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IL SISTEMISTA DEL TOTOCALCIO

Giocare al Totocalcio è molto facile; giocare bene è.... meno facile, fare del
gioco una speculazione è difficile, se non si possiedono quelle conoscenze
matematiche e tecniche, che formano la nuovissima scienza della Sistemistica.

É molto facile giocare per coloro che, in un qualsiasi momento della giornata e in
una qualsiasi circostanza, compilano le due colonne di rito del concorso
settimanale.

É meno facile giocare per coloro che, pur senza particolari impegni speculativi,
senza porsi specifici programmi o problemi di sistemistica, decidono tuttavia di
compilare due, tre o più schedine del concorso settimanale, con l'unico intento di
avere maggiori probabilità di vincita di chi compila soltanto le due colonne di rito.
Anche questi sono spesso imbarazzati e confusi perchè, quando ormai hanno
compilato dieci, venti colonne non hanno più la disinvoltura di proseguire,
temendo di ripetersi. Ma quando il giocatore, mettendo a disposizione del
concorso una certa somma, intende partecipare con lo stesso animo di chi
investe un piccolo o grande capitale in una qualsiasi speculazione economico-
finanziaria, per ricavarne alla fine un utile, allora il gioco diventa difficile. Diventa
difficile, perchè sarebbe assurdo compilare centinaia di colonne, senza un
preciso programma, senza una precisa conoscenza dei mezzi tecnici che la
sistemistica mette a disposizione del giocatore; senza, in una parola, ricorrere
all'impiego di un sistema.

Cos'è dunque, il sistema? É forse un mezzo infallibile per assicurare una


speculazione fortunata? Certamente no! Sarebbe troppo facile essere....
speculatori fortunati.

Il sistema è un mezzo tecnico per sfruttare tutte le possibilità di successo che la


somma impiegata consente. Da questa premessa, possiamo passare ad una
definizione vera e scientifica del sistema. Il sistema è un insieme ordinato di
colonne collegate e interdipendenti, compilate secondo precise regole
matematiche, che fanno prevedere ed esporre tutte le apparenze possibili che
potrà assumere la futura colonna-vincente, relativa ad un determinato
pronostico, corrispondente ad una somma prestabilita. Da questa definizione
scientifica del sistema, prende luce e fisionomia anche la figura caratteristica del
sistemista.
Si è visto che il sistema ha, dunque, una precisa fisionomia scientifica, che non
lascia nulla al caso e all'improvvisazione, ma procede secondo una rigida
impostazione matematica. É necessario che il sistemista si educhi ad acquisire
una mentalità scientifica di autentica politica economica del gioco. Il sistemista
imposta un piano di gioco proiettato nel futuro, non circoscritto ad un solo
concorso, scegliendo il sistema o i sistemi più adatti alle proprie possibilità
economiche, e proseguendo con costanza nel programma tracciato, senza
tentennamenti ai primi insuccessi, ma anche senza pericolose euforie al primo
successo.

Smentiremo, servendoci di tecniche prettamente matematiche, quindi certe,


alcune erronee affermazioni che spesso sono oggetto di animate discussioni tra
i giocatori. Ci riferiamo alla domanda: ma, è vero che realizzare zero punti
presenta la stessa difficoltà di realizzarne tredici ? Volendo fare una piccola
anticipazione in merito a tale domanda, possiamo affermare con assoluta
certezza che, di colonne che realizzano il massimo punteggio ve ne è soltanto
una, mentre di colonne realizzanti zero punti ve ne sono ben 8.192; pertanto la
probabilità di realizzare zero punti non coincide assolutamente con quella di
realizzare tredici.

Scopo del lavoro è di sperimentare una metodologia valida per la ricerca del
numero minimo di colonne da giocare, massimizzando nel contempo le
probabilità di vincita al Totocalcio.

L'ultima parola, comunque, spetta sempre alla Dea bendata che dovrà volta per
volta suggerire dove sistemare i vari parametri perché si verifichino gli eventi da
noi tanto sospirati. In effetti, visto che ci troviamo ad analizzare eventi di tipo
aleatorio, sarebbe stato troppo presuntuoso sostenere di aver trovato delle
tecniche miracolistiche che garantissero vincite sicure; asserire di essere in
grado di risolvere un problema nella sua complessità irrisolvibile significherebbe
dire bugie. Ma possiamo affermare con assoluta certezza, che le tecniche da noi
istruite, se sfruttate a seguito degli accertamenti statistici effettuati per un
periodo di tempo medio-lungo ( dai cinque ai dieci anni ), sono degli ottimi
strumenti per poter "lottare" contro questi eventi aleatori, che tutti
settimanalmente cerchiamo di prevedere.

Il sistema di gioco é in definitiva un fatto strettamente personale e bisogna


d'altra parte riconoscere che qualsiasi giocata é altrettanto valida, quando si
pronosticano risultati esatti. La nostra non é ironia gratuita: il fatto é che per
realizzare un "TREDICI" é sufficiente una sola colonna: tutte le altre al massimo
potranno fare da damigelle d'onore alla reginetta vincente. Sennonché, in
ossequio al vecchio adagio secondo il quale l'unione fa la forza, anche nel
nostro caso giocando più colonne si aumenta la probabilità di far centro. E tale
probabilità si moltiplica ulteriormente se le colonnine giocate saranno collegate
tra loro da un presupposto logico.
Ad ogni buon conto, una raccomandazione ce la siamo imposta: nel momento in
cui ci accingiamo a tentare la fortuna con questi modelli di gioco, dimentichiamo,
per quanto possibile, il nostro credo calcistico, dimentichiamo di essere tifosi,
dimentichiamo di essere esperti, per quel poco o tanto che conosciamo del
mondo del pallone, perché la partita di calcio é un evento che si conclude nel
giro di novanta minuti, e, specialmente nel momento attuale, con un livellamento
sempre più accentuato dei valori generali, a decidere il risultato sono spesso e
volentieri fattori sinceramente imponderabili. Le nostre teorie statistiche, dunque,
palesemente garantite da un sostanzioso supporto logico, trovano ampi
consensi dietro i suggerimenti sopra esposti. Abbiamo voluto allegare e
sviluppare materialmente un sistema che ha realizzato una vincita, per
dimostrare che il nostro trattato si basa essenzialmente su tecniche che
effettivamente hanno ottenuto dei risultati concreti, realizzati mediante un
minuzioso studio statistico operato su un campione di milleottanta colonne
vincenti, pertanto siamo riusciti a prevedere l'evento prima ancora che esso si
verificasse. Nel corso del trattato, abbiamo potuto constatare che il nostro
sistema ha una precisa fisionomia scientifica che non lascia nulla al caso e
all'improvvisazione, ma procede secondo una rigida impostazione matematica.
Ne deriva che anche il sistemista, che é il giocatore che partecipa al concorso
impiegando il sistema, deve educarsi ad acquisire una mentalità scientifica, di
autentica politica economica del gioco, indipendentemente dal fatto che la
somma impiegata sia piccola o grande. A nostro avviso, nel campo previsionale
bisogna dare un ruolo di risalto alla metodologia statistica, perché questa
disciplina, dall'analisi degli eventi accaduti, é capace di prevedere quelli che
accadranno. Abbiamo avuto modo di saggiare tale disciplina dopo un voto
elettorale quando già, con lo spoglio delle prime schede, gli istituti specializzati
sono riusciti a dare le previsioni del risultato finale. Le stesse stime possono
essere apportate sui due giochi da noi considerati, studiando nel tempo il
comportamento dei tre eventi (1-X-2) in relazione alle tecniche di sistemistica
precedentemente analizzate.

Sentiamo l'obbligo di spendere qualche aggettivo a quello che, ad unanimità é


considerato il "fenomeno" TOTOCALCIO: una gigantesca realtà che ancora non
ha finito certo di sorprenderci per le emozioni che ci sa periodicamente fornire,
per l'interesse che sa suscitare in tutti gli strati della popolazione, per le
speranze che seguita a mantenere accese, per i premi che elargisce con
l'imparzialità più assoluta. Parafrasando una ben più celebre frase, oseremo dire
che "il TOTOCALCIO" è uguale per tutti.
Le disposizioni.
Il sistema matematico, che molti giocatori utilizzano, presenta quello che in
termini tecnici viene chiamato, sviluppo matematico integrale. Si parla di sistema
matematico integrale, quando le colonne di sviluppo presentano effettivamente
tutte le possibili forme che potrà assumere la somma degli eventi previsti dal
pronostico al quale il sistema si riferisce. Il pronostico è un elemento
strettamente personale, importantissimo per la stesura di un sistema, in quanto,
con tale strumento si cerca di individuare l'ipotetica colonna vincente, indicante il
risultato definitivo delle tredici partite o delle dodici estrazioni considerate.

Il giocatore, per esprimere questa sua personale previsione, dispone di tre


simboli, i quali, nel gioco del totocalcio assumono i seguenti significati:

- simbolo 1 - rappresenta la vittoria della squadra che gioca in casa;

- simbolo 2 - rappresenta la sconfitta della squadra che gioca in casa;

- simbolo x - rappresenta il pareggio tra le due squadre.

Apportando una prima analisi su tale gioco, notiamo che vi sono degli elementi
certi, rappresentati da:

- n.13 partite;

- n.3 simboli (1-x-2);

- n.1 colonna vincente.

Volendo evidenziare le caratteristiche di tali elementi iniziamo col dire che, in


ogni partita i tre eventi finali possibili, hanno la stessa probabilità di verificarsi,
ma bisogna ricordare che essi si escludono a vicenda, infatti nella colonna
vincente comparirà solo uno dei tre simboli. Aggiungiamo anche, che,
nell'esprimere i tredici eventi finali, questi simboli appariranno ripetutamente e in
vario modo nella colonna vincente. Sorge spontanea a questo punto una
domanda: nella composizione di questa tanto ricercata colonna vincente, i tre
simboli come verranno disposti? Ed ancora, quante sono le colonne possibili?

A queste domande risponde la matematica con il Calcolo combinatorio e più


precisamente con la formula delle Disposizioni con ripetizione di vari elementi
presi in gruppi predeterminati. Per chiarire meglio questo argomento, rivediamo
brevemente il concetto di disposizioni, che come noto indicheremo con il
simbolo Dn,k per le disposizioni semplici e D'n,k per le disposizioni con
ripetizione.
Disposizioni semplici. Con essi è possibile comporre dei gruppi di elementi
tutti distinti fra di loro, in modo che ciascun gruppo differisca da ogni altro
almeno per un elemento, ovvero per l'ordine in cui gli elementi stessi vengono
collocati. In generale di definiscono disposizioni semplici di n elementi presi k a
k, con k minore o uguale ad n, i gruppi, ciascuno di k elementi scelti fra quelli
dati e distinti fra loro, che si possono formare in modo che ogno gruppo
differisca da tutti gli altri o per la natura di qualche elemento ovvero per l'ordine
secondo cui gli elementi stessi sono collocati.

