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-rPUBBLICAZIONI

_ *_..e..L.--.. sa- .-. -_ _..._DELLA


..-__ *- FACOLTA
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DELLA R. UNIVERSITA Dl MODENA
__,*_.., _. cj. > ,,., _ ., -% ,,,,___ -_c . . -- . . . . ---.-_-.“”
Num. 1

PROFESSORE NELLA R. UNIVERSITA DI ROMA

1 CRITERI TECNICI

RI~~TRUZION~ GIURIDICA DEL DIRITTO PUBBWO


CONTRIBUTO
ALLA STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO ITALIANO
NELL’ULTIMO QUARANTENNIO 1885- 1925
.

MODENA
PRESSO L’ UNWERSITA DEGLI STUDI
1925
?I
-. _-..._._ -- -_--~ ..-. -.---- I
.:,..
1.
VIlTORIO 1:MANUELE ORLANDO
I’IIOFl+3SOIIR NELLA K. IJNIVlr.It~IT~ I)I ROMA

“ Pubblicazioni della FacoltA di Ciiurisprudenza ,’

della R.. UniversitB di, Modena ,,


edite con la collaboraCon%
dei Professori della Pacoita: CARLO A R NO - GIOVANNI BORTOLUCCI - I aiteri tedti per la ritortaiene giuridita del diritto p~btdito (‘)
A LFREDO D E’ GREOORIO - BENVENUTA DO N A T I - EUOENIO FL O R I A N -
EUOENIO MA&- DARI - RO B E R T O MONTESSORI - GI U S E P P E O S T I -
M ELCHIORRE R OBERTI - RODOLFO S AVORONAN - CINO W-TA; :
‘D
L ,,:j .;
dei Professori Modeaesi o già della Pacoltà: GAETANO A RANOIO -RUIZ - ..
V IN C E N Z O ARANOIO - RU I Z - GI O V A N N I BRUNETTI - PI E R O CALA- T,‘fbrgomento, cl10 m i p r o p o n g o tli trttttrtre, c o n t i e n e i m p l i c i t o
MANDRE1 - PIETRO COOLIOLO - Uoo CONTI - GINO DALLARI - DONATO IIII preenpposto, eome I n s e m p l i c e enunciezioae d e l ternrt chiara-
D ONATI - PROSPERO F EDOZZI - LUIOI F%ANCHI - AUGUSTO GRAZIANI - monto climof4trfb. IC, tlifntki, chi si voglia +wcingere alla ricerca di
A L E S S A N D R O GROPPALI - AL E S S A N D R O LATTES - LUIOI LUSIONANI - a crit.eri per I:b ricostruzione giuridica del tliribto pubblico » deve
P IER S ILVERIO L EICHT - PASQUALE M&JCCI - VIT T O R I O E M A N U E L E innnuzi tutto ewere convinto ohe una tale ricostruzione sia necea.
O RLANDO - FE D E R I C O PATETTA - GI O V A N N I P A C C H I O N I - VITTORIO Baria, e, inoltre, che questa ricostruzione debba eaeere giuridicu,
POLACCO - MARIO R I C C A - BARBERIS - SANTI R O M A N O - GI U S E P P E lu quale ultima parola, nelle sua brevitA, dice tanto. Si potrebbe
SALVIOLI - SIR,O SOLAZZI - ARRIOO SO L M I . perciò oredere che sarebbe stato pih conveniente che io comin-
cissei dal fornire la prova di qneeto assunto. Tuttavia, ho oreduto
A partire dal 1925 usciranno ogni anno le “ Pubblicazioni del@
di poter far a meno di ciò: e per piA ragioni. La p r i m a B ohe
Facoltà di Giurisprudenza della R. Università di Modena ,, in fasci- appunto di questa necessità, di una ricostruzione giuridica io mi
coli, da due a sei fogli di stampa, che dovranno contenere ciasche- sono lunga me n t e occupeto altrove, ed in occasioni analoghe alla
duno una memoria, ovvero una miscellanea di memorie, intorno a prcssento (l), 8icchb dovrei ripetermi, con molto fastidio degli sl-
un tema importante per In dottrina o la pratica. su cui sembri tri, e 1111 poco rw:hc! mio. 1~11 wconda rctgione i)oi, k c h e l a necea-
opportuno di arrecare contributo scientifico di svolgimenti.
Le “ Pubblicazioni ,, annue raggiungeranno il minimo di venti
8itA di utin talo ril’ortuu ewcnziale del d i r i t t o p u b b l i c o p u b eai-
fogli di stampa. stere, ed io credo che esiNta, come 8ent.imnnt.o se non pure come
Sono invitati a collaborare i professori della Facoltà, i professori persuasione, in un pubblico di giuristi cos1 elettSo come quello in cui
passati ad altre Facoltà di giurisprudenza, i professori modenesi delle ho l’onore di rivolgermi. In trrzo luogo, finalmente, anche il dit3corf3o
Facoltà di giurisprudenza del Regno. Saranno pure ospitati, all’oc uttusle dovrL Ilecessllria,lIlellte contenere alcune considerazioni en110
casione, i contributi dei laureati dalla Facoltà.
1 collaboratori avranno 25 copie gratuite del lavoro. Le pubbii-
stato presente della nostr:c scienza, le quttli possono ella lor volta va- .
cazioni saranno messe in commercio con prezzo per ogni singolo
fascicolo Si accettano prenotazioni per venti fogli di stampa a L. 50 (*) Proluaiooe ai oorsi di D i r i t t o amministrativo e~coatituzionale, l e t t a nells
per l’interno e L. 80 per l’estero, che rappresentano rispetto al
It. llniversit& di Palermo, addt 6 Rennaio 1889.
prezzo di copertina un notevole ribasso, e si accettano cambi. ( 1 ) Ordine giuridia0 6 ordine ~mlilico, prolusione letta n e l l a R . Universith d i
Indirizzare manoscritti, libri, ordinazioni alla ‘I Segreteria delle .
Modena i l 4 Dioembre 1865: Sella wmanitfì di md ricnrtrneione giuridica del 1%
Pubblicazioni della Facoltà di giurisprudenza, R. Università di Mo- rillo Conlitr~oionale, lwolu~iow 10th noll:~ 1:. llnivernits di Mowina addl 1 2 l)i-
dena ,, oemlwo 1886. Confr. n e l metlenimo SBIIRI) i miei Stadii giwidici sul goeerno parla-
nsenlore, nell’ Achio Giuridico, XXXVJ, f%w. 5-6, e specialmente nell’htroduzione,
png. 6 e zog~., notn 2; 0 i Prisrij,ii di Di~iltn f,ÌmtituzionnZs (Pirenee, 1X69), passitu,
-=_=-_w- ..- ~-..__..._~_.T
.~ .--- --- ..~ ..-._ _.._ -_.- m a a~~euialmunlo ~wll’ iutrotluriouo, u ai riuumri 34 -35, 40-42.
-2- - 3 - ,
lere come prova, almeno parziale, di quell’assunto che abbiamo anica del diritto, coat scrive Plhering, non B aolt,anto un’imperfe-
detto e6sere contenuto, come ipotesi implicita, nell’attuale argo- zione parziale, un difetto di un lato isolato del diritto. Essa B Pim-
mento. perfezione di tutto il diritto; essa ostacola e paralizza IS scienza
Yermettete dunque che io ritenga ammesse, quasi come dei in tutte le Rue tendenze e in tutti i suoi fini B. In questo stkso ei
postulati, le seguenti due affermazioni: in primo luogo ohe quello pub dire che una buone tecnica giuridica segue le fasi lentamente
scienze cos1 dette di diritto pnbblico interno, o in particolare di progreesive della scienza ed B eccellentSe solo qnando la scienza B
diritto costitazionale ed amministrativo, abbisognano di IIJIR revi- adulta. L’affermazione di questa veritA ci chiuderebbe in una spe-
sioue critics fondamentale; in secondo luogo che il fino generale cie di circolo vizioso, tlappoich8, se la bontà dei procedimenti te.
che questa revieione dovrà proporsi sia di richinmarle alla loro cnici suppone una scienza vigorosamente e solidamente costituita,
vera natura di scienze gkwidiohe. e se questo vigore e questa soliditk alla nostra scienza mancano,
Certo, però, qaando si sarà affermata l’una cosa e l’altra, si parrebbe doversi concluderne che la determinazione dei criteri di
sarA detto troppo o troppo poco. QJIRIA modo si seguirh pnr rag- una buona tecnica giuridica sia per ora impossibile.
giuugere uu tal fine? Come mai qucst,o deside?xzl?cì~t. potril divoii- Non b tuttavia necessaria questa sconsolante conseguenza. E
tnre una realtd? Quali vie potranno prnticnn\rnlo RngnwRi rl nuovo nih per questa rsgionn I~rinoipr~lissirrlr, a cui non si h posto mente
indirizzo scientifico, che si ail’erma nonoss:1rio? J)i questo noi tlob- quasi affatto e che formeril, per dir cos), il criterio centrale ed ani-
biaino ora occuparci ; nux un’ons~rvazioue che vi si sltr:ì. presentata matore di tutko il nostro discorso. II tlirit,to pubblico ci si presenta
.spoi~taneamente, sicchè sarebbe qnasi inutile di farla, ì: die il tenia come una specializzrwioue avveuut,a nello studio scientifico di una
iu tal modo concepit,o si prescuta cos1 vasto 0 complesso da no11 serie unica di feuouwni, dorivanti da un’ unica irozione, sintetica
lboterlo 0saurire nei brevi limiti di tempo che io debbo osecrvarc. rapporto alle scienze giuridiche speciali: il diritto. Certo tra i fe-
1)irh di piìi : anche dopo una trattazione indefinitamente estesa nomeni giuridici esistono differenze qualitative : nB sarebbe percib
dell’argomento, rest,erebbe sempre una parte, e per avventura di esatto il confondere un rapporto di diritto pubblico con un rap-
importanza non lieve, prima che lo si possa dire esaurito, e ci08 porto di diritto privato. Ma senza addentrarci in un esame com-
l’applicazione effettiva di quei criterii che astrattamente si sono pleto dell’ardno argomento, anche un’osservazione superficiale bs-
proposti. Ed ì! naturale, del resto: altro B dire, altro B fare; tutta- st#erA 8 convincerci ohe queste differenze di qnalità non tolgono
virb Iri RonlpliC0 oniiuciaziow3 teoria& di qunlchn criterio che sorva di« noi loro dati fm0nzidi tutti i rapporti giuridici thno identici

