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ARMONIZZAZIONE

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DI

MELODIE
Inventare una successione di accordi in rapporto ad una melodia
può essere considerato quasi un controsenso poiché melodia ed
armonia nascono insieme e non esiste melodia che non abbia già
in sé la propria definizione armonica.

Nonostante ciò penso sia molto utile sperimentare e cercare di


espandere le potenzialità del rapporto melodia - armonia con gli
accordi caratterizzati da molte tension.

L'armonizzazione, o, meglio, la riarmonizzazione, di una melodia


è inoltre una pratica comune nel jazz per la rilettura dei brani
tradizionali. Tutta la storia del jazz è costellata di riarmonizzazioni
degli standard, il repertorio che costituisce la grande tradizione di
questa musica, una tradizione che è stata continuamente rinnovata
e adattata alle nuove concezioni armoniche.

UNA N OTA PER I NFINITI ACCORDI


Con gli accordi a 7 suoni le possibilità di armonizzazione di una
nota sono enormemente espanse. La scelta del basso, innanzitutto,
è assolutamente libera poiché una nota può essere armonizzata con
un accordo avente per fondamentale una qualsiasi delle 12 note
(esempio 11.1).

11.1

Considerando le 12 fondamentali e le varie specie di settima la nota


do può essere armonizzata in questo modo

134 Capitolo 11
C∆, C7, Cm7, Cm7b5, Cm∆, C∆+, Cdim7, C7sus
B∆#11#15, B7b9, Bm7b9(frigio), Bm7b5
Bb∆, Bb7, Bbm7, Bbm∆, Bb∆+, Bbdim7, Bb7sus
A7#9, Am7, Am∆, Adim7
Ab∆, Ab7, Ab∆+
Una singola nota può Gm7/11, Gdim7, G7sus
essere armonizzata con
almeno 56 accordi Gb∆#11, Gb7b5, Gbm7b5, Gbdim7
diversi F∆, F7, Fm7, Fm∆, F7sus
E7#5, E∆+, Edim7
Eb∆, Eb7, Ebm7, Ebm∆, Eb∆+, Ebdim7, Eb7sus
D7, Dm7, Dm7b5, D7sus
Db∆, Dbm∆, Db∆+, Dbdim7

Come si vede la scelta è vastissima (56 accordi) anche limitandosi


alle normali specie di accordi con le alterazioni più usuali. L'uso
dei poliaccordi potrebbe rendere questo elenco virtualmente infi-
nito. Solo tre esempi: Dbm∆/Eb, E+/Ebm7b5, Db∆/A.

RIARMONIZZAZIONE
Le melodie non sono però, come nel primo esempio, formate da
note singole ma da successioni di note ed è proprio la loro
combinazione che genera gli accordi. La riarmonizzazione di una
melodia dovrebbe cogliere nella successione delle note il collega-
mento con modi diversi da quello originale o con tension e
alterazioni allo scopo di dare un carattere più interessante alla
successione armonica.

Prendiamo, come esempio pratico, una melodia armonizzata con


una semplice successione (esempio 11.2).

11.2

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Armonizzazione di Melodie 135


Proviamo ora a pensare un'armonizzazione con accordi completa-
mente diversi che escano dall'ambito tonale della melodia e la
trasportino in tonalità anche molto lontane fra loro (esempio 11.3).

11.3

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136 Capitolo 11
Il metodo per giungere ad un risultato del genere consiste nel
ricercare tutte le possibili interpretazioni modali di una frase e
successivamente scegliere l'armonizzazione tra le diverse possi-
bilità presentatesi. Prendiamo come esempio la prima battuta della
melodia (esempio 11.4).