Esprimendo tale concetto analiticamente avremo:

Dn,k = n(n-1)(n-2)(n-3).........(n-k+1).

Il numero delle disposizioni semplici di n elementi, presi k a k, è dunque uguale


al prodotto dei fattori interi, consecutivi decrescenti, che si hanno da n sino ad
(n-k+1). Il numero di detti fattori è uguale a k.

Disposizioni con ripetizione. Sono quelle che ci consentono di dimostrare


matematicamente, quanto detto in precedenza, in relazione al numero di
colonne da sviluppare. Le disposizioni con ripetizione differiscono dalle
disposizioni semplici per il fatto che in ciascun raggruppamento ogni elemento
può anche figurare più volte. In questo caso, proprio in relazione a quest'ultimo
aspetto, avremo che il numero delle disposizioni con ripetizione di n elementi
presi k a k, sarà dato dalla potenza in base n ed esponente k. La formula
matematica è : D'n,k = nk.

L'aspetto importante da osservare, e che interessa particolarmente la nostra


analisi, è che nelle disposizioni con ripetizione si può avere k maggiore di n, vale
a dire che si possono formare raggruppamenti con più elementi di quelli dati,
potendosi appunto ripetere più volte uno stesso elemento, a differenza delle
disposizioni semplici.
Vediamo, adesso, com'è possibile trasferire il concetto della formula nel campo
pratico che interessa i due concorsi in esame. I dati, sui quali condurre la nostra
analisi saranno i seguenti:

- tre elementi per esprimere il pronostico (1-x-2);

- 13 elementi componenti la colonna vincente.

Applicando la formula delle disposizioni con ripetizione, daremo ad n il valore


tre, essendo tanti i simboli utilizzati, ed a k il valore 13, in quanto gli elementi
componenti la colonna vincente saranno appunto tanti. Sostituendo tali numeri
nella formula tradizionale, avremo:

- D' 3,13 = 313 = 1.594.323 colonne.


U U

Abbiamo, così, dimostrato con assoluta certezza, quante siano le colonne di


sviluppo in tali giochi.
Sviluppo colonnare dei sistemi puri.
Analizziamo adesso, il processo di sviluppo di un sistema integrale. Per
dimostrare tale procedimento, supponiamo di voler applicare la formula ad un
sistema di tre partite o estrazioni triple, verificandone i risultati numerici con la
trasformazione in colonne effettive di gioco.

La formula matematica della quale ci serviamo è rappresentata dalle


Disposizioni con ripetizione, e nel nostro caso particolare, essendo n=3 e k=3 ,
U U U U

dalla seguente espressione: D' 3,3 = 33 = 27. Pertanto, applicando tale formula,
abbiamo la possibilità di calcolare immediatamente il numero delle colonne
possibili per esprimere il risultato finale delle tre partite, nell'esempio sopracitato
le colonne sono 27.

Tale calcolo dal punto di vista quantitativo risulta essere perfetto, vediamo come
sviluppare, procedendo secondo un ragionamento logico, le 27 colonne in
questione.

Ricordiamo che, la prima partita o estrazione, può essere espressa con tre
eventi (1-x-2), i quali sono tutti e tre possibili, ma si escludono a vicenda. Poichè
anche la seconda partita o estrazione presenta la stessa situazione, è
indispensabile che i tre eventi possibili della prima partita o estrazione si
uniscano a ciascuno dei tre eventi possibili della seconda partita o estrazione.
Unendo i due eventi tra di loro, otterremo la seguente serie di accoppiamenti:

I 1-x-2 1-x-2 1-x-2


U

II 1-1-1 x-x-x 2-2-2


U

In questo caso, essendo due gli eventi considerati, n sarà sempre uguale a tre,
mentre k sarà uguale a due, quindi la formula sarà: D' 3,2 = 32 = 9. Gli
accoppiamenti, che rappresentano il numero di colonne di sviluppo, in questo
caso saranno nove.

Passando, ora, alla terza partita o estrazione, che ricordiamo presenta le stesse
probabilità delle due precedenti, per ottenere lo sviluppo colonnare completo,
dovremo combinare i tre simboli 1-x-2 della terza partita o estrazione, con il
gruppo delle nove colonne precedentemente sviluppate, ottenendo quindi, la
seguente nuova serie di accoppiamenti:

I1x21x21x21x21x21x21x21x21x2

II 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2

III 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x 2 2 2 2 2 2 2 2 2
In questo caso n e k avranno come valore tre, ed otterremo la formula vista in
precedenza, con 27 colonne di sviluppo. Notiamo facilmente che, l'aggiunta di
una tripla nel sistema in questione, comporta un incremento di ben tre volte sul
numero delle colonne di sviluppo.

Abbiamo così visto come la formula teorica diventa una realtà concreta, che
riesce ad esprimere con assoluta certezza tutte le possibili disposizioni che i tre
simboli possono assumere quando sono presi in gruppi predeterminati,
corrispondenti al numero di estrazioni che il giocatore pone in sistema.
Ovviamente il procedimento appena seguito, può essere esteso fino alla
tredicesima partita o alla dodicesima estrazione, portandoci a quell'enorme
numero di 1.594.323 colonne per il Totocalcio.

Essendo tre i simboli utilizzati, come è facile intuire, gli sviluppi colonnari altro
non sono che delle potenze successive di tre. Ma se il giocatore nella stesura di
un pronostico, decidesse di escludere a priori uno dei tre simboli, potrebbe
esprimere l'evento finale con uno dei seguenti simboli: 1-x, 1-2, x-2. In tali casi,
noteremo che il numero di colonne di sviluppo diminuirà notevolmente; per
essere più chiari e per fare una verifica dal punto di vista matematico di quanto
detto, consideriamo la formula per lo sviluppo di dodici doppie, in questo caso gli
eventi considerati non saranno più tre bensì due e la formula da considerare
sarà: D' 2,13 = 213 = 8.192, per il Totocalcio.

Fatta questa precisazione, il procedimento di trasformazione della formula in


colonne effettive di gioco non presenta alcuna diversità da quello precedente,
nel quale avevamo le potenze successive di tre simboli, mentre in questo
abbiamo le potenze successive di due simboli. Facciamo una dimostrazione
pratica di sviluppo per le doppie, prendendo in considerazione quattro partite o
estrazioni, con i seguenti simboli:

I 1-x

II 2-x

III 1-2

IV 1-x.
La formula come è noto sarà rappresentata dalla seguente espressione: D' 2,4 =
24 = 16 colonne. E lo sviluppo colonnare da:

I 1-x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x

II 2-x- 2 2 x x 2 2 x x 2 2 x x 2 2 x x

III 1-2 1 1 1 1 2 2 2 2 1 1 1 1 2 2 2 2

IV 1-x 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x

Aggiungendo un quinto evento avremo la potenza successiva, ovvero 25 = 32


colonne; e così via fino ad arrivare al tredicesimo evento che richiederà 8.192
colonne di sviluppo.
Sviluppo colonnare di un sistema misto.
Quando il giocatore decide di alternare nel sistema, triple e doppie, crea quello
che nel gergo sistemistico si definisce sistema misto, ed è proprio questa la
categoria di sistemi che rientra maggiormente nella pratica ordinaria del gioco.
L'impiego di tali sistemi ci consente di risparmiare un notevole numero di
colonne totali da giocare, quindi, ed è questo l'aspetto più interessante, un
notevole risparmio di denaro pur tenendo alte le probabilità di vincita.

Nonostante il sistema, in questi casi, si componga da un misto tra doppie e


triple, il procedimento di sviluppo dal punto di vista matematico, resta immutato,
dato che tanto le doppie quanto le triple seguono il loro naturale sviluppo
esponenziale, ed in questi casi l'output colonnare sarà dato dal prodotto delle
due formule.

Consideriamo un pronostico di due triple e due doppie e vediamo come operare


per lo sviluppo colonnare:

Pronostico

1. 1-x-2 (tripla);

2. 1-x-2 (tripla);

3. 1-x (doppia);

4. 1-x (doppia).

Le formule in questione saranno:

- D' 3,2 = 32 = 9 colonne, per le triple;

- D' 2,2 = 22 = 4 colonne, per le doppie.

Combinando tra di loro le due formule avremo:

- D'3,2 x D'2,2 = 32 x 22 = 9 x 4 = 36 colonne di sviluppo.

Prima di vedere materialmente come vengono sviluppate le 36 colonne,


precisiamo che, qualunque sia l'ordine di successione delle triple e delle doppie,
il procedimento ed il risultato saranno sempre gli stessi.
Sviluppo colonnare:

1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2

2. 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2

3. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x

4. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2

2. 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2

3. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x

4. x x x x x x x x x x x x x x x x x x

Le colonne totali di sviluppo sono dunque trentasei, ed esprimono tutte le


possibili disposizioni che i segni in questione possono assumere.

A questo punto sorge il problema di trovare una formula matematica, per poterla
adattare a qualsiasi situazione di pronostico reale. Indicando con la lettera T il
U U

numero di triple e con la lettera D il numero di doppie, la formula generalizzata


U U

sarà data dal seguente prodotto, 3T x 2D che esprimerà il numero di colonne


totali di sviluppo del sistema in questione. Volendo anche in questo caso fare un
esempio pratico, consideriamo un sistema misto di sei triple e sei doppie, e
sostituendo alla formula precedente i rispettivi valori, avremo:

- 36 x 26 = 46.656 colonne di sviluppo.

Lo sviluppo colonnare seguirà la stessa impronta di quello visto in precedenza,


pertanto visto il notevole numero di colonne 46.656, per problemi di spazio non
operiamo materialmente tale sviluppo.

Servendoci della formula appena analizzata, abbiamo la possibilità di compilare


delle tavole numeriche, indicanti il numero di colonne di sviluppo integrale dei
diversi tipi di sistemi che è possibile realizzare nei due giochi in esame.
Concetto generale di riduttore.
Lo sviluppo matematico integrale di un qualsiasi sistema prevede tutti gli eventi
possibili di un pronostico prestabilito; in altri termini, permette al sistemista di
giocare tutte le colonne possibili, che possono verificarsi per un determinato
numero di partite o estrazioni, secondo il pronostico desiderato. Abbiamo,
inoltre, osservato che nel complesso di colonne di uno sviluppo integrale è
presente una sola colonna con il massimo punteggio ed un certo numero di
colonne con lo scarto di un punto. Questo secondo gruppo di colonne, sono
particolarmente utili, in quanto partecipano alla ripartizione di quella metà del
montepremi, che viene destinato, a quelle che chiameremo vincite di seconda
categoria; anch'esse utili ai fini di lucro che il sistemista si propone.