di guida rrl hm, pohh prr nvvaul,ur:~ 11011 riuscire inatilo. od alhisno tbtldirittllrrt di comune quel contenuto specifico per il
ltitlof lo cos\ nei suoi limiti assai modwti, e percib stesso pari quale appiint,o ossi sono « giuridici >>.
:~,llc mio forze, lo scopo che Ia presente lettura si prefigge, esso si Qncsta considerazione semplicissima e di IJO~ evidenza affatto
pnci rinesumerc a questSo : acceuuare a :~IIJIO dei criteri metodici iutuitivs, ci wrb uu aiuto prezioso per superare quelle dif3coltà,
che bisogna seguire onde attuarsi quella ricostruzione giuridica senza di essa forse inoormout~abili, e che si presentano a chi voglia
delle scienze di diritto pubblico che io credo necessaria. Tallino sin d’ora stabilire i criteri per una rinnovazione metodica del di-
clri criteri, o, se volete anche, il primo e il piA semplice di tutti. ritto pubblico.
Ogui scienza ha una sii& tecnica particolare, 0 indichiamo cou que- B difatti ee lo stato att,uale delle disoipline nostre ci rivela
st,n rspressione tutti quei procedimenti logici, metodici, sistematici cos) gravi imperfezioni, sopratutto appunto nel senso metodico,
r11w nd ea8n. .wno Rpeoi$ai, e di oui eesa si serve per raggiungero i l’altra delle due grandi divisioni delle scienze giuridiahe, e che ab-
propri iini. Ora un rinnovamento critico di nue scienza bisogna braccia tutto il diritto privato, B invece pervenuta ad un grado di
ahc iuoomiwi dalla verifica di questo lato meramente tecnico cui perfezione, sopra tutto tecnica, che JWJ puossi desiderare maggiore.
noi rlccenniamo. I? questa la forma primordiale, B la pih modeeta La causa di questa affermazione, che non sarà da alcuno aontred-
WJI cui la questione del metodo si pone; il che perb non impedisce detta, h altrosf semplicis8iu~a e Si contiene nel fatto della secolare
clw si:b argomento di gravissima importanza. (L L’ imperfezione te- elaborazione che il diritto privato ha avuto nel Diritto I<omano,
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operi meravigliosa oui han prestato ooncorso la lenta evoluzione sito che la presente lettura si propone e ci pare percib di rieervmne
stofioa di un popolo snperlativamente dotato del senso giuridico, e lo svolgimento al seguito del nostro discorso.
gli ingegni maggiori che la nostra scienza vanti da Labeone :k E il fare questa riserva ci saril in tanto piìi agevole, in quanto
Cnineio, da Salvio Giuliano a Savigny, da Papiniano a Pothier. uon B davvero necessaria IH nozione precisa, di teoria e di pratica
Voi gih vedette, 0 signori, in queste nostre osservazioni conte. ginridica per accorgerci che appunto nella mancanza di lln reci-
nuto il primo e piìl generale criterio per quel rinnovamento scien- proco ed armonico contemperarsi di questi due elementi risiede
ti5co che noi invochiamo nella sfera del diritt,o pubblico. Se quivi una delle cause prucipue della confusione e del disordine aistema-
tlotìciente B il senso e l’intuito del diritto, bisogna ohe la scienza tico che oggi si lamenta nel campo del diritto pubblico. S t r a n a
nostra si rit#empri per via del confronto con un altro ordine ecien- cosa! L’avere ecaeduto nell’un senso nou ha avuto nemmeno il VMI-
t,ifico che mirabilmente da questo senso giuridico fu ispirato. Se taggio negativo di premunirci contro 17eocesao opposto; e l’abuso
noi lamentiamo che i cultori del diritto pnbbliro sono troppo filo. degli esatni di ordine meramente ftlosofioo, degenerazione delPeleO
sofi, troppo politici, troppo storici, troppo sociologisti e t,roppo poco mento teorico nel diritto, si ì! accompagnato con l’abuso della trat-
giureconsulti, mentre sopratutto giureconsnlti dovrebbero essore, tsxione esegetiaa, degenerazione dell’elemento pratico.
qnnl modo migliore, pih sicuro e piìi semplice potrà tenersi, per- Le radici del male si connettono colle origini medesime delle
ohè la trasformazione avvenga, che uno studio profondo dei metodi scienze nostre. La prima volta ohe una. cattedra di diritto c o s t i -
proprii a qnelle scuole che di i?criff),rlcdeTs2in sono modello? tuzionale sorse a Parigi, ed B per noi titolo di onore il ricordare
Semplice 0 il criterio che noi additiamo, ma troppo pemrico. che fu da 11~1 italiwo coperta, il compito ohe il decreto che Ia isti-
Certo, esso può anche avere una pratica importanza in questo senso, tuisce vi assegna, B di commentare la carta costituzionale: siamo
che sino a quando il diritto pubblico non s&rA scienza forte di 11118 nel 1834. Ecco subito Peccesso del criterio esegetico. E l’esegesi di
propria giuridica autonomia, una preparazione necessaria per lo qual legge! Improvvisati sotto gl’impulsi di azioni e reazioni poli-
studio di eeso dovrA riscontrarsi nel Diritto Romano. Tuttavia se ticbe, dal punto di vista soieotitlco tutti questi statuti o carte CO.
le ragioni, ohe si son dette, possono giusti5care una tale conclusione, stituzionali sono cib che di peggio si puh immaginare, strane ao-
che altrimenti parebbe un paradosso, d’altra parte essa 8, ripeti&. cozzagli& di definizioni astratte, di massime generalissime, che
~1io10. d’un indole cwaln8ivnmentn p i u t t o s t o didnttiaa che fwient.i- dalle nnvole di trascendentali dichiarazioni di diritti piombano’re-
lic:k 0 non ri~pontlnrobbo rll lino olie oi R i a m o propostIi oioh di Rtw ~c~ntinnment.n n e l l o Irmili Rfcr0 tlell« m:rhrja piii inriigni5eenti. UORI
. bilire c r i t e r i g e n e r a l i o l i o sinno tli foolitlnmsato stl nnib b~iourr un tal folidnmcnto d o v e t t e f3in (1~ principio npparirc! neefwsria-
tecuica giuridicn. mente tanto sproporzionato alla dignità di una scienza, che per
Cib malgrado, anche da questo iato l’avere avuto ricorso 111 completarlo si ricorse al vecchio materiale filoso5co. ‘Le teorie del
1)iritto Romano non ci sari stato inutile, da poi che ai deve agli diritto naturale colle loro dispute eterne, e infecondamente ripro-
espositori sistematici di questo diritto l’avere messo in chiaro ap- ducentisi, sull’idea di Stato e di sovra’niti, sui limiti dell’obbe-
punto quei due elementi dalla cui armonica combinazione si forma dienza politica, sull’ottima forma di governo, sulla divisione dei po-
l’eccellente procedimento tecnico dei giuristi romani, ci08 1’ ele- teri etc., furono assunte come teorie fondamentali della nuova scienza,
mento teorico 8 l’elemento pratico nel diritto. che risultb cos1 formata da questo mostruoso accoppiamento di una
Che cosa sia IS prntian e che cosa la teoria, nel campo del me- metafisioa presuntuosa col pedestre commeinto di un infelice docu-
todo giuridico, B un’antitesi di cui B agevole avere una nozioue mento legislativo.
super5ciale e approssimativa, ma difficilissimo di averne una ap- Non diversamente U avvenuto pel diritto amministrativo. La
profondit~a ed esatta. Dirò di piR anzi: la determinazione precisa scienza nasce in Francia coi piìl modesti fini pratici che si pos-
di questi due conaetti di teoria e di pratica in confronto di quelli sano immaginare, commentando le varie leggi di ordine ammini-
che prevalgono nei metodi scienti5ci propri al diritto pnbblieoc strativo e la giurisprudenza del Consiglio di Stato. Pura esegesi,
COIItiene per lo appunto la soluzione che per noi va data al qne- che sacrifica inesorabilmente ogni concetto teorico e sistematico. E
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qbesta esagerazione esegetica rimane le nota caratteristica della nente, nno dei maggiori di cni si vanti l’odierna letterature giu-
letterstnra di diritto rrmrninistrntivo frnncese, a cui tnttavis Vele- ridica tedesca, nella Vertoaltangskhre dello Stein, 1’ esagerasiona
vate valore individnale dei cnltori di essa ha conferito per altri del metodo 0losofico raggiunge un grado cos1 elevato ohe nella
versi un7importttnzs che io non intcndo qni negare. Noi vediamo stesse letteratura francese non si t,rovn nulla di paragonabile. Non
un eccellente trattato di diritto amministrativo qnal 61 quello del di rado allo esame giuridico dell’istituto si premette quello del
Dnfonr, studiare le varie mstericr . . . . . par ordine alfabetico. In un contenuto etico (Rio) di ef3so; c. cfM il criterio politico, il eoaiale,
nitro, in qnello del Mnnsrel, io JIOII sono stato buono di trovare le lo storico, ma sopratntt.o il Alosoflco, colle forme pih xwtrnse della
definizione che Pautore dA della scienza che trattn: si vede che metefisica piìi sfrenata, soffocano il criterio giuridico sin quasi ad
