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Giocare al Totocalcio è molto facile; giocare bene è.... meno facile, fare del
gioco una speculazione è difficile, se non si possiedono quelle conoscenze
matematiche e tecniche, che formano la nuovissima scienza della Sistemistica.
É molto facile giocare per coloro che, in un qualsiasi momento della giornata e in
una qualsiasi circostanza, compilano le due colonne di rito del concorso
settimanale.
É meno facile giocare per coloro che, pur senza particolari impegni speculativi,
senza porsi specifici programmi o problemi di sistemistica, decidono tuttavia di
compilare due, tre o più schedine del concorso settimanale, con l'unico intento di
avere maggiori probabilità di vincita di chi compila soltanto le due colonne di rito.
Anche questi sono spesso imbarazzati e confusi perchè, quando ormai hanno
compilato dieci, venti colonne non hanno più la disinvoltura di proseguire,
temendo di ripetersi. Ma quando il giocatore, mettendo a disposizione del
concorso una certa somma, intende partecipare con lo stesso animo di chi
investe un piccolo o grande capitale in una qualsiasi speculazione economico-
finanziaria, per ricavarne alla fine un utile, allora il gioco diventa difficile. Diventa
difficile, perchè sarebbe assurdo compilare centinaia di colonne, senza un
preciso programma, senza una precisa conoscenza dei mezzi tecnici che la
sistemistica mette a disposizione del giocatore; senza, in una parola, ricorrere
all'impiego di un sistema.
Scopo del lavoro è di sperimentare una metodologia valida per la ricerca del
numero minimo di colonne da giocare, massimizzando nel contempo le
probabilità di vincita al Totocalcio.
L'ultima parola, comunque, spetta sempre alla Dea bendata che dovrà volta per
volta suggerire dove sistemare i vari parametri perché si verifichino gli eventi da
noi tanto sospirati. In effetti, visto che ci troviamo ad analizzare eventi di tipo
aleatorio, sarebbe stato troppo presuntuoso sostenere di aver trovato delle
tecniche miracolistiche che garantissero vincite sicure; asserire di essere in
grado di risolvere un problema nella sua complessità irrisolvibile significherebbe
dire bugie. Ma possiamo affermare con assoluta certezza, che le tecniche da noi
istruite, se sfruttate a seguito degli accertamenti statistici effettuati per un
periodo di tempo medio-lungo ( dai cinque ai dieci anni ), sono degli ottimi
strumenti per poter "lottare" contro questi eventi aleatori, che tutti
settimanalmente cerchiamo di prevedere.
Apportando una prima analisi su tale gioco, notiamo che vi sono degli elementi
certi, rappresentati da:
- n.13 partite;
Dn,k = n(n-1)(n-2)(n-3).........(n-k+1).
dalla seguente espressione: D' 3,3 = 33 = 27. Pertanto, applicando tale formula,
abbiamo la possibilità di calcolare immediatamente il numero delle colonne
possibili per esprimere il risultato finale delle tre partite, nell'esempio sopracitato
le colonne sono 27.
Tale calcolo dal punto di vista quantitativo risulta essere perfetto, vediamo come
sviluppare, procedendo secondo un ragionamento logico, le 27 colonne in
questione.
Ricordiamo che, la prima partita o estrazione, può essere espressa con tre
eventi (1-x-2), i quali sono tutti e tre possibili, ma si escludono a vicenda. Poichè
anche la seconda partita o estrazione presenta la stessa situazione, è
indispensabile che i tre eventi possibili della prima partita o estrazione si
uniscano a ciascuno dei tre eventi possibili della seconda partita o estrazione.
Unendo i due eventi tra di loro, otterremo la seguente serie di accoppiamenti:
In questo caso, essendo due gli eventi considerati, n sarà sempre uguale a tre,
mentre k sarà uguale a due, quindi la formula sarà: D' 3,2 = 32 = 9. Gli
accoppiamenti, che rappresentano il numero di colonne di sviluppo, in questo
caso saranno nove.
