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Lotto e matematica

I “corrispondenti”
23 mag
Non so se qualcuno abbia parlato dei numeri corrispondenti o equivalenti;
nessuno però ne ha trattato finora con specifico riguardo alla loro funzione ed
importanza pratica. Questa materia è particolarmente adatta per gli studiosi
che amano addentrarsi nelle manifestazioni più sottili e complesse; ma
presenta al tempo stesso un interesse vivo e diffuso per far cogliere e
comprendere alla maggior parte degli osservatori alcuni aspetti assai
importanti della evoluzione numerica, quale si attua di continuo nel succedersi
delle estrazioni. I numeri corrispondenti (detti anche equivalenti) sono quelli
che si differenziano di 45. La definizione, nella sua estrema semplicità,
determina e fissa, come si vede, il concetto generale per il quale ogni numero
ha un proprio corrispondente, il quale si calcolo addizionando o sottraendo 45
al numero dato. Per gli elementi compresi da 1 a 45 il corrispondente si trova
aggiungendo 45, mentre per quelli da 46 a 90 si ottiene togliendo 45. Qualche
esempio è quasi inutile, data la chiarezza della definizione. Tuttavia ecco un
gruppo di numeri base, con a fianco i relativi corrispondenti:
5 –>50
12–>57
36 –>81
67 –>22
82 –>37
88 –>43
Vediamo ora di spiegare nel modo più semplice possibile l’utilità e la funzione
più frequente di questo rapporto. E’ opportuno ricordare che ogni somma di
due elementi, col metodo del fuori 90, tende a produrre un’altra somma il cui
valore, aggiunto alla prima, integra 90. E’ questo un principio generale, che
non è difficile verificare. Se, per esempio, vediamo i numeri 5 e 38, notiamo
che la somma è 43, quindi è in via di sviluppo una somma 47 (dato che
43+47=90). Questo risultato si può avere prendendo come elemento base il 5,
e in tal caso ci si aspetta il 42 oppure il 50, ed ecco entrare in funzione il
corrispondente, al quale si dovrà accoppiare l’87, che è a sua volta il
corrispondente del 42. Le soluzioni sono dunque due ambi: 5.42 ovvero 50.87,
di cui l’uno è sostitutivo dell’altro, in quanto ognuno ha lo stesso valore somma
47. Naturalmente, bisogna tener presente che se il numero atteso nella ruota
per la somma di sviluppo si presenta subito, cioè in 2 o 3 estrazioni, allora
l’esito si può considerare raggiunto. Il più delle volte invece si vede prodursi
uno dei due ambi necessari per una qualsiasi ruota e nel ciclo di poche
settimane. Si badi bene che il fenomeno descritto rappresenta, come abbiamo
detto, una delle funzioni fondamentali e più evidenti dei numeri corrispondenti;
le manifestazioni di questo tipo sono molto frequenti e i quadri estrazionali ne
sono ricchi. Bisogna fare molta attenzione e tenere d’occhio in modo
particolare quei casi nei quali il primo numero base figura estratto in più ruote:
in casi di questo genere lo sviluppo della previsione può comprendere 4/6
ambi; ma indubbiamente i risultati positivi si manifestano più frequenti e rapidi.
A dimostrazione si consideri il seguente esempio:
1 febbraio 1964

Milano 42-65 somma 17

Napoli 42-61 somma 13

Roma 42-68 somma 20

Per il procedimento che abbiamo descritto, e che il lettore può agevolmente


ricostruire, si articolava la previsione dei numeri 31 a Milano, 35 a Napoli e 28
a Roma; gli ambi erano quindi:
42-31 / 42-35 / 42-28
e per i corrispondenti: 87-76 / 87-80 / 87-73
L’esito si aveva alla prima estrazione con l’uscita dell’ambo 42 35 a Bari.
Ed ecco un caso di ambo ripetuto alla base, nel quale la previsione assume una
speciale importanza:
25 febbraio 1964

Napoli 25-31 somma 56

Roma 25-31 somma 56

Numero atteso 9;
ambi 9-25 / 54-70;
esito Bari 9-25 alla V^ settimana.
La tecnica di cui ci siamo occupati è abbastanza chiara e semplice; per cui al
lettore accorto non manca possibilità ed occasione di elaborare qualche
interessante previsione. Tuttavia, a maggior chiarimento e per attuale
esempio, segnaliamo un caso che ha per base un ambo uscito in due ruote
contemporaneamente:
30 Gennaio
Milano e Venezia 16-27 (somma 43)
Numero atteso 31
Ambi d’Integrazione 16-31 / 61-76.
Fabarri, "Il Calcolo Vincitore"- Marzo 1965