egli crede cib snpertluo, e comincia senz’altro col discorrere dello Im- ucciderlo. DapoichB, o signori, dove le nebnlositk dell~sstrazione
peratore come capo della gerarchia smminisl.rativa. Tutta nna scuola impediscono la nett» percezione dei contorni, noi non abbiamo pih
di ginristi francesi, t,rn. coi lo Ubnnveau, il Swrigny, il Cnbant&s, diritto, poich8 il diritto B precisione.
tratta tntt,e le materie rtmministrat~ive, rnggruppandole all’esposi- Sin qui però noi, in fondo in fondo, non abbiamo fatto altro,
zione delle leggi snlla competenza, cr011 ovitlente negazione di ogni con qnolla brovit:b che la convenienza ci impone, che scbertare un
criterio sistematico. Ed anche qni 1’ eccesso eseget,ico non Salvlt dsl- fatto, cio&, la pnrte larghissima, anzi preponderante, che nella trat-
l’eccesso fllosot3co: il Batbie tlediclt nn intero volnnle del ano corso tazione scientifica, cos) del dirif.to costitnzionale come del diritto
alle quistione dcll’ indivitlnnliamo, nientrc si sbaraxzt~ in una soln nnirninistrntivo, hianno 1’ elemento fllosoflco e Pesegetico. Certo, il
pagina della quistione di ciU che sia diriMo rtiilIninist,rativo, c no modo con cui noi qnesto fatto abbiamo constatato dinota Pavver-
d:l una definizione clic consacrn aolfwwmentn la d e g e n e r a z i o n e sioue nostra contro quceto abuso; ma noi dobbinmo supporre abe
della scienza in nna mera esegesi, cioì! 4 il diritto amministrativo questo nostro giudizio non sembri per avventura un pregiudizio; ” .
i, In riwrions della leggi poxitice, secondo le qnnli deve mnoversi in altri termini, noi dobbiamo considerare la queetione in 8& stessa
l’azione amministrativa Y. nei due lati opposti che essa presenta e potremo cosk più enaliti-
Nella Qermsnik medesima, IA patria del sistema, le condizioni camente determinare tutti i mali di cui l’uno e l’altro eccesso sono
scientifiche del diritto pubblico ci presentano arg0meut.i di esser. stati causa feconda.
vnzioni n~nsloghe. Se ual Mo111 e 11~1 T3lnntwhli prevale il procedi- La prima regione che si presenta contro 1s parte eccessiva ebe
inent,o filosofico, i t,rntknti moderni del ldmnd, dc1 liiinna, dello no1 campo dc1 diritto pnbblico si tlk H teorie puramente filosofiohe
Scliulzc procctlono oseguticnnwnto f3iilltb Iww tlt~llc leggi di diri tko sta in ynel principio della tliviaionc del lavoro scientifico, che B
pnbblico del17 Impero, nella qnale unit:)., tnt,ta materiale, flniscn poi fondamentale nelle scaole moderne. fi questa una conseguenza di
con confondersi la cln’ssica c secondo Ine sempre rszionnle distia. quell’indirizzo positivo oramai definitivamente vittorioso 8 per il
zione tra diritto :rieiiiiiiiat.r:~t,ivo R diritto cosbitnzionnla (1). FI lnscio quale ogni singolo campo scientifico racchiude una cos1 strnordi.
stare il Riitrler, la cni straordinaria confnsione del crit,erio giuridico naria e complessn. materia e richiede qualitA tecniche cos1 speciali
col sociale, col filosoflao. coll’ecouornico h tale, che il mio Sozk7le~ de richiedere lmr ~b l’opera esclnsiva dogli ingegni che lo colti-
Var~odtrngsreoht è Rttbto dai tedeschi mcdesimi giudicato con grande vano. Cosi avviene che le qnelitil e la coltura richieste in un dlo-
severità (2). Bastcr;i solo che io ricordi COJII~ in quel lnvoro impo- eofo sono affatto diverse da quelle richieste in uu giurista e speseo,
come sa& appresso veduto, tale esquilibrio fra le attitudini dello
stndioso e l’indole propria della scienza che egli coltiva si risolvono
nell’incompetenza dell’uno e nel decadimento dell’altra. Permette-
temi R qnesto riguardo un ricordo curioso ma significante. 11 Bonghi,
di cui la forza dell’ingegno e le larghezza della cultura nemuno pub
mettere in dubbio, occupossi della quistione, che fu fervente sei
anni fa, circa 113 giurisdizione dei Tribnnali italiani nelle liti in-
-8- -D-
tentate da qualche privato contro la sede apostolica (l), 0, negando volume allo studio di questa quistione che B il presapposto di tatta
la possibilith di tale giurisdizione, arrecava tra gli altri il seguente
la soienza.
argomento. Supponete, egli diceva, che il magistrato creda necos. L’argomento puh parere specioso, ma non b concludente per
sario l’interrogatorio del convenuto, 0 nome si far8 a costringere per questa ragione seuil~li&X3iuub, cha clenlenti complessi e ditBci.li di
esempio il Prefetto dei Palazzi Apostolici a compariro davanti il una scienza possono diventare semplici presupposti di an’altra.
magistrato quando egli nou lo volesse, posto che i carabinieri 11011 Le scienze nnturnli ci forniscono mille eseiiipi di questa nostra
possono entrare nel recinto del Vst~icauo? Questa difficoltlt che al affermazione. Quando il botanico cerca di stabilire il modo o n d e
Ranghi pareva insormontabile, avrebbe fatto sorridere il piti mo. sono composti i piir semplici prodotti del regno vegetale, o trova
deeto procuratore legale, il quale non avrebbe ignorato ohe per che essi sono uua combinazione di acqua, acido carbonico ed am-
esimersi dal comparire ad un interrogatorio, iu materia civile, non moulaoa, egli non va oltre: per esso sono elementi semplici qaei
& necessario essere protetto da una legge di speciali sovrane gua- corpi nei quali il chimico vede invece la composizione di altri ele.
rentigie e che qualsiasi couveuutJo pud levarsi questo gusto senza iuent,i ancora pi<& semplici.
che i carabinieri se IJO diano pcusiero; solo che in quel caso onli & Non diverssrnentn avviene nella sfwx del diritto privato. Per
e s p o s t o R vedere accolta seuz~slkro la do~~inr~de tlcl17nttorn. Noii esso, l(3 uozioui di persoualit:l giuritliun, di famiglia, di proprietA,
userb io qui 17irrivereiite w wdm dt,n wepidnm, wc diri, invece : di obbligazione uon souo certo presupposti meno essenziali di quello
f a c c i a oguuno ciì) che Iin iulpnreto ib faw, e segua c:lie nou lo siano PitlW di Stato, di RovrxnitB, di governo, pel di-
ritto costituzionale ed nmmiuistretivo. Eppure nessuno autore clas-
sico (li diritto privato ha mai creduto iudisl~onsabile al RUO studio
Ma, senzm negare direttamente queste verith, si B voluto rica- di premettervi la teoria 5loso5ca della proprietA 0 della famiglia
vare da un altro ordine d’idee le necessitil che le scienze di diritto 0 della personalitir giuridica.
pubblico comincino, come la tragedia goetlrians, cou un a prologo E questa ragione di ordine sistematico si rannoda e completa
in cielo B; nZ3 maucano scrittori che espressamente sostengano ciò (2). cou un altro ordine di considerazioni piil elevato e più grave, il
Il diritto pubblico, obiettano questi, si fonda su dei presupposti cos1 quale ci dimostre& la ragioue intrinseca per cui un’eccessiva fl-
essenziali ohe lo studio di esso non puh presoir~dfww : e 80110 quosto 10~05s 11n nociuto cosf gra,vemeutn al carattere giuridico delle
fbppuiito quelle tnorio di ortliuo tllosoflco dnlln cui cnuveuieuza noi scienze nostre. UII inetlc~aimo probluma si presenta al giurista 0 al
disputiamo. Come timi per eserapio uu:b scieuzw 011~ s’intitoln tli- fllo$ofo da punti tli vista, soprntutto metodici, completamente op-
ritto dello Stato pot,rh faro a mtwo di una f.oori:s dello Malo I id posti. Uicororio iutuiwb inirahilment~e quMa veritA quando diceva:
considerate il diritto alilJninist,rativo: IH ipotesi di esso concerno « Alitw lege8, alilw phitosophi, to&bltt ast~!btifr.R: tege8 qwatenzbs ma3bw
l’ingerenza dello Stato oolh sfera iutlividuale cos1 per il 5ue della tetbere pormbnt, philoRophi, qabatenm rntione et intelligentia * (1). Un A-
tutela giuridica COJJ~O per quello del benessere sociale. Ora come losofo, ragionando tlell’ istituto della prescrizione, potril trovare
pot& dunque il diritto amministrativo trwxrare Pesarne di questo sulficiente questa concluflione, che l’esercizio di un’azione si estingua,
eterno e gravissimo lwoblomn delle rclnzioui fra aollcttivit:A e iu- pnsmto tbn certo 9b~btnero di ambi, clte potrh anche variare, variando
tlividuo, sotto il pretesto cha l’indole sistematica di uu tale studio il oontanuto dell~azioue. Ma il principio iii tal modo affermato ra-
B piuttosto attineute alle dottrine generali dello 5loso5a del di- tiene et intelligentia, sarebbe pel giurista insufficiente; 8 lui sa&
ritto? E da questo punto di vi& sarebbe dunque de lodrbro il indispensabile di determinarlo piìr materialmente, ma)221 tefbere; e
Ihtbie che, come nbbiau;o detto, 1~ errtluto di dedicare un intoro quindi fissare precieamente questo numero d’anni richiesti nonchì3
quelle azioui per cui si richie~lerA un tempo minore e di qulbuto.