Passando, ora, alla terza partita o estrazione, che ricordiamo presenta le stesse
probabilità delle due precedenti, per ottenere lo sviluppo colonnare completo,
dovremo combinare i tre simboli 1-x-2 della terza partita o estrazione, con il
gruppo delle nove colonne precedentemente sviluppate, ottenendo quindi, la
seguente nuova serie di accoppiamenti:
I1x21x21x21x21x21x21x21x21x2
II 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2
III 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x 2 2 2 2 2 2 2 2 2
In questo caso n e k avranno come valore tre, ed otterremo la formula vista in
precedenza, con 27 colonne di sviluppo. Notiamo facilmente che, l'aggiunta di
una tripla nel sistema in questione, comporta un incremento di ben tre volte sul
numero delle colonne di sviluppo.
Abbiamo così visto come la formula teorica diventa una realtà concreta, che
riesce ad esprimere con assoluta certezza tutte le possibili disposizioni che i tre
simboli possono assumere quando sono presi in gruppi predeterminati,
corrispondenti al numero di estrazioni che il giocatore pone in sistema.
Ovviamente il procedimento appena seguito, può essere esteso fino alla
tredicesima partita o alla dodicesima estrazione, portandoci a quell'enorme
numero di 1.594.323 colonne per il Totocalcio.
Essendo tre i simboli utilizzati, come è facile intuire, gli sviluppi colonnari altro
non sono che delle potenze successive di tre. Ma se il giocatore nella stesura di
un pronostico, decidesse di escludere a priori uno dei tre simboli, potrebbe
esprimere l'evento finale con uno dei seguenti simboli: 1-x, 1-2, x-2. In tali casi,
noteremo che il numero di colonne di sviluppo diminuirà notevolmente; per
essere più chiari e per fare una verifica dal punto di vista matematico di quanto
detto, consideriamo la formula per lo sviluppo di dodici doppie, in questo caso gli
eventi considerati non saranno più tre bensì due e la formula da considerare
sarà: D' 2,13 = 213 = 8.192, per il Totocalcio.
I 1-x
II 2-x
III 1-2
IV 1-x.
La formula come è noto sarà rappresentata dalla seguente espressione: D' 2,4 =
24 = 16 colonne. E lo sviluppo colonnare da:
I 1-x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x
II 2-x- 2 2 x x 2 2 x x 2 2 x x 2 2 x x
III 1-2 1 1 1 1 2 2 2 2 1 1 1 1 2 2 2 2
IV 1-x 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x
Pronostico
1. 1-x-2 (tripla);
2. 1-x-2 (tripla);
3. 1-x (doppia);
4. 1-x (doppia).
1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2
2. 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2
3. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x
4. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2
2. 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2
3. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x
4. x x x x x x x x x x x x x x x x x x
A questo punto sorge il problema di trovare una formula matematica, per poterla
adattare a qualsiasi situazione di pronostico reale. Indicando con la lettera T il
U U
Allo scopo di discutere ed operare su dati di fatto concreti, ai fini della maggiore
comprensione delle teorie che ci accingiamo ad esporre, consideriamo lo
sviluppo colonnare integrale di tre estrazioni triple, seguendo, come è noto, la
regola delle potenze successive dei tre simboli, avremo dunque:
1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2
2. 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2 1 1 1 x x x 2 2 2
3. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x x 2 2 2 2 2 2 2 2 2
In tale sviluppo, notiamo che qualunque sia la colonna vincente, ci sarà sempre
tra le ventisette colonne di sviluppo, una colonna con il massimo punteggio (nel
nostro caso tre punti). Supponendo che l'esito finale delle partite o estrazioni, ci
dia la seguente colonna vincente: X - 2 - 2 .
U U
Nello sviluppo integrale del sistema dovremmo avere una colonna con tre punti
e delle colonne con lo scarto di un punto. Controllando attentamente lo sviluppo,
noteremo che la ventiseiesima colonna (segnata con un "*") realizza tre punti,
mentre le colonne 8,17,20,23,25,27 (segnate con un "-") realizzano due punti
ciascuna. Si evidenzia anche, nello sviluppo colonnare, una distribuzione poco
simmetrica, in quanto sono concentrate nel terzo gruppo la colonna con il
massimo punteggio e altre quattro colonne con lo scarto di un punto; mentre
restano nel primo e nel secondo gruppo solo due colonne con due punti.
