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Ricerca sull’Olocausto

Lo sterminio ebraico e le discriminazioni verso questo popolo iniziarono dopo la scesa al potere in
Germania di Hitler, che all'inizio del suo mandato fece ripartire e risollevare l'economia tedesca
dopo la sua precedente crisi. Però come ogni capo di stato voleva estendere i suoi territori al fine
di raggiungere uno dei suoi obiettivi principali cioè l'espansione fino ad istituire e governare
l'Europa, creando "il terzo reich". La grande pazzia di quest'uomo, oltre a limitare anche il pensiero
del suo popolo secondo le sue opinioni, quindi la censura di diversi giornali; fu' l'istituzione delle
leggi di Norimberga nel 1938, cioè delle leggi razziste dove obbligava il popolo ebraico, e tutte le
persone inutili per il suo pensiero come: gay, zingari, possessori di handicap ecc. a non usufruire
della maggior parte dei servizi pubblici come mezzi di trasporto, scuole , inoltre proibì i matrimoni
misti cioè fra ebrei e tedeschi, obbligando agli ebrei di vivere in alcuni quartieri chiamati "ghetti"
oltre a differenziarsi in base a dei criteri attraverso alcuni simboli che dovevano essere posti sul
loro capo di abbigliamento. Nella nostra nazione, dominava il regime fascista guidato da Benito
Mussolini che stipulò il famoso patto d'acciaio Roma-Berlino, pertanto sostenne il leader tedesco. I
principi per il cui Hitler istituì queste leggi razziste furono principi senza alcun fondamento civile,
come la sua considerazione: che la razza al mondo per eccellenza era la razza ariana e il popolo
ebraico non doveva essere considerato umano poiché secondo lui non poteva essere utile alla
società. Continuando a esporre ed a discriminare alcune etnie della società arrivò fino al punto di
trasportare con forza essi nei campi di concentramento o di sterminio istituiti in tutta Europa,
fingendo loro di dargli lavoro.

Ricerca su Primo Levi


Primo Levi nasce a Torino il 31 luglio 1919 da una famiglia
ebraica. Con l’introduzione delle leggi razziali ha difficoltà a
proseguire gli studi, ma riesce comunque a laurearsi in
chimica nel 1941. Nel 1943 entra in contatto con un gruppo di
partigiani operanti in Val d'Aosta, e nel dicembre dello stesso
anno viene arrestato dalla milizia fascista e deportato con altri
ebrei prima a Fossoli, vicino Carpi, e poi nel campo di
concentramento di Auschwitz. Il suo romanzo Se questo è un
uomo, racconta le drammatiche esperienze nel lager nazista;
Primo Levi è tra i pochissimi a far ritorno dai campi di
concentramento e sente il dovere del racconto e della
testimonianza. Se questo è un uomo, scritto tra il 1945 e il 1947, è diventato un classico della
letteratura mondiale, dopo essere stato rifiutato da molti editori ed essere stato infine pubblicato da
De Silva in una tiratura limitata. Il romanzo si apre quando l’autore viene catturato: è il 13
dicembre del 1943; Levi è un partigiano ebreo e viene trasferito in un primo momento in un campo
di concentramento italiano in attesa del trasferimento. Viene poi portato nel lager di Monowitz, il
campo satellite di Auschwitz; qui i deportati non hanno nessun diritto umano e come prigionieri
subiscono violenze fino a ridursi a scheletri, costretti a lavorare duramente contro ogni limite
umano consentito.Nel 1963 pubblica La tregua, che vince la prima edizione del Premio Campiello
e diventa poi un film per la regia di Francesco Rosi. Nel 1975 va in pensione e si dedica a tempo
pieno all'attività di scrittore: pubblica la raccolta di racconti Il sistema periodico, in cui episodi
autobiografici e racconti di fantasia vengono associati ciascuno a un elemento chimico. La chiave
a stella del 1978 vince l’anno successivo il Premio Strega. Nel 1982 in Se non ora, quando?
racconta le avventure di un gruppo di partigiani ebrei che tendono imboscate ai tedeschi sul fronte
orientale. Il libro vince nel 1982 il Premio Campiello e il Premio Viareggio. Con I sommersi e i
salvati (1986) torna sul tema dell'Olocausto, analizzando in forma saggistica la sua esperienza.
Viene trovato morto l’11 aprile 1987 alla base della tromba delle scale della sua casa di Torino.

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