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Fig. 3.1
Ei ax E0 e jk0 z (3.1a)
E
H i a y 0 e jk0 z (3.1b)
0
j
(3.4)
e
j
j j 1 (3.5)
E0 E0 T E0 1 T (3.6a)
E0 E0 T E0 1 T
(3.6b)
0 0 0
2
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
𝑇=1+ Γ= (3.7b)
j j jk0 r r (3.8)
2 2 0
(3.9)
r r
c
vp (3.10)
r r
In questo caso la velocità di fase è inferiore alla velocità della luce nel
vuoto (onda più lenta).
L’impedenza d’onda
j j r
0 (3.11)
j r
3
Nel caso privo di perdite, è reale, e T sono reali, ed E e H sono
in fase tra loro in entrambi i mezzi.
La conservazione della potenza per le onde incidenti, riflesse e
trasmesse può essere dimostrata calcolando i vettori di Poynting nelle due
regioni.
Per z 0 , il vettore di Poynting complesso vale:
S E H ( Ei Er ) ( H i H r )
1
= 𝑎̄ |𝐸 | (𝑒 + 𝛤𝑒 )(𝑒 − 𝛤𝑒 )∗
𝜂
1
= 𝑎̄ |𝐸 | (𝑒 + 𝛤𝑒 )(𝑒 − 𝛤 ∗𝑒 )
𝜂
1
az | E0 |2 (1 | |2 e 2 jk0 z e2 jk0 z )
0
1
az | E0 |2 (1 | |2 2 j sin 2k0 z ) (3.12a)
0
poiché è reale.
Per z 0 sarà:
T E0 | T |2 | E0 |2
S Et H t (axT E0 e j z ) (a y e j z ) az
4 1
S az | E0 |2 az | E0 |2 (1 | |2 ) (3.12b)
( 0 ) 2 0
4
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
1 1 | E0 |2
P Re( S az ) (1 | |2 ) (3.13a)
2 2 0
1 1 | E0 |2
P Re( S az ) (1 | |2 ) P (3.13b)
2 2 0
sicché anche il flusso di potenza reale è conservato.
Quando si calcola il vettore di Poynting complesso per z 0 usiamo
il campo totale E e H . Se calcoliamo separatamente i vettori di Poynting
per le onde incidenti e riflesse, si ha:
| E0 |2
Si Ei H i az (3.14a)
0
| E0 |2
Sr Er H r az | |2 (3.14b)
0
così Pi Pr P .
5
Questa definizione non sarà valida nel caso in cui il mezzo in z < 0 sia un
mezzo con perdite.
1
j (1 j ) (1 j ) (3.15)
s
2
Allo stesso modo l’impedenza intrinseca del conduttore si semplifica
in:
1
(1 j ) (1 j ) (3.16)
2 s
1
S ( z 0) az | E0 |2 (1 | |2 )
0
6
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
1
S Et H t az | E0 |2 | T |2 e2 z
4 1
az | E0 |2 e 2 z az | E0 |2 (1 | |2 )e 2 z (3.17b)
| 0 |2
0
| E0 |2
Si Ei H i az (3.18a)
0
| E0 |2
Sr Er H r az | |2 (3.18b)
0
1 1 | E0 |2
P Re( S az ) (1 | |2 ) (3.19a)
2 2 0
1 1 | E0 |2
P Re( S az ) (1 | |2 )e2 z (3.19b)
2 2 0
per cui in z 0 , si ha P P .
Inoltre:
| |
𝑃 =
7
| | | |
𝑃 =−
1 1 1 1
Pt
2 V
E J dv
2 x 0 y 0 z 0
( a x E0Te z ) ( a x E 0Te z ) dz dy dx
1 | E0 |2 | T |2
| E0 |2 | T |2 e 2 z dz (3.21)
2 z 0 4
1
2 s
dalla (3.16):
8
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
1
(1 j ) 0
s
dalla (1.60):
2
s 0
e dalle (3.7a-b):
2
T 0
0
0
1
0
E0 2 E0
H Hi H r ay (e jk0 z e jk0 z ) a y cos(k0 z ) (3.22b)
0 0
2 E0
Osserviamo che in z 0 , E 0 e H ay . Il vettore di Poynting è
0
dato da:
4
S E H az j | E0 |2 sin(k0 z )cos( k0 z ) (3.23)
0
9
che ha una parte reale nulla, il che indica che nessuna potenza reale è fornita
al conduttore perfetto.