Pertanto, questo tipo di sviluppo, risulta essere poco gradito dai sistemisti, che
intendono operare particolari tecniche selettive sulle colonne stesse.
Vediamo invece cosa succede se diamo alle tre triple un particolare sviluppo,
ordinato secondo un criterio fortemente simmetrico di distribuzione delle colonne
utili.
Il nuovo sviluppo, presenterà sempre ventisette colonne, con la sola differenza,
sulla disposizione dei segni.
1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 x 2 1 x 2 1 x 2 1 2 1 x 2 1 x 2 1 x
2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x
3. 2 x 1 1 2 x x 1 2 2 x 1 1 2 x x 1 2 2 x 1 1 2 x x 1 2
Gli studi condotti sulle colonne utili, che come abbiamo potuto constatare,
consentono di realizzare vincite di seconda categoria, talvolta ben renumerate;
si sono rivelati propedeutici, per la costruzione di quelli che in termini tecnici
vengono chiamati sistemi ridotti.
U
Il concetto base del rapporto, si fonda sulla possibilità di poter dividere l'intero
sviluppo integrale di un sistema, in tanti gruppi autonomi, ordinati in maniera tale
che ognuno di essi presenti una colonna utile. Per chiarire quanto esposto,
facciamo un semplice esempio, considerando lo sviluppo colonnare di quattro
triple, che come ormai noto, sarà rappresentato dalla formula:
Sviluppo colonnare:
1. 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2
2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x
3. 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1
4. 1 1 1 x x x 2 2 2 x x x 2 2 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 x x x
1. x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1
2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x
3. 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1
4. x x x 2 2 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 x x x 1 1 1 x x x 2 2 2
1. 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x 2 1 x
2. 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x 1 x 2 x 2 1 2 1 x
3. 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1 1 x 2 2 1 x x 2 1
4. 2 2 2 1 1 1 x x x 1 1 1 x x x 2 2 2 x x x 2 2 2 1 1 1
Lo sviluppo realizzato è stato ottenuto, facendo roteare i simboli (1-x-2) nelle
varie posizioni, in modo tale da ottenere ben nove gruppi, realizzati seguendo
una perfetta simmetria tra i vari simboli. L'operazione più interessante che siamo
riusciti a portare a termine, riguarda il fatto che in ogni gruppo, dei nove costruiti,
possa essere sempre presente una colonna utile, il che garantisce
matematicamente una vincita ( di prima o di seconda categoria). Per dimostrare,
che quanto affermato, corrispone al vero, prendiamo in esame alcune colonne
casuali:
I Colonna
Realizza il massimo dei punti nel sesto gruppo ed una colonna con lo scarto di
un punto in tutti gli altri.
II Colonna
Realizza il massimo dei punti nell'ottavo gruppo ed una colonna con lo scarto di
un punto in tutti gli altri.
III Colonna
Realizza il massimo dei punti nel primo gruppo ed una colonna con lo scarto di
un punto in tutti gli altri.
1. BARI VERONA 1 X 1
2. CAGLIARI FOGGIA X 2 X
3. CREMONESE PARMA X 1 2
4. FIORENTINA MILAN X 2 X
5. GENOA ROMA X 2 X
6. INTER SAMPDORIA X 2 X
7. JUVENTUS ATALANTA 1 2 1
8. LAZIO ASCOLI 1 2 X
9. NAPOLI TORINO X 2 2
C.B. stà per Colonna Base, mentre C.V. per Colonna Vincente.
