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Sposo all’altare

• Canon in D (Pachelbel) versione classica

Entrata paggetti con fedi


Entrata damigelle con petali
Entrata sposa con padre

Saluto invitati

Un sentito e caloroso benvenuto a tutti, alle famiglie degli sposi, agli amici ed ai colleghi.

Grazie per essere presenti qui oggi.

Questo è un giorno meraviglioso, un giorno di festa, e non potrebbe essere altrimenti.

Lo è in special modo per Sara e Tudor, che hanno deciso di celebrare il loro matrimonio con tutti
voi presenti in questo idilliaco luogo, nel mezzo dei bellissimi e soleggiati colli di Bologna.

Bologna città natale o d’adozione per molti dei presenti; città che ha visto nascere il sentimento
tra Sara e Tudor e che oggi ci ha fatto riunire qui tutti assieme per suggellarlo con l’unione in
matrimonio.

Presentazione degli sposi

E non vi pare meraviglioso?! Non si conoscevano, ignoravano la reciproca esistenza ma le strade


del destino hanno voluto farli incontrare

Sara e Tudor improvvisamente e inaspettatamente si incontrano durante il periodo


dell’università... e dopo anni e mille peripezie siamo oggi qua!

Per tanto tempo gli studi prima e le esperienze lavorative e di ricerca poi li hanno tenuti distanti

Non sono mai fuggiti l’uno dall’altro

Non si sono mai inseguiti

Ma sempre reciprocamente cercati, aspettati, voluti, amati.

Sicuramente vivere all’estero, lontani dalle famiglie e dagli amici di sempre comporta tutta una
serie di difficoltà che li ha portati a conoscersi più a fondo e nel profondo nonché a supportarsi
l’un l’altro in tutti i momenti, davanti a tutte le difficoltà che la vita riserva.
Il loro legame è rimasto forte e solido nel tempo nonostante la lontananza, le città e le esperienze
diverse ma sempre condivise e ora da quasi 4 anni vivono assieme nel sud Germania, a Friburgo.

Il borgo libero così come il loro amore.

• Nuvole di Enaudi Musica di sottofondo al piano

Intervento Giulia

Sara, per me sei sempre stata un’importante figura di riferimento.

In te non ho trovato solo una sorella ma una vera Amica, una di quelle con la A maiuscola, una di
quelle che c’è davvero quando hai bisogno.

Ti ricordi da piccole quando prendavamo i voli da sole per attraversare l’oceano? Bhè tanta paura
io non ne avevo perché c’eri tu al mio fianco.

Mi ricordo che ti guardavo dal basso verso l’alto con uno sguardo pieno di stima.

Tutt’ora ti guardo così e ammiro la bellissima donna che sei diventata.

Una donna audace e coraggiosa, che ha deciso di amare.

Sapete dicono che l’amore sia per gli audaci, per questo motivo ho deciso di augurarvi non solo
giorni felici e spensierati ma anche il coraggio.

Coraggio di andare avanti nonostante i momenti difficili, coraggio nelle scelte di vita che farete
insieme, coraggio di vedervi solo con i vostri occhi e non con quelli altrui.

Sara, Tudor spero che passiate una vita piena di coraggio.

Intervento cerimoniere

Siete belli, oggi

Anzi meravigliosi

Siete giovani

Siete vivi

Siete vitali

Siete Vita
Siete … amore!

È un onore poter celebrare la vostra Unione

Un onore partecipare al vostro Sentimento

Vero, vitale, autentico, spontaneo

Senza infingimenti

Puro

Che oggi si suggella davanti a tutti noi

L’amore è sempre un atto rivoluzionario

Una rivoluzione interiore e della propria vita

Che diventa improvvisamente un cammino in comune

Una strada da percorrere assieme

E, infatti, ci troviamo oggi qui riuniti per celebrare l’unione in matrimonio di Sara e Tudor, il loro
percorso, soprattutto e più di ogni altra cosa ciò che fin qui li ha portati: l’amore.

Difficile forse impossibile da indagare, afferrare, studiare, cogliere.

Eppure, facile da vivere.

Forse l’unico punto di partenza, un piccolo ma stabile approdo lo possiamo trovare nell’etimologia
della parola amore.

A cavallo del mito, nell’etimo più arcaico e oscuro ma al contempo quello con maggior fascino e
suggestione.

A Mors: assenza di morte

In questa scarna definizione si manifesta e disvela tutta la potenza di questo sentimento.

Sempre in bilico tra la terra e il cielo, unica via per uscire dall’umano troppo umano che ci permea.

All’origine dei tempi, nell’insondabile dialettica dei corpi e delle anime nasce l’Amore…
Quando era ancora possibile creare ogni cosa, nessuna scelta era stata fatta, ogni storia poteva
essere scritta e tutto poteva rappresentare anche il proprio contrario non esistendo un senso
univoco con il quale contrassegnare i pensieri e le cose.

