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COLLEZIONE

Vespista
Vespa 50
storia della

la s to
r i a della SPECIALE DA

50
la

DAL 1963 AL 1991, MODELLO DOPO MODELLO

1963 Nasce la Vespa 50

1966 La 50 L (Lusso)

1969 - 2019
50 anni di 50 Special
1969 La 50 Elestart
e della sorella 50 R

1969 La 50 si Rinnova 1975 Arrivano le 4 marce 1991 La versione Revival


Introduzione

La Vespa 50
E
ra da poco entrato in vigore
il Nuovo Codice della Stra-
da del 1959, DPR 956/58,
in cui si stabiliva che solo
i 50 cc con potenza massima di
1,5 Cv potevano circolare senza
targa, il conducente doveva avere
compiuto 14 anni e non necessi-
tava nessuna patente. Nasceva
così la tipologia dei ciclomotori,
mezzi di locomozione destinati 30 novembre al 09 dicembre di
alla mobilità cittadina o di corto quell’anno. La prestigiosa rivista
raggio. Le aziende motociclisti- Motociclismo pubblicò, dedican-
che investirono in questo nuovo do anche la copertina, la prova
settore, ecco debuttare nel 1962 il su strada completa del nuovo
Gilera G50, dotato di motore a 4 cinquantino sul numero di no-
tempi con potenza massima come vembre che precedeva il Salone
da nuovi limiti imposti. Anche la definito ai tempi il “Festival del-
Laverda realizzò nel 1960 il Mini- l’Ingegnere Corradino D’Ascanio, le Cinquanta”. Tantissime azien-
scooter 50 sempre a 4 tempi, pro- il papà della Vespa, decise di met- de infatti, come detto prima, in
dotto però solo in poco più di mil- tere nero su bianco quello che era quell’anno sfornarono cinquanti-
le esemplari. Sia Giuseppe Gilera il progetto della “mamma” di tutte ni per tutti i gusti: cross, strada,
che i Laverda infatti non conside- le future 50. sport e con pedali. Le aziende ita-
rarono che il pubblico preferiva i l’Ingegnere abruzzese, sebbene liane si sbizzarrirono. Allo stand
motori a 2 tempi, che con molta già in pensione dal 1961 collabo- della Piaggio il nuovo Vespino
facilità e poca spesa, potevano es- rava come consulente alla Piag- era esposto affianco alla sorella
sere potenziati. Debuttò sempre gio, decise di scavalcare il vinco- maggiore di 90 cc, che però era
negli stessi anni anche il Capri lo normativo creando appunto targata, necessitava per guidarla
della Agrati che era però dotato di un “Velocipede a Motore” (M1) e della patente e avere compiuto i
motore a 2 tempi. Nel 1964 arriva progettando appunto la sua ulti- 16 anni. Da li in poi si sussegui-
anche la Innocenti con la Lam- ma Vespa. Fu omologata in data rono successi senza pari ed evo-
bretta 50 Junior, sempre dotata 10 settembre 1963. La nuova 50 luzioni fino al 1991 con l’ultima
di motore a 2 tempi. Ma torniamo fece il suo debutto al 38° Salone serie Revival. Pensate più di 3
alla Piaggio, correva l’anno 1963, e della Moto di Milano tenutosi dal milioni gli esemplari prodotti.

OFFICINA DEL 3
io IL VESPINO
mar
Som 20 16 DIVENTA N
Nel secondo anno la Vespa 50
ha avuto una vera esplosione di
vendite, dai circa 5.954 pezzi
prodotti nel 1963 si passa ai circa
54.385.

LO SPORTELLINO
20 DIVENTA GRANDE
Correva anno 1965, nasceva
la 125 Nuova e alla Piaggio
decisero di unificare tutti i telai e
dotarli di sportellino grande per
la manutenzione del motore, da
qui il soprannome.

LA 50 SI
26 FA BELLA
26 Nel 1966 alla versione base N
si affiancò la versione Lusso,
più curata e arricchita di varie
migliorie soprattutto estetiche.

LA 50
32 SI RINNOVA
Questo è il penultimo modello di
Vespa 50 con faro tondo, venne
nello stesso anno affiancata dalla
50 Special, entrambe prodotte
fino al 1983

L’ULTIMA
38 FARO TONDO
Nel 1991 la Piaggio mette in
vendita questa 50, in serie
limitata e numerata. Una
modello strano, ruote da 10 con
cerchio chiuso, anteriore da R e
posteriore da Special.

IL LEGGENDARIO VESPA
06 “VESPINO” 42 MOPED
Nasce nel 1963, su progetto Anche se la sua nascita è sul sito
dell’Ingegnere Corradino del Museo Piaggio attribuita
D’Ascanio, da sempre al 1970, dalla documentazione
considerato il papà della Vespa, ritrovata e ufficiale in realtà si
colui che diede vita allo scooter torna indietro almeno di 5 anni,
della Piaggio nel 1946. con modelli sportellino come
quello di queste pagine. 
LA SORELLA
12 MAGGIORE IL VESPINO
Nello stesso anno 1963 nasceva 46 STRANIERO
anche la Vespa 90 che affiancava La 50 S è un modello destinato
il Vespino 50, ma con cilindrata al mercato estero, soprattutto
16 maggiore e targata. quello tedesco, quasi del tutto
4 La storia della
simile alla nostra 50 sportellino femminile: non riscosse un
ma con qualche differenza. grande successo commerciale.

1969 LA VESPA
50 2019 90 AUSTRIACA
Buon compleanno 50 Special, La Piaggio ha prodotto modelli
sono passati 50 anni ma rimane per tantissimi mercati esteri, che
ancora la Vespa 50 più giovanile hanno delle differenze rispetto al
e sbarazzina con quel suo faro modello per il nostro mercato.
rettangolare che tanto andava di
moda tra i giovani. LA SPECIAL
96 A PEDALI
LA MITICA 50 Le Vespa a pedali anno
52 SPECIAL continuato ad essere prodotte
Questo modello ha lasciato anche nel modello Special.
32
un ricordo indelebile in tante
generazioni di italiani, basti
pensare che nel 1999 il gruppo
italiano Lunapop capitanato da
Cesare Cremonini, ha dedicato
un pezzo a questo scooter
intitolato appunto “50 Special”

LA
60 SPECIALINA
La scocca piccola o small frame,
come meglio al si vuol chiamare,
si aggiorna. L’intenzione in 46
Piaggio era quella di lanciare un
modello che avrebbe fatto storia.
76
BUCHI
66 SCONOSCIUTI
Solo sulla prima serie troviamo
questi quattro fori chiusi da dei
tappi in plastica, così come si
trovano anche sulle R.

70 ADDIO RUOTE 70
PICCOLE
Con questo modello si
abbandonano le ruote da 9 pollici 96
per passare a quelle da 10, ereditate
dalle sorelle maggiori 125.

3° E ULTIMA
76 SERIE
Nel 1975 l’ingresso sul mercato
della Special a 4 marce segna per
sempre la fine di un’era.

MA DOV’È
84 LA PEDIVELLA?
La Vespa Elestart ad avviamento
elettrico fu progettata
principalmente per un pubblico
OFFICINA DEL 5
Vespa 50

1963

Il leggendario “Vespino”
NASCE NEL 1963, SU PROGETTO DELL’INGEGNERE
CORRADINO D’ASCANIO, DA SEMPRE CONSIDERATO IL PAPÀ
DELLA VESPA, COLUI CHE DIEDE VITA ALLO SCOOTER DELLA
PIAGGIO NEL 1946.

D
ebutta ufficialmente come per un peso totale a vuoto di 66 kg 6960. La sigla del motore è inve-
risulta in Piaggio il 6 otto- e costava all’epoca del lancio lire ce V5A1M. Omologazione IGM
bre 1963 a Pontedera. La 98.500. La si poteva acquistare 3308 OM rilasciata dal Ministero
nuova Vespa progettata anche a rate da 6, 12 o 16 mesi. La dei Trasporti e dell’Aviazione Civi-
dall’ingegnere abruzzese ha un te- sigla attribuita a questo modello è le in data 10 settembre 1963. Un
laio del tipo monoscocca a strut- V5A1T per i numeri di telaio che modello destinato a rivoluzionare
tura portante, con lunghezza di variano, nel primo anno di vita, il mondo degli scooter di piccola
1630 mm e larghezza di 0610 mm, dal numero 1001 fino al numero cilindrata, tanti costruttori tenta-
6 La storia della
Il Ciclomotore rono di scardinarne il successo ma produzioni che dal 1965 con la
Nasce un nuovo modo senza fortuna, solo per citarne al- scocca soprannominata “unifica-
di muoversi, bastano i
14 anni, nessuna targa e cuni la Gilera, Agrati, Ducati, La- ta” diventa più grosso.
nessuna patente verda e la Innocenti che un anno
dopo lancia la Lambretta J50. Vespa scocchino
La nuova Vespa 50 è equipaggia o scocca piccola
con un motore monocilindrico a Dovuto al fatto che questo mo-
due tempi, con cilindro inclinato dello presenta un telaio più corto
a 45° e non più orizzontale con di 2,5 cm rispetto alle successive
alesaggio da 38,4 mm e corsa 43 scocche del 1967 soprannomina-
mm per una cilindrata esatta di te “allungata”, infatti la misura
49,77 cc, rapporto compressione della lunghezza passa dai 1630
7:2,1. Raffreddato ad aria forzata mm ai 1655 mm nelle successive
tramite ventola sul volano ma- serie. Di conseguenza varia anche
gnete e convogliatore attorno te- l’interasse delle ruote che passa
sta e cilindro, come le altre Vespa. da 1155 mm a 1175 mm.
Il motore eroga come da codice
una potenza massima di 1,45 cv Bisogna ricordare che la Vespa 50
a 4.500 giri/minuti, che spinge il del 1963 presenta numerosi parti-
mezzo ad una velocità massima di colari e caratteristiche, sia a livello
38,6 km/h. Secondo le normative di ciclistica che a livello di meccani-
dell’epoca il motore è corredato di ca i quali risultano scomparire con
apposito dispositivo di scarico con il passare degli anni e alcuni dei
omologazione IGM 3309S. Molto quali appartengono al solo anno
apprezzata e ricercata oggi dai col- 1963. Sono appunto questi detta-
lezionisti, gli hanno attribuito vari gli che la rendono cosi appetibile
“nomi d’arte” ispirati a quelle che ai collezionisti di tutto il mondo.
sono le principali caratteristiche
che differenziano questa Vespa 50
dalle successive produzioni: Colori disponibili
Vespa sportellino anno 1963
Dovuto al fatto che questo mo- • Disponibile solo Verde
dello ha uno sportellino per l’ac- Codice Max Meyer
cesso al motore di dimensioni 1.298.6301- Piaggio 301
ridotte rispetto alle successive • Cerchi, mozzi e forcella in
tinta scocca.
•Fondo antiruggine: Grigio
Codice Max Meyer 8012M

Il clacson

Il trattino Avantreno
Solo sui primi esemplari, sul Troviamo un particolare
manubrio troviamo un trattino, non ammortizzatore a tamponi in gomma
esistono dati certi, per ora lo abbiamo con fodero in plastica grigio, mentre Particolare del clacson
trovato fino ad un esemplare del la forcella è in tinta con la scocca dell’esemplare fotografato, Bachel –
gennaio 1964 n° telaio 9xxx. così come il cerchione chiuso. L20 Genova.

OFFICINA DEL 7
Vespa 50

1963

Scocca piccola
Telaio del tipo monoscocca a
struttura portante, leggero una
rivoluzione nel mondo scooter.

Accessorio a pagamento
Poteva essere dotato di
contachilometri, prodotto dalla
Veglia Borletti con fondo scala 60
km/h e logo Piaggio rettangolare.

La scritta identificativa
La troviamo solo sullo scudo e riporta
la cilindrata Vespa 50, inclinata
ed è di colore blu scuro. Al centro
troviamo il logo Piaggio rettangolare.

8 La storia della
Meglio averla a bordo

Anche se si utilizzavano senza allontanarsi troppo da


casa, per sicurezza si poteva avere una ruota di scorta
dietro lo scudo.

Per fissare la ruota di scorta


Bisognava montare il porta Per trasportare cose
ruota, un optional, di una forma Sopra il serbatoio troviamo una
particolare solo per il 1963. staffa che fungeva da portapacchi.

OFFICINA DEL 9
Vespa 50

1963

Sulla pedana
Troviamo sei listelli tutti
in gomma fissati con dei
piccoli cunei in gomma.

Convogliatore di raffreddamento
La cuffia del motore è in
metallo, e il copriventola
è in tinta con la scocca.

Fanale posteriore
Dotato di un catarifrangente
contenuto all’interno di una cornice
in metallo, corpo è in metallo in
tinta con la scocca. Marca SIEM.

Per accedere al motore

Ecco lo sportellino che si


aggancia con due denti ai fori
presenti in basso sulla scocca.

10 La storia della
Comodo vano Sotto il coperchio
Sotto la sella troviamo il vano Troviamo una vaschetta
portaoggetti con un coperchio, che portaoggetti in plastica
si chiudeva con un pomello a vite. estraibile per raggiungere
il carburatore.

Particolare e rara Manubrio in fusione

La marmitta originale ha il tubicino


posizionato verso l’alto. Riporta
logo rettangolare con IGM 3309 S.

Dotato di faro rotondo con vetro


del faro marchiato SIEM 4542.

OFFICINA DEL 11
Vespa 90

1963 Stessa scocca


La 90 condivideva con la
sorella minore la scocca
piccola, cambiavano solo le
ruote che erano da 10” al
posto delle più piccole da 9”.

La sorella maggiore
NELLO STESSO ANNO 1963 NASCEVA ANCHE LA VESPA
90 CHE AFFIANCAVA IL VESPINO 50, MA CON CILINDRATA
MAGGIORE E TARGATA.

