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Maschere
di Vincenzo Capuano e Marianna Chiuchiolo
Indice
Condizioni di uso del testo ........................................................................................ 3
Versioni ................................................................................................................... 3
Informazioni per l’Organizzatore ................................................................................ 3
Indizi da consegnare subito .................................................................................... 10
Indizi da consegnare ad inizio secondo atto ............................................................. 16
Copione di Sonia Duderstadt ................................................................................... 20
Copione di Daniela Nocentini ................................................................................... 29
Giulia Sofia de Ferra ............................................................................................... 36
Evaldo Di Giacomo ................................................................................................. 45
Renato Pagani ........................................................................................................ 54
Versioni
Ci si riserva la possibilità - anche grazie ai vostri suggerimenti e alle vostre
segnalazioni - di rendere disponibili versioni migliorate e corrette di questo testo per
tutto il periodo in cui sarà scaricabile dagli abbonati. Vi invitiamo pertanto a visitare
periodicamente il sito della Murderparty per verificare la disponibilità di eventuali
aggiornamenti.
Cosa è accaduto
Firenze, 12 agosto 2016. Un assassino seriale si aggira per le strade della città, e negli
ultimi mesi ha già colpito diverse volte. Costui abbandona le proprie vittime in
periferia, sedute su una panchina, e mette sui loro volti una maschera bianca su cui
scrive una parola in uno strano alfabeto e una sequenza di numeri. Le forze dell' ordine
lo hanno soprannominato “Persona”.
Ieri ha fatto una nuova vittima, Alex Tronconi, ed ha quasi ucciso anche la sua
fidanzata, Sonia Duderstadt, che si è salvata per miracolo. In soccorso della ragazza
sono arrivati Evaldo Di Giacomo, Renato Pagani, Daniela Nocentini e Giulia de Ferra,
che, però, sono finiti in una trappola preparata dall'assassino che, in pochi attimi, ha
lasciato profondi segni sui loro corpi.
Il modus operandi del delitto è stato leggermente diverso dalle altre volte. Davvero
Persona è diventato più efferato? O invece è qualcun altro che si nasconde dietro
l’inquietante maschera di un serial killer per compiere la propria personale vendetta?
Talvolta le maschere sono della mente… messe da noi e solo per noi. Perché ci sono
anfratti del nostro animo che noi stessi non vogliamo vedere.
I personaggi
Alex (Alessio) Tronconi: la vittima
27 anni, studente di informatica. Dongiovanni e hacker coinvolto in attività non
sempre lecite, era da molti considerato immaturo e poco affidabile. Fidanzato con
Sonia.
Sonia Duderstadt
24 anni, laureanda in chimica all'Università di Firenze, una studentessa modello con
un’intelligenza sopra la media.
→ Dietro la maschera: soffre di sadismo generato da mania di controllo.
Evaldo Di Giacomo
45 anni, professore di storia antica all'Università di Firenze. Ottimo ascoltatore, dai
modi molto amichevoli.
→ Dietro la maschera: soffre disturbo evitante di personalità.
Renato Pagani
41 anni, brillante uomo d'affari e squalo della finanza noto per la sua pessima
reputazione di avaro, xenofobo e sessista.
→ Dietro la maschera: in realtà è un benefattore con un forte senso della giustizia, cosa
che non vuole rendere nota poiché ritiene potrebbe renderlo vulnerabile agli occhi della
concorrenza.
Daniela Nocentini
33 anni, psicologa. Ha una sensibilità fuori dal comune che la rende eccellente nel
suo lavoro.
→ Dietro la maschera: ha sofferto in passato di sadismo patologico di natura edonistica.
Sandra Masi
Vittima, casalinga di 38 anni, moglie di un ricco imprenditore.
© Murderparty – ver. 1.0; febbraio – marzo 2017; Vietata la riproduzione - Pagina 4 di 60
Collana “Il Taccuino” - Caso n. 47 – Maschere – di Vincenzo Capuano e Marianna Chiuchiolo - www.murderparty.it
Maurizio Cini
Vittima, impiegato di 52 anni, ex alcolista.
Anna Iandi
Vittima, assistente universitaria di 31 anni, impiegata presso il dipartimento di
Scienze Sociali dell’Università di Firenze.
Stephen Kosikys
Pseudonimo usato da Renato Pagani per fare beneficenza.
Informazioni utili
Taser
(Da Wikipedia) Il taser (acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle) è un
dispositivo classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell'elettricità
per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. In
italiano è anche nota come "pistola elettrica", "storditore elettrico" o "dissuasore
elettrico".
È stata inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty
International l'arma in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli
Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi
cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.
Sadismo
(Da Wikipedia) Il sadismo è una parafilia consistente nel trarre piacere dall'infliggere
dolore fisico o umiliazioni psicologiche ad altri soggetti.
[...] il sadico, tendenzialmente, [...] può spingere la sua azione fino a soprassedere o
rinunciare al consenso esplicito della "vittima" dei suoi gesti, o addirittura, nei casi di
sadismo patologico, fino a oltrepassare i limiti della legalità rendendosi responsabile di
atti lesivi dell'integrità psicofisica o addirittura della vita di colui o colei su cui agisce.
Il termine deriva da Donatien Alphonse François de Sade, meglio conosciuto come
Marchese de Sade (1740 - 1814), aristocratico francese autore di diversi libri erotici e di
alcuni saggi filosofici, in cui è evidenziata la figura del sadico come individuo capace di
compiere, con scientifica razionalità, ogni sorta di azione volta al male, rifiutando ogni
limitazione imposta dalla morale comune e riconoscendo come unica legge il
perseguimento e l'accrescimento del proprio personale piacere.