Allo scopo di discutere ed operare su dati di fatto concreti, ai fini della maggiore
comprensione delle teorie che ci accingiamo ad esporre, consideriamo lo
sviluppo colonnare integrale di tre estrazioni triple, seguendo, come è noto, la
regola delle potenze successive dei tre simboli, avremo dunque:

1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2

2. 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2

3. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x 2 2 2 2 2 2 2 2 2

In tale sviluppo, notiamo che qualunque sia la colonna vincente, ci sarà sempre
tra le ventisette colonne di sviluppo, una colonna con il massimo punteggio (nel
nostro caso tre punti). Supponendo che l'esito finale delle partite o estrazioni, ci
dia la seguente colonna vincente: X - 2 - 2 .
U U

Nello sviluppo integrale del sistema dovremmo avere una colonna con tre punti
e delle colonne con lo scarto di un punto. Controllando attentamente lo sviluppo,
noteremo che la ventiseiesima colonna (segnata con un "*") realizza tre punti,
mentre le colonne 8,17,20,23,25,27 (segnate con un "-") realizzano due punti
ciascuna. Si evidenzia anche, nello sviluppo colonnare, una distribuzione poco
simmetrica, in quanto sono concentrate nel terzo gruppo la colonna con il
massimo punteggio e altre quattro colonne con lo scarto di un punto; mentre
restano nel primo e nel secondo gruppo solo due colonne con due punti.
Pertanto, questo tipo di sviluppo, risulta essere poco gradito dai sistemisti, che
intendono operare particolari tecniche selettive sulle colonne stesse.

Vediamo invece cosa succede se diamo alle tre triple un particolare sviluppo,
ordinato secondo un criterio fortemente simmetrico di distribuzione delle colonne
utili.
Il nuovo sviluppo, presenterà sempre ventisette colonne, con la sola differenza,
sulla disposizione dei segni.

1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 x 2 1 x 2 1 x 2 1 2 1 x 2 1 x 2 1 x

2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x

3. 2 x 1 1 2 x x 1 2 2 x 1 1 2 x x 1 2 2 x 1 1 2 x x 1 2

Prendendo sempre in considerazione la stessa colonna vincente ed osservando


la distribuzione delle colonne utili nelle varie zone dello sviluppo, avremo: la
quarta colonna (segnata con "*") con tre punti e le colonne 10,14,16,21,23 e 27
(segnate con un "-") con due punti ciascuna. Il confronto fra i due tipi di sviluppi
colonnari, ci evidenzia il fatto che è possibile ottenere, pur rispettando
l'evoluzione esponenziale dei simboli pronosticati per ciascuna partita o
estrazione, alcuni tipi di sviluppi "ordinati", nei quali è possibile sfruttare
l'armonia della distribuzione delle colonne utili, al fine di applicare nel sistema
una certa politica economica, che analizzeremo dettagliatamente nel III capitolo.

Gli studi condotti sulle colonne utili, che come abbiamo potuto constatare,
consentono di realizzare vincite di seconda categoria, talvolta ben renumerate;
si sono rivelati propedeutici, per la costruzione di quelli che in termini tecnici
vengono chiamati sistemi ridotti.
U

Analizziamo, come prima cosa, l'aspetto teorico di tali tecniche. Consideriamo lo


sviluppo delle tre triple, che risulta essere di ventisette colonne, l'operazione che
intendiamo portare a termine, riguarda: come primo aspetto la riduzione di 1/3
del numero di colonne di gioco (9 al posto di 27) e come secondo aspetto,
nonostante le colonne considerate nel nostro sviluppo siano soltanto nove,
intendiamo avere la certezza matematica di realizzare almeno una vincita di
seconda categoria.

Affinchè, quanto esposto, abbia una certezza matematica costante, è


indispensabile che il gruppo colonnare giocato presenti uno sviluppo simmetrico
ed ordinato, per quel che riguarda la distribuzione delle colonne utili. Definiremo
quindi, con il termine di riduttore, una selezione colonnare fatta sulle colonne
possibili dello sviluppo integrale, tale che, da tutti gli eventi possibili del sistema
integrale si possano ricavare eventi certi di seconda categoria. In altri termini il
riduttore è il più piccolo gruppo di colonne, atto a garantire lo scarto di un solo
punto su tutte le colonne possibili di un sistema matematico generale.
É evidente, dato che il gruppo di colonne che compongono il riduttore, fanno
parte dello sviluppo matematico generale, che una delle colonne del gruppo,
possa realizzare il massimo punteggio; in tal caso, non vi saranno più colonne
con lo scarto di un punto, in quanto, nel momento in cui si opera una riduzione
su un sistema, vengono eliminati buona parte dei gruppi colonnari che lo
compongono, quindi sarebbe presuntuoso pretendere vincite di prima e di
seconda categoria contemporaneamente.
Riduttori e rapporti di riduzione.
Tra il riduttore e lo sviluppo colonnare integrale, si viene a creare un rapporto
matematico, consentendo la composizione di quelli che definiremo sistemi ridotti
del sistema matematico generale.

L'aspetto da evidenziare, riguarda il fatto che il riduttore, deve sempre garantire


un rapporto di riduzione costante, in riferimento al fatto che deve essere
garantita matematicamente la vincita di seconda categoria.

Il concetto base del rapporto, si fonda sulla possibilità di poter dividere l'intero
sviluppo integrale di un sistema, in tanti gruppi autonomi, ordinati in maniera tale
che ognuno di essi presenti una colonna utile. Per chiarire quanto esposto,
facciamo un semplice esempio, considerando lo sviluppo colonnare di quattro
triple, che come ormai noto, sarà rappresentato dalla formula:

- D' 3,4 = 34 = 81 colonne di sviluppo.

Sviluppo colonnare:

1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2

2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x

3. 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1

4. 1 1 1 x x x 2 2 2 x x x 2 2 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 x x x

1. x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1

2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x

3. 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1

4. x x x 2 2 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 x x x 1 1 1 x x x 2 2 2

1. 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x

2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x

3. 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1

4. 2 2 2 1 1 1 x x x 1 1 1 x x x 2 2 2 x x x 2 2 2 1 1 1
Lo sviluppo realizzato è stato ottenuto, facendo roteare i simboli (1-x-2) nelle
varie posizioni, in modo tale da ottenere ben nove gruppi, realizzati seguendo
una perfetta simmetria tra i vari simboli. L'operazione più interessante che siamo
riusciti a portare a termine, riguarda il fatto che in ogni gruppo, dei nove costruiti,
possa essere sempre presente una colonna utile, il che garantisce
matematicamente una vincita ( di prima o di seconda categoria). Per dimostrare,
che quanto affermato, corrispone al vero, prendiamo in esame alcune colonne
casuali:

I Colonna

Realizza il massimo dei punti nel sesto gruppo ed una colonna con lo scarto di
un punto in tutti gli altri.

II Colonna

Realizza il massimo dei punti nell'ottavo gruppo ed una colonna con lo scarto di
un punto in tutti gli altri.
III Colonna

Realizza il massimo dei punti nel primo gruppo ed una colonna con lo scarto di
un punto in tutti gli altri.

Volendo, avremmo potuto continuare con questo tipo di analisi, riscontrando


comunque sempre gli stessi risultati.
Concetto di colonna base.
Volendo stilare una graduatoria di competenze o, se vogliamo, dovendo
costituire una scala gerarchica degli elementi cardini alla sintesi di un qualsiasi
sistema, è inalienabile che il posto di comando sia doverosa prerogativa della
colonna base.

Come da formale conoscenza, il concetto di temperatura costituisce


essenzialmente una fonte di equilibrio in un eco sistema, così in un sistema del
nostro tipo, la colonna base rappresenta un caposaldo moderatore, fornendo gli
indirizzi precostituiti alla formazione del sistema stesso. Pertanto, possiamo
affermare, senza alcun vizio di forma, che, in quella ipotetica scala gerarchica, in
cui la colonna base assume il posto di comando, la sua peculiarità è
sostanzialmente propedeutica.

La disponibilità di tale argomento ad una disquisizione puramente teorica è


certamente senza soluzione di continuità, ma è doveroso sottolineare come,
dovendoci sottoporre alla ricerca di soluzioni programmatiche, o, in definitiva,
dovendo promuovere l'aspetto materiale o pratico, che si voglia, di tale
argomento, la sua rappresentazione costituisce lo studio di una logica alquanto
elementare.

Per avallare l'idea di codesta logica elementare, intendiamo proporre la


costruzione di una colonna base in riferimento ad un concorso qualunque del
gioco del Totocalcio (in relazione al tipo di pronostico considerato, si dia per
scontato un minimo di conoscenza dello sport abbinato al concorso).

Scegliamo, per esempio, il concorso N°xx del xx/xx/xxxx, ed iniziamo con la


costruzione di un pronostico da abbinare al concorso in questione:

C.B. "A" C.B. "B" C.V.

1. BARI VERONA 1 X 1

2. CAGLIARI FOGGIA X 2 X

3. CREMONESE PARMA X 1 2

4. FIORENTINA MILAN X 2 X

5. GENOA ROMA X 2 X

6. INTER SAMPDORIA X 2 X

7. JUVENTUS ATALANTA 1 2 1

8. LAZIO ASCOLI 1 2 X
9. NAPOLI TORINO X 2 2

10. BOLOGNA BRESCIA X 2 1

11. PIACENZA MODENA X 1 1

12. TERAMO RIMINI X 2 2

13. MESSINA CATANIA X 2 X

C.B. stà per Colonna Base, mentre C.V. per Colonna Vincente.

In relazione al tipo di pronostico considerato, abbiamo la possibilità di costruire


almeno due colonne base di diversa tipologia:

- colonna base "A", definita di pronostico;

- colonna base "B", definita statistica.

La colonna base "A", scaturisce dallo studio certamente approfondito dei vari
eventi (partite), che concorrono alla formazione del concorso: conoscenza del
valore di ciascuna squadra, posizione in classifica nel torneo di appartenenza,
goal segnati e subiti, squalifiche di giocatori, ed altri fattori contingenti che
possano aiutare nella costruzione della colonna base. Dopo aver costruito la
colonna base "A", sorgerà spontaneo un quesito: quanti punti conseguirà tale
colonna, rispetto alla colonna vincente di quel dato concorso? Se conseguisse
tredici punti, bene, allora si identificherebbe nella stessa colonna vincente e
certamente i giochi sarebbero fatti, nel senso che, con una minima spesa
avremmo totalizzato una vincita, forse anche cospicua. Ma quanta fortuna! Se
invece conseguisse pochissimi punti, saremmo inevitabilmente tagliati fuori dalle
vincite. Sarà allora lo studio degli eventi (partite) che concorrono alla formazione
del concorso, che ci permetterà di accertare in maniera alquanto probabilistica la
quantità di punti che conseguiremo sulla colonna base rispetto a ciascuna
colonna vincente. Pertanto, in seguito a degli accertamenti fatti tra colonne base
e colonne vincenti, possiamo assicurare che, quasi certamente, per ciascun
concorso, su ciascuna colonna base "A", definita di pronostico, conseguiremo
dal 50% al 70% dei punti disponibili, che vanno, in questo caso, da 0 a 13. La
stima di questi dati, ci suggerisce che, data una colonna base di pronostico,
punteremo al conseguimento matematico di almeno sei punti e di un massimo di
nove punti.
La colonna base "B", definita statistica, acquisisce una mera configurazione
dallo studio statistico delle colonne vincenti precedenti, ossia che precedono
quella per la quale concorriamo. L'accertamento statistico cui dovremo
indirizzare il nostro studio deve rivolgersi, necessariamente, ai massimi ritardi di
ciascun segno per ciascun evento, pertanto saranno i segni di ritardo che
concorreranno alla formazione della colonna base "B", la cui configurazione, di
norma, differirà dalla colonna base "A", pertanto i punteggi conseguiti saranno
differenti.

