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TERRA DI CINEMA

Caro Francesco,

come annunciato a margine dell’ultimo appuntamento della Scuola del Servizio Civico, descrivo brevemente i tratti
dell’idea su cui si sta lavorando.

Il progetto nasce dalla Città di Arpino – nel cui Consiglio Comunale mi onoro di sedere con delega alla Cultura – e
costituisce uno dei più ambiziosi moduli del dossier “Civitas Mundi”, il paper con cui abbiamo concorso per il titolo
di Capitale Italiana della Cultura; Arpino ha dato i natali e rappresenta le origini di narratori e pensatori, da Marco
Tullio Cicerone a Ennio Morricone, e intende coinvolgere l'intera Provincia di Frosinone, rendendola protagonista di
un ambizioso progetto di sviluppo territoriale tematico dedicato al cinema, in grado di decentralizzare i servizi che
promanano dalla Capitale, con l’obiettivo di allargare l’offerta all’ambito regionale ed evitare cosi la fuga delle grandi
produzioni.

Terra di Cinema muove dalla presa di coscienza dell’identità storica di un’area vasta, indissolubilmente legata alla
nascita e all'evoluzione della Settima Arte, che qui, fin dal 1906, con la Cines di Francesco Bragaglia, trova le sue origini.

Terra di Cinema è un pantheon di assoluto rilievo nel panorama della cinematografia mondiale: è la terra del
Fotodinamismo Futurista di Anton Giulio Bragaglia, del Neorealismo di Cesare Zavattini e Vittorio De Sica, della
Commedia Popolare di Nino Manfredi e Gina Lollobrigida, de La Dolce Vita di Marcello Mastroianni, di grandi
produzioni come Splendor di Ettore Scola e di State Buoni Se Potete di Luigi Magni. Un viaggio che prosegue fino ad
Hollywood con le pluripremiate composizioni del Maestro Ennio Morricone, un viaggio che non vuole fermarsi, ma
che vuole rigenerarsi proiettandosi al futuro.

Terra di Cinema vuole essere un contenitore tematico, con una governance mista pubblico-privato, rivolto
all’attrazione di produzioni cinematografiche e audiovisive, anche internazionali, funzionale alla posizione in essere
di una serie di azioni di stimolo, atte a velocizzare, semplificare e sburocratizzare l’offerta di servizi e permessi
dedicati alle produzioni.

Il valore del progetto è amplificato da una varietà pressoché unica di location; dai paesaggi montani, alla collina,
passando per i borghi storici, fino alla periferia (il luogo-non luogo), spingendosi fino al mare e alle isole, grazie ad
un protocollo in corso di definizione con il Litorale del Lazio (San Felice Circeo, Comunità Isole Pontine), da cui nascerà
Mare di Cinema.

Si tratta di location naturalmente esclusive, da inserire in un database (Production Guide e Location Guide) che ambisce
a nutrire il patrimonio dell’Italian Film Commission, anche attraverso la Lazio Film Commission, generando una grande
opportunità per le società di produzione romane, che ritroverebbero a pochi chilometri di distanza dalle proprie
sedi, dalle proprie maestranze e dai grandi rental cinematografici, un’offerta credibile e funzionale, in linea con quelle
di maggior rilievo nel panorama nazionale, come Piemonte, Friuli, Puglia e Trentino Alto Adige.

Saremmo onorati di poter raccontare ad ANICA i dettagli programmatici del progetto e di poter avviare una
collaborazione che ne pianifichi e strutturi la realizzazione.

Ringraziandoti per l’attenzione dedicata al tema, resto in attesa di un tuo cenno di riscontro e, con l’occasione, ti invio
i miei più cari saluti.

Niccolò

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