(1) CIC., Dc of., 111, 17.


- 10 - - li -
Egli B, o signori, chi sottilmente oonaideri, che una delle prin‘ uieuza generica dell’istituto o specifica di alcuno dei suoi modi di
cipali qualita tecniche, che nel giureconsulto ei richiedono, consiste ewere.
nel1 abitudine a considerare IC varie nozioni ed i vari ietituti gill- Nel diritto pubblico, invece, b prevalsa la tendenza giÀ lamen-
ridici, come delle eutith reali, esistenti, viventi. La fraRo sembrPr:l tata e ohe B perfettamente in antitesi a questa di cui abbiamo
meno audace, ee vi soffermerete! alquanto a considerarne la portata. dotto. In 8880, la discueeione flloeofica 0 polit’ica circa la natura 0
Come un essere vivente, il rapporto giuridico ‘ha uua propria ori- la convenienza generica 0 specifica di un istituto non ei scompagna ’
gine, uno sviluppo, una fine, e, quel clie pih importa, 8880 ha una mai dallo studio giuridico di BASO. Parliamo di sovranit8 e oi
individualitò vigorosamente determinata che lo stacca nettamente preoccupiamo quale ne eia l’ewenza; parliamo dallo Stato, ed ecco
dagli altri rapporti congeneri e sopra tutto da quegli altri rapporti mille teoriche ne discutono l’origine, il compito, la giustificazione,
appartenenti ad un ordine scientifico diverso. Questa mnniera di i gradi storici di sviluppo, ecc. Parliamo del17ammissibilit21 di una
considerare i principi giuridici spiega in gran parte la grandezza azione privata contro il fat(to della pubblica amministrazione, e non
dei giuristi romani, per questo verso scoellcnti. Cast uoi vctlinmo powiamo faro a Inam di far capo ad AriRtotcle e a Monteeqnieu
0110 all’idea giuridica essi attribuiaoono una w~lwn., una onnrtc, IIIIN con lc loro teoriche &la distinzione dei poteri.
*?cb.stfwtin, u n a potantna, coi110 a v e r i rsscri nnim:I.ti. C011ia di 1111 Co~t, dunque, quella nozione giuridica che nel campo del diritto
essere animato si dice di una obligntio, aha maa WIRC~V, in p e n - privato appare sampro accompagnata da una certezza obiettiva, nel
denti est, connwnitw, nirea aa pnarenti fwcipit, oonfwtdit~c~ ( 1 ) ote. diritto pubblico ì, indivisibile da una discussione che la circonda
Onde magnificamente rilevava il Savigny : (L lle idee e i koremi di di controversie e di dubbi. iX una questione tutta tecnica, B un
diritto non appaiono ai giureconsulti ltomani come creazione dc110 abito intellettuale, ma che ha avuto questa influenza disastrosa, che
arbitrio; sibbene sono esseri reali la cni esistenze e genealogia si mentre lo studioso di diritto privaI. ha finito col considerare i
è loro manifeetata per una lunga famigliare abitudine. Indi nasce principi giuridici corno esistenze reali, a noi cultori di diritto
alt’reeì una sicurezza in ogni loro prooedimento, la quale d’ordinario pubblico appaiono come creazione dell’arbitrio, e, per naturale
non si rinviene fuori delle matematiche, e si può dire, senza tema conseguenza, quella chiarezza, quella precisione, quella sicurezza che
di esagerazione, ch7esei onlcolano oolle loro idee v (2). contraddistinguono lo studio di un rapporto di diritto privato, si
Senza arrivare alla eccellenza dei giureconsnlti romani, que&a mutano, nel campo del diritto pubblico, in incertezza, in oscurit8,
abitudine h rimasta t,uttavia unn caratturist.ica dello studio del di. in confusione.
ritto privato. Yosaiamo averne una esperiotiza tntta obiettiva, 8010 l’ltl h 008) avvouuto, 0 Ggnori, che mentre gli scrittori eccu.
cl10 poniamo mente :bl modo con cui a noi si preaonta un problema mulano capitoli mi capitoli psr istudiare l’idea dello Stato greco
di diritto privato. Quando noi discutiamo 80 a,lla validiti di un o per accertare l’autent.icitÀ del contratto socialo, mentre dunque
contratto possa opporsi l’azione di reacifkouo, questo istituto giu. ci perdiamo in dispute biza.ntine aopra argomenti i quali pel fine
ridico ci ei presenta come una realt& la quale B nel modo in. cui 8, immediato della scienza nostra non hanno che importanza acce8-
contraddistinta da speciali caratteristiohe ehe la eeparano da altri aoria, e&o che i veri problemi fondamentali 8000 cosl trascurati
rapporti analoghi, avente una propria origine, un proprio modo di ohe solo. uno sforzo laborioso di bibliografla può riscontrarne
esercizio, effetti proprii e proprie maniere di estinzione, 8enza che traccie. 13 mai possibile, p. e., un diritto pubblico, senza che l’idea
nella sfera del nostro esame esercitino influenza alcuna i dubbii di personalitA giuridica dello Stato Ria ~081 chiara, così abituale,
che da un punto di vista aestratto possono sollevnrei culla conve- c o m e puh e88ere il concetto di olhligrtzione pel diritto privato?
Eppure pochi argomeltti sono 1-anlo nwltri e rthbandonati tlrllla mas-
s i m a parto degli scrithri. IC il tlirit t.a :~iiiitiinisl.rntivo moderno,
( 1 ) C o n f r . IIIERING, Spir. del IA Itomano, vol. 111, n. 25 (tlolln trnci. f r a n o . , 8pooialment~u in Italia ed in l?rHIIci:l, non manca rgli forse quaei
Il1 ed., plqq. 64).
affatto di quoIl* idea dei diritl i Iwbblini fwbiettivi, cosl osaenziale ad
(2) SAVIGNY, Fono Retwf tm. Z. do., 3 ed., lloidelherg 1840, pag. 33 (della
tre& it., Voroua 1857, ‘prrg. 115). 8880 come ì: qualla di capaciti pel diritto llrivrsto?
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Questi m&li hn duuque prodotti l~essgerezione del metodo Alo- pih generale 8 men volgare B la tendenza R confondere la scienza ,
sofico. Non men gravi aono quelli che vanno attribuiti alle o(tuw del diritto colla scicnztt dalle leggi, mentre questa dichiarazione
opposts, ei08 all’esngernzione del me,totlo esegetico. Anche qui oc- sovrana e testuctlu del diritto che chiamiamo legge non ha, pei
corre avvertire che queste eangernzione che uoi lamentirrmo IIOII Ita l i n i s c i e n t i f i c i , che un) importenza aecc~soria c wbordinata. - La
nulla a vedere cou qnell’altrs tendenza ohe si puh designare col- tliohiarazione lagislativa di una norma giuridica ha un fine eleva-
l’espressione di pratioa del dirilto. A volerne dare una definizione tissimo eociale, quale ì! quello di contribuire potentemente alla
rigorosa, noi diremmo che la pratica del diritto consista nello studio certezza del dirit,to, rendendo cos1 possibile la convivenza sociale
di un prinoipio giuridico in correlazione con uno stato di fatto che negli Stati progrediti, ma pel giurista, il quale non vede nella
ì? o si suppone esistente. rnteso in questo sen8q, si può dire COJI legge se non la riproduzione di un principio giuridico di cui egli
ragione che l’elemento pratico non pub e non deve mai scampa. deve avere già, notizia e coscienza, non pnb e8f3ere altrimenti tenuta
gnarsi da un sano indirizzo giuridico: ed rrbbiam visto or ora, nel in conto se non in quanto quel principio giuridico b in efw di-
superiore studio, come sia anzi grnvissimo ni:61e considerfwe il tli- chinrnto, 0 in qii;hnto (Iunquc 1:~ legge ricrttra nel genarale s i s t e m a
r i t t o con10 csmpnto i n aria, uiero p:r8colo Ib di8lmto dnttrinnrin. 4101 diritto. Iri altri tnririiui dunque ì! 1s legge dia RnppoJle il sistema
(!OJl8hh%te snche q u i i l InOdO dl0 i gillrCcOJl~ll~ti rOlll~lli teJl0WJlO. organico del diritto e non ì, giA il sieteme giuridico che s u p p o n e
Itnro volte vi imbattote nella p o s i z i o n o mer~mento nstr:cttn di 1111 la legge.
principio giuridico: e di queste rare volte bisogn:~ fare unm lergn Se que’et’ ordine vien rovesciato, se il criterio metodico si riduce
porte ai tagli arbitrarii che i compilatori giustiuinnei ai parmette- eeclueivnmente al commento delle legge positiva, non si ha piii una
vauo. In generale perb, ognuno che svrh avuto per le mnui i Di- scienza del diritto, ma, un’arida casistion, in cui, in luogo del prin-
gesti 8e ne sarA accorto da SB, il principio, le norma, nel pensiero cipio, sta la disposizione legislativs che pareggia con un meccanismo
e nello studio del giurista romano, non si scompagnano quasi mui brutale i piìt elevati problemi del diritto ai piìl umili provvedi-
dalla considerezione materiale di un caso o di una specie. La ric. menti del regolamentariemo burocrat,ico. Difatti, 1’ interpretazione
rhissima giurisprudenza romana non conta forse newuna opera di esegetica distrugge lo spirito differenziale delle scienze giuridiche.
uno scopo puramente teorico a meno che non sia didattico: e l’im- Il diritto pubblico è certamente diverso dal diritto privato, 8
menso materiale, onde i Digeeti furono compilati, si aompone qnasi questo dal penale, e il diritto civile dal procedurale, ma il COI+
OR(fliiAivliillOJit(l 0 di c:on~nwil i dl’ Idditto 0 ntl nltrn fontn pwtioolrwa montare un rwlicolo tlolla logge comrinaln 0 p r o v i n a i s l e non B
drl diritto, o di collezioni di pareri, rcRpow.X, tln1.i dai gi urecoii - q u a l c h e cof3a di di vcrRo ah il commentaro 1111 art,icolo d e l c o -
aulti sui essi che loro venivano sottoposti. dice di commercio. Uosl il diritto cede alle interpretazione logica
Noi non ceu8uriamo gih, adunque, che il diritto si ispiri II cri- e grammrrticikle di IIJIA proposizione, e quando ei sia forti di una
teri pratici : ed anzi abbiamo lnmentato in questo Ben80 un di. diecinl di aforismi circa Y uso delle fonti del diritto positivo,. e di
fetto nel campo delle scienze nostre. Ma altro B dire che il diritto una certa facoltà, dialettica, si puh affrontare cos1 f e l i c e m e n t e
debba, aver sempre vivi contatti colla reelt& altro U subordinare l’esame di un articolo del codice civile, come di uno della legge
lo studio scientifico del diritto al mero esame di un documento sul registro.
legislstivo : ed 0 ciì) che abbinm chiamato esagerazione del me- E ei noti che uoi qui ragioniamo sull’ipotesi di una perfetta
todo esegetico, e ne abbiamo addotto eaempi cos1 nella scienza redazione del documento legislativo.
del diritto costiuzionole come, e piit, nel campo del diritto ammi- Purtroppo però, nella maggior parte dei casi, questo de&+
nistrativo. vntrm non ei riscontra. Il lamento sul cattivo modo con cui i legi-
Davanti a questo pubblico che mi fa 1’ onore d7 ascoltarmi, io slatori adempiono al loro uBiaio B cos1 antico e generale ohe ì? quaai
non mi fermo gi& a dire come altro aia legge, altro sia diritto, inutile di ripeterlo. Si aggiunga che mentre condizione essenziale
quantunque volgare sia le tendenza a confonderli e, purtroppo, per la ecienztc giuridica B il rigore del sistema, il legislatore non
anche in alcuna dottrina che vorrebbe essere scientifica. Ma aseei è, in generale legato de alcun vincolo 8istcmatico e, 0 non 1’088erva
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affatto, 0 se l’osserva, lo fa cast malamente da riuscire piuttosto Ma il diritto pubblico non si codifioa, non solo per la ragione,
una dif8coltL che IIJJ ainto (L). gravissima certo, ms di indole transitoria, della poca elaborazione
M a perché! dovrd io immorare SII qnusta enumerazione dei poO che esso ha avuto, ma sopratutto perch8 Vindole medesima di quei
