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- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" – 1° parte

Al di là di ciò che si sente dire e che si è abituati a leggere, gli eventi casuali si evolvono rispettando
poche ma fondamentali leggi. Una di queste è la cosiddetta "legge del terzo", che ricorre
spessissimo negli scritti dei vari studiosi.
Ma cos’è la legge del terzo e cosa stabilisce?
In breve, essa stabilisce che in un ciclo teorico relativo alla combinazione cui si fa riferimento,
l’intera rosa degli eventi si distribuisce in ragione di 2/3 "si" ed 1/3 "no". Nel secondo ciclo,
l’insieme delle combinazioni facenti parte del gruppo di quelle assenti nel primo ciclo, rispetta
anch’esso la legge del terzo, vale a dire che i 2/3 usciranno ed 1/3 no, e così via per i cicli
successivi.
Ciò avviene ineluttabilmente, fatte salve piccole fluttuazioni insignificanti ai fini complessivi.
L’enunciazione della legge è estremamente semplice come abbiamo visto, eppure si tratta di un
principio alla cui base c’è l’essenza del calcolo delle probabilità, materia abbastanza ostica e per
certi versi non facile da comprendere appieno.
Vediamo perché la legge cui abbiamo accennato ha "bisogno" del calcolo delle probabilità.
Innanzitutto bisogna conoscere esattamente i valori di probabilità semplice, favorevole e contraria,
dell’evento in esame. Conosciuti questi (in particolare quelli di probabilità contraria), bisogna poi
conoscere il modo per calcolare la probabilità composta, cosa determinante ai fini della spiegazione
matematica della legge del terzo. Rimandando magari ad una prossima serie di puntate dedicate
espressamente alla matematica dell’"incertezza" i fondamentali del calcolo delle probabilità e del
calcolo combinatorio, riferiamoci a cose scontate, che sono bagaglio culturale di tutti gli
appassionati del gioco del Lotto. Le cose che seguono sono pertanto delle nozioni che non staremo
a spiegare nel dettaglio.
Prenderemo in esame la sorte dell’estratto semplice e dell’ambo secco, le combinazioni più care ai
giocatori.
Tutti sanno che il regolamento del gioco del Lotto prevede l’estrazione di 5 numeri senza
reimbussolamento da una massa di 90. L’evento più semplice è quindi l’estratto, cioè azzeccare uno
dei 5 numeri tirati fuori dall’urna. La probabilità favorevole di un evento si calcola tenendo conto di
una frazione al cui numeratore si pongono i casi favorevoli ed al denominatore quelli possibili. Nel
caso dell’estratto semplice sappiamo che i casi favorevoli sono 5 e quelli possibili 90. La probabilità
semplice è quindi pari a 5/90, frazione che semplificata diventa 1/18. Se si gioca un numero per
estratto su una ruota si ha una probabilità favorevole e 17 contrarie. La probabilità contraria è infatti
pari a 17/18 (ovvero 85/90), dal momento che la somma delle due probabilità, favorevole e
contraria, deve essere 1. Infatti:

Saliamo di livello e passiamo alla sorte dell’ambo secco.


Innanzitutto dobbiamo conoscere il valore da inserire al denominatore della frazione che definisce
la probabilità. Esso è pari a 4005, perché tante sono le combinazioni binarie che si formano con i 90
numeri singoli. Ora quanti ambi si formano con i 5 estratti di una qualsiasi estrazione? Tutti sanno

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che sono 10, quindi le frazioni che definiscono i valori di probabilità favorevole e contraria
dell’ambo secco sono:

è probabilità favorevole,

è probabilità contraria.
Questi valori, sia quelli dell’estratto che quelli dell’ambo, si riferiscono alla probabilità che
giocando un solo numero o un solo ambo si vinca nell’estrazione in cui si gioca.
Poniamoci ora la seguente domanda: se scelgo un numero e lo gioco per 18 estrazioni consecutive
che probabilità ho che questo numero esca in una qualsiasi di queste 18 estrazioni? Qui si passa
dal concetto di probabilità semplice a quello di probabilità composta. Questa si calcola
moltiplicando tra loro le varie probabilità semplici. Nel caso quindi dobbiamo calcolare che
probabilità di verificarsi ha l’evento della NON estrazione dell’estratto nell’ambito di 18 estrazioni
consecutive. In pratica bisogna moltiplicare per se stessa 18 volte la frazione 17/18; equivale a dire
elevarla alla 18° potenza:

E’ ovvio che la probabilità cercata sta nel complemento all’unità del valore appena trovato:

