Roma
A14
BOLOGNA-TARANTO
Tratta Vasto Sud-Termoli
Progetto Esecutivo
INDICE
1. INTRODUZIONE .......................................................................................................... 4
4. CARATTERIZZAZIONE STRATIGRAFICO-GEOTECNICA........................................18
4.1 Profilo stratigrafico .................................................................................................18
4.2 Caratterizzazione geotecnica ............................................................................22
4.2.1 Generalità ...............................................................................................................22
4.2.2 Caratteristiche fisiche delle argille plio-pleistoceniche ..................................22
4.2.3 Stati iniziali e grado di sovraconsolidazione meccanica ...............................23
4.2.4 Stato tensionale efficace iniziale (geostatico) ................................................25
4.2.5 Coefficienti di compressione...............................................................................25
4.2.6 Resistenza al taglio non drenata ........................................................................26
4.2.7 Parametri di resistenza in termini di sforzi efficaci ............................................27
4.2.8 Caratteristiche di deformabilità..........................................................................31
4.2.9 Velocità delle onde di taglio...............................................................................32
4.2.10 Coefficienti di permeabilità.................................................................................32
FIGURE:
3.1a, 3.1b: Argille plio-pleistoceniche – Peso di volume naturale
3.2a, 3.2b: Argille plio-pleistoceniche – Contenuto d’acqua naturale
3.3a, 3.3b: Argille plio-pleistoceniche – Grado di saturazione
3.4a, 3.4b: Argille plio-pleistoceniche – Indice dei vuoti iniziale
3.5a, 3.5b: Argille plio-pleistoceniche – Limite liquido
3.6a, 3.6b: Argille plio-pleistoceniche – Limite plastico
3.7a, 3.7b: Argille plio-pleistoceniche – Indice di plasticità
07622-028R01E01 pag. II
APPENDICI:
1: Descrizione del modello costitutivo di Al Tabbaa & Muir Wood (1989)
07622-028R01E01 pag. 4
1. INTRODUZIONE
Tali risultati hanno già costituito una base di dati per il progetto di ricerca
finanziato dalla Comunità Europea LessLoss (www.lessloss.org) e sono raccolti in
una monografia dedicata al sito di Petacciato inclusa tra gli elaborati del
progetto Lessloss (conclusosi ad Agosto 2007).
• Degli studi effettuati dalla società Autostrade nell’ambito del progetto ANIDRO.
07622-028R01E01 pag. 6
2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1. Planimetrie di progetto:
- Tav.1/4 (1:500) – Elaborato: 1.11
- Tav.2/4 (1:500) – Elaborato: 1.12
- Tav.3/4 (1:500) – Elaborato: 1.13
- Tav.4/4 (1:500) – Elaborato: 1.14
2. Relazione geologica, geomorfologica e idrogeologica – Elaborato: 3.01
3. Carta e sezioni geologiche (1:5.000 - Riprese e leggermente modificate dallo
studio dei Proff. V Cotecchia e G.Melidoro) – Elaborato: 3.02
4. Carta geomorfologica (1:5.000 - Ripresa e leggermente modificata dallo studio
dei Proff.V Cotecchia e G.Melidoro) – Elaborato: 3.03
5. Carta delle evidenze geomorfologiche della riattivazione del movimento
franoso del Gennaio 1991 (1:5.000) – Elaborato: 3.04
6. Carta delle evidenze geomorfologiche della riattivazione del movimento
franoso del Febrbaio 2009 (1:5.000) – Elaborato: 3.05
7. Planimetria ubicazione indagini geognostiche (1:5.000 - 1:2.500)– Elaborato: 3.06
8. Indagini geognostiche in sito – Elaborato: 3.07
9. Prove di laboratorio – Elaborato: 3.08
10. Letture inclinometriche – Elaborato: 3.09
11. Relazione di stabilità del versante in frana - Elaborato 4.02
12. Sezioni geotecniche:
- Sezioni n.1 n.2 (1:1000 – 1:2500) – Elaborato: 4.03
- Sezioni n.3 n.4 n.5 (1:1000 – 1:2500) – Elaborato: 4.04
13. Verfiche geotecniche:
– Rilevati, trincee stradali e opere di stabilizzazione locale – Elaborato: 6.01
– Paratia dal km.0+300.45 al km.0+478.96– Elaborato: 6.02
– Strada interpoderale al km.0+619.42 – Elaborato: 6.03
07622-028R01E01 pag. 7
Nell’area in oggetto sono state eseguite, a partire dal 1981 fino al 2001, le
seguenti quattro campagne di indagini.
