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Posso pensare di avere un punzone che è quello che avrà semi assi A e B contorno dell’ellisse dell’area di

contatto, questo punzone è espresso da una funzione di secondo grado che è dato dalla direttrice relativa,
quindi il z relativo a Ax2+By2 ed allora evidentemente anche la distribuzione di pressione dell’area di
contatto sarà un altro polinomio di secondo grado rapportato alla solita radice, questo è il teorema di Galin.

Hertz, arrivò al medesimo risultato utilizzando un altro criterio infatti visse nell’800 epoca differente da
quella di Galin; Hertz si ricordò che queste espressioni formalmente erano le stesse che egli aveva trovato nel
risolvere un problema di elettrostatico e allora assunse la funzione ( eq. 4 slide 28) come distribuzione della
pressione nell’area di contatto per risolvere questo problema.

Conoscendo il teorema di Galin noi possiamo dire che Hertz dove scegliere il polinomio (3) ma ha scelto
quello (5); infatti l’espressione (3) rapportato alla (4) fornisce l’espressione (5). Quindi in questa espressione
mi compaiono sia i semi assi dell’ellisse sia la pressione al centro cioè quella massima. Questa soluzione per
la pressione è anche una soluzione particolarmente gradevole perché su tutti i punti del contorno la p va a
zero, cioè non ho un salto; cioè non ho punti all’interno dell’area che sono soggetti ad un carico che fuori va
a zero ma la pressione va a zero gradualmente. Quindi non c’è una continuità a livello di derivata però a
livello di valori (ampiezza) la continuità c’è, che di solito mi evita che ci siano dei problemi analitici
successivamente.

Quindi Hertz ha potuto dire che vale la (6), ovviamente il problema in questi termini non è ancora risolubile
(e non siamo interessato a risolverlo in questi termini, diventa un problemaccio) . Se considero le equazioni

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