C
ondivideva la scocca piccola te erano dolori. Sul manubrio, dimensioni maggiori, di forma si-
con la 50, che le rendeva- si trovava alloggiato di serie un mile, ma dotato di luce stop come
no molto agili nel traffico piccolo contachilometri a for- prevedeva il codice della strada.
e pratiche da parcheggiare. ma circolare scala 80 km/h con Questo stesso faro lo ritroveremo
La si poteva ammirare al Salone logo Piaggio rettangolare. Il faro poi sui modelli futuri di cilindrata
del Motociclo di Milano affian- posteriore rispetto alla 50 era di 125. Le ruote erano di diametro
co al piccolo “Vespino”. Telaio maggiore rispetto alla sorella mi-
con sigla V9A1T e sigla motore nore, non più da 9 pollici ma da
V9A1M. Era dotata dello stesso 10”, e avevano sempre il cerchio
motore della 50, solo aumentato chiuso. Come sulla 50 erano fis-
di cilindrata sempre con cambio sate al tamburo tramite quattro
a 3 marce con i rapporti allunga- bulloni con serraggio conico del
ti. La cilindrata era di 88,5 cc, e le tipo utilizzato in campo automo-
prestazioni erano davvero mode- bilistico. I profili delle pedane era-
ste, solo 3,6 Cv/ 5250 giri al mi- Meglio rifinita no sempre in gomma ma dotati
nuto, per una velocità massima La 90 era dotata di bordoscudo i di profili in alluminio così come i
di poco superiore ai 70 km/h. n alluminio, non presente sulla 50. puntalini che li fissavano. Lo scu-
Essendo targata poteva traspor- La scritta Vespa 90 di color blu do era dotato di bordoscudo in al-
tare un passeggero, e nelle sali- e il logo Piaggio rettangolare luminio con anticorodal. La sella
12 La storia della
monoposto, blu scura, come sulla
50 fissata a una piastra triangola-
re che faceva anche da coperchio
alla vaschetta porta attrezzi in pla-
stica. Come optional era a dispo-
sizione una comoda sella biposto,
entrambe le selle erano marchiate
Aquila. Ebbe scarso successo, e
tanti esemplari andarono all’este-
ro. La scritta sullo scudo di colore
blu scuro, indicava la cilindrata
90. Questo modello era la versio-
ne targata a listino Piaggio di ci-
lindrata minore.

Colori disponibili
• Azzurro Codice Max Meyer
1.298.7220
• Antiruggine: Nocciola
3000M
• Forcella e copriventola
in tinta con la scocca - Non cambia nulla
Il manubrio e il gruppo ottico
Ruote e Mozzo anteriore anteriore erano gli stessi della
e posteriore: Alluminio 50, nel faro era stata aggiunta
1.268.0983 lampadina luce posizione.

Sportellino piccolo
Avendo la stessa scocca della 50,
era l’unica Vespa targata ad avere
lo sportellino motore piccolo.

OFFICINA DEL 13
Vespa 90

1963

Listelli pedana
Erano sempre in gomma ma
dotati di profili in alluminio così
come i puntalini che li fissavano.

Scala 80 Km/h
Il contachilometri nella 90 era
di serie, fondo chiaro scala 80
Km/h, a differenza di quello
della 50 che era scala 60Km/h

Diametro maggiore
Le ruote erano da 10”, sempre a
cerchio chiuso di color alluminio.

Dettaglio da ricordare

La forcella era
in tinta con la
scocca.

14 La storia della
Come sulla 50
Lo sportellino era
piccolo, cuffia in
metallo e il copriventola
in tinta con la scocca.

Era più grosso Dalla fabbrica usciva


Il faro posteriore dotato di stop e di Con la sella mono, sul
dimensioni maggiori, lo ritroveremo portapacchi posteriore si
dopo qualche anno sui 125. poteva anche montare un
cuscinetto porta passeggero.
Optional la sella lunga.

OFFICINA DEL 15
Vespa 50 N
1964 Si comincia
con il colori giovani
Il rosso brillante era il colore più
nuovo e giovane dei tre, ecco la Vespa
restaurata di Marco Polish Polese telaio
n° 55.53x del 17 Novembre 1964.

Il Vespino diventa N
NEL SECONDO ANNO LA VESPA 50 HA AVUTO UNA VERA
ESPLOSIONE DI VENDITE, DAI CIRCA 5.954 PEZZI PRODOTTI
NEL 1963 SI PASSA AI CIRCA 54.385. Con Vespa su può

C
ompare a partire dalla primavera
del 1964 la lettera N, che sta per
Normale, nel 1963 era chiamata
semplicemente Vespa 50 da come
si denota dalle tante pubblicità ven-
gono aggiunti 2 nuovi colori, oltre al
Verde (codice Max Meyer 1.298.6301)
ora c’è il Grigio Ametista (codice Max
Meyer 1.298.8710) e il giovanile Ros-
so (codice Max Meyer 1.298.5847),
solo su quest’ultimo colore la scritta
anteriore Vespa 50 era argento e non
più blu. Compare anche la sella lunga Nel 1964 la Vespa si confermò
sempre marca Aquila, la stessa della come leder del mercato con
90 che piaceva molto ai giovani, anche una vera esplosione di vendite.

16 La storia della
se bisogna puntualizzare che sul- la plastica a partire dal telaio n° novità, il motore affidabile rima-
la 50, omologata ad un solo posto 122.877 del 1966, modello già so- ne invariato, a parte il disegno
come da codice della strada, non prannominato “unificato” dota- del copri ventola, il contachilo-
si poteva trasportare un passeg- to di uno sportellino motore più metri scala 60 Km/h rimane un
gero. Altra novità, a partire dal grande. Sono queste le principali optional.
telaio n° 49.126, fu il nuovo faro
posteriore sempre marca SIEM
Dal telaio n°49.126
Venne equipaggiata con il nuovo
tutto in plastica con catarifran- fanale SIEM con catarifrangente
gente applicato in una cornice in fissato con una cornice in metallo.
metallo. Catarifrangente che in
seguito diventerà integrato nel-

Rimane a pagamento
Il contachilometri era sempre un
optional, sempre con logo quadrato
e scala 60 Km/h.

Arrivano altri colori Solo sul colore rosso


Come recita la pubblicità Il logo Piaggio è quadrato, solo su
la Vespa 50 viene questo colore la scritta Vespa 50
proposta a tre colori. era di colore argento.

OFFICINA DEL 17
Vespa 50 N
1964

Colore più sobrio


Ecco un’altra Vespa sempre restaurata di
Riccardo Richard Orizzonte, restaurata da
Vincenzo Cesarone, è una 1965 Grigio Ametista.

La sella di fabbrica
Questa era la dotazione
di serie con la sella mono
posto e il portapacchi sul
serbatoio.

18 La storia della
Stop alle vibrazioni
Ecco il sistema diverso di
aggancio dello sportellino
alla scocca, con i suoi
gommini antivibrazione.

Colore verde
Questa di Giovanni Polieri
telaio n° 69.xxx del 1965 ha il
copriventola di nuovo disegno,
diverso dalla prima serie.

OFFICINA DEL 19
Vespa 50 N Unificata

1965

Lo sportellino E
sattamente dal telaio n°
92.877 la Vespa 50 N lo
sportellino diventò più
grande, e venne per que-

diventa grande
sto soprannominata appunto
“Unificata”. Tutto il resto rimase
pressoché uguale alla versione
con sportellino piccolo, stesso
fanale posteriore con catarifran-
CORREVA ANNO 1965, NASCEVA gente fissato con cornice di me-
LA 125 NUOVA E ALLA PIAGGIO tallo, scritte Vespa 50 blu scuro.
DECISERO DI UNIFICARE
TUTTI I TELAI E DOTARLI
DI SPORTELLINO GRANDE
PER LA MANUTENZIONE
DEL MOTORE, DA QUI
IL SOPRANNOME.

20 La storia della
Curioso dettaglio
Come si vede dal dépliant
originale Piaggio gli ultimi 3
anni di produzione dal 1969 al
’71 veniva proposta assieme
alla 50 L con sella a “gobbino”.

Apparentemente uguale
Questa N monta la sella detta
a “gobbetta” per volere del
proprietario, in realtà questa sella
venne adottata nel 1969 sulla
R. La N “unificata” usciva con la
mono sella o in optional col la
sella lunga. Solo i modelli ’69, 170
e ’71 la potevano montare.

OFFICINA DEL 21
Vespa 50 N Unificata

1965

La vera novità
La versione soprannominata
“Unificata” ha come caratteristica lo
sportellino di dimensioni maggiori, che
rende più agevole la manutenzione
del motore. Inoltre la cuffia motore
che è rimasta in metallo fino al telaio
n° 92.876, nella “unificata” cambia
diventando in plastica.

22 La storia della
Su questo modello dal telaio n°
122.877 cambia il faro posterio- Colori disponibili • Azzurro Acquamarina dal
telaio n° 200.001 in poi -
re in cui sparisce la cornicetta in Vespa 50 N 1.298.7305
metallo del catarifrangente. Codici Max Meyer • Turchese dal telaio n°
La Vespa 50 N anno 1966, ancora • 1963 – Verde 1.293.6301 200.001 in poi - 1.298.7240
con il simbolo Piaggio quadrato sul- (Piaggio P 301) • Giallo Positano dal
lo scudo, è stata restaurata da Luca telaio n°200.001 in poi -
Coriani di Vespazio, mantenendo e • 1964 – Verde 1.293.6301 1.298.2902
recuperando la maggior parte del- (Piaggio P 301) • Chiaro di Luna Metallizzato
le sue parti originali dell’epoca. La • Grigio Ametista dal telaio n° dal telaio in poi n° 200.001-
cuffia del motore sulla “unificata” 6961 a 61.346 - 1.298.8710 1.298.0108
era in plastica e i carter avevano • Rosso dal telaio n° 6961 a
dimensioni leggermente maggiori. 61.346 - 1.298.5847
L’innesto delle marce, che riman- Fondo antiruggine
gono sempre 3, diventò a 4 griffe, • Dal 1965 – Azzurro Chiaro Tutte Grigio 8012M
diminuendo così la rumorosità du- dal telaio n° 92.877 - • Dal 1964 cerchi, tamburi,
rante i cambi marce. Il braccio mo- 1.298.7400 mozzi, forcella e copriventola
tore era stato irrobustito e dotato • Rosso dal telaio n° 92.877 a color Alluminio 1.298.0983
di silent-block. Dal telaio 200.001 200.000 - 1.298.5850
la scocca cambiò misura, passando • Verde chiaro dal telaio NB: Solo nel 1964 gli esemplari
dalla lunghezza 1630 mm a 1655 n° 140.366 a 200.000 - Verdi avevano ancora questi
mm (interasse ruote 1155 mm a 1.298.6303 pezzi in tinta con la scocca.
1175 mm) e vienne così sopranno- • Verde Mela dal telaio n°
minata “ALLUNGATA”, miglioran- 200.001 in poi - 1.298.6302
do l’abitabilità a bordo.

Cambia la marmitta
Eccola dal lato sinistro i cerchi rimangono
chiusi, la marmitta ha il beccuccio
posizionato in basso dal 1966.

OFFICINA DEL 23
Vespa 50 N Unificata

1965

Stava per cambiare


La scritta rimane come le precedenti
versioni, questo modello è uno
degli ultimi ad avere il logo Piaggio
quadrato, a breve il 1 ottobre 1967
arriverà il nuovo logo esagonale.

Sigle: Telaio V5A1T - Motore • 1966 da 101.577 a 155.460


V5A1M • 1967 da 155.461 a 190.977
Esemplari prodotti: 282.298 • 1 967 da 200.001 a
213.546 nuovo modello
• 1963 da 1001 a 6960 “ALLUNGATA”
• 1964 da 6961 a 61.346 • 1968 da 213.547 a 248.833
• 1965 da 61.347 a 92.876 • 1969 da 248.834 a 275.620 Non cambia il faro
• 1965 da 92.877 a 101.576 • 1970 da 275.621 a 280.997 In questa foto si vede il faro posteriore
nuovo modello “UNIFICATA” • 1971 da 280.998 a 283.299 con ancora il catarifrangente con la
cornicetta di metallo.

Sempre optional
In contachilometri
rimase a scala 60 Km/h
sempre con logo Piaggio
quadrato.

Il bloccasterzo
Ecco la chiave del bloccasterzo,
notare l’aletta para polvere con
scritta Neiman DRP.

24 La storia della
Argento per l’avantreno
La forcella con mozzo e cerchio
erano tutti color Alluminio
Codice Max Meyer 1.268.0983.

Non cambia
Ecco il serbatoio ancora con i 3 fori per
il montaggio della mono sella, come
appariva anche in alcune pubblicità.

La pedana non cambia


I listelli pedana erano ancora tutti in
gomma come le serie precedenti.

OFFICINA DEL 25
Vespa 50 L Lusso

1966 Nasce la Lusso


La 50 L 1966 prima serie di Cristian
Prandini, a telaio ancora “Unificato”.

La 50 si fa bella
V
ersione Lusso vantava di NEL 1966 ALLA VERSIONE BASE N
diverse migliorie: un bor-
doscudo in anticorodal
SI AFFIANCÒ LA VERSIONE LUSSO,
come le sorelle di maggior PIÙ CURATA E ARRICCHITA DI VARIE
cilindrata, le strisce pedana dota- MIGLIORIE SOPRATTUTTO ESTETICHE.
te di profili in alluminio e gomma
con puntalini sempre di allumi-
nio fissati al telaio tramite ribat-
tini, la ghiera in metallo lucido
del fanale anteriore, una crestina
in alluminio lucidato sul parafan-
go, la sella biposto era dotata di
un gancio porta borsa. Sullo scu-

Ancora con i 3 fori


Serbatoio ha ancora i fori per
montare la monosella, sempre
presente la vaschetta porta oggetti.