1 - 0,357417 = 0,642583
Scegliendo un numero qualsiasi e giocandolo 18 volte consecutive abbiamo circa 64 probabilità su
100 di vederlo sortire in una qualsiasi delle 18 estrazioni. Non a caso abbiamo scelto di calcolare la
probabilità di sortita di un numero in 18 estrazioni. Questo perché 18 rappresenta l’inverso della
frazione di probabilità favorevole dell’estratto semplice. Questa operazione ci indica quello che
viene definito ritardo naturale, il ciclo teorico di frequenza della combinazione in esame, vale a
dire l’intervallo entro il quale tutti i 90 numeri dovrebbero uscire dall’urna se il regolamento non
prevedesse il reimbussolamento ad ogni estrazione di 5 numeri (infatti 5 x 18 = 90). Il ciclo teorico
dell’estratto secco è quindi 18 estrazioni, mentre quello dell’ambo è 400,5. Facciamo la stessa
operazione con la probabilità che ha un ambo di sortire in un’estrazione qualsiasi di 400,5
consecutive:

1 - 0,367419 = 0,632581
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La probabilità di veder sortire l’ambo scelto nell’ambito di 400,5 estrazioni è pari a circa il 63%.
C’è una differenza di un’unità percentuale rispetto a ciò che la matematica stabilisce per il ciclo
dell’estratto. E’ una differenza che può sembrare insignificante ma che invece stabilisce che una
certa diversità di comportamento deve esistere tra le due sorti considerate.

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- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" – 2° parte

Nell’articolo precedente abbiamo stabilito i valori di probabilità, favorevole e contraria, che si


assegnano alle combinazioni dell’estratto semplice e dell’ambo su due numeri, questo limitatamente
all’ambito di un ciclo teorico (18 estrazioni per l’estratto semplice e 400,5 estrazioni per l’ambo su
due numeri). Ricordiamole:

ESTRATTO SU UN NUMERO

è probabilità favorevole

è probabilità contraria

AMBO SU DUE NUMERI

è probabilità favorevole

è probabilità contraria.

Poniamoci ora le seguenti domande:


1. Dopo 18 prove, quanti numeri tra i 90 non saranno usciti?
2. Dopo 400,5 prove quanti ambi dei 4005 non saranno usciti?

Le risposte le troviamo nelle seguenti proporzioni:

1. (17 : 18)18 = x : 90 x = 1718 x 90 : 1818 = 32,167…


2. (399,5 : 400,5)400,5 = x : 4005 x = 399,5400,5 x 4005 : 400,5400,5 = 1471,515…

Dopo 18 prove troviamo che circa 32 numeri tra i 90 saranno rimasti assenti (più o meno il 36%).
Dopo 400,5 prove circa 1472 ambi tra i 4005 possibili non saranno usciti (quasi il 37%).

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Passiamo al ciclo successivo. Ovviamente gli esponenti diventano 36 (18 x 2) per l’estratto e 801
(400,5 x 2) per l’ambo:

Dopo due cicli teorici circa 11 numeri sui 90 iniziali e 541 ambi sui 4005 iniziali rimangono
assenti. Ora se andassimo ad eseguire il rapporto tra gli assenti del secondo ciclo e quelli del primo
ciclo avremmo le stesse identiche percentuali assegnate dal calcolo delle probabilità al rapporto tra
quelli del primo ciclo nei confronti del totale della massa considerata, cioè 90 per l’estratto e 4005
per l’ambo. Infatti:

ESTRATTO

AMBO

Se proseguissimo con il calcolo nel terzo ciclo, poi nel quarto e così via, otterremmo le stesse
identiche proporzioni tra un ciclo e l’altro. Ebbene, sostanza delle cose è che per l’estratto la legge
di probabilità stabilisce una ragione del 35,7% di assenze ciclo per ciclo e del 36,7% per l’ambo.
Queste percentuali vengono "tradotte" non del tutto correttamente dagli studiosi come "un terzo"
(forse perché è facile fare 90/3 oppure 4005/3), cosa che come abbiamo visto non corrisponde alla
realtà stabilita inequivocabilmente dalla matematica probabilistica. Il discorso comincia a farsi
interessante, perché entriamo nel campo dei ritardi, i quali, visti dall’ottica di questo principio,
evidenziano spunti molto interessanti, soprattutto per ciò che concerne la sorte dell’ambo.