La colonna base "A", scaturisce dallo studio certamente approfondito dei vari
eventi (partite), che concorrono alla formazione del concorso: conoscenza del
valore di ciascuna squadra, posizione in classifica nel torneo di appartenenza,
goal segnati e subiti, squalifiche di giocatori, ed altri fattori contingenti che
possano aiutare nella costruzione della colonna base. Dopo aver costruito la
colonna base "A", sorgerà spontaneo un quesito: quanti punti conseguirà tale
colonna, rispetto alla colonna vincente di quel dato concorso? Se conseguisse
tredici punti, bene, allora si identificherebbe nella stessa colonna vincente e
certamente i giochi sarebbero fatti, nel senso che, con una minima spesa
avremmo totalizzato una vincita, forse anche cospicua. Ma quanta fortuna! Se
invece conseguisse pochissimi punti, saremmo inevitabilmente tagliati fuori dalle
vincite. Sarà allora lo studio degli eventi (partite) che concorrono alla formazione
del concorso, che ci permetterà di accertare in maniera alquanto probabilistica la
quantità di punti che conseguiremo sulla colonna base rispetto a ciascuna
colonna vincente. Pertanto, in seguito a degli accertamenti fatti tra colonne base
e colonne vincenti, possiamo assicurare che, quasi certamente, per ciascun
concorso, su ciascuna colonna base "A", definita di pronostico, conseguiremo
dal 50% al 70% dei punti disponibili, che vanno, in questo caso, da 0 a 13. La
stima di questi dati, ci suggerisce che, data una colonna base di pronostico,
punteremo al conseguimento matematico di almeno sei punti e di un massimo di
nove punti.
La colonna base "B", definita statistica, acquisisce una mera configurazione
dallo studio statistico delle colonne vincenti precedenti, ossia che precedono
quella per la quale concorriamo. L'accertamento statistico cui dovremo
indirizzare il nostro studio deve rivolgersi, necessariamente, ai massimi ritardi di
ciascun segno per ciascun evento, pertanto saranno i segni di ritardo che
concorreranno alla formazione della colonna base "B", la cui configurazione, di
norma, differirà dalla colonna base "A", pertanto i punteggi conseguiti saranno
differenti.
L'aggancio della colonna base "A" infatti, sul sistema integrale di 13 triple, ci
avrebbe permesso di giocare solo 382.096 colonne su 1.594.323, ottenendo un
risparmio di ben 1.212.227 colonne; mentre la colonna base "B", avrebbe
riconosciuto la presenza di 340.736 colonne su 531.441, con un risparmio di
190.705 colonne.
Il sistema a correzione di errori.
Abbiamo considerato, nel capitolo precedente, la colonna vincente come una
incognita, che la formula generale delle disposizioni con ripetizione tende ad
individuare, fornendo tutti gli aspetti possibili sotto i quali tale incognita possa
manifestarsi. Il sistemista, quindi, espletata la sua funzione di tracciare il
pronostico generale, che intendeva includere nel sistema, non aveva altra
possibilità di intervento e lasciava allo sviluppo matematico delle successive
potenze dei simboli pronosticati, il compito di comporre tutte le colonne nelle
quali fossero presenti tutte le disposizioni possibili dei simboli stessi.
Andiamo adesso a trattare, quali sono le tecniche, che danno al sistemista una
maggiore possibilità di intervento sull'evoluzione esponenziale dei simboli
pronosticati; così che, egli possa volontariamente e coscientemente delimitare
quel tale spazio integrale entro il quale l'incognita della colonna vincente possa
insediarsi.
11
121
1331
14641
1 5 10 10 5 1
1 6 15 20 15 6 1
1 7 21 35 35 21 7 1
1 8 28 56 70 56 28 8 1
1 9 36 84 126 126 84 36 9 1
Er. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
N. di errori N. di colonne
0 1
1 13
2 78
3 286
4 715
5 1287
N. di errori N. di colonne
0 1
1 13
2 78
3 286
4 715
5 1287
6 1716
7 1716
8 1287
9 715
10 286
11 78
12 13
13 1
0 - 3 - 6 - 9 - 12
dovremmo giocare in tal caso 2.731 colonne, 351 in più dell'esempio visto in
precedenza, con il vantaggio stavolta di ottenere, indipendentemente dal
numero di errori commessi, sempre una vincita, di prima o di seconda categoria.
Sempre in relazione all'esempio in esame, vediamo adesso di spiegare meglio
tale concetto. Supponiamo di aver commesso nella nostra colonna base cinque
errori, avendo imposto la correzione di sei errori, ci siamo discostati di un punto
rispetto all'errore imposto, cosa succede materialmente quando si verifica un
errore del genere?