26 La storia della
Come sulle 50 N
Ecco il faro con catarifrangente con
cornice di metallo.

Com’era
La 50 L di Cristian al
momento del ritrovamento,
notiamo il faro originale e la
scritta posteriore.

do capeggiava la scritta Vespa 50


in alluminio e in rilievo, inoltre
compariva per la prima volta an-
che sul retro la scritta Vespa 50
L. Per il resto le caratteristiche
generali erano equivalenti alla
sorella meno appariscente, la 50:
Il cambio era sempre a 3 marce,
l’unica differenza importante era
invece l’adozione di un ammor-
tizzatore idraulico a doppio ef-
fetto montato anteriormente che
garantiva maggior comfort e sta-

Ma da che anno?
Da questa pubblicità pare che già Scritta in metallo a rilievo
nel 1966 la Piaggio proponesse sulla
L e di conseguenza anche sulla N la E sullo scudo troviamo ancora
sella a “gobbino”. il logo Piaggio quadrato.

OFFICINA DEL 27
Vespa 50 L Lusso

1966 Modello “Allungato”


Ecco la 50 L del 1969 di
Diego Pozzi restaurata del
bel colore Giallo Arancio.

bilità nei tratti di strada sconnes-


si o dissestati. In queste pagine vi
proponiamo la 50 L del 1966 di
Cristian Prandini, una prima se-
rie con ancora il telaio corto, logo
Piaggio ancora quadrato e il faro
posteriore con cornice in metallo
attorno al catarifrangente. Pas-
siamo poi alla Vespa 50 L color
Giallo Arancio di Diego Pozzi una
1969 “Allungata” e per finire sem-
pre un’altra, di colore Azzurro
Metallizzato Chiaro, che ci è sta-
ta messa a disposizione e restau-
rata da Luca Coriani, una 1969
anch’essa a scocca “Allungata”.
Entrambe adottano ovviamente
il nuovo logo esagonale. Va ricor-
dato che sulla L venne proposto
il famoso colore Rosa Shocking,
codice Max Meyer 1.298.5801, in
tema con la moda di quegli anni.
Vi proponiamo quella di Alessan- Cambia il Logo Per la prima volta
Sullo scudo capeggia il nuovo logo Sul modello Lusso compare nel
dro Cerati una delle ultime con esagonale Piaggio. posteriore la scritta obliqua Vespa 50 L.
logo quadrato del 1967.
28 La storia della
Il nuovo Logo Piaggio con un’immagine molto sintetica, un esagono con
A questo punto bisogna ricordare che dal 1° otto- uno stelo, che tuttavia richiama in qualche modo
bre del 1967 il logo Piaggio cambia, non è più ret- anche il frutto dell’elaborazione grafica della lette-
tangolare la a forma esagonale. Dalle pagine del ra P, espansa in modo da ottenere un disegno geo-
volume “Il libro della Comunicazione” di Mauri- metrico con una quasi simmetria attorno all’asta
zio Boldrini e Omar Calabrese si può apprendere centrale. La geometria è angolare, come andava di
che il logo fu realizzato dall’arch. De Silva di Tori- moda nell’era della optical art, e al tempo stesso
no e fu ufficialmente adottato appunto il 1 ottobre forma quasi il disegno di una pista ( del resto esi-
1967. Cito testualmente. “ Il marchio fu realizzato stente nella fabbrica di Pontedera).”

Nuovo Logo Il Libro della Comunicazione


La pubblicità Piaggio apparsa sulle La copertina del libro con la storia
riviste specializzate. dei marchi Piaggio.

Manubrio visto da sotto


Finiture migliori Nella parte inferiore troviamo i fori per
Come sulla 90, i listelli pedana hanno l’istallazione del parabrezza, utilizzabili
dei profili e puntali di alluminio. anche per fissare lo specchietto.

OFFICINA DEL 29
Vespa 50 L Lusso

1966 Rimangono come sulla 50 N


I cerchi sono sempre
chiusi e da 9 pollici.

Colori metallizzati
Ecco al 50 L restaurata da Luca Coriani di Vespazio
Azzurro Metallizzato Chiaro.
Arricchita
Bordoscudo in anticorodal,
crestina in alluminio lucidato
sul parafango e ghiera in
metallo lucido al fanale anteriore.

Sempre Optional
La ruota di scorta era un accessorio
anche per questo modello.

Nuovo faro tutto in plastica


Il fanale posteriore ha il catarifrangente
senza cornice in metallo.

30 La storia della
Colore sgargiante
Fece molto effetto questo
colore Rosa Shocking, la
Vespa è di Alessandro Cerati.

Lusso giovane
La 50 L di questo colore voleva
attirare il pubblico giovane, la
Vespa faceva moda.

OFFICINA DEL 31
Vespa 50 R Rinnovata

1969 Nata nel 1969


Ecco una R prima
serie del 1969,
dotata di sella lunga
che era un optional
e marchiata Aquila,
messaci gentilmente
a disposizione da
Armando Mazzucco.

La 50 si Rinnova
QUESTO È IL PENULTIMO MODELLO DI VESPA 50 CON FARO
TONDO, VENNE NELLO STESSO ANNO AFFIANCATA DALLA 50
SPECIAL, ENTRAMBE PRODOTTE FINO AL 1983.

L
a Vespa 50 R debutta nel Prima serie a sezione fine da 16 mm di diame-
1969 al 41° Salone del Ci- Prima versione tro. Presenza di 4 fori sotto al fa-
clo e Motociclo di Milano, Dal 1969 metà 1970 circa nale posteriore, come sulle prime
versione “Rinnovata”, un’e- Montava ammortizzatore ante- Special con cerchi da 9” tappati
voluzione della N e della L dalle riore di tipo non idraulico. Leve da tappini in plastica grigi chia-
quali ha ereditato alcune caratte- freno e frizione a punta senza ri, servivano a montare un acces-
ristiche. È stata senz’altro, assie- pallino e fissate con vite a taglio, sorio Piaggio poco pubblicizzato
me alla Special di cui precede la le manopole color grigio chiaro per montare un portaruota sotto
presentazione di qualche mese, a quadratini con logo esagona- la pancia sinistra. Ne parleremo
la vespa di maggior successo: le. Sella a “gobbina” con profilo più avanti dettagliatamente. Co-
adotta per prima la nuova sella a grigio senza gancio portaborse priventola con feritoie a V.
“gobbetta” monoposto. La R por- e scritta sul retro Piaggio, come
tava con sé il retaggio stilistico optional si poteva avere anche la Prima serie
della Vespa classica a faro tondo sella lunga. Non troviamo il bor- Seconda versione
prodotta fino ad allora, che nulla do scudo in alluminio anticoro- Da metà 1971 a fine 1973 circa
poteva contro l’innovazione e la dal, il manubrio non ha la ghie- Equipaggiata da cerchi chiusi
controtendenza dell’innovativo ra al fanale. Presenza del fregio da 2,75/9 pollici fino al telaio n°
faro quadrato della Special, ol- sul parafango. Scritta anteriore 752.188, ammortizzatore anterio-
tre al fatto che ha avuto per tutta obliqua Vespa 50 e nessuna scrit- re di tipo non idraulico. Monterà
la sua produzione il cambio a 3 ta sul retro e logo scudo Piaggio quindi cerchi aperti da 2,75/9
marce contro le 4 della Special. esagonale. Clacson marca Bolo- pollici dal telaio n° 752.189. Leve
Questo modello è stato prodotto gna non cromato. Strisce pedana freno e frizione a punta senza
in due serie differenti: in gomma come la N e cavalletto pallino e fissate con vite a taglio,
32 La storia della
le manopole color grigio chiaro per montare un portaruota sotto la a “gobbina” con profilo grigio
a quadratini con logo esagona- la pancia sinistra. Ne parlerò più senza gancio portaborse e scritta
le. Sella a “gobbina” con profilo avanti dettagliatamente. Moto- sul retro Piaggio, come optional
grigio senza gancio portaborse re con sigla V5A1M, come per i si poteva avere anche la sella lun-
e scritta sul retro Piaggio, come modelli precedenti griglia del co- ga. Troviamo il bordo scudo in
optional si poteva avere anche priventola a V e bobina interna, alluminio anticorodal, il manu-
la sella lunga. Troviamo il bordo dal telaio n° 752.189 anno 1971 la brio non ha la ghiera al fanale,
scudo in alluminio anticorodal, il sigla diventa V5A2M con bobina troviamo il fregio sul parafango
manubrio non ha la ghiera al fa- esterna. Questo perché la bobina anteriore. Nuove scritte, l’ante-
nale, troviamo il fregio sul para- si riscaldava di meno eliminando riore orizzontale in stampatello
fango anteriore. Scritta anteriore i problemi di accensione a caldo. Vespa, posteriore sempre oriz-
obliqua Vespa 50 ed adesivo con Copriventola con feritoie a V. zontale stampatello Vespa 50 e
scritta R sul retro e logo Piaggio logo Piaggio esagonale. Clacson
esagonale. Clacson marca Bolo- Seconda serie marca Bologna non cromato.
gna non cromato. Strisce pedana Prima versione Strisce pedana in gomma come
in gomma come la N e cavalletto Da fine circa 1973 a circa fine 1977 la N e dal 1974 cavalletto a se-
a sezione fine da 16 mm di diame- Equipaggiata da cerchi aperti da zione grossa da 20 mm di dia-
tro. Presenza di 4 fori sotto al fa- 2,75/9 pollici. Leve freno e frizio- metro. Dal 1976 come anche sui
nale posteriore, come sulle prime ne a punta senza pallino e fissate modelli di cilindrata maggiore
Special con cerchi da 9” tappati con vite a taglio, dal 1975 a circa le guarnizioni clacson e fanalino
da tappini in plastica grigi chia- fine 1977 le leve sono a pallino posteriore da grigie diventano
ri, servivano a montare un acces- medio. Le manopole color nero nere. Scompaiono i 4 fori sotto
sorio Piaggio poco pubblicizzato a righe con logo esagonale. Sel- al fanale posteriore. Motore con

Il manubrio

Il dettaglio
Il manubrio senza ghiera faro cromata, Particolare della
manopole chiare con quadratini e logo vite a taglio che
esagonale Piaggio e leva a punta senza pallino. fissa la leva.

Come sulla 50 N e L

Solo sullo scudo


Sui primi esemplari non
c’era il bordoscido, scritta Fanalino posteriore
solo anteriore obliqua e con catarifrangente
cresta sul parafango. con cornicetta.

OFFICINA DEL 33
Vespa 50 R Rinnovata

1969 sigla V5A2M, come per il bordo scudo in alluminio an-


i modelli precedenti. La ticorodal, il manubrio non ha la COLORI DISPONIBILI
griglia del copriventola con feri- ghiera al fanale, troviamo il fre-
toie sempre a V, dal 1976 circa le gio sul parafango anteriore. Nuo-
VESPA 50 R
feritoie avranno un nuovo dise- ve scritte, l’anteriore orizzontale Codici Max Meyer
gno circolare. in stampatello Vespa, posteriore 1969
sempre orizzontale stampatello Turchese: 1.298.7240
Seconda serie Vespa 50 e logo Piaggio esagona-
1970
Seconda versione le. Clacson marca Bologna non
Giallo Positano: 1.298.2902
Dal 1978 a circa fine 1983 cromato. Come su altri modelli
Chiaro di Luna metallizzato:
Equipaggiata da cerchi aperti da anche di cilindrata maggiore dal
2.268.0108
2,75/9 pollici. Leve freno e fri- 1978 il blocca sterzo cambia e
zione a punta con pallino gran- diventa a forma circolare senza 1972
de, e fissate con vite a croce. Le aletta proteggi polvere, come il Giallo cromo: 1.298.2933
manopole color nero a righe con pedale del freno che da sezione Blu: 1.298.7490
logo esagonale. Sella a “gobbi- tonda diventa quadrata. Strisce
na” con profilo grigio, dal 1980 pedana in gomma come la N e 1973
diventa nero con gancio porta- cavalletto a sezione grossa da Arancio: 1.298.4907
borse e scritta sul retro Piaggio, 20 mm di diametro. Motore con Azzurro Cina: 1.298.7402
come optional si poteva avere sigla V5A2M. Copriventola con 1974
anche la sella lunga. Troviamo feritoie circolari. Amaranto: 1.298.5835
Blu: 1.298.7450
All’avantreno
Ammortizzatore 1975
anteriore di tipo non
idraulico come sulla N.
Chiaro di Luna metallizzato:
2.268.0108
Rosso Corsa: 1.298.5806
Beige Versailles: 1.298.2580
1976
Chiaro di Luna metallizzato:
2.268.0108
Blu Marine: 1.298.7275 (P8/9)
Giallo Texas: 1.298.2935
1977, 1978, 1979.
Chiaro di Luna metallizzato:
2.268.0108
Blu Marine: 1.298.7275 o
Piaggio PIA 8/9
Rosso Lacca: 1.298.5895
1980
Grigio Metallizzato: Piaggio
PM 2/1
Blu Marine: 1.298.7275 o
Piaggio PIA 8/9
1981, 1982, 1983
Blu Marine: 1.298.7275 o
Piaggio PIA 8/9
FONDO ANTIRUGGINE
Non sono cambiati Tutte Grigio 8012M
I cerchi sono chiusi Cerchi, tamburi, mozzi,
da 9 pollici, e la forcella e copriventola color
marmitta con tubicino Alluminio 1.298.0983
scarico in basso.

34 La storia della
Per azionare il freno In questo modello
La griglia del copriventola
con feritoie con disegno a V.

Pedale a sezione tonda, nelle ultime diventerà quadrato


come sugli altri modelli 50 e di cilindrata superiore.

Serratura Neiman Misteriosi 4 fori


tedesca
Bloccasterzo a
forma ovale con
aletta para polvere.

Sul retro nessuna scritta, e 4


fori che servivano per fissare
il porta ruota di scorta laterale.
La targa allora non esisteva.

Prima serie
Seconda versione
Ecco la 50 R
del 1972 di Luigi
Musca, con la
sella a “gobbino”.

OFFICINA DEL 35
Vespa 50 R Rinnovata

1969 Sempre a pagamento


Anche su questo modello
il contachilometri era un
optional spesso montato.

Compare Ecco l’originale


l’adesivo dietro

Versione arricchita
Questo modello adotta Ecco l’adesivo
il bordoscudo e la ghiera con la R cromata Il clacson
metallica al fanale. applicato dietro. marchiato Bologna.

