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- Sped. A.P. 70%, DCB Genova” Tassa Pagata - Taxe Perçue ordinario - Contiene IP + Supplemento - Bimestrale Marzo - Aprile 2012 ISSN:0035-6794
intestatura: saldatura:
smusso: saldatura:
taglio e smusso:
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Articoli
153 Effetto dei parametri di saldatura GTAW sulla
microstruttura della zona termicamente alterata e
della zona fusa nell’acciaio P91 (A. Dimatteo et al.)
L’Università di Pisa, in collaborazione con altri autori, ci
porta ad analizzare la microstruttura caratteristica della
zona fusa e della zona termicamente alterata di giunti
eseguiti con processo TIG su tubi di acciaio grado P91,
uno dei materiali che più ha caratterizzato le applicazioni
operanti in regime di scorrimento viscoso a caldo (creep)
negli ultimi anni, con particolare attenzione agli effetti
dell’apporto termico ed alla formazione di precipitati.
insieme nel settore automobilistico, con la sua successiva DIRETTORE RESPONSABILE: Ing. Mauro Scasso
validazione per confronto con i dati di temperatura REDATTORE CAPO: Ing. Michele Murgia
e deformazione sperimentali rilevati, con risultati REDAZIONE: Isabella Gallo
incoraggianti, pur considerando la molteplicità delle Maura Rodella
variabili interessate. PUBBLICITÀ: Franco Ricciardi
IIS Didattica
La saldatura ad ultrasuoni (IIS-FOR) 247
La Divisione Formazione dell’Istituto ci porta questa
volta a scoprire un processo di saldatura probabilmente
meno noto di altri agli addetti ai lavori, il processo ad Organo Ufficiale
ultrasuoni: benché le sue prestazioni non ne facciano, dell’Istituto Italiano della Saldatura
ovviamente, un’alternativa ad alcune delle tecnologie più
Abbonamento annuale 2012
diffuse, sarà possibile apprezzarne le qualità in alcuni
Italia: ……………..……€ 100.00
campi d’applicazione, in cui si rivela di fatto insostituibile.
Estero: ………….……...€ 170.00
Un numero separato:... € 26.00
La Rivista viene inviata gratuitamente ai Soci
In memoria
Carlo Corsini 271
L’Istituto non assume responsabilità per le opinioni espresse
L’esperto risponde
273 dagli Autori. La riproduzione degli articoli pubblicati è
permessa purché ne sia citata la fonte, ne sia stata concessa
l’autorizzazione da parte della Direzione della Rivista,
e sia trascorso un periodo non inferiore a tre mesi dalla
Abbiamo provato per voi
Visore SE 28F di SMART NdT 275 data della pubblicazione. La collaborazione è aperta a
tutti, Soci e non Soci, in Italia e all’Estero. La Direzione si
riserva l’accettazione dei messaggi pubblicitari. Ai sensi del
D. Lgs. 196/2003, i dati personali dei destinatari della Rivista
Normativa Tecnica
Commissione Saldature dell’UNI (S. Giorgi) 281 saranno oggetto di trattamento nel rispetto della riservatezza,
dei diritti della persona e per finalità strettamente connesse
e strumentali all’invio della pubblicazione e ad eventuali
comunicazioni ad esse correlate.
Salute, Sicurezza e Ambiente
Aggiornamento periodico della formazione per gli addetti 283 In copertina
antincendio / D. Lgs. 231/01... in “flash over” (T. Limardo) Viadotto “Opera 3”, Svincolo B, S.S. 52 “Carnica”,
Variante di Socchieve (UD)
Dalle Aziende
287 Costruttore: MBM SpA,
Caselle di Sommacampagna VR
Notiziario
Letteratura Tecnica / Codici e Norme / Corsi / 291 Cliente: Vidoni SpA,
Tavagnacco UD
Mostre e Convegni Impalcato a struttura mista di
acciaio e calcestruzzo
300
Ricerche Bibliografiche da IIS-Data n. 3 campate: 30 + 44 + 30 m
La saldatura ad ultrasuoni larghezza impalcato: 19 m
peso totale: 580 t
acciaio: S355J2W
Elenco degli Inserzionisti
304 UNI EN 10025-5
Nel prossimo numero parleremo di...
Istituto Italiano della Saldatura – Lungobisagno Istria, 15 – 16141 Genova (I) - Tariffa regime libero: “Poste Italiane SpA - Sped. A.P. 70%, DCB Genova” Tassa Pagata - Taxe Perçue ordinario - Contiene IP + Supplemento - Bimestrale Maggio - Giugno 2012 ISSN:0035-6794
Articoli
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Organo Ufficiale dell’Istituto Italiano della Saldatura - anno LXIV - N. 3 * 2012
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International Institute of Welding (IIW)
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Didattica
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della Rivista, puoi inviare il tuo gradito contributo all’indirizzo
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Istruzioni per la presentazione degli articoli
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Editoriale
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Effetto dei parametri di saldatura GTAW
sulla microstruttura della
zona termicamente alterata e
della zona fusa nell’acciaio P91 (°)
A. Dimatteo *
G. F. Lovicu *
R. Ishak *
R. Valentini *
M. DeSanctis *
D. Torresi **
A. Balletti **
Sommario / Summary
L’acciaio P91 trova sempre maggiore utilizzo nelle appli- steam generators, fast breeder reactors, and other applica-
cazioni a temperature al di sopra di 500 °C, come ad esem- tions involving temperature higher than 500 °C due to high
pio nei generatori di vapore o nei reattori nucleari autofer- creep strength. Welding is an important process for joining
tilizzanti grazie alla sua alta resistenza al creep. in this kind of applications and so the weldability of P91 is
La saldatura è un importante mezzo di giunzione in questo an important factor for its choice.
tipo di applicazioni e perciò le caratteristiche di saldatura In the present paper, GTAW process, both orbital and
dell’acciaio P91 costituiscono un punto chiave per il suo manual, has been used to joint P91 steel pipes. The analy-
utilizzo. Questo articolo si concentra, in particolare, sulla sis has regarded the microstructural changes happening
saldatura di tubi realizzata tramite procedimento ad elet- in the weld metal and in the heat affected zone that have
trodo di tungsteno sotto gas inerte (GTAW), esaminando been examined by optical, SEM and TEM microscopies.
sia la metodologia manuale che quella automatica orbitale. Particular attention has been paid to carbide distribution.
L’analisi ha riguardato i cambiamenti microstrutturali che The present work has demonstrated that the orbital GTAW
avvengono nella zona fusa ed in quella termicamente alte- process, decreasing heat input, decrease the microstruc-
rata. La microstruttura lungo il giunto saldato è stata inve- tural changes happening.
stigata tramite tecniche di microscopia ottica ed elettronica
(TEM e SEM). Particolare attenzione è stata prestata alla
distribuzione dei precipitati. Il presente lavoro ha dimo- IIW Thesaurus Keywords:
strato che la saldatura GTAW orbitale, grazie al minore Creep resisting materials; elevated temperature strength;
apporto termico, induce trasformazioni microstrutturali di GTA welding; heat affected zone; high alloy Cr Mo steels;
minore entità lungo il giunto. high temperature; influencing factors; mechanical proper-
ties; metallography; microstructure; orbital welding; pro-
Modified 9Cr-1Mo steel finds increasing application in cess parameters; weld metal; weldability.
C Si Mn P S Cr Mo Ni Sn Al N Nb V
0.105 0.310 0.44 0.015 0.003 8.33 0.93 0.19 0.010 0.018 0.0425 0.064 0.214
Tabella 1. Le prove di saldatura sono TABELLA II - Composizione chimica del materiale d’apporto
state eseguite su spezzoni di tubo con C Si Mn Cr Mo Ni Nb V
processi GTAW manuale e orbitale.
Sono stati realizzati 3 giunti per ogni 0.1 0.3 0.5 9.0 1.0 0.7 0.06 0.2
tipo di saldatura. Nella Figura 1 sono
riportate le dimensioni e le geome-
trie del cianfrino per i due processi
utilizzati. Come si vede dalla Figura
1, per quello manuale viene usato un
cianfrino più ampio e con una distanza
tra i lembi di 2.5 mm per consentire
al saldatore di chiudere manualmente
il giunto. E’ evidente che nel caso
manuale è necessaria una maggiore
quantità di materiale d’apporto.
Il materiale d’apporto utilizzato, sotto
forma di filo, ha nome commerciale
C9MV-IG ed è prodotto dalla Boehler
Thyssen. E’ anch’esso costituito da Figura 1 - Cianfrini utilizzati per la dimensione dei giunti
acciaio P91 e la sua composizione chi-
mica è riportata nella Tabella 2. re tipo 79-6625. L’apparecchiatura è della saldatura automatica sono ripor-
I pezzi prima di essere saldati sono munita di un sistema di raffreddamen- tati nella Tabella 4.
stati riscaldati fino a 250 °C. to che consente di saldare in continuo Dai valori dei parametri mostrati nelle
I parametri utilizzati per le varie pas- fino a 200 A. Questa macchina è in Tabelle 3 e 4, è bene precisare che
sate della saldatura manuale sono grado inoltre di controllare la velocità la saldatura manuale è effettuata con
riportati nella Tabella 3. di rotazione, di mantenere tensione e corrente continua, quella orbitale con
La saldatura GTAW orbitale è stata corrente costanti, utilizzare la moda- corrente pulsata. Inoltre è interessante
eseguita con l’apparecchiatura della lità pulsata e gestire la quantità di notare l’apporto termico che per la
AMI Arc Machines Inc, con il “power metallo d’apporto. I parametri uti- saldatura GTAW orbitale è di meno
supply” tipo 227 e la testa a salda- lizzati per effettuare le varie passate della metà di quello della saldatura
TABELLA III - Parametri utilizzati per le varie passate nella saldatura GTAW manuale
TABELLA IV - Parametri utilizzati per le varie passate nella saldatura GTAW orbitale
Velocità di
Intensità di Tensione Apporto Termico
Passata Polarità Saldatura
Corrente (A) (V) (kJ/mm)
(mm/min)
1 66 - 125 9 DCEN - pulsated f = 0.3 80 4.4 - 8.4
2 80 - 130 9 DCEN - pulsated f = 0.3 80 5.4 - 8.7
3 80 - 130 9 DCEN - pulsated f = 0.3 70 6.1 - 10
4 80 - 130 9 DCEN - pulsated f = 0.3 70 6.1 - 10
Figura 2 - Qualità dei giunti ottenuta con i due diversi trattamenti: a sinistra GTAW manuale, Figura 3 - Insellatura riscontrata nei cam-
a destra GTAW orbitale pioni saldati con GTAW orbitale
manuale. I giunti sono sottoposti, cessiva portata del gas di protezione ni del provino di trazione sono riporta-
dopo saldatura, ad un trattamento interna che non pregiudica comunque te nella Figura 5.
termico di distensione. la resistenza del giunto. I risultati danno un carico di rottura di
Il trattamento consiste in un riscalda- Nella saldatura automatica essendo, 695 MPa per entrambi i tipi di giunti.
mento fino a 850 °C, con una velocità infatti, i lembi perfettamente com- Alcuni giunti saldati sono stati pre-
di riscaldo di 80 °C/h, mantenimento bacianti, si può creare una eccessiva parati per l’analisi metallografica, sia
a tale temperatura per 120 min, raf- pressione che spinge fuori il metallo tramite microscopio ottico che tramite
freddamento poi fino a 300 °C con ancora liquido. microscopia elettronica a scansione
una velocità pari a 130 °C/h. Per tutti i giunti eseguiti con entrambi (SEM) ed a trasmissione (TEM).
Infine, al di sotto di tale temperatura i metodi nessuna cricca o microcricca Per l’osservazione al microscopio otti-
sono stati raffreddati sotto coperta è stata rilevata. Durante la messa a co ed al SEM i campioni sono stati
temica. La qualità dei giunti ottenuti punto del procedimento di saldatura attaccati con reagente Vilella (1 g di
con i due diversi trattamenti è ripor- orbitale è emersa la necessità di pre- acido picrico, 5 ml di HCl, 100 ml eta-
tata nella Figura 2. Come è visibile stare attenzione alla posizione del filo nolo), [4]. Nella Figura 6 è riportata la
dalla Figura 2, il giunto saldato con la di tungsteno rispetto al centro della microstruttura del metallo base, della
tecnica GTAW orbitale ha una finitura saldatura. zona termicamente alterata (ZTA) e
migliore e le dimensioni del cordo- Se il tungsteno non è centrato, infatti, della zona fusa per i giunti saldati
ne risultano minori. Per escludere la si ha la deviazione dell’arco che invece manualmente e con metodo GTAW
presenza di cricche o di altri difetti di scoccare nel punto voluto scocca sul orbitale. In entrambi i casi emergono
dovuti al processo di saldatura o del fianco del cianfrino. Il difetto che ne microstrutture molto simili per tutta la
successivo trattamento di distensione i consegue è rappresentato dalla poro- zona della saldatura. Nelle Figure 6a e
campioni ottenuti sono stati sottoposti sità interna al giunto e da eccessiva 6d si può notare la microstruttura base
a controlli magnetoscopici, con liquidi incisione ai margini del cordone che del metallo di martensite rinvenuta.
penetranti e radiografici. lo rende inutilizzabile, come mostrato La microstruttura della ZTA, compo-
Dalle radiografie sono stati riscontrati nella Figura 4. sta parzialmente da grani ingrossati è
difetti di lieve entità sia per le saldatu- Le prove di trazione sono state esegui- visibile nelle Figure 6b e 6e; mentre
re manuali che orbitali. Nel secondo te seguendo la norma UNI EN 10002 le Figure 6c e 6f mostrano le micro-
caso essi sono dovuti ad una leggera su provini che presentano il cordone strutture dendritiche della zona fusa
insellatura, come visibile nella Figura 3. di saldatura in mezzeria. La macchina rispettivamente per saldature effettuate
Essa è probabilmente dovuta ad un’ec- di trazione usata è una Galdabini con manualmente e automaticamente.
forza massima pari a 600 kN. Grazie all’analisi al SEM è stato pos-
La velocità di deformazione utilizzata sibile determinare grossolanamente la
è stata pari a 0.01 mm/s. Le dimensio- distribuzione di carburi nelle tre diver-
Figura 6 - Osservazione al microscopio ottico del giunto. In alto, da sinistra, metallo base, ZTA e zona fusa quando saldato manualmente. In basso,
da sinistra, metallo base, ZTA e zona fusa quando saldato con GTAW orbitale
se zone: metallo base, ZTA e zona tura, sia lungo il bordo dell’ex-grano con il TEM mediante la tecnica di
fusa, come visibile nella Figura 7. austenitico sia al suo interno lungo i estrazione con replica.
Come è evidente dalla Figura 7, i sub-grani. Un film di carbonio è stato deposto sui
carburi sono distribuiti in tutte e tre le La distribuzione e la composizione campioni precedentemente attaccati
zone, per entrambi i metodi di salda- dei precipitati è stata inoltre esaminata con il Vilella.
Figura 7 - Micrografie SEM. In alto, da sinistra, metallo base, ZTA e zona fusa quando saldato manualmente. In basso, da sinistra, metallo base,
ZTA e zona fusa quando saldato con GTAW orbitale
Figura 9 - Micrografie TEM. a-b: ZTA e zona fusa quando saldato manualmente; c-d: ZTA e zona fusa quando saldato con TIG orbitale
Figura 10 - Micrografie TEM con analisi EDS dei precipitati. In alto, ZTA quando saldato orbitale. In basso, zona fusa quando saldato manualmente
state riscontrate prevalentemente nella ferente distribuzione dei carburi non Conclusioni
zona termicamente alterata e nella zona ha influenza sulle proprietà meccani-
fusa delle saldature ed esse sono dovu- che del materiale, ma solo sulla sua In questo lavoro è stata esaminata la
te, principalmente, all’ingrossamento resistenza a creep. saldabilità dell’acciaio P91. A questo
dei carburi M23C6, [8]. Oltre alla più uniforme distribuzione scopo, tubi in acciaio P91 sono stati
Dall’analisi effettuata al TEM si evi- dei carburi ed al loro minore accre- sottoposti a due diversi tipi di saldatura
denzia, nei giunti saldati manualmen- scimento, un altro aspetto nettamente GTAW, uno manuale e l’altro auto-
te, la presenza di precipitati del tipo a favore della saldatura orbitale è la matico (GTAW orbitale). L’analisi ha
M23C6 più grossi e più addensati. drastica diminuzione dei rischi per riguardato i cambiamenti microstrut-
Da questi risultati ci si aspetta, quindi, l’operatore. turali che avvengono nella zona fusa e
per i giunti saldati manualmente una Nel processo automatico, infatti, l’o- nella zona termicamente alterata. L’in-
minore resistenza al creep dei giunti peratore, una volta settati i parametri, vestigazione microstrutturale (condotta
saldati con metodo GTAW orbitale. può osservare ed eventualmente inter- tramite tecniche di microscopia SEM
Poche difformità si sono evidenziate, venire con degli aggiustamenti, ma e TEM) ha evidenziato la presenza di
per i due diversi metodi, nell’anda- senza essere sottoposto continuamente precipitati più grossi e più addensati
mento delle durezze all’interno del ai rischi del processo. nei giunti saldati manualmente indi-
giunto. In entrambi i casi, infatti, si E’ da evidenziare, inoltre, anche un cando una minore resistenza al creep.
raggiunge lo stesso valore di durezza notevole incremento di produttività Alla presumibile migliore resistenza a
nella zona fusa e l’estensione della ottenuto con la tecnica orbitale. creep associata alla minore dimensione
zona termicamente alterata è presso- Nelle prove effettuate si è avuta infatti dei precipitati nella zona termicamente
ché uguale. Anche le prove meccani- una riduzione dei tempi di 15 minuti alterata e nella zona fusa, è da eviden-
che di trazione non hanno evidenziato per ogni giunto a favore della saldatura ziare, inoltre, per il metodo GTAW
differenze sostanziali, in quanto la dif- orbitale. orbitale, una maggiore produttività.
%LEOLRJUDÀD
[1] B. Arivazhagan, R. Prabhu, S. K. Albert, K. Mararaj, S. Sundaresan: “Microstructure and Mechanical Prop-
erties of 9Cr-1Mo Steel Weld Fusion Zones as Function of Weld Metal Composition”. Journal of Materials
Engineering and Performance, 2009, vol. 18(8), pp. 999-1004.
[2] S. Sireesha, S. K. Albert, S. Sundaresan: “Microstructure and Mechanical Properties Weld Fusion Zones in
Modified 9Cr-1Mo Steel”. Journal of Materials Engineering and Performance, 2001, vol. 10(3), pp. 320-330.
[3] B. Arivazhagan, K. Mararaj, S. Sundaresan: “Effect of TIG Arc Surface Melting Process on Weld Metal
Toughness of Modified 9Cr-1Mo (P91) Steel “. Materials Letters, 2008, vol. 62, pp. 2817-2820.
[4] D. R. G. Mitchell, S. Sulaiman: “Advanced TEM Specimen Preparation Methods for Replication of P91
Steel”. Materials Characterization, 2006, vol. 56, pp. 49-58.
[5] C. G. Panait, W. Bendick, A. Fuchsmann, A. F. Gourgues-Lorenzon, J. Besson: “Study of the Microstructure
of the Grade 91 steel after more than 100,000 h of Creep Exposure at 600 °C”. International Journal of Pres-
sure Vessels and Piping, 2007, vol. 87, pp. 326-335.
[6] Li Yajiang, Wang Juan, Zhou Bing, Feng Tao: “XRD and TEM Analysis of Microstructure in the Welding
Zone 9Cr-1Mo-V-Nb Heat Resisting Steel”. Bull. Mater. Sci., 2002, vol. 25(3), pp. 213-217.
[7] P. Mayr, H. Cerjak: “The Impact of Welding on the Creep Properties of Advanced 9-12% Cr Steels”.
Transactions of the Indian Institute of Metals, 2010, vol. 63(2-3), pp. 131-136.
[8] A. Kostka, K-G. Tak, R. J. Hellmig, Y. Estrin, G. Eggeler: “On the Contribution of Carbides and Micrograin
Boundaries to the Creep Strength of Tempered Martensitic Steels”. Acta Materialia, 2007, vol. 55, pp. 539-
550.
Antonella DIMATTEO si è laureata in ingegneria chimica presso l’Università di Pisa nel 2003.
Ha conseguito il dottorato in ingegneria metallurgica presso il Politecnico di Torino nel 2008. Attualmente è assegnista di ricerca presso il
gruppo TeCIP-PERCRO della Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna.
Collabora con il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali dell’Università di Pisa.
Gian Franco LOVICU si è laureato in Fisica, all’Università di Pisa nel 2001 e ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria
Chimica e dei Materiali, presso la stessa Università nel 2005.
Attualmente svolge la sua attività di ricerca presso il Gruppo di Metallurgia del Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e
Scienza dei Materiali dell’Università di Pisa, occupandosi prevalentemente di problematiche di infragilimento da idrogeno degli acciai.
Randa Anis ISHAK NAKHLA, ha conseguito la laurea in Ingegneria Chimica presso l’Università di Alessandria (EG) nel 1990, ha conseguito
un master di secondo livello in Scienza e Tecnologia dei Materiali presso l’IGSR (Institute of Graduate Studies and Research) dell’Università
di Alessandria (EG) nell’anno 1995.
Tra il 1990 e 1997 ha lavorato come ingegnere chimico in varie industrie nel settore metalmeccanico.
Dal 1998 svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali dell’Università
di Pisa.
Renzo VALENTINI, Professore Associato di metallurgia presso l’Università di Pisa, si è laureato in Ingegneria Nucleare nella stessa
Università nel 1986 ed ha conseguito il Dottorato in Ingegneria metallurgica presso il Politecnico di Torino nel 1990. Ricercatore
Universitario dal 1998, è stato in precedenza consulente nell’industria meccanica e siderurgica, è stato anche responsabile metallurgico del
progetto VIRGO dell’INFN di Pisa.
E’ membro di numerosi progetti in ambito ECSC per la comunità Europea.
Autore di più di 100 articoli, incluso 4 libri ed un brevetto, è docente del corso Materiali Strutturali per il corso di Laurea triennale in
Ingegneria Meccanica e del corso di Materiali Metallici Strutturali della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica dell’Università di Pisa.
Massimo DESANCTIS si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università di Pisa nel 1980.
Dal 2000 è Professore associato in metallurgia nella stessa Università.
E’ responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali BRITE-EURAM, CREEPAL, CEASI, ECSC, PRIN. E’
autore di più di 90 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali nel campo della metallurgia fisica e della corrosione.
E’ titolare dei corsi di “Chimica e Scienza dei Materiali” e “Corrosione e Protezione dei Materiali Metallici” presso la Facoltà di Ingegneria
di Pisa.
Alfredo BALLETTI si è laureato in ingegneria meccanica, indirizzo costruzioni di macchine, presso l’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza” nel 1984.
Dal 2006 è Direttore Generale della COMAL srl, COMAL SPA società operanti nel campo della progettazione, costruzione, montaggio e
manutenzione meccanica, elettrica ed elettronica in impianti industriali.
Daniele TORRESI ha conseguito la laurea specialistica in Ingegneria Meccanica nel 2010 presso l’Università di Pisa.
Dal 2010 è responsabile del reparto acquisti e ricerche di mercato presso la COMAL.