approssimazioni dell’ordine di 0.5 m (prova che ricadoe in un’area coperta dal rilievo topografico
e aereofotogrammetrico)
07622-028R01E01 pag. 14
4. CARATTERIZZAZIONE STRATIGRAFICO-GEOTECNICA
Livelli piezometrici
I dati di monitoraggio piezometrico indicano la presenza in profondità di livelli
piezometrici superiori al p.c.. In conseguenza di ciò l’area in esame è interessata da
moti di filtrazione verso l’alto e da gradienti di pressione superiori a quelli idrostatici
determinati con livelli di falda prossimi al p.c.. La differenza tra livelli piezometrici reali
e livelli piezometrici idrostatici determinati invece assumendo la falda prossima al
p.c. cresce con l’aumentare della profondità, ma può essere considerata non
rilevante negli strati più superficiali.
Poiché il dimensionamento delle opere costituenti la bretella e la strada
interpoderale interferente è sviluppato sulla base di considerazioni di stabilità locale
(che riguardano cioè solo gli strati più superficiali) è stata considerata
ragionevolmente cautelativa l’assunzione di gradienti di pressione idrostatici
determinati con falda prossima al piano campagna dal p.c., come indicato nelle
tavole.
07622-028R01E01 pag. 20
Livelli piezometrici più gravosi vengono assunti solo nelle analisi di stabilità globali del
versante in frana, che interessano superfici di scorrimento poste a profondità
maggiori di 15÷20 m dal p.c., finalizzate:
• A spiegare dal punto di vista geotecnico i motivi delle periodiche riattivazioni dei
movimenti franosi profondi descritte nel Doc.Rif.[2];
• A valutare quali possono essere le conseguenze indotte da eventi sismici sul
comportamento di tali masse di terreno;
• A supporto dello Studio di Compatibilità Geologica richiesto dalla Regione Molise.
4.2.1 Generalità
• Figg.3.5a e 3.5b: limiti liquidi LL; essi risultano leggermente crescenti con la
profondità da 50÷55% (in superficie) a 60÷65% (> 80 m dal p.c.);
• Figg.3.6a e 3.6b: limiti plastici LP; essi risultano pari a 18÷20%;
• Figg.3.7a e 3.7b: indici plastici IP; essi risultano leggermente crescenti con la
profondità da 35% (in superficie) a 45% (> 80 m dal p.c.).
• Figg.3.8a e 3.8b: attività A; essa risulta variabile tra 0.8 e 1.2.
( )
K oSC ≅ 1 − senϕ cv' ⋅ GSC
σ v' max
GSC =
σ vo'
Nella fig.3.15 sono riportati i valori di koSC ottenuti dall’applicazione delle
equazioni sopra riportate.
100 kPa e 1000 kPa, invece che a pressioni superiori a 1000 kPa (vedi ad esempio la
fig.3.11).
Cs
≅ 0.16
Cc
(
K oNC ≅ 1 − senϕ cv' )
ϕcv’ ≅ 25°÷26° = angolo di attrito a volume costante (vedi seguito)
⎛ cu ⎞
⎜⎜ ' ⎟⎟ ≅ 0.25
⎝ σ vo ⎠ NC
Cs
⎛ 1 + 2 ⋅ K oSC ⎞ Cc
Ill termine ⎜⎜ ⎟⎟ è prossimo a 1 e viene in genere trascurato.
⎝ 1 + 2 ⋅ K oNC ⎠
E’ importante rilevare quanto segue:
• Il fatto che i risultati ottenuti dalle prove TX-UU siano comparabili a quelli ottenuti
dall’applicazione dell’equazione (2) appare una riprova che i materiali in esame
non sono dotati di particolari legami di cementazione.
07622-028R01E01 pag. 27
La resistenza al taglio di stato critico è stata definita sulla base dei risultati
delle prove triassiali TX-CIU di compressione e delle prove triassiali TX-CID di
compressione (queste ultime condotte su provini consolidati a pressioni elevate),
prendendo in considerazione la condizione di raggiungimento della tensione
deviatorica massima. Infatti:
• In materiali sovraconsolidati meccanicamente, non cementati, i percorsi di
sollecitazione efficace delle prove triassiali TX-CIU tendono a posizionarsi molto
prossimi alla kinea M nel piano q-p’, essendo q = (σ1’-σ3’) e p’ = (σ1’+2σ3’)/3 (vedi
ad esempio Atkinson & Bransby, 1978).