L’errore del ritardo


20 mag
Nell’articolo precedente ho messo in risalto l’errore essenziale nel quale
cadono gli amatori del ritardo, ossia l’errore di ritenere che quando una
combinazione ha registrato un’assenza prolungata per un elevato numero di
settimane questa si debba considerare di prossima, imminente sortita, in
quanto avrebbe accumulato, per così dire, una forte ed irresistibile carica di
probabilità.
Bisogna aggiungere che tutti i giocatori non forniti di adeguata preparazione in
materia si riferiscono sempre, nel formulare le loro previsioni, al grado
statistico dei ritardi, anzi più propriamente al limite storico di essi, nel senso
cioè che tengono presente il massimo numero di estrazioni per cui è rimasta
assente, a loro conoscenza, la combinazione in esame.
Ora, a tale proposito occorre stare molto attenti: la cronaca delle estrazioni, in
altri termini la statistica dei fatti estrazionali, ha certamente un valore, che
nessuno pone in dubbio. Essa consente di osservare e conoscere il
comportamento delle combinazioni del gioco nel tempo e pertanto può
costituire un fattore di orientamento e di guida utile ai fini delle previsioni. Ma
ciò è vero e valido ad una condizione ben precisa ed inderogabile, che cioè i
fatti presi in esame siano stati controllati per una quantità di casi elevatissima,
dell’ordine, quanto meno, di diecine di migliaia. Diversamente, i dati raccolti
circa il comportamento che interessa possono essere espressione di scarti
casuali e perciò non assumono alcun significato matematico e probabilistico,
risultando del tutto sforniti di qualsiasi valore utilmente indicativo per il futuro
comportamento. E si badi bene che il grosso equivoco sta proprio qui.
Generalmente, di fronte, per esempio, al ritardo di 180 estrazioni di un numero,
si crede che il numero stesso sia prossimo ad uscire, per il fatto che i casi di
ritardo superiore a 180 sono stati pochissimi e quindi ritenendo che la
probabilità favorevole sia molto alta. Un corretto esame statistico richiede
invece (e la vera spiegazione non sarebbe troppo facile) che si controlli
precisamente quanti sono stati i ritardi di 180 settimane, quanti tutti i ritardi di
grado superiore registrati dalla cronaca del Lotto fin dall’origine e che si operi
poi un calcolo esatto di quanto si sarebbe speso per giocare tutti i numeri in
quella situazione e quanto si sarebbe ricavato complessivamente. Ma
naturalmente ciò non basta; prima di tutto perché, come detto in precedenza,
non resta così osservata la condizione fondamentale di cui sopra, essendo i
casi di 180 estrazioni finora verificatisi troppo esigui di numero; in secondo
luogo perché la possibile altezza del ritardo non è certo indicata dal massimo
che si è finora registrato, ma da un indice notevolmente superiore, che può
essere calcolato con l’applicazione di speciali formule matematiche in rapporto
alla quantità complessiva delle estrazioni avvenute dall’inizio del Lotto fino ad
oggi.
Bisogna pure riconoscere che, se si avesse una disponibilità di denaro illimitata
da impiegare nell’inseguimento della combinazione fortemente ritardata, il
problema sarebbe probabilmente risolto. Ma è evidente che, di fronte alla
percentuale di alea, per quanto piccola, che resta insita nel tentativo, chi si
sentirebbe disposto ad investire ingenti somme di denaro con la prospettiva di
un guadagno, tutto sommato, alquanto modesto e comunque non
proporzionato al rischio?
Per quanto riguarda i ritardi cosiddetti composti, ovvero la successione
immediata di più ritardi di una medesima combinazione, c’è da fare una
particolare considerazione. Sempre tenendo presente il principio basilare, sul
quale non si insiste mai abbastanza, che non è mai conveniente inseguire la
combinazione nel suo ritardo in atto, è opportuno ed utile calcolare qual è il
numero dei punti di deficienza registrati in complesso; per far ciò bisogna
partire dall’estrazione dopo la quale si è iniziato il primo ritardo e giungere fino
a quella con la quale si è risolto l’ultimo ritardo. Conteggiate così tutte le
estrazioni comprese nel periodo, si divide questo totale per 18 e si viene a
conoscere la quantità teorico-media di sortite che la combinazione in esame
avrebbe dovuto avere, e di conseguenza si conosce anche il numero di punti in
meno (deficitari) registrati. Se questo numero risulta veramente molto alto in
relazione alla quantità di estrazioni considerate, è ovvio che il ritardo composto
in esame può assumere un significato più o meno rilevante agli effetti di una
previsione di recupero. E ciò si ricollega com’è noto alla grande legge
dell’equilibrio, in forza della quale la quantità di sortite dei numeri tendono col
tempo a livellarsi. Ma anche a questo proposito è bene avvertire che non si
elimina così facendo il fattore aleatorio, del momento che nulla vieta che, dopo
una successione di ritardi, si verifichi ancora un altro ritardo di notevole durata.
Perciò, concludendo, è doveroso ripetere a tutti i giocatori l’invito e la viva
raccomandazione a non persistere nell’errore del ritardo, così come è stato
delineato, ad abbandonare definitivamente la perniciosa illusione di poter
giocare vittoriosamente sui ritardi; perché questa strada è senza dubbio la più
pericolosa, l’unica che assicuri veramente una sola cosa: la sconfitta inesorabil

La ripetizione del numero (speciale tecnica di


previsione)
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17 mag
Bastano poche nozioni sul calcolo delle probabilità per sapere che le ripetizioni
di un numero in una ruota si verifica, in media, una volta ogni 18 estrazioni.
Con una discreta approssimazione si può dunque dire che, essendo 10 le ruote,
ogni due estrazioni si deve presentare, in media, la ripetizione di un numero in
una qualsiasi ruota. Ciò dimostra soltanto che le occasioni per questo tipo di
previsione non sono scarse, ma anzi abbastanza copiose. Diciamo però oggi,
una cosa nuova, sulla quale richiamiamo tutta l’attenzione dei lettori, facendo
presente che si tratta di un rilievo che viene portato a conoscenza del pubblico
per la prima volta, proprio con questo articolo.
Per spiegarsi la ripetizione del numero bisogna far capo ai seguenti principi:
a. ogni estratto dev’essere sommato con quello che lo segue
nell’estrazione, sempre con la regola del “fuori 90″. Di conseguenza in
ogni ruota si formano 4 somme;
b. messe a confronto due coppie aventi la medesima somma, si nota che la
differenza degli elementi esterni ( 1° e 4°) è uguale a quella degli
elementi interni (2° e 3°);
c. le due coppi prese in esame devono occupare posti successivi, se
appartenenti alla medesima estrazione; tale requisito non interviene
quando le coppie sono prese da differenti estrazioni;
d. quando fra gli elementi delle due coppie in esame sussistono particolari
dati ordinativi (parziale uguaglianza di decina, figura o finale), il
secondo elemento della seconda coppia, ossia l’ultimo della
formazione, tende a ripetersi, entro le tre successive estrazioni, per la
medesima ruota in cui è comparso, ovvero, ma con minore frequenza,
nella ruota abbinata, quella contenente la prima coppia della formazione.
La speciale tecnica per prevedere la ripetizione del numero consiste quindi nel
rintracciare, fra due ruote, o anche nella medesima ruota, due coppie
successive, anche in diverse estrazioni, contraddistinte da eguale somma e che
presentino almeno uno dei dati ordinativi dei quali abbiamo detto. Eccone
qualche esempio tratto dalle estrazioni di quest’anno:
1) Ripetizione di 1° colpo:
27 aprile ROMA 44 33 (somma 77)

9 maggio PALERMO 32 45 (somma 77)

l’ordine sussiste fra le decine. Esito: 16 maggio, PALERMO 45.