ricoli che rinn. cccassiva subordiuaaiono tloilo studio giuridico :illo rapporti non si presta non che ad una codificazione, spesso nem-
studio delle leggi pnb arrecare, qnando mi bnsterebbe oit,are per m e n o a d Uri::: didliibribZiOJle 1egiShtiVa. Sono osservazioni così co-
cib le celebri e qnasi secolari dispnte che si SOJIO ngitsto in Gcr- muni ds parer triviali, il ricordare che il principio sui cni si forma
mania snlls+ convenienza di procedere ed una codificazione do1 il governo di gabinetto non b stato scritto in nessuna legge, che
diritto privato? La sola esistenza di queste dispute, e il nomo filo. impossibile B determinare la parte che, per diritto pubblico, resta
rioso di colni che da quell’evento pot8 prevedere una decadonxa rieervata alla consuetndine, e che SII molti argomenti i varii diritti
degli stndii giuridici, pnb dispensarmi dallo insistere sopra uu pubblici positivi mancano di una legge, e la scienza non crede
argomonto che tocca solo di sfuggita il mio tema. TIri resto B a tntti conveniente di farla. A prescindere quindi anche da tutti gli altri
voi noto tomo 1’ indirizzo francese di prowtlwo rclln usposiziol~n dc1 argomenti eho COJI~;~O 1’ c!sagcrn.zione del metodo esegetico si addu.
d i r i t t o p r i v a t o p e r via di c*ommoriti nl (!odicc, ,3 Rtlbto ed i3 sovora- COJIO, hhXWbh! t~llJl~~ll~’ ~1JWhb f3Okb, ahn, il diritto p u b b l i c o non
niente tlisciisso nelhb Pr4bricin iiiwlesiiwb, In~blprwlo ~~IIc qumli aoin- prest:~ritlosi :btl ~blciin:a c«iliflcui.ionr!, iiwt scienza che volesse man-
uJeutatori si chianwssero Toullier, Troplong, Ikmolombc. A n c h e i n tenersi meramente esegetiaa, JIOJI a v r e b b e dcun c r i t e r i o p e r u n a
It,alia queste critiche hanno nvnt,o hb loro eco, od h nqtnvolissima trat,tnzioirs sistonwtica, oiib che abbiamo riscontrato specialmente
Pattnale tendenza dei nostri giovani cultori del t1iritt.o priviito il nella letteratura del diritto amministrativo francese.
trattare la soieuza con UJJ m e t o d o ch, ill a n t i t e s i aIl’ nlt,ro, wuolei C o m o r i m e d i o a qnesti mali derivanti da troppa filoeo5a
chia~msre sistematico. 0 da troppa esegesi, non crediate che tirando fuori il vecchio
E notate, 0 signori, che tutta qn0st.a dispnta avviene nel caiiipo aforisma: in medio consistit Virtw, io proponga un eclettismo fra
di ~JJJ~ scienza la quale ha nelle sue tradizioni il diritto romano, queste opposte tendenze. No, o signori, poichè B anzi l’eclettismo
snlvngnerdie potentissima contro i timori di una d e g e n e r a z i o n e che ci ha ridotti A questo punto. Quando contro un indirizzo scien-
scientifica dovuta a qnelle cause che si son dette. Il nnmeroso stnolo tifloo prevalente si muove una critica, si verifica subito una ten.
dei commentatori, spesso da dozxiw, JJ~J~ potr:l inni fore che qnells denza contraria IC dare a qiiesta critica una forma ecoessiva, p e r
skllpelrtllb argrbnixzrbzion(\ snianbillan tlol diri66o rcRti 8icuI’n giiidn giustificare poi JIU ~nezw ternbi n e e c l e t t i c o che c o n c e d a qUalCbe
dello at~udioso. Cnrt,o, 0 signori, i o imi ini mirai sdii0rnl.o iib m i 00~18 alla tendenzfb primitivn 0 q u a l c h e cos8 alla critiaa o p p o s t a ,
fwhiero, malgrado la profonda riverewrt verso il Jlol~ie del Savigny, ooncepitti perb in quella maniera esorbitante od esagerata. COSI,
fra gli avversari dei Codici di diritto privato; e ciU iwii solo perclrò per usare IJJI~ frwo volgare ma espressiva, si crede di salvare la
le preoccupaxioui di ordine scientifico debbono cedere di fronte oapra e i cavoli, e non si fa poi effettivamente altro che escri5-
agli immensi altri vantaggi che il sist,ema dei codici presenta, ma care i cavoli senza sfamare la capre che di quel pasto non aveva di
anche per&8 uu codice di diritto privato, dopo quella secolare e bisogno.
meravigliosa elaborazione che la scienznt 11s avuto, puì) raggiungere Cod quando noi censuriamo la subordinazione del criterio giu-
u n a r e d a z i o n e soiontilìcemeute h~ons, 8 in ispecie anche no1 SOJISO ridico al Blosoflco, al politico, all’esegetico, la tendenza mvver-
sistematico. seria rileva in qnesta nostra affermazione la prosarizione aSsolata
dei criteri 5Iosofici, politici, esegetici dallo studio del diritto. Ed
(1) Akinco un eaempiu fra i mille dm si potrelh~ro rinnrdnro. 1,’ inseqnestrn- allora risuonano alti lai. Ma ae la scienza è per se stessa astrazione,
IGlilA degli stipendi degli impiegati pnl.hlioi b, nel »odro diritto, rmnoita dagli wti-
che cosa diventerà, il carattere scientifico del diritto sprovvisto di
wli 34 0 3.5 tIsII* legge 15 nmr’1,0 1X64.. . cullo pemhmi. O r a tlnl punto di viotn
de~~tilino 1’ ioseqnestrnbilith dello pensioni b un’ nl~plionsiuuo del prinoipio g e n e - ogni soccorso della, filosofia, quintessenza dell’astrazionet Ma ae la
rale ~lell’ iusequestrrbilitil degli stipendi, mentre il logid:hwe, ohe non v* tanto politica altro IIOU A se non 17attuaziono del diritto pubblico nella
prl sotiile (e ai cnpinre), RtdAlifwe il principio n lwolwwito dell' ooaehme. vite degli Bt,at,i, la aoperazione assoluta fra l’ordine politico ed il
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g i u r i d i c o noli toglierh n qJ1est’ultimo il 8occor80 prezio80 di vedere sentimenti delle comunità. La scienza moderna non riconoece pih
l a 11orma trasforuxwsi Jrzioue? E, tolh l ’ e s e g e s i , clJ0 0088 dive11torA 1’ uomo come ereJzione astratta, lJresci11dente dalle influenze di
IR pratica del diritto? Voi vedete, 0 sigaori, dnve etn l~aqiiivoco. Io t e m p o e di luogo, di ra%z:b 6 di storia, apparizione f&Jltastica Botto
uou dico gih oh0 bisogJJn circoudure il diritto di u11a speck di IIIII. Ia bacclwtte ilello t3pirithJJJo Juc9t:blisico. (Jos1 i l d i r i t t o p u b b l i c o ì3
r a g l i a d e l l a ClJinn, alre e s c l u d a gelosaJ11ente e permr~losnmoJ1to l:b iut:bnto obbietto di una scienza positiva iJJ quanto concretrtto nelle
con~unicazione con altri elementi di ordine scicutifico diverso. Uerto istitiizioni d i 1111 p o p o l o i~(!tcrlriinet.O, in quanto a d u n q u e ì: diritto
il diritto pubblico non pub fare ~b meno della politica. Certo il di- pubblico positivo. Noi non dobbiamo occuparci di uno Stato ottimo,
ritto in geuere non può rinunziare ad uua sistemazione di iudolo ma di uno Stato esistente, uon della sovranitA di una idea ma della
fìlosofic:~ 0 porciò esiste, 0 p u b e s s e r e infinitamente benefica, 11118 fjovrauith d i pot.eri costitiiiti, non dei tlirithi dell’ uomo ma della
kwieiiza speciale che si chiama Ia filosotla dc1 diritto. Certo una tutela giuridica della sfera individuale, onde la liberth non si con-
soieaza giuritlics completa non potrA affatto presciudere dal com- c e p i s c e piì1 come inora potenzialitA 111% eo attivitil f e c o n d a .
JJJnnto esegetico dei documenti legislativi. A r d u a b 1’ imprem, IIIR oome B uobile od adegnato il compenso!
C i ò ele uoi eemmrhino, ciìj cl10 B st:bto trsizinln Jsl f i s i o l o g i c o A noi, cui l a mcraviglioaa Atoria del IbisorgiJnento co1Jferl la e&.
sviluppo del diritto pubblico uou ì) giA il wnrvirsi HlIAsitlinrinllleste At,cJJzts di 11110 Stato nazionale e libero, SB non fu dato in t3orte di
del criterio filosofico 0 del criterio esngeticw, ma Iwusl il 11011 nver potarvi cooperwc, 1! però tbesegJJ8to 1111 a l t r o c o m p i t o delicstiaeimo
tenuto distinti ed autonomi ordini wientifici tliverai, IIIR IJcJJRI lo e Rolwne che ricliiede tutto i l f e r v o r e d e l l a n o s t r a attivittl 8 l a
aver dimenticato che altro U diritto hltro lilosofin, :bltro scicuza il01 ispirazioJ1c di JJJotivi :httcortb piìi itlotbli ch uou q u e l l i meramerite
diritto, altro scienza delle leggi. Noi ccu8uriauJo clre col pretesto di s c i e n t i f i c i . I l PaJigue doi martiri Cd il coltsiglio degli statisti ci
usufruire il necessario contributo di altre discipline si ì! imbastita diede lo Stato italiano, le scuola giuridica deve essa ora dare la
uua scieuzrb di diritto p u b b l i c o kome si farebbe per 1111 uJosJbic0, scienze del diritto publJlico italiano. Il soffio del diritto bisogna
ravvicinando pezzetti di filosofie con pezzetti di storia, di politica, che auimi quelle istituzioui IJel couseguiu1oJ1to delle quali 11nm CO&
di economia ecc.; e, tauto per giustificare il uo1ne di diritto che (I luogo serie di generazioni ha combattuto e sofferto: Q un debito
questa scienza ai affiggeva, si è data una parte preponderante al sacro che la scienza ba contratto e guai se si ridutasse ad adem-
coJJJJJ1eJito e s e g e t i c o , cioh sll’ JiltiJJJo, alln JneJJo JJobile 0 degna mraai- p i e r l o ; 80 17istitJ~to politico non pitssrt nella c o s c i e n z a g i u r i d i c a
I’cntnzioiie drlla ecielJz:J. gi1Jritlicn. 1Jazioutll0, cfwo rotth ptbrol:b vtbntb 0 senm RttlJictto : qwf3V unith t l i
La verith ti, c siguori, clrn FPIL q u e s t i dnr &rcJJ1i dulls ohan- St,tbt,o COA) Innpmtonb~ tloeit~aratn 11011 hbet,s c h e a b b i a avuto u n
brnzione filoRofìm c d e l couiJJJeut~o esegct iro, tra qucsts pktorrb e ricouoscimeJJt0 poliKc0, ma bisogJ1:b cl10 viva delle vita del diritto,
questcs suemin dell’ orgauisrno delle sciertza nostre, il riJJiet?io ade- di iiii diritto nostro, di un diritto nezionfile.
g u a t o nou c o n s i s t e gih in 1111~3 coJJte~JJpnr:aJ1z:~ cclettics, JII~ no1 Questo scntiu1oato che mi anima c commuove, posso sperare
ricondurre il diritto pubblico al suo vcro fine. E il mezzo U sem- che conferisca alla mia parola un’efficacia che in parte compensi
plioissiJ110, alme110 ad e1J11J1cinrlo; aio& cbc i l d i r i t t o p u b b l i c o s i quell’autoritA ohe le lnuuca. II: non questo sentimento soltanto, ma
consideri, nel modo stesso che il diritto privato, coJtJe 1111sisteeia q u e s t e c a t t e d r a da ciii io p a r l o , illustrat~a da Rosario Gregorio,
di principi giuridici sisteJnaticeuJeute aoordiuati. 1: tliveutn q11i inarrivato espositore di quella splendida trmdizione giuridica, glo-
:bruionin l’apparente antinomia fre quci due elementi: la teoria 0 rio80 vanto di Sicilia uostre. Qiiesta tradizione noi dimenticammo :
In pratica. Il principio gi11ritlic0, 1Jb cui esistenza B iJ1dipeudente e fn bene. Sacrificemmo al17 uuitL nazionale i ricordi di uu’auto.
athtto da qixblsiasi legge positiva, ì! il piìi Gxro correttivo deIl esa- uomin g l o r i o s a , flucrificio che a m c sembra pih ineritorio d e l Ba.
gcrJi~zio110 del Juetodo esegctieo,
Jneiitre, d:bll~ altro lato, esclude il oriticio di qualsiasi interowe, par quanto elevato. Ma tal sia. A l l e
pericolo tlelle astrazioni arbitrarie, couuesso, come è, con una delle perdute gloriose tradizioni di un diritto pubblico autonomo sarebbe
piì1 aobili manifestazioni concrete dello spirito collettivo. 11 diritto eo~upeuso di grau luug~ maggioro 1’ apportare un poderoso eontri-
ò vita: cflicicuxn 11ltiuJ:b dc1 wrnttaro s t o r i c a d i 1111 p o p o l o , 0 d e i b n t o :b questa JIJiovtL formazione tli un tliritto l~ul~blico n a z i o n a l e
