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Creato Lunedì, 13 Giugno 2011 23:00
Quindi per operare in Pair Trading occorre stare ad aspettare che si verifichi una
condizione favorevole nell’andamento di una coppia di strumenti finanziari di cui si sia
verificata la correlazione.
Pensate ad una slitta trainata da una muta di cani: non è più frequente trovare un
disallineamento momentaneo relativo tra uno o più componenti?
Per fare tutto ciò però basta affidarsi ad algoritmi matematici non lineari dedicati, che
calcolano il momentaneo disallineamento di una o più variabili dal loro andamento
relativo statistico medio in un tempo prefissato.
Nasce così l’idea di Multiple Spread Trading, in cui le possibilità di entrare in posizione
aumentano in maniera fattoriale all’aumentare del numero di strumenti finanziari
selezionati.
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Multiple Spread Trading su Futures
Consideriamo i tre futures principali del mercato americano (Nasdaq, Dow Jones e
SPX500).
Tale valore percentile non è calcolato utilizzando la più famosa deviazione standard, in
quanto la deviazione standard per un segnale come questo, che rappresenta
caratteristiche non gaussiane, è inadatta (basti pensare che la percentuale di dati di una
distribuzione puramente sinusoidale compresi entro ± 1.4 s è pari al 100%).
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nullo (oppure al raggiungimento di un determinato target monetario).
Se nel corso del trade la soglia del 98° percentile viene superata di oltre il 50% si
raddoppia la posizione.
È lo stesso motivo per cui le previsioni del tempo sono tanto più affidabili quanto è
minore la loro scadenza.
Il profitto totale al netto di tutte le spese (ampiezza bid-ask che per un CFD non è
trascurabile) risulta essere pari a 23’267 $ (rendimento in 9 mesi: +232 % rispetto al
margine)
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Il profitto totale netto risulta essere pari a 298’710 $ (rendimento in 9 anni: +2987 %)
Anche futures con correlazione inversa (tipico esempio T-bond) possono essere
parimenti aggiunti nell’analisi non lineare, dando luogo a numerose combinazioni,
consentendo di moltiplicare notevolmente le opportunità di guadagno.
Il mercato del forex è il mercato più adatto per fare Multiple Spread Trading, in quanto
numerosi sono i cross valutari e quindi le possibili combinazioni su cui operare.
Ad esempio consideriamo solo cinque delle valute più scambiate nel mercato: EUR,
USD. GBP, CAD e CHF. I possibili cross valutari derivati da queste sono 10 e
precisamente: EURUSD, EURGBP, EURCHF, EURCAD, GBPCAD, USDCHF, GBPCHF,
GBPUSD, USDCAD e CADCHF.
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Consideriamo adesso un Multiple Spread Trading considerando tre cross valutari e
scegliamo ad esempio: EURUSD, EURGBP e GBPUSD.
Essi, oltre ad essere correlati, sono anche linearmente dipendenti. Infatti in ogni istante
si ha la relazione GBPUSD = EURUSD / EURGBP.
Il profitto totale, al netto del Loss iniziale dovuto all’ampiezza bid-ask, ma al lordo delle
spese di finanziamento dell’operazione difficilmente valutabili a priori, risulta essere
pari a 56’776 € (rendimento in 9 mesi: +567 % rispetto al margine) in caso di leva
1:200, mentre consegue essere rispettivamente pari a 28'388 € (+283%) o 14'194 €
(+141%) in caso di leva 1:100 o 1:50.
Considerando, per esempio, tra le 119 terne oltre a quella appena vista, un’altra terna
questa volta tra quelle linearmente indipendenti (nel caso specifico è stata scelta la
seguente: EURUSD, EURCHF e EURCAD), si ottengono i seguenti risultati nello stesso
intervallo di tempo:
Profitto totale, come nell’esempio precedente, al netto del Loss iniziale ma al lordo delle
spese di finanziamento, pari a 48’583 € (rendimento in 9 mesi: +485 % rispetto al
margine) in caso di leva 1:200, e rispettivamente pari a 24’291 € (+242%) o 12’146 €
(+121%) in caso di leva 1:100 o 1:50.
La stessa strategia di Multiple Spread può dunque essere utilizzata ancora sulle 118
restanti combinazioni di tre cross tra le valute selezionate.
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Analogamente a quanto si era già visto riguardo il Multiple Spread con i futures, si nota
un aumento dell’ampiezza di oscillazione del parametro TDI in corrispondenza dei
periodi di aumentata volatilità del mercato, più evidente per i cross linearmente
dipendenti.
Per una migliore gestione del portafoglio e in virtù dei numerosi cross valutari a
disposizione, nel caso specifico del Multiple Spread sul mercato forex, si prevede invece
di aumentare il numero di cross su cui calcolare la temporanea asimmetria nei momenti
di alta volatilità.
Nel primo esempio precedente (EURUSD – EURGBP – GBPUSD) si nota che il valore
TDI è compreso al m
assimo entro un intervallo ± 0.06, mentre per la maggioranza del tempo oscilla con
ampiezza massima pari a ± 0.02. Introducendo nel calcolo del TDI solamente un altro
cross, ad esempio EURCHF, le oscillazioni anche nei momenti di alta volatilità
rimangono all’incirca entro un range di circa ± 0.02.
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Consideriamo dunque una strategia che utilizzi di default una terna di cross valutari
selezionati, con l’opzione di inglobare almeno un altro cross in caso di superamento di
una soglia di volatilità sui tre sottostanti. Vediamo nei due grafici seguenti l’andamento
dell’indicatore TDI risultante e l’Equity Line corrispondente:
Notiamo ancora una volta come l’Equity Line ottenuta è solo una delle 210 possibili in
cui posso combinare 3 + 1 cross valutari.
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