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PAESE :Italia DIFFUSIONE :(84000)

PAGINE :1;10 AUTORE :Massimo Raffaeli


SUPERFICIE :70 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

5 febbraio 2021

Culture
e
POESIATra versi cine-poemi,
gli ottant’annidiUmbertoPiersanti
eil suo«Campid’ostinatoamore»
MassimoRaffaeli pagina10

POESIA
Un teatrod’ombre
careenecessarie
Gli ottant’annidi UmbertoPiersanti,tra versi e cine- poemi
MASSIMO RAFFAELI mantenutoun profilo di perfet- logia siapurecompostadi inedi-
ta alterità rispettoal gusto allo- ti, perchédentro,pari a un ulti-
II C’è unapiantache,improv- ra dominantedelsabotaggio lin- mo catalizzatore,c’è tutto quan-
visa come un paradossofuori guistico- stilistico che talora to l’universo percettivodi Pier-
stagione,fiorisce a febbraiotra sconfinavain posizionidi riget- santi, il suomondotridimensio-
le pietreantichediUrbino, il ra- to e di abiuradella poesiastes- nale ereale,maparallelamente
nuncolo giallo denominato fa- sa. Esordienteconunaplaquet- c’è il riflessomitico o idealedi
vagello: è la griffe elettivadi un te dal titolo già intonato, La bre-
quel mondomedesimo,un tea-
poetatra i nostri maggiori,Um- tro d’ombreche il tempoha re-
ve stagione(1967), e incapo a un
berto Piersanti, nato a Urbino care e necessarie.
decenniodoppiata da un’altra so semprepiù
ottanta anni fa proprio di que- addirittura topica, Il tempodiffe- Sonoversi brevi, frontali, spez-
sti giorni e a bordodi unaletti- zati e di continuoricompostien-
rente (1974), Piersantihafirma-
ga, comehamolte volte raccon- la misura di un sostanziale
to complessivamente una deci- tro
tato, che scivolava sulla neve endecasillabo, essi nonmutano
na di raccoltefino alla recente mai eppuresonosempre
ghiacciatagiù per la discesadi dei sentieri( marcos diffe-
via Raffaello. Nelfolto y mar-
2015) ea quella che renti.
cos festeg-
SEI NOMIDELLE PIANTE, pereredi- ECCOAD APERTURA di pagina:«e
gia ora il più rotondo dei suoi
tà pascoliana,sonoil primo suo compleanni, Campi d’ostinato il mio ginocchioche si piega/ e
segnacolo,va appunto ricorda- quei campiamati/ d’un
amore ( La navedi Teseo,«i Ven- cede/ a
to chela poesiadi Piersantina- amoreostinato,/sbarra l entra-
ti », pp. 159,euro 19), un libro,
sce a propriavoltasulprincipio vasubitodetto,scritto modi ta// aspettoi favagelli/ delfebbra-
degli anni Sessanta quale cheAdornodefiniva dello« nei tiepidicontroilgelo/ sbucare
espressionelirica e vocazione stile io,/
fuori ». Fedeleauncodice espres-
al cantogiustonel momento di tardo cioè uno stile capacedi
»,
asciugarein via definitivalama- sivo checulminanelplurilingui-
massima indigenza, hic et
nunc,di ogni trattamentoarmo- niera di unautoreattingendola smo pascoliano ( Piersantiè un
assolutaessenzialità. poetadi «natura» nel sensoche
nico/ melodicoper la sopravve- PerciòCampid’ostinatoamore, leggeanchelastoriacomeNatu-
nuta irruzione del Gruppo 63.
scanditoin seisezionidi testi da- ra naturata),egli non ha timore
Si potrebbeanzi dire,al riguar-
tabili all’ultimo quinquennio, di riferirsi alla parolasoda di un
do, che conlui soltanto Dario
Bellezza fra i coetanei abbia prima che come unaraccoltasi Carducci o, più avanti,agli idilli
configuracomeunaidealeanto-

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5 febbraio 2021

campestridi Luigi Bartolini e al- craconversazione,a Cagli, di Gio- volose, le pietredi città chela fa-
le prime provedi Volponi, poe- vanni Santi. Ancora si legge tica di schiaviedi anonimiope-
sie dalnetto spessore, così come nell’incipit di Campi d’ostinato rai seppeedificare,eventirivis-
non ha mai nascostoil debito amore: «/ il passatoè una terra suti conuno spirito che Carlo
concolui che fu il più morbidoe remota/magarinon esiste/non Boebbea definireinsieme«di li-
fragrantetra i nostriclassici, il sai dove»; oppure: «con gli oc- bertà e passione
».

