Infine i casi di contatti Hertziani sono molto più vistosi di quanto sembri inizialmente, inizialmente uno non

penserebbe mai di dover andare a sbattere contro contatti localizzati o cose di questo genere invece quando
ho appoggi o cerniere ho contatti di questo genere. Questo visto è il caso generale ovviamente esiste un caso
particolare evidente, quando le due superfici non sono superfici qualsiasi ma sono sferiche che hanno ognuna
una simmetria completa, per simmetria è evidente che l’area di contatto sarà un’ellisse reso assolutamente
simmetrico ovvero una circonferenza. Quindi non ho più da calcolare A e B ma devo calcolare solo A. La
direttrice sarà la circonferenza mentre zr = Ar2 non esiste più ω perché A = B, la pressione massima è
𝑃
sempre i 3/2 della pressione media solo che questa volta la pressione media è 𝜋𝑎 2
, dove πa2 è l’area della
circonferenza quindi otteniamo le relazioni di δ ed a (vedi sistema slide 36), se si tratta di una sfera in una
sede sferica, la sede sferica ha raggio negativo.

Se le sfere sono entrambe in acciaio quindi E = 210 GPa ed υ = 0.3 abbiamo le relazioni (vedi secondo
sistema slide 37) che sono diffusissime in particolare per la pressione massima. Utilizzo il diagramma per
vedere che al centro dell’impronta (lungo l’asse z) all’aumentare della profondità cosa succede. La tensione
σz , per z = 0, è uguale a p0 e poi diminuisce, mentre σx e σy che sono uguali tra di loro lungo l’asse z, perché
lungo l’asse z non ha senso parlare di x ed y, partono da un valore inferiore e poi vanno molto più
rapidamente a zero. Questo fa si che la tensione di Von Mises raggiunge un valore massimo non in superfice
ma al disotto della superfice, quindi il punto più sollecitato non è la parte esterna (buccia) della superfice ma
un punto all’interno. Questo lo vedo sia se adopero Von Mises sia se adopero Tresca (massima tensione
tangenziale τmax) vediamo che il valore massimo di τ sta a 0.45 e questo è una cosa che verifichiamo, perché
soprattutto il cedimento per fatica per esempio per la ruota di un carroponte si verifica per scagliatura cioè ci
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