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Un'analisi quindi a livello macroscopico, cioè visibile a occhio nudo che possiamo
definire GRANDE DIMENSIONE:
Il primo gruppo comprende il Tema fino alla Var. XI e tutte queste Variazioni sono in
tonalità Minore.
Il terzo gruppo comprende la Var. XVII fino alla Var. XXXII. Tutte variazioni in
tonalità minori.
In questo terzo gruppo possiamo individuare un sottogruppo. Infatti nella var. XXX
abbiamo uno distacco netto perché passiamo ad un ritmo più lento, quasi come se
fosse la ripresentazione del tema: dalle semicrome passiamo alle semiminime. La
ripresa del tema alla fine della composizione è tipica in tutte le variazioni di stile
tedesco. Esempi possono essere le Goldberg di J.S.Bach, l' op 109 di Beethoven e le
variazioni Serieuses di Mendelssohn.
Fra la var. XXXI e la var. XXXII non c'è una netta chiusura. E' un continuo fluire. Ci
sono le stesse quartine e possono essere considerate un'unica variazione.
Di seguito l'ultima battuta della var. XXXI e la prima battuta della var. XXXII
Inoltre la var. XXXII a differenza di tutte le altre var. che sono di 8 battute, presenta
50 battute.
TEMA TONALITÁ MAGGIORE 8
I TONALITÁ MAGGIORE 8
II TONALITÁ MAGGIORE 8
III TONALITÁ MAGGIORE 8
IV TONALITÁ MAGGIORE 8 I GRUPPO: DAL TEMA ALLA VARIAZIONE XI
V TONALITÁ MAGGIORE 8
VI TONALITÁ MAGGIORE 8
VII TONALITÁ MAGGIORE 8
VIII TONALITÁ MAGGIORE 8
IX TONALITÁ MAGGIORE 8
X TONALITÁ MAGGIORE 8
XI TONALITÁ MAGGIORE 8
XII TONALITÁ MINORE 8
XIII TONALITÁ MINORE 8 II GRUPPO: DALLA VARIAZIONE XII ALLA
XIV TONALITÁ MINORE 8 VARIAZIONE XVI
XV TONALITÁ MINORE 8
XVI TONALITÁ MINORE 8
XVII TONALITÁ MAGGIORE 8
XVIII TONALITÁ MAGGIORE 8
XIX TONALITÁ MAGGIORE 8
XX TONALITÁ MAGGIORE 8
XXI TONALITÁ MAGGIORE 8
XXII TONALITÁ MAGGIORE 8 III GRUPPO: DALLA VARIAZIONE XVII ALLA XXIX
XXIII TONALITÁ MAGGIORE 8
XXIV TONALITÁ MAGGIORE 8
XXV TONALITÁ MAGGIORE 8
XXVI TONALITÁ MAGGIORE 8
XVII TONALITÁ MAGGIORE 8
XVIII TONALITÁ MAGGIORE 8
XIX TONALITÁ MAGGIORE 8 SOTTOGRUPPO/IV GRUPPO O CODA: DALLA
XXX TONALITÁ MAGGIORE 8
VARIAZIONE XXX ALLA VARIAZIONE XXXII
XXXI TONALITÁ MAGGIORE 8
XXXII TONALITÁ MAGGIORE 50
Nelle Variazioni in Do minore WoO 80 Beethoven utilizza diverse tecniche per
interconnettere fra loro le variazioni. Ad esempio, accoppia fra loro più variazioni e
questo sarà un importante fattore unificante. A tal proposito utilizza per esempio
l'intensificazione ritmica, l'espansione del registro, connessioni registrali, somiglianze
armoniche e motiviche. Tutte interrelazioni che serviranno a unificare la
composizione.
B. nelle prime 3 variazioni utilizza l'espediente della variazione nella variazione e per creare questo
filo conduttore nelle variazioni cambia le mani, la linea del Soprano passa al Basso e poi le mette
insieme. Le Var. I-II-III sono praticamente le stesse anche armonicamente.
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Le variazioni IV -V-VI sono collegate tra loro e le possiamo considerare come un secondo sottogruppo del
primo gruppo. La dinamica è in continuità, abbiamo la terzina ed è presente il procedimento della emiolia.