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- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" – 3° parte

Sulla base di quanto finora detto possiamo quindi schematizzare il tutto in una tabella che contenga
i valori delle residue combinazioni ciclo per ciclo, così come stabilito mediante il corretto calcolo
delle probabilità.
Partiamo ovviamente con l’estratto.
Ricorderete che la probabilità favorevole dell’estratto semplice su un solo numero è pari ad 1/18,
quindi un ciclo completo è di 18 estrazioni. In tale intervallo, se non ci fosse il reimbussolamento,
tutti e 90 i numeri vedrebbero la luce, ma così non è; quindi in 18 estrazioni ci saranno numeri non
sortiti affatto e numeri estratti una o più volte. Abbiamo visto che la matematica probabilistica ci
indica una ragione di "assenze" ciclo per ciclo pari a circa il 35,7%.
Supponendo allora un qualsiasi momento "zero" d’inizio osservazione, i 90 numeri iniziali si
palesano secondo la seguente progressione:

PROBABILITA’ DI QUANTITA’ QUANTITA’


CICLO ESTRAZIONI
NON SORTE SORTITE NON SORTITE

0 0 1 0 90

1 18 0,357417237 57,83244869 32,16755131

2 36 0,127747081 78,50276270 11,49723730

3 54 0,045659009 85,89068921 4,10931079

4 72 0,016319317 88,53126149 1,46873851

4,37 78,725237 0,011111111 89,00000001 0,99999999

5 90 0,005832805 89,47504754 0,52495246

6 108 0,002084745 89,81237294 0,18762706

7 126 0,000745124 89,93293886 0,06706114

8 144 0,00026632 89,97603119 0,02396881

9 162 9,51874E-05 89,99143313 0,00856687

10 180 3,40216E-05 89,99693805 0,00306195

11 198 1,21599E-05 89,99890561 0,00109439

11,22 202 9,67467E-06 89,99912928 0,00087072

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Ai fini di una piena comprensione da parte dei lettori meno esperti, chiariamo il significato dei
valori della tabella suesposta.
Nella 1° colonna abbiamo il progressivo dei cicli considerati, quantificato in estrazioni nella 2°
colonna; la 3° colonna riporta un valore di probabilità, che è quello favorevole al verificarsi della
NON estrazione dell’estratto entro il limite di prove evidenziato dalla riga corrispondente.
Vale la pena soffermarci un attimo su questo punto facendo un esempio.
Se consideriamo una quantità di 72 estrazioni consecutive, un numero ha una probabilità di NON
sortire di 0,016319317 che, tradotto in percentuale, vuol dire circa l’1,63%. Quindi un numero per
estratto semplice su una ruota ha una probabilità di sortire in 72 estrazioni pari a 0,983680683,
circa il 98,37%. Chiaro? La 4° colonna riporta la quantità di numeri sortiti dei 90 iniziali fino al
raggiungimento del numero di prove della relativa riga. La 5° colonna, infine, è quella "inversa" alla
4°, dal momento che riporta la quantità di numeri rimasti assenti fino a quel momento.
Abbiamo poi evidenziato due righe in particolare, quella riguardante circa 79 estrazioni (poco più di
4 cicli teorici) e quella riguardante 202 estrazioni (poco più di 11 cicli). Per quei pochi che non ne
avranno compreso il motivo diciamo che circa 79 estrazioni è il cosiddetto ritardo "normale", cioè
il tempo espresso in quantità di prove affinché rimanga teoricamente in piedi, vale a dire ancora da
estrarre, una sola delle combinazioni iniziali (in proposito, per un approfondimento del significato
di ritardo normale, si veda l’opera del Samaritani "La Teoria dei Ritardi"). 202 estrazioni invece
rappresenta il ritardo massimo riscontrato nella pratica finora nella storia del gioco del Lotto, dal
famoso 8 sulla ruota di Roma a cavallo tra gli anni ’30 e ’40 (l’unico caso ad andare oltre le 200
estrazioni di ritardo
Torniamo all’aspetto più tecnico di quanto andiamo esponendo, evidenziando come per quanto
possiamo allungare a dismisura la quantità di prove ("N" tendente all’infinito), rimarrà sempre e
comunque un minimo valore di probabilità residua, ciò a dimostrazione del fatto che la certezza
dell’evento non esiste. Logicamente più cresce la quantità di prove e più è improbabile che si
verifichi l’evento della NON estrazione, ma fino a che punto possiamo spingerci per avere il
massimo grado di sicurezza di non imbatterci in quello"alito" di probabilità residua? Secondo il
grande Guido Manfredonia, che spesso si è occupato del problema dei massimi ritardi teorici,
interpretando la legge unica del Caso, "gli eventi che hanno una probabilità sufficientemente
piccola non si verificheranno mai". Ma "sufficiente" che vuol dire? A quante prove corrisponde la
sufficienza minima? Secondo lo scomparso esperto, la probabilità trascurabile nel gioco del Lotto si
aggira intorno ad 1/1.000.000, e questo valore, relativamente alla sorte dell’estratto su un numero,
lo si ottiene intorno alle 242 estrazioni di ritardo (poco più di 13 cicli). Sarà questo il massimo
teorico possibile, il limite oltre il qual è quasi impossibile andare? Nessuno può dirlo, la teoria delle
probabilità ammette le cosiddette fluttuazioni, casi cioè che possono sconfinare quelli che sono i
limiti "aspettabili". Certo è che su scala umana, nell’arco di vita di un giocatore ben difficilmente si
assisterà a casi che superino le 180/200 estrazioni di ritardo. In proposito basti pensare che su un
totale di circa 300.000 numeri finora estratti nella storia di più di 7000 prove effettuate si sono
riscontrati solo 8 casi di numeri che hanno raggiunto o superato quota 180 estrazioni di ritardo, e
solo una trentina hanno raggiunto o superato le 160. Per ora, ai fini delle nostre dissertazioni
sull’argomento che stiamo trattando, ci atteniamo ai fatti realmente accaduti, verificatisi
statisticamente, pertanto rileviamo che la legge di probabilità ci dice che alla 202° estrazione di
ritardo, dei 90 numeri iniziali ne "rimangono" teoricamente 0,00087072. Tenete presente questo
valore, ci servirà per una sorta di comparazione che effettueremo più avanti.

