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1 CRITERI TECNICI
MODENA
PRESSO L’ UNWERSITA DEGLI STUDI
1925
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1.
VIlTORIO 1:MANUELE ORLANDO
I’IIOFl+3SOIIR NELLA K. IJNIVlr.It~IT~ I)I ROMA
di guida rrl hm, pohh prr nvvaul,ur:~ 11011 riuscire inatilo. od alhisno tbtldirittllrrt di comune quel contenuto specifico per il
ltitlof lo cos\ nei suoi limiti assai modwti, e percib stesso pari quale appiint,o ossi sono « giuridici >>.
:~,llc mio forze, lo scopo che Ia presente lettura si prefigge, esso si Qncsta considerazione semplicissima e di IJO~ evidenza affatto
pnci rinesumerc a questSo : acceuuare a :~IIJIO dei criteri metodici iutuitivs, ci wrb uu aiuto prezioso per superare quelle dif3coltà,
che bisogna seguire onde attuarsi quella ricostruzione giuridica senza di essa forse inoormout~abili, e che si presentano a chi voglia
delle scienze di diritto pubblico che io credo necessaria. Tallino sin d’ora stabilire i criteri per una rinnovazione metodica del di-
clri criteri, o, se volete anche, il primo e il piA semplice di tutti. ritto pubblico.
Ogui scienza ha una sii& tecnica particolare, 0 indichiamo cou que- B difatti ee lo stato att,uale delle disoipline nostre ci rivela
st,n rspressione tutti quei procedimenti logici, metodici, sistematici cos) gravi imperfezioni, sopratutto appunto nel senso metodico,
r11w nd ea8n. .wno Rpeoi$ai, e di oui eesa si serve per raggiungero i l’altra delle due grandi divisioni delle scienze giuridiahe, e che ab-
propri iini. Ora un rinnovamento critico di nue scienza bisogna braccia tutto il diritto privato, B invece pervenuta ad un grado di
ahc iuoomiwi dalla verifica di questo lato meramente tecnico cui perfezione, sopra tutto tecnica, che JWJ puossi desiderare maggiore.
noi rlccenniamo. I? questa la forma primordiale, B la pih modeeta La causa di questa affermazione, che non sarà da alcuno aontred-
WJI cui la questione del metodo si pone; il che perb non impedisce detta, h altrosf semplicis8iu~a e Si contiene nel fatto della secolare
clw si:b argomento di gravissima importanza. (L L’ imperfezione te- elaborazione che il diritto privato ha avuto nel Diritto I<omano,
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operi meravigliosa oui han prestato ooncorso la lenta evoluzione sito che la presente lettura si propone e ci pare percib di rieervmne
stofioa di un popolo snperlativamente dotato del senso giuridico, e lo svolgimento al seguito del nostro discorso.
gli ingegni maggiori che la nostra scienza vanti da Labeone :k E il fare questa riserva ci saril in tanto piìi agevole, in quanto
Cnineio, da Salvio Giuliano a Savigny, da Papiniano a Pothier. uon B davvero necessaria IH nozione precisa, di teoria e di pratica
Voi gih vedette, 0 signori, in queste nostre osservazioni conte. ginridica per accorgerci che appunto nella mancanza di lln reci-
nuto il primo e piìl generale criterio per quel rinnovamento scien- proco ed armonico contemperarsi di questi due elementi risiede
ti5co che noi invochiamo nella sfera del diritt,o pubblico. Se quivi una delle cause prucipue della confusione e del disordine aistema-
tlotìciente B il senso e l’intuito del diritto, bisogna ohe la scienza tico che oggi si lamenta nel campo del diritto pubblico. S t r a n a
nostra si rit#empri per via del confronto con un altro ordine ecien- cosa! L’avere ecaeduto nell’un senso nou ha avuto nemmeno il VMI-
t,ifico che mirabilmente da questo senso giuridico fu ispirato. Se taggio negativo di premunirci contro 17eocesao opposto; e l’abuso
noi lamentiamo che i cultori del diritto pnbbliro sono troppo filo. degli esatni di ordine meramente ftlosofioo, degenerazione delPeleO
sofi, troppo politici, troppo storici, troppo sociologisti e t,roppo poco mento teorico nel diritto, si ì! accompagnato con l’abuso della trat-
giureconsulti, mentre sopratutto giureconsnlti dovrebbero essore, tsxione esegetiaa, degenerazione dell’elemento pratico.