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
(Da Wikipedia) Il disturbo ossessivo-compulsivo o DOC (in inglese obsessive-
compulsive disorder o OCD) viene chiamato anche sindrome ossessivo-compulsiva o
SOC (in inglese obsessive-compulsive syndrome o OCS). [...] In psicoanalisi è tuttora
definito nevrosi ossessiva.
Tale disturbo consiste in un disordine psichiatrico che si manifesta in una gran
varietà di forme, ma è principalmente caratterizzato da [...] una sintomatologia
costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da
eseguire) che tentano di neutralizzare l'ossessione.
[...] I sintomi esatti possono includere, più specificamente, tutti o solo alcuni dei
seguenti:
● la ripetizione continua di azioni "riparatrici" (lavarsi le mani);
Etruschi
(Da Wikipedia) Gli Etruschi furono un popolo dell'Italia antica, di lingua non
indoeuropea e di origine incerta, affermatosi in un'area denominata Etruria,
corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria fino al fiume Tevere e al Lazio
settentrionale. Successivamente si espansero a nord nella zona padana (attuali Emilia-
Romagna, Lombardia sud-orientale e parte del Veneto meridionale) e a sud fino in
Campania.
© Murderparty – ver. 1.0; febbraio – marzo 2017; Vietata la riproduzione - Pagina 7 di 60
Collana “Il Taccuino” - Caso n. 47 – Maschere – di Vincenzo Capuano e Marianna Chiuchiolo - www.murderparty.it
La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi
successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di
conquista e assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista
di Veio da parte dei romani nel 396 a.C.
Sprinkler Antincendio
(Da Wikipedia) Lo sprinkler (letteralmente "spruzzatore" in inglese) è un sistema
automatico di estinzione a pioggia; ha lo scopo di rilevare la presenza di un incendio e
di controllarlo in modo che l'estinzione possa essere completata con altri mezzi, oppure
di estinguerlo nello stadio iniziale.
Un sistema sprinkler comprende un'alimentazione idrica e una rete di tubazioni,
solitamente posizionate a livello del soffitto o della copertura, alla quale sono collegati,
con opportuna spaziatura, degli ugelli erogatori chiusi da un elemento termosensibile.
In caso d'incendio, il calore sviluppato provoca l'apertura degli erogatori che si trovano
direttamente sopra l'area interessata e conseguentemente la fuoriuscita di acqua che
permette il rapido controllo dell'incendio con il minimo dei danni.
[...] L'elemento termosensibile è il componente che attiva l'uscita dell'acqua. In
condizioni normali il componente fa in modo che il tappo resti nella sua posizione e
non vi sia fuoriuscita di acqua. Non appena l'elemento viene esposto al calore, cede e
rilascia il tappo. Gli elementi termosensibili sono di due tipi, entrambi ugualmente
affidabili: lega metallica fusibile oppure bulbo di vetro frangibile. La normale
temperatura di funzionamento è tra 57 e 77 °C.
Cronologia
Mesi precedenti al delitto
Febbraio 2015 (un anno e mezzo fa): Alex inizia la terapia con Daniela
Ottobre 2015 (dieci mesi fa): Alex e Sonia si mettono insieme
Dicembre 2015 (otto mesi fa): Renato inizia a collaborare con Alex
Gennaio-febbraio 2016 (sette mesi fa): Sedute di Renato con Daniela
13 febbraio 2016: ritrovamento del cadavere di Adele Biancalani; la questura
di Firenze contatta Evaldo Di Giacomo per l’interpretazione della scritta in
Etrusco
Aprile 2016 (quattro mesi fa): Alex e Sonia vanno a vivere insieme
30 aprile 2016: ritrovamento del cadavere di Sandra Masi; la questura di
Firenze contatta Daniela Nocentini per stilare un profilo del serial killer;
Evaldo chiede un parere a Giulia sull’interpretazione della sequenza di
numeri
Maggio 2016: Donazione di Stephen Kosikys al dipartimento di Storia
dell’Università di Firenze; Alex comincia a corteggiare Daniela in maniera
esplicita
Metà giugno 2016 (due mesi fa): Renato interrompe la collaborazione con
Alex
Referto medico
Foto della maschera ritrovata sul corpo della prima vittima di Persona
Le maschere ritrovate sulle altre vittime sono identiche, e su tutte è stata tracciata la stessa scritta;
sono, invece, ogni volta diversi i numeri, che, a partire dalla seconda vittima in poi, sono:
2,4494897
1,7320508
1,6180339
La Novella di Firenze
Tutte le news di Firenze città e provincia - 6 agosto 2016
Nuova vittima di “Persona”, l’assassino delle maschere
Terrore in città alla notizia di una nuova vittima di quello che è stato soprannominato
“Persona”.
Nella giornata di ieri è stato ritrovato nella periferia sud della città, il corpo di Anna Iandi,
assistente universitaria di 31 anni che era stata vista per l’ultima volta il pomeriggio del 4 agosto
presso una fermata d’autobus nel quartiere universitario. Come le altre vittime dell’assassino
delle maschere, anche lei è morta per strangolamento dopo essere stata tramortita, ed è stata poi
abbandonata su una panchina con una maschera sul volto.
Il numero delle vittime del misterioso assassino sale, così, a quattro. Indiscrezioni dicono che
“Persona” abbia lasciato un codice sulle maschere che forse potrebbe aiutare ad identificarlo.