• Le prove triassiali TX-CID effettuate su provini consolidati ad elevate pressioni
raggiungono ragionevolmente condizioni associabili a quelle di stato critico,
ovvero q = qmax = cost; p’ = cost e Δe = cost.
I risultati conseguiti sono riportati nelle figg.3.18a (piano t=(σ1’-σ3’)/2 –
s’=(σ1’+σ3’)/2) e 3.18b (piano q = (σ1’-σ3’) e p’ = (σ1’+2σ3’)/3); ne deriva un angolo di
attrito a volume costante o di stato critico ϕcv’ ≥25°.
Si rileva che risultati comparabili sono stati ottenuti dalle prove di taglio
diretto (vedi la fig.3.19). Il fatto che le resistenze di picco ottenute dalle prove di
taglio diretto su provini sovraconsolidati meccanicamente siano risultati comparabili
a quelle di stato critico è, come già evidenziato, presumibilmente imputabile a
fenomeni di rottura progressiva indotti dallo stato di sforzo non omogeneo nella
scatola di Casagrande.
Si rileva che, nel caso delle aergille in esame, i risultati delle prove di taglio
anulare forniscono resistenze inferiori rispetto a quelle delle prove di taglio diretto
“reversal”; tali risultati appaiono più compatbili con quelli che derivano dalle analisi
di stabilità del versante riportate nel Doc.Rif.[11]. In accordo agli studi effettuati
nell’ambito del progetto ANIDRO i risultati delle prove di taglio anulare possono
essere ragionevolmente rappresentati dalla seguente equazione:
11
ϕ r' = 8.5 + (°)
⎛ σ' ⎞
⎜⎜1 + n ⎟⎟
⎝ 200 ⎠
essendo σn’ la pressione normale alla superficie di scorrimento in kPa.
Gli inviluppi delle resistenze al taglio caratteristici dei materiali intatti sono
stati definiti ricorrendo a un modello costitutivo elasto-plastico con doppia superficie
di plasticizzazione, ad incrudimento volumetrico e ciematico, sviluppato dagli
scriventi sulla base di quanto descritto in Al Tabbaa & Muir Wood (1989), applicabile
a terreni sovraconsolidati meccanicamente, non cementati.
Le principali caratteristiche di tale modello costitutivo sono descritte nell’Appendice
1. I parametri caratteristici del modello costitutivo sono stati tarati in modo tale da
riprodurre il comportamento del materiale in prova edometrica (vedi le figg.3.21a, b)
e in prova triassiale TX-CID (vedi le figg.3.22a, b; piano q=(σ1’-σ3’) – p’ = (σ1’+2σ3’)/3);
essi sono indicati nella tab.3.1. Si rileva che, nel caso della prova triassiale TX-CID,
parte delle differenze ottenute tra i dati sperimentali e le simulazioni numeriche sono
presumibilmente legate al fatto che, con il procedere delle deformazioni imposte,
nel provino reale si forma una superficie di rottura lungo la quale gli angoli di attrito
progressivamente si spostano da quelli caratteristici dello stato critico verso quelli
caratteristici dello stato residuo; nel provino “virtuale” tale processo non avviene.
Con riferimento a due valori significativi del grado di sovraconsolidazione, nelle
figg.5.23a e 5.23b (piano t=(σ1’-σ3’)/2 – s’ = (σ1’+σ3’)/2) sono messi a confronto:
• L’inviluppo delle resistenze al taglio di stato critico di cui alla fig.3.18a.
• L’inviluppo delle resistenze al taglio di picco e al 20% di deformazione caratteristici
dei materiali intatti, ottenuto dalla simulazione di prove TX-CID con il modello
costitutivo elasto-plastico.
07622-028R01E01 pag. 30
stato critico di cui alla fig.3.18a e l’inviluppo di resistenza residuo di cui alla fig.3.20,
con ϕr’= 14° rappresentativo di pressioni efficaci σn’ piuttosto elevate.
In questo caso gli inviluppi di rottura di picco sono confrontabili con quello
di stato critico del materiale (ϕcv’ ≥ 25°) e degradano fino al raggiungimento delle
condizioni rappresentate da ϕ’ = 20°.