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Incremento della produttività della passata
di radice nella saldatura
circonferenziale
dei tubi per gasdotti
mediante tecnologia
ibrida (°)
M. Fersini *
S. Sorrentino *
N. Novembre **
Sommario
La saldatura dei giunti circonferenziali di una nuova pipeline utilizzando la passata di radice mediante tecnologia ibrida;
ricopre un’incidenza non trascurabile sul costo totale chilo- r EFUFSNJOB[JPOFEFMNBTTJNPEJTBMMJOFBNFOUPWFSUJDBMF TUFQ
metrico della linea principale (mainline). Una via per dimi- e/o distacco (gap) tra i lembi dei tubi tollerabile dal processo
nuire l’impatto delle operazioni di saldatura è l’aumento della di saldatura LB-GMAW effettuato in posizione 5G;
produttività nella fabbricazione, ottenibile anche aumentando r EFàOJ[JPOFEFMMFTQFDJàDIFQFSMPTWJMVQQPEJVOTJTUFNB
la produttività della passata di radice, con l’obiettivo di accor- di saldatura ibrida per applicazioni in campo dedicato
ciare il tempo totale di costruzione. Il presente articolo rias- alle linee interrate.
sume le attività svolte da Eni Gas & Power e Centro Sviluppo La sperimentazione è stata effettuata modificando dei siste-
Materiali con lo scopo di valutare la possibilità di utilizzare mi di saldatura GMAW orbitale meccanizzati, disponibili
un processo di saldatura ibrida laser + GMAW (LB-GMAW) industrialmente, mediante integrazione della sorgente laser
in posizione PG/5G, al fine d’incrementare la produttività del Nd:YAG ed il complesso ottico di trasmissione, collimazio-
processo di fabbricazione in campo, ed in particolare della ne e focalizzazione del fascio laser. La produttività ottenu-
velocità di realizzazione della passata di radice circonferen- ta per la passata di radice è caratterizzata da una velocità di
ziale di tubi per pipeline di grande diametro, puntando anche saldatura fino a 3 m/min ed uno spessore di deposito di circa
a migliorare la qualità del giunto ed ad eliminare la necessità 6.0 mm. Tale produttività è sensibilmente superiore a quella
del supporto interno al rovescio (pattino in rame). Gli obiettivi attualmente caratteristica dei processi tradizionali (GMAW).
principali dell’attività sono stati: La preparazione dei lembi con la specifica geometria del cian-
r NPEJàDBFEBEBUUBNFOUP
BàOFEJNPTUSBUJWP
EJVOJN- frino messa a punto, non richiede modifiche ai macchinari ed
pianto industriale di saldatura GMAW orbitale mecca- alle pratiche di comune utilizzo in campo. L’allineamento del
nizzato allo scopo di eseguire la saldatura LB-GMAW giunto preliminare alla saldatura richiede un tempo compa-
di tubi di grande diametro in posizione orizzontale fissa; rabile alla pratica corrente. Il processo è in grado di fornire
studio della robustezza del processo; adattabilità dei cor- giunti integri (dopo completamento mediante procedimento
renti sistemi industriali di preparazione lembi alla geo- GMAW) anche in presenza concomitante di step e gap fra i
metria modificata del cianfrino. lembi. Le proprietà dei giunti realizzati e la loro integrità sono
r TWJMVQQP EFMMB QSPDFEVSB EJ TBMEBUVSB SBEJDF NFEJBOUF risultate conformi alle richieste (ISO 13847) dopo effettuazio-
processo LB-GMAW ed effettuazione delle relative pro- ne dei CND e prove meccaniche. Le attività svolte indicano
ve di qualifica in accordo alla normativa ISO 13847, del- pertanto il processo ibrido (laser + arco) come potenzialmente
la passata di radice in posizione 5G su tubi di grado ISO/ adeguato all’ottenimento di alte produttività per la passata di
API L5 55MB/X80M PSL2 con diametro esterno nomi-
radice in campo.
nale pari a 48” (1219 mm) e spessore nominale 23 mm,
prodotti da lamiera TMCP (processo UOE);
r WBMVUB[JPOFTJTUFNBUJDBEFMMBNBTTJNBQSPEVUUJWJUÆPUUF- IIW Thesaurus Keywords:
nibile in termini di spessore di deposito saldato e velocità Backing techniques; circumferential welds; combined pro-
di saldatura della passata di radice; cesses; efficiency; GMA welding; laser welding; microal-
r EFUFSNJOB[JPOF EFMMF DPOEJ[JPOJ PUUJNBMJ EFM áVTTP F loyed steels; microstructure; multirun welding; pipeline
della composizione del gas di copertura, delle proprietà steels; pipelines; root runs; thermomechanical treatment;
meccaniche e metallurgiche del giunto saldato realizzato weldability; welding position; YAG lasers.
tro per il trasporto del gas naturale, si za sui fattori predetti. Una via per
è consolidata un’affidabile strategia diminuire l’impatto delle operazioni
per velocizzare la deposizione della di saldatura è l’aumento della produt-
linea. Tipicamente la fabbricazione tività nella fabbricazione della linea
procede aggiungendo tronchi di tubo principale. Questo, in principio, può
con lunghezza 12 m (o maggiore, se essere ottenuto in diversi modi:
disponibili) o giunti doppi (double r aumentando la produttività della
joint) di 24 m. Ogni nuovo tronco di passata di radice, con l’obiettivo
12 m viene allineato alla lunghezza di accorciare il tempo totale di
già costruita e la saldatura orbitale costruzione;
di radice (root pass) viene realizza- r incrementando la produttività
ta, laddove le condizioni operative delle passate di riempimento; ciò
1. Introduzione
lo permettano, mediante un sistema evidentemente per diminuire il
meccanizzato GMAW operante dalla numero di stazioni di saldatura
I costi associati alla realizzazione di
superficie interna / esterna o solo e di operatori necessari, con l’o-
una pipeline on-shore dipendono da
esterna. Appena la passata di radice è biettivo di risparmiare sui costi
diversi fattori, in primis dai costi di
completa, un nuovo tubo può essere d’impianto e del personale;
accesso e predisposizione della pista
aggiunto. Le passate di riempimento r estendendo (ove la movimen-
di posa, logistica di cantiere, trasporto
del giunto precedente sono tipicamen- tazione sia possibile) la pratica
di tubi e componenti, preparazione
te completate da un certo numero di della prefabbricazione utilizzando
dei materiali, allineamento, saldatura
stazioni di saldatura (che solitamente giunti doppi realizzati in stabili-
e controllo non distruttivo (CND),
collaudo idraulico, “dewatering”, eseguono sempre la stessa sequenza mento con la possibilità di ruotare
“commissioning”, ed infine attività di di passate per una qualità adeguata e il tubo (posizione 1G) ed utiliz-
ripristino. La fabbricazione mediante ripetibile). Quando il giunto è realiz- zando processi ad alta produttività
saldatura dei giunti circonferenziali zato per l’intero spessore di parete, (es. saldatura ad arco sommerso).
di una nuova pipeline ricopre una viene effettuato il CND, l’eventuale Il presente lavoro riassume le attività
incidenza non trascurabile sul costo riparazione ed applicato il rivestimen- svolte da Eni Gas & Power e Centro
totale chilometrico della linea prin- to anticorrosione. Sviluppo Materiali con l’obiettivo di
cipale (main-line). Il costo associato Dallo scenario descritto si possono valutare la possibilità di utilizzare un
all’allineamento dei prodotti tubolari, trarre le seguenti conseguenze: processo di saldatura ibrida laser +
all’accoppiamento, alla saldatura, ai r la velocità di saldatura della pas- GMAW (LB-GMAW) in posizione
CND ed al rivestimento anticorrosio- sata di radice (ed il relativo tempo PG/5G, al fine d’incrementare la pro-
ne effettuati in campo, tipicamente è di allineamento / accoppiamen- duttività del processo di fabbricazio-
valutato intorno al 20% del costo tota- to) hanno influenza rilevante su ne in campo, ed in particolare della
le della linea [1]. Negli anni, riduzioni quanto celermente può avanzare velocità di realizzazione della passata
di costo si sono ottenute in vari settori la posa della linea; di radice circonferenziale di tubi per
fra quelli elencati [2]. Per esempio, r il numero di passate di riem- pipeline di grande diametro, puntan-
laddove praticabile l’opzione del tra- pimento determina il tipo e la do anche a migliorare la qualità del
sporto ad alta pressione (>8 MPa), l’u- quantità di stazioni di saldatu- giunto ed ad eliminare la necessità del
tilizzo di tubi d’acciaio TMCP (Ther- ra e quindi di operatori richiesti supporto interno al rovescio (pattino
mo Mechanical Controlled Processed) per completare il giunto saldato, in rame).
ad alta resistenza di grado X70 e X80 tenendo il ritmo della passata di Gli obiettivi principali dell’attività
(in futuro X100), permette di ottene- radice; sono stati:
re una combinazione favorevole fra r il tasso di riparazione (special- r modifica ed adattamento, a fine
spessore e pressione d’esercizio con lo mente alla radice) condiziona for- dimostrativo, di un impianto indu-
scopo di minimizzare rispettivamente temente il progresso della fabbri- striale di saldatura GMAW orbi-
il costo di fabbricazione (minore spes- cazione. tale meccanizzato allo scopo di
sore dei prodotti tubolari) / trasporto Il costo (e la convenienza) della eseguire la saldatura LB-GMAW
(maggiore portata di fluido), a parità costruzione della pipeline dipendono di tubi di grande diametro in
d’altre condizioni. Invece, la fabbrica- in modo non trascurabile dal corret- posizione orizzontale fissa; stu-
zione mediante processo di saldatura to bilanciamento dei predetti fattori. dio della robustezza del processo;
di una linea principale on-shore non Naturalmente è importante, per il suc- adattabilità dei correnti sistemi
ha conosciuto miglioramenti “rivolu- cesso del progetto, anche un’intelli- industriali di preparazione lembi
zionari” dall’introduzione del proces- gente organizzazione della fabbrica- alla geometria modificata del
so GMAW (Gas Metal Arc Welding) zione, inclusa l’attività logistica e di cianfrino;
multipass meccanizzato. trasporto. r sviluppo della procedura di salda-
Nel tempo, nella fabbricazione saldata In ultimo, il tasso di deposito dei pro- tura di radice mediante proces-
in campo di pipeline di grande diame- cessi di saldatura ha rilevante influen- so LB-GMAW ed effettuazione
delle relative prove di qualifica Ad oggi, comunque, nessuna appli- sono fortemente influenzate dalla pre-
in accordo alla normativa ISO cazione industriale su larga scala di senza della sorgente laser e dal ciclo
13847 [3], della passata di radice tale tecnologia nella fabbricazione in termico associato.
in posizione 5G su tubi di grado campo di pipeline è a conoscenza Conseguentemente, molto sforzo è
ISO/API L5 55MB/X80M PSL2 degli Autori. dedicato allo studio della metallurgia
[4] con diametro esterno nomina- Gli approcci finora seguiti possono del giunto saldato in questa modali-
le pari a 48” (1219 mm) e spesso- riassumersi come segue: tà ed all’effetto dei consumabili svi-
re nominale 23 mm, prodotti da r saldatura LB in singola passa- luppati per la saldatura GMAW di
lamiera TMCP (processo UOE); ta dell’intero spessore di parete pipeline, in forza del diverso ciclo
r valutazione sistematica della mas- del giunto. In questo approccio, termico e del maggiore spessore di
sima produttività ottenibile in ter- quasi esclusivamente percorso in metallo saldato depositato da ogni
mini di spessore di deposito sal- modalità autogena, è necessario singola passata. La saldatura della sola
dato e velocità di saldatura della il perfetto contatto dei lembi da radice, invece, rende più prevedibile
passata di radice; saldare, stimato molto ostico da il comportamento del giunto saldato
r determinazione delle condizioni realizzare consistentemente in che continua ad avere larga parte della
ottimali del flusso e della compo- campo; sezione resistente con comportamento
sizione del gas di copertura, delle r saldatura LB-GMAW in singo- analogo ad un giunto eseguito con
proprietà meccaniche e metallur- la passata dell’intero spessore di processo GMAW multipass.
giche del giunto saldato realizzato parete. In questo approccio, il Inoltre, lo studio sistematico della
utilizzando la passata di radice requisito del perfetto contatto dei applicabilità del processo LB-GMAW
mediante tecnologia ibrida; lembi da saldare può essere in a condizioni d’accoppiamento dei
r determinazione del massimo parte rilasciato; lembi tipiche del campo è stato com-
disallineamento verticale (step) r saldatura LB-GMAW della prima parativamente meno sviluppato.
e/o distacco (gap) tra i lembi dei passata per una parte rilevante
tubi tollerabile dal processo di dello spessore (es. circa ½, fino 3. Concezione del giunto saldato
saldatura LB-GMAW effettuato a 2∕3) e completamento mediante
in posizione 5G; poche (o addirittura una sola) pas- Per il tipo di giunto oggetto della
r definizione delle specifiche per lo sate GMAW; ricerca, l’attività di saldatura ha avuto
sviluppo di un sistema di saldatu- r saldatura LB-GMAW della prima lo scopo di simulare un’attività di sal-
ra ibrida per applicazioni in campo passata per una parte dello spes- datura in campo per la fabbricazione
dedicato alle linee interrate. sore, nell’ordine dei 10 mm (in di pipeline (main-line) di grande dia-
La saldatura ibrida LB-GMAW, rea- dipendenza anche della poten- metro ed elevato spessore.
lizzata con trasporto del fascio laser za massima della sorgente laser La saldatura è stata quindi realizzata
mediate fibra ottica, presenta la pos- disponibile) e completamento in posizione piana (5G/PG) con il tubo
sibilità di un abbattimento dei costi mediante saldatura GMAW mul- fisso ed il sistema di saldatura orbitan-
di fabbricazione grazie alla maggiore tipass (in direzione discendente). te intorno ad esso (nella fabbricazione
produttività possibile, nonostante il La saldatura ibrida LB-GMAW, rispet- reale in campo sono in funzione con-
più alto investimento iniziale. to al processo laser, presenta numerosi temporaneamente due teste saldanti
La saldatura laser di prodotti spessi potenziali vantaggi per l’applicazione che procedono in verso discendente a
oggi è abbastanza sviluppata grazie in oggetto oltre al potenziale migliora- partire dalla sommità (posizione “ore
alla disponibilità di sorgenti laser di mento della produttività [3]: 12”) verso la parte inferiore (posizione
alta potenza affidabili [5]. r processo più robusto e regolabi- “ore 6”), ove i cordoni depositati dalle
le, tolleranza alle imperfezioni varie passate s’incontrano.
2. Esperienze precedenti geometriche della preparazione/ La sola prima passata (di radice) è rea-
accoppiamento; lizzata mediante tecnica LB-GMAW
La saldatura circonferenziale basata r possibilità di variare la composi- robotizzata, lasciando il successivo
sulla presenza di un fascio laser (da zione chimica della ZF mediante riempimento (in una preparazione
solo od in combinazione con un arco opportuna scelta del filo elettrodo più aperta) alle tecniche convenzio-
elettrico) di prodotti tubolari spessi, in e quindi influenzarne positiva- nali (GMAW multipass meccanizzato
particolare in posizione 5G, è attual- mente resistenza, duttilità, durez- discendente).
mente investigata da numerosi soggetti za e tenacità. E’ stato già evidenziato come la pas-
allo scopo di aumentare la produttività Quale che sia l’approccio percorso, le sata di radice sia la più critica e quel-
[es. 1, 5, 6, 7, 8, 9]. recenti ricerche hanno finora privile- la realizzata con minore produttività
L’utilizzo di sorgenti laser con traspor- giato la tendenza a realizzare mediante nella esecuzione del giunto circonfe-
to del fascio in fibra del tipo Nd:YAG, procedimento LB-GMAW la maggior renziale.
Yb:YAG o Yb:SiO2 e processo operan- parte dello spessore di parete. In tal Gli obiettivi di produttività prefissati
te dal solo lato esterno è attualmente modo, la metallurgia e quindi le pro- per la passata di radice, per ottenere
quello più esplorato. prietà meccaniche del giunto saldato una convenienza economica in con-
TABELLA I - Analisi chimica dei tronchi tubo d’acciaio X80M (*% in massa, analisi di prodotto, Fe rimanente)
C Mn Si Mo Ni Cu Nb
0,058 ÷ 0,061 1,77 ÷1,86 0,14 0,20 0,26 ÷ 0,29 0,028 0,019
Ti N Al Cr V CeqIIW Pcm
0,010 0,0035 ÷ 0,0048 0,021 ÷ 0,025 0,014 ÷ 0,025 0,002 0,44 ÷ 0,45 0,19
TABELLA II - Proprietà meccaniche (circonferenziali) dei tronchi tubo d’acciaio X80M 4. Materiale e saldabilità
(*provetta trasversale)
TABELLA III - Analisi chimica tipica dei consumabili utilizzati LB-GMAW (a cura del CSM) mon-
Filo C Si Mn Cr Ni Mo tando a bordo del carrello di saldatura
il complesso ottico di ricollimazione
ER70 S6 e focalizzazione ed integrandolo alla
0.10 1.0 1.7 - - -
(radice) torcia di saldatura GMAW (Fig. 3).
ER100 SG In entrambi i casi il CSM ha progettato
0.08 0.65 1.4 0.55 0.55 0.20 il sistema di supporto secondo proprie
(riempimento)
specifiche allo scopo di assicurare
* % in massa, Fe % rimanente. rigidezza adeguata alle limitate dimen-
sioni della sorgente termica, facilità di
dato una condizione di “overmatching” integrando gli impianti in dotazione regolazione della posizione del punto
(VyZF > 1,15 ÷ 1,18 · VyMB) rispetto alle al Laboratorio di Saldatura e CND del focale e della distanza reciproca fra
proprietà nominali che con la saldatura Centro Sviluppo Materiali di Castel laser spot e punta del filo elettrodo.
GMAW sarebbe possibile utilizzando Romano, Roma, (Fig. 2). L’impianto E’ stata inoltre eseguita l’integrazio-
elettrodi più legati (es. classe ER100 consiste in una sorgente laser a stato ne fra l’impianto orbitale GMAW e
o ER110). I prevedibili bassi apporti solido Nd:YAG con potenza massima sistema di controllo della sorgente
termici sono anche favorevoli all’ot- di 4,4 kW. Il fascio laser è trasmes- laser per permettere il comando da
tenimento di una buona tenacità e per so in una fibra ottica di 600 μm remoto del processo combinato. Altre
il contenimento dell’addolcimento in di diametro (rendendo la traiettoria modifiche hanno riguardato la trasmis-
ZTA. Nella Tabella 3 è riportata la orbitale possibile), focalizzato da una sione pignone-cremagliera per permet-
composizione chimica tipica dei fili lente con Lf = 120 o 160 mm dopo tere velocità di saldatura superiori a
d’apporto utilizzati nella sperimenta- la ricollimazione del fascio laser con 2 m/min (correntemente molto al di
zione. É sempre stato utilizzato il dia- una lente con Lf = 200 mm all’uscita sopra delle necessità del processo
metro 1,2 mm. Per la protezione del della fibra ottica. La testa di saldatura GMAW) e l’adozione di una fascia
bagno è stata utilizzata una miscela laser è stata accoppiata ad una torcia anulare molto rigida per limitare l’o-
Ar + 18% CO2 per la passata di radice GMAW raffreddata a liquido collegata scillazione laterale del carrello appe-
e Ar + 50% CO2 per quelle di riempi- ad un generatore inverter a controllo santito dal sistema ottico aggiuntivo
mento GMAW. digitale, con 420 A di corrente mas- (Fig. 4). Coerentemente con lo scopo
sima. Lo spot del laser e la punta del dimostrativo dell’impianto realizzato,
5. Sperimentazione filo sono tenuti pressoché coincidenti. a questo stadio d’integrazione non
Sono stati messi a disposizione da pri- sono stati previsti dispositivi di scher-
5.1 Modifica ed adattamento sistemi mari “pipeline contractor” due sistemi matura della radiazione laser riflessa
commerciali saldatura orbitale commerciali “bug & band” per la sal- che permettano una osservazione del
GMAW datura orbitale meccanizzata GMAW processo da parte dell’operatore, né
La saldatura dei tubi mediante proce- con banda anulare. Entrambi sono stati un sistema di inseguimento automa-
dimento LB-GMAW è stata eseguita modificati ed adattati alla saldatura tico della traiettoria del giunto, né di
6. Risultati e discussione
TABELLA IV - Procedura di saldatura LB-GMAW ottimizzata per la passata di radice 6.2 Processo di saldatura
LB-GMAW
Acciaio X80M (TMCP)
Con la procedura LB-GMAW messa
Prodotto Tubo saldato UOE a punto il processo si presenta stabile,
Giunto Circonferenziale testa a testa ripetibile e con produzione di spruzzi
Posizione saldatura PG/5G verso l’interno molto limitata.
La penetrazione è completa per tutta
Spessore effettivo 22,3 mm la semicirconferenza. Il processo è
Supporto - in grado di dare luogo ad un giunto
Pulizia Spazzolatura o smerigliatura integro e con geometria conforme in
presenza dei distacchi fra i lembi nel
Processo saldatura Laser – GMA W elding (root) range specificato, senza mancanze di
Passate root fusione od imperfezioni di sorta.
Laser Nd:YAG Rofin Sinar DY044
6.3 Morfologia dei giunti saldati
Modo operativo CW Nella Figura 6 è riportato l’a-
Diametro fibra ottica [μm] 600 spetto del giunto saldato in corri-
Collimatore [mm] 200 spondenza della passata di radice
LB-GMAW. La maglia è molto rego-
Lunghezza focale [mm] 120 o 160 mm lare ed il sovrametallo sufficientemen-
Potenza effettiva laser [W] 4200 te raccordato al materiale base anche in
Portata gas [l/min] 30 presenza di uno step rilevante.
Le macrografie (Figg. 7-8) mostrano la
Consumabili Vedi dettaglio sezione trasversale del giunto saldato e
Polarità DC+ permettono di valutare il buon raccordo
Velocità saldatura [m/min] 2,3 ÷ 3,0 e fusione completa dei lembi ottenuta
alla radice.
Posizione fuoco [mm] -20 dalla sup. esterna
Corrente [A] 330 ÷ 350 6.4 Controlli non distruttivi
Tensione [V] 25 ÷ 26 I giunti si presentano privi d’imper-
fezioni rilevanti al controllo visivo
Velocità filo [m/min] 10 ed all’esame con liquidi penetranti.
Preriscaldo [°C] 80 ÷ 90 La presenza d’imperfezioni volume-
Apporto termico triche è stata accertata mediante esame
~0.25 radiografico. I giunti sono risultati
(K= 1 x laser) [kJ/mm]
esenti da imperfezioni sistematiche
lineari o porosità.
6.1 Affidabilità dei sistemi di salda- pratiche di comune utilizzo in campo.
tura modificati e della prepara- Nella Figura 5 è riportato l’aspetto tipico 6.5 Microstruttura dei giunti
zione dei lembi dei lembi accoppiati nella condizione saldati
La preparazione dei lembi con la geo- ideale. L’allineamento del giunto preli- La circostanza che spessore, distri-
metria del cianfrino messa a punto non minare alla saldatura richiede un tempo buzione delle passate, preriscaldo ed
richiede modifiche ai macchinari ed alle comparabile alla pratica corrente. apporti termici siano comparabili alla
Figura 6 - Aspetto della radice del giunto saldato: sovrametallo interno tubo (sinistra) e superficie della passata (destra)
TABELLA V - Risultati prova di durezza Vickers sui giunti saldati LB-GMAW in acciaio X80M limite ottemperare anche a specifiche
(prototipo LH6) di tipo sour-service.
VHN VHN N° Una condizione di leggero “over-
Giunto Sito
(media) (range) impronte matching” è inferibile per tutte le
passate successive a quella di radice.
MB superficie esterna 237 234 ÷ 240 3
LH6 CGHAZ cap - 270, 263 2 (sx, dx) 6.6 Proprietà meccaniche dei
giunti saldati
LH6 ZF cap 266 264 ÷ 268 3 Per la validazione delle procedure
MB superficie interna 244 242 ÷ 245 3 sviluppate e la qualifica meccanica
dei giunti saldati sono state previste, a
LH6 CGHAZ root - 235, 235 2 (sx, dx) complemento degli esami metallogra-
fici e CND, le seguenti prove:
LH6 ZF root 241 237 ÷ 245 3
r prova di trazione trasversale sta-
tica su giunto saldato (secondo
normale pratica del settore per il gene- rite acculare. Sono stati effettuati pro- ISO 4136:2001);
re di prodotti considerato, danno luogo fili di durezza nella zona saldata con r prova di resilienza trasversale
ad una microstruttura prevedibile sia metodo Vickers e carico pari a 10 Kgf (KVT) Charpy–V a 0 °C in ZF e
in ZF che in ZTA (che si presenta d’e- (HV10). Nella Tabella 5 sono ripor- ZTA (FL+2) (secondo ISO 148-1);
stensione limitata). All’osservazione tati i valori misurati. I valori misurati r prova di piega laterale del giunto
al microscopio ottico, in effetti, le fasi garantiscono una buona duttilità del saldato (secondo ISO 5173:2009);
presenti sia in ZF che in ZTA sono giunto saldato. I valori sono ovunque r prova CTOD in ZF e ZTA (FL) a
prevalentemente bainitiche, oltre a fer- inferiori a 275 HV e potrebbero al 0 °C (secondo BS 7448-2:1997);
TABELLA VI - Risultati prova di resilienza Charpy-V sui giunti saldati LB-GMAW in acciaio X80M
T di KVT KVT
Sito numero
Giunto prova Stato (media) (range)
intaglio provette
[°C] [J] [J]
Figura 7 - Macrografia del giunto LB-GMAW Figura 8 - Macrografia del giunto LB-GMAW
(radice) + GMAW (prototipo LH9, tubo (radice) + GMAW (prototipo LH8, tubo
acciaio X80M sp. 22,3 mm) acciaio X80M sp. 22,3 mm)
%LEOLRJUDÀD
[1] Yapp D., Blackman S.A.: “Recent Developments in High Productivity Pipeline Welding”, Journal of
the Brazilian Society of Mechanical Sciences and Engineering, Mar 2004, Vol. 26, no. 1, pp. 89-97,
ISSN 1678-5878
[2] Blackman S.A.: “An economic assessment of mechanised welding of high strength pipeline for the Austral-
ian pipeline industry”, X80 Pipeline Cost Workshop, October 2002.
[3] ISO 13847:2000 “Petroleum and natural gas industries - Pipeline transportation systems - Welding of pipe-
lines”.
[4] ISO 3183:2007 “Petroleum and natural gas industries - Steel pipe for pipeline transportation systems”.
[5] M. Fersini, G. Demofonti, S. Sorrentino, E. Mecozzi: “Saldatura circonferenziale di tubi per gasdotti
mediante tecnologia ibrida con trasporto del fascio laser in fibra”. GNS4, Genova, Ottobre 2007.
[6] Komizo Yu-ichi: “Overview of Recent Welding Technology Relating to Pipeline Construction”. Transactions
of JWRI, Vol. 37 (2008), n. 1.
[7] Yapp D., Kong C-J. “Hybrid Laser-Arc Pipeline Welding”. AILU Seminar Fibre Laser, March 2006.
[8] R. Gordon et al.: “Reducing Pipeline Construction Costs: New Technologies”. Welding in the World, Vol. 47,
n. 5/6, 2003.
[9] D. S. Howse et al.: “The Evolution of Yb:fibre Laser/MAG Hybrid Processing for Welding of Pipelines”.
Welding in the World, Vol. 47, n. 5/6, 2003.
Summary
For a new main pipeline, the girth butt joint welding r definition of the appropriate conditions for the gas
activity has a significant incidence on the overall line shielding flow and composition, evaluation of the
cost per km. An approach to decrease the cost of the mechanical and metallurgical properties by using
field welding fabrication is to achieve better efficiency, the LB-GMAW process for the root pass;
also by raising the root pass productivity, with the aim r evaluation of the acceptable geometric ranges for
to shorten the construction time. The present work sum- gapped / stepped bevel preparations;
marizes the efforts done by Eni Gas & Power and Cen- r outline the specification for an industrial system
tro Sviluppo Materiali for evaluating an hybrid welding aimed to perform the LB-GMA field welding for on-
process in which laser and GMA welding (LB-GMA) shore large diameters pipelines.
are combined, to be performed in PG/5G position. It is The experimental activity was performed after modifica-
intended to increase the circumferential root pass weld- tion of an orbital GMAW system, commercially avail-
ing speed on large diameter pipes, along the improve- able, by integrating a 4.4 kW Nd:YAG laser resonator
ment of the weldments integrity and the avoidance of the and the optical system for beam transmission, collima-
internal copper backing systems, today of common use. tion and focalization.
Principal objectives were, among others: Ultimate productivity facts for the root pass were of
r the modification and adaptation, for demonstrative 3 m/min travel speed and 6.0 mm throat thickness, far
scopes, of a off-the-shelf GMAW orbital equipment beyond the possibilities of the traditional GMA process.
for performing the LB-GMAW process on large di- Bevel preparation task could be accomplished by using
ameter pipes, to be welded in fixed position; the common field machining equipments / practice.
r the development of the root WPS and the associated The LB-GMAW process is able to manufacture sound
testing, according to the ISO 13847 standard, for joints (after filling the remaining groove by GMAW) even
welding in 5G position ISO/API L5 55MB/X80M in presence of gapped / stepped preparations.
PSL2 pipes, having 48” (1219 mm) outer diameter Joints mechanical properties and integrity, evaluated af-
and 23 mm wall thickness, manufactured by TMCP ter performing extensive NDT and mechanical testing,
route (SAWL pipes); conformed to the applicable standards.
r evaluation of the LB-GMA process ultimate perfor-
mances for both root travel speed and root throat
thickness;
Maurizio FERSINI, laureato in Fisica - indirizzo Fisica dello Stato Solido – presso l’Università degli Studi di Roma
“La Sapienza”, dal 1990 lavora presso il Centro Sviluppo Materiali S.p.A. di Roma con l’incarico di Responsabile
della Funzione Tecnologia della Giunzione. International Welding Engineer, nel 1998 ha conseguito, presso il Politec-
nico di Vienna, il diploma di European Laser Engineer. Nel 2002 ha conseguito un Master presso l’ICSIM - Istituto per
la Cultura e la Storia d’Impresa “Franco Momigliano” - sulle problematiche che caratterizzano il settore della side-
rurgia (2002). Responsabile di numerosi progetti di ricerca sia nazionali che internazionali ha acquisito esperienze nel
campo della saldatura, dei controlli non distruttivi, della metallurgia e delle proprietà meccaniche dei giunti saldati.
Stefano SORRENTINO, laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1999, entra
nel 2000 al Centro Sviluppo Materiali di Roma come ricercatore nel campo della Scienza ed Ingegneria della Salda-
tura. Nel corso della sua carriera si è occupato in particolare dell’applicazione della tecnologia laser in vari settori
industriali, su tutti i tipi di materiali metallici, della qualifica e delle proprietà meccaniche dei giunti saldati.