- 18 -
ohe io attendo fiducioso. L’ Univereith, tornata ancl? essa nlle sue
vecchie tradizioni di tempio sacro alla kwienza, dovrh ewxe il centro
motore di questo nuovo indirizzo, e quando di UniversitA discorro,
io alludo principalmente a quella gioveuth clre del170rgauis1110 uni
Nota dell’ autore del 1925 all’ autore del 1885
versitario ì! s a n g u e e v i t a . Perciu io Uo flducin che 170pers mia
sari efficace, per quanto povere le mie forze, 88 non vi mnucher:l
il concorso di coteeta gioveuth, che io alno per le mille aftinith
che a lei mi legano, che io stimo come a nessuna seconda per uua
agilità, d7 ingegno che non nuoce alla forza, e per quella facilith di Come superare, dovendo parlare di ~$3 e dell’opere propria, il
percezione che non nuoce alla solidità, della cultura. Sarò felice se duplice pericolo di mostrarsi dominato da une vanith fatua o, al-
uuifor1uemente alla solita vicenda III~WIR potrb in tal modo stlcbi- 1’ opposto, da un’ umilth, la quale, in certi casi, puh equivalere ad
tarmi verso i giovani, di quolls gratitudine che ni miei eiaestri mi uim forma d’orgoglio aggravata di ipocrisia? Dante - che era
lrg:i,, a i q u a l i , sc for111alrncntr ho 1’ moro di emor c o l l c g s , serbo Jhiite e che ebbri coB1 alta coscienza di quo1 che valesse - pot8 la
wniprc inalterata la deftwente sKezio110 do110 scolrsro. 15tl altrcel per mia Coi1i1netlia considerare come * poca faville n che dove8 t3ecou-
sciogliere un altro 0 non 111euo vivo debito di gratitudine, lesciibtc dare grs11 fiwnma, augurando che altri dopo di lui cantasse l c o n
che io concluda mandaudo 11~ affettuoso s:bluto ni mici mmti col- miglior voce B; è vero che entrava a.llora in Paradiso nB maggiore
laghi e studenti delle Uuiversith di Modeun e di Mewina, alla cui poteva essere la suggestione dell’urniltA. Anche eerbsndo tutte le
grande 8 per fermo immeritata bcnevoleuza e cooperazio11e io debbo proporzioni, ì: certo che mai, come ora, sarebbe opportuno il con-
fibula parte della mia educazione scieutifics e dell’affetto che pro. .fronto fra la pochezza della favilla c la grandezza della fiamme,
potente alla vita uiiiversitaria ini avvinco. quando si connideri lo sviluppo della scienza italiana di diritto
pubblico nel quarantennio che segui la mia prima affermazione che ,
fu, soprattutto, di un nuovo indirizzo metodico: affermazione fatta
a Modena nel 1880, ripresa IL Messina nel 1886, a Palermo nel 1889.
Io peu@o per altro che ambedue quei pericoli non poseano in altro
inodo eieglio superarsi che cercando di eliminarne l’ipotesi che 8,
tanto nel Ca80 tlell’orgoglio quanto no1 caso dell’ umilth, di csrat-
tere soggettivo, -- eforzandosi di imporre a sè stesso, in forma di
autosuggestione, di considerare soltanto il fatto indipendentemente
dalla persona e l’opera propria come se fosse di un altro. Aggiungerò
del resto che questo compito B nel caso attuale reso di molto più
agevole dal lungo tempo trascorso. Dopo quarant’anni, ahim8, si
può facilmente fare su sì3 stesso l’esperimento di queWsffermazione
degli psicologi intorno al mutamento della cosciqnza individuale e
dello stesso io attraverso le vicende del tempo e l’influenza dell’el&;
e per veriti non è un paradosso il dire che, se mi avessero dato a
leggere quello scritto, senza alcun riferimento che ne individuaese
l’autore, io non mi Parei accorto affatto che si trattasse di un lavoro
mio. 14: se dovessi, ora rifarlo, no11 soltanto dovrei radicalmente
trasformarlo uella aostanza (il ohe ai cepiece), ma la st&sa forma 8a-
rebbe del tutto diversa, poichè proprio dal lato della forma e dello
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stile, cioè di qwnto tocca ai pih personali fra gli otkributi di uno scrit- io penso che il valore dimostrativo dei criteri metodici non eia
fow, io 80110 eosl divnrso da f~ucl che ero allora fin p o t e r m i confdfle mai stato da alcuno meglio riaesunto che da TIona.tello, quando tsglib
I’RI’~ quasi tomo 1111 cstraat~o verti0 mn s t e s s o . U n eatrsneo olw iion Ri corto alle critiche rivolt~e dal IJrunellewo al RIJO Croccfiseo, dicen-
illnmira; di guisa che, sotto questo aspetto, se si t.ratt,asac fli lavori d o g l i : pendi il lrqw~ c fn.110 In.
lcttersrii, io flovrei chiedere che quello scritto fosse coneiflerato Cosi 8, aenza dubbio. Ma se anche queste ovvie veritA debbono
come un « lavoro giovanile ripudiato dall’autore D. Con cih, credo, concorrere a premunirci contro le suggestioni della vanità, non per
In questiono personale è esaurita, 8 resta soltanto il jiblto, quel f%tto cib vien meno flf4 tulA il valore di un avviamento progrsmmatico
che si pub constatare senza orgoglio nB umiltà.. Ed il fatto 0 che epecialmente in un momento in cui si trattava di cominciare drtl
tlopo l’eannciazione di quel programms e di quell’indirizzo è seguito principio. Pu questo lo sforzo compiuto con quella mi8 prolusione;
tutto un radicale rinnovamonto della scienza del diritto pubblico sforzo flel tutto inadeguato, poichè le difficoltà inerenti al tema si
il,aliaiio. Como sidtcsi, baStcrA rilovrerc 0110 noi abbiamo ormai IIJ~ sommavano con la mancanza aasolntn fli ogni punto di riferimento
wwola n o s t r a , n n z i o n n l e , che non 1113 iinlls fta invifliswe a q u e l l e 0 con la 8carRczza tlcllc forzo fli quel giovane che non veniv8 fla
flegli altri paesi e che, se non si chiudo aertnmente in t3U stewib, neaeuna ac~lola, visto che qualsiasi wxrola m8ncava. Chi rilegge di
puh tuttavia baatrwa a Li& stesw. C h e se alI8 sintesi si volesso f a r nuovo quello scritto, non può, sempre R voler e88ere oggettivi, non
seguire un*analiei, tanto varrebbe far qui un elenco di nomi, che constatarne le grandi manchevolezze. Ma che importa? Bisogneve
conterrebbe la l)iU gran parte fli coloro i quali insegnano lo varie tracciare una via e prefiggere nna mèta. Ridotto il valore di quel
scienze di diritto pubblico nelle UniversitA italiane e che, anzi, programma una semplice freccia rozzamente tracciate sopra un
ormai si stratificano in pih di IIJI~ generazione. cartello, si puì) riconoscere che l’effetto fu raggiunto.
E, sempre in via di constatazioni obieltive, noi flobbiamo riIo. Porse, anzi, la semplicifA dei mezzi adoperati giovb più di
vare qnesto che è un grande merito di quella scuola, c ciob, per quanto non noceA8e. La esposizione del met,odo evitb la forma pe.
l’appunto, di non essersi sttardata su dispute met,odichk Chi non ricolosa e difficile di una teorica e preferl ridurei ad alcune indi-
ricorda le asperrime polemiche cui spesso ha doto luogo la dekr- cazioni di uHIitA, pratica. L’affermazione sost.anziale che una scienza
minazione di nuovi inflirizzi scientifici, le interminabili giostre in- che ui chiamava di diritto pubblico flovesae essere une scienza giu-
loruo nllc pr<rmrsse riistcmrtt~icho 0 mntodif:he, g l i nantomi rnciprof:i riflica, cofhititaivn iina veritA cast intuitiv% da potersi dire banale:
l’w clnssifG n roninnticG, f r n idC(lliRli 0 poRitiviHi, rinchf~ ndlo f4oinnzf3 Pautorc Www riehiarna.vr~ il parngorw COII 1’ u o v o tli C o l o m b o . Jc
nostre? Ricorrono alla mente In sociologia c il fliritto penale, ontlo fluanto ai mazzi tocnini per In dcAidrrafa rif:ostruzione giuridica, ae
non 33 una malignitil il dire olia in certi campi scientifloi la letto- ne inflicava nno il cui valore era, per l’appunto, assai piU pratico
rrctura intorno nl sistema ed al metodo prevalga di gran lunga su c11e teorieo, poichè 8i rinvinvano i cultori dal diritto pubblico e
quella flestinata a trattare, in concreto, quello che dovrebbe essere il formarsi t,ecnicamente sullo studio di un Diritto che può con ragione
contenuto effet,tivo di fluelle scicnzc. Peggio ancora: non Si 88 bene apparire come il t’ipo perfetto precisamente dal lato della tecnica,
qu8le sia il contenuto di esse! il diritto romano. Or se, certamente, anche il diritto pubblico ro.
Or, anche n pa,rfo il vnlore etico di quei segni di buona etlu- mano contionn 17 impronta tloll’ incomparabile potenza del genio
cnzione scientifica che SOJ~O 18 serenità e 1s miwra, la veritb B che giuridico di quel popolo, b certo che la portat,a pratica di ~880 *era
l:, miglior msniera di Rpiegn,r(r un inflirizzo metodico, di farlo com- venuta meno col venir meno degli istituti politici, mentre 18 prodi-
pwndwc e d nccettare dagli a.ltri, h l’esempio. Un metodo rieultn, giosa vitalità, del diritto privato, accolto e fatto proprio de tutto il
iiiuwizi tutto, dnll’nttnnziono pratifx in ritti of1 opere concrete; in- monflo civile e trasfuf40 in gran parte nel diritto moderno, faceva el
c o m p a r a b i l m e n t e piìl c meglio degli whcmi teorici valgon qui i che il richiamo nl diritto romano valesse praticamente come un
modelli effett,iiwmente prodotti. i3 arte prima che scienza; B tecnica richiamo al diritto privato.
prima che dogmatica; giova assai piìl nn intuito edncato ad un8 In tal 8en8o, questo criterio metodico indicato per 18 ricostrn-
buon8 scuola che il possesso ingombrante di regole prestabilite. Ed zione flel diritto pubblico, Re aveva indubbiamente quei pregi di
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seniplicitA e di praticiti c u i allndnrnmo din11zi, dava p u r luog8 a Da questa aonstatazione, onde si annulla se non si capovolge
questa ~oiisegnenz~: di costringere il tliritlo pubblico eutro sohemi 11no dei pih importanti criteri metodici annunziati in quel mio
d i d i r i t t o p r i v a t o 0 di l~r:wfondcr~ 11011~1in0 fluclli c:hc sono cnrrrt- primitivo lavoro, non IN! deriva, per questo, alcun demerito. Antica
t,wi specifici del19sltro. lka questo, certamente, un pericolo, 0, al- 13, infatti, l’osservazione secondo la quale gli iudirizzi metodici e i
ineuo, una causa di eqoivoci, coine vedremo; ma, d’altra parte, se mezzi tecnici che essi raccomandano, non aono che impalcatare le
ì? vero che chi vnole il fine deve volere i mezzi, anche un eccesso quali servono, senza dubbio, sono anzi necessarie per la costruzione
nel senso privatistico era per il diritto pubblico un danno assai degli edifwi scieuti5oi ; ma l’utilitil e, tauto più, la necessità sono
minore che 19assoluto difetto di ogni carattere giuridico. Ad ogni in rapporto allo stato della costruzione stessa, di guisa che quando
niodo, se non puì, negarsi che la prima tecnioo di cui si servi il una determinata fase costruttiva è sorpassata, quell’impalcatura non
n11ovo indirizzo a,bbio subordinato il diritto pubblico al privato coine serve più e viene quindi abbattuta per essere sostituita da un’altra
1111 I’rntt-Il0 n~dolescontc~ a uu frntcllo adulto 0 m a t u r o , s i d e v e o r a cui 0 serbata, fra qualche tempo, la fdesse sorte. Questo ò dunque
r i c o n o s c o r e 0110 quostn, frasn ìt ormai supwIt4~, ma cI10, per fluperarla, accaduto nel caso nostro e dobbiamo compiacerai di una demoli-