Secondo fonti ufficiose, non sembra esserci un collegamento tra questa vittima e le tre
precedenti, per le quali, invece, la polizia stava già seguendo una pista. Che si tratti di un fanatico
e non del killer originale?
Gli inquirenti lavorano alacremente per risolvere il mistero e suggeriscono di fare attenzione.
toscanaweb.it
L’Università di Firenze finanzia uno scavo nell’area
archeologica di Capannori
16 maggio 2016
Il Dipartimento di Storia e Archeologia dell’Università di Firenze ha reso pubblica la notizia
dell’apertura di uno scavo nella zona archeologica di Capannori che si focalizzerà sulla ricerca di nuovi
reperti legati all’antica civiltà etrusca. Certo è che, se lo scavo dovesse portare alla luce testimonianze
rilevanti, l’Università potrebbe beneficiarne notevolmente, sia in termini economici che di prestigio. Il
finanziamento dell’operazione è stato possibile grazie ad una sostanziosa donazione effettuata da
Stephen Kosikys. Non è la prima volta che l’ateneo gode dei favori del misterioso benefattore, la cui
identità è tutt’ora avvolta nel mistero.
L’Università non è l’unica istituzione ad aver ricevuto una mano da Kosikys, ma solo una delle
tante: ricordiamo, per citare le più recenti, la donazione di alcune settimane fa ad Amnesty
International e quella, piuttosto sostanziosa, di due mesi fa a Medici Senza Frontiere e alla Croce
Rossa.
L’edificio è un vecchio capannone industriale abbandonato da anni, in moderato stato di degrado, situato a circa
6 km a Sud dal centro di Firenze. L’impianto elettrico non è funzionante. L’ingresso principale è situato sulla
facciata. È presente un ingresso laterale che dà accesso direttamente al seminterrato. Le finestre del piano terra sono
tutte munite di inferriate. Il seminterrato non ha finestre. L’area esterna è completamente asfaltata. La recinzione è
malandata e i cancelli, sia sulla strada principale che su quella secondaria, sono divelti. Per imboccare una delle due
strade c’è una svolta qualche chilometro prima. Entrambe le strade terminano una volta raggiunta l’area del
capannone.
N.B. Le icone non sono in scala, poiché gli ambienti sono molto ampi.
Chi sei
24 anni, fidanzata di Alex. Laureanda in chimica all'Università di Firenze. Una
studentessa modello con un’intelligenza di molto sopra la media.
→ Dietro la maschera: soffri di sadismo e mania di controllo.
Aspetto
Hai un foulard al collo che copre delle evidenti ecchimosi: sei stata quasi uccisa quando
hanno cercato di strangolarti con un laccio di nylon (per i dettagli vedi dopo).
Renato Pagani
41 anni, uomo d'affari e squalo della finanza noto per la sua pessima reputazione di
avaro, xenofobo e sessista.
Daniela Nocentini
33 anni, psicologa. Una professionista stimata anche se, a tuo parere, sopravvalutata.
Nel capannone non funzionava l’impianto elettrico. Facendo luce con una torcia
d’emergenza, l’hai portata nel seminterrato senza finestre e l’hai stordita con un taser.
Credevi che sarebbe svenuta, invece è rimasta paralizzata ma cosciente. Maledetta
Hollywood! Poco male, l’hai tramortita facendo pressione sulla carotide, quindi l’hai
strangolata. Con tua stessa sorpresa, nonostante fosse svenuta, la cosa ti appagava
comunque. Il controllo totale sulla vita di un altro essere umano! Finalmente, non eri
più tu quella controllata, ma colei che controllava.
Hai portato il corpo di Adele in un viale in periferia e l’hai posizionato su una
panchina, sistemandolo come una persona normalmente seduta. Poi le hai messo una
maschera sul volto, per dire a tutto il mondo che la sua vita era normale solo in
apparenza. Sulla maschera avevi anche scritto una parola in antico Etrusco
(“phersu”, che significa proprio “maschera”), e le prime cifre di un numero che conosci
bene, il pi greco. Perché proprio quello? È un cosiddetto “numero malvagio”, perché
sommando le sue cifre decimali ad un certo punto la somma fa 666. Usando un
numero malvagio volevi denunciare a tutti la cattiveria di una società che non
permette alle persone di avere il controllo delle proprie vite. Ti sentivi appagata e
potente. Hai capito subito che Adele sarebbe stata solo la prima della lista.
Hai deciso che avresti usato il seminterrato del capannone per uccidere anche le tue
vittime successive. Hai lasciato la torcia d’emergenza lì. A causa dell’incidente con il
taser, hai pensato bene di creare una sorta di sistema di emergenza nel caso non fossi
riuscita a stordire le tue vittime. Hai diluito dell’acido cloridrico nell’acqua
dell’impianto antincendio, che poteva essere azionato anche senza corrente elettrica, e
modificato lo spruzzatore affinché scattasse subito dopo aver toccato una fonte di
calore (altrimenti ci avrebbe messo almeno trenta secondi). Un ottimo diversivo in
caso di problemi.
Ti è venuto da ridere quando hai scoperto che la polizia ti ha soprannominata proprio
“Persona”. La parola italiana persona viene dal latino persona-personae, che, neanche
a farlo apposta, deriva proprio da phersu. Maschera. Proprio quello che volevi
denunciare. Brave, stupide mosche! Una cosa buona l’avete fatta.