2) Ripetizione di 1° colpo:
4 maggio CAGLIARI 66 76 (somma 52)

9 maggio TORINO 77 65 (somma 52)

esito: TORINO 65 alla prima estrazione.

3) Ripetizione di 2° colpo:

4 maggio PALERMO 86 56 (somma 52)

4 maggio CAGLIARI 66 76 (somma 52)

esito: CAGLIARI 76 alla 2^ estrazione

4) Ripetizione di 3° colpo:
27 aprile CAGLIARI 77 26 (somma 13)
9 maggio MILANO 67 36 (somma 13)

esito: MILANO 36 alla terza estrazione.

Ed ora qualche previsione d’attualità:

(somma
20 giugno MILANO 15 79
74)

(somma
20 giugno BARI 45 29
74)

Previsione: BARI e MILANO 29 ambata

(somma
20 giugno VENEZIA 79 19
89)

(somma
20 giugno MILANO 59 30
89)

Previsione: MILANO e VENEZIA 30 ambata

(somma
13 giugno BARI 60 30
90)

(somma
20 giugno BARI 29 61
90)

previsione: BARI 61 ambata

Nota bene- Logicamente non tutte le previsioni del tipo riescono vincenti. Per
ottenere i migliori risultati è conveniente scegliere quelle formazioni che
presentino possibilmente più fattori ordinativi. Come sempre, tocca agli
interessati il compito di operare un’accorta e sagace selezione fra le numerose
coppie offerte all’osservazione.

La triade
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15 mag
FABARRI , da “Il Calcolo Vincitore” del gennaio 1964
Abbiamo osservato più volte che il grande tessuto delle estrazioni si compone
di svariatissimi elementi e si presenta con aspetti e forme che, considerate nel
loro insieme, attuano e realizzano attraverso il tempo le leggi dell’equilibrio e i
complessi regolamenti delle frequenze e delle medie. Nel continuo lavoro di
ricerca di interpretazione dei fatti estrazionali, lo studioso non deve quindi
trascurare nessuna via e nessun tentativo, che possa condurre a conclusione e
risultati; ciò, sia dal punto di vista statistico, sia da quello che riguarda la
pratica speculazione. Sotto tale impostazione, che sicuramente viene condivisa
da innumerevoli ricercatori, noi abbiamo ultimamente posto l’attenzione su di
uno speciale aspetto di quel fenomeno generale che si può denominare
“riproduzione tendenziale”. Si tratta dunque di un nuovo rilevamento statistico,
che concerne un particolare rapporto fra tre numeri e il loro modo di
presentarsi; chiamiamo “triade” questo tipo di raggruppamento, e diciamo
subito che esso mostra spiccatamente la tendenza a riprodursi in breve ciclo di
estrazioni. Eccone la caratteristica fondamentale. La triade e composta da tre
numeri, usciti in una medesima estrazione, di cui il secondo rappresenta la
somma o la differenza degli altri due.
I esempio: estr. 6 luglio 1963 – NAPOLI: 33 48 81 (il centrale 48 è la differenza
fra 33 e 81) e, come si vede, l’ordine è ascensionale; la settimana successiva si
ebbe la riproduzione dell’ambo 33-48 per la ruota di ROMA.
II esempio: estr. 3 agosto 1963- ROMA: 30 86 56 (in questa triade il centrale
costituisce la somma degli altri due elementi. Esito: ambo 56-86 a TORINO alla
5^ settimana.
II esempio: estr. 27 luglio 1963- BARI: 15 4 11 (il centrale ha il valore di
differenza). Esito: BARI 11 alla seconda estrazione.
IV esempio: estr. 21 settembre- FIRENZE: 16 31 15 (il centrale e somma degli
altri due). L’esito fu la sortita del 15 a FIRENZE alla quinta settimana e
contemporaneamente dell’ambo 15-15 pure a FIRENZE.
V esempio: estr. 19 ottobre: CAGLIARI: 6 21 27 (ordine ascensionale, con
differenza centrale). Esito: ROMA 6-21 alla II estrazione.
VI esempio: estr. del 10 ottobre: CAGLIARI: 21 27 48 (ordine ascensionale e
differenza centrale). Esito: 21-48 a TORINO alla 5^ settimana.
Si noti che la triade di CAGLIARI 6 21 27 è stata sottolineata in quanto in essa,
oltre al rapporto generale che abbiamo enunciato si verifica anche il rapporto
differenziale tra le figure (6-3-9) e quello fra le unità di cadenza (6 1 7). Questo
tipo costituisce appunto un segno selettivo, in base al principio tante volte
costatato che i complessi maggiormente ordinati tendono a riprodursi con più
elevata frequenza; ed infatti si rileva agevolmente che tale tipo di dimostra
specialmente attivo nel ripresentarsi. Abbiamo visto dunque che la triade si
riproduce molto spesso, in breve ciclo, o con la ripetizione dell’ultimo suo
elemento nella medesima ruota (ruota base), ovvero con la sorte dell’ambo per
tutte le ruote. Si osservi però che, nella maggior parte dei casi, la riproduzione
dell’ambo avviene con la presenza dell’elemento centrale, ossia mettendo in
gioco soltanto i due ambi che esso genera con gli altri termini. Si tenga
presente perciò che, agli effetti pratici, l’esito ha una forma alternativa, per cui,
verificandosi la ripetizione dell’ambata, conviene trascurare il gioco dell’ambo
e viceversa. Va ancora notato che, non poche volte, la triade si riproduce per la
sorte dell’ambo nella stessa ruota base; e ciò naturalmente si verifica più
spesso per le triadi scelte o selezionate, di cui abbiamo detto sopra. L’esempio
quarto avanti riportato ne è una tipica dimostrazione. E’ naturale che, per
cause almeno per ora sconosciute, la triade una volta individuata, non
comporta la certezza assoluta del successo; ma è chiaro che di questo non
dobbiamo dolerci, perché probabilmente tale fattore di certezza non esiste nel
campo di queste ricerche, che riguardano, come si sa, gli eventi “aleatori”. Ma
il punto importante ed essenziale non è questo; ciò che deve veramente
importare al lottostudioso intelligente è il ritrovamento di un tipo di attacco che
presenti le più alte probabilità possibili di risultato pratico, per modo che esso
possa costituire una base di gioco razionale validamente sfruttabile nel suo
complesso. E tale rilievo non sarà mai abbastanza ripetuto, specialmente per
coloro che pretenderebbero dagli studiosi la rivelazione di venti certi, infallibili
e per di più a breve scadenza, o addirittura ” a colpo”. A nostro avviso, il
rilevamento del quale trattiamo in questo articolo merita di essere seriamente
e attentamente studiato e approfondito, mentre è innegabile che esso contiene
già in sé quel che si dice una materia sfruttabile, s’intende, con giudizio e
accortezza. La triade è di semplice individuazione; ma naturalmente, dovendosi
limitare la ricerca ai tipi selettivi, che offrono il maggiore affidamento, occorre
un esame paziente e preciso di tutti i dati estrazionali, al fine di trarne fuori i
gruppi che realizzano le migliori caratteristiche ordinative.
FABARRI , da “Il Calcolo Vincitore” del gennaio 1964