La densità di corrente di volume per il conduttore con perdita si riduce
ad un foglio di corrente superficiale per
2 2
J s n H az a y E0 cos k0 z ax E0 A m (3.24)
0 z 0
0
1 1 1
Pt
2 V
E J dv
2
V
J J dv
2 V
| J |2 dv (3.25a)
| E 0 |2 | T | 2
Pt (3.25b)
4
2 | E 0 |2 R s
Pt (3.26)
02
10
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
con
1 j 1
R s Re() Re (3.27)
s s 2
1 2 | E0 |2 Re( )
P t Re( S az ) z 0
2 | 0 |2
2 | E0 |2 Rs
Pt (3.28)
0
Sappiamo che
TE0
Js J dz ax TE0 e z dz ax A m
0 0
11
T s 2 s 2(1 j ) 2
(1 j ) ( 0 ) (1 j ) s0 0
pertanto
2 E0
J s ax A m (3.30)
0
1 2 E0
Js n H az ( H i H r ) ax E0 (1 ) ax A m
z 0 z 0
0 0
J per 0 z s
J s s (3.31)
0 per z s
1 s | J s |2 Rs 2 | E 0 |2 R s
Pt
2 S z0 s2
dz ds
2 S
| J s |2 ds
02
(3.31)
12
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
Rs Rs
Pt
2 |J
S
s |2 ds
2 |H
S
t |2 ds (3.32)
13
Fig. 1.10
In questo caso il vettore campo elettrico giace nel piano xz, e i campi
incidenti possono essere scritti nella forma:
( )
𝐸 = 𝐸 (𝑎̄ 𝑐𝑜𝑠𝜃 − 𝑎̄ 𝑠𝑖𝑛𝜃 )𝑒 (3.33a)
( )
𝐻 = 𝑎̄ 𝑒 (3.33b)
( )
𝐸 = 𝐸 𝛤(𝑎̄ 𝑐𝑜𝑠𝜃 + 𝑎̄ 𝑠𝑖𝑛𝜃 )𝑒 (3.34a)
( )
𝐻 =− 𝑎 𝑒 (3.34b)
( )
𝐸 = 𝐸 𝑇(𝑎̄ 𝑐𝑜𝑠𝜃 − 𝑎̄ 𝑠𝑖𝑛𝜃 )𝑒 (3.35a)
14
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
( )
𝐻 = 𝑎̄ 𝑒 (3.35b)
𝑒 − 𝑒 = 𝑒 (3.36b)
come risulta nelle note leggi di Snell della riflessione e della rifrazione:
i r (3.37a)
𝑘 sin 𝜃 = 𝑘 sin 𝜃 (3.37b)
Tale condizione garantirà che i termini di fase nelle (3.36) varino con
x allo stesso modo su entrambi i lati dell’interfaccia, ecco perché spesso essa
è detta condizione di adattamento di fase.
L’utilizzo delle (3.37) nelle (3.36), ci permetterà di ricavare i
coefficienti di riflessione e di trasmissione ancora ignoti:
15
𝛤= (3.38a)
𝑇= (3.38b)
2 1 22
e T
2 1 2 1
2 cos t 1cos b
ed utilizzando la nota espressione trigonometrica per cui cosx 1 sin2 x , e
la legge di Snell otterremo:
𝑘
𝑐𝑜𝑠𝜃 = 1 − 𝑠𝑖𝑛 𝜃 = 1− 𝑠𝑖𝑛 𝜃
𝑘
per cui:
𝑘
𝜂 1− 𝑠𝑖𝑛 𝜃 = 𝜂 1 − 𝑠𝑖𝑛 𝜃
𝑘
𝑘
𝜂 1− 𝑠𝑖𝑛 𝜃 = 𝜂 (1 − 𝑠𝑖𝑛 𝜃 )
𝑘
16
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
𝑘
(𝜂 − 𝜂 ) = 𝜂 −𝜂 𝑠𝑖𝑛 𝜃
𝑘
Da cui si deriva:
(𝜂 − 𝜂 ) (𝜀 − 𝜀 )𝜀
𝑠𝑖𝑛 𝜃 = =
𝑘 (𝜀 − 𝜀 )
𝜂 −𝜂
𝑘
𝑠𝑖𝑛𝜃 = (3.39)
( )
𝐸 = 𝐸 𝑎̄ 𝑒 (3.40a)
( )
𝐻 = (−𝑎̄ 𝑐𝑜𝑠𝜃 + 𝑎̄ 𝑠𝑖𝑛𝜃 )𝑒 (3.40b)
( )
𝐸 = 𝐸 𝛤𝑎̄ 𝑒 (3.41a)
( )
𝐻 = (𝑎̄ cos 𝜃 + 𝑎̄ sin 𝜃 )𝑒 (3.42b)
( )
𝐸 = 𝐸 𝑇𝑎̄ 𝑒 (3.42a)
17
( )
𝐻 = (−𝑎̄ 𝑐𝑜𝑠𝜃 + 𝑎̄ 𝑠𝑖𝑛𝜃 )𝑒 (3.42b)
𝑒 + 𝛤𝑒 = 𝑇𝑒 (3.43a)
𝛤= (3.44a)
𝑇= (3.44b)
che nel caso di incidenza normale si ridurranno ai risultati visti nel paragrafo
3.1.