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- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" – 4° parte

Il 23 Ottobre del 1941, tra gli altri, sulla ruota di Roma uscì il numero 8. Tuttora questo evento è
ricordato dalla totalità degli addetti ai lavori, e il perché lo saprete certamente. Questo numero uscì
in seguito ad una serie di estrazioni negative che durò per ben 202 prove. All’epoca si disse che
Mussolini in persona diede ordine di far "togliere" il bussolotto dell’8 (fa pure rima!) dall’urna
perché le entrate che derivavano dalle continue puntate dei giocatori su questo numero servivano
per alimentare le disastrate casse dello Stato, provate dall’impegno bellico. Ovviamente era pura
fantasia, se solo si pensa che prima delle famose 202 estrazioni c’erano stati diversi casi di numeri
che avevano tardato a vedere la luce per 180/190 e più estrazioni di seguito. Ma si era in altri tempi,
e forse anche la cultura specifica di non eccelso livello faceva evidentemente la sua parte sulla
credulità popolare.
Se eleviamo alla 202° potenza il valore di probabilità sfavorevole dell’estratto semplice otteniamo:

Questo valore indica la probabilità che un numero per estratto NON esca per 202 prove consecutive.
Tradotto in termini più semplici, se ci si domanda a priori quante probabilità si hanno di cogliere
almeno un successo con un numero in 202 estrazioni, la risposta è:

1 – 0,00000967 = 0,99999033;

Vale a dire che mediamente 999.990 volte su 1.000.000 si coglierà il successo in 202 prove. E’ una
probabilità altissima, assimilabile ad una "quasi" certezza, ma che però non preserva il giocatore da
forti delusioni. D’altronde basta pensare che per avere più del 50% di probabilità di cogliere un
successo di estratto su un numero a ruota bastano teoricamente solo 13 estrazioni:

Nell’ambito di un intero ciclo teorico di frequenza, vale a dire 18 estrazioni, come lo si può
evincere facilmente dando uno sguardo alla tabella pubblicata nel precedente articolo, la probabilità
di cogliere il successo sale a più del 64%.
La scorsa volta vedemmo come in corrispondenza della 202^ estrazione negativa, mediante il
calcolo delle probabilità, si può dire che in teoria dovrebbero rimanere 0,00087072 "numeri" dei
novanta iniziali. Dicemmo poi che questo valore possiamo assumerlo empiricamente come
riferimento per eventuali confronti con altre sorti. In pratica ci domandiamo: se per l’estratto si è
giunti ad una "rimanenza" di 0,00087072 numeri in corrispondenza del massimo ritardo statistico di
202 estrazioni, questo stesso residuo in corrispondenza di quale ritardo trova riferimento per le altre
sorti? Riferiamoci alla combinazione più giocata in assoluto, quella dell’ambo. La seguente tabella
è identica a quella mostrata nel precedente servizio. Ovviamente sono cambiati i parametri di base
perché cambia il valore di probabilità:

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QUANTITA’ QUANTITA’
CICLO ESTRAZIONI PROBABILITA’
SORTITE NON SORTITE