IWE dal 2005, è autore di varie memorie per congressi / riviste nel campo della saldatura e tecniche connesse e della
meccanica dei materiali e dei giunti saldati.
Nicola Ottaviano Giovanni NOVEMBRE, laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano nel 2004, entra
subito dopo la laurea in Eni Tecnologie S.p.A., polo della R&S del Gruppo Eni, con cui aveva collaborato per il lavoro
di tesi, focalizzato su studi CFD (Computational Fluid Dynamics) relativi al rilascio accidentale di gas naturale da
condotte ad alta pressione. Nel 2006 passa in Eni S.p.A. Divisione Gas & Power, occupandosi di gestione di progetti
R&S principalmente incentrati sul trasporto del gas naturale ad alta pressione via pipeline di grande diametro, con
particolare attenzione ai materiali ed ai processi di saldatura.
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Genova 2012
L’Istituto Italiano della Saldatura, secondo la programmazione descritta nella propria Attività
Didattica 2012 (http://www.formazionesaldatura.it), organizza presso la propria Sede di Ge-
nova un&RUVRGL4XDOLÀFD]LRQHDG,QWHUQDWLRQDO:HOGLQJ,QVSHFWRUSHULOOLYHOOR&RP-
SUHKHQVLYH,:,& cui potranno tuttavia partecipare anche candidati alla TualiÀcazione ai livelli
Standard e Basic, non in possesso cioè dei requisiti di cui al punto successivo, con una quota di
iscrizione proporzionalmente ridotta.
Facendo seguito all’iniziativa partita nel 2011, anche quest’anno la dotazione didattica – oltre alla
nuova GLVSHQVDDJJLRUQDWDHGLQWHUDPHQWHDFRORUL, comprenderà il calibro IIS di tipo “Bridge
Cam”, e, limitatamente ai partecipanti al corso completo, il CD-Rom edito in collaborazione con
l’UNI contenente una raccolta di oltre 300 norme europee relative alla saldatura ed alle materie ad
essa correlate.
Requisiti di ingresso
Per iscriversi al Corso al livello IWI-C non è prevista esperienza speciÀca, quanto il possesso di uno
dei titoli di studio:
- Laurea o Diploma di Laurea in Ingegneria; in alternativa, Laurea in Scienza dei Materiali, Ar
chitettura, Fisica o Chimica, supportate da comprovata esperienza industriale in saldatura
oppure
- Diploma di Scuola Media Superiore ad indirizzo tecnico.
Come già accennato, potranno partecipare al corso anche persone non in possesso di tali requisiti,
al livello Standard o Basic rispettivamente, per i quali si rimanda alle relative condizioni di accesso.
Calendario, orario e sede delle lezioni
Il Corso ha una struttura modulare, basata su due Moduli successivi denominati Welding Technology
e Welding Inspection, di carattere teorico - pratico (chi sia in possesso di un Diploma da Welding
Engineer o da Welding Technologist può accedere direttamente al secondo Modulo).
Il Corso sarà svolto con orario 9:00 ÷ 18:00, ad eccezione delle giornate di lunedì (orario 14:00 ÷
18:00) e del venerdì (orario 9:00 ÷ 13:00), per consentire agli allievi di raggiungere la sede del Corso
senza spostamenti festivi.
Sommario / Summary
Di fatto, la saldatura è il metodo di collegamento di gran As a matter of facts, welding is the joining method widely
lunga più utilizzato nella costruzione navale ma fin dalle applied in shipbuilding and since the first applications it
prime applicazioni ci si rese conto che proprio dai cordoni became evident that fatigue failures start exactly at weld
di saldatura iniziano a propagarsi le rotture per fatica. seams. In the last decades, classification societies intro-
Negli ultimi decenni i regolamenti delle società di clas- duced explicit fatigue strength check formulae in their
sificazione navale hanno reso esplicite le verifiche a fati- rules for shipbuilding and, in late nineties, some rules
ca dei dettagli strutturali e, verso la fine degli anni ‘90, adopted local approaches in lieu of the so-called nominal
alcuni regolamenti hanno adottato approcci di tipo locale stress approach. Current editions of rules mainly reference
in luogo del cosiddetto approccio ‘nominale’. Gli attuali documents of the International Institute of Welding (IIW)
regolamenti richiamano i documenti pubblicati dall’IIW and recommend the structural (hot-spot) stress approach.
(International Institute of Welding) ed adottano general- This paper is aimed at fatigue strength assessment of at-
mente l’approccio della ‘tensione strutturale’ (hot spot). In tachments of bulb plate stiffeners (Holland Profile), typical
questo articolo si prendono in esame i collegamenti di un of shipbuilding structures, by applying local approaches
tipico profilato di uso navale, il piatto a bulbo (Holland proposed by IIW and in open literature. The application of
Profile), con lo scopo di determinarne la resistenza a fati- these methods in the captioned cases is not always straight-
ca utilizzando gli approcci locali proposti dall’IIW e nella forward nor sometimes possible, neither effective. Difficul-
letteratura scientifica. L’applicazione di questi metodi nei ties in following the IIW suggestions for the FE modeling
casi esaminati non è agevole, né talvolta possibile o effi- of relatively complex geometries are shown. Basically, the
cace. Si evidenziano infatti difficoltà nel seguire le racco- bulb itself is a 3D component interacting with 2D shells
mandazioni dell’IIW per la modellazione di una geometria surrounding it: the 3D vs 2D mismatch is the source of
relativamente complessa. Il bulbo è in sé un componen- complexity. Since a reference thickness of the bulb cannot
te tridimensionale che interagisce con elementi piani che be identified, even identification of stress points in post-
lo circondano: proprio da tale fatto derivano le difficoltà. processing of FE analyses is difficult, being often cause of
Poiché non è possibile identificare uno spessore di rife- scatter and/or disagreement among different approaches.
rimento del bulbo, l’individuazione dei punti di estrapo- Comparisons among approaches and with available ex-
lazione delle tensioni è incerta e spesso è causa del fatto perimental data of tests carried out in the Ship Structures
che i risultati degli approcci siano non concordi fra loro e Laboratory of the University of Genova and in the Insti-
con i dati sperimentali. Il confronto tra i risultati numeri- tute of Ship Structural Design and Analysis of the Ham-
ci ottenuti con diversi metodi e con i rilievi sperimentali burg University of Technology provide a general view of
eseguiti dal Laboratorio Strutture Navali dell’Università this topic and offer a critical review of the application of
di Genova e dall’Institute of Ship Structural Design and local approaches in rather challenging test cases evaluat-
ing, as far as possible, effects of weld geometry on fatigue
Analysis della Hamburg University of Technology cerca di
strength.
ricostruire un quadro generale per determinare la validità e
l’attinenza alla realtà degli approcci utilizzati e inoltre per- IIW Thesaurus Keywords:
mette un’analisi critica delle modalità di applicazione dei Crack propagation; design; fatigue cracks; fatigue strength;
diversi approcci per un caso pratico complesso valutando, finite element analysis; girders; local effects; mathemati-
qualora i metodi lo permettano, anche l’effetto del cordone cal models; notch effect; sections; shipbuilding; simulating;
di saldatura. stress analysis; structural members; structural steels; welded
joints.
178 5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH
&05L]]RH:)ULFNH9HULÀFDDIDWLFDGLJLXQWLGLSURÀODWLDEXOERPHGLDQWHDSSURFFLORFDOL
E’ opportuno notare che le imperfezio- quindi limitando localmente al centro larità del cordone di saldatura e dei
ni di saldatura dovute alla produzione della campata il valore della tensione disallineamenti è stata riscontrata
ed in particolare i disallineamenti dei agente, crea problemi dal punto di una notevole dispersione dei risul-
rinforzi e della contropezza influenza- vista della concentrazione di tensio- tati, specialmente per il dettaglio
no notevolmente la resistenza a fatica ni, poiché la sua presenza apporta con contropezza: la deviazione
ma non sono stati eseguiti controlli una forte discontinuità geometrica standard dei dati di vita a fatica
delle saldature dopo la produzione per alle sue estremità, influenzando la con contropezza è pari a 0.30
meglio caratterizzare i giunti in prova. resistenza a fatica del dettaglio che (T N = N A90%: N A10% = 1:5.88) mentre
E’ stato riscontrato che la cricca, dopo è risultata inferiore a quella del det- quella dei dati senza contropezza è
la sua nucleazione ed inizio, si pro- taglio senza contropezza. pari a 0.15 (TN = NA90%: NA10% = 1:2.39).
paga in relativamente pochi cicli nei I 12 + 12 dettagli per tipo sono stati
quali raggiunge velocemente l’anima analizzati statisticamente secondo
del rinforzo. In alcuni casi è stato quanto suggerito in [3]: la resistenza 2.2 Prove eseguite presso l’Institute
possibile notare la cricca nella fase a fatica del dettaglio con contropez- of Ship Structural Design and
iniziale, in altri casi essa si è propa- za è risultata pari a FAT 45, ovvero Analysis
gata repentinamente nell’anima del il range di tensione nominale che
rinforzo dopo una prima propagazione porta a rottura il dettaglio dopo La Figura 3 mostra le tre varianti del
a fatica nel bulbo, come mostrato nella 2 x 106 cicli con una probabilità collegamento fra profili HP 160 x 7
Figura 2. In ogni caso la cricca si è del 97.7% è pari a 45 MPa, mentre in acciaio normale da scafo sottoposto
sempre propagata dal piede dei cordo- la resistenza a fatica del dettaglio a prove di fatica presso il laboratorio
ni di saldatura (Fig. 2). Al fine di con- senza contropezza è risultata pari a tedesco: la prima simile al giunto
tinuare la prova sui giunti integri, sono FAT 84, [12]. A causa delle irrego- senza contropezza fra profilati HP
state eseguite
riparazioni man
mano che avve-
nivano le rottu-
re, mantenendo
inalterate le con-
dizioni di cari-
co dei rinforzi
ancora in prova.
La contropezza,
pur incremen-
tando il modu-
lo di resistenza
della sezione e
Figura 2 - Tipiche rotture a fatica dei dettagli provati presso il Laboratorio Strutture Navali,
[12]
Figura 1 - Modelli e corrispondenti dettagli provati presso il Laboratorio Strutture Navali, [12]
5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH 179
&05L]]RH:)ULFNH9HULÀFDDIDWLFDGLJLXQWLGLSURÀODWLDEXOERPHGLDQWHDSSURFFLORFDOL
Figura 4 - Risultati delle prove eseguite presso l’Institute of Ship Structural Design, [11]
180 5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH
&05L]]RH:)ULFNH9HULÀFDDIDWLFDGLJLXQWLGLSURÀODWLDEXOERPHGLDQWHDSSURFFLORFDOL
a FAT 70 (TN = NA90%: NA10% = 1:2.37). la meccanica della frattura, non sono 3.1 Approccio della tensione
Non è possibile confrontare i risultati adatti a questi casi e ad oggi l’approc- strutturale
sperimentali dei giunti di testa provati cio della tensione nominale sembra
in Italia con quelli della Variante 1 poi- il più efficace da applicare in ambito La procedura raccomandata dall’IIW,
ché quest’ultima ha presentato rotture industriale quando non siano applica- [3], [4], per la determinazione della
solo sullo scarico di saldatura (Fig. 4). bili gli approcci locali. A tal proposito tensione strutturale è basata sulla tec-
sono disponibili utili indicazioni in nica di estrapolazione della tensione
3. Analisi numeriche con metodi [13] (vedi I-Pt.1, Sec. 20C, Ch. 5, superficiale nel punto di hot spot,
locali Table 20.4) dove si riporta la resisten- dove si prevede l’inizio della cricca.
za a fatica per alcuni collegamenti di La tensione di hot spot è quindi legata
Si deve innanzitutto evidenziare come profili a bulbo ma non per gli stessi alla geometria del dettaglio strutturale,
non tutti i metodi locali siano applica- giunti di cui si sono descritte le prove mentre il picco non lineare di tensione
bili ai dettagli presentati in preceden- in precedenza. Nel caso dell’approccio dovuto alla geometria locale e all’irre-
za. In particolare i giunti di testa senza della tensione strutturale, ad esempio, golarità del profilo del cordone, viene
contropezza e le Varianti 1 e 2 non pre- la tensione al piede del cordone per i escluso dall’estrapolazione perché
sentano una discontinuità geometrica giunti di testa è per definizione uguale l’effetto della presenza dell’intaglio è
(notch) a meno che non si abbia un alla tensione nominale, se si escludono già considerata nelle curve S-N rela-
cordone di saldatura con dimensioni gli effetti dovuti ai disallineamenti. Nel tive alle tipologie dei giunti (Fig. 5).
eccessive che crea al piede un intaglio seguito saranno quindi esaminati nel Gli hot spot sono suddivisi in due tipo-
acuto. In pratica, i metodi locali, ad dettaglio e confrontati solo il caso di logie dall’IIW, [3], [4]: di tipo “a” e di
esclusione di quelli che coinvolgono giunto con contropezza e la Variante 3. tipo “b”, in funzione della posizione
Figura 5 - Estrapolazione della tensione strutturale e di intaglio, [3] e tipologie di hot spot, [4]
Figura 6 - Mesh da utilizzare per il calcolo ad elementi finiti della tensione strutturale
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Hot spot
Elemento Dimensione Mesh Estrapolazione SCF Note
Tipo
20 node solid 10 mm b Coarse (IIW) Lineare 1.78 Linea A
20 node solid 4 mm b Fine (IIW) Parabolica 1.53 Linea B
10 node solid 4 mm b Fine Parabolica 1.86 Linea B
20 node solid t = 14.4 mm a Fine (IIW) Lineare 1.30 Linea C
20 node solid t = 14.4 mm a Fine (IIW) Parabolica 1.31 Linea C
8 node solid 1 mm Xiao-Yamada 1x1x1 - 1.79 Tens. princip.
Figura 7 - Geometria del dettaglio con contropezza e modello con mesh ad elementi tetraedrici, [14]
ed orientazione rispetto alla direzio- è possibile identificare uno spessore di Strutture Navali. Come si può notare
ne della sollecitazione, come indicato riferimento e quindi i punti di estra- nella Figura 7 la geometria del model-
nella Figura 5. La tipologia e la dimen- polazione delle tensioni sulla testa del lo è ideale e non riproduce le irregola-
sione degli elementi finiti comunemen- bulbo, sono stati eseguiti diversi calco- rità del cordone reale di saldatura né i
te utilizzati nei calcoli numerici per li, [14], [15], al fine di valutare quale disallineamenti di tali giunti. La Figu-
stimare la concentrazione di tensione fosse la tecnica più efficace da adot- ra 8 mostra i modelli ad elementi finiti
sono stati stabiliti in [4] e riportati nella tare per valutare la resistenza a fatica realizzati con elementi solidi a mesh
rada e a mesh fine, sia per hot spot di
Tabella 1 e nella Figura 6. Poiché non dei giunti provati presso il Laboratorio
tipo “a” sia per hot spot di tipo “b” in
accordo alle prescrizioni dell’IIW, [3];
i risultati delle estrapolazioni sono
riportati nella Tabella 2 in termini di
fattore di concentrazione (SCF) della
componente di tensione longitudinale
sulle linee lungo le quali si è riscon-
trato il massimo valore, in modo da
considerare l’asimmetria del profilo
che è stato sollecitato in flessione nel
calcolo così come nelle prove.
L’utilizzo della tensione principale in
luogo della componente longitudinale
in pratica non modifica la stima del
fattore di concentrazione delle tensioni
(SCF). Quale spessore di riferimento
per gli hot spot di tipo “a” è stato con-
siderato lo spessore della piattabanda
di un profilo ad L equivalente avente le
medesime caratteristiche geometriche
della sezione resistente (area, inerzia),
ovvero t = 14.4 mm. Il caso di mesh
rada di tipo “a” non è compatibile con
Figura 8 - Modelli FEM per la stima della tensione strutturale del dettaglio con contropezza, [14] la geometria del dettaglio in esame.
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Figura 9 - Modelli FEM per la stima della tensione strutturale del dettaglio Variante 3
La dimensione dell’elemento da adotta- tensione strutturale su giunti comple- caricati (SCF = 2.22). L’approccio
re è, infatti, t × w/2 = 14.4 × 11.2 mm tamente caricati è FAT 90 e pertanto sembra non conservativo ma occorre
(essendo t > w/2, w lato del cordo- si può stimare un SCF target pari a 2 considerare anche le irregolarità del
ne di saldatura), mentre la larghezza essendo la resistenza a fatica ricavata cordone ed i disallineamenti, peraltro
della contropezza in corrispondenza dai dati sperimentali FAT 45, mentre indicati anche dalla notevole disper-
del punto di hot spot è di soli 10 mm. sarebbe leggermente maggiore consi- sione dei risultati sperimentali.
La curva di resistenza raccomandata derando la curva FAT 100 suggerita In [14] sono riportati i dettagli dei cal-
dall’IIW, [3], per l’approccio della dall’IIW per giunti solo parzialmente coli ed inoltre anche i risultati relativi
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ai modelli realizzati con elementi piani includono le tensioni residue di sal- r i giunti in esame sono assimilati
(shell) schematizzando il rinforzo a datura e pertanto la tensione media al giunto cruciforme considerato
bulbo con un profilo a L equivalente. risulta modificata e viene generalmen- da Xiao e Yamada in [16];
I modelli con elementi tetraedrici te conservativamente assunta tale da r effettuare un calcolo con carico
(Fig. 7), che non sono raccomandati riportare il ciclo di tensione agente di flessione e non di sola trazione
dall’IIW, forniscono risultati legger- completamente in trazione. come nel caso proposto da Xiao-
mente superiori ma consentono una Yamada per il giunto con contro-
più agevole e veloce costruzione del 3.2 Approccio della tensione 1 mm pezza.
modello di calcolo mediante algoritmi nello spessore (Xiao/Yamada)
automatici di meshatura. 3.3 Approccio della tensione di
Si può chiaramente identificare la La procedura proposta da Xiao e intaglio (notch stress)
Variante 3 come dettaglio di tipo “b”: Yamada in [16], cui si rimanda per la
i punti di estrapolazione delle tensioni descrizione del metodo, utilizza quale L’approccio della tensione di intaglio
sono quindi suggeriti in termini asso- parametro che governa la rottura a utilizza la tensione di picco elasti-
luti dall’IIW. fatica la tensione 1 mm nello spessore co valutata in un intaglio con rag-
I modelli di calcolo utilizzati sono illu- nella direzione in cui si prevede si gio di raccordo fittizio pari a 1 mm
strati nella Figura 9 mentre i risultati propaghi la cricca ed utilizza la curva come proposto da Radaj, [3]. L’IIW ha
sono riportati nella Tabella 3 utiliz- di resistenza FAT 100. recentemente pubblicato una guida per
zando le componenti longitudinali di Si rende necessaria una mesh rela- l’applicazione del metodo mediante
tensione. tivamente fine, avente elementi di l’utilizzo di metodi numerici, [5].
Si avrebbe un limitato incremento uti- dimensione pari ad 1 mm o inferiore. I modelli ad elementi finiti utilizzati in
lizzando la tensione principale. I modelli di calcolo, costruiti con precedenza sono stati raffinati local-
In questo caso lo SCF target derivato elementi solidi ad 8 nodi, sono illu- mente in modo da ottenere al piede
dai dati sperimentali è pari a 1.42. strati nella Figura 10 ed il risultato in del cordone di saldatura un raggio di
E’ stata infatti assunta la curva di resi- termini di fattore di concentrazione raccordo pari a 1 mm come mostrato
stenza FAT 100 per l’approccio della delle tensioni è riportato nella Tabella nella Figura 11. Come suggerito in [5],
tensione strutturale in considerazione 2 e Tabella 3. A differenza di quanto sono stati utilizzati almeno 3 elemen-
della rastremazione del piatto di col- suggerito in [16], è stata utilizzata la ti con funzione di forma quadratica
legamento (si veda Table 3 in [4]), dai prima tensione principale invece della lungo il raggio di raccordo, ovvero
dati sperimentali si aveva una resisten- componente longitudinale di tensione elementi di dimensione pari o inferiore
za a fatica pari a FAT 70. che fornisce un valore inferiore di SCF a 0.25 mm. Per il giunto con contro-
Si deve inoltre considerare che il (contropezza, SCF = 1.48; Variante 3, pezza, il fattore di concentrazione
rapporto di carico delle prove era pari SCF = 1.64) poiché non considera gli della tensione (principale) è pari a
a R = -1, ovvero metà del range di effetti del campo di tensione legato 4.61. Utilizzando la curva di resisten-
tensione era in compressione, e che si all’asimmetria del profilo e alle ten- za suggerita in [5], ovvero FAT 225,
tratta di sollecitazioni di pura trazione sioni di taglio nel caso di profilo in lo SCF target derivato è pari a 5.0
a differenza del caso precedente in flessione. essendo la resistenza a fatica ottenuta
cui il rinforzo era posto in flessione. Applicare questo metodo ai giunti in dalla prove pari a FAT 45, quindi il
D’altra parte, le prove in grande scala esame implica due approssimazioni: calcolo risulterebbe non conservativo.
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Occorre tuttavia considerare anche in TABELLA IV - (* include tutte le 7 prove, a = rispetto a FAT 100, b = rispetto a FAT 90)
questo caso disallineamenti ed irrego-
Analisi statistica prove Contropezza Variante 3
larità del cordone che diminuiscono la
resistenza a fatica, rendendo la stima N (PS = 50%) 1.7 x 10 4
6.1 x 105
sostanzialmente aderente ai risultati Dati
sperimentali. Per la Variante 3, il fat- V (PS = 50%) 345 MPa 126 MPa
sperimentali
tore di concentrazione della tensione TN (St. Dev.) 1:5.88 (0.30) 1:1.93 (0.11*)
(principale) è pari a 4.50. Utilizzando
la curva di resistenza suggerita in [5], N (PS = 97.7%) 2 x 106 2 x 106
Deviazione
ovvero FAT 225, lo SCF target è pari a V (PS = 97.7%) 52 MPa 63 MPa
standard
3.21 essendo la resistenza a fatica otte-
nuta dalle prove pari a FAT 70, quindi normalizzata TN 1:3.25 1:3.25
il calcolo risulta conservativo. Si deve St. Dev. = 0.20
SCF target 1.74 (1.93 )
b a
1.59a
notare come il valore della concen-
trazione di tensione dipenda anche
dalla geometria della mesh e dalla
dimensione e tipologia di elemento. come accennato in precedenza, e fra sperimentali sono in linea con quel-
Per dettagli tridimensionali di geome- queste ultime soltanto 3 hanno evi- li calcolati. L’asimmetria del profilo
tria relativamente complessa risulta denziato chiaramente la propagazione rispetto alla contropezza contribui-
piuttosto oneroso in termini di tempo della cricca iniziale a partire dal piede sce ad aumentare la concentrazione
raffinare la mesh in modo adeguato al del cordone di saldatura, [11]. di tensione e probabilmente sarebbe
piede del cordone di saldatura dove si Seguendo quanto riportato in [1] (§2.2, anche opportuno considerare la tensio-
vuole valutare la tensione di intaglio. p. 17-29), è possibile rianalizzare stati- ne principale invece della componente
sticamente i dati sperimentali utilizzan- longitudinale, come suggerito per l’ap-
do una deviazione standard “normaliz- proccio Xiao-Yamada. Il metodo della
4. Discussione zata” pari ad esempio a 0.2 sulla vita a tensione strutturale è relativamente
fatica (TN = NA90%: NA10% = 1:3.25) in conservativo per la Variante 3 rispetto
E’ opportuno notare che i dati spe- modo da poter confrontare meglio i ai dati sperimentali, di cui si è discus-
rimentali utilizzati come termine di dati disponibili, mitigando la note- so in precedenza. Non è stata notata in
paragone per le analisi numeriche vole dispersione di quelli italiani questo caso la differenza fra la stima
derivano da prove in grande scala di e la ridotta dispersione dovuta alle dello SCF con mesh rada e mesh fine
strutture saldate relativamente diverse: poche prove disponibili di quelli tede- citata in [17] e [18] per dettagli simili.
i modelli provati in Italia, di maggiori schi. La Tabella 4 riporta la resistenza Per il metodo della tensione di intaglio
dimensioni, presentano le irregolarità a fatica ottenuta nelle prove speri- si deve evidenziare la difficoltà nella
tipiche della costruzione navale sia mentali con probabilità di sopravvi- costruzione del modello con raggio di
in relazione ai disallineamenti sia in venza pari al 50% V (PS = 50%) ed raccordo di 1 mm al piede del cordone
relazione ai difetti del cordone di il corrispondente numero di cicli N di saldatura per geometrie complesse
saldatura, mentre i modelli provati in (PS = 50%), ovvero i valori medi della come quelle in esame.
Germania sono stati costruiti per le banda di dispersione delle prove,
prove di laboratorio e, pur in scala e la resistenza a fatica a 2 milioni di
reale, presentano un minor livello di cicli con probabilità di sopravvivenza 5. Conclusioni
imperfezioni. PS pari al valor medio meno due volte
Considerando quanto prescritto in [3] la deviazione standard, V (PS = 97.7%) La presente memoria ha riesaminato
circa i disallineamenti (§3.8.2, p.99), o FAT, utilizzando la deviazione stan- i dati di prove sperimentali esegui-
si può affermare che nel caso di giunto dard normalizzata come accennato. te in passato presso il Laboratorio
con contropezza si hanno sia disalline- E’ inoltre indicato il corrispondente Strutture Navali dell’Università di
amenti angolari sia assiali i cui effetti valore target di SCF l’approccio della Genova e dall’Institute of Ship Struc-
devono essere sommati e riducono la tensione strutturale. tural Design and Analysis della Ham-
resistenza a fatica fino al 25%, cui si I dati sperimentali analizzati in questo burg University of Technology con
devono ancora aggiungere gli effetti modo appaiono ora in miglior accordo lo scopo di verificare l’applicazione
dei difetti del cordone di saldatura. con le stime numeriche. degli approcci locali di verifica della
D’altra parte il numero delle prove è Con riferimento all’approccio della resistenza a fatica delle strutture sal-
appena sufficiente per l’analisi stati- tensione strutturale, è stato eviden- date recentemente codificati da alcuni
stica dei dati sperimentali nel primo ziato che è opportuno considerare il documenti dell’IIW e nei regolamenti
caso (12 prove) mentre può dirsi non dettaglio con contropezza di tipo “b”, delle società di classificazione.
completamente sufficiente nel secon- come la Variante 3. Considerando i E’ stato evidenziato come per un
do caso. Infatti solo 5 delle 7 prove disallineamenti e la difettologia di giunto saldato tipico della costruzio-
possono essere incluse nell’analisi, saldatura si può affermare che i dati ne navale non sia possibile per tutte
5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH 185
&05L]]RH:)ULFNH9HULÀFDDIDWLFDGLJLXQWLGLSURÀODWLDEXOERPHGLDQWHDSSURFFLORFDOL
le varie configurazioni applicare gli i target ricavati dai dati sperimentali a Ringraziamenti
approcci locali, se si esclude quello disposizione, anche se occorre segna-
dell’analisi della propagazione della lare che in taluni casi si possono avere Il presente lavoro è stato eseguito
frattura, il quale tuttavia comporta valutazioni non conservative e che nell’ambito di un progetto di ricerca
un notevole onere computazionale e l’esperienza ed il giudizio dell’anali- congiunto finanziato dalla fondazione
risultati fortemente legati alla qualità sta rimangono fondamentali per una tedesca Alexander Von Humboldt.
dei dati di input. In pratica è stato corretta impostazione del calcolo ed I modelli FEM del dettaglio con con-
possibile applicare gli approcci locali interpretazione dei risultati. tropezza per l’approccio della tensione
solo per le configurazioni che, oltre ai Nell’analisi dei risultati numerici sono strutturale sono stati preparati dall’Ing.
profilati da collegare, includono anche state evidenziate alcune discrepanze G. Notaro per la tesi di laurea.
un elemento di giunzione (contropez- rispetto a quanto suggerito dall’IIW This work has been carried out in the
za o Variante 3). ed in [16], in particolare relativamen- framework of a cooperation exchange
Un’adeguata analisi statistica dei dati te alla componente di tensione da project funded by the Alexander Von
delle prove e la successiva correzio- utilizzare nella verifica. In effetti, le Humboldt Stiftung, Germany.
ne per considerarne la dispersione geometrie in esame risultano piuttosto
ha consentito di ottenere una stima complesse anche in relazione all’a-
relativamente plausibile per i fattori simmetria del campo di tensione ed
di concentrazione delle tensioni (SCF) alcuni degli approcci locali esaminati
da considerare come target per le risultano di difficile applicazione. In
simulazioni numeriche. conclusione, si deve sottolineare come
I calcoli numerici, eseguiti in accor- risultino necessarie prove sperimen-
do ai suggerimenti dei documenti tali, anche in grande scala, non solo
dell’IIW e disponibili in letteratura per validare ma anche per impostare
scientifica, sono in buon accordo con in modo corretto le analisi numeriche.