Se il numero di errori da noi commessi fossero stati sei, avremmo ottenuto una
vincita di prima categoria, essendo verificata la condizione da noi imposta,
quindi, ritornando al nostro esempio, discostandoci di un punto otteniamo una
vincita di seconda categoria, in quanto, sulla colonna con sei punti si realizza un
punto in meno rispetto alla colonna con cinque errori. Lo stesso vale nel caso in
cui gli errori fossero stati : 1, 2, 4, 7, 8, 10, 11, 13; mentre commettendo: 0, 3, 6,
9, 12 errori realizzeremmo la vincita di prima categoria, essendo queste le
condizioni da noi imposte.
Costruiamo una tabella, per mettere in evidenza in modo più chiaro tale aspetto:
11
121
1331
14641
1 5 10 10 5 1
U U
Errori 0 1 2 3 4 5
U U
- le INTERRUZIONI ;
U U
- la SIMMETRIA ;
U U
- il PARALLELISMO .
U U
A differenza della ormai nota colonna base, che, pur agendo materialmente sulla
figura della colonna vincente, trova corpo da una spiccata peculiarità soggettiva,
questi nuovi parametri ricercano la loro identità proprio dalla struttura della
colonna vincente. Proviamo dunque, a sezionare una qualunque colonna
vincente, per evidenziare forme e contenuti di queste strutture apparentemente
velate all'occhio inesperto.
Per soddisfare quel senso di continuità che collega i concetti dei vari parametri
di questo capitolo, intendiamo esaminare la stessa colonna vincente sfruttata in
precedenza:
1. 1
2. x
3. 2
4. x
5. x
6. x
7. 1
8. x
9. 2
10. 1
11. 1
12. 2
13. x
INTERRUZIONI N. COLONNE
0 3
1 72
2 792
3 5.280
4 23.760
5 76.032
6 177.408
7 304.128
8 380.160
9 337.920
10 202.752
11 73.728
12 12.288
13 0
1. 1
2. x
3. 2
4. x
5. x
6. x
7. 1
8. x
9. 2
10. 1
11. 1
12. 2
13. x
Analizziamo adesso, con altrettanta attenzione, i segni della colonna sempre per
coppia, ma in disposizione parallela; questo modello ci imporrà di accoppiare le
seguenti coppie : 1/8, 2/9, 3/10, 4/11, 5/12 e 6/13.
Come si può notare facilmente, le disposizioni delle coppie, rifacendosi a modelli
geometrici, danno il nome ai due parametri, evidenziando contemporaneamente
uno speciale dinamismo che le caratterizza reciprocamente. Entrando nel vivo
della ricerca, possiamo subito affermare che, nel momento in cui ciascuna
coppia, già ben definita, si identificherà nello stesso segno, prenderà corpo una
simmetria o un parallelismo.
Simm. 0 1 2 3 4 5 6
N. col. 139968 419904 524880 349920 131220 26244 2187
Paral. 0 1 2 3 4 5 6
N. col. 139968 419904 524880 349920 131220 26244 2187
Quali che siano i risultati raggiunti nel campo delle sperimentazioni sulla
sistemistica, è necessario non dimenticare mai che il fascino del gioco carezza
talvolta, fattori di imponderabilità fatalmente presenti nei momenti meno
opportuni, pur tuttavia ci sentiamo legati morbosamente a queste teorie che
spesso scalciano tutte quelle pratiche cabalistiche demenziali.
Sviluppo delle I-BVS, S-BVS e P-BVS.
Per interruzione generale abbiamo dunque inteso il numero di volte in cui, su
una qualunque colonna vincente cambia il segno; per simmetria generale
abbiamo inteso il punteggio in comune tra il primo segno e l'ultimo, tra il
secondo ed il penultimo, ecc...; per parallelismo generale infine, il punteggio in
comune tra il primo segno e l'ottavo, il secondo ed il nono e così via.
La caratteristica dei filtri BVS, cioé interruzioni BVS, simmetria BVS, paralleli
BVS, é che bisogna trasformare la ipotetica colonna vincente in esame, nei
simboli BVS, ossia rappresentati dalla colonna-base, dalla colonna-variante e
dalla colonna-sorprese e quindi le operazioni verranno effettuate su questa
nuova colonna.
