui Disponibilità
Non Sarebbe Sufficiente Ad Una Tale Impresa

3.8.3 - Il solare termodinamico


Il solare termodinamico anche definito solare a concentrazione CSP
(acronimo di Concentrated Solar Power), utilizza l’energia solare per
produrre calore ad alta temperatura; il calore può essere utilizzato
per la produzione di energia elettrica, oppure destinato ai processi
industriali; i più importanti sono i processi industriali sono: di
desalizzazione dell’acqua di mare, oppure la produzione di idrogeno
nei processi termochimici.

TECNOLOGIA DEL SOLARE TERMODINAMICO

Da un punto di vista tecnologico, il funzionamento di questi


impianti, si basa sull’uso di sistemi ottici (concentratori), che sono
deputati a raccogliere ed inviare la radiazione solare diretta, verso
un componente (ricevitore), all’interno del quale la radiazione solare
viene trasformata in calore ad alta temperatura, e trasferita ad un
fluido termovettore. Il parametro molto importante per questo tipo
di tecnologia, è il “fattore concentrazione”, tanto più alto è questo
fattore, tanto più elevata sarà la temperatura che è possibile
raggiungere. Le varie tipologie d’impianti solari a concentrazioni
dipendono dalle differenti situazioni di sviluppo tecnologico e
commerciale, e possono essere:

35.Dischi parabolici: utilizzano pannelli di forma parabolica, che


inseguono il movimento del sole, e concentrano la radiazione
solare su un ricevitore montato in un punto focale.Il calore ad
alta temperatura, generalmente è trasferito a un fluido
termovettore, utilizzato in un motore (Stirling), dove avviene
la produzione diretta dell’energia elettrica

36.Torri solari: utilizza i pannelli riflettenti piani (eliostati) che


inseguono il movimento del sole su due assi, e concentrano la
luce solare su un ricevitore, all'interno del quale è fatto
circolare un fluido che trasferisce il calore ad un motore dove
viene prodotta direttamente l’energia elettrica. I raggi solari
che colpiscono ogni eliostato vengono riflessi in punto focale
aumentando il “fattore concentrazione”.

37.Collettori parabolici: In questo tipo di tecnologia il


concentratore ha un profilo parabolico lineare, con superfici
riflettenti che inseguono il sole, attraverso un meccanismo di
rotazione su un asse singola, al fine di focalizzare la
radiazione solare su un tubo che funge da ricevitore il quale è
posto lungo il fuoco della parabola.il concentratore ha un
profilo parabolico lineare, con superfici riflettenti che
inseguono il sole, attraverso un meccanismo di rotazione su
un asse singola, al fine di focalizzare la radiazione solare su
un tubo che funge da ricevitore il quale è posto lungo il fuoco
della parabola.Sotto l’aspetto dello sviluppo tecnologico, i
collettori parabolici lineari hanno raggiunto la piena maturità
commerciale, mentre gli altri impianti sono ancor in fase
dimostrativa e sperimentale, anche se non mancano le
applicazioni commerciali.I collettori parabolici lineari hanno
avuto un forte sviluppo negli anni 80 e 90, con la costruzione
di 9 impianti, per una potenza complessiva di 354 MW nel
deserto della California. La costruzione di nuovi impianti ha
subito una battuta di arresto nell’anno 2000, successivamente
sono stati avviati nuovi programmi in particolare in Spagna, e
in Italia.Analizzando le prestazioni dei singoli sistemi,
possiamo affermare che gli impianti a torri solari, e quelli a
dischi parabolici, consentono di concentrare maggiormente la
radiazione solare, e di raggiungere temperature più elevate,
anche se comportano una maggiore complessità tecnologica,
tuttavia essi sono ancora in fase dimostrativa e sperimentale,
anche se non mancano le applicazioni commerciali. La ricerca
e lo sviluppo, sta puntando l’attenzione sugli impianti a
collettori parabolici di nuova generazione, che utilizzano
miscele di sali fusi come fluido termovettore, sulla base della
tecnologia Enea del progetto Archimede Italia del 2010. Questi
nuovi fluidi, cercheranno di superare i limiti degli impianti di
seconda generazione, che viceversa utilizzano l’olio
diatermico come fluido termovettore, con la conseguenza di
limitare la temperatura massima di esercizio a meno di 400 C°
e generare rischi per la sicurezza e per l’ambiente, essendo il
fluido altamente infiammabile ed inquinante.Nella tecnologia
dei sali fusi, principalmente nitrati di sodio e di potassio, gli
elementi sono stabili fino a circa 600°C e non sono
infiammabili; sono convenienti economicamente, e hanno
buone caratteristiche termofluidodinamiche.