occorreva traversarla. 11 che va1 qunrìt,o dire cbc? ir pure supornto il zione ohe att.osta il progresso dell’edificio. Ma bisogna ehe questa
p r o g r a m m a metodioo maIIilCstat.0 iti qaclla wia p r o l u s i o n e ; m a IN?, ossewtbniorle ah uncor piìt al)profoudit:c, dappoichì~ q u e s t o s e c o n d o
da questo lato, la ripubblicazione di essa avrebbe soltanto il valore e superiore stadio della nostra scienza di diritto pubblico non b
di un contribnto alla storia tltr.ll:a nostra letteratura di diritto p u b - soltanto determinato dai progressi conseguiti da una tecnica giuri-
blico, pub conservare, in parte, un valore attuale per certi criteri dica piil perfezionata, 1na da ragioni di carattere obiettivo che
espressi sin #allora, onde la nuova fase era presentita e preparata, riguardano nuovi modi di concezione cui la scienza stessa 0 perve-
proprio sotto l’aspetto del metodo. nuta e di cui in quella prolusione si aveva avuto un chiaro presen-
Importa dunque insistere EU quel rilievo: la sitnaziono rispet timento, previsemente nel campo metodico.
tiva del diritto pubblico e del diritto privato si presenta ora come Essa, infatti, aveva pure lungamente e vivamente insistito salle
radicalmente trasformata da quel che appariva allora. Non soltanto necessith di teuersi metodicamente altrettanto distanti dell’abuso
il diritto pubblico si è affrancato dalla neceasith di servirsi del- teorico che daWabuso pratico, rkonoscendo non meno pericoloso
17altro conie di 1111% giiida, non solt,anto 11s wstituito :I Sìr steeso Ilua 17eccesso no1 senso filosofico che nel senso esegetico. Il giurista, il
t.ocIIica m31x-m ah o c c o r r a di t’ornlnrscla rsttravurso i rnotlalli dnl vero 0 puro giurista, non è nb un Alosofo nì! un empirioo, ma deve
I
diritto privato, ma appresta esso stesso dui contributi tli cui il tli- invoca abituarsi (COSI testualmente si dicova; a « considerare le
ritto privato piii) giovarsi e si giova. Yi potrebbe in tal senso ri- varie fiozioni e i vari ietituti giuridioi corno delle entità reali, esistenti,
levare qnel che accade per certe materie considerate prima come uiuenti *. E si insisteva altrove in questo fondamentale criterio,
di confine IU~ prevalentemeute studiate dai privatisti per la diser- quando all’autore qnella rinnovata scienza di diritto pnbbliao che ’
zione dei pnhblieisti 0 che ora son da questi rivendicate : nd esornpio, egli idealmente vagheggiava, appariva come un sistema di principii
la dottrina del demanio pnbblieo poderosstnente ricostroita dai la- giuridici fra loro coordinati; or il principio giuridico non è Bloso-
v o r i d a l Ranelletti e do1 Ca~nmeo. In altro e piì1 ampio s e n s o , r i - fico, per&8 determinato da una ragion pratica e per&& serve a pra-
corderemo diie recenti inonografiu, quella del ItomaI su I/ordiw- tiche finalità, ma, d’altra parte, B del tutto iudipendente dalla rico-
wwlo qitwidico e qiialla del Donati sul I’wh2ewt.n fZf4le Zaowze; osso, gnizione che vi può dare o non dare una legge positiva. La vita di
provenienti da ginapublicisti e condotte con metodo di diritto pnb- esso appariva, duoque, sin d’allora, come idealraale.
blieo, considerano argomenti che precedono il diritto privato e dai Per verith, se queste espressioni valgono assai piU come intui-
quali questo non potrebbe prescindere e che, infatti, ha stndiato e zione ohe come dottrine esposte con piena consapevolezza degli evi-
st(udia per suo conto. Il confronto fra quest’i dne ordini di tretta- Inppi di cui erari capaci, tuttavia in quella intuizione si contengono
zione di un yedesimo tema dimost.rn., meglio di o g n i dimorso, Ifan- i fattori più efficienti di quello sviluppo ulteriore della saienza di
tonomin scientiflcs ormai conquist,nt,:U ~14 tliritt,o pubblico in Italia. cui ora possiamo felicitarci, poichb Bnalniunte essa pot8 avere i suoi
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coufiui ed una forza suff~cieute per difeudrrli colrtro le invasioni siderando con simpatia un tale sforzo, resta sempre vero che una
c u i luugaulcutc fu Csposta. lo 110 zbltm volta paragonato il diritto trattazione di diritto privato non potrà, mai separarsi dallo esame
pubblico ad nno di quei territorii cousacrati da un destino avverso di quella determinata formula che è il t(lsto di legge, che bisognerà
ad esser sempre il campo di battaglia dcllc nazioni : ttili le Fiandre, bcue ricostruire nei dati grammaticali e logici per deferire alla
tale il I’alatinato, tale (fiuch8 la vittoria d’Italia uou chinee saldn- conclusione Cloe ne deriva: comando che importa obbedienza.
mente la linea alpina) la Val Padana. Il diritto pubblico aveva cc1 Ed ecco secondo noi determinarsi qui la piìl profonda differenza
ha per confluenti delle Potenze di prim’ordine, quali da un lato fra il diritto pubblico e il privato: differenza che comincia con essere
la Filosofia, dall’altro la Politica, dall’altro lato ancora il Diritto di metodo e finisce con e88ere di contenuto.
privato che nella sua funzione pratica aveva raggiunto un Cosi me- Quella che per il diritto privato costituisce la maggior sua
raviglioso sviluppo: ecco dnuque come e perch& il diritto pubblico forza, specialmente dal lato della tecnica, consiste neWantichitA,
si sia trovato c si trovi esposto alle incnrsioni di questi potenti nella saldezza, uella continuità della sua evolazioae quasi tre volte
vicini ! Nb può altrintcnti tlifeutlere lo auc iusidide froMicre R C non nii1lerlaria. Ma, npponto in consegnenz~b di ci& esso ha ormai rag
~011 la deniarcazioue sempre piìl salda c profonda dei suoi cnrat,tcri giunto uno stato di cansolidazione nella sua co~nl~lessa c vigorosa
speciali: opponendo alla Filosofla la sna qu:dit:l tli soirnza ]m%ic:o- strnttura, il qualc stato ha In sna caprcsaione sintetica nel celebro
libre cle s t u d i a fenonleni concreti dclln vita reale, per soddisfare sillogismo kantiano oude ogni rapporto fra subietti, di cui l’uno
pratiche utilit?b; alla Politica la sua nat,ara giuridica; al Diritt,o accempi una pretesa contro l’altro, 0 regolato, 0 pub esser sempre
privato la prevalenza, ad esso diritto pnbblico caratteristica, dei regolat,o, in maniera coattiva. Per questo regolamento, si parte da una
a principii istituzionali 9 0 della E< forza inerente all’organizza- premessa maggiore, cio8 da una norma obiettiva posta o dichiarata,
zione B indipendentemente, coinc regola, dal necessario riscontro se non anche creata, dalla 8ovranitA dello Stato; vale come pre.
in una norma dichiarata dallo Stato e assicurata dalla coazione di messa minore una ipotesi di fatto iu cui si fissa in maniera con-
stnto. creta e speci0cs il rapporto costi&itosi fra i subietti; e si arriva
Consideriamo piR attentamente qaest7altimo puuto, dato che la finalmente alla cousegaenza~, onde, confrontando il fatto con la norma,
(1iRtinzione che per ora interessa di piìl ì? quella dal170rdine scien- si stabilisce da quale parte stia il torto o la ragione dell’ano o
tifico pih alllw, incntrc, qllnrnlkt’ anni fib, cmno pih tonribili lo i n - ~lel17:~ltro dci dnc contendenti. Che poi l’urto fra questi sia effet-
vasioni della fllo8olin e dclllb politi~~b 0 il tliritlo privnto era invocc: tivo, iu forma di litigio, 0 selnl,lic:crrlc!rltc: potenziale, 1: indifferente,
cItisinato in soccorso. Or qnando la mia autica prolnoioue tlovet.tIe restando snn~prc vero clic rinchc qnando il subictto ricouoece spon .
addit,are il diritto privato come uu m o d e l l o t,ecuico tla iniitarc, tancamcnto la ma obl~ligazionc, (hsso subisce anche allora la minaccia
considerò già, 1’ eccesso del17empirisn~o, attribuendolo ad uua degc- della coazione, sia pure in via meramente psicologica. Di quel sil-
nerazione del metodo esegetico. Ma, guardautlo bene in fondo, tutto logismo, lo Stato ò parte essenziale due volte : la prima in quanto
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il dlrit.to privato contemporaneo non è esso stesso eSegetlco? Sor- determina la norma oggettiva, la seconda in quanto istituisce un
passata la prodigiosa fase creativa dc1 diritto romano, la scieuxa orgauo, partecipante della sua sovranitA, che ricava la conseguenza
giuridica si cslwesse prirnrc come glossa c poi corno commento; la dal confronto della norma colla fattispecie da esso stesso stabilita,
moderuit;l del diritto privato, che si riassume nella codificaxionc, pronunzia la condanna e la fa coattivamente eseguire.
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lltb reso anche piÌ1 intensa la necessit:l tlel cotnmeuto per cui, anche Certo, non mancano indirizzi e tendenze, nello stesso diritto
I qnmdo ai eviti la stessa forma eateriorn di studiare ed annotare 1111 privato, che si sforzano di negare la necesaitu assolata del concorso
, articolo dopo l’altro, ì! lwr senbpra il te.40 preciso della leggo che di quegli elcmcnti compresi nel sillogismo; qnnste tendenze hanno
! anzi un grande valore per noi pubblicisti, in quanto dimostrano
costituisce il ceutro della discussione 0 drll’esame.
Certamente, uou manca nella scienza contemporanea la chiara che quelle formole in cui il diritto privato si B consolidato non
z nozione dei pericoli cl10 si collegano col metodo esegetico, donde IO 80110 così sicure e CO%! definitive da escludere ogni eccezione. Nou
i sforzo cout,iuuo per sost,ituire al coItIuwnto il sistema. Ma, pur con- basta, ma tali eccezioni avvicinano IC condizioni del diritto privato
i.
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R quelle del diritt.0 pubblico, in quanto sono una sopravvivenza di in maniera che lo Stato apparisca JJellu sua integrale sovrnnit8, B
f o r z e prinJit,ive vinte iiw non tloinde, cosl colne 17esisteJJza dei Vlll- cliiaro che la 0oJJtraddizione non consente che questi rapporti aiano
CaUi rimane ad attestare i periodi iu cui lu superilcie del IloStrO definiti da un’autorità giurisdizionale che verrebbe ad essere l p i ù
globo terrestre non aveva l’attuale solitlitk Ma, coJJJuJJqJJe siano sovrana * della stesse sovraoità dello Stato. Che se invece si con-
da considerare quelle Jnanifestazi<,ni che sono o sembrano in con- siderano i rapporti degli organi sovrani fra loro, anche qui 6 in-
traddizione col sistema JJorJJJale, esse serbano pnr sempre un CR- tuitivo a priori che la soluzione dei loro conflitti non potrebbe di-
rattere nffntto eccezionale. Cos1 ì:, per esempio, quando si tende 4 pendere dalla decisione di un altro organo che, con cib, snbordine-
escludere la nccessith dell’esistenza di una norma proclamnta dallo rebbe e se stesso gli organi fra cui il confitto esiste, il che va1
Stato: o sotto forma di persistente efficacia della consuetudine, o quanto dire ohe questi non sarebbero piìJ sovrani.
(aome riconoscimento di JJJI f< diritto giusto Y, che SoStitUiSce il diritto Conosciamo gli sforzi dialettici, formidabili ed in se stessi em-
stbril lo IIOII sollw~~~o wl cm30 f l i lfumnn, nin Jwchc, n,fldirittura, pre- Jnirsvoli, UttrnvurSo i qwli IR scienza del diritto pubblico contem-