Il coefficiente medio integratore


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12 mag
La struttura dei rapporti numerici riserva sempre, all’attento ricercatore,
meraviglie e sorprese senza limiti. Questa volta presentiamo all’attenzione dei
lettori, e specialmente degli studiosi, un curioso ed interessante aspetto delle
relazioni fra i 90 numeri del Lotto. Si tratta del cosiddetto “coefficiente
integratore medio“, di cui spieghiamo brevemente il significato e la
consistenza.
Sappiamo che la somma media di due numeri, cioè di una coppia (o anche di
un ambo), corrisponde al valore 91, e che il valore medio della differenza è
espresso da 30. Ciò porta la conseguenza che i valori somma e differenza (S. e
D.) relativi a due coppie corrispondono a 182 e 60 rispettivamente. Orbene:
operando la somma fra 182 e 60 abbiamo 242; dividiamo questa somma per 2
ed otteniamo 121; facciamo infine la differenza fra 182 e 121 ed abbiamo 61.
Questi due risultati: 121 e 61 costituiscono (e per esigenza di brevità non ci
dilunghiamo ad illustrare il fondamento matematico di questo procedimento)
quello che abbiamo denominato coefficiente integratore medio, che per brevità
indichiamo con le lettere CM. E vediamo ora come esso può essere utilizzato
praticamente.
Data una coppia qualsiasi (avente la condizione che il maggiore dei due
elementi deve essere superiore a 30, ovvero che il minore sia inferiore a 61), si
operi come segue. Scritta la coppia in linea orizzontale, si scrive sopra di essa il
CM., avendo cura di porre il 121 sopra l’elemento maggiore e 61 sopra il
minore. Indi si eseguono le sottrazioni fra i termini del CM e quelli della coppia:
le differenze costituiscono una coppia che, teoricamente, tende a presentarsi
nelle estrazioni successive, almeno per la sorte di ambata.
I° esempio: dal 6 luglio 1963:
GENOVA 37 7
Operazione:
121-37 = 84
61-7 = 54
alla settimana seguente uscirono a GENOVA 84 54!
II° esempio: 15 giugno 1963:
NAPOLI 46 66
Operazione:
121-66 =55
61-46 = 15
che uscirono insieme dopo due estrazioni a Napoli.
Diciamo subito, naturalmente, che l’esito dell’ambo secco si produce di rado, e
la cosa è più che logica. Vale tuttavia osservare che l’esito dell’ambata si
presenta invece con una frequenza degna di attenzione e di studio.
6 luglio – TORINO: 51-67; applicando il CM si ha 10-54. Esito: 10 alla 3^
settimana
15 giugno – BARI : 33- 83 Operazione 28-38. Esito 28 alla 2^ settimana
22 giugno – TORINO: 21-54 Operazione 40-67. Esito 67 alla 2^ settimana
22 giugno – PALERMO: 79-59. Operazione 42-2. Esito 42 alla 4^ estrazione.
L’effetto e il valore del C.M. devono essere messi in relazione con i fattori
evolutivi delle estrazioni, e del resto sarebbe ingenuo pretendere che la
semplice operazione da noi descritta offra di per sé sola la chiave miracolosa. Il
coefficiente C.M. dev’essere oggetto di studio accurato e profondo, poiché la
sua efficacia più importante, soprattutto pratica, si nasconde e si articola in
rapporti selettivi e in formazioni speciali, che noi in parte abbiamo individuato e
sui quali proseguiamo l’indagine e l’analisi. A titolo di esempio, consigliamo il
lettori più competenti e avveduti a prendere in attento esame i casi nei quali i
termini della coppia base hanno per differenza 60. Si vedrà facilmente che
l’applicazione del C.M. genera un solo numero ripetuto, che spesso si riproduce
con sorprendente celerità. E ciò può costituire già un dato di particolare
interesse per gli studiosi che intendano approfondire l’argomento. Gli aspetti e
le forme applicative presentano una gamma vastissima e complessa; e questo
articolo, che svela per la prima volta l’essenza del coefficiente C.M., vuol
essere un contributo alle ricerche più progredite nel campo lottistico e un
incentivo a più fruttosi risultati.
Il vincolo differenziale 90 e la sua
sorprendente efficacia
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14 feb
FABARRI, tratto da "Il Calcolo vincitore" n° 5 del 1963
Gli studiosi di lottologia sanno che le estrazioni non avvengono a caso e che un tessuto di legami e
rapporti, ancora in gran parte sconosciuti, è per così dire il sottofondo armonico dei numeri e dei
loro avvicendamenti.
Un incessante lavoro di ricerca, analisi e interpretazione ha posto in luce, attraverso decenni e forse
secoli, alcuni principi fondamentali e alcune leggi generali che presiedono allo sviluppo della
corrente estrazionale, dando luogo ad un complesso di manifestazioni e fenomeni. Sono stati
compiuti passi di notevole importanza e gli sforzi sono tesi verso il progresso. Ogni tanto capita al
ricercatore impegnato e serio di scorgere elementi e connessioni che, per la loro assidua e frequente
manifestazione, assumono particolari significati e fermano l’attenzione dei competenti.

