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CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI

ESERCITAZIONE n° 2 del 16/12/2020

PARTE 1: PROGETTO DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

Il tema delle prossime esercitazioni è il progetto di un capannone in acciaio per lavorazioni industriali da
realizzare a Perugia, località Pian di Massiano, alla quota di 300 m. s.l.m., classe di rugosità del sito B.

1) MORFOLOGIA DELLA COSTRUZIONE

SEZIONE TRASVERSALE

PIANTA DELLA COPERTURA


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1.1) MANTO DI COPERTURA
Pannelli realizzati con una termo copertura costituita da una doppia lamiera grecata con interposto
materassino di poliuretano espanso. Nota la luce del pannello (appoggiato in corrispondenza degli
arcarecci) e il carico neve, si sceglie da catalogo uno spessore di 40 mm con un peso pari a 0.11 kN/m 2.

1.2) ARCARECCI
Sono realizzati con travi IPE. Lo schema statico è di trave semplicemente appoggiata con luce pari alla
distanza tra le travi reticolari.

1.3) TRAVI RETICOLARI


Sono realizzate utilizzando profilati ad “L” accoppiati. Lo schema statico è di trave reticolare con aste
incernierate ai nodi.

1.4) TRAVI DI SCORRIMENTO DEL CARROPONTE E MENSOLE DI SOSTEGNO


Le travi di scorrimento del carroponte sono costituite da profilati HEA.

1.5) COLONNE
Sono costituite da profilati HEA. Lo schema statico nel piano della trave reticolare è quello di trave
incastrata a terra. Nel piano ortogonale alla trave reticolare lo schema statico è di cerniera-cerniera.

1.6) CONTROVENTI DI PARETE


Sono realizzati con profilati ad “L”. Lo schema statico è quello di trave reticolare.

1.7) CONTROVENTI DI FALDA


Sono realizzati con tondi di acciaio pretensionati. Lo schema statico è quello di trave reticolare.

1.8) FONDAZIONI
Sono realizzate con plinti e soletta di collegamento in calcestruzzo armato.

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PARTE 2: ANALISI DEI CARICHI

2.1) AZIONI DOVUTE AL PESO PROPRIO


Il peso proprio del manto di copertura (s=4 cm) è pari a gc = 110 N/m2

Il peso proprio stimato degli arcarecci è assunto in prima approssimazione pari a pp = 200 N/m

2.2) CARICHI VARIABILI

a) CARICO ACCIDENTALE COPERTURA


Carico accidentale copertura per sola manutenzione (Tab.3.1.II) qc=.........N/m2

b) AZIONI AMBIENTALI

Neve qs=….. N/m2

Pressione del vento sulla copertura p1=….. N/m2

Pressione del vento sulla copertura in prossimità dei bordi (C3.3.8.1.4 della Circolare) p2=….. N/m2

Pressione del vento sulle facce laterali (valutazione successiva) p⊥ =….. N/m2

Azione sismica Fh=…….N

CALCOLO AZIONE DELLA NEVE [3.4]:

=1
=1

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CALCOLO AZIONE DEL VENTO SULLA COPERTURA [3.3]

Pressione del vento sulla copertura

Per la zona 3 possiamo ricavare dalla Tab. 3.3.I i seguenti valori:


vb,0 = 27 m/s
a0 = 500 m
ks = 0.37

Poichè as < 500 m, visto che la classe di rugosità è B, dalla figura 3.3.2 otteniamo la categoria di esposizione
(IV) e quindi i valori della Tab.3.3.II;

kr=0.22 ; z0=0.3 ; zmin= 8 m dalla Tab.3.3.II

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=1

Valutiamo il coefficiente di esposizione:

=1

5
Valutiamo il coefficiente di pressione:
Il coefficiente di pressione Cp [C3.3.8], si ricava sommando i contributi dovuti alla pressione esterna (Cpe) ed
alla pressione interna (Cpi).
Nel caso della copertura a falda doppia, Cpe si ricava secondo il procedimento definito nella circolare
[C3.3.8.1.4].

Nel caso di vento perpendicolare alla direzione del colmo:


- Falda sopravento di coperture a doppia falda.
Dalla Tab C3.3.V: Cpe = - 1.0 + (α+15)/75 =-0.73 (Valori Negativi)
Cpe = +α/75=+0.073 (Valori Positivi)

- Falda sottovento di coperture a doppia falda.


Dalla Tab C3.3.IX: Cpe = -0.6 (con α=5.58°).

Pressioni interne [C3.3.8.5]: le pressioni interne agli edifici dipendono dalla superficie delle aperture che questi
presentano verso l’esterno. Supponendo che Il capannone rientri nel caso 3, edificio dotato di porosità
distribuita in maniera circa uniforme, si possono assumere i valori Cp i= +0.2 e Cpi = -0.3, considerando il
caso che di volta in volta conduce alla situazione maggiormente gravosa.

I coefficienti Cp più gravosi sulla copertura risultano quindi:


c p = c pe + c pi = -0.73-0.3=-1.03
c p = c pe + c pi = +0.073+0.2=+0.273

Nelle zone di discontinuità della forma esterna della costruzione, nella fascia perimetrale ed in corrispondenza
dei displuvi, il coefficiente di pressione può subire sensibili incrementi per effetto di vorticosità.
Con riferimento alla Fig C3.3.14 e Tab C3.3.XI, vengono considerati i coefficienti locali Cpe,10 e di dettaglio
Cpe,1, nonché il valore di e, pari al minimo fra b e 2h (b=36 m, la lunghezza del capannone, h=9.4 m, altezza
del capannone), per le zone di uguale pressione F, G, H, I e J.
Nel presente caso vengono presi in considerazione i coefficienti locali Cpe,10 per quantificare la pressione
locale sugli elementi con area di incidenza maggiore a 10 m2 (e/10=1.88 m; b=36 m; e/4 = 4.7 m).

Si ricava quindi Cpe,10 dalla Tab C3.3.XI per le zone di interesse, considerando l’angolo di 5°.
Per l’area F, Cpe,10 =-1.7.
Per l’area G, Cpe,10 = - 1.2.
Per H, I e J, Cpe,10 =-0.6.

In conclusione:
c p = c pe + c pi = -1.7-0.3 = -2.0 Nella zona di bordo F
c p = c pe + c pi = -1.2-0.3 = -1.5 Nella zona di bordo G

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CALCOLO AZIONE SISMICA [7.3.3.2]

Per quanto riguarda il sisma si farà riferimento all'analisi statica lineare [7.3.3.2] che si basa sul calcolo di forze
statiche equivalenti al sisma.

Fh = Se (T1 )  W 
g
 è un coefficiente pari a 0.85 se la costruzione ha almeno tre orizzontamenti e se T1 < 2TC, pari a 1.0 in tutti
gli altri casi;

W è il peso complessivo della costruzione in KN.

T1 = C1  H 3/4

Lo Spettro elastico Se(T1) si calcola con il programma Excel fornito secondo la seguente procedura:

Fase 1: Specificare la città.

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Fase 2: Specificare i seguenti parametri

Fase 3: Specificare i seguenti parametri

Cliccare su Parametri e punti spettri di risposta e dalla tabella di punti dello spettro elastico prendere il valore
corrispondente a T1.

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