v:11c11do wiilla 110rinJk flif!liirf.ratn. O r hJi«, ftnesto i p o t o s i , ~&JlChC! ill poreilen cerf:a sviJJcolnrai dalltt ferrea logica di siffatte deduzioni.
ftiwnto siuno :J~JtJJnisSil~ili ( i l cl10 f+ coUt4wvfwso ), RO t~rcseJJtwi0 scioii- Questi sforzi IJrbJJ culmiJJat0 JJolbb tlott,riJin flnll~tuJtolimitazione, p e r
tifcnmente uu intereSSe, che piih eSsere gr:mdiSSinJo, II:LJIJI~ prnti- cui si perviene a questa quadratura di circolo, cio8 che lo Stato,
namentc 1111 valore ambi somso. restando sovrano, ci08 non ammettendo alcnns forza capace di
Per il diritto pubblico invece, il faJnoso sillogismo - anche S O limitarlo, limita tuttavia se stesso, sottoponendosi ad una norma
JlOU lo si voglia interamente negare - si presenta coJJ uJI’iJnportaJJzJb che esso crea, ma che può, quando vuole, annullare. Chi scrive ha,
del tutto rovesciata: da assoluto diventa relativo; da originnrio, de- esso stesso, ceduto alla suggestione di quelle teoriche e cooperato a
rivato; da regola si trasforma in eccezione. Cosi, se ed in quanto quegli sforzi ; nè crede che siano stati sterili nB che siano da rite-
:clauiJi 1iJniti poteron essere prefissi all’attivitB di determinati or- JJersi intrinsecamente erronei. Non sterili, per&& servirono egregia.
gani di governo per garenzia di legitimi interessi individurbli, s i mente sotto l’aspetto JiJet.odico e sistematico; non erronei, ove si
ebbe in cib una possibilit% di norme obiettive generatrici di diritti integrino coli questa alt,rn proposizione implicita: che, cio&, non B
subiettivi del cittadino verso lo Stato (pih esattamente, verso uJJ dunque vero clJe la sovranitl dello Stato sia illimitata, ma che
organo d o l i o Sento) ed iim coJJseguontn difesa giuristlixioJJale, RJI- dobbn trovnro il SUO limik prccisnmente nel diritto. Senza di queste
die qJii, tidhvi~b, con rf3StrizioJJi ImJi grrbvi ( i t,ril~ilJJdi orflinrbrii riflww, noirio S i piii) IogimJnanto ~bJriJJwttfm3 i l vrblora di un liinito
11011 ~OSSOJJO Juodilioaro l’atto nJnJniJJistrativo nm S o l o coJ~oscorIJ0 la cfii eflicncia giuriflicn tlipenfla esclusivamente dalle volontà po-
in reln,zione all’ obbiotto dedotto in giudizio, mentre ltb giurisdizione testativa del subbiotto. che viene ad assoggettarsi ia quel limite?
nJuJuinistretiva che può annullare l’atto, viene arrestata solo perclJb Anche quando sussisteva l’istituto della schiavitù, il proprietario
l’atto stesso sia stato eJJJanst0 a nellTesercizio del potere politico * ). bene poteva iJnporre a se stesso ed aseicurare al suo schiavo alcuni
Ma, anche sorvolando su queste ed alere imperfezioni clJe atto- limiti, di natura nel tempo stesso sentimentale ed utilitaria, entro
stano le resistenze profonde che il diritto pubblico oppouo alla i quali esigere 1111 servizio od un:b fatica: forse per ciò nascevano
&eJJsione della strut,turn privatistica, ì: certo ohe questcb estensione diritti nello schiavo? SO bene che il problema non viene conside-
JJoJJ puh non considerarsi coJJJe eccezionale e subordinata. [ pro. r a t o i n Jnauiers eosl st!Jnplicistica, coJUe io l’ho e s p o s t o ; J n a h o
blemi fondamentali del diritko pubblico riJJJaJJgono intrinsccaJnente voluto cou ciò significare che a unlla giova IR teoria della autoli-
nl di fuori della :JpplinabilitA dei termini del sillogismo, tanto sotto mitazione, se Jton si stabilisce una legge per virth della quale lo ,
1’ aspetto dalla JJorJua, quant.0 - e piÌi -- flella dichiarazione spe- Stato venga ad essere castvetto nll’oaaervnnzrr. della n,orma che lo l i -
cifica del torto 0 della ragioJJe, coattivnJnoJJto f a t t a dall~autorith mitn. Or ì! proprio R questo purJto, che IIIIO dei piU grandi Maestri
dello Stato. conternporsnei, che 8 quella teoria ha dedicato i più ammirevoli
Ed è faoile rendersi conto A priori di tale iJJJpossibilit&. Se si contributi, è costretto ad avvolgersi fra le nubi di un confeesato
considerano i rapporti fra lo Stato e i cittadini, e si concepiscano misticismo, quando egli dichiara che la natura di quei problemi
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dere cotisi(?crnrsi nome a tttet<r&crirlion h ( JELLINER, 8nnfrkh~r0, Cap. biamo fatto un po* ( valga qui l’analogia coti ntolti grani di sale) come
S 1, 2, 2 ). (&icstn cottIès8iotte rende ittgittsftb l’:~aprezzu delle eaprcs. un astronomo, il quale avendo esattamente dcterntinat? i curatteri
violIi oi~410 fli~cslo n~ulorc? ritnltrovorn tai s u o i cottt.rtw?i?itori tli esser0 di uno stella pretenda di farli valere per tutti i corpi celek, o
dri * mnnovnli giuritlici * incaptwi di tnrttcrc ila prbrte i l o r o « ttto. come un biologo che le condizioni fondametttsli per la vita di ttn
Qchitti arnesi di lavoro ». La vrrith <i, ittvece, che a nessun giurista essere intenda tlcsutnere per mezzo dello stullio di una specie deter-
Ri puh rsgiottcvoltttettte chiedere il sacrificio di considerare al di minata, tanto peggio se scelta fra qnelle di uua più complessa e
IA del diritto nozioni e concetti da ctii dipendo la soluaiotte tisi progredita struttura.
problemi piìl fondrtmentsli (101 diritto che egli ì5 cltistnt~to a stiitliarc~. Or precistkmettte sotto l’aspetto della struttura tecnica, il diritto
[II tal cnso, sarebbe piìt coerente dire che dinanzi a quelle btwricre privato ò, incomparabilmente, più progredito, più perfezionato, piìt
il diritto cessa di esistere, non solo pei tttttnornli ma anche per gli c0mpl0880 degli altri ordini della fenomenologia giaridics, mentre
:t~tx*ltitotti. il (liritto ?mbblico interno è futtorn in uno dat,o di laboriosa forma-
N& per tAt.ro giova que~t> n,ltrn ttttcor ?>iìt tlislwrnta r i s o r s a , tli zione ed 8ncor plìt primitivo e ruditnetttsle & il diritto internazio-
ttcgtwe nddiritturtt gite nl (li f u o r i dell:t8 wwziotte orgn,nizz:ttu iln na,le. Ma, rrppttrtto ltcr qtteeto, noi ilobbiarno ovitare l’equivoco e
ttttn. nntorith sovrtttw t t o n Ri powtb dtwe t?irit.to. Oi:l R qucstn pntw l’errore, che provengano sia della pret.esa di costringere le forme
tlossnle estremn COnCltlSiOtte noti pochi 8011 pcrvetiuti per il diritto semplici negli schemi di forme complesse, sia dalla introduzione di
ittterttrtziottn.le ili c u i s i ì? uegatn l~csistettza; 8, p e r veri& si tlo- elementi tnetaginridici, se non metafisici, sia finalmente dallo sco-
vrebbe, per le stcese ragioni, dire che nott esiste netwnhe il diritto raggiamento fittslc di rinunziare ad uno etudio giuridico di quelle
pubblico interno, gesto che, come non si puh coattivamento fibre forme, solo perchb ad esse non si riattano i criteri del diritto privato.
o s s e r v a r e uun norma tici rapporti degli Stati fin loro, cos? ttott lo Nessttno penserA che io voglia e possasvolgere in questo luogo
si puh nei rapporti interni fra lo Stato sovrtbno e i suoi sudditi, 0 i criteri di questa IIIIOVR e necessaria ricostruzione dei caratteri
fra due organi sovrani <?ello Stato medesitno. MR, ripetiamo, nentt- del diritto, considerando quest’ultimo nei suoi dati più semplici e
clte tale risorsa demolitrice puh giovare; essa si tttettereblk iti pritnordiali, di guisa che quei caratteri possrtno adattarsi anche agli
nperto s t r i d e n t e c o n t r a s t o cnlln « rngion praticn z, che riconosce stati più elemenkbri della evoluzione giuridica, quali sori quelli in
(‘41 nttttnett,0, ttdln rwltt1, 1’ w4ifatottz:t, cos) di tttt diritto ittlrrtttwio- citi tti tjrovetto il diritto pubblico interno c, ancor piìt, quello in-
ttnln come di tttt tliritto ?~ul~l~liiw ittt:nrno P rii:ordornl~bo In protw:b t,wtt:~ziottsln. I’oRsinttto soltanto t~vvcrtiro, COII r n p i d i s s i t n i c e t t n i ,
tli q u e l tun~temtitico cl10 ditnostrnvn 011~ gli u c c e l l i tioti voltbuo. Di!1 qttnnto gi& irnplicitatnente si cotttictir nei pensieri sin qtti tnanifc-
resto, tli ?xwetloQso iti ptt~rndosso, Ai f i n i r e b b e c o l ttcgriru l’rsist~ettza stati. Certamente, cartattori proprii de? diritto sono e rimangono,
dello QtesQO i?irit,to privnto di cui i ctkpis:t~l(?i sono, per 17a~?~purtto, no1 s e m p r e e necesserinntente, una regola ohe ordina e coordina sotto
(liritto pubblico, dn cui (lerivano quelln legge e quel giudico e, itt tli sh le azioni clegti uomini come viventi in collettività 0 gruppi
gettert+le, quel dirit,to snbiett~ivo, da cui il diritto privato non pui) sociali, ed una forza per cui quella regola tende irresistibilmente ad
prescindere. attuarsi nelltb reali% . Senza queste due idee - norma e forza - non
I,n, veritA 6 cl10 bisogna hre un n,t.to di coraggio 0 eltieilcrsi si (131 t?iritt#o,
nh setnpliac, nì! complesso. Bens?, la formazione e quindi
ri8olutstnettte se quei cnratteri, i quali trai?izionsltttettte RO110 t3ttri. In nnturm e della ttortns e del18 forza che l’accompagna, debbono tra-
Imiti al dirit,to iti gPtterale, itoti Rintto 0Kettivntnettto quelli proprii aportarsi in 1111 tnotttento logico precedente B quello che IR dottrina
soltnnto del diritto ?>rivnto in flwwtlo pertte?zffto nf? wto xtccitio di pieno d o m i n a n t e ?)rivatistica tietta in considerazione e che suppone tte-
rrilrrppa c, come iliaettrttto, tli cott8olitlttziottc; tnrtttrn si ?wtrebbe Renztb ocwariamettto lo Stato, tanto ?)er la dichiarazione delle norma
grnnde ditI?colth dimostrare che, per i dirit,ti pritttit,ivi, Itegli stessi qttwto per IR cortzione che ne assicuri l’osservanza. Non è lo Stato
rapporti privati si risoontrano situazioni ben (liverse dalle attuali che genera il <liritto (neanche in quella msuiera di generazione
qtttanto nlla uortns rtd alla coercizione ststrtle, situnzioni che si avvi- contemporanea e reciproca, cui mi adattavo io stesso, iu altri scritti
cinano R quelle che oggi tormentano i pubblicisti. Noi giuristi ab. anteriori); ma, al contrario, lo Stato non B che una forma, per
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diritto nella sua fonaa piti elementare, e ci08 come la legge interna
quaiito progredit.8, di coiiviveuza giuritlico. sociale, la quale noti 8Rp-
di una data organizzazione collettiva, come quella regola che ne
pia.tuo ~ienncho s e p o s s a dirsi rleliuitiv:h. Auteriormente dio StAto
rlotermina e ne contlizio11tb Pesistenza. Hi incontrano qui, pertanto,
ucl tei11p0, ntt1~nluientc coi1 10 St:bto iioilo spzio, s i e b b e r o 6 s i
e si foa~louo, tauto il deter1niaismo inoccsnic:o della necessità, in cui
11n.iiiio a.ltre forme di couvivcnza piì1 semplici, 11011 concepibili Sol1z:b
si contiene quel tanto che il diritto deve consentire alle varie forze
uii:b ior propria orgsuizzasioue giuridico. sociale, per c11i ogni asso-
materiali che preuiono eulia societA, quando il determinismo spiri-
ciazioue, ogni coiiettivitB, persiuo nella forma semplicissima di uu:b
tuale della flnalit;i in cui si contiene quel tanto che il diritto deriva
coinuaioiw, no11 pii<) concepirsi sstratt.amente ui3 esistere rcaimei1ts
dalla voiontA 11mana consapevolmente indirizzata ad on fine onde
senza, 11na sua legge interne. Questa legge ci si presenta CO1118 Iib
razionalmente si sottopone alla Gscipliaa necessaria per ragginn-
c o n d i z i o n e deii’esistcaza di quella assooiazione ed ha quindi cou
gerio. Ed anzi questo fattore teleologico domina tutta la < Ideal-
sì! qiiella stessa forza ohe mantiene in vit,a I’associezione. La famosa
realt B che costituisce la sfera autonoma in cui vive il diritto, per
iu~ssimn RW tbt 8wal fctct afm di&, noii solauto per l a Congre.
vsla
cui mentre la costruxioiia giiiridics 2? tutta concettuale, essa trova
pxious dei Gesuiti, per cui fu prouuuziat~i~; di ogni 1bssociszioac
iiutb corrispondenza rigorosa nella roaltA empirica.
Jjiiì> e d e v e d i r s i che vi 0 1111 iuiuiit10 rii c!011tiizioui per, cui OARI) 0
R i a s s u m e n d o . 11 diritto pubblico doveva, per cominoiare es
deve essere iu quel dato modo o rio11 puì> essere. Jd’insicme di questa
sibilo, tiare a se stesso, ancor piìr che una kecnioa, starei per dire
regole p d e l l e forzr corrispontlrnti, coilt,iililn,llrelrte generate 41% ogni
IIJI~ mentalith gioritlica. Q u e s t o f u l ’ o b b i e t t o d e i p r i m i s f o r z i ;
dtivitil iut~eriwiaun, di cnrat)tere a s s o c i a t i v o , tlA Inogo a tlltta, Illla
questa fu la prima e pregiudiziale preocoupazione di ahi parlava 0
meccanica oompiicat~issima, per c11i esse sono sopraffatte 0 soprai.
scrivevtb or B un quarsutennio. Si dovette u andare a souoia D ; ~$3
fanno, si combinano, si 11rt8apo, si oiitlouo, si eqiiilihrauo, in guisa
Ibitra scuola, di diritto avevamo fuor che quella del diritto privato.
da veair costituendo mano mano forme superiori, riassunte in dcfi-
Ma, nei tempo stesso, siu d’allora si avvertiva la necessità specifica
nitiva nella struttura massima per autorit&, 9 compiessitR che chia-
di tenersi in stretto rapporto, meno che con testi di legge, con i
miamo Stato, colla 8118 costitozione, con le 8118 idggi, la sua sovranità.,
principii, con gli istituti, coi sistema in cui essi trovano la loro
la s11a coazione. Questa orgnuizzazione statale ha poi una vocaziouo
unitA; si restavs, qiiindi, in 11118 sfera piì1 astratta 8 più generale.
irresist.ibiie uel senso di subordinare a SB stessa tutte le orgrtaizza-
lt: mentre l’adoperare schemi e metodi privatistici dava ai giuspnb-
xioiii comprese in essa 0 tli farla nppnrirn conio derivate tlnJh Sm
biioisti 1ii~‘eiluc~bxi0l1o giuri(licu, rivolava, nel tempo stesso, con.
:hut,oritA: si considwiuo, $1~1 csvnipio, i rctpJWrti frlb Uon11IlIe e St.4x.t 0 :
trasti iion CouiJ~oJlil~iii c iaciine JIO~ colmabiii; 0, :bttraverso queete
ql\e8t? tilt (1s
imogwcrato prcterrde t~ri1sf0rll1:brsi gcnitoro
in ! Mn il
diflicoitA particolari, si svilnppavano i mezzi tecnici specificamente
ginrista,, bcil iuugi dal ceciere 1b t a l e s11ggcstior1e ~:oilettivs, devo
occorrenti per snperar quelle, ricevendo la spinta verao più radicali
reagire contro di essa come contro 11u’al)pareuza c11i non corri.
trasformazioni. Metodicamente, essi, i giasp11bblicisti, a ciò furono
sponde in realt& ed aver sempre presente che 170rgsnizsfbziono mas.
indotti dalla special0 loro necessità. di consi<lerare quel termiue te-
siim, Stato, non è che l’effetto ultimo di iimb serie indefinita di
leologioo, cui fu acceumbto, come intermedio fra la positivitil empi-
organizzazioni miuori, fra loro st.esse gra<luatB cliversamente Jw
rica, propria tiel diritto privato nella sua gloriosa cristallizzazione
imbggiore 0 minore seinpiieit:ì~ di strnttura, fino ad arrivare a fornw
finale, e la trascendenza 1netaflsica che si trova all’altro polo e a cui
dei tutto elementari. Non tlivers:ameute, clri ha 1:~ visione finale di
rioa si SO11 sottratti anche i grandi inaestri della scienza nostra. Il
1111 gru11 fiuiiie che si :bvria verso In swb foce u01i devo tliiuonticaro
giovanissi1no professore, inaagurando la sua carriera universiteria,
cl1n q u e l l a m a s s a d7:1cqiit+ nmestosa e lmg1litJwb, h st:bts costitiiita
ebbe 1:b cOluJ~l0sSib intuizione di queste iiecessit8; ed ora, mentre volge
dai contributo di vene sot.tilissi1ue 0 di Iwdesti riiseelii afllnenti c
ai tr1blllOlltO l’attivitA 8118, ha lo spirituale conforto di vedere, del rac-
c~0ntl11ei1ti in 11na
v~bstissin~n estensione geogrnflcn.
colto, ohe buona fu la semcnta e diritta IS fatica.
LR forza, 0, se cosl vuoisi, quella coazione che resta pur sempre
inseparn.biie dail’ idea di diritto si contiene, come abbiamo gih detto,
in quel lwesupposto inetlesiiuo da, ciii d e r i v a m m o l a n o z i o n e d i

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