E’ questo il caso di un nuovo ritrovamento che, come è detto nel titolo del presente articolo,
riguarda la disposizione armonica dei numeri e vale a conferire un’ulteriore conferma al principio
generale del mirabile ordine delle estrazioni e delle riproduzioni.
Si tratta del vincolo differenziale 90, costituente un importante fattore di "chiusura" quadratica e
che manifesta una sorprendente efficacia previsionistica. Eccone le caratteristiche.
Si tratta di 4 numeri (preferibilmente scelti fra due ruote contigue, come Bari-Cagliari, Roma-
Torino e simili) disposti in forma di quadrato, ossia due ambi i cui elementi occupano le medesime
posizioni. Quando le 4 differenze che intercorrono fra questi 4 numeri, calcolate in tutti i sensi,
assommano a 90, si realizza uno speciale vincolo in virtù del quale il gruppo quaternario stesso
tende a riprodurre l’ambo entro un ciclo di estrazioni breve, spesso brevissimo, per tutte le ruote.
L’efficacia del vincolo 90 si dimostra maggiore nei casi in cui fra le quattro differenze vigono
rapporti di ordine. Molte volte, si noti bene, e specialmente nei casi con elementi più ordinati, si
vede la riproduzione di uno dei due ambi fondamentali della formazione. Ne riporto qui di seguito
qualche interessante esempio.
5 Gennaio 1963
Genova 89-49

Milano 3-26

differenze: 40 (fra 89 e 49), 23 (fra 49 e 26), 23 (fra 26 e 3), 4 (fra 89 e 3)


somma delle differenze: 90
40+ 23 + 23 + 4 = 90
Si noti che queste differenze presentano due elementi in figura 4 e due in figura 5, ed hanno anche
un elemento ripetuto).
Esito: Napoli 49-26 alla terza estrazione; Milano 89-26 alla 6^ settimana.
9 Marzo 1963
Genova 43-41

Milano 53-8

differenze: 2 + 33 + 45 + 10 = 90
Esito: Napoli 8-53 (ambo di base) alla I settimana
9 Marzo 1963:
Roma 53-13

Torino 59-61

differenze: 40 + 42 + 2 + 6 = 90
Esito: Cagliari 13-53 (ambo base) alla 3^ settimana.
9 Marzo 1963:
Torino 54-59

Venezia 42-3

differenze: 5 + 34 + 39 + 12 = 90
Esito: 3-42 (ambo base) a Firenze alla 2^ settimana.
Come si vede dagli esempi riportati, il vincolo 90 produce risultati meritevoli di grande attenzione.
Naturalmente è consigliabile selezionare fra i tanti casi possibili quelli nei quali si rilevano fattori
ordinativi. Occorre pazienza e precisione; ma il lavoro, come sempre, trova l’adeguato compenso
nell’esito vittorioso.
FABARRI, "Il Calcolo vincitore" n° 5 del 1963

Previsioni di settembre… e poi?


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15 gen
Un po’ di tempo fa avevamo riportato le previsioni di un altro sito. Vediamo
come sono andate.

PALERMO
Decina "8" per ambo e terno.
Nessun esito
TORINO
76 o 67 ambata.
per ambo unire 37 o 73.
Nessun esito
ROMA
41 ambata.
Nessun esito
MI – PA – RO
6/48/84/60 ambata e
ambo anche su Tutte.
6 RO (04/09/07)
6-48 MI (tutte) (09/09/2007)
MI e VE
ambata 51 o 15.
51 MI e VE (04/09/2007)
51-15 VE (27/09/2007)
BA-FI-GE
ambata 23/8.
ambo 23/8/32/80.
8 GE (01/09/07)
8 FI (06/09/2007)
8 BA (11/09/2007)
23 BA (13/09/2007)
8 FI (13/09/2007)
23 BA (18/09/2007)
23 FI (20/09/2007)
23 BA (27/09/2007)
23-8 FI (29/09/2007)
TUTTE
ambo 76-55 / 67-59 / 76-59.
76-59 TU (BA) (13/09/2007)
BARI
sono in ritardo per ambo e terno:
decina "1"
decina "2"
decina "5"
20-13 BA (06/09/2007)
20-19 BA (29/09/2007

Il teorema SD (somma-distanza)
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12 dic
Prendiamo un ambo qualsiasi, per esempio quello formato dai numeri 23 e 19. La sua somma è 42,
mentre la sua distanza ciclometrica è 4. E’ possibile, conoscendo i valori di somma e distanza,
calcolare l’ambo?
Il teorema SD risponde alla seguente domanda: conoscendo i valori di somma e distanza è possibile
calcolare l’ambo da cui sono state ricavate?
Il procedimento è piuttosto semplice. Vediamolo prima in notazione letterale il calcolo per un caso
generale. E’ per questo che a scuola ci hanno tanto rotto le scatole con le equazioni, no?

Dunque, ipotizziamo che l’ambo sia formato dai due numeri X e Y e ricordiamo che stiamo
operando le somme e le differenze sula cerchio ciclometrico. La somma e la differenza così si
esprimono:
X+Y=S
X–Y=D
Sommiamo le due equazioni membro a membro ottenendo:
2X = S + D <==> X = (S + D) / 2
Di conseguenza, andando a sostituire:
X + Y = S <==> (S + D) / 2 + Y = S <==> Y = (S – D) / 2
Ecco fatto! Il nostro ambo è formato da questi due numeri. Questo è il teroema SD:
X = (S + D) / 2
Y = (S – D) / 2
Vediamo un esempio per capire meglio. Prendiamo distanza e somma a caso:
S = 43
D = 31
Utilizziamo le formule per calcolare l’ambo di partenza:
X = (S + D) / 2 = (43 + 31) / 2 = 74 / 2 = 37
Y = (S – D) / 2 = (43 – 31) / 2 = 12 / 2 = 6
A voi la verifica! Chi non avesse capito può comunque lasciare un commento: vedremo di fare altri
esempi.
Utilizzeremo questo teorema in alcune applicazioni, per esempio per utilizzare le proprietà
armoniche degli aquiloni.