Uno dei primi accorgimenti statistici usati in sistemistica è stato, senza dubbio, il
ricorso alla limitazione dei segni 1-X-2. Dopo, qualcuno ha avuto la brillante idea
di limitare il punteggio su tre colonne ipotetiche: base - variante - sorprese.
1 . 1X2 X V
2 . X12 X B
3 . 1X2 1 B
4 . X21 X B
5 . X21 2 V
6 . 12X 1 B
7 . 1X2 1 B
8 . 1X2 1 B
9 . X12 2 S
10. X12 1 V
11. X21 X B
12. X21 X B
13. X12 1 V
Le interruzioni generali relative al picchetto sono otto, mentre quelle BVS sono
sette; le simmetrie generali sono tre, mentre quelle BVS sono quattro; i paralleli
generali sono tre, mentre quelli BVS sono uno.
Il significato di questo concetto, deve dunque farci comprendere che ciò che fa
vincere non è il singolo filtro, nè un insieme di filtri, ma l'applicazione sistematica
di alcuni filtri nel tempo; quindi occorre fare una statistica sulle colonne vincenti,
scegliere il campo di applicazione, sperare in un poco di fortuna.
Questi nuovi filtri sono senz'altro una evoluzione del concetto di
INTERRUZIONE, SIMMETRIA e PARALLELI, pertanto una tappa obbligata in
sistemistica.
1) 1-X-2 1-X-2
2) X-1-2 X-1-2
3) 1-X-2 1-X-2
4) X-1-2 X-1-2
5) X-1-2 X-1-2
6) 1-2-X 1-2-X
7) X-1-2 X-1-2
8) 1-X-2 1-X-2
9) X-1-2 X-1-2
Dicesi sequela una figura composta da più segni che prende il nome di
accoppiata, terzina, quartina, cinquina, sestina rispettivamente per gruppi di due,
tre, quattro, cinque, sei elementi consecutivi.
Esempio:
1 X rappresenta un'accoppiata;
Esempio:
- M M M terzine monotermini ( 1 1 1 - X X X - 2 2 2 ).
- J J J qualsiasi terzina.
- M N O terzine tritermini ( 1 X 2 - X 1 2 - 2 1 X ).
1 1 1 X X X 2 2 2
1 X 2 1 X 2 1 X 2
Le accoppiate possibili, dunque, date tre incognite o segni, sono nove. Una
immediata visione ci suggerisce una loro suddivisione in due gruppi, quello delle
accoppiate monotermini e cioé:
1 X 2
1 X 2
1 1 X X 2 2
X 2 1 2 1 X
Se invece misceliamo i tre segni alla ricerca di tutte le sequele per terzine,
otterremo questo quadro:
111111111XXXXXXXXX222222222
111XXX222111XXX222111XXX222
1X21X21X21X21X21X21X21X21X2
Le terzine possibili, dunque, date tre incognite o segni, sono ventisette. Come
possiamo vedere e verificare, la figura delle terzine si presta ancor meglio delle
accoppiate ad una mera suddivisione in gruppi, in quanto oltre allo stato di
monotermine e di bitermine, é possibile adottare lo stato di tritermine.