qnnl modo migliore, pih sicuro e piìi semplice potrà tenersi, per- Le radici del male si connettono colle origini medesime delle
ohè la trasformazione avvenga, che uno studio profondo dei metodi scienze nostre. La prima volta ohe una. cattedra di diritto c o s t i -
proprii a qnelle scuole che di i?criff),rlcdeTs2in sono modello? tuzionale sorse a Parigi, ed B per noi titolo di onore il ricordare
Semplice 0 il criterio che noi additiamo, ma troppo pemrico. che fu da 11~1 italiwo coperta, il compito ohe il decreto che Ia isti-
Certo, esso può anche avere una pratica importanza in questo senso, tuisce vi assegna, B di commentare la carta costituzionale: siamo
che sino a quando il diritto pubblico non s&rA scienza forte di 11118 nel 1834. Ecco subito Peccesso del criterio esegetico. E l’esegesi di
propria giuridica autonomia, una preparazione necessaria per lo qual legge! Improvvisati sotto gl’impulsi di azioni e reazioni poli-
studio di eeso dovrA riscontrarsi nel Diritto Romano. Tuttavia se ticbe, dal punto di vista soieotitlco tutti questi statuti o carte CO.
le ragioni, ohe si son dette, possono giusti5care una tale conclusione, stituzionali sono cib che di peggio si puh immaginare, strane ao-
che altrimenti parebbe un paradosso, d’altra parte essa 8, ripeti&. cozzagli& di definizioni astratte, di massime generalissime, che
~1io10. d’un indole cwaln8ivnmentn p i u t t o s t o didnttiaa che fwient.i- dalle nnvole di trascendentali dichiarazioni di diritti piombano’re-
lic:k 0 non ri~pontlnrobbo rll lino olie oi R i a m o propostIi oioh di Rtw ~c~ntinnment.n n e l l o Irmili Rfcr0 tlell« m:rhrja piii inriigni5eenti. UORI
. bilire c r i t e r i g e n e r a l i o l i o sinno tli foolitlnmsato stl nnib b~iourr un tal folidnmcnto d o v e t t e f3in (1~ principio npparirc! neefwsria-
tecuica giuridicn. mente tanto sproporzionato alla dignità di una scienza, che per
Cib malgrado, anche da questo iato l’avere avuto ricorso 111 completarlo si ricorse al vecchio materiale filoso5co. ‘Le teorie del
1)iritto Romano non ci sari stato inutile, da poi che ai deve agli diritto naturale colle loro dispute eterne, e infecondamente ripro-
espositori sistematici di questo diritto l’avere messo in chiaro ap- ducentisi, sull’idea di Stato e di sovra’niti, sui limiti dell’obbe-
punto quei due elementi dalla cui armonica combinazione si forma dienza politica, sull’ottima forma di governo, sulla divisione dei po-
l’eccellente procedimento tecnico dei giuristi romani, ci08 1’ ele- teri etc., furono assunte come teorie fondamentali della nuova scienza,
mento teorico 8 l’elemento pratico nel diritto. che risultb cos1 formata da questo mostruoso accoppiamento di una
Che cosa sia IS prntian e che cosa la teoria, nel campo del me- metafisioa presuntuosa col pedestre commeinto di un infelice docu-
todo giuridico, B un’antitesi di cui B agevole avere una nozioue mento legislativo.
super5ciale e approssimativa, ma difficilissimo di averne una ap- Non diversamente U avvenuto pel diritto amministrativo. La
profondit~a ed esatta. Dirò di piR anzi: la determinazione precisa scienza nasce in Francia coi piìl modesti fini pratici che si pos-
di questi due conaetti di teoria e di pratica in confronto di quelli sano immaginare, commentando le varie leggi di ordine ammini-
che prevalgono nei metodi scienti5ci propri al diritto pnbblieoc strativo e la giurisprudenza del Consiglio di Stato. Pura esegesi,
COIItiene per lo appunto la soluzione che per noi va data al qne- che sacrifica inesorabilmente ogni concetto teorico e sistematico. E
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qbesta esagerazione esegetica rimane le nota caratteristica della nente, nno dei maggiori di cni si vanti l’odierna letterature giu-
letterstnra di diritto rrmrninistrntivo frnncese, a cui tnttavis Vele- ridica tedesca, nella Vertoaltangskhre dello Stein, 1’ esagerasiona
vate valore individnale dei cnltori di essa ha conferito per altri del metodo 0losofico raggiunge un grado cos1 elevato ohe nella
versi un7importttnzs che io non intcndo qni negare. Noi vediamo stesse letteratura francese non si t,rovn nulla di paragonabile. Non
un eccellente trattato di diritto amministrativo qnal 61 quello del di rado allo esame giuridico dell’istituto si premette quello del
Dnfonr, studiare le varie mstericr . . . . . par ordine alfabetico. In un contenuto etico (Rio) di ef3so; c. cfM il criterio politico, il eoaiale,
nitro, in qnello del Mnnsrel, io JIOII sono stato buono di trovare le lo storico, ma sopratntt.o il Alosoflco, colle forme pih xwtrnse della
definizione che Pautore dA della scienza che trattn: si vede che metefisica piìi sfrenata, soffocano il criterio giuridico sin quasi ad
egli crede cib snpertluo, e comincia senz’altro col discorrere dello Im- ucciderlo. DapoichB, o signori, dove le nebnlositk dell~sstrazione
peratore come capo della gerarchia smminisl.rativa. Tutta nna scuola impediscono la nett» percezione dei contorni, noi non abbiamo pih
di ginristi francesi, t,rn. coi lo Ubnnveau, il Swrigny, il Cnbant&s, diritto, poich8 il diritto B precisione.