Le distanze metriche (misure)


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5 dic
FABARRI (tratto da "IL CALCOLO VINCITORE N° 2 del 1963)
Con questo articolo mi accingo ad illustrare un aspetto molto interessante delle meravigliose leggi
che presiedono all’Ordine dei numeri; leggi in gran parte ancora sconosciute agli appassionati del
Lotto, ma la cui presenza è tuttavia vagamente intuita ed avvertita da non pochi intenditori e
ricercatori. Le distanze metriche costituiscono un fattore di estrema importanza strutturale ed
evolutivo nel mirabile tessuto armonico delle estrazioni. Per esigenze di brevità devo limitarmi ad
alcune spiegazioni più essenziali, che riusciranno a di utile guida per lo studioso.

Distanza metrica è la differenza che passa fra due numeri, sempre contenuta nel massimo di 45; può
chiamarsi anche distanza circolare (e si tenga presente che, quando la differenza naturale supera 45,
dev’essere ridotta alla cifra che si ottiene sottraendo da 90 la differenza stessa. Esempio: misura fra
2 e 70=68=22, perché 90-68=22).
I – Considerate due coppie di numeri con misure uguali, se la misura fra 1° e 4° elemento è uguale a
quella fra 2° e 3°, l’ultimo numero del gruppo tende a riprodursi nel giro di pochissime
estrazioni. Se fra le coppie prese in esame sussistono anche altri elementi ordinativi, come
uguaglianza di decina, di figura, di cadenze, ecc., si verifica con grande probabilità la produzione
dell’ambo nella quartina in breve ciclo estrattivo. Ecco qualche interessante esempio:
16 giugno 1962:
CAGLIARI 37 59 misura 22
PALERMO 13 81 misura 22
Misure interne: 37 – 81 = 44
13 – 59 = 44
Dunque il gruppo risulta ordinato.
Esito: in data 21 luglio ( 5^ settimana) si ebbe a Palermo il terno 13, 37, 81.
14 luglio:
MILANO 68 72 misure 4-1
FIRENZE 73 69 misure 4-1
Esito: a Milano 69 alla 4^ settimana
27 ottobre
BARI 66 19 misure 43-10
ROMA 9 56 misure 43-10
Esito: Bari 56 (ultimo elemento) alla 5^ estrazione;
Bari 9-19, ambo, alla 9^ estrazione.
Ed ecco ora due casi d’attualità dai quali emergono previsioni di palpitante interesse:
1 dic. 62 NAPOLI 14 26 misure 12-30
BARI 56 44 misure 12-30
(Ancora senza esito)
5 gennaio 63 MILANO 3 26 misure 23-20
12 gennaio 63 BARI 46 23 ordine in cadenza
Alla 1^ settimana, cioè il 19 gennaio, è uscito a Milano l’ambo 3-46, ma la riproduzione
dell’ambata si può ritenere ancora valida, dato che l’ultimo numero della quartina, 23, corrisponde
alla misura base (23), e in casi del genere la probabilità si dimostra particolarmente elevata.
FABARRI (tratto da “IL CALCOLO VINCITORE N° 2 del 1963)
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Un po' di matematica

Calcoliamo, preliminarmente, il numero delle possibili cinquine[1].


In ogni ruota vi sono 90 numeri e quindi 90 possibili estrazioni distinte del primo numero. Il primo
estratto non è reinserito nel bussolotto, dunque il secondo estratto è scelto tra 89 modi possibili.
Ne consegue che i primi due estratti possono essere scelti in 90 × 89 modi distinti. Per il terzo, il
quarto e il quinto restano rispettivamente 88, 87, 86 distinte possibilità; quindi il numero
complessivo delle possibili estrazioni è:

90 × 89 × 88 × 87× 86 = 5.273.912.160.
Ma l’ordine di estrazione non conta!
Infatti, i gruppi di numeri {4, 36, 45, 57, 89} e {36, 4, 89, 57, 45} generano la stessa cinquina.
Pertanto il numero delle possibili cinquine è dato:

cioè:

5.273.912.160 diviso 120 = 43. 949.268

Di conseguenza, la probabilità di fare una cinquina al Lotto é:

Analogamente si prova che la probabilità di vincere un 6* al SuperEnalotto è:

Le probabilità delle altre giocate al Lotto e al SuperEnalotto (su 6 numeri giocati ), il cui calcolo è
relativamente più difficile, sono riportate nelle tabelle 1 e 2

Lotto e superenalotto .... giocare per vincere?! - Giulio D. Broccoli


Nota Matematica riferita al gioco ideale del Lotto.
La probabilità di indovinare un estratto semplice, un ambo, un terno, una quaterna, una cinquina
(giocando al Lotto 1 solo numero, 1 sola coppia, 1 solo terno, 1 sola quaterna, 1 sola cinquina
rispettivamente) si può calcolare con la seguente formula:

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ove per m = 1 si calcola la probabilità dell’estratto semplice, con m = 2 quella dell’ambo, con m = 3
quella del terno, con m = 4 quella della quaterna, m = 5 quella della cinquina.
Nella formula il simbolo n! indica il prodotto di tutti i numeri interi minori o uguali ad n.
Ad esempio :

,
Lotto e superenalotto .... giocare per vincere?! - Giulio D. Broccoli
Qualche consiglio per il Lotto

Conviene fare un’analisi statistica dei numeri ritardatari[1]. Infatti, l’esperienza dimostra che la
quantità di numeri ritardatari tende a diminuire con il passare delle estrazioni. Mediamente solo il
10% dei ritardatari supera le 35 settimane di ritardo.[2]

Quindi è conveniente giocare l’ambata (ed eventualmente l'ambo) di gruppi di numeri scelti in base
ad indagine statistica sui ritardatari[3].
Si può giocare, ad esempio, un sistema ridotto[4] di 9 numeri in 12 terzine che garantisce l’ambo al
100% e il terno al 14,3%.

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Il massimo ritardo avutosi è di 197 settimane, mentre la media dei massimi ritardi delle singole
ruote è 169 estrazioni.