9.81 ⋅ Go
Vs =
γn
non si può escludere che, data la presenza di discontinuità strutturali più o meno
rilevanti e la presenza di livelli/veli di sabbia, in condizioni di scarico (scavo) i valori
dei coefficienti di permeabilità dell’ammasso possano diventare anche uno-due
ordini di grandezza superiori a quelli del materiale intatto.
07622-028R01E01 pag. 34
5. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Al-Tabbaa A., Wood M.D. (1989) “An experimentally based “bubble” model for clay”
Proc. of Numerical Models in Geomechanics. NUMOG III, eds. Pande G. N. &
Pietruszezak S., pp. 91-98, London, Elsevier.
Atkinson J.H., Bransby P.I. “The Mechanics of Soils - An Introduction to Critical State
Soil Mechanics” University Series in Civil Engineering, Mc Graw-Hill.
Bardet, J.P., ICHII, K. e Lin C.H. (2000) ”EERA A Computer Program for Equivalent-linear
Earthquake site Response Analyses of Layered Soil Deposits, University of Southern
California.
Burland J.B. (1990) “On the compressibility and shear strength of natural clays”
Géotechnique 40, n° 3, p. 329.
Burland J.B., Rampello S., Georgiannou V.N., Calabresi G. (1996) “A laboratory study
of the strength of four stiff clays” Géotechnique 46, n° 3, p. 491.
Feng, T. W. (1991) “Compressibility and permeability of natural soft clays and
surcharging to reduce settlements” Ph.D. Thesis, University of Illinois at Urbana-
Champaign.
Georgiannou V.N., Burland J.B. (2001) “A laboratory study of post-rupture strength”
Géotechnique 51, n° 8, p. 665.
Georgiannou V.N., Burland J.B. (2006) “A laboratory study of slip surface formation in
an intact natural stiff clay” Géotechnique 56, n° 8, p. 551.
Kramer S.L. (1996) “Geotechnical Earthquake Engineering” Prentice-Hall International
Series in Civil Engineering and Engineering Mechanics, Upper Saddle River, New
Jersey 07458.
Skempton A.V. (1985) “Residual strength of clays in landslides, folded strata and the
laboratori” Géotechnique 35, n° 1, p.3.
Viggiani G., Atkinson J.H. (1995) “Stiffness of fine-grained soil at very small strains”
Géotechnique 45, n° 2, p.249.
Tavenas, F., Jean, P., Leblond, P., Leroueil, S. (1983) ”The permeability of natural soft
clays. Part II: Permeability characteristics. Canadian Geotechnical Journal 20, n°4,
645-660.
07622-028R01E01 pag. 35
FIGURE
07622-028R01E01 pag. 36
Argille plio-pleistoceniche
Contenuto d'acqua naturale
wn (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120
0
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.1a
07622-028R01E01 pag. 37
Argille plio-pleistoceniche
Peso di volume naturale
3
γn (kN/m )
10 12 14 16 18 20 22 24
0
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
105
110
Figura 3.1b
07622-028R01E01 pag. 38
Argille plio-pleistoceniche
Contenuto d'acqua naturale
wn (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120
0
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.2a
07622-028R01E01 pag. 39
Argille plio-pleistoceniche
Contenuto d'acqua naturale
wn (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120
0
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.2 b
07622-028R01E01 pag. 40
Argille plio-pleistoceniche
Grado di saturazione
S(-)
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2
0
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.3a
07622-028R01E01 pag. 41
Argille plio-pleistoceniche
Grado di saturazione
S(-)
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2
0
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
Campagna 2000 -
105 2001
110
Figura 3.3b
07622-028R01E01 pag. 42
Argille plio-pleistoceniche
Indice dei vuoti iniziale
eo ( - )
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
0
10
15
20
25
30
35 profilo di progetto
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.4a
07622-028R01E01 pag. 43
Argille plio-pleistoceniche
Indice dei vuoti iniziale
eo ( - )
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
10
15
20
25
30
35
40
45 profilo di progetto
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
105
110
Figura 3.4 b
07622-028R01E01 pag. 44
Argille plio-pleistoceniche
Limite liquido
LL (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
15
20
25
30
35
40
z (m da p.c.)