0 0 1 0 4005

1 400,5 0,367419688 2533,484151000 1471,515849000

2 801,0 0,134997227 3464,336106700 540,663893300

3 1201,50 0,049600639 3806,349441200 198,650558800

4 1602,00 0,018224251 3932,011873770 72,988126230

5 2002,50 0,006695949 3978,182725460 26,817274540

6 2403,00 0,002460223 3995,146805369 9,853194631

7 2803,50 0,000903935 4001,379742307 3,620257693

8 3204,00 0,000332123 4003,669846050 1,330153950

8,28 3318,1172 0,000269688 4004,000000010 0,999999990

9 3604,50 0,000122029 4004,511275251 0,488724749

10 4005,00 4,48357E-05 4004,820432905 0,179567095

11 4405,50 1,64735E-05 4004,934023514 0,065976486

12 4806,00 6,05270E-06 4004,975758940 0,024241060

12,32 4936,00 4,37324E-06 4004,982485174 0,017514826

13 5206,50 2,22388E-06 4004,991093357 0,008906643

14 5607,00 8,17098E-07 4004,996727524 0,003272476

15 6007,50 3,00218E-07 4004,998797628 0,001202372

15,32 6136,60 2,17408E-07 4004,999129380 0,000870720

Come per la tabella dell’estratto, abbiamo analizzato la situazione stabilita dalla teoria ciclo per
ciclo, inserendo dove utile degli "intermedi". Possiamo notare ad esempio che il cosiddetto Ritardo
Normale dell’ambo è fissato in circa 3318 estrazioni, corrispondenti a 8,28 cicli teorici, mentre
per l’estratto esso è pari a 4,37 cicli. Già questa semplice constatazione può servire a qualcosa,
perché si dimostra che la pretesa di stabilire il massimo ritardo teorico di ogni combinazione
esprimendolo con una quantità invariabile di cicli di assenza è fuorviante. I nostri nonni, ma anche i
nostri padri (e ancora oggi qualche nostro contemporaneo) pretesero di stabilire in 10/11 cicli il
ritardo massimo teorico di ogni combinazione. Poi qualcuno disse che si poteva arrivare anche a 12.
Tradotto in estrazioni, si affermava quindi che l’estratto poteva arrivare ad un ritardo massimo
compreso tra 198 (11 cicli) e 216 (12 cicli). Per l’ambo si poteva stabilire un massimo teorico
compreso tra 4405 (11 cicli) e 4806 (12 cicli). In realtà questo modo di operare soddisfa fino ad un
certo punto, perché se da un lato è vero che i massimi statistici finora incontrati rientrano più o

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meno in questi intervalli (202 l’estratto e 4936 l’ambo), dall’altro bisogna rilevare che non c’è
alcuna legge matematica che vieti il superamento di questi limiti, tant’è vero che altri tipi di
combinazioni hanno superato di parecchi cicli questi limiti empirici. La differenza sta nel fatto che
le combinazioni "secche" (l’estratto su un numero, l’ambo su due numeri e così via) sono diverse da
quelle "complesse" (estratto su più numeri etc.), quindi il criterio empirico, dettato solo ed
esclusivamente dalla constatazione che quei limiti statisticamente non si sono quasi mai verificati,
possiamo accettarlo in via di massima per le combinazioni semplici ma non per quelle complesse.
Ma anche questo è discutibile.
All’inizio degli anni ’80 si stava rendendo evidente, nella tabella dei ritardi dell’ambo, la coppia
costituita dai numeri 44 e 80, la cui assenza su una qualsiasi delle dieci ruote si stava
approssimando ai limiti statistici prima conosciuti. In precedenza si erano avuti casi che avevano
raggiunto le 534 e le 584 estrazioni di ritardo. Si disse che quei limiti erano da considerarsi quasi
"invalicabili". Il ciclo teorico di frequenza dell’ambo su Tutte è di 40,05 estrazioni. Già quei due
casi avevano sfondato il tetto dei 13 e dei 14 cicli di assenza, peraltro in tempi abbastanza "recenti",
quindi non ci si poteva aspettare che un rapido azzeramento del ritardo dell’ambo 44-80. Ebbene,
sostanza delle cose è che quell’ambo raggiunse la ragguardevole quota di 631 estrazioni di assenza
prima di uscire dall’urna. Vale a dire quasi 16 cicli di ritardo. Usando il ragionamento alla
Samaritani, volendo rapportare il ritardo di 631 prove ad una sola ruota, sarebbe come avere un
ambo che tardi su una ruota per 6310 estrazioni!
In seguito si disse che si trattava di una enorme eccezione e che un ritardo del genere probabilmente
non si verificherà più, almeno per qualche secolo. Non saremmo pronti a giurarci su questo.
Facciamo intanto notare che quel ritardo assume nuova logica se il calcolo del massimo teorico
viene fatto rapportandolo alla quantità residua dell’estratto secco in corrispondenza del relativo
massimo statistico:

RESIDUO ESTRATTO: 0,00087072 ~ 202 estrazioni

RESIDUO AMBO: 0,00087072 ~ 6136,6 estrazioni

Potremmo sbagliarci, ma possiamo stabilire il limite teorico dell’ambo a ruota nella quota
suesposta. Ovviamente, per dedurre il ritardo massimo teorico dell’ambo su Tutte con il
ragionamento di Samaritani, dividendo per 10 si ottiene:

6136 / 10 = 613,6;

E’ un valore molto più prossimo alla realtà statistica dell’ambo secco a Tutte di quelli finora
considerati. Ma c’è qualcosa da correggere, il ragionamento della divisione per 10 non è del tutto
esatto.