[La parte seguente è maggiormente chiarita nel libro Lotto e superenalotto >> ]
Osservazione 1
Il mio consiglio di giocare i numeri ritardatari nasce da osservazioni pratiche e non da
applicazioni matematiche al gioco del Lotto italiano. Infatti, a mio avviso, il calcolo delle
probabilità non è applicabile al gioco del Lotto italiano, per il fatto che gli eventi (sortita dei
numeri) non sono equiprobabili.
....
....
L’esperienza pratica, cioè l’osservazione del sistema d’estrazione dei bussolotti (contenenti i
numeri), suggerisce però di giocare i numeri ritardatari.
In sostanza, a mio avviso, il modo di sistemare i numeri nel cesto influenza in modo decisivo
la "probabilità pratica" d’estrazione di un dato numero*.
...
Osservazione 2
L'introduzione delle estrazioni meccaniche (regolarmente effettuate) rende il gioco del Lotto
un gioco matematico e quindi l'utilizzo delle statiche sui numeri ritardatari è inutile.

[1] Tale osservazione, dovrebbe essere confortata da un esperimento ad hoc, anche se, al momento,
mi sembra legittima. In sostanza l’esperimento dovrebbe confermare che il sistema d’estrazione del
Lotto tende a far sortire la quasi totalità dei numeri senza eccessivi ritardi. ... (vedi libro)

[1] Le considerazioni svolte sono valide nel gioco del Lotto Italiano, ma non nel modello
matematico del gioco del Lotto.
[2] Almeno in base ai calcoli in mio possesso. Ma in ogni caso, il numero dei ritardatari tende a
diminuire, come è ovvio, con il passare delle estrazioni. Inoltre, non abbiamo ancora un esempio di
un numero mai uscito.
[3]Vedi capitolo: “Alcuni miei esperimenti”.
[4] Vedi capitolo: “Alcune giocate consigliate”.
* Questo è un punto molto delicato. E non basta dire che i giocatori non conoscono le modalità di
sistemazione dei bussolotti.
I numeri devono avere la stessa probabilità di uscita, devono essere eventi equiprobabili,
indipendentemente da quello che conosce o non conosce il giocatore.

Alcuni miei esperimenti

Riporto alcuni esperimenti di giocate effettuati nell’arco di 53 estrazioni (dal 13/2/99 al 18//8/99). I
numeri sono stati scelti in base ad indagine statistica sui ritardatari.
Non riporto l’alto numero di ambate conseguite, ma soltanto il numero di ambi e terni ottenuti.

Primo esperimento.
Giocare ambo e terno dei nove numeri: 1, 2, 6, 16, 20, 21, 35, 40, 63.

Risultato: 43 ambi e 4 terni (vedi tabella).

Con un sistema ridotto di 12 terzine a garanzia dell’ambo avrei comunque totalizzato 43 ambi e
avuto la possibilità di fare qualche terno.

BA CA FI GE MI NA PA RO TO VE

35, 63,1 35, 1 1, 35 6, 1 2, 21 20, 21, 21, 35 20,1


6 6 2 6
1, 2 6, 16 2, 16 6, 6, 2, 20 2, 21 2, 6, 21,1
35, 16 21 6
16
20, 20,6 16, 21, 35, 6 1, 35,20 16, 35 2, 35
6 3 1 21
1, 21 35, 6 1, 2 35, 1 2,1
21, 1 35, 6
20,1 35,2
6 1

Secondo esperimento.
Giocare ambo e terno dei nove numeri: 1, 2, 24, 37, 58, 59, 69, 79, 80.

Risultato: 33 ambi (vedi tabella).

Con un sistema ridotto di 12 terzine a garanzia ambo avrei lo stesso totalizzato 33 ambi, ma
impegnato un capitale inferiore.

BA CA FI GE MI NA PA RO TO VE
59,24 24,37 59,24 58,59 58,59 79,80 80,37 69,24 59,58

79, 1 59,69 80,69 69,79 37,80 79,80 58,69 69,37

59,58 79,58 1, 59 24,69 37,69 80,79 24,37

1, 24 79,58 2, 79

2, 58 37,24 59, 2

69,58 80, 1

Lotto e superenalotto .... giocare per vincere?! - Giulio D. Broccoli


Terzo esperimento.
Giocare ambo e terno dei nove numeri: 25, 48, 56, 68, 71, 73, 85, 86, 90.

Risultato: 50 ambi, 9 terni, nonché una quaterna (vedi tabella).


BA CA FI GE MI NA PA RO TO VE

71,90 85,9 73,6 85,4 48,56 73,9 68,8 48,9 25,6 68,7
0 8 8 0 6 0 8 1
86,6
8
86,71 73,9 25,6 48,9 86,73 85,2 56,8 90,5 85,4 68,5
0 8 0 5 6 6 8 6
68 25
86,71 73,6 73,2 90,6 48,90 73,2 90,6 90,2
8 5 8 5 8 5
25
90,86 25,6 71,7 86,25 90,7 90,7 71,8
8 3 85 3 3 5
68
68,25 68,25

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Quarto esperimento.
Giocare ambo e terno dei nove numeri: 5, 13, 22, 36, 44, 45, 48, 61, 67.

Risultato: 38 ambi e 3 terni (vedi tabella).

BA CA FI GE MI NA PA RO TO VE

44,4 67,4 44,3 45,4 5, 44 67,4 13,6 48, 45, 22,6


8 5 6 8 5 7 61, 67, 7
45 48
61,4 36,6 44,6 5, 67 67, 5 13,4 45,6 67,2
8 1 1 5 1 2
44,4 67,4 48,4 13,6 5, 36 61,4 61,1
8 8 5 1 8 3
44, 5 22,6 67,4
1 8
67,
13,
48
48, 5

Osservazione.- Questi esperimenti non danno la certezza della vincita.