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.5a
07622-028R01E01 pag. 45
Argille plio-pleistoceniche
Limite liquido
LL (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.5b
07622-028R01E01 pag. 46
Argille plio-pleistoceniche
Limite plastico
LP (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.6a
07622-028R01E01 pag. 47
Argille plio-pleistoceniche
Limite plastico
LP (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
Campagna 2000 - 2001
105
110
Figura 3.6b
07622-028R01E01 pag. 48
Argille plio-pleistoceniche
Indice di plasticità
IP (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.7a
07622-028R01E01 pag. 49
Argille plio-pleistoceniche
Indice di plasticità
IP (%)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
Campagna 2000 - 2001
105
110
Figura 3.7b
07622-028R01E01 pag. 50
Argille plio-pleistoceniche
Indice di attività
IP/CA [-]
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4 2.6 2.8 3.0
0
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.8a
07622-028R01E01 pag. 51
Argille plio-pleistoceniche
Indice di attività
IP/CA (-)
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4 2.6 2.8 3.0
0
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
110
Figura 3.8b
07622-028R01E01 pag. 52
Argille plio-pleistoceniche
Carta di Casagrande
80
1 = limi inorganici di bassa compressibilità
2 = limi inorganici di media compressibilità e limi organici
70 3 = limi inorganici di alta compressibilità ed argille organiche
4 = argille inorganiche di bassa plasticità
5 = argille inorganiche di media plasticità
6 = argille inorganiche di alta plasticità
60
50
40
IP (%)
30
20
Campagna 1991
10
0
0 20 40 60 80 100 120
LL (%)
Figura 3.9a
07622-028R01E01 pag. 53
Argille plio-pleistoceniche
Carta di Casagrande
80
1 = limi inorganici di bassa compressibilità
2 = limi inorganici di media compressibilità e limi organici
70 3 = limi inorganici di alta compressibilità ed argille organiche
4 = argille inorganiche di bassa plasticità
5 = argille inorganiche di media plasticità
6 = argille inorganiche di alta plasticità
60 6
50
40 5
IP (%)
30 3
4
20
2
0 1
0 20 40 60 80 100 120
LL (%)
Figura 3.9b
07622-028R01E01 pag. 54
Argille plio-pleistoceniche
Linea di compressibilità intrinseca e stati iniziali in sito normalizzati in accordo a Burland (1990)
4.0
3.5
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
Iv ( - )
0.5
0.0
-0.5
-1.0
-1.5
-2.0
Curva ICL
-2.5
Campagna di indagine 1991
-3.0
1 10 100 1000 10000
σ'v (kPa)
Figura 3.10a
07622-028R01E01 pag. 55
Argille plio-pleistoceniche
Linea di compressibilità intrinseca e stati iniziali in sito normalizzati in accordo a Burland (1990)
4.0
3.5
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
Iv ( - )
0.5
0.0
-0.5
-1.0
-1.5
-2.0
Curva ICL
-2.5
Campagna 2000 - 2001
-3.0
1 10 100 1000 10000
σ'v (kPa)
Figura 3.10b
07622-028R01E01 pag. 56
Argille plio-pleistoceniche
Curve edometriche caratteristiche della campagna 1991
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
Iv ( - )
0.0
-0.5
-1.0
-1.5
-2.0 ICL
S1-1 (5.6 m da p.c.)
-2.5 S1-2 (8.5 m da p.c.)
S2-2 (5.6 m da p.c.)
-3.0
1 10 100 1000 10000
σ'v (kPa)
Figura 3.11
07622-028R01E01 pag. 57
Argille plio-pleistoceniche
Curve edometriche caratteristiche della campagna 2000 - 2001
3.0
2.5
2.0
1.5
1.0
0.5
Iv ( - )
0.0
-0.5
-1.0
-1.5
-2.0 ICL
σ'v (kPa)
Figura 3.12
07622-028R01E01 pag. 58
Argille plio-pleistoceniche
Pressione di preconsolidazione
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
110
Figura 3.13
07622-028R01E01 pag. 59
Argille plio-pleistoceniche
Grado di sovraconsolidazione
10
15
20
25
30
35
40
45
profilo di progetto
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
105
110
Figura 3.14
07622-028R01E01 pag. 60
