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Vedere e sentire Dio come Padre

“Vi ho detto tutte queste cose in parabole”.


Giovanni 16, 25-28
25
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi
parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. 26In quel
giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per
voi: 27il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete
creduto che io sono uscito da Dio. 28Sono uscito dal Padre e sono venuto
nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre»

Frutto per l’intelleto: Capire che questa è la principale rivelazione di Cristo, Dio come
un Padre. Dio mi ama perchè è mio Padre. Ma questo lo può solo predicare se prima lo
viviamo noi.
Frutto per il cuore: Che vada corrispondendo a questo amore.
Frutto per la volontà : Che la mia vita faccia ecco nella volontà di Dio. Che la mia vita
tenga una sola orientazione, la volontà del mio padre per me.

1. Padre lo chiamò il figlio prodigo al tornare a casa:

Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane dei due disse al padre:
«Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta». Ed egli divise tra loro le
sue sostanze. 13Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose,
partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo
dissoluto. 14Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande
carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15Allora andò a mettersi al
servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a
pascolare i porci. 16Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i
porci; ma nessuno gli dava nulla. 17Allora ritornò in sé e disse:

- Nella casa del mio padre…


- Sicuramente mio Padre saprà perdonarmi…

«Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di


fame! 18Mi alzerò , andrò da mio padre e gli dirò : Padre, ho peccato verso il Cielo
e davanti a te; 19non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come
uno dei tuoi salariati». 20Si alzò e tornò da suo padre.

- Quando il padre lo vide da lontano corse verso di lui…


- Dio vede i primi segni del pentimento… gli corse incontro, gli si gettò al
collo e lo baciò.
- Tu credi che a Dio li interessa il peccatto? Déjate de rollos.
Non l’interesanno i peccatti, quello che Lui vuole sono i suoi figli…
- L’amore trionfa davanti all’egoismo, davanti al male.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse
incontro, gli si gettò al collo e lo baciò . 21Il figlio gli disse: «Padre, ho peccato
verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio».
22
Ma il padre disse ai servi: «Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo
indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. 23Prendete il vitello
grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24perché questo mio figlio era
morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». E cominciarono a
far festa.

2. Padre lo Chiamaba Gesù:


Nella vita di Cristo c’è una come ossesione o idea fissa che polarizza tutti
i suoi pensieri e sentimenti.

No sappeva e non poteva chiamarlo in altro modo:

Luca 2, 49
Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio?»

Giovanni 11, 41-42


Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti
ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho
detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato»

Giovanni 20,17
Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma
va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e
Dio vostro».

Il cuore di Cristo è, prima di tutto, un cuore di figlio, il più amante dei


figlio. Il vangelo di Giovanni ci offre il retrato più fedele di questo cuore
di Cristo.

Giovanni 6, 57
57
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre , così anche
colui che mangia me vivrà per me.

Che bella eredità abbiamo, che bella possibilità. Gesù lo chiamaba Padre
e questo e stato la sua grande eredità all’umanità.

3. Padre lo chiamiamo noi nella S. Messa:


La diferenza è abisale, ma eccola qua.

Charles du Foucauld
Padre mio,
io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti piace.

Qualunque cosa tu faccia di me


Ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto.


La tua volontà si compia in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.

Affido l'anima mia alle tue mani


Te la dono mio Dio,
con tutto l'amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.

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