Sei sulla pagina 1di 1

Lezione del 19/10/12

Passando dai casi puramente teorici, dobbiamo analizzare quelli che realmente ci interessano nella pratica e
quindi come tali si riferiscono a contatti tra due elementi elastici. Ricordiamo che nell’analisi che faremo
utilizzeremo la soluzione di Boussinesq che è la soluzione del problema di un semispazio elastico sollecitato
da un carico concentrato sulla superfice. Le due relazioni che useremo sono quelle che ci forniscono le
tensioni e gli spostamenti in superfice. Un altro caso che utilizzeremo è quello di quando abbiamo parlato dei
sistemi di abbassamento e sforzo e quando abbiamo un punzone che abbia una sezione ellittica e un profilo
definito da z (vedi slide 18) si può dimostrare che la distribuzione della pressione è dato da un altro
polinomio dello stesso grado……

Poi per poter affrontare il problema che ci interessa dobbiamo fare un piccolo volo sulla geometria
differenziale e limitandoci alle superfici del secondo ordine, che sono quelle che poi maggiormente ci
interessano, abbiamo potuto ricordare alcuni teoremi ed in particolare il teorema di Eulero che ci dice che
considerando tutte le sezioni normali a questa superfice, quindi le sezioni tenute con un piano che contiene la
normale alla superfice considerata, allora al variare di questo piano la curva tensione che si definisce avrà un
certo raggio di curvatura. Se consideriamo tutto il fascio di piano, che ha come sostegno la normale alla
superfice nel punto, possiamo ordinare le tensioni in funzione del loro raggio di curvatura così ci accorgiamo
che c’è un raggio di curvatura massimo (il più grande di tutti) ed un raggio di curvatura minimo (il più
piccolo di tutti); la caratteristica di questi raggi minimo e massimo che chiamiamo raggi principali (definiti
nel punto) è che sono definiti in piani perpendicolari tra di loro. In un qualsiasi altro piano che è ruotato di θ
rispetto ad uno o all’altro piano, si determinano un raggio di curvatura che è legato a questi principali dalla
relazione che poi è proprio il teorema di Eulero. Il teorema di Eulero così come lo abbiamo espresso è valido
solo per superfici del secondo ordine, il numero delle curvature necessarie a definire la superfice è proprio
pari all’ordine della superfice, cioè se supponiamo una superfice del quarto ordine esso avrà quattro
curvature necessarie per poterlo definire, che sono sempre principali soltanto che non stiamo più lavorando
in due dimensioni ma in quattro. Quando abbiamo iper-superfici di ordine piuttosto elevato il calcolo di tutte
le curvature è una cosa che non è affatto semplice.

157

Potrebbero piacerti anche