Argille plio-pleistoceniche
Coefficiente di spinta a riposo
10
15
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
110
Figura 3.15
07622-028R01E01 pag. 61
Argille plio-pleistoceniche
Coefficiente di compressione
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
110
Figura 3.16
07622-028R01E01 pag. 62
Argille plio-pleistoceniche
Resistenza al taglio non drenata
Cu (kPa)
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100
0
Cu da prove TX-UU
5 Cu da equazione (2) - campagna 1991 -
Cu da equazione (2) - campagna 2000-2001 -
10
15
20
25
30
35
40
45
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
110
Figura 3.17
07622-028R01E01 pag. 63
Argille plio-pleistoceniche
Resistenza al taglio massima da prove TX-CIU e TX-CID
800
600
500
400
t (kPa)
300
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600
s' (kPa)
Figura 3.18a
07622-028R01E01 pag. 64
Argille plio-pleistoceniche
Resistenza al taglio massima da prove TX-CIU e TX-CID
1600
φ' = ≥25° ; c' = 0 kPa
1400
1200
1000
800
q (kPa)
600
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600
p' (kPa)
Figura 3.18b
07622-028R01E01 pag. 65
Argille plio-pleistoceniche
Resistenza al taglio di picco da prove di Taglio Diretto
700
600
500
400
τ (kPa)
300
200
Campagna 1991
100 Campagna 2000-2001
Lineare
0
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100
σ'n (kPa)
Figura 3.19
07622-028R01E01 pag. 66
Argille plio-pleistoceniche
Resistenza al taglio residua da prove di taglio diretto "reversal" e anulare
700
600
TD residuo - campagna 1991 -
TD anulare - campagna 1991 -
TD residuo - campagna 2000-2001 -
500 TD residuo (inviluppo curvilineo)
Lineare
Lineare
400
τ (kPa)
300
φ' = 12°÷14° ; c' = 0 kPa
200
φ' = 8.5+11/(1+σ'n/200)
100
0
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100
σ'n (kPa)
Figura 3.20
07622-028R01E01 pag. 67
Argille plio-pleistoceniche
Simulazione prova edometrica con il modello costitutivo di Al Tabbaa & Muir Wood (1989)
Campione S1C2 - Campagna 1991 -
e0=0.67 ; GSC=9
0.8
0.7
0.6
e [-]
0.5
0.4
Sperimentale
simulazione
0.3
0.2
100 1000 10000
σ'v [kPa]
Figura 3.21a
07622-028R01E01 pag. 68
Argille plio-pleistoceniche
Simulazione prova edometrica con il modello costitutivo di Al Tabbaa & Muir Wood (1989)
Campione S1C2 - Campagna 1991 -
e0=0.67 ; GSC=9
1000
500
q [kPa]
0
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000
-500
-1000
-1500
-2000
p' [kPa]
Figura 3.21b
07622-028R01E01 pag. 69
Argille plio-pleistoceniche
Simulazione prova TX-CID con il modello costitutivo di Al Tabbaa & Muir Wood (1989)
Campione AI7-1 - Campagna 2000-2001 -
600
400
q [kPa]
300
200
100
0
0 100 200 300 400 500 600 700 800
p' [kPa]
Figura 3.22a
07622-028R01E01 pag. 70
Argille plio-pleistoceniche
Simulazione prova TX-CID con il modello costitutivo di Al Tabbaa & Muir Wood (1989)
Campione AI7-1 - Campagna 2000-2001 -
600
500
400
q [kPa]
300
200
0
0 5 10 15 20 25
εa [%]
Figura 3.22b
07622-028R01E01 pag. 71
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza - Caratteristiche dei materiali intatti -
z=5 [m]; e0=0.62; GSC=20; φ'=φcv=25°
350
Provino 0
Provino 1
300 Provino 2
Provino 3
Inviluppo di stato critico
Inviluppo al 20% di deformazione
250
200
t [kPa]
Inviluppo di picco
150
100
50
0
0 100 200 300 400 500 600 700 800
s' [kPa]
Figura 3.23a1
07622-028R01E01 pag. 72
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza - Caratteristiche dei materiali intatti -
z=5 [m]; e0=0.62; GSC=20; φ'=φcv=25°
350
Provino 0
Provino 1
300 Provino 2
Provino 3
250
200
t [kPa]
150
100
50
0
0 5 10 15 20 25
εa [%]
Figura 3.23a2
07622-028R01E01 pag. 73
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza - Caratteristiche dei materiali intatti -
z=15 [m]; e0=0.55; GSC=10; φ'=φcv=25°
350
Provino 0
Provino 1