Con le stesse modalità utilizzate per il primo omicidio, hai adescato e ucciso altre due
persone: Sandra Masi e Maurizio Chini. A quel punto, anche a seguito delle
segnalazioni degli stessi utenti, i forum erano stati messi sotto controllo e nessuno si
fidava più degli altri (che falsi! Non volevano morire comunque?). Inoltre, nonostante
tu avessi utilizzato credenziali false, pensi che la polizia fosse riuscita a risalire agli IP
dei PC che avevi utilizzato perché all’università c’erano in giro facce nuove,
sicuramente dei poliziotti in borghese. Ma tu ormai non riuscivi più a fare a meno di
uccidere. Dovevi trovare le tue vittime altrove.
Dai tuoi ripetuti controlli su Alex, hai scoperto che ultimamente si sentiva spesso con
due ragazze: Anna Iandi e una certa Dany. Anna la conoscevi, una sciacquetta
dell’università, un’assistente sui trent’anni. Ma Dany… chi era? Non importava:
© Murderparty – ver. 1.0; febbraio – marzo 2017; Vietata la riproduzione - Pagina 23 di 60
Collana “Il Taccuino” - Caso n. 47 – Maschere – di Vincenzo Capuano e Marianna Chiuchiolo - www.murderparty.it
a chiamarlo, hai pensato che forse non eri riuscita a ucciderlo davvero. Gli hai urlato
che non volevi, gli hai chiesto di perdonarti. Hai persino provato a rianimarlo diverse
volte senza successo.
È successa poi una cosa che non avevi previsto: hai sentito una macchina arrivare.
Questa sorpresa ti ha fatto tornare completamente lucida. Volevi scappare ma hai
sentito delle voci e una era quella di Daniela. L’hai sentita avvicinarsi e chiamare.
Maledetta… Era colpa sua se Alex era morto! Doveva esserci lei distesa senza vita su
quel pavimento! Hai indossato la maschera che avevi portato e ti sei nascosta in una
zona d’ombra. Daniela è entrata nella stanza e si è chinata su Alex, ed è stato a quel
punto che l’hai colpita col taser dietro la nuca. Però le batterie si stavano esaurendo;
ha urlato dal dolore ma continuava a muoversi. Ti ha spinta via e si è allontanata.
Quando si è voltata verso di te hai fatto per colpirla nuovamente. Per tutta risposta
lei ti si è fiondata addosso, siete finite a terra e avete combattuto. Daniela è anche
riuscita a colpirti sulla pancia con il tuo taser! Fortunatamente aveva ancora meno
potenza, ma ti ha fatto un male cane e ti sei trovata disorientata e dolorante; come se
non bastasse la maschera ti limitava la visibilità. Approfittandone, Daniela ti è
saltata addosso e ha cercato di strangolarti con il laccio che avevi usato per Alex. Era
più forte di te e hai presto perso i sensi.
Quando sei rinvenuta avevi ancora la maschera sul volto. L’hai tolta buttandola a
terra. Alex era ancora lì. Dopo pochi secondi hai sentito dei passi… E tu non avevi
nemmeno i guanti! Avevi lasciato sicuramente delle impronte... Hai pulito il taser con
la maglia e con delicatezza e lo hai poggiato a terra. A questo punto dovevi bluffare:
ti sei nascosta in una stanza adiacente, e hai cominciato a urlare chiedendo aiuto. Il
professor Di Giacomo è corso da te. Hai detto che eri venuta a cercare Alex ma anche
tu stavi per essere uccisa. Lui ti ha detto qualcosa per calmarti e tu gli hai chiesto di
proteggerti. Hai visto subito quanto era manipolabile: ti avrebbe protetta davvero.
C’erano anche Renato e la de Ferra. Era il momento di far scattare la tua trappola.
Avevi lasciato la torcia accesa per terra per far luce. Quando tutti si sono rialzati per
uscire, l’hai rotta con un calcio lasciando la stanza nell’ombra. Al buio ti sei
allontanata e hai acceso un accendino vicino ad uno dei rilevatori, facilitata dal
soffitto bassissimo. L’impianto è scattato dopo qualche secondo, e tu sei tornata di
fretta silenziosamente pressapoco nel punto dov’eri prima e hai urlato, in modo da
fare identificare la tua posizione precisa da Evaldo che, come immaginavi, ti ha
raggiunta e ha fatto scudo col suo corpo. Siete subito tutti fuggiti all’esterno.
INFORMAZIONI UTILI
Sadismo
(Da Wikipedia) Il sadismo è una parafilia consistente nel trarre piacere dall'infliggere
dolore fisico o umiliazioni psicologiche ad altri soggetti.
[...] il sadico, tendenzialmente, [...] può spingere la sua azione fino a soprassedere o
rinunciare al consenso esplicito della "vittima" dei suoi gesti, o addirittura, nei casi di
sadismo patologico, fino a oltrepassare i limiti della legalità rendendosi responsabile di
atti lesivi dell'integrità psicofisica o addirittura della vita di colui o colei su cui agisce.
Il termine deriva da Donatien Alphonse François de Sade, meglio conosciuto come
Marchese de Sade (1740 - 1814), aristocratico francese autore di diversi libri erotici e di
alcuni saggi filosofici, in cui è evidenziata la figura del sadico come individuo capace di
compiere, con scientifica razionalità, ogni sorta di azione volta al male, rifiutando ogni
limitazione imposta dalla morale comune e riconoscendo come unica legge il
perseguimento e l'accrescimento del proprio personale piacere.
qui si possa parlare di metodi e tutta l’altra roba proibita su Reddit. Parlare di quella
roba fa stare bene. Pianificare fa stare bene”.