11.4

Questo frammento di melodia può appartenere a ciascuno di questi


modi:

DO Dorico (Cm7) Misolidio (C7)


REb ∆+
RE Eolico (Dm7)
MIb Lidio (Eb∆#11)
MI Locrio (Em7b5)
FA Ionico (F∆) Misolidio (F7)
SOLb Superlocrio (Gb7alt)
SOL Dorico (Gm7) m∆
LAb ∆#11#15
LA Frigio (Am7) Locrio (Am7b5)
SIb Ionico (Bb∆) Lidio (Bb∆#11) m∆

Inoltre può essere interpretato come un frammento di scala dimi-


nuita collegabile agli accordi diminuiti di SOL/SIb/REb/MI e agli
accordi di settima alterati di DO/MIb/SOLb/LA.

Come si vede la scelta è molto vasta e si estende ulteriormente se


dividiamo la battuta in due, tre o quattro parti, così da poter
armonizzare la prima nota praticamente con qualsiasi accordo,
come abbiamo visto all'inizio, o addirittura con due accordi suc-
cessivi. Come ultima estrema ipotesi possiamo anche pensare a
tutte le note della battuta come note singole e armonizzarle ognuna
con un accordo diverso.

Nell'esempio 11.5 vediamo un'ulteriore armonizzazione della stessa


melodia con quattro accordi per battuta.

Armonizzazione di Melodie 137


11.5

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Tra tutti i possibili accordi che possono armonizzare una battuta,


un gruppo di note o una nota singola la scelta sarà determinata dal
tipo di successione armonica che si vuole ottenere. Nell'esempio
11.2 l'armonizzazione più tradizionale è ottenuta prevalentemente
con collegamenti di quarta ascendente che definiscono nel modo
più chiaro la tonalità di fa maggiore.

Negli esempi successivi il senso di maggiore indeterminatezza


tonale è ottenuto tramite slittamenti cromatici, collegamenti di
terza o di tritono e accostamento di regioni modali lontane. Il
procedimento è portato alle sue estreme conseguenze nell ultimo
esempio (11/5) che è molto vagante nella prima parte e utilizza
Una successione armonica alcuni collegamenti di quarta nel finale per ricondurre la tonalità
dovrebbe essere governata di fa maggiore.
da una logica interna e
tendere ad un generale
equilibrio e ad un Una successione armonica dovrebbe in ogni caso essere governata
accurato dosaggio di da una logica interna e tendere ad un generale equilibrio e ad un
tensioni e distensioni.
accurato dosaggio di tensioni e distensioni.

138 Capitolo 11
E' molto difficile in questo campo dare anche solo delle indicazioni
poiché la percezione di questo equilibrio formale dipende dalla
sensibilità individuale. Spero di avere fornito, con le armonizzazioni
inserire in questo capitolo, un esempio valido di quello che può
essere un'armonizzazione molto vagante tonalmente ma con una
sua coerenza interna.

Come ulteriore esempio presento le riarmonizzazioni di una famo-


sissima canzone e di uno standard.

Malafemmena

Armonizzazione di Melodie 139


When I fall in Love

140 Capitolo 11
ARMONIZZAZIONE A CNQUE V OCI DI UNA M ELODIA
Così come avevamo realizzato un'armonizzazione libera a 5 voci
di una successione, ora proponiamo la stessa tecnica ma applicata
all'armonizzazione di una melodia. Nell'esempio 11.6 trovate un
esempio basato sulla melodia usata negli esempi precedenti con
l'armonizzazione più semplice. Anche in questo esercizio è impor-
tante considerare le voci da un punto di vista contrappuntistico,
cioè come una serie di melodie sovrapposte. Per muovere le voci
al'interno degli accordi sono usate anche qui le note di passaggio
e i ritardi.

11.6

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Armonizzazione di Melodie 141


E SERCIZIO 21
1) Realizza per la seguente melodia:
a) Almeno 2 riarmonizzazioni, una con un solo accordo per battuta e
una con due, tre o quattro accordi per battuta.
b) Un'armonizzazione a parti libere a 5 voci.

2) Fai lo stesso lavoro con altri tre brani a tua scelta.


3) Realizza un'armonizzazione a parti libere, a 5 voci, degli esempi 11.3
e 11.5.

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