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II
III
IV
VI
VII
VIII
IX
XI
XII
XIII
XIV
XV
XVI
XVII
XVIII
XIX
XX
XXI
XXII
XXIII
XXIV
XXV
XVI
XXVII
XXVII
I
XXIX
XXX
XXXI
XXXII
É possibile che la dinamica delle variazioni sia regolata da un disegno ben preciso e
che ci sia quindi una gestione dalla dinamica scaturita da un senso di unità? o è
inserita all'inserita all'interno di ogni variazione senza una particolare visione
d'insieme?
1 2 3 4 5 6 7 8
TEM F sf P
A
I p sf
leggierment p
e
II Leggiermen f
te p p
III
IV P sfp
V Cresc sf
.
VI f sf Sf sf sf sempre staccato e
sforzato
VII P sf P
VIII
IX Con sf P
espressione
X Sempre
forte
XI Sempre
forte
II GRUPPO : VARIAZIONI IN TONALITÁ MINORE
1 2 3 4 5 6 7 8
XII p Sf Sf P
semplice
XIII (sf)
XIV Sempre Sf
staccato
XV Dolce Cresc. risoluto
XVI Cresc. rinf. Dim.
1 2 3 4 5 6 7 8
XVII Dolce Cresc. sf Sf p
XVIII F F F sf sf sf sf sf sf
sf
XIX f p f p f p f p f p cresc f
XX Sempre Sf
forte sf
XXI Sempre
forte
XXII F sf Sf sf Sf sf
XXIII Pp sf Pp
XXIV staccato Sf sf Sf sf Sf sf
sempre sf sf
XXV P Sfp
XXVI F
XXVII F F
XXVIII P
semplice
XXIX Ff f ff
Il movimento delle voci esterne permette una ricca e variata armonia che è in qualche
modo insolita per un così breve tema. Sono presenti diversi tipi di accordi. È
probabile che Beethoven abbia volutamente deciso di non ripetere gli accordi
esattamente allo stesso modo.
Una delle più importanti caratteristiche ritmiche del tema e l'idea frequente
dell'utilizzo di due note contro tre, noto anche come Emiola. In musica l' Emiola è
un mutamento nella scansione ritmica che consiste nel passaggio da una suddivisione
binaria in una ternaria (come il passaggio da due minime puntate a tre minime senza
punto) o viceversa; l'effetto di mutamento ritmico è ben percepibile. L'emiolia può
avere anche la durata di una sola battuta.
Proposto nel tema, l'emiola avrà effetti di vasta portata anche nelle variazioni
successive. Delle volte funge da collegamento con altre variazione altre volte invece
sviene utilizzata per dar vita a incertezze ritmiche in quei luoghi in cui Beethoven
desidera evitare la prevedibilità.
Nella 7 - 8 battuta possiamo notare da vicino quanto detto prima riguardo l'emiola e
nell’esempio di seguito proposto mostriamo il suggerimento di un secondario strato
ritmico nel tempo duplo.
L'esempio di seguito proposto mostra due di questi strati che sono presenti nelle
misure 7-8 del tema.
Un' altro aspetto importante da notare è che le misure 6-7-8 contengono un ritmo
armonico inaspettato che è in netto contrasto con il prevedibile ritmo di minima
puntata riscontrabile nelle prime cinque misure.
Nell'esempio è raffigurato lo schema armonico nelle misure 5-6-7-8 che non è
casuale, ma assolutamente simmetrico.
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O 1
Per finire sempre nella seconda misura del tema è da notare il salto re sol riproposto
in modo scalare con le semi biscrome sol la si do re
Infine da notare l'inversione di note: Il fa# nella battuta seguente passa al basso in bequadro; e lo stesso
accade al lab al basso che nella battuta dopo passa al soprano in la♮.
Nel tema il climax si trova nella sesta misura. Questa nota è stata messa in evidenza
volutamente da Beethoven con lo sforzato. E nelle altre variazioni ?
NELLA TABELLA SOTTOSTANTE SI ANALIZZA QUAL'É IL CLIMAX DI OGNI VARIAZIONE E IN QUALE BATTUTA
SI TROVA:
1 2 3 4 5 6 7 8
II Inferiori LA6
Inferiore LA0
IV SuperioreLA5
Inferiore FA0
V Superiore LA6
VI Superiore LA6
IX Superiore LA5
X Superiore LA6
XIV InferioreLA
6
XV SuperioreLA6
XVI SuperioreLA6
Infer. FA0
XXIV Super.
SI b/LA6
Acciaccatura
Infer. FA1