300
Provino 2
Provino 3
Inviluppo di stato critico
250
Inviluppo al 20% di deformazione
200
t [kPa]
Inviluppo di picco
150
100
50
0
0 100 200 300 400 500 600 700 800
s' [kPa]
Figura 3.23b1
07622-028R01E01 pag. 74
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza - Caratteristiche dei materiali intatti -
z=15 [m]; e0=0.55; GSC=10; φ'=φcv=25°
350
300
250
Provino 0
200 Provino 1
t [kPa]
Provino 2
Provino 3
150
100
50
0
0 5 10 15 20 25
εa [%]
Figura 3.23b2
07622-028R01E01 pag. 75
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza fattorizzati - Materiali dei corpi di frana -
z=5 [m]; e0=0.62; GSC=20; φ'=20°
350
Provino 0
Provino 1
Provino 2
300 Provino 3
Inviluppo di stato critico del materiale intatto
Inviluppo di stato residuo fr=14°
Inviluppo al 20% di deformazione
250
200
t [kPa]
150
Inviluppo di picco
100
50
0
0 100 200 300 400 500 600 700 800
s' [kPa]
Figura 3.24a1
07622-028R01E01 pag. 76
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza fattorizzati - Materiali dei corpi di frana -
z=5 [m]; e0=0.62; GSC=20; φ'=20°
350
Provino 0
300 Provino 1
Provino 2
Provino 3
250
200
t [kPa]
150
100
50
0
0 5 10 15 20 25
εa [%]
Figura 3.24a2
07622-028R01E01 pag. 77
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza fattorizzati - Materiali dei corpi di frana -
z=15 [m]; e0=0.55; GSC=10; φ'=20°
350
Provino 0
Provino 1
300
Provino 2
Provino 3
Inviluppo di stato critico del materiale intatto
250 Inviluppo di stato residuo fr=14°
Inviluppo al 20% di deformazione
200
t [kPa]
Inviluppo di picco
150
100
50
0
0 100 200 300 400 500 600 700 800
s' [kPa]
Figura 3.24b1
07622-028R01E01 pag. 78
Argille plio-pleistoceniche
Inviluppi di resistenza fattorizzati - Materiali dei corpi di frana -
z=15 [m]; e0=0.55; GSC=10; φ'=20°
350
Provino 0
300 Provino 1
Provino 2
Provino 3
250
200
t [kPa]
150
100
50
0
0 5 10 15 20 25
εa [%]
Figura 3.24b2
07622-028R01E01 pag. 79
Argille plio-pleistoceniche
Modulo di taglio iniziale - Viggiani e Atkinson (1995)
G0 (MPa)
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200
0
10 Profilo di progetto
15
20
25
30
35
40
45 profilo di progetto
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
110
Figura 3. 25
07622-028R01E01 pag. 80
Argille plio-pleistoceniche
Curva di degrado del modulo ottenuta simulando prove triassiali con il modello costitutivo di Al Tabbaa &
Muir Wood (1989)
1.0
0.9
0.8
0.7
0.6
G/Go
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0.0
0.0001 0.0010 0.0100 0.1000 1.0000
γ [%]
Figura 3. 26
07622-028R01E01 pag. 81
Argille plio-pleistoceniche
Velocità onde di taglio - Viggiani e Atkinson (1995)
Vs (m/s)
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200
0
10 Profilo di progetto
15
20
25
30
35
40
45
profilo di progetto
50
z (m da p.c.)
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
110
Figura 3. 27
07622-028R01E01 pag. 82
Argille plio-pleistoceniche
Coefficiente di permeabilità da correlazioni empiriche
k (m/sec)
1.E-12 1.E-11 1.E-10 1.E-09 1.E-08 1.E-07 1.E-06 1.E-05 1.E-04 1.E-03
0
10 Feng (1991)
15 Rocchi (2003)
20
25
30
35
40
45
z (m da p.c.)
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
105
110
Figura 3. 28
07622-028R01E01 pag. 83
APPENDICE 1
07622-028R01E01 pag. 84
A1.1 GENERALITA’
Si assume che la risposta meccanica del materiale alle variazioni di stato tensionale
efficace sia data dalla somma di una deformazione elastica e da una deformazione
plastica, entrambi indipendenti dal tempo, i.e.:
p
dε ij = dε el
ij + dε ij
Legge di Hooke
L’incremento del tensore della deformazione elastica è dato dalla legge di Hooke,
i.e:
dε ijel = C ijhk
el
⋅ dσ hk
'
essendo C ijhk
el
= f(G,B) la matrice di flessibilità e dσ hk
'
l’incremento del tensore delle
tensioni efficaci.