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- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" – 5° parte

Dopo aver visto le tabelle riguardo le sorti dell’estratto singolo e dell’ambo secco, in questa
occasione ci occupiamo della sorte dell’ambo a Tutte. I valori di probabilità favorevole e contraria
di questa combinazione sono i seguenti:

Se ne deduce che il Ritardo Naturale, cioè il cosiddetto ciclo teorico, è di 40,05 estrazioni. Come
abbiamo accennato negli scorsi appuntamenti, il ritardo massimo statisticamente registrato per
questa combinazione è stato di 631 estrazioni. Questa quantità di estrazioni negative corrisponde a
circa 15,15 volte il ciclo teorico di frequenza.
Ma vediamo la solita tabella:

QUANTITA’ QUANTITA’
CICLO ESTRAZIONI PROBABILITA’
SORTITE NON SORTITE

0 0 1 0 4005,000000000

1 40,05 0,363238303 2550,230598000 1454,769402000

2 80,10 0,131942065 3476,572031700 528,427968300

3 120,15 0,047926412 3813,054721700 191,945278300

4 160,20 0,017408708 3935,278122920 69,721877080

5 200,25 0,006323510 3979,674343710 25,325656290

6 240,30 0,002296941 3995,800751596 9,199248404

7 280,35 0,000834337 4001,658480624 3,341519376

8 320,40 0,000303063 4003,786232174 1,213767826

8,19 328,07 0,000249635 4004,000212615 0,999787385

9 360,45 0,000110084 4004,559113030 0,440886970

10 400,50 3,99868E-05 4004,839852967 0,160147033

11 440,55 1,45247E-05 4004,941828464 0,058171536

11
12 480,60 5,27594E-06 4004,978869870 0,021130130

13 520,65 1,91642E-06 4004,992324727 0,007675273

14 560,70 6,96118E-07 4004,997212047 0,002787953

15 600,75 2,52857E-07 4004,998987309 0,001012691

15,15 606,72 2,17428E-07 4004,999129202 0,000870798

15,32 631,00 1,17675E-07 4004,999528711 0,000471289

Anche in questo caso abbiamo evidenziato con colore diverso le celle che riportano valori
particolarmente interessanti. Innanzitutto il Ritardo Normale dell’ambo secco a Tutte è attestato
intorno alle 328 estrazioni (circa 8,2 cicli). Abbiamo poi evidenziato la riga corrispondente a 15,15
cicli di assenza (circa 607 estrazioni) perché il valore delle residue combinazioni (0,0008707…)
corrisponde grossomodo al residuo raggiunto dalla sorte dell’estratto semplice in concomitanza del
massimo ritardo raggiunto da questa combinazione (202 estrazioni).
La scorsa volta effettuammo una comparazione di massima tra il residuo dell’estratto semplice e
quello dell’ambo a ruota, evidenziando che il ritardo di 202 estrazioni dell’estratto corrisponde a
circa 6136 per l’ambo a ruota. Da questo valore poi, ragionando alla Samaritani (dividendo per 10 il
ritardo dell’ambo a ruota), concludemmo che l’ambo a Tutte poteva tardare per 613 estrazioni. Un
valore molto prossimo a quello che si è poi verificato statisticamente.
Riprendiamo i valori delle residue combinazioni in corrispondenza dei massimi ritardi registrati
riguardo le tre combinazioni finora analizzate:

RESIDUO RITARDO
ESTRATTO 0,00087072 202
AMBO A RUOTA 0,017514826 4936
AMBO A TUTTE 0,000471289 631

Come possiamo notare facilmente, il residuo più basso è stato raggiunto dall’ambo a Tutte. E’ a
questo allora che ci riferiamo per la comparazione con le altre sorti. In pratica: se l’ambo a Tutte ha
raggiunto un ritardo di 631 estrazioni in corrispondenza del quale si aveva un residuo ancora da
"estrarre" pari a 0,000471… combinazioni, rapportando questo stesso residuo alla sorte dell’ambo a
ruota e a quella dell’estratto semplice quale ritardo si sarebbe ottenuto? Ecco la corrispondenza:

RESIDUO RITARDO
ESTRATTO 0,000471 213
AMBO A RUOTA 0,000471 6382
AMBO A TUTTE 0,000471 631

Come si vede, se da un lato abbiamo uno scostamento leggero per ciò che concerne il ritardo
dell’estratto semplice (202 contro 213), dall’altro abbiamo una differenza notevolissima per quanto
riguarda il ritardo dell’ambo a ruota (4936 contro 6382).