Curiamo dunque attentamente questo quadro:
- terzine monotermini:
U
1 X 2
1 X 2
1 X 2
- terzine bitermini:
U
1 1 1 1 1 1 X X X X X X 2 2 2 2 2 2
1 1 X X 2 2 1 1 X X 2 2 1 1 X X 2 2
X 2 1 X 1 2 1 X 1 2 X 2 1 2 X 2 1 X
- terzine tritermini:
U
1 1 X X 2 2
X 2 1 2 1 X
2 X 2 1 X 1
Procediamo ancora a miscelare i nostri tre segni 1-X-2 alla ricerca di tutte le
sequele per quartine, otterremo questo quadro:
- 111111111111111111111111111XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
- 111111111XXXXXXXXX222222222111111111XXXXXXXXX222222222
- 111XXX222111XXX222111XXX222111XXX222111XXX222111XXX222
- 1X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X21X2
--------------------------------------------------------
222222222222222222222222222
111111111XXXXXXXXX222222222
111XXX222111XXX222111XXX222
1X21X21X21X21X21X21X21X21X2
- quartine monotermini:
U
1 X 2
1 X 2
1 X 2
1 X 2
- quartine bitermini:
U
- 11111111111111XXXXXXXXXXXXXX22222222222222
- 111111XXXX22221111XXXXXX22221111XXXX222222
- 11XX2211XX112211XX11XX22XX221122XX2211XX22
- X21X121X1X12121X1X1X12X2X2X21212X2X212X21X
- quartine tritermini:
U
- 111111111111XXXXXXXXXXXX222222222222
- 11XXXXX2222211111XX2222211111XXXXX22
- X21X2221XXX21X22212111X21XXX2111X21X
- 2X221X2X1X2X221X2211X211X1X2X1X211X1
Messa dunque a nudo, dal punto di vista strutturale, questa non certo breve
sfilza di sequele, non ci resta che scegliere secondo la nostra fantasia, secondo
le nostre particolari esigenze di riduzioni e secondo le caratteristiche settimanali
che il pronostico ci offre, quelle che più fanno al nostro caso, sfruttandole
naturalmente nella maniera più consona ai nostri intenti. Discorso analogo va
fatto per le sequele aspecifiche, che di norma trovano spazio e sistemazione nei
programmi di sistemistica gestiti dai computer. L'unica nota che differenzia le
sequele specifiche da quelle aspecifiche, sta nel fatto che le prime si
sottopongono allo studio dell'utente in maniera singola, cioé prese una ad una,
mentre le seconde vanno gestite dall'elaboratore in tipologie già predefinite e
assemblate, provocando una riduzione prettamente generalizzata, ma
ugualmente efficace.
L'accertamento statistico fatto su un campione di 1195 colonne vincenti al
Totocalcio, ci ha permesso di stilare una statistica strettamente realistica sul
modo di impiegare questo tipo di parametro; riportiamo dunque passo-passo i
vari gruppi a partire dalle accoppiate sortite e così via:
1
1 2
X
1 1
2
X 2
1
X 1
X
X 1
2
2 1
1
2 1
X
2 0
2
J 3
J
Tipo di sequela Sortite (valore medio)
Terzina monotermine 1
Terzina bitermine 3
Terzina tritermine 1
Ricordiamo che, questi valori, trovano impiego sia pure nella pratica sistemistica
applicata all'Enalotto, per la loro naturale corrispondenza.
Le teorie sin qui esposte, sulle sequele, rappresentano senza alcun dubbio
quella linea ufficiale, che in linea di massima trova concordi i massimi esponenti
della sistemistica.
Tuttavia, pur trovandoci pure noi concordi, su tale linea, abbiamo avvertito la
necessità di riesaminare questo studio, da ormai troppi anni arenato su questi
concetti, col fine di trovare una nuova e quanto mai valida teoria sulla
opportunità dell'uso delle sequele.
Da tempo abbiamo osato sfruttare in maniera più sistematica, nel loro insieme, il
quadro ormai noto delle sequele, cercando quindi, quasi con enfasi, una
peculiarità meno frammentata, che ci permettesse di sfruttare questo parametro
come una qualunque colonna base, o meglio, come un insieme di colonne base,
di tipo statistico, che avessero come compendio una determinata sintesi
razionale di penetrazione sulla colonna vincente. Alla fine, crediamo, i fatti, gli
studi, le prove di esercizio sulla nostra pelle, ci han dato ragione. Accingiamoci
dunque a costruire questo nuovo esempio di schema statistico basato
esclusivamente sul concetto di accoppiate/terzine/quartine.
Presa una colonna vincente qualsiasi, nel nostro esempio la colonna vincente
del concorso numero 41 del 1992 (Totocalcio), abbiamo costruito, cercando a
ritroso, tutte le accoppiate statistiche ( nove ) in ordine di sortita, fino ad esaurire
tutte le combinazioni che compongono le partite di una giocata al Totocalcio.