Nel gioco del lotto vi è sempre un'altra componente, detta comunemente fortuna, dalla quale non si
può prescindere.
Inoltre, la convenienza di un tale tipo di sistema, come di qualsiasi altro tipo di sistema, dipende
dal fatto che la combinazione giocata esca con una certa rapidità. Infatti, con semplici calcoli, si
vede che giocando 1 euro su di una data ruota si spendono, in 53 estrazioni (periodo di tempo
dell’esperimento), 53 euro e si ricavano, nell’ipotesi di realizzare 5 ambi, euro 34,7.
Il gioco è conveniente se e almeno uno dei 5 ambi viene estratto entro le prime sei estrazioni. Alle
settima estrazione si deve aumentare la posta per avere un utile in caso di vincita.
Pertanto, in riferimento agli esperimenti proposti, un piano di gioco basato sull’aumento opportuno
della posta ogni sei estrazioni avrebbe dato una vincita nella quasi totalità dei casi.

Lo strano caso del gioco del Lotto italiano


La probabilità di uscita di un estratto semplice, su una data ruota, secondo il calcolo delle
probabilità applicato al gioco del Lotto è 1/18.
Vero o falso?
E’ vero se si tratta di un gioco del lotto ideale, mentre è falso se si tratta del gioco del Lotto
italiano.
Il problema fondamentale per il calcolo della probabilità di sortita di un estratto semplice è
appunto la teoria del calcolo delle probabilità, che assegna ad ogni evento fortuito una data
probabilità. Ma per calcolare la probabilità di un evento casuale appartenente ad un insieme
di eventi è necessario che gli eventi siano equiprobabili.
Tutti sanno che lanciando un dado la probabilità di uscita del 5 è 1/6, essendo sei casi
possibili ed uno solo favorevole. E tutti sanno, anche, che tale calcolo è valido se il dado non
è truccato. Infatti, un dado truccato rende gli eventi possibili non equiprobabili e quindi non è
lecito applicare il calcolo delle probabilità senza introdurre dei fattori di correzione che
tengano conto del vantaggio che ha un dato evento rispetto ad un altro.
Nel gioco del Lotto italiano avviene più o meno la stessa cosa.
In sostanza, la procedura di preparazione dell’estrazione e il sistema utilizzato rendono gli
eventi possibili (cioè la sortita dei numeri) non equiprobabili.
Gli eventi possibili non sono equiprobabili per i seguenti motivi[1]:
• La distribuzione dei bussolotti (cioè dei numeri) nella posizione iniziale non è
simmetrica né rispetto al punto di estrazione, né rispetto all’asse su cui gira il cesto;

• Il numero di giri fatti fare al cesto non garantisce l’uniformità della disposizione dei
bussolotti rispetto al punto d’estrazione (gabbiotto dove inserisce la mano il bambino);
in sostanza i numeri disposti al di sopra degli altri rimangono essenzialmente al di
sopra e quelli disposti lontani dal punto d’estrazione continuano a rimanere distanti.

• Il punto di estrazione non è fissato ma variabile con l’operatore (bambino che estrae).
Oltre il fatto che il bambino potrebbe involontariamente preferire la destra alla
sinistra, è praticamente impossibile che possa mettere la mano attraverso il gabbiotto
del cesto e prendere numeri al di sotto di un certo livello, o agli estremi del cesto
stesso (mai, nella realtà prende un bussolotto scavando tra quelli posti in alto o tra
quelli posti agli estremi del cesto).

• I numeri posti più in alto, rispetto alla base del cesto, e occupanti un’area
perpendicolare al punto di estrazione sono quelli che hanno la probabilità[2] più alta di
essere estratti.

• Un altro problema è legato alla disposizione iniziale dei bussolotti. Qualsiasi


disposizione adottata, a causa del sistema di estrazione, altera l'equiprobabilità degli
eventi.
Non è inutile osservare che i sistemi di estrazione del lotto messi a punto in altri paesi sono
totalmente differente da quello italiano, proprio per garantire il più possibile l’equiprobabilità
degli eventi.
Nota
Di recente anche il Lotto Italiano si è adeguato allo standard europeo introducendo delle
macchine per effettuare l'estrazione e rendere il gioco del Lotto quanto più possibile un gioco
matematico.
Per ora però queste macchine non sono utilizzate su tutte le Ruote 3, e quindi è consigliabile di
giocare i ritardatari solo ove le estrazioni avvengono con il bambino bendato.
Osservazione di Giorgio Jano

[1] Trascuro tutti i motivi di tipo strettamente fisico: peso dei bussolotti, attrito tra i bussolotti stessi,
tra l’asse e i bussolotti, e tra i bussolotti e il cesto. Trascuro anche il fatto che non è costante la forza
applicata per far girare il cesto né il numero di giri fatti fare al cesto.
Questi motivi minano ulteriormente la teorica equiprobabilità degli eventi possibili, che peraltro
non può mai essere raggiunta.
[2] Intendo una “probabilità pratica” e non quella calcolata matematicamente.

[3] Dal mese di giugno 2009 tutte le estrazioni avvengono mediante macchinette automatizzate e
quindi le considerazioni suddette non sono più valide, così come non sono valide le considerazioni
svolte per il gioco dei ritardatari.

Il gioco del Lotto italiano non è equo


Un gioco aleatorio si dice equo se:
,

ove g è il guadagno che si ottiene sapendo che la probabilità favorevole è p e quella contraria

, ed x la posta versata per partecipare al gioco.

Ad esempio, se puntiamo 1 euro sull’ambata al gioco del Lotto italiano, tenendo conto che la

probabilità di conseguirlo è 1/18 e quella contraria è , dovremmo guadagnare 17 euro,


se il gioco fosse equo.
In teoria giocando per 18 volte l’estratto semplice dovremmo vincere una sola volta e perdere 17
volte.
Pertanto, visto che lo Stato paga soltanto 11,5 euro si evince che il gioco è totalmente a favore dello
Stato e non equo.

Nel caso del terno, per fare un altro esempio, le cose vanno ancora peggio. Infatti, sempre puntando
1 euro si dovrebbero guadagnare, in caso di vincita, circa 11747 euro, mentre lo Stato paga soltanto
4250 euro, trattenendo per spese di gestione 7497 euro.
In sostanza, nel caso dell’ambata la percentuale trattenuta dallo Stato è circa del 33%, mentre nel
caso del terno è circa il 61% .

Quindi la perdita è quasi sicura, e quando per fortuna si vince lo Stato non paga adeguatamente[1].
In sostanza lo Stato vince sempre.

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