Taser
(Da Wikipedia) Il taser (acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle) è un
dispositivo classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell'elettricità
per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. In
italiano è anche nota come "pistola elettrica", "storditore elettrico" o "dissuasore
elettrico".
È stata inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty
International l'arma in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli
Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi
cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.
Chi sei
33 anni, psicologa. Hai una sensibilità fuori dal comune che ti rende eccellente nel
tuo lavoro.
→ Dietro la maschera: hai sofferto in passato di sadismo patologico di natura
edonistica.
Aspetto
Porti un foulard o una sciarpetta al collo, di colore molto chiaro. Dietro la nuca,
infatti, hai una brutta bruciatura provocatati da un taser (per i dettagli vedi dopo).
Sonia Duderstadt
24 anni, laureanda in chimica all'Università di Firenze, fidanzata di Alex.
Evaldo Di Giacomo
45 anni, professore di storia antica all'Università di Firenze. Una persona molto
amichevole in apparenza, ma con alcuni atteggiamenti stranamente schivi.
Renato Pagani
41 anni, brillante uomo d'affari e squalo della finanza noto per la sua pessima
reputazione di avaro, xenofobo e sessista.
il collo. Hai urlato e per un secondo ti sei sentita mancare, ma hai cercato di
reagire. Hai spinto via quella figura, ti sei allontanata e ti sei voltata.
L’aggressore indossava una maschere bianca… una delle maschere di
Persona.
Avete combattuto e in qualche modo sei riuscita a venirne fuori ma, stordita
e spaventata com’eri, i ricordi sono confusi. Sei scappata e mentre uscivi
dalla stanza sei finita tra le braccia di Evaldo, che ti ha subito accompagnata
all’esterno mentre tu eri ancora in preda al panico.
All’esterno, con Giulia, c’era anche Renato. Evaldo ti ha chiesto cosa fosse
successo e tu hai probabilmente biascicato qualcosa a proposito di Alex e di
Persona. Loro a quel punto sono tutti tornati nel capannone ma tu non sei
voluta entrare. Eri ancora sconvolta.
A parte la maschera, non ricordi altri particolari sull’aggressore, sulla sua
corporatura o su come fosse vestito, o se ci fosse qualcun altro… Eri ferita e
la stanza era quasi completamente al buio. Metterti a guardare i particolari
era l’ultimo dei tuoi pensieri; a malapena ne sei uscita viva!
All’esterno, poco alla volta sei riuscita a calmarti, All’improvviso hai sentito
le urla di tutti. Poco dopo li hai visti correre fuori ed erano feriti, avevano
tutti delle brutte bruciature. C’era anche Sonia con loro. Renato portava
sulle spalle Evaldo che era privo di sensi. Dopo pochissimo è arrivata la
polizia, che si è occupata di chiamare un’ambulanza.
INFORMAZIONI UTILI
Sadismo
(Da Wikipedia) Il sadismo è una parafilia consistente nel trarre piacere dall'infliggere
dolore fisico o umiliazioni psicologiche ad altri soggetti.
[...] il sadico, tendenzialmente, [...] può spingere la sua azione fino a soprassedere o
rinunciare al consenso esplicito della "vittima" dei suoi gesti, o addirittura, nei casi di
sadismo patologico, fino a oltrepassare i limiti della legalità rendendosi responsabile di
atti lesivi dell'integrità psicofisica o addirittura della vita di colui o colei su cui agisce.
Il termine deriva da Donatien Alphonse François de Sade, meglio conosciuto come
Marchese de Sade (1740 - 1814), aristocratico francese autore di diversi libri erotici e di
alcuni saggi filosofici, in cui è evidenziata la figura del sadico come individuo capace di
compiere, con scientifica razionalità, ogni sorta di azione volta al male, rifiutando ogni
limitazione imposta dalla morale comune e riconoscendo come unica legge il
perseguimento e l'accrescimento del proprio personale piacere.
Molto cospicui sono gli studi sulla correlazione fra sadismo, masochismo e devianza,
traumi, autolesionismo, attaccamento e abusi. Dalla letteratura psicologica e
psichiatrica si evince come, al di là dei complessi profili psicologici degli interessati e
delle motivazioni profonde che li possono condurre alla perversione, queste pratiche
sono più spesso frequenti in soggetti di tipo borderline.
Taser
(Da Wikipedia) Il taser (acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle) è un
dispositivo classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell'elettricità
per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. In
italiano è anche nota come "pistola elettrica", "storditore elettrico" o "dissuasore
elettrico".
È stata inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty
International l'arma in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli
Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi
cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.
Chi sei
37 anni, professoressa di matematica all’Università di Firenze. Una donna dai buoni
valori, molto precisa e rigorosa.
→ Dietro la maschera: soffri di disturbo ossessivo-compulsivo.
Aspetto
Hai un guanto bianco alla mano sinistra, e tutto il braccio sinistro è fasciato quasi
fino alla spalla; sei infatti stata ustionata con un getto d’acido (per i dettagli vedi dopo).
Vestiti in modo tale che la fasciatura ed il guanto risaltino (ad esempio a maniche corte
e con colori adeguati).
I Personaggi
Sonia Duderstadt
24 anni, laureanda in chimica all'Università di Firenze. Una studentessa modello dai
modi impeccabili. Fidanzata con Alessio.
Evaldo Di Giacomo
45 anni, professore di storia antica all'Università di Firenze. Ottimo ascoltatore e
stimato collega.
Renato Pagani
41 anni, brillante uomo d'affari. Noto per la sua pessima reputazione di avaro,
xenofobo e sessista, è in realtà premuroso e gentile.