tratta tntt,e le materie rtmministrat~ive, rnggruppandole all’esposi- Sin qui però noi, in fondo in fondo, non abbiamo fatto altro,
zione delle leggi snlla competenza, cr011 ovitlente negazione di ogni con qnolla brovit:b che la convenienza ci impone, che scbertare un
criterio sistematico. Ed anche qni 1’ eccesso eseget,ico non Salvlt dsl- fatto, cio&, la pnrte larghissima, anzi preponderante, che nella trat-
l’eccesso fllosot3co: il Batbie tlediclt nn intero volnnle del ano corso tazione scientifica, cos) del dirif.to costitnzionale come del diritto
alle quistione dcll’ indivitlnnliamo, nientrc si sbaraxzt~ in una soln nnirninistrntivo, hianno 1’ elemento fllosoflco e Pesegetico. Certo, il
pagina della quistione di ciU che sia diriMo rtiilIninist,rativo, c no modo con cui noi qnesto fatto abbiamo constatato dinota Pavver-
d:l una definizione clic consacrn aolfwwmentn la d e g e n e r a z i o n e sioue nostra contro quceto abuso; ma noi dobbinmo supporre abe
della scienza in nna mera esegesi, cioì! 4 il diritto amministrativo questo nostro giudizio non sembri per avventura un pregiudizio; ” .
i, In riwrions della leggi poxitice, secondo le qnnli deve mnoversi in altri termini, noi dobbiamo considerare la queetione in 8& stessa
l’azione amministrativa Y. nei due lati opposti che essa presenta e potremo cosk più enaliti-
Nella Qermsnik medesima, IA patria del sistema, le condizioni camente determinare tutti i mali di cui l’uno e l’altro eccesso sono
scientifiche del diritto pubblico ci presentano arg0meut.i di esser. stati causa feconda.
vnzioni n~nsloghe. Se ual Mo111 e 11~1 T3lnntwhli prevale il procedi- La prima regione che si presenta contro 1s parte eccessiva ebe
inent,o filosofico, i t,rntknti moderni del ldmnd, dc1 liiinna, dello no1 campo dc1 diritto pnbblico si tlk H teorie puramente filosofiohe
Scliulzc procctlono oseguticnnwnto f3iilltb Iww tlt~llc leggi di diri tko sta in ynel principio della tliviaionc del lavoro scientifico, che B
pnbblico del17 Impero, nella qnale unit:)., tnt,ta materiale, flniscn poi fondamentale nelle scaole moderne. fi questa una conseguenza di
con confondersi la cln’ssica c secondo Ine sempre rszionnle distia. quell’indirizzo positivo oramai definitivamente vittorioso 8 per il
zione tra diritto :rieiiiiiiiat.r:~t,ivo R diritto cosbitnzionnla (1). FI lnscio quale ogni singolo campo scientifico racchiude una cos1 strnordi.
stare il Riitrler, la cni straordinaria confnsione del crit,erio giuridico naria e complessn. materia e richiede qualitA tecniche cos1 speciali
col sociale, col filosoflao. coll’ecouornico h tale, che il mio Sozk7le~ de richiedere lmr ~b l’opera esclnsiva dogli ingegni che lo colti-
Var~odtrngsreoht è Rttbto dai tedeschi mcdesimi giudicato con grande vano. Cosi avviene che le qnelitil e la coltura richieste in un dlo-
severità (2). Bastcr;i solo che io ricordi COJII~ in quel lnvoro impo- eofo sono affatto diverse da quelle richieste in uu giurista e speseo,
come sa& appresso veduto, tale esquilibrio fra le attitudini dello
stndioso e l’indole propria della scienza che egli coltiva si risolvono
nell’incompetenza dell’uno e nel decadimento dell’altra. Permette-
temi R qnesto riguardo un ricordo curioso ma significante. 11 Bonghi,
di cui la forza dell’ingegno e le larghezza della cultura nemuno pub
mettere in dubbio, occupossi della quistione, che fu fervente sei
anni fa, circa 113 giurisdizione dei Tribnnali italiani nelle liti in-
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tentate da qualche privato contro la sede apostolica (l), 0, negando volume allo studio di questa quistione che B il presapposto di tatta
la possibilith di tale giurisdizione, arrecava tra gli altri il seguente
la soienza.