Nuove ruote
Sulla R debuttano le nuove DATI MATRICOLARI
ruote con cerchi aperti sempre
da 9 pollici con i tamburi freno • Sigle: Telaio V5A1T -
fissati al cerchio con 4 dadi.
Motore V5A1M dal telaio
752189 diventa V5A2M
• Esemplari prodotti: 238.761

• 1969 da 700.001 a 702.503 


• 1970 da 702.504 a 735.716 
• 1971 da 735.717 a 769.612 
• 1972 da 769.613 a 804.164
• 1973 da 804.165 a 831.712
• 1974 da 831.713 a 861.870
• 1975 da 861.871 a 878.151
• 1976 da 878.152 a 893.568
• 1977 da 893.569 a 906.043
• 1978 da 906.044 a 914.139
• 1979 da 914.140 a 922.204
• 1980 da 922.205 a 930.986
• 1981 da 930.987 a 936.052
• 1982 da 936.053 a 938.702
• 1983 da 938.703 a 938.761
36 La storia della
Rimangono
manopole chiare
Le manopole sempre
chiare a quadratini e
logo esagonale, leve
senza pallino.

Nuova grafica

Posteriormente appare la nuova scritta Vespa


50 in stampatello su fondo nero. Cambiano
anche le manopole ora nere e a righe.

Seconda serie
Seconda versione

Seconda serie
Prima versione
Qui siamo nel 1976 ecco la 50 R di Nel 1978 cambierà la serratura che diventerà
Andrea e Matteo Botrini, cambia la scritta a forma cilindrica senza aletta, come sui tutti
vespa di nuova grafica e orizzontale. i modelli anche di cilindrata maggiore.

OFFICINA DEL 37
Vespa 50 Revival

1991 Un mix di modelli


Ruote con cerchio
pieno da 10 “ come
la 90 del 1963, notare
cavalletto nero.

L’ultima faro tondo


NEL 1991 LA PIAGGIO METTE IN VENDITA QUESTA 50, IN SERIE
LIMITATA E NUMERATA. UNA MODELLO STRANO, RUOTE DA 10 CON
CERCHIO CHIUSO, ANTERIORE DA R E POSTERIORE DA SPECIAL.

I
n sostanza è una riedizione avesse mandato in Cina, chi dice sione dei fatti è che la Piaggio
della 50 Special anni ‘70, Giappone, 6000 Vespa, ma che per i quarant’anni dell’ACMA, li-
un misto tra una 50 N, L e fossero rimaste parecchio tempo cenziataria francese della Vespa,
una R, visto che non ha il na- bloccate in un container nel por- avesse prodotto 3000 esemplari
sello in plastica ed il manubrio to. Solo la metà si salvò e quindi per l’occasione.
ha il faro tondo, mentre poste- in Piaggio ne fecero una “riedi- Queste le versioni dei fatti, mai
riormente troviamo il fanalino zione” con tanto di targhetta di confermate dalla casa madre,
della Special e la famosa sella a riconoscimento con numero di quindi potrebbero anche essere
“gobbetta”. Si dice che la Piaggio serie dietro lo scudo. Altra ver- leggende metropolitane.
38 La storia della
ma differente
Faro tondo Segni particolari:
Questo modello è stato riprodotto • Coprivolano e cavalletto nero
dalla Piaggio nel 1991, notare il
faro anteriore tondo con tre luci.
• Contachilometri con fondo
scala a 80 Km/h.
• Nessun fregio su parafango
• Scritte: Dietro Special in
corsivo inclinato. Davanti:
Vespa, sempre corsivo e
inclinato
• Targhetta dietro lo scudo a
sinistra con numerazione
esemplare numerata,
assolutamente da conservare
se possibile.
• Cerchi da 10 chiusi in colore
grigio Codice Max Meyer
1.268.0983, come sulla 90.
• Serbatoio non in tinta di
color nero, sul tappo adesivo
con scritta MISCELA 2%
• Tappini su fori attacchi porta
ruota di scorta di colore nero.
• Inedito blocca sterzo
a cilindro e con aletta
parapolvere.

Colori Disponibili:
• Rosso metallizzato PM 8/6
• Grigio metallizzato PM 2/6
• Blu metallizzato PM 5/7
• Se ne segnalano di bianche,
vedi foto Depliant ufficiale,
ma non ci sono conferme
ufficiali se poi è stato messo
in produzione.
Ma è una Special? Un dettaglio
Posteriormente troviamo il fanalino Lo sportellino motore ha la
della 50 Special con tegolino nero levetta, come le ultime versioni, Dati Matricolari:
come nella 1° serie, e la scritta con disegno a righe verticali.
Special inclinata in corsivo. • Sigla telaio V5R1T motore
VR51M
• Da 0.000.001° 0.003.000

OFFICINA DEL 39
Vespa 50 Revival

1991
La differenza Scheda Tecnica
Il serbatoio non è in tinta
con la scocca ma nero, più MOTORE.............. Monocilindrico
scura anche la plastica della a 2 tempi
vaschetta porta oggetti. CILINDRATA....................49,77 cc
ALESAGGIO E CORSA....38,4 x 43
POTENZA........................ 2,6 Cv a
5800 giri/min
VELOCITÀ........................60 Km/h
RAFFREDDAMENTO... aria forzata
ACCENSIONE..................Volano a
magnete 6 Volt
CAMBIO.......................... 3 marce
RUOTE.......... Cerchi scomponibili
con pneumatici
3.00 x 10”
PESO A SECCO....................74 kg

Metà Special
metà 50 faro tondo
Non ha il nasello in plastica ed
il manubrio ha il faro tondo, mentre
dietro ha il fanalino della Special
e la famosa sella a “gobbetta”.
Diverso copriventola L’unica che l’ha di serie
Il contachilometri è a scala 80
Km/h, con fondo bianco, e logo
Piaggio esagonale. La lancetta ha
la punta verniciata in arancione.

Il disegno del copriventola


ricorda quella delle PK,
ed è verniciato in nero.
Il prefisso del motore è
V5R1M, dotato di 3 marce.

Serie numerata
Ogni esemplare riporta la targhetta con
la numerazione e l’anno, caratteristica
tipica delle serie speciali della Piaggio,
questo è l’esemplare n° 1655 del 1991.
La Vespa è denominata 50 Special.

Curioso particolare
Anche la serratura del bloccasterzo
è diversa da tutte le altre Small
Frame. È a forma cilindrica e dotata
di aletta para polvere.

Devio specifico
Le manopole sono quelle
classiche nere a righe con
logo Piaggio esagonale, il
devio luci ha 3 posizioni
delle luci del faro anteriore.

OFFICINA DEL 41
Vespa 50 Pedali anno

1965

Le cyclomoteur
Vespa 49
Ecco la Vespa che si
poteva guidare a 14
anni senza la patente
come in italia.

Vespa Moped
ANCHE SE LA SUA NASCITA È SUL SITO DEL MUSEO PIAGGIO
ATTRIBUITA AL 1970, DALLA DOCUMENTAZIONE RITROVATA
E UFFICIALE IN REALTÀ SI TORNA INDIETRO ALMENO DI 5 ANNI,
CON MODELLI SPORTELLINO COME QUELLO DI QUESTE PAGINE. 

L
a Vespa 50, per essere com- ristretta. La modifica prevedeva cordava effettivamente sembra
mercializzata in Francia, il l’alloggiamento di un meccani- un giocattolo d’altri tempi. Que-
codice della strada france- smo che tramite dei pedali, una sto modello è abbastanza ricer-
se di allora imponeva che i catena ed una corona fissata al cato dagli appassionati proprio
ciclomotori avessero obbligato- mozzo della ruota posteriore, per questa strana modifica.
riamente dei pedali, che fossero fosse in grado di far funzionare Nelle ricerche che abbiamo fatto
in grado anche di spostarsi senza il mezzo come una normale bici- sono state rinvenute pubblicità e
motore semplicemente pedalan- cletta. A quello servivano i peda- dépliant destinati ad altri stati,
do. Alla Piaggio quel mercato li, l’avviamento era a pedivella. mercati lingua tedesca e ingle-
interessava, pertanto adattaro- Motore era 49,77 cc con cambio se, anche se non risulta che in
no la Vespa 50 con una piccola a 3 marce. Ne venne fuori una quelle nazioni fossero necessari i
modifica nella zona pedana, che Vespa con un tocco particolare, pedali. Non abbiamo trovato no-
fu modificata e notevolmente per tanti non bellissima che ri- tizie a riguardo.
42 La storia della
A norma per la Francia
Per essere a norma con il codice Il sistema
della strada Francese, che I pedali portavano il movimento
considerava ciclomotore solo un alla ruota posteriore tramite
mezzo dotato di pedali, in Piaggio una catena e una corona
trovarono questa soluzione. applicate al tamburo.

Dati matricolari Modificata all’occorrenza


Come in altri modelli destinati La pedana della 50 Moped, è molto
all’estero, si trovano su una targhetta più stretta, dovendo permettere
applicata in questo caso sotto alla ai pedali di girare e non dovendo
levetta del rubinetto del serbatoio. ospitare i piedi del guidatore.
Riportano data 23 febbraio 1965.

OFFICINA DEL 43
Vespa 50 Pedali anno

1965 Nella parte sinistra


Troviamo tutto il
meccanismo si corona
e pignone coperti da
una protezione.

Accesso motore piccolo Avviamento a pedivella


lo sportellino di questo Il copri ventola è in tinta
esemplare del 1965 è con la scocca, la 50 Moped
ancora piccolo, il faro si avviava con la classica
posteriore è tutto in plastica. leva di accensione.

44 La storia della
Modello successivo
In questo dépliant vediamo
un modello con sportellino
grande, si presume, visto
il logo esagonale, dopo la
seconda metà del 1967.

Si frenava come in italia Vano oggetti


Il pedale del freno rimane Questo modello era dotato
nella stessa posizione, la di sellino monoposto, nella
pedana è coperta solo da parte sottostante troviamo
una striscia di gomma a lato, sempre la vaschetta porta
il cavalletto è più stretto. oggetti di plastica.

Abbiamo trovato questo mo-


dello descritto come per l’Au-
stria, Vespa 50 P, come riporta il
dépliant. Notare che ha pedana

più larga, quasi sembra norma-


le, e movimento pedali più rial-
zato e collocato diversamente.

Oltremanica
Curiosa anche questa pubblicità
Piaggio con rivenditore a Bristol
U.K. non abbiamo trovato altre
notizie a riguardo.

OFFICINA DEL 45
Vespa 50 S
1964

La Vespa all’estero
La 50 S destinata al
mercato estero davanti a
due Vespa 400 una europea
e l’altra americana.

Il Vespino straniero
LA 50 S È UN MODELLO DESTINATO AL MERCATO ESTERO,
SOPRATTUTTO QUELLO TEDESCO, QUASI DEL TUTTO SIMILE ALLA
NOSTRA 50 SPORTELLINO MA CON QUALCHE DIFFERENZA.

I
l modello di queste pagine ci dell’epoca. Si guidava a 16 anni versione italiana. Sigla motore
è stato messo a disposizione con la patente, ed era più po- V5SA1M. Altra differenza sono i
dal Marco Fumagalli, ed è un tente della versione italiana, 2,6 cerchi, sempre chiusi, ma da 10
1964 sigla telaio V5SA1T n° Cv a 5.800 giri contro il 1,5 Cv a pollici anziché da 9 pollici. Era
telaio 26xx. Guardandola atten- 4.500 giri della versione italiana. permesso trasportare un pas-
tamente la differenza che salta Questo a causa dei differenti co- seggero, era omologata 2 posti.
all’occhio è il faro posteriore più dici della strada. Altra differen- Anteriormente sullo scudo tro-
grosso, come quello della 125 za era che al posto delle 3 marce viamo la scritta Vespa 50 S scura
Primavera. Ai tempi si affianca- della versione italiana, la 50 S e logo Piaggio rettangolare. Sul
va alla versione 50 N che aveva aveva il cambio a 4 marce. La ve- modello fotografato è presente
il faro ‘’Schwanenhals’’ come locità massima dichiarata era di il bordoscudo, un optional, era
quello montato sulle 150 GS, lo 40 Km/h. Il resto dei dati tecni- venduta senza come il modello
vediamo nei dépliant ufficiali ci del motore era lo stesso della italiano.
46 La storia della
La stessa scocca

Il telaio è lo stesso
del modelli italiano, Sullo scudo
cambia solo il faro Troviamo le scritte
che è più grosso, identificative Vespa
come sulla 125 50 S ed il logo
Primavera. rettangolare Piaggio.

Ruote più grandi


La 50 S è equipaggiata da ruote da 10
pollici, 3.00x10”, con i cerchi chiusi. Il
modello italiano monta i 2.75x9”.

OFFICINA DEL 47
Vespa 50 S
1964

Una marcia in più


La 50 S è dotata di cambio
a quattro marce, ecco la
manetta del cambio coni
quattro numeri.

Solo all’estero Lo sportellino piccolo


La Piaggio metteva questa Il motore con cuffia in
targhetta che riportava sigla telaio, ferro e copriventola in
n° e cilindrata. tinta con la carrozzeria.

Sigla e numero telaio


Sebbene ci fosse la Sigla e numero motore
targhetta, il telaio riporta La troviamo nella stessa
come in italia la sigla nello posizione del modello italiano,
stesso posto, V5SA1T 26xx. V5SA1M 24xx.

48 La storia della
Monoposto
Questo esemplare è dotato
di mono sella marcata
Piaggio, dotata di un grosso
maniglione. È comunque
omologata per due posti.

Accessorio
È dotata di un
bordoscudo cromato, un
accessorio dell’epoca,
veniva prodotta senza.

Ecco una parte dei dépliant originali dell’epoca, quello della


50 S e quello della 50 N che montava il faro posteriore
‘’Schwanenhals’.

OFFICINA DEL 49
Vespa 50 Special

1969

Placca ricordo
Bella la placca ricordo
dei 50 anni della
Vespa 50 Special.