Daniela Nocentini
33 anni, psicologa. Una professionista molto stimata.
cortese con te. Anche lei è stata educata in maniera rigorosa e precisa, e si
vede! La stimi molto come studentessa e come persona.
Hai conosciuto Renato circa un mese fa, l’8 luglio per la precisione, a causa
di uno spiacevole equivoco. Era venuto a cercarti all’università a seguito di
una serie di email minatorie che aveva ricevuto… da te! Ma tu non avevi mai
fatto nulla del genere! A parte quello che era pubblicamente noto di lui, e
cioè che fosse un abilissimo squalo della finanza e agente di borsa, non
sapevi nulla di lui. Per fortuna ti ha creduto.
Sai che Alessio lavorava per Renato ma che la collaborazione si è interrotta a
causa della sua natura poco affidabile. Renato ti ha confessato che sta ancora
ricevendo messaggi minatori e che è fermamente convinto che il mittente sia
proprio Alessio perché sarebbe stato tecnicamente in grado di farlo e perché
la tempistica era piuttosto sospetta (i primi messaggi sono stati inviati subito
dopo che lui l’aveva licenziato).
Ti affascina il lavoro di Renato e ti piace ascoltarlo quando ne parla. C’è
della complessa matematica dietro le dinamiche di borsa e lui, pur non
avendola studiata, sembra percepirla.
Daniela ti piace come persona, però certe volte sembra che veda qualcosa di
"nascosto" o che "non la convince" in chiunque. Sarà deformazione
professionale...
Evaldo è un tuo collega all’università. Insegna Storia Antica presso il
dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo. È una
persona molto a modo, sinceramente appassionata del suo lavoro, anche se a
volte la sua mente è così… erratica! Ultimamente è entusiasta per una
donazione fatta al suo dipartimento da Stephen Kosikys, un filantropo di
identità ignota, che gli permetterà di supervisionare uno scavo a Capannori.
Hai cominciato a collaborare con le Forze dell’Ordine dopo il secondo
omicidio. Inizialmente era stato Evaldo a chiedere un tuo parere su due
numeri ritrovati sulla scena del crimine di un assassino seriale, Persona. Poi
hai continuato a lavorarci ed hai analizzato anche i successivi. Hai
riconosciuto subito i singoli numeri della sequenza, ma capire quale fosse la
connessione che li legava ti ha richiesto un po’ più di tempo. Non conosci
molto delle vittime, ti sei occupata solo dei numeri, e già per te era
sufficiente! La matematica è una materia pulita e non dovrebbe essere usata
da un assassino per fare del male. Collaborare con la polizia per “ripulire” il
mondo da un altro criminale ti sembrava quasi eroico.
I numeri riportati sulle maschere delle prime quattro vittime (tecnicamente
saresti capace di ricordarli a memoria ma non c’è nulla di male se li tieni
Li conoscevi bene: il primo era il pi greco (π; conosci le sue cifre a memoria
fino alla quindicesima: 3,14159265358979), il secondo era la radice quadrata di sei
(√6), il terzo era la radice quadrata di tre (√3) e il quarto era phi, (Φ) la sezione
aurea. All’inizio ti sfuggiva la connessione tra i vari numeri, enigma che hai risolto
proprio la mattina dell’ultimo omicidio. Ma che c’entrava la scritta in codice con
quei numeri?
La polizia credeva potesse trattarsi di una sequenza per “numerare” le vittime. Ma
non corrispondeva a nessuna successione numerica. Sicuramente c’era un preciso
significato per quell’individuo disturbato… probabilmente per il suo modo di vedere
era persino logico.
Ti senti dire spesso che sei maniaco-compulsiva e che sei troppo precisa e
controllata. Ami l’ordine e la pulizia e detesti la sporcizia, reale o figurata.
Odi le asimmetrie, vorresti che tutto fosse armonico ed equilibrato. Cosa c’è
di male?
A dire il vero ti dà un po’ fastidio anche il fatto che ti chiamino Giulia. Tu ti
chiami Giulia Sofia!
Porti sempre con te un accendino, talvolta lo usi per sterilizzare degli oggetti.
all’interno! Hai sfiorato qualcosa con il piede, un preservativo usato, e sei stata presa
dal panico: non pensavi ad altro che a quel posto lurido.
Evaldo se n’è accorto ed ha cercato di rassicurarti con qualche parola. Si è trattenuto
quasi un minuto ma poi ha detto che non poteva lasciare Daniela lì dentro da sola e
l’ha seguita urlandoti di chiamare qualcuno.
Ancora confusa, ti sei sforzata di pensare logicamente. Aveva ragione: dovevi
chiamare qualcuno. Hai raggiunto il cellulare in borsa, hai cercato le coordinate GPS
del luogo dove ti trovavi e hai chiamato la prima persona che ti è venuta in mente:
Renato. Gli hai fatto capire dov’eri e gli hai chiesto di correre lì subito. Però… perché
lo hai chiamato? Hai fatto una cosa davvero illogica. Eppure non ti è venuto in
mente nessun altro.
Renato è arrivato alle 11:26 e ti ha trovata in piedi lì davanti, ancora paralizzata e
confusa. Gli hai spiegato in fretta ma con precisione tutto e che Evaldo e Daniela
erano andati dentro. Lui ti ha rassicurata e ti ha chiesto quando sarebbe arrivata la
polizia. La polizia! Com’era possibile che non ti fosse venuto in mente di chiamare la
polizia? Ti sei arrabbiata con te stessa per la cosa estremamente illogica che avevi
fatto ma Renato ti ha tranquillizzata e ci ha pensato lui.