Lo studio statistico effettuato su un campione di ben 1075 colonne vincenti


precedenti, ci ha dato la conferma di quanto sostenuto, indicandoci con relativa
certezza il conseguimento dal 25% al 40% dei punti disponibili. La stima di
questi altri dati, ci suggerisce, ancora una volta, che, data una colonna base
statistica, punteremo al conseguimento di almeno tre punti ed un massimo di
cinque.

In sede applicativa, dobbiamo convenire che, mentre nella sistemistica abbinata


al Totocalcio, la colonna base "A" si presta a migliore soluzione, proprio per
l'ausilio del pronostico, in quella abbinata all'Enalotto, l'obbligo della scelta cade
necessariamente sulla colonna base "B".

A questo punto, intendiamo dimostrare, in termini riduttivi, come, con l'ausilio di


questo semplice parametro (colonna base), si possa influenzare un sistema del
nostro tipo, riducendone, in termini colonnari, il suo sostenuto potenziale
originale.

Consapevoli della dogmaticità che un sistema integrale di tredici triple sviluppa


esattamente 1.594.323 colonne, si è resa necessaria la costruzione di una
tavola di ripartizione dei punti su una qualsiasi colonna base.
Tavola di ripartizione dei punti per 13 triple:

Punti colonna base "A" Numero di colonne


0 8.192
1 53.248
2 159.744
3 292.864
4 366.080
5 329.472
6 219.648
7 109.824
8 41.184
9 11.440
10 2.288
11 312
12 26
13 1

Dall'immediata visione di queste tavole si evince come, la colonna base abbia


dato un taglio netto al sistema iniziale, in termini di colonne, fermo restando l'alto
potenziale penetrativo sulla colonna vincente.

L'aggancio della colonna base "A" infatti, sul sistema integrale di 13 triple, ci
avrebbe permesso di giocare solo 382.096 colonne su 1.594.323, ottenendo un
risparmio di ben 1.212.227 colonne; mentre la colonna base "B", avrebbe
riconosciuto la presenza di 340.736 colonne su 531.441, con un risparmio di
190.705 colonne.
Il sistema a correzione di errori.
Abbiamo considerato, nel capitolo precedente, la colonna vincente come una
incognita, che la formula generale delle disposizioni con ripetizione tende ad
individuare, fornendo tutti gli aspetti possibili sotto i quali tale incognita possa
manifestarsi. Il sistemista, quindi, espletata la sua funzione di tracciare il
pronostico generale, che intendeva includere nel sistema, non aveva altra
possibilità di intervento e lasciava allo sviluppo matematico delle successive
potenze dei simboli pronosticati, il compito di comporre tutte le colonne nelle
quali fossero presenti tutte le disposizioni possibili dei simboli stessi.

L'uomo, per indole innata, è portato al perfezionismo, vorrebbe conoscere l'esito


delle sue imprese prima ancora di cominciarle. E quando gioca, a meno che non
si tratti di soggetto votato all'azzardo, vorrebbe conoscere il metodo sicuro per
far proprio lo scettro della vittoria. Pertanto, il perfezionista, chiarita
l'impossibilità oggettiva, o piuttosto sarebbe meglio dire quella finanziaria, di
utilizzare i sistemi integrali, potrebbe ripiegare verso altri a più contenuta entità
colonnare.

Andiamo adesso a trattare, quali sono le tecniche, che danno al sistemista una
maggiore possibilità di intervento sull'evoluzione esponenziale dei simboli
pronosticati; così che, egli possa volontariamente e coscientemente delimitare
quel tale spazio integrale entro il quale l'incognita della colonna vincente possa
insediarsi.

Sarà questo un nuovo modo di esprimere il proprio pronostico: mentre prima il


sistemista si limitava ad attribuire ad ogni evento genericamente i simboli 1-x-2,
adesso, stabilirà una graduatoria preferenziale fra gli stessi simboli,
concretizzando l'incognita colonna vincente in una colonna reale probabile.
Questo gli consentirà di non subire passivamente il meccanismo matematico del
prodotto dei simboli, ma di esprimere le eventuali correzioni alla colonna
vincente ipotizzata, concentrando lo sviluppo integrale in uno spazio prefissato.
Per chiarire pienamente il concetto sopracitato, poniamo a confronto i due
metodi di pronostico:

Pronostico Pronostico particolare

generale Colonna base Simb. di correz.


1. 1-x-2 1 x-2
2. 1-x x 1
3. 1-x-2 2 1-x
4. x-2 2 x
5. 1-x-2 1 x-2
6. 1-2 1 2
7. 1-x-2 1 x-2
8. 1-x-2 2 1-x

Nel pronostico generale, il sistemista, ha espresso genericamente i simboli che


ritiene probabili per ciascun evento: lascia, però, al prodotto dei simboli stessi la
funzione di compilare automaticamente tutte le colonne possibili del pronostico,
senza alcuna facoltà di limitare dal punto di vista quantitativo l'apparizione dei
simboli contenuti nel pronostico stesso. Accanto al pronostico generale, il
sistemista, ha tracciato un pronostico particolare, costruito da una colonna base,
cioè quella che si ritiene sia la colonna più probabile; ma, poichè sarebbe
assurdo presumere che certamente la colonna vincente abbia quella
configurazione, il sistemista interviene, sfruttando le proprie capacità di
pronosticatore, per stabilire a priori quanti errori ritiene di poter commettere nei
confronti di questa sua ipotetica colonna vincente, con quella che sarà
effettivamente la colonna vincente del concorso. Potrà, quindi, liberamente
decidere se, nell'intera gamma dei simboli previsti, vorrà correggere uno, due,
tre, quattro ecc., errori sulla sua colonna base.

Essendo particolarmente interessante cogliere in pieno il concetto di tale


sistema, andiamo ad analizzare dal punto di vista analitico, lo sviluppo
colonnare che esso avrà.
Prendendo in considerazione il pronostico generale dell'esempio visto
precedentemente, avremo:

- D'3,5 x D'2,3 = 35 x 23 = 1.944 colonne.

Questa formula, rappresenta il calcolo del numero di colonne di sviluppo, per un


sistema composto da cinque triple e tre doppie.

La differenza sostanziale che vi è tra il sistema a correzione di errori ed il


sistema generale, risiede nella diversa concezione di ricerca dell'incognita
colonna vincente. Mentre il sistema generale, per avere la certezza di averla
nella propria area, sviluppa automaticamente tutte le potenze dei simboli previsti
dal pronostico, il sistema a correzione di errori parte da una ipotetica colonna
vincente ben definita, ricercando la reale colonna, attraverso lo sviluppo
esponenziale dei simboli previsti, nel limite degli errori che ritiene di poter
commettere.

Da questa particolare concezione emerge subito la necessità di una nuova


formula matematica, che consenta al sistemista di ottenere lo sviluppo
esponenziale delle sole colonne di correzione, eliminando tutte le altre che il
sistema generale gli imporrebbe automaticamente.

Vediamo adesso, come analizzare questo interessante aspetto dei sistemi a


correzione di errore, offrendo a tutti la possibilità di compilare personalmente un
quadro numerico che espliciti chiaramente, il numero delle colonne del sistema,
in relazione al numero di errori considerati ed al numero degli elementi
componenti la colonna base. Costruiremo a tal proposito, una tavola di
posizione degli errori, la cui caratteristica fondamentale, consiste nel fatto che
essa coincide esattamente con l'evoluzione dei fattori binomiali, si costruisce in
tal modo, quello che in matematica è conosciuto come triangolo di Tartaglia.
Sviluppo del Triangolo di Tartaglia per 13 doppie:

11

121

1331

14641

1 5 10 10 5 1

1 6 15 20 15 6 1

1 7 21 35 35 21 7 1

1 8 28 56 70 56 28 8 1

1 9 36 84 126 126 84 36 9 1

1 10 45 120 210 252 210 120 45 10 1

1 11 55 165 330 462 462 330 165 55 11 1

1 12 66 220 495 792 924 792 495 220 66 12 1

1 13 78 286 715 1287 1716 1716 1287 715 286 78 13 1

Er. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Proseguendo, sia pure all'infinito, questo processo si succederà con assoluta


precisione. Dando uno sguardo allo sviluppo del triangolo di Tartaglia, si nota
subito, che i termini equidistanti dagli estremi sono uguali e che ogni termine è
uguale alla somma dei due termini soprastanti.

L'utilizzo di questa tecnica ci metterà in condizione di poter calcolare con


assoluta rapidità e precisione, il numero delle colonne di correzione del sistema
in esame. Ci si chiede, a questo punto, quale sia la chiave di lettura di tale
procedimento.
Applichiamo ad un esempio pratico di gioco la teoria sopracitata, per esplicitare
nella forma più chiara possibile quanto affermato in precedenza. Consideriamo
quindi l'ultima riga dello sviluppo del triangolo di Tartaglia, composta dai
seguenti elementi:

- 1 13 78 286 715 1287 1716 1287 715 286 78 13 1

sommando tra di loro i numeri in esame, otterremo come risultato il numero


8.192, che come noto, rappresenta il numero di colonne di sviluppo integrale di
un sistema composto da tredici doppie. Supponiamo di voler giocare un sistema
con tredici doppie, sfruttando la tecnica della correzione di errore. La prima
operazione da eseguire è quella di stilare una colonna base di pronostico o
statistica; come seconda cosa, bisognerà scegliere il numero di errori che si
intendono correggere sulla colonna base in questione. Ad esempio, se
intendiamo correggere da zero a cinque errori, per sapere quante saranno le
colonne di sviluppo, basterà sommare tra di loro, i numeri, che nell'ultima riga
del triangolo di Tartaglia, sono associati agli errori in questione, nel nostro caso:

N. di errori N. di colonne
0 1
1 13
2 78
3 286
4 715
5 1287

Le colonne totali saranno quindi 2.380, ottenendo un risparmio di ben 5.812


colonne su un totale di 8.192; pur avendo comunque, ed è questa la cosa più
interessante, la certezza matematica di realizzare la vincita di prima categoria,
purchè la condizione da noi imposta sia verificata.
L'aspetto più confortante di questa nostra teoria, risiede nel fatto che, la
condizione da noi imposta (massimo cinque errori nella colonna base), potrebbe
essere sfruttata in modo più proficuo, nel senso che, abbiamo la possibilità di
garantirci matematicamente una vincita, o di prima o di seconda categoria;
vediamone insieme la logica:

N. di errori N. di colonne
0 1
1 13
2 78
3 286
4 715
5 1287
6 1716
7 1716
8 1287
9 715
10 286
11 78
12 13
13 1

Supponiamo di voler correggere i seguenti errori:

0 - 3 - 6 - 9 - 12

dovremmo giocare in tal caso 2.731 colonne, 351 in più dell'esempio visto in
precedenza, con il vantaggio stavolta di ottenere, indipendentemente dal
numero di errori commessi, sempre una vincita, di prima o di seconda categoria.
Sempre in relazione all'esempio in esame, vediamo adesso di spiegare meglio
tale concetto. Supponiamo di aver commesso nella nostra colonna base cinque
errori, avendo imposto la correzione di sei errori, ci siamo discostati di un punto
rispetto all'errore imposto, cosa succede materialmente quando si verifica un
errore del genere?
Se il numero di errori da noi commessi fossero stati sei, avremmo ottenuto una
vincita di prima categoria, essendo verificata la condizione da noi imposta,
quindi, ritornando al nostro esempio, discostandoci di un punto otteniamo una
vincita di seconda categoria, in quanto, sulla colonna con sei punti si realizza un
punto in meno rispetto alla colonna con cinque errori. Lo stesso vale nel caso in
cui gli errori fossero stati : 1, 2, 4, 7, 8, 10, 11, 13; mentre commettendo: 0, 3, 6,
9, 12 errori realizzeremmo la vincita di prima categoria, essendo queste le
condizioni da noi imposte.

Costruiamo una tabella, per mettere in evidenza in modo più chiaro tale aspetto:

N. Errori imposti N. Errori agganciati

Vincita di I categoria Vincita di II categoria


0 1
3 2-4
6 5-7
9 8 - 10
12 11 - 13

Quindi, tutte le volte che l'errore considerato, si discosterà di un punto dall'errore


da noi imposto, realizzeremo la vincita di seconda categoria, nel caso contrario
contrarremo la vincita di prima categoria; ecco spiegato il motivo per cui viene
garantita matematicamente la vincita, ovviamente ricordiamo, a pronostico
esatto.

Lo sviluppo colonnare presentato ha un riscontro matematico solo se le varianti


considerate sono delle doppie. Nel caso in cui si volessero utilizzare delle
varianti triple, si dovrà operare una trasformazione, moltiplicando il numero delle
colonne in esame per 2E (con "E" rappresentante il numero massimo di errori da
correggere).
Per chiarire tale concetto, supponiamo di voler correggere su un sistema di
cinque varianti triple, zero, uno, due errori, sulla nostra ipotetica colonna base.
Come prima cosa costruiamo il triangolo di Tartaglia per i cinque elementi:

11

121

1331

14641

1 5 10 10 5 1
U U

Errori 0 1 2 3 4 5
U U

In relazione agli errori considerati (0-1-2), sommiamo i corrispondenti numeri di


colonne, ottenendo:

- (1+5+10)=16; ma dato che le varianti sono delle triple, bisognerà considerare il


numero massimo di errori da correggere, nel nostro caso due, e sostituirlo nella
formula 2E ottenendo 22 = 4. Infine, bisognerà moltiplicare (16x4), per ottenere
il numero totale delle colonne di sviluppo di correzione, che nel sistema in
questione saranno 64, contro le 243 colonne imposte dallo sviluppo integrale di
cinque varianti triple.

Sfruttando lo stesso procedimento possiamo calcolare anche il numero di


colonne dello sviluppo integrale, nel nostro caso avremmo dovuto operare nel
seguente modo:

- (20 x 1)+(21 x 5)+(22 x 10)+(23 x 10)+(24 x 5)+(25 x 1) =

= 1+10+40+80+80+32 = 243 colonne di sviluppo integrale.


Concetto di interruzione, simmetria e parallelismo.
Lo studio minuzioso della colonna base, ha aperto, come abbiamo potuto
constatare, una prima porta, fondamentale, all'accesso dei meandri di quella
sterminata materia, quale è la sistemistica. La percezione immediata di quella
diaspora di colonne dal sistema integrale originale, ci ha offerto, senza alcun
dubbio, lo stimolo necessario a procedere nella ricerca di soluzioni
programmatiche, fortemente penetrative, per raggiungere i nostri scopi, come da
programma iniziale.

Prepariamoci quindi, ad affrontare, con la stessa caparbietà con cui abbiamo


esaminato il concetto precedente, lo studio di tre parametri salienti del nostro
programma :

- le INTERRUZIONI ;
U U

- la SIMMETRIA ;
U U

- il PARALLELISMO .
U U

A differenza della ormai nota colonna base, che, pur agendo materialmente sulla
figura della colonna vincente, trova corpo da una spiccata peculiarità soggettiva,
questi nuovi parametri ricercano la loro identità proprio dalla struttura della
colonna vincente. Proviamo dunque, a sezionare una qualunque colonna
vincente, per evidenziare forme e contenuti di queste strutture apparentemente
velate all'occhio inesperto.
Per soddisfare quel senso di continuità che collega i concetti dei vari parametri
di questo capitolo, intendiamo esaminare la stessa colonna vincente sfruttata in
precedenza:

1. 1

2. x

3. 2

4. x

5. x

6. x

7. 1

8. x

9. 2

10. 1

11. 1

12. 2

13. x

Una prima superficiale ricognizione ci permette di individuare sulla colonna


prescelta, una sequela disordinata di segni, ed è proprio tale sequela, sottoposta
a studio statistico, di un gran numero di colonne vincenti, che costituisce una
ordinata graduatoria di valori da applicare allo studio della sistemistica.

Ogni qualvolta dunque, si verifica un cambiamento di segno (1-x-2), si otterrà


una interruzione del segno precedente, per cui, sommando tutte le interruzioni
della colonna vincente in oggetto, si costituirà quella che definiamo la
interruzione generale di quel dato sistema. Individuato quindi, nella pratica della
U U

sistemistica questo importante parametro, possiamo indicare con estrema


facilità, quante interruzioni si sono verificate sulla colonna vincente indicata:
nove.
Anche in questo caso abbiamo avvertito la necessità di costruire delle tavole di
ripartizione delle colonne per ciascuna interruzione per formalizzare tale
concetto e per poterne sfruttare al meglio il suo potenziale riduttivo:

Tavola di ripartizione colonne per 13 TRIPLE.


U

INTERRUZIONI N. COLONNE
0 3
1 72
2 792
3 5.280
4 23.760
5 76.032
6 177.408
7 304.128
8 380.160
9 337.920
10 202.752
11 73.728
12 12.288
13 0

Dallo studio statistico di un campione di 1080 colonne vincenti abbiamo


riscontrato un numero medio basso di interruzioni, perchè i segni 1-x sono assai
preponderanti sul segno 2.

Nel momento in cui decideremo di applicare questo concetto ad un sistema del


nostro tipo, lo studio delle interruzioni verrà impostato sostanzialmente nel modo
seguente: chiederemo la sortita di sei, sette, otto interruzioni, intendiamo
ricordare che questi valori calcolati, sono dei valori medi, pertanto sarà compito
del sistemista integrarli con altri punteggi, a seconda delle previsioni settimanali
relative al gioco in questione.

Il processo di sintesi applicato sin qui al concetto di interruzione, trova conferma,


in un certo qual modo, nello studio della simmetria e del parallelismo, perchè,
pur nella loro specificità globale, questi ultimi traggono sviluppo e capacità
penetrativa, proprio dallo slancio iniziale delle interruzioni.
Sottoponendo ancora una volta la nostra colonna vincente ad una più attenta
diagnosi radiologica, ossia, scrutando attentamente il movimento che i segni (1-
x-2) possono operare sia singolarmente, come avviene nelle interruzioni, sia in
coppia, come vedremo avverrà nella simmetria e nel parallelismo, avvertiremo la
presenza di un preordinato ciclo di mutazione spontanea ben controllabile, di
coppie di segni che vanno a segnare il passo di qualsiasi colonna vincente. Per
entrare nel vivo della logica di questi altri fondamentali concetti, mettiamo a
fuoco, ancora una volta, la nostra solita colonna vincente:

1. 1

2. x

3. 2

4. x

5. x

6. x

7. 1

8. x

9. 2

10. 1

11. 1

12. 2

13. x

Esaminiamo dunque, attentamente, i segni della colonna per coppia ed in


disposizione simmetrica; naturalmente questo modello ci imporrà di accoppiare i
seguenti elementi: 1/13, 2/12, 3/11, 4/10, 5/9 e 6/8. Per quel che riguarda il
Totocalcio, il settimo segno rimarrà estraneo a questa operazione, trovandosi
nella impossibilità di accoppiarsi.

Analizziamo adesso, con altrettanta attenzione, i segni della colonna sempre per
coppia, ma in disposizione parallela; questo modello ci imporrà di accoppiare le
seguenti coppie : 1/8, 2/9, 3/10, 4/11, 5/12 e 6/13.
Come si può notare facilmente, le disposizioni delle coppie, rifacendosi a modelli
geometrici, danno il nome ai due parametri, evidenziando contemporaneamente
uno speciale dinamismo che le caratterizza reciprocamente. Entrando nel vivo
della ricerca, possiamo subito affermare che, nel momento in cui ciascuna
coppia, già ben definita, si identificherà nello stesso segno, prenderà corpo una
simmetria o un parallelismo.

Le tavole di disposizione delle colonne su ciascuno di questi parametri ci


forniranno tutti quegli elementi utili all'adozione nella nostra pratica sistemistica.

-Tabella della SIMMETRIA per 13 triple:

Simm. 0 1 2 3 4 5 6
N. col. 139968 419904 524880 349920 131220 26244 2187

- Tabella del PARALLELISMO per 13 triple:

Paral. 0 1 2 3 4 5 6
N. col. 139968 419904 524880 349920 131220 26244 2187

Le ricerche effettuate sul solito campione di 1080 colonne vincenti, ci indicano


con determinante certezza che le disposizioni simmetriche e parallele che
sortiscono con maggior frequenza sono una e due. Saranno pertanto questi i
punteggi da privileggiare, dovendo inserire tali parametri nello studio e nella
composizione di un sistema.

Quali che siano i risultati raggiunti nel campo delle sperimentazioni sulla
sistemistica, è necessario non dimenticare mai che il fascino del gioco carezza
talvolta, fattori di imponderabilità fatalmente presenti nei momenti meno
opportuni, pur tuttavia ci sentiamo legati morbosamente a queste teorie che
spesso scalciano tutte quelle pratiche cabalistiche demenziali.
Sviluppo delle I-BVS, S-BVS e P-BVS.
Per interruzione generale abbiamo dunque inteso il numero di volte in cui, su
una qualunque colonna vincente cambia il segno; per simmetria generale
abbiamo inteso il punteggio in comune tra il primo segno e l'ultimo, tra il
secondo ed il penultimo, ecc...; per parallelismo generale infine, il punteggio in
comune tra il primo segno e l'ottavo, il secondo ed il nono e così via.