1969 – 2019
BUON COMPLEANNO 50 SPECIAL, SONO PASSATI 50 ANNI
MA RIMANE ANCORA LA VESPA 50 PIÙ GIOVANILE
E SBARAZZINA CON QUEL SUO FARO RETTANGOLARE
CHE TANTO ANDAVA DI MODA TRA I GIOVANI.

P
rodotta in circa 753.740 parleremo più avanti. Onor del La prima Vespa
esemplari, sia a 3 che a 4 vero anche la meno attraente Che adottava il nasello in
marce, fu la prima small R compie i suoi primi 50 anni. plastica, particolare mai
utilizzato fino al 1969 da
frame con il nasello in Tutto attorno i già popolarissimi nessun modello.
plastica. Presentata al 41° Salone Ciao, che da due anni padroneg-
del Ciclo e Motociclo di Milano, giavano nel mercato dei ciclomo-
che si svolse dal 22 al 30 no- tori economici. Ricordiamo che
vembre 1969, un salone ricco di il Ciao fu presentato l’11 ottobre
cinquantini di tutti i generi. Era 1967 ma per toccarlo con mano,
esposta assieme alla Vespa 50 il pubblico dovette però aspettare
R, già presentata qualche mese il 14 ottobre 1967 all’inaugura-
prima, e alla 50 Elestart, di cui zione del 40° Salone del Ciclo e
50 La storia della
Motociclo di Milano. La nostra per festeggiare questo modello, Sgargianti colori
Le Special adottarono tanti colori
redazione non poteva non par- con una grande partecipazione di giovani e brillanti per questo
tecipare alla manifestazione or- esemplari conservati, restaurati e piacevano tanto ai ragazzi e ragazze.
ganizzata dal Vespa Club Bollate personalizzati ad hoc!

La nostra rivista

Tra gli sponsor della manifestazione


dedicata al compleanno della Special.

Fascia ricordo

Si presta
alla personalizzazione
Molto bella e poi premiata
Le Special hanno sfilato indossando una bella questa Special fatta aerografare
fascia realizzata unicamente per la manifestazione. Walt Disney Style da Tino Ballabio

OFFICINA DEL 51
Vespa 50 Special

1969

Per la prima volta


La vera grande novità di questo
modello era il nasello anteriore
in plastica, mai visto prima su
una Vespa, ecco un esemplare
conservato della collezione Botrini.

La Mitica 50 Special
QUESTO MODELLO HA LASCIATO UN RICORDO INDELEBILE
IN TANTE GENERAZIONI DI ITALIANI, BASTI PENSARE CHE NEL
1999 IL GRUPPO ITALIANO LUNAPOP CAPITANATO DA CESARE
CREMONINI, HA DEDICATO UN PEZZO A QUESTO SCOOTER
INTITOLATO APPUNTO “50 SPECIAL”.

C
orreva anno 1969, 41° Sa-
lone del Ciclo e Motociclo
di Milano, dal 22 al 30 no-
vembre, un salone ricco di
cinquantini di tutti i generi. Per
la prima volta viene presenta-
to il Fantic Motor 50 Caballe-
ro Cross Special, sviluppato da

Dopo il faro tondo


Grande novità il grosso faro anteriore
rettangolare marchiato Siem.

52 La storia della
L’INVENTORE
Giulio Maffessoli, su telaio del-
la Verlicchi, di colore argento,
motorizzato Minarelli P4 SS, e
con il caratteristico serbatoio DELLA VESPA
di colore giallo. Curioso anche
il Guzzi Bidingo denominato E LA SPECIAL
“Ghez” con motorizzazione a 2
tempi e bicilindrica di 50 cc. Il
motore non fu poi mai acceso in
presenza della stampa alimen-
tando l’ipotesi che si trattasse di
un modello statico.

Si sa che la Vespa 50 è consi-


derata come l’ultimo proget-
to dell’ingegnere abruzzese
Corradino d’Ascanio, già in
pensione dal 1961 a 70 anni,
ma attivo come consulente alla
Piaggio fino al 1965, che prima
della sua morte avvenuta il
Ma torniamo in casa Piaggio, la 6 agosto 1981 fece a tempo a
50 Special, oltre al nuovo manu- sedersi sull’evoluzione del suo
brio con faro rettangolare marca Vespino, la fortunata 50 Spe-
Siem e bella ghiera metallica, ha cial. Ecco un articolo riportato
una caratteristica innovativa mai dalla Domenica del Corriere
vista prima. Compare su una Ve- del 16 Settembre 1976, in cui si
spa il nasello in plastica, partico- ripercorre la storia della Vespa,
e l’ingegnere è ritratto a bordo
di una Special. La novità di
quell’anno era la nuova e per-
formante 125 Primavera ET3.

La scritta della prima serie


Cambierà come la posteriore
in corso di produzione nella seconda
serie, per cui attenzione al n°
di telaio in fase di restauro.

Particolari unici
Il manubrio squadrato e dal design
moderno, il nasello solo nella prima
serie era color grigio scurissimo
quasi nero. Parola d’ordine colori sgargianti

OFFICINA DEL 53
Vespa 50 Special

1969
ELENCO COLORI
Codici Max Meyer • Verde Jungla: dal 1977
e PIA = Piaggio 1.298.6380 (PIA 380)
• Verde Vallombrosa: dal 1978 -
• Chiaro di luna metallizzato: 1.298.6590 (PIA 590)
dal 1969 2.268.0108 • Azzurro Cina: dal 1979
• Giallo cromo: dal 1969 1.298.7402 (P 402) (rinomi-
1.298.2933 nato dal 1980 P 8/1)
• Rosso corallo: dal 1971 • Rosso tabacco: del 1980 (P
1.298.5811 (PIA 801) 3/3)
• Biancospino: dal 1971 • Arancio: dal 1980 (P 3/3)
1.298.1715 (PIA 715) • Azzurro metallizzato: dal 1981
• Rosso: dal 1972 1.298.5847 (P 5/2)
(PIA 2/1)
• Rosso corsa: dal 1973 • Antiruggine: grigio Max
1.298.5806 (PIA 2/5) Meyer 8012M
• Rosso Katmandu: dal 1975 • Copriventola, cerchi ruote,
1.298.5875 tamburi, mozzo anteriore, Cambiano le scritte
• Rosso Tenerife: dal 1975 tubo sterzo: colore Alluminio Durante la produzione della seconda
serie cambiano sia le scritte che il
1.298.5870 (PIA 870) Max Meyer 1.268.0983. colore del nasello ora grigio.

lare poi ripreso in tutte le future Le ruote piccole come la 50 R


Vespa, e fino allora mai utilizzato
prima. Il nuovo nasello di plastica
era asportabile e copriva il tubo
di sterzo e il clacson, nella prima
serie di colore grigio scurissimo
quasi nero con fregio in metallo
lucidato e logo Piaggio esagona-
le. A dare un design più moderno
ed innovativo contribuiva il nuo-
vo manubrio squadrato e dotato
come detto prima di faro rettan-
golare. Rettangolare era anche il
faro posteriore dotato di “tegoli-
no” nella parte superiore in plasti-
ca. La sella monoposto sportiveg-
giante era la “gobbetta”, già vista
sulla più economica R, con sul re- Il mozzo della prima serie era
tro la scritta serigrafata Piaggio. È fissato al cerchione da 4 dadi
sulle ruote da 9 pollici.
stata classificata per comodità in
3 serie, anche se bisogna specifi-
care che parecchie modifiche sono un esempio il pallino delle leve, o 1971 dal n° 34.258 al 65.526
state fatte in corso alla produzio- il bloccasterzo o il pedale freno, 1972 dal n° 65.527 al 96.013
ne. Per questa ragione per alcuni seguivano le modifiche apportate
particolari è meglio verificare i anche sulle 125 Primavera. Al manubrio troviamo manopole
dati matricolari, per esempio il colore nero retinate con impresso
cambio di scritte identificative da Prima serie: logo Piaggio esagonale, presente
corsivo oblique ad orizzontali con Prodotta dal 1969 al 1972 un tappo nero in plastica dove si
nuova grafica cambiano dal n° te- sigla telaio V5A2T motore V5A2M può installare il contachilometri
laio V5B1T 38.639, ottobre 1973, che è un optional. Solo su questa
modello seconda serie ruote da 1969 dal n° 1001 al 2015 scocca, come sulla R, sotto il fana-
10”. Tante modifiche, tipo, per fare 1970 dal n° 2016 al 34.257 le sono presenti quattro fori chiu-
54 La storia della
Parola d’ordine spigoloso

Sigla V5A2T
Sigla della prima serie l’esemplare Nuovo anche il comando devio luci,
fotografato è un anno 1971 n° squadrato, per adattarsi al nuovo
telaio 51.3xx. manubrio e in plastica color nero.

si con tappini di plastica color strisce pedana con listelli e pun- tappo del dado centrale del moz-
grigio. Servivano per installare talini in alluminio con strisce in zo di colore grigio è montato solo
l’accessorio originale Piaggio, un gomma. Il cavalletto passa da 16 in quello anteriore come sulla R.
porta ruota di scorta alloggiato a 20 millimetri di diametro, con- Pneumatici di misura 2.75x9”. La
sotto la pancia sinistra, poco pub- ferendo così più resistenza e sta- levetta di chiusura dello sportelli-
blicizzato e quasi scomparso, ne bilità dal n° telaio 77696. Scrit- no motore è il alluminio ha come
parliamo più avanti. Sul tunnel te identificative in corsivo sullo i modelli più vecchi, disegno a
centrale dietro allo scudo trovia- scudo Vespa 50 e dietro, sopra il righe longitudinali fini. Il serba-
mo due fori filettati per applicare fanale la scritta Special, oltre ad toio è dotato di fori per montag-
il porta ruota di scorta, sempre avere il nasello davanti e il tegoli- gio sella monoposto e sul tappo
chiusi da tappini di plastica co- no del fanale posteriore in plasti- è presente l’adesivo con la scritta
lor grigio, accessorio questo mol- ca color grigio scurissimo quasi “Usare miscela al 2%”
to diffuso e conosciuto. Fanale nero. Ruote da 9 pollici con cer-
posteriore marca Siem. Bordo chi autoventilati fissati al cerchio Motore:
scudo in alluminio anticorodal e con quattro dadi, una curiosità il cambio a tre velocità con rappor-
to primario 18/67 (1° 1:22,33 – 2°
Da dove si comandava 1:12,54 – 3° 1:7,93). La bobina è
Il contachilometri era sempre un
optional, notare la manetta del interna, stessi carter della R con
cambio a 3 marce, con molto
spazio tra la 2° e la 3° marcia.

Dépliant
Questo dépliant usa foto modelli per
estero, faro anteriore e posteriore
diverso, di questi modelli ne
parliamo più avanti.

OFFICINA DEL 55
Vespa 50 Special

1969 Arriva la 4° marcia


Ecco com’era la manetta cambio
del modello a 4 marce.

Usciva così
Se non veniva montato il contachilometri
optional, l’alloggio era coperto da un
tappo in plastica con logo Piaggio.

doppio foro uscita cavi elettrici, 1972 dal n° 1001 al 6426 un tappo nero in plastica dove si
carburatore dell’Orto SHB 16/12. 1973 dal n° 6427 al 42.385 può installare il contachilometri
Copriventola con disegno uguale 1974 dal n° 42.386 al 86.507 che è un optional. Il Nasello e il
alla R a Trapezio isoscele rovescia- 1975 dal n° 86.508 al 95.671 tegolino del fanale posteriore in
to. Ventola con plasto-magnete e plastica cambia colore ora di co-
fissata con dado autoestraente a Si contraddistingue per l’ado- lore grigio chiaro. Fino al n° tela-
mezzo di una chiave da 14mm. zione delle ruote da 10 pollici io V5B1T 38.639 anno 1973 era-
con cinque dadi di fissaggio al no dotate di scritte corsive come
Seconda serie: cerchio. Al manubrio troviamo prima serie, poi sono orizzontali
Prodotta dal 1972 al 1975 manopole colore nero di nuo- e con nuova grafica, scritta Ve-
sigla telaio V5B1T motore vo disegno a righe con impresso spa anteriore, e 50 Special poste-
V5A2M logo Piaggio esagonale, presente riore, entrambe su fondo nero.
Come sulla R
Il copriventola ha lo stesso
disegno della R, la sella
sportiva a “gobbetta”.

56 La storia della
La levetta sportellino Cambia poi il disegno
Il particolare della levetta Ecco poi come verrà sostituito
con disegno uguale alle nelle nuove fusioni.
precedenti versioni.

Spariscono i 4 fori sotto il fanale


posteriore per il montaggio porta CAROSELLO IN TV
ruota di scorta. Fanale posteriore
marca Triom o Siem. La levetta di Erano gli anni del boom delle
chiusura dello sportellino motore pubblicità televisive, e Piaggio
è il alluminio ha come i modelli investe molto in questo, oltre
più vecchi, disegno a righe longi- alle campagne pubblicitarie sul-
tudinali fini fino al 1974, poi cam- le riviste con slogan che sono
bia, diventa in acciaio con righe rimasti famosi. Anticonformista
trasversali. Ruote da 10 pollici e la più famosa “Chi Vespa man-
con cerchi autoventilati fissati al gia le mele, chi non Vespa no”.
cerchio con cinque dadi, una cu-
riosità il tappo del dado centrale
del mozzo di colore grigio è ora
montato sui due mozzi. Pneuma-
tici di misura 3.00x10”.

I tre fori
Questo è il primo serbatoio con
ancora i 3 fori per il montaggio della
mono sella, notare anche l’adesivo
“Usare miscela al 2%”.

OFFICINA DEL 57
Vespa 50 Special

1969 Come su tutte le altre 50


Estraendo la vaschetta portaoggetti
in plastica si accede al vano
carburatore.

Spariscono i fori
Successivamente venne
sostituito dal nuovo serbatoio
privo dei 3 fori per il fissaggio
della mono sella, ormai in disuso.