argomento. Supponete, egli diceva, che il magistrato creda necos. L’argomento puh parere specioso, ma non b concludente per
sario l’interrogatorio del convenuto, 0 nome si far8 a costringere per questa ragione seuil~li&X3iuub, cha clenlenti complessi e ditBci.li di
esempio il Prefetto dei Palazzi Apostolici a compariro davanti il una scienza possono diventare semplici presupposti di an’altra.
magistrato quando egli nou lo volesse, posto che i carabinieri 11011 Le scienze nnturnli ci forniscono mille eseiiipi di questa nostra
possono entrare nel recinto del Vst~icauo? Questa difficoltlt che al affermazione. Quando il botanico cerca di stabilire il modo o n d e
Ranghi pareva insormontabile, avrebbe fatto sorridere il piti mo. sono composti i piir semplici prodotti del regno vegetale, o trova
deeto procuratore legale, il quale non avrebbe ignorato ohe per che essi sono uua combinazione di acqua, acido carbonico ed am-
esimersi dal comparire ad un interrogatorio, iu materia civile, non moulaoa, egli non va oltre: per esso sono elementi semplici qaei
& necessario essere protetto da una legge di speciali sovrane gua- corpi nei quali il chimico vede invece la composizione di altri ele.
rentigie e che qualsiasi couveuutJo pud levarsi questo gusto senza iuent,i ancora pi<& semplici.
che i carabinieri se IJO diano pcusiero; solo che in quel caso onli & Non diverssrnentn avviene nella sfwx del diritto privato. Per
e s p o s t o R vedere accolta seuz~slkro la do~~inr~de tlcl17nttorn. Noii esso, l(3 uozioui di persoualit:l giuritliun, di famiglia, di proprietA,
userb io qui 17irrivereiite w wdm dt,n wepidnm, wc diri, invece : di obbligazione uon souo certo presupposti meno essenziali di quello
f a c c i a oguuno ciì) che Iin iulpnreto ib faw, e segua c:lie nou lo siano PitlW di Stato, di RovrxnitB, di governo, pel di-
ritto costituzionale ed nmmiuistretivo. Eppure nessuno autore clas-
sico (li diritto privato ha mai creduto iudisl~onsabile al RUO studio
Ma, senzm negare direttamente queste verith, si B voluto rica- di premettervi la teoria 5loso5ca della proprietA 0 della famiglia
vare da un altro ordine d’idee le necessitil che le scienze di diritto 0 della personalitir giuridica.
pubblico comincino, come la tragedia goetlrians, cou un a prologo E questa ragione di ordine sistematico si rannoda e completa
in cielo B; nZ3 maucano scrittori che espressamente sostengano ciò (2). cou un altro ordine di considerazioni piil elevato e più grave, il
Il diritto pubblico, obiettano questi, si fonda su dei presupposti cos1 quale ci dimostre& la ragioue intrinseca per cui un’eccessiva fl-
essenziali ohe lo studio di esso non puh presoir~dfww : e 80110 quosto 10~05s 11n nociuto cosf gra,vemeutn al carattere giuridico delle
fbppuiito quelle tnorio di ortliuo tllosoflco dnlln cui cnuveuieuza noi scienze nostre. UII inetlc~aimo probluma si presenta al giurista 0 al
disputiamo. Come timi per eserapio uu:b scieuzw 011~ s’intitoln tli- fllo$ofo da punti tli vista, soprntutto metodici, completamente op-
ritto dello Stato pot,rh faro a mtwo di una f.oori:s dello Malo I id posti. Uicororio iutuiwb inirahilment~e quMa veritA quando diceva:
considerate il diritto alilJninist,rativo: IH ipotesi di esso concerno « Alitw lege8, alilw phitosophi, to&bltt ast~!btifr.R: tege8 qwatenzbs ma3bw
l’ingerenza dello Stato oolh sfera iutlividuale cos1 per il 5ue della tetbere pormbnt, philoRophi, qabatenm rntione et intelligentia * (1). Un A-
tutela giuridica COJJ~O per quello del benessere sociale. Ora come losofo, ragionando tlell’ istituto della prescrizione, potril trovare
pot& dunque il diritto amministrativo trwxrare Pesarne di questo sulficiente questa concluflione, che l’esercizio di un’azione si estingua,
eterno e gravissimo lwoblomn delle rclnzioui fra aollcttivit:A e iu- pnsmto tbn certo 9b~btnero di ambi, clte potrh anche variare, variando
tlividuo, sotto il pretesto cha l’indole sistematica di uu tale studio il oontanuto dell~azioue. Ma il principio iii tal modo affermato ra-
B piuttosto attineute alle dottrine generali dello 5loso5a del di- tiene et intelligentia, sarebbe pel giurista insufficiente; 8 lui sa&
ritto? E da questo punto di vi& sarebbe dunque de lodrbro il indispensabile di determinarlo piìr materialmente, ma)221 tefbere; e
Ihtbie che, come nbbiau;o detto, 1~ errtluto di dedicare un intoro quindi fissare precieamente questo numero d’anni richiesti nonchì3
quelle azioui per cui si richie~lerA un tempo minore e di qulbuto.
