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Quest’equazione è importantissima perché se dico z costante, cioè prendo tutti i punti che hanno lo stesso

valore della direttrice relativa, cioè praticamente per le due superfici reali i punti ad uguale distanza tra di
loro. Tutti questi punti hanno nel piano xy questa relazione (slide 26 eq.1), dividendo tutto per z ottengo
(eq.2) che è l’equazione di una ellisse che ha semi assi a radice di z/A e radice di z/B, cioè per le superfici
del secondo ordine la direttrice relativa è sempre un’ellisse cioè i punti equidistanti stanno sempre distribuiti
lungo un’ellisse. Adesso se considero δ l’accostamento e che il punto 1 di coordinata z1 si è spostato di w1 ed
il punto 2 di coordinata z2 si è spostato di w2. Se δ-(z1+z2) è maggiore di w1 + w2 i punti si toccano, se è < 0
i punti non si toccano ed infine se è = 0 stiamo sul contorno dell’aria di contatto. Questo è una cosa meno
scontato di quello che si può credere perché abitualmente si fa un errore formidabile perché si dice che la
zona di contatto è pian ed ellittica; assolutamente no.

La zona di contatto è un’ellisse, la zona deformata assume una forma di questo genere (slide 27). L’elemento
più rigido entra nell’altro, l’altro fa una specie di ondina, ma anche quello rigido si deforma (al centro).
Queste sono tutti quanti i punti nei quali δ meno zr è maggiore del Δw ovvero della somma degli spostamenti
e quindi si toccano. L’unico punto in cui posso dire qualcosa è il caso in cui δ meno zr è uguale a w relativo,
cioè δ meno zr meno w è uguale a zero cioè il contorno. Quel contorno effettivamente ha una superfice
ellittica e quindi definisce un piano, ma l’area di contatto non sta su quel piano è una cosa che sta un pò
sopra ed un po’ sotto e non mi trovo a vederli del tipo sia (???), voglio capire quale sia l’estensione della
superfice di contatto anche perché la pressione sarà carico diviso area. Naturalmente se mi metto nel contatto
e vado a vedere un generico punto a distanza x e y, questo punto ha subito lo stesso spostamento relativo che
hanno subito tutti i punti che si trovano su un’ellisse passante per quel punto con semiassi dati dalla z relativa
iniziale diviso A e B; ma ovviamente questo non significa che la superfice sia piana. Ovviamente i punti di
contorno, siccome appartengono ad un’ellisse mi definiscono il piano dell’ellisse, ma una cosa è dire che
questi punti stanno su di un piano ed una cosa è dire che tutti questi punti stanno sullo stesso piano.

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