Motore: Terza serie: vato un dato matricolare certo, di


cambio rimane a tre velocità Prodotta dal 1975 al 1983 un rinforzo sotto la pancia sinistra.
cambia però, a causa adozione sigla telaio V5B3T motore V5A4M Il serbatoio non è più dotato di fori
ruote da 10, il rapporto prima- per montaggio sella monoposto e
rio 18/68 (1° 1:25,12 2° 1:14,13 3° 1975 dal n° 1001 al 48.014 sul tappo è sempre presente l’ade-
1:8,94). La bobina è interna, stes- 1976 dal n° 48.015 al 97.624 sivo con la scritta “ Usare miscela
si carter della R con doppio foro 1977 dal n° 97.625 al 154.615 al 2%”. La levetta del comando del
uscita cavi elettrici. La bobina 1978 dal n° 154.616 al 226.823 rubinetto ora è in plastica di color
interna rimane fino al n° telaio 1979 dal n° 226.824 al 304.525 grigio e non più in metallo. Dal
V5B1T 70.056, anno 1974, dopo 1980 dal n° 304.526 al 399.133 1978 il bloccasterzo diventa a for-
sistemata all’esterno per evita- 1981 dal n° 399.134 al 506.189 ma cilindrica, non più ovale, e non
re problemi di surriscaldamen- 1982 dal n° 506.190 al 564.985 più dotato di aletta parapolvere ro-
to di marca Fesma. Carburatore 1983 dal n° 564.986 al 565.056 teante. Dal 1979 il pedale del freno
dell’Orto SHB 16/12. Copriven- passa come sulla 125, da sezione
tola con disegno uguale alla R a Ultima serie della 50 Special con tonda a quadrata.
Trapezio isoscele rovesciato. l’introduzione del cambio a quat-
La bobina interna rimane fino tro marce. Il telaio ad un certo Motore:
al n° telaio V5B1T 70056, anno punto della produzione di questa cambio a quattro velocità con rap-
1974, dopo sistemata all’esterno ultima serie è dotato, non ho tro- porto primario 18/68 (1° 1:24,65
per evitare problemi di surriscal-
damento di marca Fesma. Sulla Prima serie
Ecco la scritta Special in corsivo,
sul fanale troviamo il “tegolino”
di colore scuro.
Per gentile concessione Collezione Mauro Pascoli.

Ben protetto
Ecco il carburatore Dell’Orto SHB da 16
mm con scatola filtro d’aria in metallo.

58 La storia della
Sulla Seconda serie Sezione tonda
La scritta posteriore di nuova Pedale freno posteriore
grafica montate in corso della a sezione tonda.
produzione della 2° serie, e
il faro con “tegolino” chiaro.

Sezione squadrata
Nuovo pedale freno posteriore
a sezione quadra come su
tutti gli altri modelli 125.

La strumentazione Optional
Particolare del corpo metallico del
contachilometri. Prodotto e marchiato
VEGLIA. Ne esistono tantissime
riproduzioni di scarsa qualità. bia di disegno ora circolare del-
le feritoie. Troviamo una nuova
ventola con plasto-magnete fis-
sata con un dado autoestraente
a mezzo di una chiave da 14mm,
però alleggerito con una scana-
latura lungo il perimetro esterno.
Poi la ventola cambia diventa di Fanalino rettangolare
diametro maggiore prodotta in Fanale posteriore marca SIEM, in seguito
lega leggera, e dotata di una filet- prodotto anche uguale dalla TRIOM.
tatura per consentire l’avvitamen-
to di un nuovo apposito utensile del cavo che va dalla bobina alla
estrattore, fissata con un dado pipetta della candela.
2° 1:16,39 3° 1:11,80 4° 1:8,88). esagonale misura 17mm, coperto
Bobina esterna marca Fesma, da un tappo in plastica nera. Pur- Ringrazio per la collaborazione
carburatore dell’Orto SHB 16/12 troppo non abbiamo trovato un Marco Fumagalli, Francesco Asto-
con scatola filtro aria in acciaio matricolare certo. La cuffia moto- rino, Matteo Achiluzzi, Andrea e
zincato, poi dal 1977 diventa in re in plastica, inizialmente sprov- Matteo Botrini, Roberto Amerini,
plastica nera. Copriventola cam- vista, ora è dotata di alette guida Michele Iatalese, Mauro Pascoli.
OFFICINA DEL 59
Vespa 50 Special

1969 Ammirata e desiderata


Colori sgargianti, linea
moderna e sella sportiva:
un successo annunciato.

La Specialina
LA SCOCCA PICCOLA O SMALL FRAME,
una canzone a questo scooter, in-
titolata “50 Special” La canzone
ebbe un grandissimo successo e
rimase al primo posto nella clas-
sifica dei singoli più venduti in
Italia per ben cinque settimane.
COME MEGLIO AL SI VUOL CHIAMARE, Il singolo alla fine vendette oltre
SI AGGIORNA. L’INTENZIONE IN PIAGGIO 100.000 copie diventando  disco
di platino. In seguito i Lunapop
ERA QUELLA DI LANCIARE UN MODELLO ebbero numerosi riconoscimenti
CHE AVREBBE FATTO STORIA. ma nel 2001 la band si sciolse e
Cremonini intraprese una carrie-

L
a 50 Special puntava da e la nuova Special bene si inseri- ra fortunata di attore e di solista.
subito a su un target gio- va in questo contesto vendendo Tornando alla canzone “50 Spe-
vane, nel 1969 spopola- tantissimi esemplari, ben più di cial”, essa era un vero inno a quel
va Easy Rider al cinema, 33.000 nei primi due anni.
 Dal modello di Vespa e all’estate che
l’uomo era sbarcato sulla luna 1969 al 1973 Piaggio lanciò una arrivava, con gite fuori città sullo
con Apollo 11, era entrata nella delle sue campagne più famose: scooter Piaggio in piena libertà. E
storia l’esclamazione «Ha toc- “Chi Vespa mangia le mele”, che la canzone continua ricordando
cato!!!» l’entusiastico annuncio si riferiva al successo della Vespa le Vespa truccate che a 90 all’ora
del conduttore televisivo Tito 50 Special. Il segno che ha lascia- girano per Bologna, con le quat-
Stagno, ci fu il Concerto di Wo- to questo modello negli italiani è tro marce ingranate per andare
odstock: insomma i costumi stato profondissimo, basti pensa- veloci a divertirsi  a una festa...
stavano cambiando. Era la fine re che nel 1999 il gruppo italiano Da quel momento la canzone dei
degli anni ’60, c’era stato il ’68, Lunapop, capitanato da Cesare Lunapop è diventata la colonna
i primi capelloni, vestiti colorati Cremonini, ha dedicato perfino sonora ai raduni dei Vespisti.
60 La storia della
Icona della Special Richiamo al passato

La sella a “Gobbino” sebbene utilizzata come visto prima Le scritte rimangono


anche su altri modelli diventa la sella della Special. Vintage nella prima serie.

Dettaglio unico allora


La novità maggiore ai tempi,
mai vista prima, fu il nasello
anteriore in plastica, una novità
che poi accompagnerà tanti
modelli Piaggio successivi.

OFFICINA DEL 61
Vespa 50 Special

1969

Nella prima serie


Nasello grigio scuro quasi
nero con logo Piaggio
nasconde il clacson per
la prima volta.

Design innovativo
Il fregio sul parafango anteriore
è più squadrato e moderno,
anch’esso un particolare poi
ripreso sui futuri modelli.

62 La storia della
Come sulle 50 R
Ruote da 9 pollici, con
tamburo autoventilato fissato
al cerchio con 4 bulloni.

Dettaglio particolare
Sulla Special non troviamo il tappo
centrale al mozzo posteriore,
presente su quella anteriore.

OFFICINA DEL 63
Vespa 50 Special

1969

La grande novità
Nuovissimo il faro rettangolare
anch’esso marca Siem.

Non di serie
Contachilometri rimane un
optional ecco il tappo dell’alloggio
con logo Piaggio Esagonale.

Vista da dietro
Scritta Vintage anche
posteriormente, fanale marca Siem,
con “tegolino” superiore nero.

64 La storia della
Linee squadrate
e moderne
Da questa visuale si nota la linea molto
squadrata del nuovo manubrio, con il nuovo
devio luci dotato di coperchietto in plastica
nera. Notare il disegno delle manopole.

Misteriosi fori Qui va fissata la staffa

I quattro fori chiusi da tappini: all’epoca non esisteva


una targa per i cinquantini, per cui servivano per montare
uno sconosciuto optional Piaggio, un porta ruota sotto
la pancia sinistra, di cui parliamo più avanti. Spesso nei
restauri vengono chiusi, pensando siano stati fatti per
montare il “targhino”.

Ben rifinita
Particolare della
pedana con pedale
freno e listelli.

Ecco i più conosciuti fori


filettati a cui si aggancia
il porta ruota di scorta.

OFFICINA DEL 65
Accessorio quasi sconosciuto

Non facile da vedere


Ecco la Special di Alessandro
Ricco con montato il raro
accessorio. Si vede anche
la staffa fissata al perno del
motore sopra la marmitta.

Buchi Sconosciuti
SOLO SULLA PRIMA SERIE TROVIAMO QUESTI QUATTRO FORI
CHIUSI DA DEI TAPPI IN PLASTICA, COSÌ COME SI TROVANO
ANCHE SULLE R.

S
i vedono spesso delle 50 trattava di un accessorio origina- cessorio ufficiale, si vede ancora
Special 1° serie restaurate le: un porta ruota di scorta per l’etichetta di ricambio Piaggio
con questi fori stuccati e avere la ruota sotto la pancia si- leggermente rovinata dal tem-
verniciati, perché scam- nistra. Accessorio che ebbe poca po. Riportiamo in queste pagine
biati probabilmente per fori fatti fortuna e aveva anche il limite le misure precise, utili in fase di
successivamente per montare il di poter ospitare solo ruote da restauro per capire sei sono i fori
“targhino”. 9”, sostituite nel ’72 da quelle da originali, o per rifarli nel caso
Bisogna ricordare che nel 1969, 10”. L’accessorio consiste in un fossero sati chiusi.
al debutto della Special, non esi- tubo che da un lato si fissava con Notare il colore dei tappini in
steva ancora nessuna targa per una vite al dado dell’asse motore plastica grigi chiaro. Una curio-
i cinquantini. Come si può leg- e, dall’altro si fissava con un gal- sità, confrontando queste misu-
gere nei vari dépliant Piaggio letto ad una piastra che veniva re, abbiamo notato che sono le
viene chiaramente scritto “Sotto fissata al telaio nella parte poste- stesse dei fori in cui è fissato il
la sacca sinistra ora si può appli- riore sfruttando i 4 fori appunto porta targa in ferro della 125 Pri-
care un supporto che consente del telaio nella parte retrostante. mavera. Per cui volendo si può
di inserire in un pratico allog- Dalle foto di queste pagine si utilizzate un porta targa come
giamento la ruota di scorta.” Si più ben vedere che era un ac- dima per i fori.
66 La storia della
Come sulle Large Frame

La ruota sistemata sotto la pancia sinistra lasciava molto


pulita la linea della Special, e soprattutto lasciava più
spazio per le gambe.

Si pensava che
In tanti, trovati i fori, li attribuivano
al montaggio del “targhino”
Riportato su dépliant esagonale a 5 cifre, diventato
L’accessorio è citato nei dépliant obbligatorio il 1 luglio 1993.
ufficiali Piaggio della Special e
anche nelle pubblicità dell’epoca. La piastra di aggancio

La piastra rettangolare da fissare ai 4


fori posteriori all’interno scocca. Si nota
Anche sulla stampa la vite a galletta che una volta svitata
Ecco la pubblicità ufficiale dove faceva ruotare il supporto permettendo
si citava il particolare accessorio. di estrarre la ruota di scorta.

OFFICINA DEL 67
Accessorio quasi sconosciuto

Se non c’erano i fori?


Alla staffa a cui si fissava la ruota di scorta tramite 2
Una staffa dritta bulloni, si leggono le avvertenze consigliate dalla Piaggio
Ecco il supporto ruota scorta nel caso si volesse montare l’accessorio su un modello
ha codice Piaggio n° 122369. senza gli appositi fori.

Osserviamo la conservata

Utili misure
Sulla Vespa 50 Special Ecco le misure precise che consentono di stabilire,
mai restaurata di nel caso siano presenti dei fori, se sono gli originali
Mario Berera notiamo o se sono stati fatti successivamente per montare il
i 4 fori chiusi dai “targhino”. Oppure, per rifarli, nel caso fossero sati
tappini di colore grigio. chiusi in un precedente restauro.

68 La storia della
Grazie all’amico Andrea Crac- Piaggio Disegno n° 114701, e gno n° 122369. Per cui era stato
co, abbiamo scoperto che ne uno, quello di Luigi Ippoliti, per studiato anche per ruote piene,
esistono almeno due modelli: ruota da 9” aperta che si monta si presume per essere utilizzato
Uno, quello di Andrea, per ruo- sulla R e 50 special prima serie, sulla 50 N e L che mai hanno
ta da 9” piena codice ricambio codice ricambio Piaggio Dise- montato cerchi aperti.

Quello per ruota piena Quello per ruota aperta Differente disegno

Accessorio di Luigi con codice Ecco l’accessorio di Andrea,


Accessorio di Andrea con codice 122369 sempre per ruote da 9” ma il tubo su questo non è dritto,
114701 per ruote piene da 9”. questa volta aperte. ma è sagomato.

La piastra di fissaggio Per farlo sbloccarlo Ecco come funzionava

Svitandola, la barra si abbassa


La piastra che si applica alla scocca Questa è la vite a farfalla, che fissa uscendo dal cofano laterale e rende
posteriormente è molto simile la staffa alla piastra affrancata alla possibile lo smontaggio della ruota
all’altra versione. scocca. di scorta.

OFFICINA DEL 69
Vespa 50 Special

1972 La 2° Serie
Ecco la 50 Special
conservata, come
si può notare ora
il tappo sul dado
centrale del mozzo è
presente in entrambe
le ruote, non più solo
in quella anteriore.