v:11c11do wiilla 110rinJk flif!liirf.ratn. O r hJi«, ftnesto i p o t o s i , ~&JlChC! ill poreilen cerf:a sviJJcolnrai dalltt ferrea logica di siffatte deduzioni.
ftiwnto siuno :J~JtJJnisSil~ili ( i l cl10 f+ coUt4wvfwso ), RO t~rcseJJtwi0 scioii- Questi sforzi IJrbJJ culmiJJat0 JJolbb tlott,riJin flnll~tuJtolimitazione, p e r
tifcnmente uu intereSSe, che piih eSsere gr:mdiSSinJo, II:LJIJI~ prnti- cui si perviene a questa quadratura di circolo, cio8 che lo Stato,
namentc 1111 valore ambi somso. restando sovrano, ci08 non ammettendo alcnns forza capace di
Per il diritto pubblico invece, il faJnoso sillogismo - anche S O limitarlo, limita tuttavia se stesso, sottoponendosi ad una norma
JlOU lo si voglia interamente negare - si presenta coJJ uJI’iJnportaJJzJb che esso crea, ma che può, quando vuole, annullare. Chi scrive ha,
del tutto rovesciata: da assoluto diventa relativo; da originnrio, de- esso stesso, ceduto alla suggestione di quelle teoriche e cooperato a
rivato; da regola si trasforma in eccezione. Cosi, se ed in quanto quegli sforzi ; nè crede che siano stati sterili nB che siano da rite-
:clauiJi 1iJniti poteron essere prefissi all’attivitB di determinati or- JJersi intrinsecamente erronei. Non sterili, per&& servirono egregia.
gani di governo per garenzia di legitimi interessi individurbli, s i mente sotto l’aspetto JiJet.odico e sistematico; non erronei, ove si
ebbe in cib una possibilit% di norme obiettive generatrici di diritti integrino coli questa alt,rn proposizione implicita: che, cio&, non B
subiettivi del cittadino verso lo Stato (pih esattamente, verso uJJ dunque vero clJe la sovranitl dello Stato sia illimitata, ma che
organo d o l i o Sento) ed iim coJJseguontn difesa giuristlixioJJale, RJI- dobbn trovnro il SUO limik prccisnmente nel diritto. Senza di queste
die qJii, tidhvi~b, con rf3StrizioJJi ImJi grrbvi ( i t,ril~ilJJdi orflinrbrii riflww, noirio S i piii) IogimJnanto ~bJriJJwttfm3 i l vrblora di un liinito
11011 ~OSSOJJO Juodilioaro l’atto nJnJniJJistrativo nm S o l o coJ~oscorIJ0 la cfii eflicncia giuriflicn tlipenfla esclusivamente dalle volontà po-
in reln,zione all’ obbiotto dedotto in giudizio, mentre ltb giurisdizione testativa del subbiotto. che viene ad assoggettarsi ia quel limite?
nJuJuinistretiva che può annullare l’atto, viene arrestata solo perclJb Anche quando sussisteva l’istituto della schiavitù, il proprietario
l’atto stesso sia stato eJJJanst0 a nellTesercizio del potere politico * ). bene poteva iJnporre a se stesso ed aseicurare al suo schiavo alcuni
Ma, anche sorvolando su queste ed alere imperfezioni clJe atto- limiti, di natura nel tempo stesso sentimentale ed utilitaria, entro
stano le resistenze profonde che il diritto pubblico oppouo alla i quali esigere 1111 servizio od un:b fatica: forse per ciò nascevano
&eJJsione della strut,turn privatistica, ì: certo ohe questcb estensione diritti nello schiavo? SO bene che il problema non viene conside-
JJoJJ puh non considerarsi coJJJe eccezionale e subordinata. [ pro. r a t o i n Jnauiers eosl st!Jnplicistica, coJUe io l’ho e s p o s t o ; J n a h o
blemi fondamentali del diritko pubblico riJJJaJJgono intrinsccaJnente voluto cou ciò significare che a unlla giova IR teoria della autoli-