%LEOLRJUDÀD
[1] Radaj D., Sonsino C.M., Fricke W. (2006). Fatigue assessment of welded joints by local approaches (2nd Edi-
tion). Woodhead Publishing Ltd, Abington, Cambridge UK, ISBN-13: 978 1 85573 948 2
[2] Radaj D., Sonsino C.M., Fricke W. (2009). Recent developments in local concepts of fatigue assessment of
welded joints. Int. J. Fatigue 31, 2-11
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XIII-2151r1-07 / XV-1254r1-07 (Revision of Doc. XIII-1539-96 / XV-845-96 and of Doc. IIW Document XIII-
1965-03 / XV-1127-03), International Institute of Welding, Paris
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Stress Approach, Woodhead Publ., Cambridge 2006, ISBN-13: 978 1 84569 124 0
[5] Fricke W. (2008). Guideline for the Fatigue Assessment by Notch Stress Analysis for Welded Structures, IIW-
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[7] International Association of Classification Societies, Common Structural Rules for Double Hull Oil Tankers,
IACS 2006 (www.iacs.org.uk)
[8] International Association of Classification Societies, Recommendation #56 - Fatigue assessment of ship struc-
tures, IACS 1999 (www.iacs.org.uk)
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of welded joints in bulb stiffeners. DINAV Univ. di Genova (Italy)
186 5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH
&05L]]RH:)ULFNH9HULÀFDDIDWLFDGLJLXQWLGLSURÀODWLDEXOERPHGLDQWHDSSURFFLORFDOL
[11] Fricke W. (1986). Untersuchungen zur Schwingfestigkeit von Längsspantsößen aus HP-Profilen, Schiff und
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STRUCT EU Network of Excellence on Marine Structures, Project Nº: FP6-PLT-506141, Contract Nº.: TNE3-
CT-2003-506141, http://www.mar.ist.utl.pt/marstruct/
[13] Germanisher Lloyd, (2010). GL Rules & Guidelines, Hamburg (www.gl-group.com)
[14] Notaro G., 2007. Local approaches to estimate the fatigue life of welded structural details, Msc Thesis, Tutors:
Rizzo C.M., Garbatov Y., DINAV Univ. of Genova (Italy)
[15] Casuscelli F., Notaro G. Rizzo C.M., Codda M. (2007). An application of the hot spot stress approach to a
complex structural detail, Proc.s IMAM 2007, The International Congress of International Maritime Associa-
tion of the Mediterranean, 2-6 September 2007, Varna, Bulgaria, ISBN 978-0-415-45523-7
[16] Xiao Z.G., Yamada K. (2004). A method of determining geometric stress for fatigue strength evaluation of steel
welded joints. Int. J. Fatigue 26,1277-1293
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Real Weld Profile, Proc.s PRADS 2007, 10th Int. Symp. Practical Design of Ships and Other Floating Struc-
tures, Houston, Texas, United States of America
[18] Fricke W., Paetzold H., Rörup J. (2010). Fatigue strength of stiffener end connections: a comparative study of
bulb flats and angle bars. Proc.s PRADS 2010, 11th Int. Symp. Practical Design of Ships and Other Floating
Structures, Rio de Janeiro, RJ, Brazil
Cesare Mario RIZZO ha conseguito la Laurea in Ingegneria Navale ed il Dottorato di Ricerca in Discipline Progettuali
Navali e Nautiche presso l’Università di Genova; è attualmente ricercatore presso il DINAEL dell’Università di Genova
afferendo al settore scientifico disciplinare “Costruzioni ed impianti navali e marini”. Tra l’altro, si occupa delle prove
sperimentali in grande scala ed al vero presso il Laboratorio Strutture Navali del DINAEL.
Ha partecipato a vari progetti di ricerca sulle strutture navali e recentemente la fondazione Alexander Von Humboldt
gli ha finanziato un progetto di ricerca sulla fatica delle strutture navali in cooperazione con la Hamburg University of
Technology. E’ membro di varie associazioni e comitati tecnico-scientifici.
E’ docente dei corsi di Costruzioni Navali per i corsi di Laurea e Dottorato in Ingegneria Navale ed Ingegneria Nautica
dell’Università di Genova e dell’Accademia Navale di Livorno.
E’ autore di oltre 70 pubblicazioni scientifiche e di alcune pubblicazioni di carattere didattico utilizzate nei corsi di Laurea.
Wolfgang FRICKE è attualmente Direttore dell’Institute of Ship Structural Design and Analysis della Hamburg University
of Technology (TUHH). Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Navale nel 1974 studiando presso le università di Hannover
ed Amburgo (Germania) ed il Dottorato di Ricerca nel 1985, dopo aver lavorato per 5 anni presso il cantiere navale
Thyssen Nordseewerke di Emden (Germania).
Dal 1986 al 2000 ha lavorato presso la società di classificazione Germanisher Lloyd ad Amburgo, partecipando a numerosi
progetti di ricerca e sviluppando, tra l’altro, i regolamenti per le verifiche a fatica delle strutture navali.
Successivamente è diventato professore di costruzioni navali presso TUHH, occupandosi oltre che dei corsi curricolari,
di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali. E’ membro di svariate associazioni e comitati tecnici ed
attualmente è il Chairman dello Standing Committee dell’International Ship and Offshore Structures Congress 2012.
Ha pubblicato più di 150 lavori tra i quali i libri “Fatigue Assessment of Welded Joints by Local Approaches” e “Fatigue
Analysis of Welded Components – Designer’s Guide to the Hot-Spot Stress Approach” per Woodhead Publishing.
5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH 187
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DNV OS-F101
F. Bragotto *
G. Cataldo *
G. Didonna *
Sommario6XPPDU\
Nell’ultimo decennio il controllo con ultrasuoni automatici Fitness for Service), in lieu of “good workmanship” cri-
(AUT) ha gradualmente sostituito la radiografia come me- teria, requires the need to evaluate not only the flaws in
todo d’ispezione standard sulle saldature circonferenziali terms of vertical height and depth, but to measure the AUT
delle condotte offshore ed onshore. system capability in order to assure that flaws with critical
L’utilizzo di criteri di accettabilità basati sulla meccani- height for the integrity of the pipeline can be detected and
ca della frattura, al posto dei cosiddetti criteri di “good sized with a certain statistical confidence and with repea-
workmanship”, ha comportato non solo la necessità di va- tability. As regards the AUT inspection today the most com-
lutare il difetto in termini di altezza e profondità, ma di plete standard is the DNV OS-F101 code (Det Norske Of-
misurare anche l’efficacia del sistema AUT nel garantire, fshore Standard OS-F101: Submarine Pipeline Systems),
con un prestabilito livello di confidenza statistica e di ri- which states the guidelines to qualify an AUT system for
petibilità, che indicazioni di altezza critica per l’integrità the inspection of submarine pipeline girth welds by the
della condotta siano rilevate e dimensionate. Ad oggi lo DNV-RP-F118 (Pipe Girth Weld AUT System Qualification
standard più completo in materia di controlli AUT è il and Project Specification Procedure Validation).
codice DNV OS-F101 (Det Norske Offshore Standard The Saipem AUT system has been qualified different times
OS-F101: Submarine Pipeline Systems), il quale attraverso in compliance to DNV code by detailed qualification pro-
la DNV-RP-F118 (Pipe Girth Weld AUT System Qualifica- grams aimed to evaluate statistically the system capabi-
tion and Project Specification Procedure Validation) fissa lity in order to detect flaws with small dimensions in line
le linee guida per qualificare un sistema AUT per l’ispezio- of progressively stricter acceptance criteria. This process
ne di saldature circonferenziali di condotte offshore. and the decennial experience in performing this inspection
Il presente articolo riassume la metodologia di lavoro se- technique has allowed ambitious pipeline design in terms
guita nell’ultima qualificazione DNV del sistema AUT of loads and installation criticalities with consequent
Saipem (2011) con i principali risultati conseguiti. advantages on aggressive markets like the offshore market.
In the last decade the AUT (Automated Ultrasonic Inspec- IIW Thesaurus Keywords:
tion) technique has gradually replaced the radiographic Automatic control; circumferential welds; GMA welding;
inspection as standard inspection method on the girth marine environment; nondestructive testing; Norway; off-
welds of offshore and onshore pipelines. shore structures; pipeline steels; pipelines; process quali-
The use of acceptance criteria based on the fracture me- fication; recommendations; submerged arc welding; ultra-
chanics (ECA, Engineering Critical Assessment or FFS, sonic testing.
190 5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH
)%UDJRWWRHWDO4XDOLÀFD]LRQHGLXQVLVWHPDGLFRQWUROORXOWUDVRQRURLQDFFRUGRDOOH5DFFRPDQGD]LRQLGHO&RGLFH'1926)
Figura 3 – Test di ripetibilità sul blocco di ca- Figura 4 – Test di ripetibilità (band offset)
librazione (ore 12) in posizione 5G sulle 8no. indicazioni selezionate sulla salda-
tura difettosa
I test di ripetibilità hanno dimostrato Test di temperatura r 1no. scansione di una saldatura di-
una buona consistenza nella sequenza fettosa;
delle scansioni: le deviazioni rispetto Per verificare che la performance r riscansione del blocco di calibra-
alla calibrazione nominale sono risul- dell’ispezione non sia influenzata dalla zione mantenuto a temperatura
tate ampiamente all’interno dell’in- differenza di temperatura tra il blocco ambiente;
tervallo ± 2 dB (come mostrato dalla di calibrazione e la saldatura (visto che r 15no. scansioni consecutive della
Figura 3). in offshore la tempistica è estrema- stessa saldatura difettosa riscalda-
I test di ripetibilità eseguiti sul- mente critica e si cerca di ispezionare ta almeno a 90 °C tra una scansio-
la saldatura difettosa con la banda la saldatura alla massima temperatura ne e l’altra. Ogni scansione è pre-
scostata rispetto alla posizione no- a cui il sistema AUT è documentato ceduta e seguita da una scansione
minale (±1,0 mm) hanno dimostrato affidabile, mantenendo il blocco di ca- sul blocco di calibrazione mante-
deviazioni sull’ampiezza (A-scan) dei librazione a temperatura ambiente), è nuto a temperatura ambiente.
riflettori, imputati alla rilevazione del- stato effettuato un test di temperatura Tale sequenza è considerata rappre-
le indicazioni selezionate, all’interno come segue: sentativa delle condizioni operative
dell’intervallo ± 2 dB (come mostrato r scansione del blocco di calibrazione offshore. Le deviazioni delle massime
dalla Figura 4). mantenuto a temperatura ambiente; ampiezze (A-scan) rilevate nei rifletto-
ri imputati alla rilevazione delle 7no.
indicazioni in oggetto sono risultate
all’interno dell’intervallo ± 2 dB ri-
spetto alla scansione eseguita a tempe-
ratura ambiente (come mostrato nella
Figura 5).
7HVWGLDIÀGDELOLWj
5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH 191
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192 5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH
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a 0,6 mm. Come riportato nel para- nelle macro (sezioni trasversali della misurato nelle macro in relazione alle
grafo precedente, il sistema AUT deve saldatura con lucidatura della superfi- 120 osservazioni selezionate sull’ispe-
dimostrare di rilevare affidabilmente cie e conseguente attacco) eseguite at- zione della preparazione a J (GMAW).
la più piccola indicazione accettabi- torno la posizione presunta di massimo La media delle singole inaccuratezze
le in relazione allo specifico criterio rilevata dagli AUT. L’inaccuratezza è è pari circa a 0,1 mm, mentre l’accu-
di accettabilità. In accordo al codice misurata come differenza tra il valore ratezza pari al 5% di undersizing è
DNV [1] l’accuratezza è data dall’al- rilevato dagli AUT e quello effettiva- -0,27 mm, cioè rispetto a tale valore
tezza dell’indicazione per la quale ho mente misurato dalle macro. c’è una probabilità più bassa del 5% di
una probabilità di sottodimensionare L’inaccuratezza è considerata gene- sottodimensionare l’indicazione.
(undersizing) la stessa inferiore al 5%. ralmente distribuita normalmente ed La Figura 9 mostra i risultati ottenuti
La valutazione dell’accuratezza nel di- il 5% è appunto ricavato dalla coda di attraverso le 95 osservazioni selezio-
mensionamento dell’altezza è esegui- tale distribuzione. La Figura 8 mostra nate sull’ispezione della preparazione
ta comparando il valore rilevato dagli i risultati ottenuti plottando il dimen- ad X (SAW). La media delle inaccu-
AUT con quello massimo misurato sionamento degli AUT contro quello ratezze è pari circa a 0,1 mm, mentre
l’accuratezza pari al 5% di undersizing
è -0,13 mm.
Sia la PoD che l’accuratezza nel di-
mensionamento delle indicazioni sono
parametri che devono essere utilizzati
in relazione allo specifico criterio di
accettabilità da applicare, generalmen-
te ricavato da un’ECA.
Come precedentemente affermato la
curva PoD rappresenta una descrizione
statistica dell’abilità del sistema AUT
nella rilevazione di indicazioni di una
certa altezza; quindi l’obiettivo della
valutazione della PoD è documenta-
re se il sistema in oggetto è capace o
meno di valutare in maniera affidabi-
le indicazioni di dimensione critica in
relazione alla specifica accettabilità da
applicare.
Perciò è importante che l’altezza pari
al 90% della PoD con un livello di
confidenza pari al 95% sia compara-
Figura 10 – Esempio di criterio di accettabilità AUT bile all’altezza più piccola accettabile
5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH 193
)%UDJRWWRHWDO4XDOLÀFD]LRQHGLXQVLVWHPDGLFRQWUROORXOWUDVRQRURLQDFFRUGRDOOH5DFFRPDQGD]LRQLGHO&RGLFH'1926)
Filippo BRAGOTTO, graduated engineer (Materials) at the Università degli Studi di Padova in 2003.
From 2004 employee of Saipem in the Welding / Materials / NDT Department as NDT engineer.
From 2008 nominated as technical reference for NDT engineering in Saipem Corporate. Provided NDT coordination
and engineering services for many Saipem projects (i.e Nord Stream) for conventional NDT methods and advanced
UT techniques: AUT on pipelines girth welds, TOFD and Phased Array Techniques.
Level 3 according to ISO 9712 / EN 473 in UT, RT, MT and PT and IWI-C.
194 5LYLVWD,WDOLDQDGHOOD6DOGDWXUDQ0DU]R$SULOH
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Panorama sulla normativa europea
per la qualita’ in saldatura (°)
F. Lezzi *
M. Buono
Sommario / Summary
Con riferimento ai contenuti della norma UNI EN ISO “Quality management systems – Requirements”, this pa-
9001-2008 “Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti” per deals mainly with certain European standards, issued
in questo articolo vengono principalmente prese in esame by the Welding Technical Committee 121, deemed relevant
quelle norme europee emesse dal Comitato Tecnico 121 by the authors, both for their transversal applications and
“Welding” che hanno, secondo gli autori, maggiore rile- technical requirements, in order to achieve an adequate le-
vanza, sia per gli aspetti di trasversalità applicativa, indi- vel of welding quality.
pendentemente dal prodotto, che per gli indirizzi tecnici in Significant product standards are likewise taken into con-
esse evidenziati, ai fini del raggiungimento di un determi- sideration because of their importance for proper welding.
nato livello di qualità in saldatura. Con analoghe motiva-
zioni, vengono anche illustrate alcune norme di prodotto, IIW Thesaurus Keywords:
di non trascurabile importanza per la saldatura. CEN; Europe; management; personnel qualification; pro-
cess qualification; quality control; standards; UNI EN
In reference to the contents of UNI EN ISO 9001-2008 ISO; welding; welding inspectors.
risoluzioni fra le quali meritano men- r Campo di applicazione: il campo lifica dei saldatori; analogamente
zione: di applicazione dei documenti in tutti i successivi progetti di norma
preparazione deve essere quanto dovranno il più possibile essere
r Scopo: il Comitato TC/121 “Wel- più generale possibile, indipen- riferiti a preesistenti documenti (o
ding” ha come scopo la prepara- dentemente dal tipo di costruzio- in fase di elaborazione) dell’ISO.
zione di norme nel campo della ne saldata. r Il terzo Gruppo di Lavoro, ora SC3,
saldatura e delle tecnologie con- r Costituzione del Gruppo di Lavo- dovrà essere costituito in tempi
nesse; tali norme includono per- ro 1, ora SC1, relativamente alla brevi per la preparazione delle
tanto la terminologia, le defini- qualifica dei procedimenti di sal- norme sui materiali d’apporto.
zioni e la simboleggiatura delle datura. Da quanto sopra scritto, risultano evi-
saldature, gli impianti e le attrez- r Costituzione del Gruppo di Lavo- denti alcuni concetti utili per capire le
zature per la saldatura, i materiali ro 2, ora SC2, relativamente alla priorità cronologiche dei work-items
(gas, metalli base e metalli d’ap- qualifica dei saldatori, sia dal dei diversi Gruppi di Lavoro: trattan-
porto), procedimenti di saldatura, punto di vista pratico che teorico. dosi di un processo “speciale” (che
regole, metodi di prova e control- r Armonizzazione internazionale: i richiede la disponibilità di personale
li, progettazione dei giunti salda- Gruppi di Lavoro 1 e 2 dovranno e procedure qualificati) si è partiti, per
ti, qualificazione e/o formazione riferirsi ai documenti ISO già in rispondere alle esigenze del mercato,
del personale, salute e sicurezza, fase di elaborazione, in partico- con l’elaborazione delle norme di mas-
escludendo le regole di sicurezza lare a quelli preparati dall’ISO sima applicazione, e cioè quelle per la
elettrica in saldatura, già consi- TC 44/SC10, per la qualifica dei qualificazione dei saldatori (norme
derate da altro ente europeo, il procedimenti, ed a quelli elaborati della serie EN 287, ora EN ISO 9606)
CENELEC/TC 26. dall’ISO TC 44/SC11, per la qua- e dei procedimenti (norme della serie
EN 288, ora EN ISO 15614) e, poco scono i requisiti relativi al contenuto - EN ISO 15614-4 - Fusioni d’allu-
dopo, quelle sui materiali d’apporto. delle specifiche di saldatura (WPS), di minio e sue leghe
Solo più tardi, inizio anni ‘90, si ela- seguito indicate: - EN ISO 15614-5 - Titanio, zirco-
borarono le norme relative ai “Coordi- - UNI EN ISO 15609-1 - Saldatura nio e loro leghe
natori di Saldatura” (EN 719 ora EN ad arco - EN ISO 15614-6 - Rame e sue
ISO 14731) ed ai requisiti di qualità - UNI EN ISO 15609-2 - Saldatura a leghe
in saldatura, con la costituzione del gas - EN ISO 15614-7 - Riporti di salda-
SC4 “Quality Management in the - UNI EN ISO 15609-3 - Saldatura a tura
field of welding”, che elaborò la fascio elettronico - EN ISO 15614-8 - Tubi alle piastre
norma EN 729 ora EN ISO 3834. - UNI EN ISO 15609-4 - Saldatura a tubiere
Nel corso del 2010 il CEN ha prov- fascio laser - UNI EN ISO 15614-9 - Iperbarica
veduto ad una ristrutturazione dei - UNI EN ISO 15609-5 - Saldatura a umida
temi di progetti di norma o revisione resistenza - UNI EN ISO 15614-10 - Iperbari-
di norme, attualmente allocati al TC ca asciutta
121, sulla base della Tabella 2 (nella e le norme che riguardano le modalità - UNI EN ISO 15614-1 Laser e
terza colonna da destra è riportato per la loro qualificazione: fascio elettronico
l’Ente Nazionale a cui è affidata la - UNI EN ISO 15607 - Generalità - UNI EN ISO 15614-12 Resistenza
segreteria). Come si può constatare i - UNI EN ISO 15610 - Materiali di a punti
due originari Gruppi di Lavoro SC1 apporto omologati - UNI EN ISO 15614-13 Resistenza
“Specificazione e qualificazione delle - UNI EN ISO 15611 - Esperienza di testa
procedure di saldatura” e SC2 “Requi- precedente Queste norme si riferiscono alla sal-
siti di qualificazione per il personale - UNI EN ISO 15612 - Procedure datura, ovunque tale processo venga
di saldatura e processi affini”, sono unificate applicato.
confluiti nel SC4 “Quality Manage- - UNI EN ISO 15613 - Pre–produ- Si adattano alle diverse caratteristiche
ment in the field of welding”; tale zione di qualità, sicurezza e campo di appli-
decisione formalizza uno degli aspetti cazione dei vari prodotti saldati.
caratteristici delle costruzioni salda- qualificazione attraverso saggio di L’uso di un metodo particolare di
te: la qualità di un prodotto saldato è prova: qualificazione è spesso un requisito
legata alla disponibilità di procedu- - EN ISO 15614-1 - Acciaio, nichel obbligatorio di una norma di applica-
re preliminarmente validate ed alla e sue leghe zione o, in assenza di tale requisito, il
disponibilità di personale qualifica- - EN ISO 15614-2 - Alluminio e le metodo di qualificazione deve essere
to; come è stato precedentemente sue leghe concordato tra le parti contraenti allo
anticipato tali concetti sono presenti - EN ISO 15614-3 - Ghise stadio di offerta o ordine.
nella EN ISO 9001, relativamente ad
un generico processo “speciale” e la
EN ISO 3834 li evidenzia in modo
esplicito per la “saldatura”. TABELLA II - Nuova struttura del CEN/TC 121 “Welding”
TABELLA III - Norme relative alla stesura delle WPS ed alla loro qualificazione
Le norme della serie 15614 defini- Oltre agli acciai sono forniti i rag- - UNI EN ISO 9606-4 Nichel e sue
scono le modalità con le quali una gruppamenti delle leghe di alluminio, leghe
specifica di procedura di saldatura è nichel, rame, titanio, zirconio e delle - UNI EN ISO 9606-5 Titanio e zir-
qualificata mediante prove. ghise. Recentemente, per semplifica- conio e loro leghe
Definiscono le condizioni per l’esecu- re la collocazione dei materiali base - UNI EN 1418 Operatori
zione delle prove ed i limiti di validità acquistati con riferimento a norme di - UNI EN 13133 Saldobrasatori
di una procedura di saldatura qualifi- classificazione europea, americana e Il principio di queste norme è quello
cata, per tutte le operazioni pratiche giapponese, sono stati emessi altri tre che una prova di qualificazione, quali-
di saldatura, entro il campo di validità documenti: fichi il saldatore non solo per le condi-
delle variabili elencate. - CR ISO TR 20172 per la classifi- zioni usate nella prova, ma anche per
Nella Tabella 3 sono riassunte le cazione europea (EN 10025, EN tutti i giunti che sono considerati più
norme suddette. facili da saldare. Queste norme euro-
10028 ecc.)
pee forniscono una serie di regole tec-
- CR ISO TR 20173 per la classifica-
5.2 Raggruppamenti dei materiali niche per una prova di qualificazione
zione americana (ASTM ecc.)
base sistematica del saldatore e permettono
- CR ISO TR 20174 per la classifica-
che tali qualificazioni siano accettate
Allo scopo di ridurre il numero delle zione giapponese (JIS). in modo uniforme, indipendentemente
prove di qualificazione, sia per le pro- dal tipo di prodotto, dal luogo e dall’e-
cedure che per i saldatori (in tal caso i 5.3 Qualificazione dei saldatori e saminatore/organismo d’esame:
campi di validità sono comunque dif- degli operatori r l’abilità manuale, viene verificata
ferenti), i metalli aventi caratteristi- mediante l’esecuzione di un sag-
che simili di saldatura sono raggrup- Le norme di riferimento per la qualifi- gio di prova;
pati secondo il CEN REPORT ISO cazione dei saldatori/operatori, per la r l’attitudine del saldatore a segui-
15608. Esso suddivide gli acciai in 11 saldatura per fusione, sono: re istruzioni verbali o scritte, le
raggruppamenti e relativi sottogruppi, - UNI EN 287-1Acciai conoscenze tecniche adeguate nel
in funzione dell’analisi chimica e delle - UNI EN ISO 9606-2 Leghe leggere campo dei processi di saldatura,
caratteristiche meccaniche e quindi in - UNI EN ISO 9606-3 Rame e sue dei materiali e dei requisiti di
base al loro grado di saldabilità. leghe sicurezza per i quali è prevista
TABELLA IV - Metodo di controllo più appropriato per la rilevazione di discontinuità interne alla saldatura, in funzione del tipo di giunto,
materiale e spessore, secondo EN ISO 17635
la certificazione, viene verificata r operatori di saldatura per la saldatura La norma non si applica al personale
mediante una prova teorica (rac- a fusione per i procedimenti di salda- che programma l’unità di saldatura.
comandata ma non obbligatoria). tura completamente meccanizzati ed Sono considerate quattro modalità
automatici dei materiali metallici di qualificazione, che possono esse-
5.3.1 Qualificazione degli operatori di re integrate da prove teoriche, non
r preparatori di saldatura a resistenza.
saldatura obbligatorie, di conoscenza relativa
La qualifica è prevista solo per gli ope- alla tecnologia di saldatura o di cono-
La norma di riferimento è la UNI EN ratori di saldatura responsabili della scenza funzionale specifica dell’unità
1418, che specifica i requisiti per la messa a punto e/o della regolazione di saldatura:
qualificazione di: durante la saldatura. r Prova di procedura di saldatura
r Prova di saldatura di pre-produ- 5.7 Raccomandazioni per la (ex EN 12062) fornisce, oltre alle
zione o di produzione saldatura PND raccomandate, in funzione del
r Prova di campionamento della tipo di materiale e spessore, la norma
produzione La norma EN 1011-2 “Welding - metodologica da utilizzare e la cor-
r Prova di funzionamento. Recommendations for welding of rispondente norma con il livello di
metallic materials – Part 2: Arc wel- accettabilità corrispondente al livello
5.4 Qualificazione dei Coordinatori ding of ferritic steels” rappresenta una della EN ISO 5817.
e degli Ispettori di saldatura guida di oltre 50 pagine, indispensa- Per maggior chiarezza vengono ripor-
bile per la corretta saldatura di tutti tate la Table 3 (della norma) che for-
La norma EN ISO 14731 “Welding gli acciai strutturali: sono forniti, ad nisce, in funzione del tipo di giunto,
Coordination - Tasks and Responsibi- esempio, tutti i riferimenti per evitare materiale e spessore, il metodo di
lities” specifica, sulla base di tre diver- difettosità di tipo metallurgico (cric- controllo più appropriato per la rileva-
si livelli, i compiti e le responsabilità cabilità a caldo o da idrogeno, strappi zione di discontinuità interne alla sal-
del personale di coordinamento in lamellari) con ricca dotazione di dia- datura (Tab. 4) e la Table A.5 (Tab. 5)
saldatura, richiamando, in appendice grammi per il calcolo della severità che fornisce, relativamente all’esame
informativa, le Linee Guida dell’In- termica e delle temperature minime radiografico con tecnica a pellicola, in
ternational Institute of Welding per di preriscaldo, in funzione del carbo- funzione del livello di qualità previsto
l’addestramento e la qualificazione nio equivalente (formula CE e CET),
degli International Welding Engineer, dal progetto, la tecnica radiografica
dello spessore termicamente equiva- (a sensibilità standard od elevata) in
Technologist e Specialist, che sod- lente, dell’apporto termico e del tenore
disfano i tre livelli di coordinamento accordo alla ISO 17636 (EN 1435) e il
di idrogeno diffusibile in zona fusa. livello di accettabilità conformemente
previsti.