Addio ruote piccole


CON QUESTO MODELLO SI ABBANDONANO LE RUOTE DA 9
POLLICI PER PASSARE A QUELLE DA 10, EREDITATE DALLE
SORELLE MAGGIORI 125.

C
on la nuova serie con sigla è più di colore grigio quasi nero, va grafica con la scritta anteriore
telaio V5B1T nel 1972 la 50 ma diventa di colore grigio chia- Vespa e posteriore 50 Special. Per
Special adotta le nuove ruote ro. Sui primi esemplari le mano- cui in fase di restauro controlla-
da 10 pollici, montate per la pole rimangono come nella prima te bene i dati matricolari indivi-
prima volta sulla 125 Nuova, do- serie, poi cambiano con nuovo di- duare il giusto colore del nasello,
tate di mozzo freni ora fissato con segno a righe e sempre con logo del “tegolino” faro posteriore, e
5 dadi al cerchio e non più da solo Piaggio esagonale. Durante la il tipo di scritte. Durante questa
4. Diciamo che è il cambiamento produzione, fino al telaio V5B1T produzione il faro posteriore non
più importante, per la prima vol- n° 38.639 dell’anno 1973, le scrit- è solo prodotto dalla Siem ma
ta vengono montate su una Vespa te restano con carattere corsivo ed anche dalla Triom, in ogni caso
50 in Italia. Il nasello e il “tego- inclinate, dal numero successivo uguale nella forma. Spariscono
lino” del faro posteriore ora non diventeranno del tipo con nuo- i 4 fori sotto il fanale posteriore
70 La storia della
per il montaggio porta ruota di Cambia il colore
scorta. Con l’adozione delle ruo- Nasello di
te di maggiore diametro varia nuovo colore
grigio chiaro,
il rapporto primario ora 16/68. ma rimane la
Un’altra modifica avvenuta in scritta obliqua
corso di produzione riguarda la in corsivo
bobina che rimane interna fino “Vespa 50”
al n° telaio V5B1T 70.056, anno
1974, in seguito sistemata all’e-
sterno per evitare problemi di
surriscaldamento, ed è di marca
Fesma. Ringraziamo Vespazio di
Luca Coriani per averci messo a
disposizione questa bella 50 Spe-
cial conservata rossa anno 1973.
Passiamo alla Vespa di Gaetano
Califano, sempre una 2° serie
della Special V5B1T n° 84 xxx
immatricolata nel 1975 con mo-
tore a tre marce ma con motore a
bobina esterna. Questo modello
come si può vedere ha le scritte
di nuova grafica, colore Bianco-
spino sempre conservata, ma an-
diamole a vedere nei dettagli.

La Special cresce
Le ruote da 10
pollici la rendono
esteticamente
più “adulta” e
corposa.

OFFICINA DEL 71
Vespa 50 Special

1972

Non cambia
Il copriventola è ancora a forma
di Trapezio isoscele rovesciato
come sulla più economica 50 R

Rimane invariato
Il motore è ancora a bobina
interna, il cavo che porta
corrente alla candela passa
dietro alla cuffia motore.

Vista da dietro
Anche dietro troviamo la scritta
corsiva obliqua “Special”, il
“tegolino” del faro è anch’esso
colore grigio chiaro.

Conservata Il manubrio

La pedana è stata
solamente trattata nei In questa foto si vede il disegno retinato della
punti di ruggine superficiale manopola con il logo Piaggio esagonale, la leva della
con un prodotto apposito. frizione con pallino medio e la manetta a 3 marce.

72 La storia della
Ruote da 10 pollici
Il mozzo ereditato
dalla 125 è fissato al
cerchio ora con 5 dadi.

Non cambia Non soffre più il caldo


Il serbatoio rimane
dotato dei 3 fori
per il montaggio
della mono sella.

Ecco il motore con la bobina portata esterna, evitava così


di surriscaldarsi come nel modello precedente dando
problemi di accensione a caldo. Per il resto il motore è
invariato e sempre a 3 marce.

Nuova Grafica
Cambiano le scritte, come
su tutti i modelli della
gamma Piaggio dell’epoca.

Nuovo disegno
Nel corso della produzione, non c’è
un dato certo, cambia il disegno
delle manopole ora a righe.

OFFICINA DEL 73
Vespa 50 Special

1972

Più moderna
Colore Biancospino Ecco la nuova scritta
Eccola l’altra Special, dotata anteriore di nuova
di tappetini e ruota di scorta, grafica e il nasello
accessori molto diffusi ai tempi. sempre grigio chiaro.

A colpo d’occhio uguale


Visivamente cambia
poco alla fine solo
le scritte sono state
modificate.

74 La storia della
Sella con
scritta Piaggio
Il cavo passa davanti Scritta con nuova
Il motore ha sempre stesso disegno grafica e il “tegolino”
del copriventola ma cambia la del faro color grigio
posizione della bobina ora esterna. chiaro in plastica.

Resta invariato
Il motore rimane a 3 marce Vista da sotto
e a parte la posizione Da questa posizione si nota il
bobina già segnalata, non pedale del freno a sezione tonda e
subisce modifiche. il cavalletto di 20 mm di diametro.

La forcella
Il sistema di ammortizzazione, L’accessori
che soffriva di un brusco Il diffuso porta ruota e i
affondamento in frenata, come tappetini, notare il bloccasterzo
tutti gli altri modelli, problema poi che è a sezione ovale con
eliminato nella nuova serie PX. aletta di protezione girevole.

OFFICINA DEL 75
Vespa 50 Special

1975 Ecco la 4° marcia


Nella manetta del
cambio si riempie
il lo spazio con
l’aggiunta del n° 4.

3° e ultima serie
NEL 1975 L’INGRESSO SUL MERCATO DELLA SPECIAL
A 4 MARCE SEGNA PER SEMPRE LA FINE DI UN’ERA.

S
i passa dalla serie V5B1T
alla nuova V5B3T, il moto-
re acquista il nuovo cam-
bio a 4 marce, ma bisogna
sottolineare che per un periodo
furono vendute contemporanea-
mente per esaurire le scorte a ma-
gazzino e dai concessionari. Fatto
già accaduto anche nel 1972, con
l’adozione delle ruote da 10” e il
passaggio di serie dalla V5A1T a
V5B1T. Mentre il passaggio a di-
verse ruote era evidente e aiutava
anche il diverso colore del nasello,
tra la 3 e la 4 marce non c’erano
differenze evidenti, ecco il perché
dell’adozione dell’adesivo “4 mar- Nel 1975
ce”. Mi raccontava infatti, il titola- Erano a listino insieme sia il
re di una concessionaria, che all’e- modello a 3 marce che quello a 4, Anche sulle riviste
poca era impossibile distinguerle esteticamente uguali, per distinguerli Ecco la pubblicità del 1975 in cui
ecco comparire l’adesivo. appare l’adesivo 4 marce.
nell’esposizione del suo negozio,
76 La storia della
per cui in Piaggio produssero il 1979 del pedale del freno a sezio- to il primo anno di produzione,
famoso adesivo per differenziarle ne quadrata, le diverse leve freno nel ‘76 cambia di disegno, con le
al volo. Adesivo che si può vede- e frizione che dal 1976 diventano alette della presa d’aria a forma
re anche sulle pubblicità ufficiali con pallino grande, il blocchetto circolare. Cambia anche la posi-
del 1975, in dotazione solo sui pri- del bloccasterzo dal 1978 diventa zione dell’DGM, sempre nel 1976,
mi esemplari. Su questa serie si a forma cilindrica e non più ova- ora posizionato sopra il numero
hanno altre modifiche in corso di le e senza aletta para polvere. La di telaio. Purtroppo di tutte que-
produzione, modifiche apportate levetta di comando del rubinetto ste modifiche non abbiamo trova-
anche sui due modelli di cilindra- serbatoio diventa in plastica gri- to dati matricolari certi, ma solo
ta superiore, la 125 Primavera ed gia e non più in metallo. Anche il possibili annate confrontando
ET3. Ricordiamo l’adozione nel disegno del copriventola, invaria- modelli da noi fotografati.

La vera differenza
Era il cambio con le quattro
marce, tutto il resto rimane
invariato. Le ultime serie
avevano scatola filtro aria
carburatore in plastica nera.

OFFICINA DEL 77
Vespa 50 Special

1975 I suoi primi 50 anni


Malgrado l’età, la linea
della Special è ancora
attualissima, pulita e
molto moderna.

Cambia la Sigla Resta marca SIEM


La sigla del motore a 4 marce Il grosso fari rettangolare
diventa V5A4M, il modello a non è mai cambiato nell’arco
3 marce riportava V5A2M. della vita della Special.

78 La storia della
Dal 1975 al 1983
Esteticamente invariata fino alla fine produzione,
subendo solo delle piccole migliorie, tipo al freno
anteriore troviamo un nuovo perno di azionamento
delle ganasce maggiorato e ora munito di o-ring.

Vista da sotto
Da questa posizione si nota che è
cambiato il pedale del freno ora a
forma rettangolare, confrontate, nelle
pagine precedenti, la foto del modello
2° serie nella stessa posizione.

OFFICINA DEL 79
Vespa 50 Special

1975 Pedale sezione tonda Pedale sezione rettangolare


Ecco la differenza, questo è il tipo a Questo è il nuovo tipo a forma
forma circolare usato fino al 1979. rettangolare introdotto dal 1979
su tutta la gamma Small Frame.

Nuovo disegno Pochi ma utilissimi


In questa foto si vede bene La dotazione originale di attrezzi
la nuova forma circolare e il suo libretto manutenzione.
delle alette del copriventola.

80 La storia della
Nei conservati La “Migliorata”
Si può trovare ancora, Soprannome delle ultime
all’interno della scocca, produzioni per via dei
l’etichetta in carta che miglioramenti, qui vediamo
indica il lotto di verniciatura. la staffa di rinforzo aggiunta
sotto la pancia sinistra.

Come erano posizionati Come diventano


Prima del 1976 il DGM posizionati
era punzonato nel Dal 1976 i dati DGM
battente dello sportellino sono punzonati sopra
a sinistra, come nella alla sigla e al n° di telaio
foto, in differente tutti posizionati in alto.
posizione rispetto alla
sigla e al n° di telaio
posizionati in alto.

Diversa la serratura
Fino al 1978 era
presente il bloccasterzo Cambia la serratura
a forma ovale con aletta In questa foto si vede il nuovo
copri serratura roteante. bloccasterzo a forma cilindrica.

OFFICINA DEL 81
Vespa 50 Special

1975

Dettaglio
Ecco come si presenta il telaio
con la nuova sede circolare per
l’inserimento della serratura.

Anche questo è NOS È sempre


un optional
Spesso i rivenditori montavano Il contachilometri originale è, come
questo modello, con le tacche del potete vedere, con scala 80 Km/h.
cambio marcia, sempre originale
ma in realtà nato per la Ape 50.

Attenzione 120 Km/h


Ecco una replica del
contachilometri della 50
Special con scala Km/h errata.

82 La storia della
Lo stupore
di Cremonini
Questa Special è di Massimo
Sparaco, ed è stata la prima volta
che qualcuno chiedeva al famoso
cantante di autografargli la Vespa.

Il famoso vinile

Non poteva mancare anche l’autografo


anche sulla copertina del disco, ora
gelosamente conservato da Massimo.

OFFICINA DEL 83
Vespa 50 Elestart

1969 Trova la differenza


Guardando dal lato sinistro la Elestart
si nota subito lo sportellino simile
quello del motore ma senza feritoie.

Ma dov’è la pedivella?
LA VESPA ELESTART AD AVVIAMENTO ELETTRICO FU
PROGETTATA PRINCIPALMENTE PER UN PUBBLICO FEMMINILE:
NON RISCOSSE UN GRANDE SUCCESSO COMMERCIALE.

B
isogna dire che ebbe poco 6V cadauna collegate in serie per Bisognava usare la chiave
successo, e fu la prima ed raggiungere i 12 volt, che permet-
unica Vespa dotata di av- tono l’avviamento del motore. Alla
viamento elettrico, par- loro ricarica provvede uno statore
lando ovviamente di scocca Small Bosch da 12 V-70w, oggi difficile
Frame anni ’60/’70. Stiamo par- da trovare originale, che fa appun-
lando della Vespa Elestart, di cui to anche da dinamotore per l’av-
in totale furono prodotti poco più viamento del propulsore. Anche la
di circa 7.900 esemplari, di cui solo  bobina di marca Bosch per man-
433 della terza serie, ultima pro- canza di spazio è stata sempre
duzione ora rarissima, insomma esterna, a differenza della norma-
forse la Vespa prodotta in meno le Special. Inoltre era sprovvista
esemplari. In pratica in totale della classica leva d’avviamento,
poco più della ricercatissima e per accenderla bastava girare la
rara 90 SS, chissà se un domani chiave posta sul manubrio.
arriverà alle stesse quotazioni? Una particolarità di questo mo-
Ma andiamo a esaminare il mo- tore è che il carter presenta un
dello: fu ricavato un vano con uno tappino che chiude il foro predi-
sportellino simile a quello del mo- sposto per la leva d’avviamento. Sul manubrio troviamo
tore, nella pancia sinistra, dove Il tappino non è pressofuso ed è la chiave che aziona il
trovano alloggio due batterie da fissato da un fermo elastico. Lo commutatore nelle 3 posizioni.