La caratteristica dei filtri BVS, cioé interruzioni BVS, simmetria BVS, paralleli
BVS, é che bisogna trasformare la ipotetica colonna vincente in esame, nei
simboli BVS, ossia rappresentati dalla colonna-base, dalla colonna-variante e
dalla colonna-sorprese e quindi le operazioni verranno effettuate su questa
nuova colonna.

Uno dei primi accorgimenti statistici usati in sistemistica è stato, senza dubbio, il
ricorso alla limitazione dei segni 1-X-2. Dopo, qualcuno ha avuto la brillante idea
di limitare il punteggio su tre colonne ipotetiche: base - variante - sorprese.

Sembra superfluo ricordare che se il pronostico è tutto imperniato su partite di


tipo 1-X-2, allora il filtro dei segni 1-X-2 e quello sulle tre colonne ipotetiche
coincidono, cioè generano le stesse colonne; mentre vi è un risparmio
abbastanza significativo allorchè il pronostico si discosta dall'1-X-2.

Orbene, procedendo in tal ragionamento, si è pensato che la stessa


metodologia poteva essere estesa anche alle interruzioni, alla simmetria, al
parallelismo.

Per ottenere le interruzioni-BVS, la simmetria-BVS, il parallelismo-BVS, bisogna


prima trasformare la colonna in esame nei corrispondenti segni letterali BVS e
quindi contane i punteggi sui segni letterali.
Prendiamo ad esempio un picchetto qualsiasi:

Pronost. C.V. BVS

1 . 1X2 X V

2 . X12 X B

3 . 1X2 1 B

4 . X21 X B

5 . X21 2 V

6 . 12X 1 B

7 . 1X2 1 B

8 . 1X2 1 B

9 . X12 2 S

10. X12 1 V

11. X21 X B

12. X21 X B

13. X12 1 V

Come è facile notare, abbiamo trasformato la colonna vincente in segni letterali


corrispondenti alla posizione nel pronostico.

Le interruzioni generali relative al picchetto sono otto, mentre quelle BVS sono
sette; le simmetrie generali sono tre, mentre quelle BVS sono quattro; i paralleli
generali sono tre, mentre quelli BVS sono uno.

A puro titolo di informazione, otto interruzioni su tredici triple costano 380.160


colonne; otto interruzioni BVS costano anch'esse 380.160 colonne, ma le
colonne comuni sono solo 90.391. Da questo esempio si evince l'importanza dei
due filtri se usati in contemporanea.

Il significato di questo concetto, deve dunque farci comprendere che ciò che fa
vincere non è il singolo filtro, nè un insieme di filtri, ma l'applicazione sistematica
di alcuni filtri nel tempo; quindi occorre fare una statistica sulle colonne vincenti,
scegliere il campo di applicazione, sperare in un poco di fortuna.
Questi nuovi filtri sono senz'altro una evoluzione del concetto di
INTERRUZIONE, SIMMETRIA e PARALLELI, pertanto una tappa obbligata in
sistemistica.

Anche in questo caso, per evidenziare meglio questa importantissima tecnica, si


è resa necessaria la costruzione di alcune tavole di ripartizione delle colonne in
comune tra i filtri in esame.

I pronostici utilizzati per la costruzione delle suddette tavole, sono stati i


seguenti:

Tredici triple Dodici triple

1) 1-X-2 1-X-2

2) X-1-2 X-1-2

3) 1-X-2 1-X-2

4) X-1-2 X-1-2

5) X-1-2 X-1-2

6) 1-2-X 1-2-X

7) X-1-2 X-1-2

8) 1-X-2 1-X-2

9) X-1-2 X-1-2

10) 1-X-2 1-X-2

11) 1-2-X 1-2-X

12) X-1-2 X-1-2

13) 1-X-2 -----


Tavola di ripartizione del numero di colonne in comune tra Interruzioni ed I-
BVS, per tredici varianti triple:

Numero N. colonne per: N. di colonne

I e I-BVS - I e I-BVS in comune


0 3 0
1 72 0
2 792 2
3 5.280 14
4 23.760 332
5 76.032 3.271
6 177.408 18.616
7 304.128 57.444
8 380.160 91.040
9 337.920 70.292
10 202.752 24.400
11 73.728 3.088
12 12.288 80
13 0 0
Tavola di ripartizione del numero di colonne in comune tra Interruzioni ed I-
BVS, per dodici varianti triple:

Numero N. colonne per: N. di colonne

I e I-BVS - I e I-BVS in comune


0 3 0
1 66 0
2 660 2
3 3.960 28
4 15.840 438
5 44.352 3.271
6 88.704 14.310
7 126.720 30.444
8 126.720 30.044
9 84.480 12.828
10 33.792 1.932
11 6.144 48
12 0 0

Tavola di ripartizione del numero di colonne in comune tra Simmetria e S-BVS,


per tredici varianti triple:

Numero N. di colonne per: N. di colonne

S e S-BVS - S e S-BVS in comune


0 139.968 41.472
1 419.904 155.520
2 524.880 194.400
3 349.920 110.808
4 131.220 30.132
5 26.244 3.402
6 2.187 81
Tavola di ripartizione del numero di colonne in comune tra Simmetria e S-BVS,
per dodici varianti triple:

Numero N. di colonne per: N. di colonne

S e S-BVS - S e S-BVS in comune


0 46.656 5.184
1 139.968 41.472
2 174.960 56.052
3 116.640 28.188
4 43.740 5.265
5 8.748 162
6 729 0

Tavola di ripartizione del numero di colonne in comune tra Paralleli e P-BVS,


per tredici varianti triple:

Numero N. di colonne per: N. di colonne

P e P-BVS - P e P-BVS in comune


0 139.968 46.656
1 419.904 151.632
2 524.880 186.624
3 349.920 110.808
4 131.220 32.076
5 26.244 3.645
6 2.187 0
Tavola di ripartizione del numero di colonne in comune tra Simmetria e S-BVS,
per dodici varianti triple:

Numero N. di colonne per: N. di colonne

S e S-BVS - S e S-BVS in comune


0 46.656 2.304
1 139.968 32.256
2 174.960 58.176
3 116.640 22.464
4 43.740 1.881
5 8.748 18
6 729 0
Le sequele.
Prima di passare all'illustrazione delle tecniche di cui ci avvaliamo per la stesura
di questo tipo di condizionamento, riteniamo ancora una volta doveroso
sottolineare come, nonostante la nostra totale dedizione in questo meraviglioso
campo, escogitare mezzi che consentano al giocatore di stilare pronostici con
poca spesa, ricavandone il massimo della probabilità di successo, é impresa
assai ardua e di non facile soluzione.

Dicesi sequela una figura composta da più segni che prende il nome di
accoppiata, terzina, quartina, cinquina, sestina rispettivamente per gruppi di due,
tre, quattro, cinque, sei elementi consecutivi.

Esempio:

1 X rappresenta un'accoppiata;

X 1 2 rappresenta una terzina;

X 1 X X rappresenta una quartina;

1 1 2 1 X rappresenta una cinquina;

X 1 X X 1 X rappresenta una sestina.

Queste figure prendono il nome di sequele specifiche in quanto la loro


composizione é determinata. E' possibile tuttavia, raggruppare più sequele
tramite simboli ed allora si avranno le sequele aspecifiche.

Esempio:

- M M M terzine monotermini ( 1 1 1 - X X X - 2 2 2 ).

- J J J qualsiasi terzina.

- M N O terzine tritermini ( 1 X 2 - X 1 2 - 2 1 X ).

Chiariamo comunque un concetto importante: l'uso delle sequele che ci ha


permesso di mettere in pratica tecniche fino ad oggi, forse pensate ma mai
attuate, é prerogativa assoluta delle sofisticate procedure e tecniche
computerizzate sfruttate dall'elaboratore.
Il punto di partenza, come sempre, in questo sconfinato campo della
sistemistica, ci é dato dalle tre incognite 1-X-2. Cominciamo dunque a miscelare
tra di loro, questi tre segni, alla ricerca di tutte le sequele per accoppiate; il
quadro che otterremo sarà il seguente:

1 1 1 X X X 2 2 2

1 X 2 1 X 2 1 X 2

Le accoppiate possibili, dunque, date tre incognite o segni, sono nove. Una
immediata visione ci suggerisce una loro suddivisione in due gruppi, quello delle
accoppiate monotermini e cioé:

1 X 2

1 X 2

e quello delle accoppiate bitermini e cioé:

1 1 X X 2 2

X 2 1 2 1 X

Se invece misceliamo i tre segni alla ricerca di tutte le sequele per terzine,
otterremo questo quadro:

111111111XXXXXXXXX222222222

111XXX222111XXX222111XXX222

1X21X21X21X21X21X21X21X21X2

Le terzine possibili, dunque, date tre incognite o segni, sono ventisette. Come
possiamo vedere e verificare, la figura delle terzine si presta ancor meglio delle
accoppiate ad una mera suddivisione in gruppi, in quanto oltre allo stato di
monotermine e di bitermine, é possibile adottare lo stato di tritermine.
Curiamo dunque attentamente questo quadro:

- terzine monotermini:
U

1 X 2

1 X 2

1 X 2

- terzine bitermini:
U

1 1 1 1 1 1 X X X X X X 2 2 2 2 2 2

1 1 X X 2 2 1 1 X X 2 2 1 1 X X 2 2

X 2 1 X 1 2 1 X 1 2 X 2 1 2 X 2 1 X

- terzine tritermini:
U

1 1 X X 2 2

X 2 1 2 1 X

2 X 2 1 X 1
Procediamo ancora a miscelare i nostri tre segni 1-X-2 alla ricerca di tutte le
sequele per quartine, otterremo questo quadro:

- 111111111111111111111111111XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

- 111111111XXXXXXXXX222222222111111111XXXXXXXXX222222222

- 111XXX222111XXX222111XXX222111XXX222111XXX222111XXX222

- 1X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X2

--------------------------------------------------------

222222222222222222222222222

111111111XXXXXXXXX222222222

111XXX222111XXX222111XXX222

1X21X21X21X21X21X21X21X21X2

Le quartine trovate sono ottantuno, strutturate nel seguente modo:

- quartine monotermini:
U

1 X 2

1 X 2

1 X 2

1 X 2

- quartine bitermini:
U

- 11111111111111XXXXXXXXXXXXXX22222222222222

- 111111XXXX22221111XXXXXX22221111XXXX222222

- 11XX2211XX112211XX11XX22XX221122XX2211XX22

- X21X121X1X12121X1X1X12X2X2X21212X2X212X21X
- quartine tritermini:
U

- 111111111111XXXXXXXXXXXX222222222222

- 11XXXXX2222211111XX2222211111XXXXX22

- X21X2221XXX21X22212111X21XXX2111X21X

- 2X221X2X1X2X221X2211X211X1X2X1X211X1

Volendo ancora procedere alla ricerca di tutte le cinquine, le sestine, ecc.,


basterebbe adottare lo stesso metodo che per le precedenti, pur tuttavia, ci
fermiamo solo alle quartine perché le sequele successive, man mano che
crescono nella loro quantità di segni, diminuiscono fortemente nella loro
capacità riduttiva, per cui si rivelano di scarso ausilio nella pratica sistemistica.