In accordo alla teoria dell’elasticità il modulo di taglio G è legato a quello di
compressibilità volumetrica B dalla seguente equazione:
3 ⋅ B ⋅ (1 − 2 ⋅ν ')
G=
2 ⋅ (1 + ν ')
essendo:
ν’ = Poisson’s ratio
v ⋅ p'
B= = modulo di compressibilità volumetrico, valutato come nel modello
k
costitutivo CAM-CLAY modificato
v = 1+e = volume specifico corrente
p’ = pressione efficace media corrente
k = pendenza della linea di ricompressione/scarico isotropa nel piano v-p’.
07622-028R01E01 pag. 87
⎛ q − qo ⎞
2
fi = ⎜ (
⎟ + p ' − p 'o )
2
− re ⋅
pc
⎝ M ⎠ 2
essendo:
q = σ1' − σ '3
La superficie che descrive il dominio elastico si muove con il punto che rappresenta
lo stato tensionale efficace corrente nel caso in cui si verifichino
contemporaneamente le seguenti due condizioni: il punto che rappresenta lo stato
tensionale efficace corrente si trova sul confine del dominio elastico e la direzione
del percorso di sollecitazione è rivolta verso l’esterno del dominio elastico stesso.
07622-028R01E01 pag. 88
Legge di flusso
∂f
δεpi = λ s ⋅
∂σ 'i
⎡ p ' ⋅ (1 + e) ⎤
⎧δpo ⎫ ⎢ a
⎥ ⎧δε νo ⎫ ⎧ po' ⎫ δp c
⎨ ⎬=⎢ ⎥⋅⎨ ⎬ + ⎨ ⎬'⋅
δ
⎩ o⎭ ⎢
q p ' ⋅ (1 + e) ⎥ ⎩δε δo ⎭ ⎩ q o ⎭ p c
⎣⎢ a ⎦⎥
con:
⎧ p ' − p 'o p ⎫
⎧⎪δε oν ⎫⎪ ⎪ − p' + c ⎪
⎪ 2 ⎪
⎨ o⎬ = λ s ⋅ ⎨ re ⎬
⎪⎩δε δ ⎪⎭ ⎪ q − q o ⎪
−q
⎪⎩ re ⎪⎭
a = (ac − k ) ⋅ rmob + k
rmob = parametro geometrico che dipende della posizione corrente della superficie
di plasticizzazione interna rispetto alla “state boundary surface”.
ν ⋅ p 'c
δp 'c = − ⋅ δε pv
λ−κ
07622-028R01E01 pag. 89
p'
v = v λ − λ ⋅ ln
p1'
p'
v = v k − k ⋅ ln
p1'
essendo:
v = 1+e = volume specifico corrente
vλ = volume specifico sulla linea di compressibilità intrinseca isotropa ad una
pressione efficace media di riferimento p’1
p’1 = pressione efficace media di riferimento
vk = volume specifico sul “muro elastico” ad una pressione efficace media di
riferimento p’1; tale valore viene a dipendere dalla posizione del punto sulla
linea di compressibilità intrinseca isotropa in corrispondenza del quale viene
effettuato lo scarico tensionale.
Legge di variazione di M
3 ⋅ 3 + h 2 ⋅ sin ϕ cv'
M =
3 + h ⋅ sin ϕ cv'
con:
dominio elastico.
I parametri del modello assumono il significato e vengono determinati come segue:
6 ⋅ sinϕ'cv
M= = pendenza della retta di stato critico nel piano q-p’
3 − sinϕ'cv
1 + 2 ⋅ (k o ) NC ⋅ GSC
p o' 0 = ⋅ σ ' vo
3
07622-028R01E01 pag. 91
2
q max
p co' = p max
'
+ = ascissa del punto di intersezione della superficie di
M 2 ⋅ p max
'
essendo:
ν’ = rapporto di Poisson
v o ⋅ p 'o
Bo = = modulo di compressibilità volumetrico iniziale
k
vo = 1+eo = volume specifico iniziale
po’ = pressione efficace media iniziale
• Il rapporto di Poisson nel dominio elastico viene assunto dell’ordine di 0.15÷0.25.
07622-028R01E01 pag. 92
I rimanenti parametri del modello, ovvero re ed ac, nonché la posizione iniziale della
superficie del dominio elastico rispetto allo stato tensionale efficace iniziale, sono
normalmente determinati sulla base di “back analyses” di prove di laboratorio.
essendo:
Ko = coefficiente di permeabilità del terreno naturale nelle condizioni iniziali eo, po’
vo = volume specifico iniziale
v = volume specifico corrente
Ck = 0.5 ⋅ (v o − 1)