nl di fuori della :JpplinabilitA dei termini del sillogismo, tanto sotto mitazione, se Jton si stabilisce una legge per virth della quale lo ,
1’ aspetto dalla JJorJua, quant.0 - e piÌi -- flella dichiarazione spe- Stato venga ad essere castvetto nll’oaaervnnzrr. della n,orma che lo l i -
cifica del torto 0 della ragioJJe, coattivnJnoJJto f a t t a dall~autorith mitn. Or ì! proprio R questo purJto, che IIIIO dei piU grandi Maestri
dello Stato. conternporsnei, che 8 quella teoria ha dedicato i più ammirevoli
Ed è faoile rendersi conto A priori di tale iJJJpossibilit&. Se si contributi, è costretto ad avvolgersi fra le nubi di un confeesato
considerano i rapporti fra lo Stato e i cittadini, e si concepiscano misticismo, quando egli dichiara che la natura di quei problemi
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dere cotisi(?crnrsi nome a tttet<r&crirlion h ( JELLINER, 8nnfrkh~r0, Cap. biamo fatto un po* ( valga qui l’analogia coti ntolti grani di sale) come
S 1, 2, 2 ). (&icstn cottIès8iotte rende ittgittsftb l’:~aprezzu delle eaprcs. un astronomo, il quale avendo esattamente dcterntinat? i curatteri
violIi oi~410 fli~cslo n~ulorc? ritnltrovorn tai s u o i cottt.rtw?i?itori tli esser0 di uno stella pretenda di farli valere per tutti i corpi celek, o
dri * mnnovnli giuritlici * incaptwi di tnrttcrc ila prbrte i l o r o « ttto. come un biologo che le condizioni fondametttsli per la vita di ttn
Qchitti arnesi di lavoro ». La vrrith <i, ittvece, che a nessun giurista essere intenda tlcsutnere per mezzo dello stullio di una specie deter-
Ri puh rsgiottcvoltttettte chiedere il sacrificio di considerare al di minata, tanto peggio se scelta fra qnelle di uua più complessa e
IA del diritto nozioni e concetti da ctii dipendo la soluaiotte tisi progredita struttura.
problemi piìl fondrtmentsli (101 diritto che egli ì5 cltistnt~to a stiitliarc~. Or precistkmettte sotto l’aspetto della struttura tecnica, il diritto
[II tal cnso, sarebbe piìt coerente dire che dinanzi a quelle btwricre privato ò, incomparabilmente, più progredito, più perfezionato, piìt
il diritto cessa di esistere, non solo pei tttttnornli ma anche per gli c0mpl0880 degli altri ordini della fenomenologia giaridics, mentre
:t~tx*ltitotti. il (liritto ?mbblico interno è futtorn in uno dat,o di laboriosa forma-
N& per tAt.ro giova que~t> n,ltrn ttttcor ?>iìt tlislwrnta r i s o r s a , tli zione ed 8ncor plìt primitivo e ruditnetttsle & il diritto internazio-
ttcgtwe nddiritturtt gite nl (li f u o r i dell:t8 wwziotte orgn,nizz:ttu iln na,le. Ma, rrppttrtto ltcr qtteeto, noi ilobbiarno ovitare l’equivoco e
ttttn. nntorith sovrtttw t t o n Ri powtb dtwe t?irit.to. Oi:l R qucstn pntw l’errore, che provengano sia della pret.esa di costringere le forme
tlossnle estremn COnCltlSiOtte noti pochi 8011 pcrvetiuti per il diritto semplici negli schemi di forme complesse, sia dalla introduzione di
ittterttrtziottn.le ili c u i s i ì? uegatn l~csistettza; 8, p e r veri& si tlo- elementi tnetaginridici, se non metafisici, sia finalmente dallo sco-
vrebbe, per le stcese ragioni, dire che nott esiste netwnhe il diritto raggiamento fittslc di rinunziare ad uno etudio giuridico di quelle
pubblico interno, gesto che, come non si puh coattivamento fibre forme, solo perchb ad esse non si riattano i criteri del diritto privato.