Messa dunque a nudo, dal punto di vista strutturale, questa non certo breve
sfilza di sequele, non ci resta che scegliere secondo la nostra fantasia, secondo
le nostre particolari esigenze di riduzioni e secondo le caratteristiche settimanali
che il pronostico ci offre, quelle che più fanno al nostro caso, sfruttandole
naturalmente nella maniera più consona ai nostri intenti. Discorso analogo va
fatto per le sequele aspecifiche, che di norma trovano spazio e sistemazione nei
programmi di sistemistica gestiti dai computer. L'unica nota che differenzia le
sequele specifiche da quelle aspecifiche, sta nel fatto che le prime si
sottopongono allo studio dell'utente in maniera singola, cioé prese una ad una,
mentre le seconde vanno gestite dall'elaboratore in tipologie già predefinite e
assemblate, provocando una riduzione prettamente generalizzata, ma
ugualmente efficace.
L'accertamento statistico fatto su un campione di 1195 colonne vincenti al
Totocalcio, ci ha permesso di stilare una statistica strettamente realistica sul
modo di impiegare questo tipo di parametro; riportiamo dunque passo-passo i
vari gruppi a partire dalle accoppiate sortite e così via:

Sequele Accoppiate Sortite (valore medio)


1 1

1
1 2

X
1 1

2
X 2

1
X 1

X
X 1

2
2 1

1
2 1

X
2 0

2
J 3

J
Tipo di sequela Sortite (valore medio)
Terzina monotermine 1

Terzina bitermine 3

Terzina tritermine 1

Terzina "J J J" 2


Quartina 0
monotermine
2
Quartina bitermine
2
Quartina tritermine
1
Quartina "J J J J"

Ricordiamo che, questi valori, trovano impiego sia pure nella pratica sistemistica
applicata all'Enalotto, per la loro naturale corrispondenza.

Vale la pena sottolineare che le sequele sortite, in tutte le varie strutture


esaminate, determinano la media ponderale. Le sortite fuori norma o statistica,
comunque, sono sempre in agguato, ma, di certo, non possono in alcun modo
pregiudicare il concetto statistico avallato.

Le teorie sin qui esposte, sulle sequele, rappresentano senza alcun dubbio
quella linea ufficiale, che in linea di massima trova concordi i massimi esponenti
della sistemistica.

Tuttavia, pur trovandoci pure noi concordi, su tale linea, abbiamo avvertito la
necessità di riesaminare questo studio, da ormai troppi anni arenato su questi
concetti, col fine di trovare una nuova e quanto mai valida teoria sulla
opportunità dell'uso delle sequele.

Da tempo abbiamo osato sfruttare in maniera più sistematica, nel loro insieme, il
quadro ormai noto delle sequele, cercando quindi, quasi con enfasi, una
peculiarità meno frammentata, che ci permettesse di sfruttare questo parametro
come una qualunque colonna base, o meglio, come un insieme di colonne base,
di tipo statistico, che avessero come compendio una determinata sintesi
razionale di penetrazione sulla colonna vincente. Alla fine, crediamo, i fatti, gli
studi, le prove di esercizio sulla nostra pelle, ci han dato ragione. Accingiamoci
dunque a costruire questo nuovo esempio di schema statistico basato
esclusivamente sul concetto di accoppiate/terzine/quartine.
Presa una colonna vincente qualsiasi, nel nostro esempio la colonna vincente
del concorso numero 41 del 1992 (Totocalcio), abbiamo costruito, cercando a
ritroso, tutte le accoppiate statistiche ( nove ) in ordine di sortita, fino ad esaurire
tutte le combinazioni che compongono le partite di una giocata al Totocalcio.
Alla fine di tale studio abbiamo ottenuto questo prezioso quadro statistico:

1. X 2 2 2 X 1 1 X 1

2. 1 2 1 X 2 2 X X 1

3. X 2 2 X 1 X 1 2 1

4. 1 2 X 2 2 X 1 1 X

5. X 1 1 X 2 1 X 2 2

6. 1 2 1 X X X 2 1 2

7. X X 1 X 1 2 1 2 2

8. X 1 2 2 X 1 1 2 X

9. X X 1 X 2 1 2 1 2

10. 1 2 1 X 1 X 2 2 X

11. X 2 1 1 X 2 1 X 2

12. X X X 2 2 1 1 1 2

La tredicesima partita non é considerata in quanto non può fare coppia con
alcuno.
Abbiamo voluto chiamare questo quadro statistico col nome di accoppiate di
ritardo. Ma come sfruttare, a questo punto, queste accoppiate di ritardo? Un bel
poco di fantasia, ma non poco intuito, ci hanno suggerito di seguire due
determinati metodi di riduzione; vediamo quali: intanto abbiamo diviso questo
quadro per fasce orizzontali di tre partite o ruote, a seconda della
predestinazione, ottenendo chiaramente quattro sezioni di terzine, come nello
schema successivo:

1. X 2 2 2 X 1 1 X 1

2. 1 2 1 X 2 2 X X 1

3. X 2 2 X 1 X 1 2 1

----------------------------------------------

4. 1 2 X 2 2 X 1 1 X

5. X 1 1 X 2 1 X 2 2

6. 1 2 1 X X X 2 1 2

----------------------------------------------

7. X X 1 X 1 2 1 2 2

8. X 1 2 2 X 1 1 2 X

9. X X 1 X 2 1 2 1 2

----------------------------------------------

10. 1 2 1 X 1 X 2 2 X

11. X 2 1 1 X 2 1 X 2

12. X X X 2 2 1 1 1 2

----------------------------------------------

Lo studio statistico fatto su uno svariato numero di colonne vincenti ci ha


dimostrato come ciascuna terzina, sulla sua sede di origine totalizzasse punti,
ma, fatto nuovo, come tutte le terzine nel loro insieme si comportassero alla
stessa stregua.
A questo punto l'ausilio dell'elaboratore elettronico é stato necessario per
passare dalla fase teorica a quella pratica e, sfruttando le capacità di un
qualsiasi programma di sistemistica per PC, abbiamo materializzato il nostro
concetto. Sfruttando una funzione che prende il nome di LINK ( il link é un
gruppo di filtri colonnari facente parte a sè stante e tale che é possibile
determinare tra loro quanti se ne devono verificare e quanti punti consecutivi nel
loro insieme possono fare ). Abbiamo messo in link le trentasei terzine
precedentemente selezionate, dando loro uno sviluppo particolare, che è
possibile facilmente impostare anche al computer, per ogni terzina inseriamo
quindi i punteggi da uno a tre. Di queste terzine, con questi determinati punteggi,
ne dovranno sortire Min.25 e Max.26. Abbiamo così costruito, un primo schema
statistico, da applicare nella pratica di gioco.

Mettendo in link le nove colonne delle accoppiate di ritardo, e sfruttando un


altra caratteristica dei link, ovvero i punti consecutivi che è possibile conseguire
nelle colonne. Abbiamo costruito il nostro secondo schema statistico. Lo studio
operato su questo nuovo schema, ci ha indirizzato nel chiedere, sulle nove
colonne inserite in link, la sortita di Min.17 e Max.18 punti consecutivi.

I risultati ottenuti da queste due nuove funzioni ci hanno ripagato senz’altro da


tanta stressante ricerca. La cadenza, infatti, ordinata e costante dei due metodi
non solo è molto riduttiva, ma in tempi brevi constata l'enorme possibilità di
centrare in pieno le colonne vincenti sia al Totocalcio che all'Enalotto.

Riportiamo di seguito, con orgoglio, carezzati da un certo non velato senso di


soddisfazione i dati scaturiti da questa indagine:

13 Triple 12 Triple

390.678 colonne 130.226 colonne

In un sistema integrale di 13 triple al Totocalcio, questi due condizionamenti


operano un taglio di circa 1.203.645 colonne su 1.594.323. In un sistema
integrale di 12 triple all'Enalotto, operano altresì un taglio di circa 401.215
colonne su 531.441

La penetrazione sulle rispettive colonne vincenti in rapporto ad un campione di


1.195 colonne al Totocalcio sarà di circa 350 vincite di prima categoria, mentre
per l'Enalotto in rapporto ad un campione di 1.692 colonne sarà di circa 450
vincite di prima categoria.
Lo studio delle sequele, come facile da verificare, presta il fianco alle più
svariate interpretazioni d'uso, ma non sempre il loro potere riduttivo trova
conferma sulla quantità d'obbligo necessaria ad un rapporto
investimento/profitto. Certamente, noi non pretendiamo, nè cediamo ad
arroganti e quanto mai facili entusiasmi, ma siamo consapevoli di essere
supportati da prestanti schemi surrogati da altrettante conferme razionali.
Impostazione di un sistema al computer.
Per evidenziare la bontà delle tecniche precedentemente analizzate, intendiamo
in questo paragrafo, sviluppare materialmente un sistema, per dimostrare che i
concetti menzionati riscontrano concreti risultati anche nella pratica di gioco.

PRONOSTICO

1) 1-X

2) 1-X

3) X-1-2

4) 1-X-2

5) X-1-2

6) 1-X-2

7) X-1-2

8) 1-X

9) 1-X-2

10) 1-X-2

11) 1-X-2

12) X-1-2

13) X-2-1

Il pronostico è composto da 10 triple e 3 doppie, ed il numero di colonne di


sviluppo integrale di 472.392.
La prima riduzione sul sistema, è stata operata da una colonna contenente i
simboli più probabili a verificarsi, che prende il nome di Colonna-Base.

N. Partite Colonna-Base

1) 1

2) 1

3) X

4) 1

5) X

6) 1

7) X

8) 1

9) 1

10) 1

11) 1

12) X

13) X

Su questa colonna, in riferimento ai dati statistici calcolati, si è chiesta la sortita


di 7-8-9 punti.

La riduzione ottenuta è stata di 395.716 colonne.

Il sistema viene portato a 76.676 colonne.


La seconda riduzione, è stata operata da una colonna contenente i simboli
meno probabili a verificarsi, che prende il nome di Colonna delle Sorprese

N. Partite Colonna-Sorprese

1) -

2) -

3) 2

4) 2

5) 2

6) 2

7) 2

8) X

9) 2

10) 2

11) 2

12) 2

13) 1

Su questa colonna, visto che è molto difficile l'uscita contemporanea di tutti gli
eventi, si è operata una correzione di errori, e precisamente di 0-1-2-3 errori.