Tassodell’Amintache il poetaur- chi/ e conle mani/ti cercoil vol- È QUESTO IL MONDO semprere-
binate ha semprericordatoco- to,/ la memoriapervade/la mia versibile nello spazioeneltem-
me unafolgorazione dellaadole- giornata». Sembrerebberodue po, fra qui e altrove,trapassato
scenza, uno spaziodovesi incon- espressionidivergenti e tutta- e presente,chePiersantiha di-
tra la memoriafavolosa di ninfe via sonocomplementari. Qua- spiegato anchenellesuenotevo-
e pastori,di selve e di acquelu- le nesiainfatti la poeticasi in- li partiture in prosa,raccontio
strali, dunquenon unaccademi- tuisce dai titoli dellasequenza ballate epiche prima che ro-
co idillio ma il fisico incarnarsi che lo ha rivelato a cavallode- manzi in sensoproprio,purese
di unautopia,di un sentimento gli anniNovanta, I luoghi persi la traccia autobiograficasem-
idealedelrapportotra gli esseri pre vi persiste,
daL’uomo delle Ce-
(’ 02) e
(’ 94), Nel tempocheprecede
umani. a
sane ( 1994) L’estate dell’altromil-
L’alberodellenebbie,una trilogia
NÉ VA QUIDIMENTICATO l’apporto lennio (2001), daOlimpo (2006) a
edita daEinaudi. Cupotempogentile ( 2012), né va
di autori che il vigente snobi- Piersantièil testimonedi luo-
smo sospetta diretorica edi acu- quidimenticatala suaproduzio-
ghi chedefinisce«persi», latera-
stica eccessiva,adesempioGar- ne di cineasta,il film di teneris-
li o emarginati,e di un tempo
cìa Lorca e Neruda,di cui Pier- sima elegiaL’etàbreve(1969), ed
che chiama«differente» e per-
santi hasempreaccoltol huma- alcuni cine- poemi molto amati
ciò asincronorispettoal suode-
nitas, la paroladirettaetransiti- da Amelia Rosselli fra cui lo stu-
va. Insomma ha letto, comesi corso lineare.Non percasoegli (1982) cheèil
pendo Sulle Cesane
si è rivisto mille volte bambino
dice,tutti i libri senzapagarepe- palinsestodi quanto saràI luo-
nella casaavita, sottoleCesane,
daggio e rimanendo indenne ghi persi. Nel libro- intervista Il
dallemode.Semmai per lui ève-tra Che’ GinoeChe’ Spasso,con cantomagnanimo(a curadi Ro-
ro ciò che il suo maggiorestu-
i suoi nonni eredidi unmondo berto Galavernie di chi scrive,
sapienzialee magico, Madìo,
dioso, RobertoGalaverni, ha ri- PeQuod, 2005) il poeta ha di-
con le storiedi folletti e i diavoli
cordato citando a propositodi chiarato, quasi arrendendosi
anacronismoun rilievo di Cesa- detti sprovingli e la nonnaFe- all’evidenzadi un mondoche
nìsa, unaautentica «voce» che può esseresoltanto suo: «… ma
re Garboli:« Ci sono poeti di tale sembrausciredalmagnetofono
io da bambino vedevo solo gli
forza innovatrice da cambiare di ErnestoDe Martino. Il poeta
quasidi colpo i codici costituiti; neè portavoce,siimmaginada elementi fantastici,quella era
la realtà che m’apparivae più
e ci sono poeti inamovibili sempreun poeta/pastore, mail m’affascinava. Ho vissutoin un
dall’antichità, così fedeli alla suosguardononèmai nostalgi-
mondo che per certi aspetti è
tradizioneda scendernegiù co- co alla manieraper esempiodi
più vicinoalMilleduecentoche
me le pecoredai tratturi» . E dai Pasolini o di Ermanno Olmi: a quellodi un giovaned’oggi. I
tratturidel suoMontefeltro,da- suaè,al contrario,quellachein carri eranocomequelli del Me-
gli stradini di ghiaia e dai fossi tedescosidice Sehnsucht, unsen-
delle Cesane,l’altopiano che timento più sottile e intrigante dioevo. Il mio primo viaggio è
davverolohavistocrescereear- stato in una treggia, cheè un
della nostalgiadove si mescola-
carrotirato da buoi echeal po-
dere diinconsapevolezza, il poe- no anche desiderio e struggi-
sto delleruotehadeipali, a mo’
ta continuaa discendere mante- mento. La nostalgiaimpliche- di slitta, che servonoper salire
nendo fedeltàa unproprio uni- rebbe lo spasimo perchéqualco- soprai greppi…di macchinene
verso etimologicamenteperfet- sa che si sa perduto ritorni al scendevaper le Cesaneuna
to, cioègià compiuto, di segni presentemail fatto è cheper il
acustici e cromatici, gli stessi poetaquello spazio/temponon ogni due o tre giorni. I calessi
della amatapitturatra i calan- coi cavalli eranoinvece fitti. Ho
si èmai perdutoe, alcontrario, percepitoun mondo arcaicoe
chi geometrici delgrande Pie- si accampa al presente nella questo mi è entrato nel san-
ro, i rosapersino ineffabili di esperienzadella totale alterità:
gue ». E anche oggi ogni volta
Federico Barocci( nel bambinel- sonolepianteei fioridove sian- che pensaa sé stessoe alle per-
lo con le ciliegie della Fugain nuncia l’antico hortus conclu- sone cheama(la suaAnnie,il fi-
EgittoaPiobbico),o leterrebru- sus, i corpifemminili doveanco-
glio Jacopo)gli viene dadonare
ciate ei cieli dicobalto dellaSa- ra torna il profilo delleninfe fa-

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5 febbraio 2021

il fiore che èpiù suo,comenella


poesiaFebbraio1941checomin-
cia fatalmentecon «forse nevi-
cava quelgiorno/comeadesso,/
stroncavai gialli,/ impazienti fa-
vagelli ».

Lo celebra«Campi
d’ostinatoamore »,

( La navediTeseo),
un’antologiasiapure
compostadiinediti,
cheracchiude tutto il suo
universopercettivo

L’autore ètestimonedi luoghi chedefinisce«persi»


o emarginatie di untempoche chiama«differente»

UmbertoPiersanti

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