E di questa arcaica libertà totale e totalizzante rimane tracce solo nell’amore che siamo qui oggi a
celebrare.

Come allora spiegare l’arco voltaico che si sprigiona nel momento dell’innamoramento? Perché
l’amore tra due persone è così forte da vincere ogni cosa?

Perché nell’incontro tra due innamorati si ricompone l’infranto si disegna l’immagine della
perfezione, di quella perfezione perduta nella notte dei tempi.

Il corpo diviene il protagonista ed insieme il transito della consumazione di un destino che


assomma in sé una dimensione fisica e una metafisica.

L’amore è il tramite tra il finito e l’infinito, la chiave di volta attraverso la quale possiamo scorgere
al di là della nostra finitudine.

L’amore stesso non può intendere che cosa sia, perché non è una qualche cosa, ma è
incomprensibile a sé ed a ogni intelletto.

L’amore è come un sospiro, sospeso tra le meccaniche dell’uomo e le meccaniche celesti… Un


reset dell’animo e dell’anima

In questo è la grazia che ci regala l’amore.

Crea e si crea

Vive attraverso di noi e ci rende liberi: di scegliersi ogni giorno, ogni ora, ogni minuto

E oggi siamo qui a scrivere una pagina bellissima dell’amore

Quell’amore che, parafrasando una celebre canzone,

“Vi proteggerà dalle paure e dalle ipocondrie


Dai turbamenti che incontrerete per la vostra via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del nostro tempo

Vi solleverà dai dolori e dagli sbalzi d'umore


Dalle ossessioni delle vostre manie
Supererà le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farvi invecchiare”

Oltre il tempo e la materia, nella libertà, nell’insondabile, nell’inconsapevole e incolpevole sfiorarsi


si creano incontri irripetibili, che non possono essere frenati ma solo vissuti.

E nell’incompressibile non ci resta che la parola…il nostro unico mezzo per comunicare, per
entrare in contatto, per cercare di spiegare e spiegarci, per aprirci al prossimo, per amare e per
amarci. E l’ultima parola, la più lieve, la più delicata non può che essere lasciata alla poesia…

“In questa notte d'autunno

sono pieno delle tue parole

parole eterne come il tempo

come la materia

parole pesanti come la mano

scintillanti come le stelle.

Dalla tua testa dalla tua carne

dal tuo cuore

mi sono giunte le tue parole

le tue parole cariche di te

le tue parole, madre

le tue parole, amore

le tue parole, amica.

Erano tristi, amare

erano allegre, piene di speranza

erano coraggiose, eroiche

le tue parole

erano uomini”
Poesia letta da Serena

 River flows in you di Yiruma  musica di sottofondo

Intervento Riccardo

Ormai sapete che io sono appassionato d'arte, quindi in questa giornata speciale ci tengo a
dedicarvi un pensiero personale proprio partendo da un quadro. Non è tra i più conosciuti, ma
sarà sufficiente descriverlo per farvi capire perché l'ho scelto.
Si tratta de "L'invenzione del disegno" di Joseph-Benoît Suvée. "Cosa c'entra?", mi direte...
In questo dipinto, un ragazzo abbraccia la sua amata mentre la luce di una candela proietta le loro
ombre sul muro. Lei, salda tra le braccia di lui,
traccia sicura il contorno delle due ombre, ora fuse in un'unica immagine sulla parete. Sta
rendendo questa fusione eterna... permanente.
Anche voi, oggi - mi sento di dire - state facendo questo: per tanto tempo avete "proiettato
un'unica ombra", condividendo la quotidianità e accettando i pregi e i difetti l'uno dell'altra. Ora,
state tracciando un solido contorno intorno all'abbraccio di queste ombre.
Vi conosco solo da alcuni anni, ma visto quanto abbiamo condiviso mi sembra che ci conosciamo
da molto più tempo. Proprio per questo, proprio per quello che ho avuto modo di vedere e vivere
insieme a voi, mi sento di dire che il disegno nato dal contorno delle vostre ombre sarà un vero
capolavoro.

• Morricone Nuovo Cinema Paradiso primo stacco musicale

Introduzione alle promesse:


“Gli sposi per sigillare la loro unione sii scambieranno le promesse e le fedi nuziali

Scambio delle promesse di matrimonio e anelli

• Morricone - Gabriel's Oboe  secondo stacco musicale

Dichiarazione di matrimonio:

“Ora che gli sposi si sono scambiati gli anelli e le promesse, alla presenza dei testimoni (Giulia e
Lorenzo) e di voi tutti dichiaro Tudor e Sara marito e moglie.”

Bacio e applausi

• Piovani - La vita è bella  uscita sposi

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