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Ottimizzare il capitale1
La ripartizione del tempo.
1
Al presente capitolo ha dato un contributo molto importante l’Ing. Andrea
Segatta.
I risultati che possiamo ottenere dipendono solo in parte dalla
nostra metodologia operativa. Per riuscire a fare le cose per
bene bisogna tener conto anche di aspetti relativi alla gestione
del denaro che nulla hanno a che fare con gli aspetti di analisi
tecnica o fondamentale.
Difficilmente l’investitore si pone il problema di individuare
quanta parte del suo capitale va utilizzato sulla singola
posizione. Difficilmente si pone il problema di capire come
ottimizzare il rapporto fra i profitti e le perdite nell’attività di
trading.
Non fa parte del programma di questo corso e la sola pretesa
che posso avere con quanto vado ad esporre nelle pagine
seguenti è quella di instillare il dubbio e la curiosità per indurvi
ad approfondire il problema.
Di sicuro, posso dirvi che è molto importante.
Dal punto di vista pratico, il bilancio della nostra operatività
dipende da due soli fattori:
• il rapporto fra il numero di operazioni in utile e quelle
in perdita;
• il rapporto fra i profitti e le perdite generati da tali
operazioni…
Vale sicuramente la pena di impegnarsi un po’ per capire come
questi parametri possono influire sulla nostra capacità di
generare profitti…
Testa o Croce - un modello per la comprensione.
Per introdurre il problema in
maniera semplice ed immediata,
riconduciamoci al classico
esempio della scommessa sul
lancio della monetina: testa o
croce.
Ancor prima di iniziare è
opportuno sottolineare che il
paragone non è appropriato
all’investimento sui mercati
azionari in quanto si tratta di un
tipo di puntata “vinci tutto o
perdi tutto”, mentre nei mercati
azionari non è praticamente mai
così. Ci serve però per chiarirci
le idee in merito.
Supponiamo di disporre di un capitale iniziale di 100 euro, e lo
puntiamo tutto sull’uscita della testa.
La probabilità che la monetina ci mostri la facciata che
desideriamo è solo del 50%: dopo il primo lancio abbiamo ben
il 50% delle possibilità di avere esaurito totalmente il nostro
capitale.
Testa e mi ritrovo con 200 euro; croce e ho perso tutto….
Nel secondo lancio, che si potrà fare solo nel caso di vittoria
nel primo, puntando di nuovo tutto il capitale a nostra
disposizione ovvero 200 euro, le probabilità di vincita sono le
medesime del lancio precedente e quindi avremmo il 50% di
probabilità di trovarci con 400 euro e il 50% di probabilità di
perdere tutto.
Combinando le probabilità dei due lanci e ricordando che
abbiamo sempre puntato sull’uscita della testa ecco uno
specchietto riassuntivo degli eventi che si possono presentare:
E = 24/40 = 0,60
GP = 3.000/1.500 = 2
Ora è davvero semplice applicare la formula:
VALORI DI E
GP 0,40 0,45 0,50 0,55 0,60 0,65 0,70 0,75 0,80
1,0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0
1,1 -14,5 -5,0 4,5 14,1 23,6 33,2 42,7 52,3 61,8
1,2 -10,0 -0,8 8,3 17,5 26,7 35,8 45,0 54,2 63,3
1,3 -6,2 2,7 11,5 20,4 29,2 38,1 46,9 55,8 64,6
1,4 -2,9 5,7 14,3 22,9 31,4 40,0 48,6 57,1 65,7
1,5 0,0 8,3 16,7 25,0 33,3 41,7 50,0 58,3 66,7
1,6 2,5 10,6 18,8 26,9 35,0 43,1 51,3 59,4 67,5
1,7 4,7 12,6 20,6 28,5 36,5 44,4 52,4 60,3 68,2
1,8 6,7 14,4 22,2 30,0 37,8 45,6 53,3 61,1 68,9
1,9 8,4 16,1 23,7 31,3 38,9 46,6 54,2 61,8 69,5
2,0 10,0 17,5 25,0 32,5 40,0 47,5 55,0 62,5 70,0
2,1 11,4 18,8 26,2 33,6 41,0 48,3 55,7 63,1 70,5
2,2 12,7 20,0 27,3 34,5 41,8 49,1 56,4 63,6 70,9
2,3 13,9 21,1 28,3 35,4 42,6 49,8 57,0 64,1 71,3
2,4 15,0 22,1 29,2 36,3 43,3 50,4 57,5 64,6 71,7
2,5 16,0 23,0 30,0 37,0 44,0 51,0 58,0 65,0 72,0
2,6 16,9 23,8 30,8 37,7 44,6 51,5 58,5 65,4 72,3
2,7 17,8 24,6 31,5 38,3 45,2 52,0 58,9 65,7 72,6
2,8 18,6 25,4 32,1 38,9 45,7 52,5 59,3 66,1 72,9
2,9 19,3 26,0 32,8 39,5 46,2 52,9 59,7 66,4 73,1
3,0 20,0 26,7 33,3 40,0 46,7 53,3 60,0 66,7 73,3
Applicare questa tabella è molto semplice: la prima riga elenca
il rapporto fra operazioni in guadagno e operazioni totali, la
prima colonna il rapporto fra i guadagni delle operazioni
positive e le perdite delle operazioni negative.
Incrociando i valori nella tabella si ottiene la % di capitale
investibile.
Analizzando qualche valore è interessante notare che:
• anche con in sistema che ha solo il 40% di operazioni
positive si può investire a patto di avere un rapporto fra
guadagni e perdite di almeno 1,6 (anche se con tali
prestazioni potremmo investire solamente il 2,5% del
nostro capitale!!!!);
• con un sistema neutro in termini di efficienza (E=0,5)
per investire solo un terzo del nostro capitale occorre
avere un impegnativo rapporto guadagni perdite pari a
tre;
• con un sistema di ottime prestazioni pari al 70%, per
investire il 50% del nostro capitale occorre che il
rapporto fra i guadagni delle operazioni positive e le
perdite delle operazioni negative sia almeno di 1,5;
• la miglior prestazione contemplata dalla tabella ovvero
80% di efficienza e rapporto guadagni/perdite di 3
permette di investire il 73,3% del capitale a
disposizione.
Conclusioni
Un approccio anche semplice come quello appena proposto
permette una efficace razionalizzazione del rapporto fra
benefici ottenibili e rischi.
Ovviamente non è pensabile riuscire a calcolare in maniera
perfetta e costante i valori sopra esposti: da un punto di vista
operativo basta ed avanza riuscire ad andarci vicino evitando di
investire troppo o troppo poco su una singola operazione.
Investendo percentuali di capitale maggiori a quelle indicate
dalla formula ci esporremmo ad un rischio di rovina
statisticamente troppo alto in relazione alle performaces del
nostro trading system, specialmente nel caso di una serie
consecutiva di operazioni in perdita.
Investendo percentuali minori non utilizzeremmo la nostra
tecnica al meglio delle sue possibilità….