Per questo tipo di polarizzazione non esiste alcun angolo di incidenza
per cui la riflessione è nulla e ciò può essere facilmente dimostrato
imponendo che il numeratore della (3.44a) sia nullo:
𝜂 cos 𝜃 = 𝜂 cos 𝜃
18
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
𝑘
𝜂 (1 − 𝑠𝑖𝑛 𝜃 ) = 𝜂 (1 − 𝑠𝑖𝑛 𝜃 ) = 𝜂 1− 𝑠𝑖𝑛 𝜃
𝑘
𝑘
(𝜂 − 𝜂 𝑠𝑖𝑛 𝜃 ) = 𝜂 −𝜂 𝑠𝑖𝑛 𝜃
𝑘
𝑘 (𝜂 − 𝜂 ) = (𝑘 𝜂 − 𝑘 𝜂 )𝑠𝑖𝑛 𝜃
i t
10 15.098
20 30.865
30 48.590
40 74.618
41.81 89.799
41,8103149 90
19
L’angolo di incidenza 𝜃 per il quale 𝜃 = 90° è detto angolo critico,
𝜃 , e sarà:
sin 𝜃 = (3.46)
Nell’esempio dei due mezzi con 𝜀 = 9 𝑒 𝜀 = 4, come si evince dalla
tabella, l’angolo critico sarà pari a 𝜃 = 41,8103149.
( )
𝐸 = 𝐸 𝑇(𝑎̄ 𝑐𝑜𝑠𝜃 − 𝑎̄ 𝑠𝑖𝑛𝜃 )𝑒
𝐸 𝑇 ( )
𝐻 = 𝑎̄ 𝑒
𝜂
con le seguenti:
𝐸 =𝐸 𝑇 𝑎̄ − 𝑎̄ 𝑒 𝑒 (3.47a)
𝐻 = 𝑎̄ 𝑒 𝑒 (3.47b)
20
Capitolo 3: Riflessione e rifrazione delle onde piane
−𝛽 + 𝛼 + 𝑘 = 0 (3.48)
𝑒 − 𝑒 = 𝑒 (3.49b)
𝑘 𝑠𝑖𝑛𝜃 = 𝑘 𝑠𝑖𝑛𝜃 = 𝛽
𝛼= 𝛽 −𝑘 = 𝑘 𝑠𝑖𝑛 𝜃 − 𝑘 (3.50)
( )
𝛤= (3.51a)
( )
21
𝑇= (3.51b)
( )
( )
Dato che è scritto nella forma ( )
, il suo modulo sarà unitario, il
che indica che tutta la potenza incidente sarà riflessa.
I campi trasmessi della (3.47) mostrano una propagazione nella
direzione x, ovvero lungo l’interfaccia, che decadono esponenzialmente
nella direzione z. Questo tipo di campo è noto come onda di superficie, in
quanto esso è strettamente limitato nell’intorno dell’interfaccia. Un’onda di
superficie è un esempio di onda piana non uniforme, così chiamata in
quanto essa ha una variazione di ampiezza nella direzione z, differente dal
fattore di propagazione nella direzione x.
Infine, risulta di un certo interesse il calcolo del vettore di Poynting
complesso per i campi espressi dalle eq. (3.47) relativi all’onda di
superficie:
| E0 |2 | T |2 j
St Et H t az ax e2 z (3.52)
2 k2 k2
22