Tale norma viene anche richiamata dal alla ISO 10675-1 (EN 12517-1).
Analogamente per la qualificazione
Decreto Ministeriale 14 Gennaio 2008
degli Ispettori è di grande applicazione
“Revisione delle Norme Tecniche per 5.9 Trattamenti termici dopo
la Linea Guida Doc.IAB-041-2001/
EWF-450/SV 01, sempre dell’IIW, le costruzioni”, così come la parte 3, saldatura
che prevede tre livelli di qualifica- relativa agli acciai inossidabili e la
zione. parte 4 dedicata alle leghe a base di Poiché il trattamento termico dopo
alluminio. saldatura è anch’esso un “processo
5.5 Qualificazione del personale Nell’elenco allegato sono riportate le speciale”, è stato pubblicato nel 2001
addetto alle PND delle saldature altre parti relative alla saldatura degli il CR ISO/TR 17663 “Guidelines
acciai placcati (parte 5), della saldatu- for quality requirements for heat tre-
Viene richiamata, in tutte le norme ra con fascio laser (parte 6), della sal- atment in connection with welding
metodologiche, la qualificazione (al datura con fascio di elettroni (parte 7) and allied processes”, che prevede la
liv. 1-2) del personale addetto all’ese- e della saldatura delle ghise (parte 8). preparazione, da parte del fabbricante,
cuzione delle PND, secondo EN 473 / di una procedura scritta contenente i
ISO 9712. 5.8 Correlazione tra i livelli di quali- parametri caratteristici di trattamento
tà della EN ISO 5817 ed i livelli (temperature, tempo di permanenza,
5.6 Livelli di qualità per la saldatura di accettabilità delle varie tecni- velocità di riscaldamento e di raffred-
che non distruttive damento, con i relativi intervalli di
Di grandissima importanza sono le variabilità).
norme EN ISO 5817 e EN ISO 10042, Generalmente viene indicato dal pro- Nella procedura devono essere defi-
rispettivamente per la saldatura degli getto o dal committente (o da Direttive nite:
acciai, (nichel, titanio e loro leghe) e Decreti) il livello di qualità delle r Tipologia di trattamento (in forno,
e delle leghe di alluminio; esse pre- saldature, per esempio il livello B o C
vedono tre livelli di qualità (B, C, D locale, ad aria calda ecc.)
della norma EN ISO 5817; analoga- r Modalità di riscaldamento e di
in ordine decrescente); tali livelli di
mente vengono prescritti, durante la raffreddamento (gas, a resistenza,
qualità sono imponibili dal Progetto,
dal Committente, da Leggi, Decreti fabbricazione, esami non distruttivi, ad induzione, ecc.)
e Direttive. Per i processi ad energia sia superficiali che volumetrici, con le r Localizzazione e tipo delle termo-
concentrata, a fascio laser ed a fascio relative percentuali. coppie sul pezzo
di elettroni, che producono difettosità Nasce pertanto un problema sulla cor- r Modalità di fissaggio delle termo-
caratteristica molto diversa da quella relazione fra la metodologia di PND coppie sul pezzo
generata dai processi ad arco, sono applicata (radiografia, ultrasuoni ecc.), r Posizione delle termocoppie nel
state emesse le due norme EN ISO la tecnica da adottare (ad alta o a forno
13919-1 e EN ISO 13919-2, rispetti- media sensibilità), il livello di accet- r Differenza massima ammessa
vamente per saldature su acciaio ed tabilità riferito a quella particolare delle temperature, indicate dalle
alluminio. PND. La norma EN ISO 17635:2010 termocoppie, durante la fase di
riscaldamento, permanenza a hensive quality requirements”; Parte formità del fabbricante ai requi-
temperatura, raffreddamento 3 “Standard quality requirements”; siti della EN ISO 3834-2 (massimo
r Qualificazione del personale. Parte 4 “Elementary quality requi- livello di qualità) e viene richiesta la
Vista la necessità di stabilire ogget- rements”. disponibilità, durante la fabbricazione,
tivamente il livello di qualificazione La Parte 5 “Documents with which di personale di coordinamento per
del personale addetto all’esecuzione it is necessary to conform to claim le attività di saldatura conformemen-
dei trattamenti, l’European Welding conformity to the quality require- te a quanto previsto dalla EN ISO
Federation ha recentemente emesso ments of ISO 3834-2, ISO 3834-3 14731:2007 (Fig. 1).
(nel 2008) la Linea Guida EWF-628-08 or ISO 3834-4” specifica le norme
“EWF Special Course: Personnel with di riferimento da utilizzare per dare 7.2 Strutture metalliche di
the responsibility for heat treatment of evidenza della conformità ai requisiti carpenteria
welded joints”; sono previsti tre livel- di cui alle Parti 2, 3 o 4.
li di qualificazione (Basic, Standard, La Parte 6 “Guidelines on implemen- Il D.M. 14 Gennaio 2008 “Revisione
Comprehensive) ed i corsi, teorico- ting ISO 3834” fornisce una linea delle norme tecniche per le costruzio-
pratici, durano da un minimo di 34 a guida tecnica per l’applicazione della ni”, oltre alla richiesta di procedure
un massimo di 63 ore; gli esami sono norma. Nella Tabella 6 sono riportate e saldatori/operatori certificati da un
ovviamente sia teorici che pratici. le attività di controllo, previste per i Ente Terzo, richiede anche la certifica-
diversi livelli. zione dell’azienda con riferimento alla
5.10 Controlli non distruttivi delle EN ISO 3834 2-4 e dei coordinatori di
saldature saldatura conformemente alla EN 719
7. Direttive, Decreti e Norme di (attuale EN ISO 14731).
Oltre alla già citata EN ISO 17635, prodotto che richiamano la Nella Tabella 7 sono individuati i vari
sono da citare: EN ISO 3834 livelli di requisiti di qualità e di com-
Norme di metodo petenza tecnica del coordinatore, in
- Esame Visivo, ex EN 970 (ISO La norma è richiamata da numerose funzione della più o meno alta criticità
17637) famiglie di prodotti: della costruzione.
- Radiografia, EN 1435 (ISO 17636 r Attrezzature a pressione
- Ultrasuoni, ex EN 1714 (ISO 17640) r Strutture metalliche di carpenteria 7.2.1 La Direttiva CPD 89/106/CE e la
- Particelle Magnetiche, r Rotabile ferroviario norma EN 1090
EN ISO 17638
- Liquidi Penetranti EN 571-1 7.1 Attrezzature a pressione Nella Direttiva CPD 89/106/CE
(ISO 3452-1) si prende in considerazione il
Livelli di accettabilità Il riferimento principale nel settore concetto di prodotto inteso anche
- Radiografia, EN 12517 delle attrezzature a pressione è la Di- come componente strutturale pre-
(ISO 10675) rettiva Europea 97/23/CE “Pressure fabbricato in una “officina di tra-
- Ultrasuoni, ex EN 1712 Equipment Directive” (PED) recepita sformazione dei prodotti base” e
(ISO 11666), EN ISO 23279 in Italia con decreto 93 del 2000. comprende:
- Particelle magnetiche, La Direttiva 97/23/CE (e quindi r materiali base (lamiere e profili)
EN ISO 23278 il D. Lgs. 93/2000) si applica alla r materiali di apporto di saldatura
- Liquidi penetranti, EN ISO 23277 progettazione, fabbricazione, e valu- r componenti strutturali prefabbri-
- Esame Visivo, EN ISO 5817 tazione di conformità delle attrezza- cati
ture a pressione e degli insiemi a r connettori strutturali (bulloni,
6. La norma EN ISO 3834: pressione soggetti ad una pressione dadi, etc.)
Quality requirements for massima ammissibile PS superiore a La norma tecnica di riferimento è la
fusion welding of metallic 0,5 bar; tale Direttiva è supportata EN 1090 “Execution of steel structu-
materials dalle seguenti norme armonizzate di res and aluminium structures”:
prodotto: r la Parte 1 “Requirements for con-
La norma è suddivisa in 5 Parti più - EN 13445 (H) Unfired Pressure formity assessment of structural
un Technical Report indicato come Vessels components” definisce le modali-
Parte 6. La Parte 1 “Criteria for the - EN 13480 (H) Metallic Industrial tà per la valutazione di conformità
selection of the appropriate level of Piping ai requisiti della Direttiva;
quality requirements” indica i criteri - EN 12952 (H) Water-Tube Boilers r la Parte 2 “Technical requirements
di utilizzo della norma. and Auxiliary Installations for the execution of steel structu-
Le Parti 2, 3 e 4 afferiscono a tre dif- - EN 12953 (H) Shell Boilers res” descrive i requisiti tecnici
ferenti livelli di controllo della qualità Nella norma EN 13445 viene per la fabbricazione di strutture di
dei prodotti saldati: Parte 2 “Compre- esplicitamente richiesta la con- carpenteria di acciaio;
Subfornitura Attività in subfornitura gestite secondo gli specifici requisiti della norma; la responsabilità
finale è comunque del fabbricante
Saldatori, operatori Devono essere opportunamente qualificati
Coordinamento delle Personale di coordinamento della saldatura con adeguate Nessun requisito specifico
attività di saldatura conoscenze tecniche in conformità alla ISO 14713
Personale addetto Deve essere disponibile personale sufficiente e competente
all’ispezione
Attrezzature di Richieste in modo adeguato alla produzione, unitamente Nessun requisito specifico
produzione e di prova ad attrezzature di sicurezza ed indumenti protettivi
Lista delle Necessaria Nessun requisito
attrezzature
Deve essere eseguita; Deve essere eseguita,
Manutenzione della necessario un piano di raccomandata la Nessun requisito
attrezzatura manutenzione e la relativa registrazione
registrazione
Materiali d’apporto di Richiesta una procedura, in conformità almeno alle In conformità almeno
saldatura raccomandazioni del fornitore alle raccomandazioni del
fornitore
Immagazzinamento Richiesta la protezione contro l’influsso delle condizioni Nessun requisito
dei materiali base ambientali; l’identificazione deve essere mantenuta
TABELLA VII - Requisiti di qualità e di competenza tecnica del coordinatore, in funzione della criticità della costruzione
UNI EN ISO 3834, per il settore dei ficazione del Produttore di Saldatu- saldati, sia in funzione del livello
rotabili ferroviari. La Parte 3 “Richie- ra” vengono specificati quattro livel- di sollecitazione che di rischio per
ste di Progetto” definisce i criteri li di certificazione per il costruttore, la sicurezza. E’ possibile verificare
generali di progettazione e classifi- in funzione della classe prestaziona- come si vada ad associare il livel-
cazione dei componenti per rotabili le del manufatto saldato (si vedano lo di severità, crescente dal basso
ferroviari; la Parte 4 “Richieste di il Paragrafo 4 della norma e l’An- verso l’alto, per l’accettazione delle
Produzione” e la parte 5 “Ispezione, nex C riportati rispettivamente nelle imperfezioni (EN ISO 5817 livello
controlli e documentazione”. Nella Figure 3 e 4). Nella Figura 5 sono D, C, B) e come aumenti la percen-
parte 2 “Richieste di Qualità e Certi- riportate le categorie di componenti tuale dei controlli non distruttivi.
Figura 3
Figura 4
8. Conclusioni
Franco LEZZI, laureato in Ingegneria Industriale Meccanica presso l’Università di Genova nel Gennaio 1976, opera dal
1977 presso la Motomeccanica Generale Navale/CNR (oggi Wartsila Italia SpA), come Vice Responsabile delle attività
manutentive di bordo; dal 1978 fa parte dell’Istituto Italiano della Saldatura; dedicatosi principalmente ad attività di
formazione e normazione, nel 1988 diventa Dirigente Responsabile per le attività di qualificazione e certificazione del
personale, nel campo della saldatura e delle PND e nel 1990 Direttore della Divisione Formazione e Insegnamento dell’IIS.
Attivo come Presidente o Membro di importanti Comitati Tecnici nazionali (UNI, AIM, CICPND, ISPESL) ed internazionali
(CEN, ISO), si è particolarmente impegnato nell’ambito dei Comitati Tecnici del CEN TC 121 (Delegato Italiano per oltre
10 anni ai Sottocomitati SC 1, Qualificazione dei Procedimenti, e SC 2 Qualificazione dei Saldatori e dei Coordinatori,
nonché dell’European Welding Federation e dell’International Institute of Welding, per l’elaborazione delle linee-guida per
l’armonizzazione della Formazione, Qualificazione e Certificazione delle Figure Professionali di saldatura EWF e IIW.
Mario BUONO si é laureato in Chimica nel 1960. Esperto nella Garanzia della Qualità ha formato la propria esperienza
ricoprendo incarichi di responsabilità dirigenziale nel settore della fabbricazione del combustibile per le centrali
elettronucleari italiane. A questo scopo, già fin dalla fine del 1970, ha avuto approfonditi contatti sia in Italia che
all’estero con i più qualificati esperti di Garanzia della Qualità della Nuclear Energy Division della General Electric
Company (USA). Dopo il 1986, a seguito del referendum nucleare italiano, ha rivolto la sua attenzione verso il settore
“convenzionale”dell’industria italiana ricoprendo posizioni importanti nell’area della qualità di organizzazioni nazionali,
sia industriali quali l’Ansaldo Componenti, sia di ricerca e sviluppo e di certificazione tra i quali l’Istituto Italiano della
Saldatura. Libero professionista dal 1990 ha allargato le proprie attività anche nelle aree gestionali dell’Ambiente e della
Sicurezza e Salute dei lavoratori nell’industria ed è stato coinvolto nella progettazione ed applicazione del Modello di
Gestione Integrato nell’Istituto Italiano della Saldatura.
La lunga esperienza maturata dall’IIS nel settore della diagnostica industriale, gli
ha permesso di acquisire un’oggettiva competenza, riconosciuta anche a livello
internazionale, nelle metodologie di controllo; tale competenza è ora riversata in
quest’opera, che costituisce pertanto, oltre ad un valido supporto didattico, un
efÀcace mezzo di aggiornamento tecnico per progettisti, responsabili e tecnici di
produzione e del controllo qualità, responsabili e tecnici addetti al monitoraggio
ed all’ispezione d’impianto, ricercatori e studenti universitari di facoltà ad
indirizzo tecnico-scientiÀco.
In particolare vengono illustrati l’esame visivo (VT), il controllo con liquidi pene-
tranti (PT), il controllo con particelle magnetiche (MT), il controllo ultrasonoro
(UT) il controllo radiograÀco (RT). Un singolo capitolo fornisce una sintetica
esposizione sull’esame con correnti indotte (ET), sul controllo per rivelazione di
fughe (LT) e sul controllo per emissione acustica (AT). InÀne, il volume si con-
clude con una interessante trattazione sulla metallograÀa dei giunti saldati e sui
processi di danneggiamento in servizio di strutture e componenti saldati.
Si tenga presente che i contenuti del presente testo, per un’efÀcace azione
didattica Ànalizzata ad una qualiÀcazione professionale, devono essere vantaggio-
samente integrati dalle lezioni, dimostrazioni ed esercitazioni svolte dagli Istrut-
tori dell’Istituto, i soli in grado di trasferire l’insieme delle esperienze teoriche
e pratiche dell’IIS, derivanti dalla sua continua attività di ricerca, normazione e
assistenza tecnica all’industria.
Indice
1) Introduzione
2) ClassiÀcazione dei controlli delle saldature
3) L’esame visivo (VT)
4) Il controllo con liquidi penetranti (PT)
5) Il controllo con particelle magnetiche (MT)
6) Il controllo ultrasonoro (UT)
Settore DDC 7) Il controllo radiograÀco (RT)
Maura Rodella 8) Cenni su altri metodi di controllo non distruttivo
9) MetallograÀa dei giunti saldati
Lungobisagno Istria, 15 10) Danneggiamento da esercizio
16141 GENOVA
Tel. 010 8341385 2010, 344 pagine, Codice: 101008, € 75,00
Fax 010 8367780
Email: maura.rodella@iis.it Soci IIS - Membri IIS Club € 60,00
www.weldinglibrary.com
www.iis.it
Istituto Italiano della Saldatura
Sommario / Summary
Il Sessantaquattresimo Congresso Annuale dell’Inter- The 64th Annual Assembly of International Institute of Weld-
national Institute of Welding, “un mondo di esperienza ing, “a word of joining experience”, was held in Chennai,
sulla giunzione”, si è svolto a Chennai, (l’antica Madras, (the old Madras, capital of the Indian State Tamil Nadu on the
capitale dello Stato indiano di Tamil Nadu, situata sulla southern coast of Bengala Bay), from 17th to 22nd July 2011.
costa meridionale della Baia del Bengala) dal 17 al 22 It was attended by 869 experts, researchers, engineers and
Luglio 2011; i partecipanti sono stati 869, tra esperti, accompanying persons of 46 countries. IIW Working Units
ricercatori, tecnici e accompagnatori, di 46 Paesi. hold around one hundred meetings; some four hundred docu-
Nel corso di un centinaio di sedute delle numerose Unità ments, recommendations, guidelines and draft standards were
di Lavoro dell’IIW sono stati studiati e discussi circa studied and discussed and 133 of them were recommended
quattrocento documenti, raccomandazioni, linee guida e for publication or transmitted to lSO and CEN. Relevant also
progetti di norma, 133 dei quali sono stati raccomandati the meetings of IAB (International Authorization Board), the
per pubblicazione o trasmessi all’ISO e al CEN. body established in the frame of IIW to manage the “Inter-
Importanti anche le riunioni dello IAB (International national IIW Qualification, Certification and Authorization
Authorization Board), l’organismo creato nell’ambi- System”, and of its working groups.
to dell’IIW per gestire l’“International IIW Qualifica- The Assembly included also the International Conference
tion, Certification and Authorization System”, e dei suoi “Global Trends in Joining, Cutting and Surfacing Technol-
gruppi di lavoro. Buon successo hanno ottenuto anche ogy”, a number of seminars, several social events and scien-
la Conferenza Internazionale “Global Trends in Joining, tific and technical visits in the city and surroundings.
Cutting and Surfacing Technology”, alcuni seminari The Board of Directors was partially renewed (notably Dr.
specialistici, nonché vari eventi sociali e visite scientifi- Luca Costa of IIS was elected as Vice President) and two new
che e tecniche in città e nei dintorni. È stato inoltre par- Member Countries, Kazakhstan and Peru, entered IIW, which
zialmente rinnovato il Consiglio di Amministrazione (in has now 55 Members.
particolare l’Ing. Luca Costa dell’IIS è stato eletto Vice
Presidente) e due nuovi Paesi, Kazakistan e Perù, sono
stati ammessi all’IIW, che annovera così 55 Membri. Keywords:
IIW; Symposia.
Chennai, un pò di storia
Chennai, oggi parte centrale della
megalopoli indiana che conta circa
7,5 milioni di abitanti, capitale dello
Stato Federato del Tamil Nadu, sulla
costa della Baia del Bengala, vanta
un ricco patrimonio culturale ed arti-
stico ed è un importante centro com-
merciale ed industriale.
In particolare è la capitale dell’in- Il Forte Saint George in un dipinto del
dustria automobilistica indiana ed è settecento
inoltre un grosso polo di attrazione
per l’industria occidentale alla ricer-
ca di bassi costi del lavoro. La concessione fu progressivamente
La zona occupata dall’antica città ampliata; nel 1687 divenne gover-
di Madras è sempre stata fiorente natore di Madras Elihu Yale, noto
dai tempi dei regni che si sono suc- anche come finanziatore, con parte
ceduti nel sud dell’India, soprattutto della fortuna accumulata, della famo-
1. Introduzione con riferimento alla vecchia Mylapore sa università americana che porta il
oggi quartiere del centro: il sovrano suo nome.
di Mylapore avrebbe accolto l’apo- Nel 1746 Madras cadde sotto il con-
Ottocentosessantanove persone di 46 trollo dei francesi, ma gli inglesi ne
stolo Tommaso ed alla periferia di
Paesi “dei quattro angoli del mondo”, Chennai sorge la collina dove questi riguadagnarono il possesso nel 1749
tra cui 439 specialisti di tecniche fu martirizzato nell’anno 72. con il trattato di Aquisgrana, otte-
di giunzione, affini e connesse (IIW nendo anche il controllo di Mylapore,
Delegates and Experts), 55 accompa- sottratta ai portoghesi, e fortificarono
gnatori, 14 giovani specializzandi (IIW la città per resistere ad altri attacchi.
Young Professional), 26 studenti e inol- Alla fine del XVIII secolo gli inglesi
avevano imposto il loro dominio sulla
tre 335 presenti alla sola Conferenza maggior parte dello stato Tamil Nadu
Internazionale “Global Trends in Joining, e sull’area degli stati Andhra Pradesh
Cutting and Surfacing Technology”, han- e Karnataka, cosicché Madras diven-
no partecipato al 64° Congresso Annua- ne la capitale di questa regione sotto
le dell’International Institute of Welding il controllo britannico.
(www.iiwelding.org, nuovo sito web), Durante il periodo coloniale la città
svoltosi dal 17 al 22 Luglio 2011 si sviluppò come importante centro
urbano e base navale.
in India a Chennai, l’antica Madras, Nel tardo Ottocento fu collegata tra-
Il tempio Kapaleeshwarar a Mylapore,
contemporaneamente alla 6a Mostra risalente al VII secolo mite la rete ferroviaria ad altre impor-
Internazionale della Saldatura, WELD tanti città come Bombay (oggi Mum-
INDIA 2011. La manifestazione è bai) e Calcutta (oggi Kolkata).
stata organizzata da “The Indian Insti- Quando i portoghesi nel 1522 arri-
tute of Welding” presso gli Hotel “Le varono a Mylapore, vi costruirono un
Royal Meridien” e “Hilton”, opportu- porto chiamato Sao Tomé de Meliapo-
namente posizionati nella città e ben re, che rimase sotto il controllo por-
toghese fino al 1749, con una breve
collegati tra di loro. Il 64° Congres- interruzione tra il 1662 e il 1687,
so Annuale dell’IIW ha riscosso un quando fu occupata dai francesi.
notevole successo, non soltanto per Frattanto nel 1639 la Compagnia
l’interesse della localizzazione - in una Inglese delle Indie Orientali (British
ricca regione di un Paese in vigoroso East India Company) ottenne una
sviluppo - l’ottima organizzazione dei concessione temporanea nelle vici-
lavori (Tab. I) e la buona partecipa- nanze di un villaggio di pescatori,
Madraspatnam, qualche chilometro a
zione, come detto 869 persone, ma nord di Mylapore. La stazione centrale di Chennai
soprattutto per i suoi importanti conte- L’anno dopo fu costruito sulla striscia
nuti scientifici e tecnici. di spiaggia adiacente, in posizione
Alla manifestazione erano presen- strategicamente favorevole alla foce
ti esperti provenienti dall’industria, del fiume Cooum, il forte Saint Geor- Con l’indipendenza nel 1947 la città
dall’università, da centri di formazio- ge, che in seguito divenne il nucleo divenne la capitale dello stato di
attorno al quale crebbe la città colo- Madras (ridenominato Tamil Nadu
ne e organismi di certificazione, da dal 1968). Dal 1965 al 1967 Chennai
niale di Madras (e specificamente il
istituti di ricerca e da varie organiz- villaggio di Chennapatnam, da cui il fu una importante base del movimento
zazioni governative e private di quasi nome attuale della città). tamil che lottava contro l’imposizione
tutti i cinquantatre (55 considerando
Missione
La missione dell’IIW è: “To act as the worldwide network for knowledge exchange of joining technologies to improve the
global quality of life” ed in effetti l’IIW costituisce la rete mondiale per contatti e scambi di conoscenze su scienza e applica-
zioni delle tecnologie di giunzione.
Il vasto campo tecnico comprende: giunzione, taglio e trattamenti superficiali di materiali metallici e non metallici, mediante
processi come saldatura, brasatura, taglio termico, metallizzazione, incollaggio, microsaldatura e abbraccia settori connessi
come assicurazione della qualità, prove non distruttive, normazione, ispezione, formazione, addestramento, progettazione,
fabbricazione, salute, sicurezza e ambiente.
Gli scopi principali sono: sviluppare le migliori pratiche applicative e la normalizzazione su aspetti applicativi e relativi a salute
sicurezza ed ambiente; identificare, sviluppare ed applicare su base globale i sistemi IIW di addestramento, formazione, qualifi-
cazione e certificazione; promuovere l’IIW e i suoi Paesi Membri in varie regioni del mondo; fornire supporto e servizi ai suoi
membri e ad altre organizzazioni internazionali; sviluppare, curare e pubblicare documenti, periodici e testi.
L’IIW, come membro dell’International Union of Technical Associations e dell’International Council for Engineering and
Technology, è formalmente collegato all’UNESCO.
Struttura
L’IIW, associazione internazionale senza scopo di lucro di legge francese con sede a Parigi, cui partecipano attualmente
cinquantacinque Paesi, fu fondato nel 1948 da 13 Paesi, tra cui il nostro, che lo considerarono cruciale per ottenere rapidi
progressi scientifici e tecnici a livello globale. La relativa visione fu quella di creare un veicolo internazionale per promuovere
l’innovazione e le migliori pratiche di unione, creando una piattaforma internazionale per lo scambio e la disseminazione di
tecnologie e di applicazioni in continua evoluzione.