SITUAZIONE IN ITALIA: Nel 2010, Italia, è entrato in


funzione l’impianto Archimede di Priolo Gargallo, con una potenza
di 5 MW, esso classifica l’Italia tra gli utilizzatori commerciali del
solare termodinamico.L’importanza della quota del mercato
termodinamico, è tuttavia marginale a livello nazionale; esso allo
stato attuale rimane principalmente una tecnologia da
esportare.L’importanza della quota del mercato termodinamico, è
tuttavia marginale a livello nazionale; esso allo stato attuale rimane
principalmente una tecnologia da esportare. La maggior parte degli
impianti solari termodinamici si trovano negli Stati Uniti (49% della
potenza installata) e in Spagna (47% della potenza installata). In
Italia, le prospettive di espansione per gli impianti termodinamici di
grandi dimensioni, sono piuttosto modeste, le condizioni ottimali si
riscontrano in una parte limitata del territorio nazionale, in
particolare in Sicilia, nel sud della Puglia e nella parte della
Sardegna.

PROSPETTIVE FUTURE (Mini CSP): Tra le nuove


applicazioni la più interessante è il mini CSP e le soluzioni integrate.
Il mini CSP, utilizza le tecnologie solari termodinamiche di piccole
dimensioni (1 MW circa), con collettori di dimensione ridotta, e con
minore temperature del fluido vettore (non oltre 350 C°). Esse
trovano applicazione in campo industriale per la produzione di
calore, o per la climatizzazione di edifici. Le soluzioni integrate,
riguardano impianti solari termodinamici, configurati ed ottimizzati
per operare in modo integrato con altre fonti energetiche (biomasse
in particolare). In Italia questa tipologia d’impianto viene incentivata
grazie al IV Conto Energia che prevede siano rispettate le seguenti
caratteristiche e modalità d’installazione:
38.Beneficiari degli incentivi sono le persone giuridiche e i
soggetti pubblici.
39.Le persone fisiche e i condomini sono esclusi da tali
agevolazioni. Possono altresì beneficiarne, i CPV entrati in
funzione a partire dal 1° giugno 2011, con una potenza di
esercizio non inferiore ai 2 kilowatt e non superiore ai 5
kilowatt.

PROSPETTIVE FUTURE: Nel 2010 la potenza installata ha


raggiunto circa 1 GW, con una crescita di quasi il 50% rispetto
all’anno precedente. La tecnologia dominante è quella dei collettori
parabolici, con quasi il 90% della potenza installata; le torri solari
rappresentano quasi il 10%, mentre i dischi parabolici hanno un
ruolo marginale. Per distribuzione geografica, i paesi guida sono, la
Spagna, gli Stati Uniti, a cui si affiancano i paesi del mediterraneo
(Algeria, Marocco, Egitto e Israele), e i paesi emergenti come Cina ed
India con progetti per il prossimo futuro per 400 MW.Nel 2025,
secondo le previsioni di ESTELA (European Electricity Thermal
Association) le tecnologie solari termodinamiche si diffonderanno
ulteriormente e, i limiti di applicazione dipenderanno solo dalle
condizioni di insolazione e dalla disponibilità delle superfici.