12
- PROBABILITA’ E LEGGE DEL "TERZO" – 6° parte

(bassa probabilità = non impossibilità)

Il recentissimo caso del ritardo nella riproduzione dell’ambo a Tutte nella terzina 26-41-88 ha
suscitato non poca meraviglia presso gli addetti ai lavori, oltre che presso alcuni giocatori. Questa
terna di numeri infatti ha tardato per ben 288 estrazioni consecutive, prima di tornare a fornire la
coincidenza binaria su una qualsiasi delle dieci ruote.
Questo ritardo, a priori, sarebbe stato certamente giudicato quasi impossibile da riscontrare, e ciò
per diversi motivi.
Primo perché, obiettivamente, si è trattato di un livello d’assenza che si può definire realmente
eccezionale, fuori dalla norma e al di là di ogni ragionevole e prudente previsione. Il secondo
motivo è quello che si veniva già da un record stabilito con la terzina che cronologicamente
precedeva quella super ritardata che abbiamo detto. La terzina 48-53-72 stabilì, infatti, il record
uscendo il 10/10/2001 dopo un’assenza durata 232 estrazioni (incrementando di 9 lunghezze quello
che era il massimo fino ad allora conosciuto). Il suo posto in testa alla graduatoria di riferimento fu
preso dalla 26-41-88, testa della graduatoria che questa terzina non avrebbe più mollato fino al
14/12/2002, stabilendo tra l’altro (se le nostre analisi non ci ingannano) anche il massimo ritardo
relativo per formazioni del genere: 125 estrazioni al primo posto della graduatoria. Inoltre anche il
rapporto fra il ritardo cronologico e quello relativo ha rappresentato, se non erriamo, un record
assoluto, con un indice pari a 125/288 = 0,434.
Con una similitudine che forse rende meglio l’idea, è come se dopo il famoso 8 di Roma, che nel
1941 terminò la sua corsa al contrario dopo un’assenza di ben 202 estrazioni, il numero che ne prese
il posto in prima posizione della graduatoria dei ritardi di ruota avesse stabilito anch’egli il record,
andando ben oltre quanto stabilito dal suo predecessore.
Chi scommetterebbe un centesimo che si possano verificare cose del genere? Nessuno o quasi.
C’è peraltro da notare che il "caso" è passato quasi "inosservato" presso la maggior parte dei
giocatori, nonché dei presunti studiosi. Come mai? Si fosse trattato di un numero che avesse
raggiunto le 200 estrazioni di ritardo, mettiamo la mano sul fuoco (anzi, tutt’e due!), si sarebbe
gridato allo scandalo, ad una manovra per spillare soldi ai giocatori, si sarebbe certamente
ipotizzato di una truffa da parte del Banco o di chissà cos’altro. E non parliamo delle sciocchezze
che saremmo stati costretti a leggere, ad opera di una moltitudine di sedicenti studiosi. Eppure le
200 estrazioni di ritardo eventualmente raggiunte da un estratto sarebbero solo parzialmente
paragonabili alle 288 raggiunte da questa terzina. Pensate un po’!
Effettivamente la probabilità che si verifichino casi del genere è molto bassa, ma il fatto stesso che
queste probabilità così basse abbiano poi trovato riscontro nella realtà oggettiva delle estrazioni
dovrebbe far riflettere il giocatore che fonda le proprie fortune sui ritardi:

il fatto che certi eventi siano altamente improbabili non deve significare si tratti di impossibilità!

Troppo spesso invece si preferisce pensare che certe cose siano impossibili da riscontrare (ricordate
che anche l’acqua calda può ghiacciare…), forse per una sorta di autoconvincimento indotto dalla
paura di trovarsi impelagati proprio in quel caso fuori dalla norma e che magari si sta seguendo. E’
un comportamento rischioso, che può portare alla rovina, perché prima o poi un caso del genere lo
si potrà trovare sulla propria strada.

13
Ma vediamo perché il ritardo di 288 estrazioni di una terzina per ambo a Tutte è un caso fuori dalla
norma (e ciò non vuol dire che a priori sarebbe stato giudicato impossibile a verificarsi).

La probabilità dell’ambo in terzina a Tutte è di:

Se ne deduce che il Ritardo Medio di Attesa è pari a:

1/0,07084 = 14,12 estrazioni

E’ quello che comunemente viene definito come "ciclo teorico". Da notare che da altre parti questo
tempo viene quantificato in 13,66 estrazioni. E’ evidente che la differenza è data dal fatto che si
segue un altro procedimento per il calcolo della probabilità dell’ambo in terzina a Tutte. I valori
della "nostra" probabilità e del "nostro" ciclo teorico sono comunque quelli suesposti, e quindi su
questi ci basiamo.
Il solo dato relativo alla probabilità oggettiva dovrebbe già dare da pensare, perché la matematica ci
dice inequivocabilmente che è più semplice agganciare un ambo a Tutte giocando 3 numeri che
non un estratto su un numero a ruota (la cui probabilità è, notoriamente, di 0,05556). Allora si
dovrebbero riscontrare ritardi proporzionalmente minori, vi pare? Ma ciò non traspare affatto
dall’analisi statistica sulle estrazioni effettuate finora dal 1871, se è vero com’è vero che il massimo
ritardo per un estratto a ruota è stato di "sole" 202 estrazioni!