Alla fine di tale studio abbiamo ottenuto questo prezioso quadro statistico:
1. X 2 2 2 X 1 1 X 1
2. 1 2 1 X 2 2 X X 1
3. X 2 2 X 1 X 1 2 1
4. 1 2 X 2 2 X 1 1 X
5. X 1 1 X 2 1 X 2 2
6. 1 2 1 X X X 2 1 2
7. X X 1 X 1 2 1 2 2
8. X 1 2 2 X 1 1 2 X
9. X X 1 X 2 1 2 1 2
10. 1 2 1 X 1 X 2 2 X
11. X 2 1 1 X 2 1 X 2
12. X X X 2 2 1 1 1 2
La tredicesima partita non é considerata in quanto non può fare coppia con
alcuno.
Abbiamo voluto chiamare questo quadro statistico col nome di accoppiate di
ritardo. Ma come sfruttare, a questo punto, queste accoppiate di ritardo? Un bel
poco di fantasia, ma non poco intuito, ci hanno suggerito di seguire due
determinati metodi di riduzione; vediamo quali: intanto abbiamo diviso questo
quadro per fasce orizzontali di tre partite o ruote, a seconda della
predestinazione, ottenendo chiaramente quattro sezioni di terzine, come nello
schema successivo:
1. X 2 2 2 X 1 1 X 1
2. 1 2 1 X 2 2 X X 1
3. X 2 2 X 1 X 1 2 1
----------------------------------------------
4. 1 2 X 2 2 X 1 1 X
5. X 1 1 X 2 1 X 2 2
6. 1 2 1 X X X 2 1 2
----------------------------------------------
7. X X 1 X 1 2 1 2 2
8. X 1 2 2 X 1 1 2 X
9. X X 1 X 2 1 2 1 2
----------------------------------------------
10. 1 2 1 X 1 X 2 2 X
11. X 2 1 1 X 2 1 X 2
12. X X X 2 2 1 1 1 2
----------------------------------------------
13 Triple 12 Triple
PRONOSTICO
1) 1-X
2) 1-X
3) X-1-2
4) 1-X-2
5) X-1-2
6) 1-X-2
7) X-1-2
8) 1-X
9) 1-X-2
10) 1-X-2
11) 1-X-2
12) X-1-2
13) X-2-1
N. Partite Colonna-Base
1) 1
2) 1
3) X
4) 1
5) X
6) 1
7) X
8) 1
9) 1
10) 1
11) 1
12) X
13) X
N. Partite Colonna-Sorprese
1) -
2) -
3) 2
4) 2
5) 2
6) 2
7) 2
8) X
9) 2
10) 2
11) 2
12) 2
13) 1
Su questa colonna, visto che è molto difficile l'uscita contemporanea di tutti gli
eventi, si è operata una correzione di errori, e precisamente di 0-1-2-3 errori.
Sistema integrale di
10 Triple e 3 Doppie
N. Colonne 472.392
Costo £.377.913.600
Sistema condizionato
N. Colonne 1.712
Costo £.1.369.600
Tavole numeriche delle colonne di sviluppo integrale.
I primi strumenti di ausilio al calcolo che vengono ricordati sono l'ABACO cinese
ed il SOROBAN giapponese, utilizzati per eseguire delle operazioni di somma e
sottrazione.
Blaise Pascal costruì nel 1642 (aveva solo 19 anni!) la famosa Pascalina, una
macchina ad ingranaggi che applicava il principio del riporto automatico. Era in
grado cioè di eseguire una serie di addizioni e sottrazioni su numeri decimali di
dodici cifre. Le moltiplicazioni venivano effettuate come una successione di
somme.
Negli anni seguenti questo settore ha avuto uno sviluppo vertiginoso, i tubi
elettronici sono stati sostituiti dai transistor, circuiti in grado di svolgere le stesse
operazioni con un ingombro decine di volte minore e con poca dispersione di
calore. Ma l'elemento chiave che ha determinato l'esplosione dei computers è
rappresentato dal circuito integrato, costituito da una piastrina di silicio (chip) di
dimensioni di pochi mm quadrati, su cui viene realizzato un intero circuito
digitale, di dimensioni microscopiche.
Abbiamo ritenuto doveroso, dedicare un piccolo spazio anche per gli strumenti
di calcolo utilizzati, perchè solo grazie ad essi, è stato possibile completare e
quantificare con assoluta precisione tutti i nostri studi di sistemistica.