o s s e r v a r e uun norma tici rapporti degli Stati fin loro, cos? ttott lo Nessttno penserA che io voglia e possasvolgere in questo luogo
si puh nei rapporti interni fra lo Stato sovrtbno e i suoi sudditi, 0 i criteri di questa IIIIOVR e necessaria ricostruzione dei caratteri
fra due organi sovrani <?ello Stato medesitno. MR, ripetiamo, nentt- del diritto, considerando quest’ultimo nei suoi dati più semplici e
clte tale risorsa demolitrice puh giovare; essa si tttettereblk iti pritnordiali, di guisa che quei caratteri possrtno adattarsi anche agli
nperto s t r i d e n t e c o n t r a s t o cnlln « rngion praticn z, che riconosce stati più elemenkbri della evoluzione giuridica, quali sori quelli in
(‘41 nttttnett,0, ttdln rwltt1, 1’ w4ifatottz:t, cos) di tttt diritto ittlrrtttwio- citi tti tjrovetto il diritto pubblico interno c, ancor piìt, quello in-
ttnln come di tttt tliritto ?~ul~l~liiw ittt:nrno P rii:ordornl~bo In protw:b t,wtt:~ziottsln. I’oRsinttto soltanto t~vvcrtiro, COII r n p i d i s s i t n i c e t t n i ,
tli q u e l tun~temtitico cl10 ditnostrnvn 011~ gli u c c e l l i tioti voltbuo. Di!1 qttnnto gi& irnplicitatnente si cotttictir nei pensieri sin qtti tnanifc-
resto, tli ?xwetloQso iti ptt~rndosso, Ai f i n i r e b b e c o l ttcgriru l’rsist~ettza stati. Certamente, cartattori proprii de? diritto sono e rimangono,
dello QtesQO i?irit,to privnto di cui i ctkpis:t~l(?i sono, per 17a~?~purtto, no1 s e m p r e e necesserinntente, una regola ohe ordina e coordina sotto
(liritto pubblico, dn cui (lerivano quelln legge e quel giudico e, itt tli sh le azioni clegti uomini come viventi in collettività 0 gruppi
gettert+le, quel dirit,to snbiett~ivo, da cui il diritto privato non pui) sociali, ed una forza per cui quella regola tende irresistibilmente ad
prescindere. attuarsi nelltb reali% . Senza queste due idee - norma e forza - non
I,n, veritA 6 cl10 bisogna hre un n,t.to di coraggio 0 eltieilcrsi si (131 t?iritt#o,
nh setnpliac, nì! complesso. Bens?, la formazione e quindi
ri8olutstnettte se quei cnratteri, i quali trai?izionsltttettte RO110 t3ttri. In nnturm e della ttortns e del18 forza che l’accompagna, debbono tra-
Imiti al dirit,to iti gPtterale, itoti Rintto 0Kettivntnettto quelli proprii aportarsi in 1111 tnotttento logico precedente B quello che IR dottrina
soltnnto del diritto ?>rivnto in flwwtlo pertte?zffto nf? wto xtccitio di pieno d o m i n a n t e ?)rivatistica tietta in considerazione e che suppone tte-
rrilrrppa c, come iliaettrttto, tli cott8olitlttziottc; tnrtttrn si ?wtrebbe Renztb ocwariamettto lo Stato, tanto ?)er la dichiarazione delle norma
grnnde ditI?colth dimostrare che, per i dirit,ti pritttit,ivi, Itegli stessi qttwto per IR cortzione che ne assicuri l’osservanza. Non è lo Stato
rapporti privati si risoontrano situazioni ben (liverse dalle attuali che genera il <liritto (neanche in quella msuiera di generazione
qtttanto nlla uortns rtd alla coercizione ststrtle, situnzioni che si avvi- contemporanea e reciproca, cui mi adattavo io stesso, iu altri scritti
cinano R quelle che oggi tormentano i pubblicisti. Noi giuristi ab. anteriori); ma, al contrario, lo Stato non B che una forma, per
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diritto nella sua fonaa piti elementare, e ci08 come la legge interna
quaiito progredit.8, di coiiviveuza giuritlico. sociale, la quale noti 8Rp-
di una data organizzazione collettiva, come quella regola che ne
pia.tuo ~ienncho s e p o s s a dirsi rleliuitiv:h. Auteriormente dio StAto
rlotermina e ne contlizio11tb Pesistenza. Hi incontrano qui, pertanto,
ucl tei11p0, ntt1~nluientc coi1 10 St:bto iioilo spzio, s i e b b e r o 6 s i
e si foa~louo, tauto il deter1niaismo inoccsnic:o della necessità, in cui
11n.iiiio a.ltre forme di couvivcnza piì1 semplici, 11011 concepibili Sol1z:b
si contiene quel tanto che il diritto deve consentire alle varie forze
uii:b ior propria orgsuizzasioue giuridico. sociale, per c11i ogni asso-
materiali che preuiono eulia societA, quando il determinismo spiri-
ciazioue, ogni coiiettivitB, persiuo nella forma semplicissima di uu:b
tuale della flnalit;i in cui si contiene quel tanto che il diritto deriva
coinuaioiw, no11 pii<) concepirsi sstratt.amente ui3 esistere rcaimei1ts
dalla voiontA 11mana consapevolmente indirizzata ad on fine onde
senza, 11na sua legge interne. Questa legge ci si presenta CO1118 Iib
razionalmente si sottopone alla Gscipliaa necessaria per ragginn-
c o n d i z i o n e deii’esistcaza di quella assooiazione ed ha quindi cou
gerio. Ed anzi questo fattore teleologico domina tutta la < Ideal-
sì! qiiella stessa forza ohe mantiene in vit,a I’associezione. La famosa
realt B che costituisce la sfera autonoma in cui vive il diritto, per
iu~ssimn RW tbt 8wal fctct afm di&, noii solauto per l a Congre.
vsla
cui mentre la costruxioiia giiiridics 2? tutta concettuale, essa trova
pxious dei Gesuiti, per cui fu prouuuziat~i~; di ogni 1bssociszioac
iiutb corrispondenza rigorosa nella roaltA empirica.