Con Renato presente sei riuscita ad entrare nel capannone. Ti sentivi più sicura. Il
posto, comunque, era rivoltante, respiravi a fatica. All’ingresso del seminterrato una
ragnatela pendente dalle tubature ti ha sfiorato i capelli e sei rimasta paralizzata.
Era troppo! Ti sentivi come se quel soffitto così basso in nudo cemento volesse
assorbirti. È per questo che non sei riuscita ad entrare.
Il ricordo di tutto quello che è successo nel capannone ti genera panico e al solo
pensiero ti senti assalire da una crisi di nervi.
Ti danno fastidio le asimmetrie ed in questo momento in particolare non sopporti il
fatto di essere stata ferita su un solo lato. Anche l’asimmetria sul volto di Evaldo ti
infastidisce. È un pensiero illogico, lo sai bene, eppure ti è venuto.
INFORMAZIONI UTILI
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
(Da Wikipedia) Il disturbo ossessivo-compulsivo o DOC (in inglese obsessive-
compulsive disorder o OCD) viene chiamato anche sindrome ossessivo-compulsiva o
SOC (in inglese obsessive-compulsive syndrome o OCS). [...] In psicoanalisi è tuttora
definito nevrosi ossessiva.
© Murderparty – ver. 1.0; febbraio – marzo 2017; Vietata la riproduzione - Pagina 43 di 60
Collana “Il Taccuino” - Caso n. 47 – Maschere – di Vincenzo Capuano e Marianna Chiuchiolo - www.murderparty.it
Taser
(Da Wikipedia) Il taser (acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle) è un
dispositivo classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell'elettricità
per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. In
italiano è anche nota come "pistola elettrica", "storditore elettrico" o "dissuasore
elettrico".
È stata inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty
International l'arma in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli
Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi
cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.
© Murderparty – ver. 1.0; febbraio – marzo 2017; Vietata la riproduzione - Pagina 44 di 60
Collana “Il Taccuino” - Caso n. 47 – Maschere – di Vincenzo Capuano e Marianna Chiuchiolo - www.murderparty.it
Chi sei
45 anni, professore di storia antica all'Università di Firenze. Ti reputano un ottimo
ascoltatore, dai modi molto amichevoli.
→ Dietro la maschera: soffri di disturbo evitante di personalità.
Aspetto
Indossi una particolare garza bianca sottile che ti copre solo il lato destro del volto e
che assomiglia molto ad una maschera a metà. Questo perché sei stato di recente
ustionato dal contatto con un getto d’acido (per i dettagli vedi dopo).
Sonia Duderstadt
24 anni, laureanda in chimica all'Università di Firenze, una studentessa modello.
Fidanzata con Alex.
Renato Pagani
41 anni, brillante uomo d'affari e squalo della finanza noto per la sua pessima
reputazione di avaro, xenofobo e sessista.
Daniela Nocentini
33 anni, psicologa. Ha una sensibilità fuori dal comune che la rende eccellente nel
suo lavoro.
Quindi hai cercato di farle forza a parole e ti sei avviato dentro, più per sfuggire al
quel disagio che per altro.
Quando Sonia ti ha chiesto di proteggerla non potevi dirle di no. Quella postura
spaventata, quella voce innocente… ti sembrava di parlare con Anna. In quel
momento proprio non sei riuscito a tirarti indietro.
Il ricordo di ciò che è successo ti genera angoscia, in modo evidente. Ti eri sbagliato
sul conto di Alex. O almeno ti eri sbagliato a pensare che fosse coinvolto
nell’assassinio di Anna. Il perché della morte della tua nipotina è ancora un mistero
irrisolto.
INFORMAZIONI UTILI
Disturbo Evitante di Personalità
(Da Wikipedia) Il disturbo evitante di personalità [...] a volte detto anche disturbo
ansioso di personalità, è un disturbo di personalità caratterizzato da uno schema di
comportamento penetrante di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, estrema
sensibilità a valutazioni negative nei propri oppure altrui confronti e la tendenza a
evitare le interazioni sociali. Le persone affette da disturbo evitante di personalità spesso
si considerano socialmente incapaci o non attraenti a livello personale ed evitano le
interazioni sociali per timore di essere ridicolizzati, umiliati od oggetti di antipatie.
Tipicamente, si presentano come persone che amano stare da sole e riferiscono di
sentire un certo senso di estraniazione dalla società, provocando l'evitamento.
Il disturbo evitante della personalità è di solito osservato all'inizio dell'età adulta, ed
è associato ad un certo senso di "rigetto" effettivo o percepito dal genitore o dai coetanei
durante l'infanzia. Se il sentimento di rigetto sia dovuto al severo monitoraggio dei
comportamenti interpersonali attribuito alla gente affetta dal disturbo, è cosa ancora da
dimostrare.
Taser
(Da Wikipedia) Il taser (acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle) è un
dispositivo classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell'elettricità
per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. In
italiano è anche nota come "pistola elettrica", "storditore elettrico" o "dissuasore
elettrico".
È stata inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty
International l'arma in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli
Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi
cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.
Etruschi
(Da Wikipedia) Gli Etruschi furono un popolo dell'Italia antica, di lingua non
indoeuropea e di origine incerta, affermatosi in un'area denominata Etruria,
corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria fino al fiume Tevere e al Lazio
settentrionale. Successivamente si espansero a nord nella zona padana (attuali Emilia-
Romagna, Lombardia sud-orientale e parte del Veneto meridionale) e a sud fino in
Campania.