84 La storia della
scarso successo fu dovuto an- Sul manubrio troviamo il com- torizzata Piaggio per un controllo
che al fatto che era penalizzata mutatore a chiave con 3 posizio- all’impianto elettrico. Se una volta
dall’aumento di peso dovuto alle ni, la prima (0) corrispondente spento il motore si lasciava inav-
batterie, che passava dai 69 kg all’arresto del mezzo, la secon- vertitamente la chiave sulla posi-
della versione normale ai 75 kg da all’accensione del motore e zione 1, dopo poco la Vespa non
della Elestart, e che influiva ne- alla predisposizione ai servizi, andava più in moto e non rimane-
gativamente sulle prestazioni. e infine  la terza corrisponden- va altro modo che spingerla.  Ri-
Per il resto era uguale a una nor- te all’avviamento del motore. cordo che avevo un’amica con
male Special. La Elestart segue Era presente anche una spia a l’Elestart, e spessissimo dovevo
come particolari e differenze le 3 gemma rossa che si accende nella aiutarla a spingere la Vespa per-
serie della Special. posizione 1 della chiave ed ai bassi ché non partiva, cosa non comoda
Quasi uguale regimi, tipo il minimo.  Era indi- per una ragazza esile come nel suo
Da questa parte a primo colpo cato sul manuale di uso e manu- caso. Nel 1969 le ruote sono da 9”
d’occhio sembra una normalissima tenzione che se rimaneva accesa come la prima serie, appunto, del-
Special, ma un occhio attento noterà la spia, anche a regimi più alti, bi- la Special. Per il resto vedi cam-
l’assenza della pedivella per avviarla. sognava recarsi in un’officina au- biamenti della Special normale.

Prima serie
• Sigla telaio V5A3T motore
V5A3M
Prodotta dal 1969 al 1972

• 1969 dal n° 1001 al 1020


• 1970 dal n° 1021 al 3696
• 1971 dal n° 3697 al 4833
• 1972 dal n° 4834 al 5708
• 1972 Le ruote diventano da
10” sempre cambio a 3 marce.
Per il resto vedi cambiamenti
della Special normale.

Seconda serie
• Sigla telaio V5B2T motore
V5A3M
Sempre a pagamento Prodotta dal 1972 al 1975

• 1972 dal n° 1001 al 1106


• 1973 dal n° 1107 al 1932
• 1974 dal n° 1933 al 3208
• 1975 dal n° 3209 al 3667
• 1975 Il cambio è passato da
tre a quattro marce. Per il
resto vedi cambiamenti della
Special normale.

Terza serie
• Sigla telaio V5B4T motore
V5A5M
Prodotta dal 1972 al 1975
Quadro comandi • 1975 dal n° 1001 al 1282
Il contachilometri rimane La chiave del commutatore
sempre un optional. e la spia rossa. • 1976 dal n° 1283 al 1533
OFFICINA DEL 85
Vespa 50 Elestart

1969 Guardiamolo da vicino

Le chiavi originali con il


commutatore smontato
fornitoci da Ciccio Livieri.

Manca la pedivella
Ecco il motore senza la pedivella
dell’accensione, si intravede il volano
di inedito disegno come il relativo
copriventola.

Sportellino in più
Passava quasi inosservato lo
sportellino sinistro, accesso
usato anche su modelli
esteri dotati di batteria.

Ecco delle immagini dello Spot


pubblicitario realizzato apposi-
tamente per questo modello, de-
nota che in Piaggio credevano in
questa innovazione, vantata an-
che nel Dépliant “Ecco la Vespa
del futuro…”. Purtroppo non ser-
vì e la Elestart fu probabilmen-
te il modello che ha realizzato il
maggior flop commerciale

86 La storia della
Differente disegno

La grossa bobina
Ecco il motore con il grosso
volano/statore e la grossa
bobina Bosch sempre
posizionata dal 1969 all’esterno.

La centrale elettrica

Ecco il copriventola originale, sempre


messoci a disposizione da Ciccio
Livieri, molto diverso dagli altri modelli.

Ecco il vano dove all’interno si trovavano due batterie da 6


V collegate in serie per avere i 12 V, assenti in questa foto,
e i componenti elettrici che le ricaricano collegandosi al
dinamotore, che serve anche all’avviamento del propulsore.

Particolari come la Special

Come sulle altre Special nella seconda serie nel corso


della produzione il nasello diventa color grigio e le scritte
hanno una grafica nuova.

OFFICINA DEL 87
Vespa 50 Elestart

1969 Dettagli utili


Ecco le scritte in corsivo, adottate prima
dell’arrivo di quelle con nuova grafica.
Come ci fa notare sempre Ciccio Livieri
sono originali marchiate ditta Bomisa.

Nelle evoluzioni Attenzione alle sigle


Anche posteriormente Sigla motore V5A3M
troviamo nuove delle versioni
scritte, e tegolino faro a tre marce.
color grigio chiaro.

88 La storia della
Rari i carter a 4 marce
Caratteristiche
e componenti motore Elestart.
Gianluca Festa ci ha aiutato volano dell’alternatore in un
per spiegare come funzionava motore elettrico abbastanza
l’avviamento elettrico. potente da far girare l’albero
Il sistema consisteva nel motore, avviando quindi il
convertire il gruppo statore- propulsore.

Teleruttore, relè e bobina Bosch

Sigla motore V5A5M


delle poche e rare
quattro marce.

Schema impianto
elettrico. Anche se non si vede
Ecco il clacson originale
sempre di Livieri a 12 volt
marca GPM di Milano.

Volano con un disegno particolare che


componeva il dinamotore: Macchina
dinamoelettrica convertitrice a
corrente continua, avente un
solo induttore e due avvolgimenti
indotti distinti che, con l’induttore,
funzionano uno da motore e uno da
generatore.

Sempre il teleruttore e il relè originali


visti da due diverse angolature.

Volano Magnete smontato dal volano

Le prime manopole
Corona sul Le manopole delle prime serie,
carter e come sulle normali Special, che poi
spazzole per diventeranno a righe nel corso della
l’avviamento. produzione.

OFFICINA DEL 89
Vespa 50 Special Estero

1978

Poche differenze
Da questa lato a
parte gli indicatori di
direzione, non si notano
troppe differenze.

La Vespa Austriaca
LA PIAGGIO HA PRODOTTO MODELLI PER TANTISSIMI
MERCATI ESTERI, CHE HANNO DELLE DIFFERENZE RISPETTO
AL MODELLO PER IL NOSTRO MERCATO.

S
empre più spesso si trova so con solo 1,36 cv, come quella
interesse e curiosità per fotografata per questo servizio. A
modelli destinati ai mer- seconda del modello poteva es-
cati stranieri; qui parliamo sere guidata da età diversa, 14 o
di Special, per cui vi presentiamo 16 anni. Sigla telaio V5B3T e si-
questa bella Special destinata al gla motore V5A4M, carburatore
mercato austriaco restaurata ed Dell’Orto SHB 16/16 con impian-
entrata a far parte della collezio- to a 12V 15W dovuto alla presen-
ne di Marco Fumagalli.  A livello za degli indicatori direzione, e
meccanico è molto simile alla so- luci di posizione accese anche a
rella italiana, era disponibile con motore spento per essere omo-
due configurazioni di potenza, un logata. Luce stop posteriore ob-
motore leggermente più potente bligatoria. Ma andiamo a vederla
da 2,72 cv, un altro meno grinto- nei dettagli. 
90 La storia della
Come sulla Notare la scocca che Dal lato B
sorella maggiore è dotata di bauletto Vista da
porta oggetti nella dietro con gli
pancia sinistra come la indicatori di
nostra 125 Primavera. direzione in
bella mostra,
a noi piace.

Obbligatori in Austria
La cosa che salta subito
all’occhio è la presenza
degli indicatori di direzione.

OFFICINA DEL 91
Vespa 50 Special Estero

1978

Gli indicatori
Ereditato dalla 125 Sono fissati alla
Il faro posteriore è quello della scocca e al manubrio
Primavera o ET3, questo perché in da braccetti di plastica
Austria è obbligatoria la luce dello stop. in questa serie.

Anche a sinistra
Per poter azionare gli indicatori
di direzione, sulla manetta
del cambio, è presente un
comando simile al devio.

Piccola differenza
Anche il faro anteriore è
leggermente diverso da quello
della nostra Special, leggermente
più piccolo, si nota la cornice in
plastica nera per fissarlo.

92 La storia della
Non può mancare Più essenziale
Il devio luce ha meno pulsanti,
questo perché alcune funzioni
sono comandate dalla chiave
sul manubrio, la levetta sotto
serve per attivare gli indicatori
di direzione a destra.

Il contachilometri a scala 80 Km/h è di serie, questo perché


è obbligatorio per l’omologazione, troviamo anche una
chiave contatti elettrici.

Scocca posteriore da 125


Ma anteriormente
troviamo il nasello in
plastica identico alla
versione 50 nostrana.

Identica
Scritte e logo
Piaggio identiche
alla versione Italiana.

OFFICINA DEL 93
Vespa 50 Special Estero

1978 Nessuna modifica


Il parafango e la cresta
lucidata sono gli stessi
della versione italiana.

Ecco cosa c’è dentro


All’interno del vano troviamo la
batteria di servizio dell’impianto
elettrico a 12 v 15w, e i
componenti per ricaricarla.

Come sulla 125 Primavera


Ecco lo sportellino del bauletto sul
lato sinistro dotato di serratura.

Stessa marmitta
Il classico padellino
come sulla Special
per il nostro mercato.

94 La storia della
Ruote da 10” La pedana identica
Ruote e tamburi Pedale del freno a sezione quadrata
anteriori e posteriori come l’ultima serie della Special.
come il modello italiano.

Nel complesso piacevole


Ed originale, dotata di sella lunga
e di una sua linea accattivante.

95
Vespa Special Moped

1970 Ricorda una Special


A primo colpo d’occhio
sembra una Special, ma in
realtà è una Cyclomoteur
Vespa 50 francese.

La Special a Pedali
LE VESPA A PEDALI ANNO CONTINUATO
AD ESSERE PRODOTTE ANCHE
NEL MODELLO SPECIAL.

I
n realtà non è mai stata iden- conservata di Giandomenico
tificata come una Special, Gabrielli è datata 2 gennaio del
ma solo Vespa 50, modifica- 1970 e ci racconta “Della esisten-
ta dalla Piaggio per adattar- za ne sono venuto a conoscenza
la al codice stradale Francese. grazie all’amico Dean Orton,
Come abbiamo visto preceden- titolare del Lambretta Center
temente iniziando dal modello Rimini qui di Borghi dove vivo
sportellino piccolo del 1965, per io, il quale durante un viaggio
poi arrivare alla più moderna d’affari in Francia, colpito dalla
“simil” Special. Questo model- bellezza di questo mezzo, mi ha ha sigla V5A, come riportano le
lo infatti ha il telaio con nasello contattato chiedendomi se fossi targhette applicate al telaio sot-
in ferro anteriore, il manubrio interessato, sapendo che sono to rubinetto carburante. È equi-
a faro rettangolare e il faro po- un appassionato collezionista di paggiata dello stesso motore
steriore della Special. La Vespa Vespa”. La Cyclomoteur Vespa delle sorelle italiane.
96 La storia della
Come sulla Revival 1991 Come le precedenti
Le pedane per alloggiare i pedali,
erano tagliate e più strette, i piedi
si appoggiavano ai pedali, anche
se ne esisteva un tipo con pedana
intera e sistema pedali rialzati.

E’ dotata di manubrio da
Special ma ha la scocca senza
il nasello anteriore in plastica.

Non cambia nulla


Stesso sistema Un manufatto fissato al
Una catena trasmetteva tamburo e dotato di una
il movimento dei pedali corona faceva si che pedalando
alla ruota posteriore. girasse la ruota posteriore.

Posteriormente
Da questa visuale
è una Special a
tutti gli effetti.

Nome generico
Non si è mai
chiamata Special, ma
semplicemente Vespa 50.

OFFICINA DEL 97
L’EVOLUZIONE
DELLA VESPA 50
LA STORIA DI UN’ICONA
DEL MADE IN ITALY
CHE, NELL’ARCO DI DECENNI,
SI EVOLVE SENZA MAI TRADIRE
I VALORI ORIGINALI

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TUTTI I MODELLI DELLO SCOOTER 50 PIÙ FAMOSO AL MONDO
r i a
E t o della
la s
ra da poco entrato in vigore
nel 1959 il Nuovo Codice del-
la Strada, DPR 956/58, che sta-
biliva nuove norme per la circola-

50
zione su strada. La grande novità
fu che i veicoli di 50 cc, con poten-
za massima di 1,5 Cv, potevano cir-
colare senza targa, e il conducen-
te per guidarli doveva avere
compiuto 14 anni e non doveva
possedere la patente. Nasceva
così la nuova tipologia dei ciclo-
motori. Le aziende motociclistiche
investirono molto in questo nuovo
settore, proponendo cinquantini
per tutti i gusti: cross, strada, sport e
con pedali. Il Vespino Vespa 50 N
Una nuova opportunità commer- Nato nel 1963 si guidava a 14 Nel 1964 arrivano 3 colori e il
ciale anche per Piaggio, debuttò anni, senza patente ne targa boom delle vendite
così nel 1963 il Vespino 50, su pro-
getto dell’Ingegnere Corradino
D’Ascanio, il “papà” della Vespa,
che decise di mettere nero su bian-
co il progetto della “mamma” di
tutte le future 50. L’ingegnere abruz-
zese, sebbene già in pensione dal
1961, collaborava ancora come
consulente alla Piaggio. Sviluppò, Anche a Pedali Vespa 50 Revival
per rientrare nella categoria dei ci- Nel 1965 per venderla in Francia Nel 1991 vengono vendute le
clomotori, un “Velocipede a Moto- la Vespa 50 mette i pedali ultime Vespa Vintage Style
re” definito M1, progettando di fat-
to la sua ultima Vespa. Il nuovo
cinquantino buttò ufficialmente,
come risulta in Piaggio, il 6 ottobre
1963 a Pontedera. Al 38° Salone
del Motociclo di Milano, definito ai
tempi il “Festival delle Cinquanta”,
la nuova Vespa 50 fece il suo de-
butto. Allo stand della Piaggio il
Vespa 50 Special Avviamento Elettrico
nuovo Vespino era esposto affian-
Nel 1969 debutta la nuova e Non occorreva usare la
co alla sorella maggiore di 90 cc,
innovativa Vespa 50 pedivella, bastava la chiave
che però era targata, aveva biso-
gno per guidarla di 16 anni e della
patente. Da li in poi si susseguirono
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