Jjiiì> e d e v e d i r s i che vi 0 1111 iuiuiit10 rii c!011tiizioui per, cui OARI) 0
R i a s s u m e n d o . 11 diritto pubblico doveva, per cominoiare es
deve essere iu quel dato modo o rio11 puì> essere. Jd’insicme di questa
sibilo, tiare a se stesso, ancor piìr che una kecnioa, starei per dire
regole p d e l l e forzr corrispontlrnti, coilt,iililn,llrelrte generate 41% ogni
IIJI~ mentalith gioritlica. Q u e s t o f u l ’ o b b i e t t o d e i p r i m i s f o r z i ;
dtivitil iut~eriwiaun, di cnrat)tere a s s o c i a t i v o , tlA Inogo a tlltta, Illla
questa fu la prima e pregiudiziale preocoupazione di ahi parlava 0
meccanica oompiicat~issima, per c11i esse sono sopraffatte 0 soprai.
scrivevtb or B un quarsutennio. Si dovette u andare a souoia D ; ~$3
fanno, si combinano, si 11rt8apo, si oiitlouo, si eqiiilihrauo, in guisa
Ibitra scuola, di diritto avevamo fuor che quella del diritto privato.
da veair costituendo mano mano forme superiori, riassunte in dcfi-
Ma, nei tempo stesso, siu d’allora si avvertiva la necessità specifica
nitiva nella struttura massima per autorit&, 9 compiessitR che chia-
di tenersi in stretto rapporto, meno che con testi di legge, con i
miamo Stato, colla 8118 costitozione, con le 8118 idggi, la sua sovranità.,
principii, con gli istituti, coi sistema in cui essi trovano la loro
la s11a coazione. Questa orgnuizzazione statale ha poi una vocaziouo
unitA; si restavs, qiiindi, in 11118 sfera piì1 astratta 8 più generale.
irresist.ibiie uel senso di subordinare a SB stessa tutte le orgrtaizza-
lt: mentre l’adoperare schemi e metodi privatistici dava ai giuspnb-
xioiii comprese in essa 0 tli farla nppnrirn conio derivate tlnJh Sm
biioisti 1ii~‘eiluc~bxi0l1o giuri(licu, rivolava, nel tempo stesso, con.
:hut,oritA: si considwiuo, $1~1 csvnipio, i rctpJWrti frlb Uon11IlIe e St.4x.t 0 :
trasti iion CouiJ~oJlil~iii c iaciine JIO~ colmabiii; 0, :bttraverso queete
ql\e8t? tilt (1s
imogwcrato prcterrde t~ri1sf0rll1:brsi gcnitoro
in ! Mn il
diflicoitA particolari, si svilnppavano i mezzi tecnici specificamente
ginrista,, bcil iuugi dal ceciere 1b t a l e s11ggcstior1e ~:oilettivs, devo
occorrenti per snperar quelle, ricevendo la spinta verao più radicali
reagire contro di essa come contro 11u’al)pareuza c11i non corri.
trasformazioni. Metodicamente, essi, i giasp11bblicisti, a ciò furono
sponde in realt& ed aver sempre presente che 170rgsnizsfbziono mas.
indotti dalla special0 loro necessità. di consi<lerare quel termiue te-
siim, Stato, non è che l’effetto ultimo di iimb serie indefinita di
leologioo, cui fu acceumbto, come intermedio fra la positivitil empi-
organizzazioni miuori, fra loro st.esse gra<luatB cliversamente Jw
rica, propria tiel diritto privato nella sua gloriosa cristallizzazione
imbggiore 0 minore seinpiieit:ì~ di strnttura, fino ad arrivare a fornw
finale, e la trascendenza 1netaflsica che si trova all’altro polo e a cui
dei tutto elementari. Non tlivers:ameute, clri ha 1:~ visione finale di
rioa si SO11 sottratti anche i grandi inaestri della scienza nostra. Il
1111 gru11 fiuiiie che si :bvria verso In swb foce u01i devo tliiuonticaro
giovanissi1no professore, inaagurando la sua carriera universiteria,
cl1n q u e l l a m a s s a d7:1cqiit+ nmestosa e lmg1litJwb, h st:bts costitiiita
ebbe 1:b cOluJ~l0sSib intuizione di queste iiecessit8; ed ora, mentre volge
dai contributo di vene sot.tilissi1ue 0 di Iwdesti riiseelii afllnenti c
ai tr1blllOlltO l’attivitA 8118, ha lo spirituale conforto di vedere, del rac-
c~0ntl11ei1ti in 11na
v~bstissin~n estensione geogrnflcn.
colto, ohe buona fu la semcnta e diritta IS fatica.
LR forza, 0, se cosl vuoisi, quella coazione che resta pur sempre
inseparn.biie dail’ idea di diritto si contiene, come abbiamo gih detto,
in quel lwesupposto inetlesiiuo da, ciii d e r i v a m m o l a n o z i o n e d i