La riduzione ottenuta è stata di 17.658 colonne.

Il sistema viene portato a 59.018 colonne.

La terza riduzione è stata operata dalle Interruzioni, chiedendo la sortita 7-8-9


punti.

La riduzione ottenuta è stata di 23.371 colonne.

Il sistema viene portato a 35.647 colonne.


La quarta riduzione è stata operata dalla Simmetria, chiedendo la sortita di 1-2
punti.

La riduzione ottenuta è stata di 15.054 colonne.

Il sistema viene portato a 20.593 colonne.

La quinta riduzione è stata operata dal Parallelismo, chiedendo la sortita di 1-2


punti.

La riduzione ottenuta è stata di 9.649 colonne.

Il sistema viene portato a 10.944 colonne.

La sesta riduzione è stata operata dalle Interruzioni su Base Variante Sorpresa,


chiedendo la sortita di 6-7-8 punti.

La riduzione ottenuta è stata di 4.206 colonne.

Il sistema viene portato a 6.738 colonne.

La settima riduzione è stata operata dalla Simmetria su Base Variante Sorpresa,


chiedendo la sortita di 1-2-3 punti.

La riduzione ottenuta è stata di 1.082 colonne.

Il sistema viene portato a 5.656 colonne.

L'ottava riduzione è stata operata dal Parallelismo su Base Variante


Sorpresa,chiedendo la sortita di 1-2-3 punti.

La riduzione ottenuta è stata di 511 colonne.

Il sistema viene portato a 5.142 colonne.


La nona riduzione è stata operata dallo schema delle Terzine Statistiche,
chiedendo la sortita di Min.25 e Max.26 punti.

La riduzione ottenuta è stata di 2.323 colonne.

Il sistema viene portato a 2.822 colonne.

La decima ed ultima riduzione, è stata operata dallo schema delle Accoppiate


Statistiche di Ritardo, chiedendo la sortita di Min.18 e Max.20 punti consecutivi.

La riduzione ottenuta è stata di 1.110 colonne.

Il sistema viene portato a 1.712 colonne.

Pertanto, volendo dare uno sguardo anche all'aspetto economico, che


spessissimo è quello che più influenza il giocatore, riportiamo di seguito una
tabella contenente le cifre di costo del sistema. Ricordiamo che il costo di una
colonna è di £.800.

Sistema integrale di

10 Triple e 3 Doppie

N. Colonne 472.392

Costo £.377.913.600

Sistema condizionato

N. Colonne 1.712

Costo £.1.369.600
Tavole numeriche delle colonne di sviluppo integrale.

N. Triple N. Colonne di sviluppo integrale


13 1.594.323
12 531.441
11 177.147
10 59.049
9 19.683
8 6.561
7 2.187
6 729
5 243
4 81
3 27
2 9
1 3
N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale
13 8.192
12 4.096
11 2.048
10 1.024
9 512
8 256
7 128
6 64
5 32
4 16
3 8
2 4
1 2
N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale
12 1 1.062.882
11 1 354.294
10 1 118.098
9 1 39.366
8 1 13.122
7 1 4.374
6 1 1.458
5 1 486
4 1 162
3 1 54
2 1 18
1 1 6

N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale


11 2 708.588
10 2 236.196
9 2 78.732
8 2 26.244
7 2 8.748
6 2 2.916
5 2 972
4 2 324
3 2 108
2 2 36
1 2 12
N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale
10 3 472.392
9 3 157.464
8 3 52.488
7 3 17.496
6 3 5.832
5 3 1.944
4 3 648
3 3 216
2 3 72
1 3 24

N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale


9 4 314.928
8 4 104.976
7 4 34.992
6 4 11.664
5 4 3.888
4 4 1.296
3 4 432
2 4 144
1 4 48
N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale
8 5 209.952
7 5 69.984
6 5 23.328
5 5 7.776
4 5 2.592
3 5 864
2 5 288
1 5 96

N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale


7 6 139.968
6 6 46.656
5 6 15.552
4 6 5.184
3 6 1.728
2 6 576
1 6 192
N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale
6 7 93.312
5 7 31.104
4 7 10.368
3 7 3.456
2 7 1.152
1 7 384

N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale


5 8 62.208
4 8 20.736
3 8 6.912
2 8 2.304
1 8 768

N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale


4 9 41.472
3 9 13.824
2 9 4.608
1 9 1.536
N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale
3 10 27.648
2 10 9.216
1 10 3.072

N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale


2 11 18.432
1 11 6.144

N. Triple N. Doppie N. Colonne di sviluppo integrale


1 12 12.288
Storia ed evoluzione dei mezzi di calcolo.
L'esigenza dell'uomo di avere a disposizione uno strumento per potenziare le
proprie capacità di calcolo è antichissima. Questa idea è talmente universale
che abbraccia ogni attività dell'uomo e perciò la ritroviamo anche in altri campi.
Basti pensare alla vanga, all'aratro, al cavallo ed al trattore per capire che questi
strumenti sono stati scoperti con il fine di alleviare l'uomo dalle fatiche manuali,
muscolari e fisiche nel campo agricolo. L'eseguire dei calcoli in modo preciso e
rapido, affidando parte delle regole e degli automatismi a delle macchine è stato
l'obiettivo che ha spinto l'uomo ad inventare mezzi sempre più perfetti che
riducessero la fatica di operazioni noiose e ripetitive e che lo potenziassero nella
sua capacità intellettiva.

I primi strumenti di ausilio al calcolo che vengono ricordati sono l'ABACO cinese
ed il SOROBAN giapponese, utilizzati per eseguire delle operazioni di somma e
sottrazione.

Le prime invenzioni di macchine vere e proprie, capaci di eseguire operazioni, si


sono avute nel secolo XVII ad opera di due grandi filosofi e matematici: Pascal e
Leibnitz.

Blaise Pascal costruì nel 1642 (aveva solo 19 anni!) la famosa Pascalina, una
macchina ad ingranaggi che applicava il principio del riporto automatico. Era in
grado cioè di eseguire una serie di addizioni e sottrazioni su numeri decimali di
dodici cifre. Le moltiplicazioni venivano effettuate come una successione di
somme.

Gottfried Leibnitz, nel 1671 perfezionò il principio su cui era costruita la


Pascalina e progettò una macchina che realizzava anche le moltiplicazioni in
modo automatico. Il via alle invenzioni era stato dato, nel 1889 fu costruita la
prima macchina in grado di eseguire una divisione. Purtroppo, tutte queste
macchine, che pur costituivano le fondamenta del calcolo meccanico, erano
poco utilizzabili in quanto eseguivano una sola operazione alla volta e non
avevano alcuna forma di memoria. La prima macchina con memoria e con
possibilità di svolgere operazioni multiple fu ideata dal matematico inglese
Charles Babbage, il quale disegnò, tra il 1822 ed il 1833, una macchina
conosciuta con il nome di "Analytical Engine" che, a causa delle enormi difficoltà
realizzative dei dispositivi meccanici ed anche per le difficoltà finanziarie
correlate, non fu mai costruita. Nei progetti di Babbage troviamo per la prima
volta alcuni dei concetti fondamentali dei moderni elaboratori ovvero: il
programma registrato, la memoria, l'unità aritmetico-logica, l'unità di controllo.
Vennero costruite, sul principio di funzionamento di Babbage, macchine più
evolute dotate perfino di stampante, ma nonostante tutto i meccanismi rimasero
di natura meccanica, quindi estremamente lenti e faticosi da adoperare.
L'evoluzione successiva fu rappresentata dall'introduzione di meccanismi
elettromagnetici nei quali i movimenti erano ottenuti con dispositivi elettrici.
Questa innovazione portò alla costruzione, nel 1944, del MARK I, una macchina
che, per l'epoca, aveva una potenzialità enorme: 10 operazioni al secondo. Le
dimensioni erano notevoli: 18 metri di lunghezza e 2,5 di altezza, ed il principio
di funzionamento era ancora quello ideato da Babbage.

Il primo calcolatore elettronico, definito come tale, fu progettato e realizzato da


Mauchly ed Eckert negli anni 1944-1947, e venne chiamato ENIAC, che sta per
Electronic Numerical Integrator And Computer. Dal punto di vista tecnologico
era costituito da 18.000 tubi elettronici e 1.500 relè, ed aveva delle dimensioni di
30 metri di lunghezza e 2,50 di altezza. La velocità di calcolo rispetto al MARK I
era di 200/300 volte superiore.

Fino a quell'anno non era stato introdotto il concetto di programma e l'operatore


(colui che utilizza la macchina) era costretto ad immettere, al momento
opportuno, il calcolo da eseguire.

Il concetto di programma venne introdotto nel 1950: alla macchina venivano


fornite tutte le indicazioni circa i calcoli da svolgere e successivamente la
macchina li eseguiva senza altri interventi. A questo punto era nato il primo
calcolatore.

Negli anni seguenti questo settore ha avuto uno sviluppo vertiginoso, i tubi
elettronici sono stati sostituiti dai transistor, circuiti in grado di svolgere le stesse
operazioni con un ingombro decine di volte minore e con poca dispersione di
calore. Ma l'elemento chiave che ha determinato l'esplosione dei computers è
rappresentato dal circuito integrato, costituito da una piastrina di silicio (chip) di
dimensioni di pochi mm quadrati, su cui viene realizzato un intero circuito
digitale, di dimensioni microscopiche.

Questa nuova tecnologia ha consentito la costruzione di calcolatori di dimensioni


molto ridotte e con grande velocità di calcolo. Per portare un esempio pratico:
nei moderni calcolatori si possono ottenere 1.000.000 di operazioni al secondo
contro le 10 del MARK I.

Le possibilità offerte dalla miniaturizzazione di realizzare in un singolo chip


migliaia di funzioni elementari, ha aperto la strada alla scoperta del
microprocessore, cioè un microelaboratore. Questa scoperta fù dovuta ad un
italiano: Federico Faggin. Il microprocessore contiene in un singolo chip tutte le
unità fondamentali di elaborazione, quali funzioni di controllo e di calcolo. E'
facilmente programmabile dall'utente e perciò ha trovato una diffusa
applicazione in numerosi campi.
La crescita della integrazione e quindi della miniaturizzazione, rivoluziona
completamente la tecnica di costruzione dei calcolatori riducendone dimensioni
e costi, ed aprendo la strada alla larga diffusione dei personal computer alla
portata di tutti.

Abbiamo ritenuto doveroso, dedicare un piccolo spazio anche per gli strumenti
di calcolo utilizzati, perchè solo grazie ad essi, è stato possibile completare e
quantificare con assoluta precisione tutti i nostri studi di sistemistica.

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