La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi
successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di
conquista e assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista
di Veio da parte dei romani nel 396 a.C.
Chi sei
41 anni, brillante uomo d'affari ed esperto di finanza. Sei noto per la tua pessima
reputazione di avaro, xenofobo e sessista.
→ Dietro la maschera: in realtà sei un benefattore con un forte senso della giustizia,
cosa che ci tieni a tenere nascosta poiché potrebbe renderti vulnerabile agli occhi della
concorrenza.
Aspetto
Sei vestito in maniera elegante e ricercata.
Sonia Duderstadt
24 anni, laureanda in chimica all'Università di Firenze, fidanzata con Alex.
Evaldo Di Giacomo
45 anni, professore di storia antica all'Università di Firenze. Una testa d’uovo
perennemente tra le nuvole.
Daniela Nocentini
33 anni, psicologa. Una professionista molto stimata.
Giulia è decisamente particolare, tutta precisa, sempre altera… Hai l’impressione che
sia piuttosto nevrotica, una di quelle persone fissate con la pulizia e l’ordine… come si
dice… maniaco-compulsive? Eppure... quanto ti piace! Da quando l’hai conosciuta vi
state frequestando. Ti rechi spesso all’università per incontrarla. La trovi fragile
nonostante le apparenze di persona tutta d’un pezzo. La vedi come una cosa
innocente, pulita, da proteggere ad ogni costo.
Sul pavimento c’era qualcuno… Alex. Ti sei avvicinato… Era morto. Lì vicino
per terra, c’era un laccio in tessuto e una maschera bianca, simile a quelle
usate da un assassino seriale di cui hai letto sui giornali. Allora era vero!
Nelle vicinanze c’era anche uno smartphone e… era un taser quello?
Avete sentito la voce di una ragazza dalla stanza accanto. Era Sonia che
chiedeva aiuto. Era disperata perché il killer aveva ucciso Alex e voleva fare lo
stesso con lei, lei stessa aveva un vistoso segno intorno al collo. Evaldo ha
cercato di consolarla in qualche modo. Ti sei rialzato e guardato intorno per
vedere se ci fossero altri segni dell’assassino.
Hai notato che Giulia era ancora nella stanza in cui c’erano le scale ma si era
fatta forza ed era arrivata a pochi passi dalla soglia dello stanzone in cui
eravate. Del tutto all’improvviso la torcia si è spenta, lasciandovi al buio
pesto. Cazzo! Hai cercato di avvicinarti all’uscita quando è scattato l’allarme
antincendio. Tutti hanno cominciato ad urlare, tu hai sentito un forte
fastidio alla schiena e all’anca dopo qualche secondo. Evaldo è venuto meno
e hai dovuto caricartelo in spalla e portarlo fuori.
Siete fuggiti all’esterno dove c’era ancora Daniela. La polizia è arrivata subito
dopo. Sono stati loro a chiamare l’ambulanza che vi ha prestato i primi
soccorsi.
Hai notato che Daniela ha avuto per qualche attimo un’espressione
soddisfatta, quasi sensuale, quando siete usciti dalla trappola. Questa cosa ti
turba molto. Eppure subito dopo sembrava sinceramente sconvolta dalle
vostre ferite… e tu sei bravo a scovare le menzogne. È il tuo lavoro.
A quanto pare c’era dell’acido muriatico diluito nell’acqua del sistema
antincendio. Fortunatamente il getto che ti ha colpito ha dovuto consumare
i vestiti prima di arrivare alla pelle e ti ha fatto solo delle lievissime
bruciature. Gli altri se la sono vista brutta.
Il sistema antincendio era probabilmente uno di quelli con attivazione a
sprinkler, che non hanno bisogno di energia elettrica. Sono piuttosto
comuni nei capannoni industriali.
INFORMAZIONI UTILI
Sprinkler Antincendio
(Da Wikipedia) Lo sprinkler (letteralmente "spruzzatore" in inglese) è un sistema
automatico di estinzione a pioggia; ha lo scopo di rilevare la presenza di un incendio e
di controllarlo in modo che l'estinzione possa essere completata con altri mezzi, oppure
di estinguerlo nello stadio iniziale.
Un sistema sprinkler comprende un'alimentazione idrica e una rete di tubazioni,
solitamente posizionate a livello del soffitto o della copertura, alla quale sono collegati,
con opportuna spaziatura, degli ugelli erogatori chiusi da un elemento termosensibile.
In caso d'incendio, il calore sviluppato provoca l'apertura degli erogatori che si trovano
direttamente sopra l'area interessata e conseguentemente la fuoriuscita di acqua che
permette il rapido controllo dell'incendio con il minimo dei danni.
[...] L'elemento termosensibile è il componente che attiva l'uscita dell'acqua. In
condizioni normali il componente fa in modo che il tappo resti nella sua posizione e
non vi sia fuoriuscita di acqua. Non appena l'elemento viene esposto al calore, cede e
rilascia il tappo. Gli elementi termosensibili sono di due tipi, entrambi ugualmente
affidabili: lega metallica fusibile oppure bulbo di vetro frangibile. La normale
temperatura di funzionamento è tra 57 e 77 °C.
Taser
(Da Wikipedia) Il taser (acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle) è un
dispositivo classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell'elettricità
per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. In
italiano è anche nota come "pistola elettrica", "storditore elettrico" o "dissuasore
elettrico".
È stata inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty
International l'arma in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli
Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi
cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.