L’IIW è governato da un’Assemblea Generale cui partecipano gli istituti membri, che ne sostengono sostanzialmente il fun-
zionamento con la loro quota di iscrizione e con il supporto scientifico e tecnico dei loro delegati.
Il membro italiano è l’Istituto Italiano della Saldatura che, come detto sopra, si fregia del titolo di “Founder Member”.
I lavori vengono svolti in quindici Commissioni Tecniche, in una sessantina di Sottocommissioni, Comitati Ristretti e Gruppi di
Studio, nonché nello IAB (International Authorisation Board), che ha stabilito l’“International System for Education, Training,
Qualification & Certification”, sulla base del quale ha rilasciato dal 1998, tramite quarantatre ANB (Authorized National Body),
circa settantamila diplomi.
TABELLA III – Membri dell’IIW e Authorized National Body dell’IAB al 31 Giugno 2011
IRAN Membro e ANB Iranian Welding Research & Engineering Center (IWREC)
KOREA Membro e Applicant ANB The Korean Welding and Joining Society (KWJS)
TURKEY Membro e ANB Gedik Education and Social Benefits Foundation (GEV)
1948
(fondazione 13 0
IIW)
2001 42 14
2006 47 40
2011 55 42
Figura 4 - Il Dr. Krisnamurty (a destra) riceve Ugo Guerrera Medal --- (*)
uno speciale riconoscimento dal Dr. Baldev
Raj Yoshiaki Arata Award Prof. Masao Toyoda (Giappone)
(*)
Premio triennale messo in palio dall’IIS a ricordo del suo Fondatore, Ing. Ugo Guerrera.
Successivamente il Dr. V. Krisnamur- dalla Delegazione Italiana nel 2000, 4. Riunioni delle Unità di Lavoro
ty, Presidente del Consiglio Nazionale non è stato assegnato, essendo pre- Tecniche dell’IIW
Indiano per la Competizione Mani- visto per il 2013, ma è in corso
fatturiera (NMCC), dopo un breve l’istruttoria per il suo conferimento Nel corso dei lavori delle Unità Tecni-
indirizzo di saluto ha ricevuto uno (Tab. VI). che, svoltisi dal 18 al 20 Luglio 2011
speciale riconoscimento alla carriera, La Cerimonia della premiazione è sta- (precedute tuttavia da un certo numero
per il suo impegno e per i traguardi ta seguita dall’interessante spettacolo di riunioni preparatorie di Sottocom-
raggiunti nella sua attività (Fig. 4). di danze “India, Yesterday, Today and missioni e Unità di Lavoro tenute nei
Infine il Presidente uscente dell’IIW Always”, consistente in sette seg- giorni immediatamente precedenti),
Prof. Dr. Ing. Ulrich Dilthey ha con- menti di danza classica, folcloristica sono stati studiati e discussi circa
dotto la cerimonia di assegnazione e contemporanea di diverse regioni quattrocento documenti.
dei premi e riconoscimenti scientifici indiane, presentati dalla coreografa Tale attività ha compreso un centinaio
e tecnici dell’IIW, conferiti ai vinci- internazionalmente nota Ms Anita di riunioni delle sedici Commissio-
tori a nome delle varie delegazioni Ratman e interpretati da 16 ballerine ni Tecniche (Tab. VII), dei Comitati
nazionali che li hanno proposti e li in un tripudio di colori (Figg. 6-7). Ristretti e dei Gruppi di Studio (Tab.
sponsorizzano (Tab. V e Fig. 5). Infine gli ospiti sono stati invitati ad VIII), delle numerose Sottocommis-
Quest’anno, in particolare, il premio una sontuosa “Welcome Reception”, sioni e dei molti Gruppi di Lavoro
triennale intitolato all’Ing. Ugo Guer- durante la quale hanno potuto prende- seguiti da specialisti ed esperti nonché
rera - promotore nel 1948 dell’Istituto re i primi contatti ed assaporare tra gli degli organi dell’International Autho-
Italiano della Saldatura - e istituito altri i gusti caratteristici della regione. rization Board (IAB), di cui si riferisce
Figura 6 - La coreografa Ms Anita Ratman Figura 7 - Spettacolo di danze “India, Yesterday, Today and Always”
al Paragrafo successivo, così come TABELLA VIII - Comitati Ristretti e Gruppi di Studio al 1° Gennaio 2012
più avanti sono fornite informazioni Titolo Presidente
sulle attività degli organi gestionali
dell’IIW. Permanent joints in new materials and I. Harris (United States)
Durante i sei giorni di lavoro, come coatings for aircraft engineering
già accennato, sono stati studiati dalle
Automotive and road transport M. Rethmeier (Germany)
Commissioni Tecniche, dai Comitati
Ristretti e dai Gruppi di Studio circa
quattrocento documenti, raccomanda- The physics of welding Y. Hirata (Japan)
zioni, linee guida e progetti di norme
e sono state approvate centotrentatre Quality management in welding and K. Middeldorf (Germany)
allied processes
risoluzioni.
Tra queste ultime settantasette sono Welding research, strategy L. Coutinho (Portugal)
relative: alla pubblicazione sulla Rivi- and collaboration
sta dell’IIW “Welding in the World”
Shipbuilding H. Sadler (United States)
(Tab. IX), di documenti sia d’Autore
(Classe A) che approvati da intere
Unità di Lavoro (Classe B), riportati Standardization Dr. David Shackleton (United Kingdom)
nella Tabella X; alla trasmissione di
progetti di norme all’ISO ed al CEN Regional Activities Mr. Chris Smallbone (Australia)
(Tab. XI); infine alla realizzazione di
volumi IIW stampati da case editrici Communications and marketing Mag. Sylke Kanits (Austria)
esterne (Tab. XII). Inoltre è stata
decisa la creazione del nuovo Comi- Micro and nano-joining technologies Prof. Norman Zhou (Canada)
tato Ristretto “Research developments
and applications in micro and nano-
TABELLA IX – Welding in the World, la rivista dell’IIW
joining technologies”, alla cui presi-
denza è stato eletto il Prof. Norman
Zhou (Canada). Non deve poi essere Welding in the World è la pubblicazione
dimenticata la contemporanea manife- periodica dell’IIW, la cui veste editoriale
stazione “Weld India 2011, 6a Mostra è stata recentemente rinnovata. Essa è
Internazionale della Tecnologia della “peer reviewed”, come tutte le più au-
Saldatura”, di cui si riferisce al Para- torevoli riviste scientifiche nazionali ed
grafo 10, che molti congressisti hanno internazionali. A questo scopo il valore
avuto l’opportunità di visitare. Per del materiale pubblicato è costantemen-
quanto riguarda i Comitati Ristretti te controllato da un comitato interna-
ed i Gruppi di Studio è da ricordare zionale di esperti indipendenti di chia-
l’importante attività del Gruppo di ra fama, costituito caso per caso dalle
Studio “Standardization” che, a segui- singole Unità di Lavoro dell’IIW che, in
to del riconoscimento dell’IIW come rappresentanza dei suoi 55 Paesi Mem-
International Standardizing Body da bri, esaminano i documenti presentati in
parte dell’ISO, gestisce tutta l’attività commissione, raccomandandoli, se ade-
di normazione dell’IIW, finalizzando guati, per pubblicazione.
per pubblicazione - con il doppio logo Welding in the World è pertanto con-
IIW e ISO - le norme preparate dalle siderata nel ben noto e prestigioso “Thomson Reuters Science Citation
Index” ed è internazionalmente molto stimata. Dal 1963 la rivista illustra, in
Commissioni Tecniche IIW.
sei numeri bimestrali, i più importanti traguardi raggiunti dal mondo profes-
Il suddetto materiale e gli atti del-
sionale e accademico della saldatura, pubblicando gli studi più autorevoli nel
la Conferenza Internazionale sono
campo delle giunzioni e delle discipline connesse e collegate, distinguendo
consultabili presso la Biblioteca in sezioni separate tra Research Papers, Technical Papers e Guidelines.
IIS (www.weldinglibrary.com) e
possono inoltre, così come tutte le
altre pubblicazioni dell’IIW, essere
richiesti direttamente a quest’ulti- 5. Missione e struttura dell’IAB and Authorization System”, la cui
mo (www.iiwelding.org); i docu- missione, struttura ed attività sono
menti più interessanti saranno inol- Lo IAB (International Authoriza- indicate nella Tabella XIII, men-
tre pubblicati integralmente dalla tion Board), come già accennato, tre i membri partecipanti sono già
Rivista Italiana della Saldatura, è l’organismo creato nell’ambito stati indicati nella Tabella III e lo
nella versione originale inglese. dell’IIW per gestire l’“International sviluppo è stato sintetizzato nella
IIW Qualification, Certification Tabella IV.
II-1765-11 Exploring the interaction of phase transformation and residual stress during welding by
Synchrotron diffraction, (Granjon-Prize 2011, Category B, by Arne Kromm
II-1766-11 Hot extraction of diffusible hydrogen and its measurement using a hydrogen sensor,
by Girish Kumar Padhy, V. Ramasubbu, S. K. Albert, N. Murugesan, C. Ramesh
II-1767-11 Diffusible hydrogen content depending on welding and cooling parameters,
by Thomas Kannengiesser, Thomas Lausch
II-1769-11 Metallurgical investigations on electron beam welded duplex stainless steels,
by Daniel Keil, Manuela Zinke, Helge Pries, Sergii Krasnorutskyi
II-1770-11 Effect of nitrogen and boron on the development of acicular ferrite in reheated C-Mn-Ti
steel weld metals, by M. N. Ilman, R. C. Cochrane, G. M. Evans
II-1772-11 Evaluation of hot cracking susceptibility of nickel base alloys by the PVR-test,
by Carolin Fink, Manuela Zinke, Daniel Keil
II-1773-11 Addition of Cerium oxide in the flux formulations of a basic coated stainless steel electrode,
by G. Srinivasan, A. K. Bhaduri, S. K. Albert
II-1775-11 Effect of high-strength filler metals on butt joints,
by Michael Stoschka, Martin Leitner, Gerhard Posc, W. Eichlseder
II-1776-11 Influence of alloying additions on the morphology of non-metallic inclusions,
by Wolfgang Vanovsek, C. Bernhard, M. Fiedler, G. Posch
II-1777-11 Investigation of the hardness-toughness-relationship of a welded joint after different heat-
treatment cycles, by Thomas Schlagradl, Reinhold Schneider, Gerhard Posch, Ronald Schnitzer
COMMISSIONE III (Resistance welding, solid state welding and allied joining processes)
III-1611-11 An examination of electric servo-guns for the resistance spot welding of complex stack-ups,
by Jerry Gould, Warren Peterson, James Cruz
III-1613-11 Pressure resistance welding in power reactor fuel fabrication - Indian perspective,
by D. S. Setty, Rao G. V. S. Hemantha
III-1591-11 Optimisation of welding parameters for the continuous drive rotary friction welding process
on simple tubular geometries for steel, by V. Madhavan, L. D’Alvise, I. Lepot, A. Vatovec, M. Nunn
III-1597-11 Mechanical properties and microstructure characteristics of dissimilar friction stir welded
AZ31B Mg alloy and AA6061 Al alloy joints, by S. Malarvizhi, V. Balasubramanian
III-1594-11 Relationship between base metal properties and optimized friction stir welding process and
tool parameters, by V. Balasubramanian, S. Rajakumar
III-1580-11 Combined analytical and numerical process modelling for bobbin tool friction stir welding,
by J. Hilgert, L. Hütsch, J. F. Dos Santos, N. Huber
III-1618-11 Resolution for Standardization Item(*). New Standard – Revision, Resistance welding - Testing
of welds - Peel and chisel testing of resistance spot and projection welds,
Justification and aim of the document: to keep the consistency with the new ISO 17677-1.
IV-1048-11 Electron beam multi pool welding with thermal fields of metal welds based on cast iron,
by K. Rüthrich
IV-1049-11 Single mode fiber lasers results of butt welding tests on sheet thicknesses of 3 and 5 mm,
by J. Neubert, C. Schwalenberg
IV-1065-11 Electron beam structurisation of titanium materials for medical applications: Potential for
improved bone in growth behaviour, by U. Reisgen, S. Olschok, C. Otten, C. Panfil, H. Fischer
IV-1066-11 The development of a new robotic hybrid laser GMAW technology for industry,
by F. Scandella, P. Gressel
IV-1064-11 XII-2048-11/SG-212-1206-I - Microstructure and properties of laser deposited and wrought
alloy K-500 (UNS N05500), by P. Hochanadel
VIII-2123-11 Health and safety risks in welding activities, by Luca Costa, Wolfgang Zschische
VIII-2109R1-11 Focus on international and regional standards, by Luca Costa, Mathias Lundin
IX-2374-11 Microstructure investigation on a Ti-6Al-4V alloy friction stir welded with a new tool
generation materials, by M. V. Renteria, J. F. Dos Santos
IX-2376-11 Influences of welding processes and post weld ageing treatment on mechanical and
metallurgical properties of AA2219 aluminium alloy joints, by S. Malarvizhi, V. Balasubramani
IX-2364-11 Cold cracking susceptibility of austenitic and martensitic weld metals,
by T. Kasuya, Y. Hashiba, H. Inoue, T. Nose, K. Ito, M. Enoki
IX-2365-11 Characteristics of inclusions in rutile-type FCAW weld metal,
by J.-S. Seo, K.-H. Kim, C.-G. Lee, H.-J. Kim
IX-2366-11 Efficient estimation of volumetric heat source in fusion welding process simulation,
by S. Bag, D. V. Kiran, A. De
IX-2367-11 Effect of welding and heat-treatment parameters on mechanical properties of quenched &
tempered steel and weld metal, by S. Das, R. Patel, M. Ghosh
IX-2368-11 Electron beam welding of a TMCP steel with 700 MPa yield strength,
by W. Maurer, W. Ernst, R. Rauch, S. Kapl, A. Pohl, T. Krüssel, R. Vallant, N. Enzinger
XIII-2394-11 Fatigue behaviour of welded joints treated by high frequency hammering: Experimental
study, by G. Le Quilliec, H.-P. Lieurade, M. Bousseau, M. Drissi-Habti, G. Inglebert, P. Macquet, L. Jubin
XIII-2362-11 Overview of fatigue data for high frequency peened welded joints,
by H. C. Yildirim, G. B. Marquis
XIII-2379-11 Fatigue strength of thin-plated block joints with typical shipbuilding imperfections,
by L. Eggert, W. Fricke, H. Paetzold
XIII-2369-11 An efficient meshing approach for the calculation of notch stresses,
by J. Baumgartner, T. Bruder
XIII-2368-11 Corrosion fatigue of welded aluminium vehicle structures under constant and variable
amplitude loadings, by C. M. Sonsino, C. Morgenstern, M. Streicher, H. Oppermann, A. M. Schmid
XIII-2363-11 A computational approach for fatigue life prediction in shot peened welded joints,
by B. Athreya, L. Pan, W. Huang, J. Forck
XIII-2376-11 Effect of UIT on fatigue strength of web-gusset welded joints considering service condition
of steel structures, by T. Mori, H. Shimanuki, M. Tanaka
XIII-2377-11 Effect of preload and stress ratio on fatigue strength of welded joints improved by
ultrasonic impact treatment, by T. Okawa, H. Shimanuki, Y. Funatsu, T. Nose, Y. Sumi
XIII-2378-11 Improvement effect of fatigue strength by peening treatment under variable amplitude
loading, by M. Tai, Ch. Miki
SC-AUTO-43-11 Comparison between CO2- and Nd:YAG-laser beam welding of high strength CrMnNi-steels
for the automotive industry, by V. Quiroz, A. Gumenyuk, M. Rethmeier
SC-AUTO-47-11 Performance of tensile tested resistance spot welded joints at various angles,
by Nick den Uijl, Fouad Azakane, Samet Kilic, Vincent Docter
SC-AUTO-48-11 Structural performance of adhesive and weld bonded joints in AHSS,
by S. Smith, J. M. Vrenken, T. Van Der Veldt
SC-AUTO-50-11 Resistance projection welding of weld nuts on high-strength steel, by H. Cramer, T. Bschorr
SG-212-1194-11 Analyses of dynamic behavior of metal vapor in gas metal arcs by monochromatic images
using high-speed video-camera, by M. Tanaka, Y. Tsujimura, H. Sawato, K. Ito
SG-212-1197-11 Spectral diagnostics of a pulsed gas metal arc welding process,
by G. Gött, D. Uhrlandt, R. Kozakov, H. Schöpp
SG-212-1195-11 Numerical analyses of gas metal arc with metal vapor for heat source of welding,
by Y. Tsujimura, M. Tanaka
SG-212-1189-11 Electric welding arc modelling and simulation with the three-dimensional solver
OpenFOAM, by I. Choquet, H. Nilsson, A. J. Shirvan, N. Stenbacka
SG-212-1193-11 XII-2037-11 - Simulations of weld pool dynamics in V-groove pipe welding,
by D-W. Cho, S-J. Na, M-H. Cho, J-S. Lee
SG-212-1201-11 XII-2039-11 - Research on laser-arc hybrid welding of HT780 steel,
by T. Suga, Y. Murai, T. Kobashi, T. Ueyama, T. Era, Y. Ueda, M. Sato, N. Hara
SG-212-1192-11 XII-2036-1I - Influence of driving forces on weld pool dynamics in GTA and laser welding,
by S-W. Han, W-I. Cho, S-J. Na, C-H. Kim
SG-212-1206-11 XII-2048-11/IV-1064-1I - Microstructure and properties of laser deposited and wrought
alloy K-500 (UNS N05500), by P. Hochanadel
SG-212-1187-11 Simulation of droplet detachment in GMA welding, by U. Reisgen, O. Mokrov, A. Zabirov
II-1784-11(*) Proposed resolution of conflitcts between ISO 17655 and ISO8249. It is recommended that the
changes contained in document II-1784-11 (II-E-611-11) be applied to ISO 17655 and, since it is
a weld metal testing standard, it is offered to take responsibilty to prepare a revision.
II-1787-11(*) Confirmation ISO 8249 - Scope: Determination of ferrite number (FN) in austenitic and duplex
ferritic-austenitic Cu-Ni stainless steels.
II-1786-11(*) Systematic review comments - Recommendation, Revision ISO 6847 - Scope: Welding
consumables - Deposition of a weld metal pad for chemical analysis.
COMMISSIONE III (Resistance welding, solid state welding and allied joining processes)
III-1621-11(*) Resistance welding - Destructive testing of welds - Specimen dimensions and procedure for
impact tensile shear test and cross-tension testing, Justification and aim of the document: to keep
the consistency with the new ISO17677-1
III-1622-11(*) Resistance welding - Procedure for spot welding of uncoated and coated low carbon steels -
Justification and aim of the document: to keep the consistency with the new ISO17677-1
III-1618-11(***) Resistance welding - Testing of welds - Peel and chisel testing of resistance spot and projection
welds, ISO Work Item: ISO/CD 10447
III-1619-11(***) Resistance welding - Destructive Testing of welds - Specimen dimension and procedure for cross
tension testing resistance spot and embossed projection welds, ISO Work Item: ISO/CD 14272
III-1620-11(***) Resistance welding - Destructive Testing of welds - Specimen dimensions and procedure for
tensile shear testing resistance, spot, seam and embossed projection welds, ISO Work Item: ISO/
CD 14273
III-1621-11(***) Resistance welding - Destructive testing of welds - Specimen dimensions and procedure for
impact tensile shear test and cross-tension testing, ISO Work Item: ISO/CD 14323
III-1622-11(***) Resistance welding - Procedure for spot welding of uncoated and coated low carbon steels, ISO
Work Item: ISO/CD 14373
V-1508-11(***) Non destructive testing: long range instpection of above ground pipeline and plant piping using
guided testing with axial propagation, New Standard.
SC-QUAL-152-11(**) Categorising the requirements for technical knowledge of responsible welding coordinators in
ISO 14731, by D. Shackleton, C. Eady
Res.WG STAND(*) IIW Working Group Standardization requests ISO Central Secretariat to publish ISO 25239 Parts
1 through 5 without any Japanese patents unless specific information from those patent holders
is provided justifying potential infringement. IIW WG Standardization further requests ISO CS to
include the TWI patent release in any or all parts that they request.
Res.WG STAND IIW Working Group Standardization requests Commission V to decide by resolution on the
(*)
6. Riunioni delle Unità di Lavoro TABELLA XII - Volumi dell’IIW pubblicati da case editrici esterne
ed Amministrative dell’IAB Pubblicazione Titolo e Riferimenti
Dal 18 al 20 Luglio 2011 (ed inoltre in Fatigue analysis of welded components - Designer’ s guide
alcune riunioni tecniche preparatorie to the structural hot-spot stress approach
IIW-1430-00 (ex-doc. XIII-1819-00 / XV-1090-01) by E. Niemi,
tenute nei giorni immediatamente pre- W. Fricke, S. J. Maddox, BOOK-2006-01 (56 pages)
cedenti), l’International Authorization Publisher: Woodhead Publishing Limited, ISBN 13: 978 1 84569 124 0
Board (IAB) ha proseguito l’attività di
Fatigue design procedure for welded hollow section joints
gestione e aggiornamento del Sistema IIW-1055-89 (ex-doc. XIII-1804-99 / XV-1035-99) by X.-L. Zhao,
Internazionale per la Formazione, la J. A. Packer (editors) BOOK-1999-02 (90 pages)
Qualificazione e la Certificazione del Publisher: Woodhead Publishing Limited, ISBN 13: 978 1 85573 522 4
Personale di Saldatura, nonché del
Sistema per la Certificazione delle Fatigue design of welded joints and components
Aziende (in accordo a ISO 3834), IIW-1823-07 (ex-doc. XIII-2151r4-07 / XV-1254r4-07)
sistemi entrambi acquisiti a suo tem- by A. Hobbacher BOOK-2009-01 (144 pages)
Publisher: Welding Research Council, Inc. WRC Bulletin 520,
po dall’European Welding Federation ISBN: 1-58145-527-5
(www.ewf.be), che ha iniziato tali atti-
vità all’inizio degli anni novanta. Stress determination for fatigue analysis of welded
Il Sistema Internazionale per la For- components
IIW-1221-93 (ex-doc. XIII-1458-92 / XV-797-92) by E. Niemi (editor)
mazione e la Qualificazione dell’IAB BOOK-1995-01 (80 pages)
copre per il momento cinque figu- Publisher: Woodhead Publishing Limited, ISBN 13: 978 1 85573-213-1
re professionali di “fabbricazione”
Non-destructive examination of underwater welded
(dall’ingegnere al saldatore), tre figure structures
di “ispezione” (dal Comprehensive al IIW-1372-97 (ex-doc. V-1097-97) by V. S. Davey, O. Forli, G. A. Raine
Basic), l’ulteriore figura dell’ “Inter- and R. Whillock BOOK-1999-01 (84 pages)
national Welded Structures Designer”, Publisher: Woodhead Publishing Limited, ISBN: 978 1 85573 427 2
ed infine la figura di “International Reference radiographs for assessment of weld imperfec-
Welder” (Tab. XIV) ed è in continua tions according to ISO 5817 - Interpretation of arc-welded
espansione. butt joints in steel
Il sistema IAB è altamente considerato IIW (ex-doc.V-1328-05) BOOK-2005-01 (60 radiographs)
Trilingual (English / French / German)
a livello internazionale, è supportato Publisher: DVS-Verlag, ISBN 978-3-87155-787-3
dall’industria e da organismi di forma-
TABELLA XIII – Missione, struttura e attività dell’International Authorization Board dell’IIW
Missione
La missione dell’IAB, creato dall’IIW nel 2002, è quella di sviluppare ed applicare su base globale il sistema IIW di addestramento,
formazione, qualificazione e certificazione di personale ed aziende. In particolare l’IAB ha lo scopo di aggiornare e gestire il sistema
di garanzia della qualità che controlla il funzionamento del sistema e di pubblicare le linee guida che ne sono alla base in quanto defi-
niscono i requisiti minimi per l’addestramento, la formazione, la qualificazione e la certificazione, così come le regole per gli esami, la
qualificazione e la certificazione.
Struttura
Per assicurare il funzionamento del sistema, l’IAB nomina in ogni Paese un ANB, “Authorized National Body”, ed un ANBCC,
“Authorized National Body for Company Certification,” che rispettivamente supervisionano tutte le attività nazionali per il personale
e per le aziende. I Paesi che partecipano al Sistema Internazionale dell’IAB con un ANB sono attualmente quarantatre, mentre quelli
che partecipano anche con un ANBCC sono diciannove, quattordici europei (tramite degli ANBCC EWF/IIW, tra cui IIS CERT) e
cinque extraeuropei (mediante delle ANBCC IIW). IIS CERT dell’Istituto Italiano della Saldatura è l’“Authorized National Body” e
l’“Authorized National Body for Company Certification” del nostro Paese.
Attività
Per quanto riguarda il personale il Sistema Internazionale copre per il momento la qualificazione di cinque figure di “fabbricazione”, tre
figure di “ispezione” ed altre, ma è in continua espansione; alcune qualificazioni sono tra l’altro richiamate in appendici di importanti
normative nazionali ed internazionali. In particolare sono stati rilasciati, dal 2004 alla fine del 2010, un totale di quasi settantamila diplo-
mi IIW di qualificazione del personale, di cui oltre 10000 in quell’anno. L’attività di certificazione, sia del personale che delle aziende
(quest’ultima con riferimento all’ISO 3834), iniziata nel 2008 sulla base degli esistenti sistemi dell’EWF ha già condotto, nel 2009, al
rilascio di oltre 250 certificati per il personale e 500 per le aziende, in vari paesi del mondo. Tutte le linee guida per la certificazione
vengono elaborate da un importante gruppo di lavoro (IAB/WG6), presieduto dall’Ing. Stefano Morra dell’IIS CERT.
L’IAB ha inoltre creato un gruppo permanente per seguire la promozione del sistema di qualificazione e certificazione IIW ed integrare,
sempre sulla base dell’esistente sistema EWF, l’attività di qualificazione e certificazione del personale con quella di certificazione delle
aziende.
IAB-089-2002
IW – International Welder
EWF-452-467-480-481
IAB -338-12 Supplement for the Implementation of ISO 3834 Oriented to Welded Products
IAB -339-12 Rules for ANBCCs Operating the IIW Manufacturer CertiÀcation Scheme
TABELLA XV – Composizione del nuovo Board e del Secretariat dell’IAB zione e certificazione ed apre la strada
ad un “sistema globale di formazione,
President Prof. Dr. Ing. Ulrich Dilthey (Germany) qualificazione e certificazione del per-
sonale di saldatura”; le qualificazio-
Chairman of Group A: ni delle prime figure di fabbricazione
H. J. M. Bodt (The Netherlands)
Education, Training and Qualification sono tra l’altro richiamate in appendici
di varie importanti normative nazio-
Chairman of Group B: nali ed internazionali. Nella Tabella
S. Morra (Italy)
Implementation and Authorization XV è riportata la composizione del
nuovo Consiglio di Amministrazione
Europe Representative C. Eady (United Kingdom) dell’IAB (che comprende l’Ing. Ste-
fano Morra dell’IIS Cert, come Presi-
Asia / Africa / Australia dente del Gruppo B “Implementation
C. Smallbone (Australia)
Representative and Authorization”) e del Segretariato,
tradizionalmente affidato al Portogallo.