Il Mercato del Fotovoltaico (La situazione in Italia):


Secondo le previsione di Epia (associazione europea dell’industria
fotovoltaica) nel 2011 l'Italia ha installato 9.300 MW di potenza
fotovoltaica, la crescita rispetto all’anno precedente ha riguardato
soprattutto gli impianti di piccola taglia, l’incremento maggiore si è
registrato nel range 1-5 megawatt di potenza. Negli ultimi anni la
crescita del numero e della potenza degli impianti ha avuto ritmi di
crescita sostenuti, dal 2009 al 2011, la crescita è più che raddoppiata
rispetto all’anno precedente, la potenza è cresciuta in proporzione
alla numerosità, in quanto sono entrati in esercizio impianti di
grandi dimensione, fenomeno che ha interessato in particolare tutto
l’anno 2011. La potenza è cresciuta in proporzione allanumerosità, in
quanto sono entrati in esercizio impianti di grandi dimensione,
fenomeno che ha interessato in particolare tutto l’anno 2011. Nel
2012 la tendenza si inverte, la taglia media degli impianti entrati in
esercizio si riduce e la potenza media è pari a 24,6 KW contro i 38,7
KW nel 2011. A livello regionale Il numero degli impianti fa
registrare un sensibile aumento nel 2011, la percentuale è di circa
(+112%). In valori assoluti è la Lombardia che possiede il maggior
numero di impianti (48.692), seguita dal Veneto con (44.997). La
Puglia si conferma la regione italiana con lamaggior potenza
installata arrivando a raggiungere il valore di 2.186 MW, seguita a
distanza dalla Lombardia con un un valore in potenza di 1.322.
LA SITUAZIONE IN EUROPA. In Europa nel 2011 la potenza
fotovoltaica installata è cresciuta di oltre il 50%, in particolare in tre
principali mercati (Italia, Germania, Francia) dove si riscontra una
potenza installata di circa 21GWp. L’Italia è diventata il maggior
mercato mondiale con i suoi 9 GWp di nuovi impianti fotovoltaici
connessi in rete, anche grazie agli incentivi Feed in Tarif. In
Germania, nonostante la riduzione degli incentivi FIT che hanno
rallentato le installazioni, nel 2011 il mercato si è mantenuto
sostenuto con i suoi 7,5 GWp, conquistando il secondo posto nella
graduatoria mondiale. In Francia, il fotovoltaico ha fatto registrare
un record di connessioni in rete, 1,5 GWp nel 2011, anche in Gran
Bretagna si è assistito a uno sviluppo di circa 700 MWp di nuova
installazione, grazie al sistema vantaggioso Fit (feed in Tarif),
introdotto nell’aprile del 2010 e rapidamente rivisto al ribasso. Tra
gli altri mercati europei, si segnalano due casi importanti, il primo
positivo, e il secondo negativo; il Belgio ha fatto registrare un vero e
proprio boom di nuovi impianti (550 MWp); nella Repubblica Ceca
si verifica invece, la scomparsa del FV( solo 10 MWp di nuova
potenza) dopo due anni di crescita entusiasmante. (circa 2GW dal
2008 al 2010).

LA SITUAZIONE IN EUROPA (Previsioni Future): Le


previsione dell’Epia (European Photovoltaic Industry Association)
sul futuro del fotovoltaico stimano un potenziale tra i 20 e 25 GWp
in Europa nei prossimi anni.

LA SITUAZIONE MONDIALE: La potenza complessiva di


energia fotovoltaica installata nel 2011 al livello mondiale, è di 24
GW contro i 19 GW del 2010, con un incremento di circa il 26%. Nel
quadro mondiale, a crescere sono soprattutto i mercati asiatici e
americani, da questi proviene l’85% della crescita globale delle
installazioni nel 2011. La crescita mondiale è guidata principalmente
da Cina e Giappone; in particolare in Giappone si sta verificando un
vero è proprio boom di FV, dopo l’uscita dal nucleare, e grazie agli
incentivi che sono tra i più generosi del mondo. Nella 2013 la Cina e
il Giappone hanno provveduto al 45 % della domanda globale di
energia.

Potrebbero piacerti anche