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Monte Soratte

rilevamento geologico (Nardi, Martellini)

Contenuti:

 Ubicazione
 Inquadramento geologico
 Descrizione litostratigrafica
 Rilevamento geologico

UBICAZIONE

Il monte Soratte (m. 691 s.l.m.) è raggiungibile da Roma percorrendo la via


Flaminia fino al bivio per S. Oreste, località di villeggiatura di oltre 2000 abitanti,
situata in una zona molto panoramica alle pendici sud del monte (m. 420 s.l.m.).
Il Soratte ha una pianta ellissoidica il cui asse longitudinale si estende in direzione
NNW-SSE con un profilo arcuato da sei picchi, il più alto dei quali è sormontato
dai ruderi di un monastero di cui rimane solo la chiesa di S. Silvestro.
Si presenta come un massiccio calcareo con pareti molto ripide alla sommità e
pendici più dolci e fittamente vegetate, circondato da una pianura coltivata
prevalentemente a uliveti e solcata da numerosi fossi che dal lato ovest si immettono
nel fosso Cantalamessa.
Dal paese di S. Oreste si dipartono vari sentieri che percorrono il monte in senso
longitudinale da entrambi i lati e lungo la cresta (passeggiata di S. Maria delle
Grazie, m. 630). A causa della ripidità delle pareti rocciose, nessun sentiero
permette di attraversare il monte in senso trasversale. [Torna all'indice]

INQUADRAMENTO GEOLOGICO
La dorsale carbonatica del monte Soratte è costituita da formazioni meso-
cenozoiche coinvolte in strutture positive che emergono dai sedimenti pliocenici
trasgressivi e dalla copertura vulcanica. Queste strutture costituiscono uno stacco
morfologico molto netto e caratteristico rispetto alle zone circostanti.
Dal punto di vista stratigrafico il M. Soratte presenta una serie impostatasi in
condizioni di persistente alto morfologico con terreni che vanno dai calcari del
Trias superiore ai calcari tipo "Scaglia" cretaceo-eocenici in una successione
interrotta da numerose lacune.
La struttura del Soratte è costituita da una serie di scaglie tettoniche sovrapposte
legate a più eventi compressivi, verificatisi durante le fasi tettogenetiche
appenniniche. Eventi tettonici distensivi successivi hanno generato sistemi di faglie
dirette, subverticali e fratture orientate prevalentemente NW-SE e N-S, spesso
riutilizzando le antiche linee di debolezza che hanno disarticolato in blocchi
l'assetto precedente.
I rilievi carbonatici del M. Soratte costituiscono un alto strutturale (tipo Horst) che
separa la depressione della Valle del Tevere (a NE) dalla zona ribassata sabatina (a
SW). [Torna all'indice]

DESCRIZIONE LITOSTRATIGRAFICA

Litotipi affioranti:

 Calcare massiccio: bianco subcristallino, massiccio o in banchi, molto carsificato.


Costituisce il corpo centrale del rilievo (Giurassico).
 Corniola: calcare nocciola di pasta fine, spesso molto carsificato; è caratteristica
la presenza di noduli di selce. Versante E e picco S (Giurassico).
 Scaglia: calcare marnoso rosa e biancastro ("Scaglia variegata"?). Si presenta
molto fogliettata e ondulata a causa delle deformazioni legate al contatto con il
piano di sovrascorrimento. Versante S, lungo la strada per Sant'Oreste
(Eocene/Cretacico).
 Tufo marrone/ocra: con livelli cineritici, pomici grigie, leuciti e pirosseno.
Coperture ai piedi del versante W; attribuibile all'attività Sabatina (Pleistocene).
 Tufo giallo pedogenizzato: forma coperture ai piedi del versante E. Attribuibile
agli episodi vulcanici Sabatino, Vicano e Laziale (Pleistocene).
 Detrito di falda calcareo (Calcare massiccio o Corniola): costituito da ciottoli,
blocchi, fino a massi di notevoli dimensioni, talvolta cementato in conglomerati
(brecce scheletrosostenute). Formano spesso conoidi negli avvallamenti, specie
lungo il versante W. Nella zona a NW del cimitero forma brecce a matrice
prevalente costituita dai tufi ocra ed è localmente intercalato da livelletti di
travertino presumibilmente di origine idrotermale (Olocene).
Erosione:

Il rilievo, costituito quasi esclusivamente da Calcare massiccio e Corniola, è soggetto a


forte erosione carsica, specie lungo la cresta dove le rocce non mostrano più le strutture
sedimentarie, cancellate da piccole cavità, profondi lapiez e marmitte. L'attività carsica
ipogea è suggerita dall'assenza di corsi d'acqua su quasi tutto il rilievo e confermata dalla
presenza di numerosi antri e pozzi, spesso anche cartografati.
Su entrambi i versanti, il pendio è reso più dolce dalla copertura di detrito di falda
originato dalla disgregazione dei calcari. Il detrito forma spesso conoidi negli
avvallamenti dei versanti tra due picchi, specie sul versante ovest e all'estremità sud,
dove spesso si trova cementato in brecce.
La zona pianeggiante che circonda il monte è solcata da numerose aste primarie
convergenti in alcuni corsi d'acqua a testimonianza della natura meno permeabile del
terreno (tufi).

Tettonica:

La caratteristica principale dell'area rilevata è costituita da una superficie di


sovrascorrimento riconoscibile a mezza costa lungo il versante est; esso ha un
andamento prevalente N40E ed immersione 20 gradi circa verso W. È stato osservato
direttamente ed a vista, da circa la metà della lunghezza del versante (dove finisce
coperto dal detrito di falda) fino all'estremità sud dove, proprio vicino al centro abitato,
sembra girare verso est con immersione 25NW.
Lungo il versante E, associato al piano di sovrascorrimento, si osserva un sistema di
fratture subparallele, che, insieme a quello di faglie dirette del versante ovest, ha
probabilmente determinato la genesi e la struttura del monte. Si può infatti supporre che
il sovrascorrimento, legato alle spinte tettoniche appenniniche, ne abbia determinato
l'assetto strutturale e successivamente la tettonica distensiva (faglie dirette) abbia
disarticolato la dorsale, formando un settore rialzato (horst) nel mezzo della pianura che
attualmente lo circonda.
Nella zona a N del cimitero, inoltre, si rileva una superficie di sovrascorrimento, ma in
base alle osservazioni di campagna si può ipotizzare la presenza di un altro piano.
Entrambe le superfici sono caratterizzate dall'affioramento della Scaglia, molto
fogliettata, che ha svolto la funzione di lubrificante tettonico. [Torna all'indice]
RILEVAMENTO GEOLOGICO

Versante Ovest:

La strada ai piedi del versante W è sterrata ma perfettamente percorribile in macchina.


Lungo questa si alternano i tufi ocra e il detrito di falda. In alto è possibile vedere vari
conoidi o prismi detritici di origine antropica e spianati alla sommità (zona militare).
All'estremità nord, la strada si diparte in un trivio da dove, svoltando a destra, e poi
ancora a destra al bivio successivo, ci si può collegare attraverso un vecchio tunnel,
presumibilmente costruito nell'ultima guerra per scopi militari, ad un sentiero anch'esso
percorribile, che solca il monte a mezza costa tornando in direzione sud. Tale sentiero è
impostato sul Calcare massiccio talvolta interrotto dal detrito.
Il tratto più a sud però, prima di immettersi su una strada asfaltata del centro urbano, è
interrotto dal limite invalicabile di una zona militare. Paradossalmente all'interno del
tunnel di cemento sono visibili alcuni affioramenti che confermano la presenza di
Calcare massiccio mal stratificato, poiché in molti punti è stato perforato lateralmente da
ignoti forse alla ricerca del leggendario "tesoro dei tedeschi".

Zona Centrale:

A nord del centro urbano, dietro una cappellina, si può notare la "cerniera" della curva
del sovrascorrimento, la cui direzione ed immersione è facilmente misurabile sulla
superficie di Corniola. Probabilmente, però, l'andamento del fronte non è realmente
curvilineo ma si tratta piuttosto di un effetto dell'erosione, quindi il modellamento della
superficie topografica mostra in quella zona una visione più o meno longitudinale del
sovrascorrimento stesso. Più a nord, al di sopra della cerniera, dalla croce in poi, si
rinviene un'isola di Corniola, con stessa direzione ed immersione rispetto al Calcare
massiccio su cui poggia e che si chiude a nord con un contatto tettonico netto (faglia
inversa NS 45W) tra il Calcare massiccio e la Corniola.
Scendendo poi sulla strada principale, oltre il bivio che porta al cimitero, si può notare
lungo il margine destro l'affioramento della Scaglia fortemente fogliettata. Lungo la
stradina che conduce al cimitero si incontrano bancate di strati di Corniola spesso
fagliati, con immersione ovest che, man mano che si procede verso il cimitero, diventano
suborizzontali.
La Cresta:

La strada che percorre la cresta è ripida e stretta ma ha il fondo ben realizzato per
un'ottima percorribilità in auto anche con pioggia o gelo, almeno fino all'eremo di S.
Maria delle Grazie (m. 630), attualmente abitato e meta di pellegrini ed escursionisti.
Il primo tratto di tale stradina è impostato sulla Corniola fino ad arrivare alla faglia NS
45W dopo cui comincia il Calcare massiccio fino alla vetta del monte dove ha sede la
chiesa di S. Silvestro (m. 691). Da qui prosegue un breve sentiero accidentato che segue
la cresta tra i dirupi calcarei, esso è percorribile solo a piedi, come testimoniano due
lapidi alla memoria di chi da lì precipitò in motocicletta o giocando a pallone.

Versante Est:

Ad est il monte è solcato a mezza costa da un sentiero carrozzabile facilmente almeno


fino alle tre cave, poi prosegue nella vegetazione sempre più invadente fino a finire cieco
prima di raggiungere l'estremità nord del monte. La prima parte di tale sentiero è
caratterizzata da vistosi segni di forte frizione (cataclasite) che testimoniano il passaggio
del sovrascorrimento. Poco dopo le cave, da un bivio si snoda un breve sentiero verso
est, chiuso da una catena, che porta verso un profondo fosso a forma di imbuto, divenuto
quasi discarica; trattasi di un antro carsico impostato sul Massiccio, vicino al quale (poco
a sud, in basso) si apre un pozzo carsico dal diametro di almeno un metro. Il fosso è
ripido e profondo, e il pozzo, aperto e non segnalato, potrebbe non essere il solo; la
perlustrazione richiede dunque una certa attenzione. Scendendo oltre la cavità carsica si
incontra la superficie di uno strato di Corniola con evidente direzione N50W e
immersione 45W.
A quote più basse, una strada asfaltata percorre le pendici del monte lungo il versante
est, almeno fino alla sua metà, prima di dirigersi più a est. La strada asfaltata è
interessata dalla formazione della Corniola le cui stratificazioni, irregolari e non
chiaramente distinguibili, sono disturbate da numerose superfici attribuibili a faglie. Tra
queste è di notevole rilievo la ricorrenza di faglie con direzione parallela al
sovrascorrimento e tangenti la strada.
Prima che la strada si allontani dalle pendici del monte per proseguire verso est, sulla
sinistra, in direzione NNW, si articola un sentierino sterrato ma percorribile, immerso
nella vegetazione. Seguendolo è possibile aggirare il monte fino al versante ovest, dove
si ricollega al bivio incontrato alle pendici ovest prima del tunnel. Proseguendo lungo la
strada asfaltata verso est, si può ritornare in direzione sud svoltando al primo incrocio e
proseguendo il percorso lungo altre strade sterrate o i numerosi fossi naturali che
attraversano la pianura solcando i campi coltivati costituiti da tufi pedogenizzati. La
percorribilità in auto è però possibile solo fino a poco oltre la fonte.

Versante Sud:

Lungo la strada che dal paese conduce al cimitero, in prossimità di quest'ultimo, si


incontra il detrito costituito da conglomerati cementati dai tufi con dei livelletti di
travertino (forse idrotermale) intercalati. Subito sopra il cimitero, invece, si ha
l'attraversamento dei due sovrascorrimenti con direzione circa NS che determinano
l'affioramento della Scaglia, la quale poggia direttamente sulla Corniola probabilmente a
causa di lacune sedimentarie. Presso il cimitero, ad est della fonte, si può percorrere
verso nord un piccolo sentiero che costeggia il lato E del colle, sotto il paese,
attraversando dapprima la Corniola, poi, dalla confluenza con il letto del fosso, la
copertura dei tufi pedogenizzati.
Date le piccole dimensioni e la cattiva stratificazione degli affioramenti degli strati di
Corniola lungo il sentiero, risulta alquanto difficile misurarne la direzione e
l'immersione. [Torna all'indice]

Nota: le immagini che accompagnavano la relazione originale mancano del tutto in questa versione ma potranno
essere aggiunte in seguito.

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