America Representative C. Martin (Canada)
7. Conferenza Internazionale e
Chief Executive Officer Mrs. Rute Ferraz Sessione Poster
Secretariat - Officers Mr. Italo Fernandes, Mrs. Olga Texeira Nell’ambito del congresso si è svolta,
come di consueto, la Conferenza Inter-
nazionale “Global Trends in Joining, invito (Tab. XVI), che hanno consen- tecniche di riporto duro e superficiale;
Cutting and Surfacing Technology”, tito un ampio ed interessante scambio processi ad energia elevata e concen-
che ha avuto luogo il 21 e 22 Luglio di conoscenze e di vedute tra i pre- trata; strategie e sviluppo di mercato.
2011, nell’ambito del “Chennai Trade senti, per la maggior parte ricercatori, La conferenza è stata anche arricchi-
Center”, non lontano dai due alber- progettisti, costruttori ed utilizzatori. ta dalla presentazione di 28 Poster,
ghi sede del congresso, in grado di Nelle restanti 92 memorie, sono stati relativi alla maggior parte dei suddetti
ospitare fino a 2000 esperti. La con- in particolare approfonditi argomenti argomenti e ad altri ancora.
ferenza è stata aperta dalla interessan- quali: materiali di apporto e salda-
te Portevin Lecture “Development of bilità di materiali base; processi ed
science-based technology of welding apparecchiature di giunzione; gestione 8. Riunioni amministrative e
and hardfacing for Indian fast reac- nella saldatura e nel taglio; ispezio- sviluppi funzionali dell’IIW
tor program”, tenuta dal Dr. Baldev ne e controllo; procedimenti speciali
Raj, Presidente entrante dell’IIW, cui di fabbricazione e saldatura; tecniche Per quanto riguarda la gestione e l’ul-
il Capo della Delegazione Francese, di saldatura computerizzate; forma- teriore sviluppo funzionale dell’IIW,
Dr. Abdelkrim Chehaibou, ha conferito zione e addestramento; progettazione di cui è riassunta nella Tabella XVII
all’oratore la “Targa Portevin” (Fig. 8). e fabbricazione di strutture saldate; la struttura generale, sono da segnalare
Nel suo insieme la conferenza ha com- robotizzazione e automazione della un certo numero di azioni decise in due
preso la presentazione, in 24 sessioni fabbricazione in saldatura; ambiente e riunioni del Board of Directors tenute
distinte, di 113 memorie, tra cui 21 ad sicurezza nel taglio e nella saldatura; all’inizio ed alla fine del congresso
(Tab. I), precisamente nei giorni 17 e
22 Luglio 2011, la prima in particolare
preparatoria della successiva General
Assembly dei Soci del 17 Luglio e la
seconda conclusiva per la chiusura del
Congresso e la formalizzazione delle
più importanti decisioni assunte nelle
precedenti riunioni tecniche, ammi-
nistrative e gestionali (in particolare
quelle dell’IAB General Meeting e del
Technical Management Board), svolte-
si negli ultimi giorni dei lavori.
La General Assembly, cui partecipano
fino ad un massimo di tre rappresentanti
per ogni Paese Membro dell’IIW, si è
riunita appunto nella mattinata della pri-
ma giornata del congresso, alla presenza
del Board of Directors (Fig. 9); la Dele-
Figura 9 - Il Board of Directors alla General Assembly gazione Italiana (Fig. 10) era costituita
P. MAYRA Institute for Manufacturing and Welding, Chemnitz Critical issues with creep-exposed ferritic-
C. SCHLACHERB University of Technology, Germany; martensitic welded joints for thermal power
Institute for Materials Science and Welding, Graz plants
University of Technology, Austria
P. BENOIST CEA, LIST, Gif-sur-Yvette, F-91191, France Reliability of non destructive techniques
P. CALMON based on a statistical simulation approach
W. ZSCHIESCHE Institution for Statutory Accident Insurance and Health and safety risks in welding activities
L. COSTA Prevention, Germany;
Chairman of IIW Commission VIII,
Italian Institute of Welding, Genova, Italy
G. B. MARQUIS Chairman of IIW Commission XIII, Professor of Global trends in fatigue of welded
Mechanics of Materials Aalto University, Department of components and structures
Applied Mechanics, Finland
Th. BÖLLINGHAUS BAM Federal Institute for Materials Research and New trends in investigating hydrogen
E. DABAH Testing cracking and diffusion in steel welds
T. MENTE
J. NORRISH Chair in Materials Welding & Joining, Faculty of Trends in welding research in Australia
Engineering University of Wollongong, Australia
Z. LI The College of Materials Science and Engineering, Global progress and trends on welding
T. ZHANG Beijing University of Technology, Beijing, China; consumables for HSLA steel
F. YOUNG The Lincoln Electric Co., Ltd., Shanghai, China
J. K. HEE Korea Institute of Industrial Technology (KITECH), Microstructural aspect of cold cracking in
KOREA high strength weld metals
A. DE; Mechanical Engineering Department, IIT Bombay, India; Present advances in resistance spot welding
V. SRIVASTAVA Aditya Birla Science & Technology Company Ltd, of coated steel and aluminum alloy
Mumbai, India
A.V. KRISHNAN Bharat Heavy Electricals Limited, Tiruchirappalli, India Five decades of materials joining: The BHEL
experience
P. CHATTOPADHYAY Larsen & Toubro Limited, Heavy Engineering Division, Indian Heavy Engineering Industry - Creating
India Global Benchmarks
P. DUTTA; Department of Mechanical Engineering Indian Institute Joining of dissimilar metals: issues and
G. PHANIKUMAR of Science, Bangalore; modelling techniques
Department of Metallurgical and Materials Engineering
Indian Institute of Technology, Madras, INDIA
A.K. BHADURI Materials Technology Division Indira Gandhi Centre for Research based development of welding
S.K. ALBERT Atomic Research, Kalpakkam, Tamil Nadu, India technology for nuclear power plants
M. VASUDEVAN
G. MADHUSUDHAN Metal Joining Group Defence Metallurgical Research Challenges in joining of non-ferrous metals
REDDY Laboratory, Kachanbagh, Hyderabad, India
S.A. DAVID Consultant Retd. Corp Fellow; Group Leader Oak Ridge Friction technology for processing of
Z. FENG National Laboratory (ORNL); Group Leader, Materials advanced materials: opportunities and
W. THOMAS Joining, (ORNL) & Retd. Principal Research Engineer, TWI challenges
Cambridge UK
Y. HIRATA Div. Materials and Manufacturing Science Graduate School Recent progress of GMAW processes in
of Engineering, Osaka University, Japan Japan
M. TANAKA Joining and Welding Research Institute, Osaka University, Visualizations and predictions of welding
Japan arcs
TABELLA XVIII - Membri del nuovo Board of Directors e del Secretariat dell’IIW
President Dr. Baldev Raj (India)
IIS Ing. Luca Costa Vice Presidente IIW Presidente IIW / Commissione VIII “Health, Safety and
Environment
Delegato IAB / Group A “Education, Training and
Qualification”
Presidente IAB / Group A/WG 3 “Welding Inspection
Personnel”
IIS Cert Ing. Stefano Morra Rappresentante Europeo Presidente IAB / Group B “Implementation and
nell’IAB / Board Authorization”
ture, accessori, laboratori di prova, ne di Istanbul, sede formalmente l’importanza delle decisioni prese in
costruttori, fabbricanti di materiali considerata europea, ha riscosso un materia di certificazione internazio-
grezzi, organizzazioni legate all’indu- importante successo. A questo pro- nale di aziende, prodotti e personale.
stria, consulenti. posito sono da sottolineare non solo Restano importanti da ricordare, sul
Gli espositori hanno sfruttato questa l’imponente partecipazione (più di piano nazionale, le nomine a Vice
opportunità soprattutto per illustrare ottocento persone provenienti da 46 Presidente dell’IIW dell’Ing. Luca
nuove tecnologie e nuovi prodotti e Paesi), l’interesse della localizza- Costa, (IIS) ed a Rappresentante
per cercare di raggiungere nuovi mer- zione (per la prima volta in India) e Europeo dello IAB dell’Ing. Stefano
cati, riscuotendo un ottimo successo. l’ottima organizzazione, ma anche Morra, (IIS Cert), gli altri presti-
e soprattutto gli elevati contenuti giosi incarichi dei componenti della
scientifici e tecnici, la rilevanza dei Delegazione Italiana (Tab. XIX) e,
11. Conclusione documenti esaminati (circa quattro- sul piano internazionale, il gene-
cento) ed approvati (un centinaio), le rale apprezzamento per l’attività e
Il 64o Congresso Annuale dell’Inter- interessanti discussioni e scambi di l’impegno di tutti i rappresentanti
national Institute of Welding, tornato esperienze che l’evento ha promos- del nostro Paese e del Gruppo IIS in
in Asia, a Chennai, dopo l’edizio- so e favorito tra i presenti e infine particolare.
Giulio COSTA, laureato in Ingegneria Industriale Elettrotecnica presso l’Università di Genova nel 1964, entrato
all’Istituto Italiano della Saldatura nel 1965, nel 1977 diventa Dirigente responsabile delle attività di Insegnamento,
Certificazione, Ricerca e Normazione. Come responsabile dei Comitati Tecnici dell’IIS, svolge intensa attività in
numerose Commissioni di studio e normazione nazionali, europee ed internazionali ricoprendo inoltre il ruolo di
Presidente della Commissione “Concezione e fabbricazione delle strutture saldate” dell’Istituto Internazionale
della Saldatura (IIW) dal 1986 al 1997 e di Presidente della Commissione “Saldature” dell’UNI dal 1991 al 2009.
Nominato Vice-Segretario Generale nel 1985, è Segretario Generale dell’IIS dal 1990 al 1996. Nello stesso periodo
viene inoltre nominato Tesoriere dell’IIW e Membro del Board of Directors dell’IIW e dell’European Welding
Federation (EWF); dal 1990 al 2002 è Presidente del Comitato “Publication” dell’IIW. Dal 1997 è Membro del
Comitato Direttivo e Consulente Generale Onorario dell’IIS. Dal 1999 al 2001 è Presidente dell’EWF e nuovamente
Membro del Board of Directors dell’IIW. Dal 2000 al 2009 è Capo del Gruppo Settoriale “Protezione individuale e
beni di largo consumo” della Commissione Centrale Tecnica dell’UNI. Nel 2011 è nominato Vice Presidente dell’IIS.
Gentile lettore,
abbiamo deciso di celebrare i primi 20 anni di presenza del marchio Lansec in Italia con il
Catalogo Generale Sicurezza riunendo le linee di prodotto storiche della protezione in saldatura
con le nuove della linea antinfortunistica allargando l’offerta alle aziende specializzate del
settore. Nel 1992 abbiamo iniziato il nostro lavoro con una strategia commerciale chiara,
all’interno di un progetto italiano che guardava all’evoluzione europea; l’obbiettivo aziendale
comune era fondato sulla competenza e sull’innovazione, sull’informazione costante nelle
aziende circa le soluzioni all’avanguardia che potessero migliorare l’attività dei lavoratori con a
reciproca soddisfazione di maestranze e imprenditori. A distanza di 20 anni siamo certi di aver
contribuito a diffondere il significato di sicurezza negli ambienti di lavoro; ed essere orgogliosi di
aver lasciato in mano ai lavoratori gli strumenti di qualità necessari all’ottimizzazione del loro
lavoro.
www.boehlerweldinggroup.com
International Institute of Welding W. Perret et al. - Case study for welding simulation in the automotive industry
Summary
Welding is one of the most widely used joining processes in structural applications,
like in car body production in the automotive industry. It is well-known that distor-
tions and residual stresses occur during and after the welding process.
Many procedures exist to decrease these negative heat effects of welding, but are
often coupled with highly cost intensive experiments. For several decades, simulation
models have been developed to understand and predict the heat effects of welding
and to reduce experimental effort. In the production planning of various Original
Equipment Manufacturers (OEM), some simulation tools are already well establi-
1. Introduction shed, e.g. for crash test, forming or casting simulations. For welding, the demand is
high but the implementation of welding simulation software is still not yet establi-
Arc welding processes cause a highly VKHG :HOGLQJLVDFRPSOH[SURFHVVDQGWKHGHYHORSPHQWRIDÁH[LEOHVLPXODWLRQ
non-uniform heating of the parts being tool, which produces good simulation results without expert knowledge in simulation,
joined, resulting in residual stresses
is not an easy task. In this paper, a welded assembly from the automotive industry
and distortions. These negative heat
has been simulated and compared to experimental data.
effects of welding are of major con-
cern in the automotive industry. 7HPSHUDWXUHÀHOGVDQGWUDQVLHQWGLVWRUWLRQGLVWULEXWLRQVKDYHEHHQPHDVXUHGZLWK
The experimental procedures to thermocouples and with an optical 3D deformations analysis tool, respectively.
keep the welded assembly within the The simulation has been run with a commercially available welding simulation sof-
required tight tolerances are still usu- WZDUH7KHVLPXODWHGWHPSHUDWXUHÀHOGVPDWFKWKHQXPHULFDORQHVSHUIHFWO\
ally done with an experimental try- The simulated distortions are also qualitatively in best agreement with the expe-
and-error optimization process. rimental ones. Quantitatively, a difference of approximately 20% between the si-
This approach is in contrast to the mulated and the measured distortions is visible; this is acceptable considering the
continuous demand to decrease devel- VLPSOLÀFDWLRQVDQGDVVXPSWLRQVRIWKHVLPXODWLRQPRGHO7KHJOREDOWLPHWRVROXWLRQ
opment time and costs. A prior simu- to get these results without expert knowledge in welding simulation was between
lation could reduce this experimental 4 and 6 weeks, which is a reasonable time frame for an industrial application of
welding simulation.
IIW Thesaurus Keywords:
(°) Doc. IIW- 2214, Recommended for Publica-
tion by SC-Auto “Select Committee Automoti- Aluminium Alloys; Al Mg Si Alloys; Automobile Engineering; Automobiles; Distortion;
ve and Road Transport” Finite Elements Analysis; Mathematical Models; MIG Welding; Residual Stresses;
* Federal Institute for Materials Research and
Testing (BAM), Berlin (Germany)
Simulating; Temperature; Vehicle Bodies; Welding.
** AUDI AG, Neckarsulm, (Germany)
effort significantly. The simulation of well [2, 3]. A good agreement with the tion software [11]. On the one hand,
the welding process is of interest since simulated and the experimental ther- in-house-codes or multi-purpose FEA
several decades and three main areas mal results is a pre-requisite for a high products, like Ansys, Abaqus or Marc
of research are to distinguish: the quality of the mechanical simulation are very flexible and in theory already
process simulation which deals with of distortions [1]. enable simulating most welding pro-
the fluid dynamics in the weld pool, The implementation of welding simu- cesses with different degrees of com-
the material simulation, which is con- lation in the automotive virtual pro- plexity. Nevertheless, the pre-requisite
cerned with the microstructure evolu- cess chain has been investigated by expert knowledge and the computa-
tion and the structural simulation [1]. [4]. However, an observation of the tional costs increase exponentially
The latter one is the main aspect in this current approach in the production with the complexity of the simulation.
paper focused on the determination of planning of various OEMs regarding On the other hand, special simulation
the distortions and residual stresses by welding clearly highlights the fact that software packages, like Sysweld [12],
taking local plastic deformation and welding simulation is not yet estab- have been designed with a particular
solid state transformation effects into lished. Only some single automotive focus on welding.
consideration. In a welding structural welded assemblies like a front-axle In such programs many tools are avail-
simulation approach, also referred to carrier [5], rear-axle carriers [6, 7], a able, e.g. a tool to consider solid state
as Computational Welding Mechanics, gearwheel [8] and some fuel injector transformations or a tool for the heat
CWM, the workflow is divided into a components [9, 10] investigated with source, etc. These software suites are
thermal and a mechanical simulation, various techniques, software and accu- very powerful and enable to get good
Figure 1. A simplified phenomeno- racy have already been published. results in reasonable calculation time.
logical heat source model is normally The implementation of welding simu- However, they are mainly implement-
used to represent the heat of the weld- lation in the virtual process chain ed in research institutions and a wide
ing process. Since this model is not a is hindered by the welding simula- industrial application is still not yet
process model, but an abstract param- tion itself which still demands a high established.
eterized mathematical model, it has expertise in materials, computing and
In most cases, the time to solution
to be calibrated in an iterative way so welding sciences. The major challenge
hinders an industrial application; in
that the resulting temperature field and in CWM is to fulfill the industrial
a previous published work [13], this
fusion zone fit the experimental data requirements for a welding simula-
time is divided in three phases, the
pre-processing time, the calculation
time and the post-processing time.
Even with a short calculation time, the
pre and post-processing times can take
up to several weeks or even months
for a single simulation task. A user-
friendly and intuitive interface could
decrease this time significantly and
make an industrial application of weld-
ing simulation possible [13].
Recently, this need for a user-friendly
interface has been taken into consider-
Figure 1 – Common workflow for execution of a structural welding simulation in CWM ation in welding simulation software-
Figure 5
process and to translate it into a three 3.2 Simplifications and assumptions r The crossmember, the inserts and
dimensional displacement. the filler metal are merged into
Instantaneous 3D displacement fields In a welding process, several complex one geometry.
or local time based (transient) distribu- and highly non linear phenomena are r The material history, i.e. residual
tion can be recorded, see Figure 5a. occurring simultaneously. stresses, is neglected.
A transient analysis gives important There is a lack of knowledge in fully r Phenomenological heat source
information about the quantitative and understanding all couplings of these model.
the qualitative distortion distribution phenomena and their implementation r Non-coupled thermal and the
from the welding time until the end of in a single process simulation model is mechanical simulation.
the cooling time. therefore not possible yet [1]. r The weaving motion is taken
This information is useful to check the Furthermore, such a simulation model into consideration indirectly.
validity of the simulation model. would require an immense comput- These conditions allow running a sim-
ing power with respect to the current ulation in an acceptable effort and
technology. computational time.
3. Simulation set-up Thus, simplifications and assump- However, since the model is not a
tions are commonly used in a welding process model, it has to be calibrated
3.1 Hardware and welding simulation to enable decreasing the against experimental data to compen-
simulation software complexity of the models and to keep sate the lack of physical information
the computational time in a reasonable [2, 3].
The simulation results presented in
frame. The crossmember, the inserts and the
this paper have been run with a fast
In this study, the following most filler material have been implemented
desktop PC (Intel Core i7 950@3 GHz
important ones are used: as one single merged geometry.
and 12 GB RAM) under Windows XP
64 bit. The welding simulation soft- r Material isotropic and homogene- Thus, no contact is considered between
ware used is the commercial software ous, and material properties from the welded parts themselves and the
“Simufact.welding”. Its target group is a similar AlMgSi alloy. filler material; this increases conver-
the industrial manufacturing, includ- r Ideal geometries from the CAD gence behaviours significantly and
ing the automotive industry. “Simu- drawing without any defects. the calculation time is approximately
fact.welding” is a specialized interface r Ideal thermal boundary condi- 30% faster. This assumption is valid
between different existing FEA solv- tions (heat transfer to the envi- because the clamping fixtures of the
ers and the user. ronment through convection and inserts are near the weld bead hinder-
The goal is to offer a wide variety of radiation). ing the movement of the parts during
solvers while guaranteeing a consist- r Ideal mechanical boundary con- the welding process.
ent handling. Here, the “Weldsim- ditions (contact between welded To indirectly resemble the weaving
solver” from the Institute for Energy assembly and clamping fixture motion, two heat sources have been
Technology IFE, Norway [16] has neglected – clamping considered implemented as explained in detail in
been used. as fixation). Section 4.1.
TABLE 1 – Chemical composition of the aluminium alloy of the crossmember, the inserts and the AlMgSi alloy from the literature [14]
For the thermal boundary conditions, of all weld beads has been reproduced three aluminum alloys is quite simi-
a single ambient temperature, convec- from measured cross-sections. lar. If the thermal and the mechani-
tion and radiation are considered, see cal material properties of the AlMgSi
Section 3.3. 3.3.2 Material properties alloy are also similar to those of the
crossmember and inserts, this AlMgSi
In reality, material parameters are alloy can be used for this study [17].
3.3 Simulation preparation It is worth to notice that the AlMgSi
changing with rising temperatures.
3.3.1 Meshing This phenomenon has a particular alloy has been thermally treated with a
influence during the welding process, temper T6 like the aluminum alloy of
The meshed parts and filler materials where the welded assembly is heated the crossmember and the inserts. This
must be imported from an external inhomogeneously up to more than its criterion is important to guarantee
meshing program. The mesh used in fusion temperature. Therefore, tem- similar mechanical material proper-
this study is presented in Figure 6. perature dependent material proper- ties. The thermal and the mechani-
A very fine meshing around the weld ties are preferable within a welding cal material properties of the AlMgSi
bead is compulsory to record the high simulation. They are nevertheless not alloy have been determined experi-
temperature gradients occurring in this always available up to the fusion tem- mentally in [18] for the base metal,
field. However, the higher the heat perature and their determination is BM, and for the heat-affected zone,
conductivity of the welded material, very expensive. For the AlMgSi alloy HAZ, Figure 7. The BM and HAZ val-
the lower the temperature gradients. of the welded assembly investigated ue are only different for the yield stress
Therefore, the mesh density of an here, these temperature-dependent values (softening effect during welding).
aluminum part having a high heat con- material properties are not available The thermal and the mechanical mate-
ductivity, does not have to be as fine in the literature. Therefore, data from rial properties for the aluminum alloy of
as for a steel part. Thus, the element a similar aluminum alloy have been the crossmember and of the inserts are
size is roughly 2 mm around the weld used. A comparison of the chemical only available at ambient temperature
bead, between 2 mm and 4 mm in the composition of its AlMgSi alloy with in [19] and the heat conductivity, the
HAZ and 6 mm in the base metal. The those of the crossmember and the density and the Young’s modulus are
model contains approximately 150 000 inserts has been made and is presented 160 W/mK, 2700 kg/m3 and 69 GPa,
nodes. The shape of the filler material in Table 1. The composition of the respectively. These values correspond
well with those in Figure 7 at 20 °C.
Therefore AlMgSi alloy in [18] has
been implemented in this study.
Figure 6 – Mesh of the crossmember, the inserts and of the weld bead q = KT (T − T0) with KT = Kc + Kr (1)
Figure 7 – Thermal and mechanical material properties (BM and HAZ) implemented in the simulation model, AlMgSi alloy [14]
where
and
Thus, a tolerance of ± 0.5 mm for eral metallurgical cross-sections at the Figure 10a. The temperature distribu-
the thermocouple position has been middle of the weld bead has been used tions of six thermocouples, T1 to T6
considered in the simulation model to for the comparison with the simulation have been compared with the simula-
calibrate the temperature fields. model. For this comparison, up to 10% tion model. The peak temperature, the
The mechanical simulation results, difference between the simulated and width of the peak and the cooling time
here distortions and residual stresses, the real cross-sections is a good result are perfectly reproduced with a differ-
depend on the quality of the calibrated [22]. As described in Section 2.1, the ence of 3 % between the simulation
temperature field. Three criteria define weaving motion is responsible for a and the experimental results.
a calibrated temperature field: the peak wider weld pool geometry than with The fusion zones of the weld bead
temperature, the width of the peak and a normal linear welding trajectory. W1l and W2r have been qualitatively
the temperature distribution during the In order to reproduce such a fusion well reproduced with the simulation
cooling time. The peak temperature zone, two Goldak heat sources have model as illustrated in Figure 10b.
gives information of the position of the been implemented in the simulation Quantitatively, the average difference
point chosen for the simulation. model, Figure 9. The results of the between the simulated and the meas-
The width of the peak is used to indi- calibrated heat source model are plot- ured fusion zones of each weld bead
rectly check the quantity of energy ted for the weld bead W1l and W2r in W1l and W2r are less than 8 %, which
in the model, i.e. the length and the
width of the weld pool. The tempera-
ture distribution during the cooling
time enables checking the boundary
conditions, e.g. if the convective heat
transfer coefficient is too high, the
numerical model cools faster than the
real one, etc..
Theoretically, a complete measure-
ment of the three dimensional shape
of the weld pool should be used to
calibrate the temperature field but this
is only possible with a high experi-
mental effort.
Therefore, metallurgical cross-sec-
tions perpendicular to the weld bead
are used to get information about the
weld pool geometry in the thickness,
in addition to the temperature cycle
measurements stated above.
These cross-sections can be compared
to the numerical model. Since the weld
pool geometry is not constant all along Figure 12 – Experimental and simulated transient distortion distribution – BM and HAZ mate-
the weld bead, an average of sev- rial properties
able and compatible with “Simufact. tion of the thermal model to the final ones. Finally, after consideration of the
welding”. calculation of the distortions. influence of the gravity force on the
This time is really short in comparison Thus, the welded parts and the weld welded assembly, the simulated distor-
with other simulation software. beads have been imported as a single tions are qualitatively in best agreement
The thermo-mechanical simulation merged part in the simulation model with the real ones and quantitatively
lasted 13 h which is good but not faster and the weld process has been simpli- less than 20% higher, which is a good
than with other welding simulation fied with a phenomenological heat result regarding the simplifications and
software. Finally, all the simulation source model. Welding experiments assumptions of the study. The compu-
results are directly available for post- have been carried out and transient tational time of one complete thermo-
processing after the simulation. temperature fields and distortion dis- mechanical simulation with approxi-
The repartition of the computational tributions have been measured with mately 13 h is good but also reachable
times is illustrated in Figure 13. thermocouples and an optical 3D with other welding simulation soft-
deformation analysis system, respec- ware. The pre-processing time, which
tively. The experimental temperature takes from one up to three weeks, is
5. Summary and conclusions field measurements have been used short and enables the total time to
to calibrate the thermal model and solution to be in a suitable time frame
A three-dimensional non-coupled ther- the transient distortions to validate for a welding simulation in the auto-
mo-mechanical welding simulation of the final statement of the simulation motive industry. This case study shows
an automotive welded assembly has model, i.e. the simulated transient dis- that the workflow of CWM coupled
been run with the welding simulation tortions. Thus, the calibrated thermal with a welding simulation software
software “Simufact.welding”. model enables the simulated tempera- for industrial users enables to get good
The common workflow in CWM has ture fields to match the experimental predictions, quantitatively and qualita-
been followed in this study from set- data with 3 % difference. The resulting tively, of the distortions in a reasonable
ting the simplifications and assump- simulated weld pool geometries dif- time frame without expert knowledge
tions of the model through the calibra- fer less than 10 % from the measured in welding simulation.
%LEOLRJUDÀD
[11] Babu S.S., Sonnenberg G., Schwenk C., Goldak J., Porzner H., Khurana S.P., Zhang W. and Gayler J.L.: How
can computational weld mechanics help industry?, Welding Journal, 2010, Vol. 89, no. 1, pp. 40-45.
[12] ESI Group, SYSWELD - Engineering simulation solution for heat treatment, welding and welding assembly,
Ed. 2011.
[13] Perret W., Thater R., Alber U., Schwenk C. and Rethmeier M.: Approach to assess a fast welding simulation
in an industrial environment – Application for an automotive welded part, International Journal of Automotive
Technology - IJAT - Accepted for publication, 2011.