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Andiamo ad osservare la solita tabella di riferimento (per la spiegazione più dettagliata vedasi
articoli precedenti):

PROBABILITA’ DI VALORE MASSA VALORE MASSA


CICLO ESTRAZIONI
NON USCITA ESTRATTA RESIDUA

0 0 1 0 117480

1 14,12 0,354354486 75850,435000000 41629,565000000

2 28,24 0,125567102 102728,376900000 14751,623100000

3 42,36 0,044495266 112252,696179000 5227,303821000

4 56,48 0,015767097 115627,681442000 1852,318558000

5 70,60 0,005587142 116823,622609700 656,377390300

6 84,72 0,001979829 117247,409727300 232,590272700

7 98,84 0,000701561 117397,580593510 82,419406490

8 112,96 0,000248601 117450,794313590 29,205686410

9 127,08 0,000088093 117469,650834010 10,349165990

10 141,20 0,0000312162 117476,332726605 3,667273395

11 155,32 0,0000110616 117478,700485222 1,299514778

11,25 158,89 0,00000850943 117479,000312350 0,999687650

12 169,44 0,00000391972 117479,539511109 0,460488891

13 183,56 0,00000138897 117479,836823696 0,163176304

14 197,68 0,000000492188 117479,942177745 0,057822255

15 211,80 0,000000174409 117479,979510424 0,020489576

16 225,92 0,0000000618026 117479,992739427 0,007260573

17 240,04 0,0000000219000 117479,997427183 0,002572817

18 254,16 0,00000000776038 117479,999088311 0,000911689

19 268,28 0,00000000274992 117479,999676939 0,000323061

20 282,40 0,000000000974448 117479,999885522 0,000114478

20,40 288 0,000000000645752 117479,999924138 0,000075862

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Al solito abbiamo evidenziato le due righe che riportano i valori fondamentali, vale a dire quello
del Ritardo Normale e quello del Ritardo Massimo Statistico.
Notate che la percentuale di presenze e assenze ciclo dopo ciclo sia determinato in ragione del
35,44%. Ma ciò che ci preme far notare in questo articolo non è questo.
La casella che riporta il valore più importante di tutti quelli contenuti nella tabella è l’ultima in
basso a destra, cioè il Valore di Massa Residua (in seguito lo indicheremo con la sigla VMR) in
corrispondenza delle 288 estrazioni di ritardo raggiunte dalla terzina 26-41-88: 0,000076
Abbiamo arrotondato alla 6° cifra decimale.
Come si vede siamo a livelli ben più bassi dello 0,000471 "record" fatto segnare dalla sorte
dell’ambo secco a Tutte in corrispondenza delle famose 631 estrazioni di ritardo. Ricordiamo che
nell’articolo precedente abbiamo evidenziato come, ipotizzando la stessa quantità di massa residua,
per l’estratto e per l’ambo a ruota si sarebbero avuti ritardi rispettivamente di 213 e 6382 estrazioni.
Allora, alla stregua di quanto fatto nel precedente articolo, abbiamo provveduto ad effettuare un
confronto con le altre combinazioni già analizzate. In pratica, se lo stesso VMR fosse stato
raggiunto dalle altre combinazioni, quale ritardo si sarebbe ottenuto per ciascuna di loro?
Ecco la corrispondenza:

COMBINAZIONE RESIDUO RITARDO

ESTRATTO 0,000076 244

AMBO SECCO A RUOTA 0,000076 7113

AMBO SECCO A TUTTE 0,000076 711

AMBO IN TERNO A TUTTE 0,000076 288

Dopo aver letto queste cose, e dopo aver assistito ad un ritardo di 288 estrazioni per un ambo in
terzina a Tutte, probabilmente non vi meraviglierete se in futuro doveste imbattervi in un estratto
che dovesse tardare fino a 244 estrazioni, in un ambo secco a Tutte che raggiungesse le 711 assenze
o che un ambo secco a ruota si spingesse fino al limite di oltre 7100 estrazioni. Ci auguriamo,
ovviamente, che queste eccezioni possano non verificarsi mai, ma nel caso dovessimo riscontrarle
sappiamo già che c’è un precedente probante: la "indimenticabile" terzina 26-41-88.

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