[14] ESI Group, “http://www.esi-group.com,” Ed. 2011.
[15] Simufact Engineering GmbH, “http://www.simufact.de,” Ed. 2011.
[16] Weldsim and WeldsimS, Reference Manual, 2008.
[17] Schwenk C., Rethmeier M., Dilger K. and Michailov V.G.: Sensitivity analysis of welding simulation depend-
ing on material properties value variation, H.K.D.H. Bhadeshia (Ed.): Mathematical Modelling of Weld Phe-
nomena 8, 2007, pp. 1007-1129.
[18] Veneziano C., Brand M., Burdack M., Sguaizer Y., Pfeiffer W., Ulrich B. and Siegele D.: Numerische Simu-
lation von Verzug und Eigenspannung Geschweißter Komponenten aus Al-Guss and Strangpressprofilen,
Numerical simulation of distortions and residual stresses of welded aluminium casted and extruded compo-
nents, Fraunhofer Institut Werkstoffmechanik, 2006 (in German).
[19] Tinto R.: http://sales.riotintoaluminium.com/freedom. aspx?pid=525, Ed. 2011.
[20] VDI Wämeatlas, VDI Heat-atlas, VDI-Gesellschaft Verfahrenstechnik und Chemieingenieurwesen (Ed.),
Springer-Verlag, 2006 (in German).
[21] Goldak J., Chakravarti A.P. and Bibby M.: A new finite element model for welding heat sources, Metallurgical
Transactions B, 1984, Vol. 15, no. 2, pp. 299-305.
[22] Schwenk C. and Rethmeier M.: Structured approach for a transient 3D numerical welding simulation, H. Cer-
jak (Ed.), N. Enzinger (Ed.): Mathematical Modelling of Weld Phenomena 9, Verlag der Technischen Univer-
sität Graz, 2010, pp. 901-917.
Sommario
La saldatura è uno dei processi più ampiamente utilizzati per applicazioni “strutturali”, come nella produzione di
autoveicoli nel settore automobilistico. È noto che distorsioni e tensioni residue si verifichino durante e dopo il pro-
cesso di saldatura. Esistono diversi procedimenti per diminuire questi effetti termici negativi, ma sono spesso legati
ad elevati costi di intesiva sperimentazione. Per diversi decenni, i modelli di simulazione sono stati sviluppati per
comprendere e prevenire gli effetti termici della saldatura e per ridurre lo sforzo sperimentale.
Nella pianificazione della produzione di diversi “Original Equipment Manufacturers” (OEM), alcuni strumenti di si-
mulazione sono già ben consolidati, ad esempio per i crash test o per le simulazioni di processi di formatura e fusione.
Per il processo di saldatura la richiesta è alta, ma l’implementazione di un software di simulazione non è stata ancora
realizzata. La saldatura è un processo complesso e lo sviluppo di uno strumento flessibile di simulazione, che produca
buoni risultati, senza avere un bagaglio di conoscenze specifiche, non è un compito facile. In questo articolo, è stata
simulata la giunzione di un insieme e confrontata con dati sperimentali. I range di temperatura e le variazioni nella
distribuzione delle tensioni sono stati misurati rispettivamente con termocoppie e con un strumento per l’analisi ottica
3D delle deformazioni. La simulazione è stata effettuata utilizzando un software disponibile in commercio.
I campi di temperatura simulati corrispondono perfettamente ai risultati delle elaborazioni numeriche.
Anche le distorsioni simulate sono qualitativamente in accordo con i dati sperimentali. Quantitativamente, è visibi-
le una differenza di circa il 20% tra la distorsione simulata e quella misurata; questo è accettabile considerando le
semplificazioni del modello di simulazione. Il tempo globale per ottenere questi risultati, senza avere conoscenze
specifiche di simulazione in saldatura, è stato 4-6 settimane, che è un arco di tempo ragionevole per un’applicazione
industriale del modello di simulazione di saldatura.
La saldatura ad ultrasuoni *
impiegate come sonar per la rilevazio- degli atomi nell’intorno della loro
ne di sommergibili. posizione di equilibrio.
Per quanto riguarda, invece, la prima Queste onde, a differenza delle onde
applicazione degli ultrasuoni in campo luminose (che avendo natura elettro-
industriale, è necessario attendere sino magnetica sono in grado di propagarsi
al 1946, data in cui viene costruito il nel vuoto) hanno bisogno per diffon-
primo apparecchio in grado di misura- dersi di un mezzo fisico (solido, liqui-
re, in modo non invasivo, tramite onde do o gassoso). Tuttavia, le onde ultra-
1. Introduzione ultrasonore, lo spessore di lastre stres- sonore rimangono un fenomeno fisico
sate termicamente o meccanicamente. ondulatorio, pertanto sono caratteriz-
Gli ultrasuoni sono onde meccaniche Nel 1960, infine, si giunge all’idea- zate da parametri fisici quali principal-
caratterizzate da valori della frequenza zione di un processo di saldatura che mente: periodo, frequenza, lunghezza
di vibrazione situati per definizione al sfrutti le onde ultrasonore: il processo d’onda e velocità di propagazione.
di saldatura ad ultrasuoni. Con riferimento alla Figura 1, possia-
di là del suono udibile dall’orecchio
Questo processo di saldatura, carat- mo identificare il periodo “T” come
umano, cioè oltre la soglia di frequen-
terizzato da elevata qualità estetica il tempo, espresso in secondi, che
za fissata convenzionalmente intorno
del giunto e rapidità di realizzazione, intercorre tra due punti corrispettivi di
a 20 kHz.
viene impiegato per la produzione di due onde consecutive e la frequenza
Lo studio di questa tipologia di onda
giunzioni a sovrapposizione di spesso- “f” come il numero di cicli che l’onda
meccanica risale alla fine del 1700
ri sottili sia nel campo delle plastiche compie in un determinato periodo di
con il naturalista Lazzaro Spallanzani
che nel campo dei materiali metallici. tempo, definita dall’equazione:
che conduce uno studio sulla capacità
Un altro settore in cui la saldatura
dei pipistrelli di localizzare ostacoli ad ultrasuoni - o più precisamente,
e prede tramite gli ultrasuoni emessi. 1
in questo caso, la microsaldatura ad f
Verso la fine del XIX secolo, questo ultrasuoni - trova ampio impiego risie- T
fenomeno diventa oggetto di ulteriori de nella realizzazione di giunzioni su L’unità di misura della frequenza è
studi da parte dei fisici Lord Rayleigh componenti di microelettronica. l’hertz (Hz), definito come un ciclo al
(che pubblica nel 1877 un trattato sulla secondo. Va notato che l’hertz è un’u-
teoria del suono) e dei fratelli Pierre e nità di misura piccola, nel senso che
Jaques Curie (che nel 1880 giungono &HQQLDOODÀVLFDGHJOL i valori di frequenza espressi in hertz
alla scoperta dell’effetto piezoelettri- XOWUDVXRQL normalmente utilizzati risultano par-
co, tutt’ora sfruttato per la generazione ticolarmente elevati, pertanto le fre-
di onde ultrasonore). Come accennato, gli ultrasuoni sono quenze vengono solitamente espresse
Prime applicazioni pratiche di queste onde meccaniche, cioè vibrazioni per- in multipli di questa unità di misura,
onde si ritrovano a partire dal I con- pendicolari o parallele, rispetto alla principalmente in kHz (103 cicli al
flitto bellico mondiale, dove venivano direzione di propagazione dell’onda, secondo) o MHz (106 cicli al secondo).
La distanza tra due punti corrispettivi La generazione degli ultrasuoni avvie- elettriche uguali ma di segno opposto
di due onde consecutive è definita ne per mezzo di elementi chiamati che danno luogo ad una differenza di
come lunghezza d’onda “O”, espressa trasduttori, cioè dispositivi in grado di potenziale U, definita dall’equazione:
generalmente in mm. trasformare l’energia da una forma ad
Se si rapportano la distanza ed il un’altra; nel caso specifico, l’energia U h 'x
tempo che intercorrono tra due pun- elettrica fornita da un generatore in dove:
ti corrispettivi, si ottiene la velocità energia meccanica (vibrazioni). h costante di deformazione piezoe-
di propagazione dell’onda, definita Tale conversione avviene sfruttando lettrica;
mediante l’equazione: diversi effetti; in questa sede si tratte- Δx variazione dello spessore della
ranno brevemente l’effetto piezoelet- lamina causata dalla forza appli-
O trico e quello magnetostrittivo. cata.
v La radice piezo deriva dal greco e Data la reversibilità del fenomeno, se
T
significa pressione: la piezoelettricità viceversa viene applicata sulle due
pertanto, ricordando che la frequenza è, infatti, la capacità caratteristica di facce, opportunamente metallizzate,
è definita come l’inverso del periodo, alcuni materiali di generare una carica una differenza di potenziale U, la
possiamo definire la lunghezza d’onda
elettrica se sottoposti ad una pressione lamina subirà una deformazione Δx
tramite la seguente relazione:
e, viceversa, la capacità di comprimer- nella direzione dello spessore propor-
si ed espandersi se sottoposti ad un zionale all’intensità del campo appli-
v
O campo elettrico alternato. cato e di verso dipendente da quello
f Più nel dettaglio, questo effetto, del campo; analogamente a prima,
riscontrabile in
Questa relazione risulta di particolare diversi materiali
interesse, in quanto se ne può dedur- presenti in natu-
re che all’aumentare della frequenza ra quali: il quarzo
dell’onda ultrasonora diminuisce la (SiO2), il solfato
lunghezza d’onda e viceversa, ovvia- di litio (LiSO4) o
mente a parità di velocità di pro- il sale di Rochel-
pagazione dell’onda che, comunque, le, si manifesta nei
rimane pressoché costante all’interno cristalli caratteriz-
di uno stesso materiale. zati dall’avere uno
Questo spiega il perché - come si vedrà o più assi polari
più avanti - nel campo della saldatura oppure che man-
di laminati metallici, caratterizzati da cano di un asse di
spessori che possono variare tra il simmetria. Se su
decimo di millimetro ed il millimetro, un dischetto o una
si utilizzino frequenze dell’ordine dei lamina di tali mate-
20 ÷ 40 kHz, mentre nel campo del- riali si applica una
la saldatura in microelettronica, dove pressione perpen-
gli spessori da saldare sono inferiori dicolare alle facce
anche di diversi ordini di grandezza, parallele (Fig. 2), Figura 2 - Monocristallo di quarzo con evi-
denziazione di taglio lungo un asse polare
si impieghino frequenze dell’ordine si generano sulle (X-X)
dei 300 kHz. facce stesse cariche
possiamo definire la deformazione Δx Il processo di saldatura avviene te saldatura ad ultrasuoni anche giunti
tramite la relazione: sovrapponendo le due superfici da con funzioni strutturali.
unire ed applicando su di esse un Oltre alla rapidità di esecuzione (i
'x d U carico normale costante durante tutto tempi di saldatura variano dal decimo
il ciclo di saldatura. Una delle due di secondo al secondo) e ad un’otti-
dove: superfici viene posta in contatto con ma qualità estetica del giunto, questo
d = coefficiente piezoelettrico; uno strumento, detto sonotrodo, in processo di saldatura presenta diversi
U = differenza di potenziale applicata. grado di trasmettere onde vibrazionali vantaggi quali quello di essere un
Per quanto riguarda i trasduttori a frequenza ultrasonora, mentre l’altra processo di saldatura allo stato soli-
magnetostrittivi, essi basano il loro viene vincolata ad un supporto detto do, dove non si riscontrano, pertanto,
principio sull’effetto della magneto- incudine (anvil). Si genera, pertanto, problemi derivanti dalla fusione loca-
strizione, scoperto dal fisico James un moto relativo trasversale tra le due lizzata del materiale base; inoltre, non
Joule nel 1842 durante l’analisi di un superfici di contatto che comporta raggiungendo temperature particolar-
campione di nichel. Questo metallo, la generazione di calore per attrito mente elevate, è possibile unire fogli
infatti, come gli altri metalli ferroma- con conseguente innalzamento della sottili su substrati di spessore mag-
gnetici, è caratterizzato dalla presenza temperatura nella zona di saldatura; giore. Un altro dei principali vantaggi
di domini magnetici i quali, quando questo fenomeno promuove un flusso che caratterizzano questo processo è
il materiale non è sottoposto ad un plastico di materiale permettendo, per- la capacità di saldare tra loro metalli
campo magnetico, sono orientati in tanto, l’unione tra i due materiali. caratterizzati da proprietà chimico –
Le applicazioni industriali che vedo- fisiche molto differenti tra loro, come
direzione casuale nello spazio ma, se
no coinvolto questo
il materiale subisce una magnetizza-
processo di saldatura
zione, si orientano tutti lungo la stessa
sono legate alla rea-
direzione con una conseguente varia-
lizzazione di connes-
zione dimensionale macroscopica che
sioni elettriche (un
può essere sia positiva (cioè il metallo
esempio delle qua-
si espande, per cui si parla di magneto-
li è riportato nella
strizione positiva), che negativa (cioè
Figura 4), alla pro-
il metallo si contrae, per cui si parla di
duzione di laminati
magnetostrizione negativa).
sottili, all’imballag-
Nella Figura 3 è presentato un dia-
gio ed alla sigilla-
gramma che riporta la risposta in ter-
tura di contenitori
mini di variazioni dimensionali ad un
ermetici; nel settore
campo magnetico applicato su diffe-
automobilistico ed
renti materiali metallici quali ferro,
aerospaziale vengo- Figura 4 - USMW di contatti elettrici (cortesia Branson Ul-
cobalto e nichel.
no realizzati median- trasound)
/DVDOGDWXUDDGXOWUDVXRQL
JHQHUDOLWj
in vibrazione i pezzi da unire, ha lo do, anche la superficie dell’incudine modo, nonostante le differenze sopra
scopo di trasmettere la forza normale può essere caratterizzata da rugosità o elencate, un giunto realizzato con un
alla superficie dei pezzi necessaria zigrinature per favorire l’ancoraggio. sistema lateral – drive o wedge – reed
a garantire il contatto intimo tra i Gli impianti di saldatura ad ultrasuoni risulta pressoché identico a parità,
metalli. possono essere suddivisi in due tipo- ovviamente, di tutte le altre condizioni
Particolare cura va posta nella manu- logie: lateral – drive (ad azionamento di saldatura.
tenzione del sonotrodo; nella saldatura laterale, schematizzata nella Figura 5) Altra classificazione delle macchine
di alcune leghe, come ad esempio le e wedge – reed (asta – cuneo, schema- di saldatura ad ultrasuoni, può essere
leghe di alluminio della serie 1000, tizzata nella Figura 6). fatta in base al tipo di giunto realizza-
in cui si può avere un’adesione tra la Nel sistema lateral – drive, il booster bile in quanto, a seconda della geome-
punta del sonotrodo e il pezzo che si è direttamente collegato al sonotrodo tria del sonotrodo e dell’incudine, si
sta saldando. Per evitare questa situa- che trasmette le vibrazioni ai pez- possono realizzare punti di saldatura
zione risulta efficace l’impiego di un zi, supportati dall’incudine. In questo isolati o sovrapposti, linee continue o
getto di acqua nebulizzata indirizzato sistema, l’incudine è fisso e progettato giunti circonferenziali.
verso la punta dell’utensile. in modo da sostenere direttamente il Il sistema di saldatura a punti produ-
Altro fenomeno che può verificar- carico normale applicato tramite un ce singoli punti di giunzione tramite
si è lo scivolamento della punta del sistema di leve. l’applicazione di un impulso vibrazio-
sonotrodo sulla superficie del pezzo Nel sistema wedge – reed, invece, nale a frequenza ultrasonora. Le carat-
quando l’ancoraggio non avvenga in il trasduttore è collegato, a mezzo teristiche geometriche del punto di
maniera soddisfacente. Questo vie- del booster (in questa configurazione saldatura (quali dimensione e forma)
ne evitato generalmente conferendo denominato wedge, ossia cuneo, data sono direttamente correlate a quelle
alla punta dell’utensile una superficie la forma), ad un elemento vincolato della punta del sonotrodo; si possono
zigrinata o comunque caratterizzata da perpendicolarmente ad esso che pren- realizzare punti di forma ellittica, ret-
una certa rugosità. de il nome di reed (asta). A differenza tangolare (come riportato nella Figura
Nel caso in cui il sonotrodo comin- del sistema lateral – drive dove tutta 7) od irregolari, andando ad agire sulla
ci a manifestare segni di usura, può la vibrazione si propaga lungo l’asse geometria della superficie del sonotro-
comunque essere ravvivato meccani- longitudinale del sistema, il reed subi- do a contatto con il pezzo.
camente, a patto che l’alterazione non sce un modo di vibrazione trasversale In linea generale, la geometria e la
sia eccessiva; in questo caso, è neces- rispetto al booster. Altra differenza dimensione dei punti di saldatura, sono
sario sostituirne la punta. rilevabile tra le due configurazioni è funzione della potenza della macchina
Ultimo elemento tipico di una salda- che nel caso wedge – reed l’incudi- di saldatura, dello spessore dei pezzi
trice ad ultrasuoni è l’incudine: essa ne può essere sia fissa che messa in da unire e della natura del materiale
ha lo scopo di sostenere e vincolare i vibrazione solidalmente con il sono- oltre che, ovviamente, del campo di
pezzi da saldare ed è caratterizzata da trodo. Quest’ultimo elemento si occu- applicazione cui è destinato il giunto.
una superficie piatta oppure modellata pa nuovamente di applicare il carico Sempre funzione dell’impiego finale
in funzione della geometria del pezzo normale alla superficie del pezzo non del giunto è anche la distanza che può
che si sta saldando al fine di garantire più però attraverso un sistema di leve, intercorrere tra due punti di saldatura;
il miglior contatto. Analogamente a ma tramite un carico applicato all’e- questa può variare estremamente in
quanto detto per la punta del sonotro- stremità superiore del reed. Ad ogni quanto si possono realizzare punti
Figura 7 - Punto di saldatura a geometria Figura 8 - Realizzazione di una linea di saldatu- Figura 9 - Saldatura ad ultrasuoni di fogli
rettangolare (cortesia Sonobond Ultrasonics) ra ad ultrasuoni (cortesia Branson Ultrasonics) metallici (cortesia Sonobond Ultrasonics)
Figura 10 - Sistema di saldatura ad ultrasuo- Figura 11 - Schematizzazione di contatto tra le asperità superficiali
ni torsionale
distanziati come sovrapposti per la Va citato, infine, il sistema di saldatura ,OSURFHVVRGLVDOGDWXUD
realizzazione di giunzioni di tenuta. torsionale, atto a produrre giunti di
Nel caso invece sia necessario rea- forma circolare tramite l’applicazione Come già detto nei paragrafi prece-
lizzare linee continue di saldatura, si di vibrazioni non più di carattere tra- denti, la saldatura ad ultrasuoni è un
impiega un particolare tipo di sonotro- sversale, ma torsionale. processo di saldatura allo stato solido;
do caratterizzato da geometria cilin- In questo sistema di saldatura, sche- la giunzione, pertanto, avviene tramite
drica (Fig. 8): in questo sistema, il matizzato nella Figura 10, varia anche la formazione di un flusso plastico
sonotrodo può traslare lungo la linea la configurazione della macchina di di materiale che si estende per una
di saldatura, oppure può restare fisso saldatura: si hanno due trasduttori di certa percentuale dello spessore dei
mentre il pezzo trasla. Un esempio onde ultrasonore collegati al booster a pezzi saldati. Nella fase iniziale della
di applicazione di questa tipologia sua volta collegato al sonotrodo. saldatura, i pezzi vengono accostati
di giunzione si ritrova negli impianti Questa configurazione porta a tra- ed il contatto avviene solo tramite le
di laminazione dell’alluminio, dove smettere al sonotrodo una vibrazio- asperità delle superfici, come mostrato
laminati sottili di diversa lunghezza o ne di carattere torsionale: in questo nella Figura 11.
spezzati vengono saldati insieme (Fig. caso, infatti, il booster ed il sonotrodo La superficie di contatto tra i metalli,
9) realizzando rapidamente giunzio- raggiungono la frequenza di risonan- pertanto, risulta ridotta e se a questo si
ni altamente affidabili, praticamente za torsionale e non più longitudinale aggiunge la presenza di un’eventuale
indistinguibili ed in grado di sopporta- come accade nei sistemi lateral – drive strato di ossido superficiale che impe-
re i successivi trattamenti termici. o wedge – reed. Saldature circon- disce l’intimo contatto tra i metalli, la
ferenziali ad ultrasuoni saldatura non può avere luogo.
vengono impiegate nella L’applicazione di una forza perpendi-
realizzazione di giunzioni colare ed il moto trasversale tra i pezzi
di tenuta; questo processo, indotto dalle vibrazioni ultrasonore
inoltre, non raggiungendo portano ad una deformazione plastica
in fase di saldatura tem- delle asperità superficiali incremen-
perature particolarmente tando l’area di contatto ed alla disgre-
elevate, risulta particolar- gazione e dispersione dell’eventuale
mente adatto per l’incap- strato di ossido superficiale. Il flus-
sulamento di materiali for- so di materiale plasticizzato, limitato
temente sensibili al calore inizialmente alla zona limitrofa alle
quali ad esempio esplosivi asperità, si estende nello spessore, per
particolarmente reattivi, una distanza dipendente dai parametri
sostanze chimiche instabi-
Figura 12 - Interfaccia di saldatura ad ultra- di saldatura utilizzati quali principal-
suoni li o materiale pirotecnico.
mente la potenza e la forza applicata.
Nella Figura 12 è mostrata una tipica e, di conseguenza, il valore di potenza tamente all’uscita del laminatoio, a
interfaccia di saldatura ad ultrasuoni necessaria. meno che non presentino una conta-
dove si può notare l’effetto del flusso Nel caso della saldatura di fili elettrici minazione superficiale eccessiva; in
plastico di materiale. Il calore svilup- di piccolo diametro sono sufficienti quest’ultimo caso, allora, sarà neces-
pato dall’attrito derivante dal moto pochi watt di potenza; all’aumentare sario rimuovere lo strato superficia-
relativo tra i pezzi porta ad un incre- dello spessore del pezzo si può arri- le mediante abrasione meccanica o
mento della temperatura nella zona di vare a dover erogare diverse migliaia decapaggio prima di procedere con
saldatura. di watt. l’esecuzione della saldatura.
Se i parametri di saldatura (quali La potenza, inoltre, influisce anche L’ottimizzazione dei parametri di sal-
potenza, forze e tempo) sono stati sulla durata del ciclo di saldatura, in datura per un certo tipo di applica-
impostati correttamente, comunque, quanto all’aumentare della potenza zione, è estremamente difficoltosa e
si raggiunge una temperatura pari al impiegata diminuisce, generalmente, lunga; in genere, infatti, si cerca di
35 ÷ 50% della temperatura di fusione. il tempo di saldatura. fare riferimento ad esperienze preesi-
Ciò non toglie che, durante il processo Il valore della forza normale necessa- stenti negli svariati settori di interesse.
di saldatura, all’interno del materia- rio alla buona riuscita della saldatura, Il vantaggio, d’altro canto, sta nel fatto
le avvengano fenomeni di carattere aumenta all’aumentare dell’estensione che una volta impostati tali parametri
metallurgico quali ricristallizzazione dell’area di saldatura; generalmente non si ha più la necessità di variarli
(rilevabile specialmente al centro della si impiegano bassi valori (inferiori ai garantendo, pertanto, alta produttività
zona di saldatura), precipitazione di 100 g) per la saldatura di fili elettrici, e ripetibilità dei risultati; tutto ciò a
fasi secondarie e fenomeni diffusivi, mentre si impiegano valori ben più patto, ovviamente, che non si verifi-
anche se questi ultimi sono general- elevati nella saldatura di laminati. chino danneggiamenti della macchina
mente contenuti a causa del tempo di Un valore di forza eccessivo può pro- o variazioni nella geometria o nello
saldatura estremamente limitato. vocare una deformazione della super- spessore dei pezzi da saldare.
ficie e richiedere un incremento della
potenza necessaria, mentre un valore
3DUDPHWULGLVDOGDWXUD
troppo esiguo può causare uno slitta- 0HWDOOLVDOGDELOL
mento della punta del sonotrodo sulla
I principali parametri che entrano in
superficie alterandola. Come già detto nei paragrafi prece-
gioco nel processo di saldatura ad
Per quanto riguarda i tempi necessa- denti, nel caso della saldatura ad ultra-
ultrasuoni sono: la potenza, la forza di
ri alla realizzazione della giunzione, suoni, la saldabilità di un metallo varia
serraggio, il valore della frequenza ed
questi generalmente variano tra alcu- in funzione di alcune delle sue pro-
il tempo di saldatura.
ni decimi di secondo fino ad alcuni prietà quali principalmente la duttilità,
La potenza varia in funzione dello
secondi in funzione, principalmente, la durezza del materiale base e quella
spessore dei pezzi da saldare e delle
della potenza erogata. dell’ossido eventualmente presente in
proprietà del materiale, in particolar
modo della durezza di quest’ultimo. Un valore troppo basso di potenza può superficie.
La potenza, infatti, può essere diret- causare un ciclo troppo lungo con con- Per quanto riguarda la duttilità, più
tamente correlata all’energia elettrica seguente surriscaldamento della zona questa è elevata più il materiale risulta
necessaria alla saldatura la quale, a di saldatura ed in certi casi, adesione saldabile, in quanto si richiede un
sua volta, può essere definita dalla del materiale alla punta del sonotrodo. minor costo in termini di potenza per
relazione: Il valore della frequenza di vibrazione, arrivare a promuovere il flusso pla-
infine (come già detto), è settato in stico e realizzare di conseguenza la
modo da portare in risonanza il siste- saldatura.
K H T
3
E 2 [Joule]
ma di saldatura e viene mantenuto a La durezza del materiale base ridu-
questo valore per tutto il ciclo di sal- ce, al suo aumentare, la saldabilità;
dove: datura. Operare a frequenze maggiori viceversa all’aumentare del valore di
K = costante funzione del sistema di causerebbe una diminuzione dell’am- durezza dello strato di ossido superfi-
saldatura piezza delle onde e, di conseguenza, ciale aumenta la saldabilità del mate-
H = durezza espressa in Vickers del ad un processo meno efficace. riale. Questo fatto si spiega prendendo
materiale base Lo stato superficiale dei pezzi, come in considerazione il caso degli ossidi
T = spessore del pezzo a contatto già accennato, non riveste un ruolo di alluminio e rame i quali hanno
con la punta del sonotrodo, particolarmente decisivo, a patto che, caratteristiche sensibilmente differen-
espressa in mm in fase di impostazione dei parametri, ti. L’ossido di alluminio è caratteriz-
Si nota, pertanto, che all’aumentare se ne sia tenuto conto. zato da un valore di durezza molto
dello spessore e della durezza del Materiali come alluminio e rame, ad più elevato rispetto al materiale base,
materiale da saldare aumenta l’energia esempio, possono essere saldati diret- pertanto in seguito alle deformazioni
www.ssintesi.it
s 3ALDATURA CON ELETTRODO RIVESTITO
s 4)'