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Olé!

poiché i critici della vecchissima ar-


te moderna - giunti dai paesi dell'Europa
più o meno centrale, e dunque da nessun
luogo - fanno crogiolare nella ribollita car-
tesiana l i loro equivoci più gustosamente
rabelaisiani e i loro errori di situazione più
truculentemente cornelliani di cucina spe-
culativa.
I cornuti" ideologici meno magnifici -
eccezion fatta per i cornuti staliniani - so-
no di due razze:
Primo: il vecchio cornuto dadaista dalla
chioma canuta, che riceve un diploma d'o-

l Nel testo si legge cassoulet cartésien. Dali trae questo termi-


ne dalla gastronomia francese. il cassoulet è un ragù di fagioli
bianchi con carne di agnello. Per similitudine si è tradotto con
«ribollita cartesiana », in quanto la ribollita è un piatto tipico
della cucina toscana: si tratta di una zuppa molto simile nella
composizione al cassoulet, e consente quindi di mantenere il
senso metaforico voluto da Dali. [N.d. T]
z Nel Littré è citato questo esempio: «Si tramanda che un
uomo sposato con una donna impudica viene definito cocu [cor-
nuto] dal nome di un bell'uccello chiamato cocu, da altri detto
couquon, per il suo canto; e poiché questo bell'uccello depone le
uova nel nido degli altri uccelli, non essendo in grado di farsene
uno da sé, per antitesi e opposizione viene definito cocu colui
nel cui nido vengono deposte le uova altrui». Bouchet. [N.d.E.]
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no re O una medaglia d'oro per aver voluto


assassinare la pittura.
Secondo: il cornuto pressoché congeni-
to, critico ditirambico della vecchia arte
moderna, che si autoricornifica immediata-
mente con la cornificazione dadaista.
Anche dopo che il critico ditirambico si
è sposato con la vecchia pittura moderna,
essa non ha cessato di tradirlo. Posso citare
almeno quattro esempi di questo tradi-
mento:

l. È stato ingannato dal brutto.


2. È stato ingannato dal moderno.
3. È stato ingannato dalla tecnica.
4. È stato ingannato dall' astratto.

L'introduzione della bruttezza nell'arte


moderna è cominciata con l'adolescenziale
ingenuità romantica di Arthur Rimbaud,
che disse: «La bellezza si è seduta sulle mie
ginocchia e me ne sono stancato ». È grazie
a queste parole chiave che i critici ditiram-
bici - negativisti a oltranza e odianti il clas-
sicismo come ogni topo di fogna che si ri-
spetti - scoprirono le eccitazioni biologi-
che della bruttezza e le sue inconfessabili
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attrattive. Cominciarono a meravigliarsi di


una nuova bellezza che dicevano «non
convenzionale», e vicino alla quale la bel-
lezza classica diventava immediatamente
sinonimo di leziosaggine.
Tutti gli equivoci erano possibili, com-
preso quello degli oggetti selvaggi, brutti
come i peccati mortali (che essi realmente
sono).
Per avere l'approvazione dei critici diti-
rambici, i pittori si affannavano a produrre
il brutto. Più ne producevano, più erano
moderni. Picasso, che ha paura di tutto,
produceva cose brutte per paura di Bou-
guereau.' Ma, a differenza degli altri, lo fa-
ceva volutamente, cornificando in tal modo
quegli stessi critici ditirambici che preten-
devano di trovare la vera bellezza. Ma poi-
ché Picasso è un anarchico, dopo aver qua-
si pugnalato Bouguereau, usò la p untilla' e

l Adolphe-William Bouguereau, detto il Larousse del xx se-


colo. Nato nel 1825, morto nel 1905. Coperto di diplomi e di
medaglie d'oro, sembra un generale dei pompieri. Ma è un ge-
nerale screditato che fa ancora paura.
Un giorno Picasso mostrava a un amico la sua ultima opera,
un collage di pezzi di giornale, e poiché quell'amico rimaneva
senza parole, il maestro, non potendo più trattenersi, disse:
«Non sarà forse sublime, ma in ogni caso non è del Bougue-
reau ». [N.d.E.]
2 Dopo la danza, D;Ùf ricorre alle immagini della tauroma-
chia. È un vero Spagnolo. [N,d.E.]
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diede il colpo di grazia all' arte moderna,


producendo più cose brutte lui in un gior-
no che tutti gli altri in molti anni.
Poiché il' grande Pablo, l'angelico Raf-
faello, il divino marchese de Sade e io - il
Picasso volle essere comuni-
sta. Non ha per questo smesso rinocerontico Salvador DaH - abbiamo la
di essere il re di tutti noi. Fra stessa idea di cosa possa rappresentare un
dieci anni si dirà che, come pit- essere arcangelicamente bello. E d'altron-
tore, Picasso non era così bra- de quest'idea non differisce in nulla da
vo, e Bouguereau non era così . quella che possiede d'istinto una qualsiasi
male. Un giorno Picassomi dis-
folla - erede della civiltà greco-romana -
se: «In ogni caso, noi siamo
bravi e utili come quei buffoni quando, per strada, si volta pietrificata
che i re di Spagna mantenevano d'ammirazione al passaggio di un cadavere
alla loro corte e di cui rispetta- - chiamiamo le cose con il loro nome - di
vano le opinioni». lo risposi: un cadavere pitagorico.
«Oggi siamo gli unici esseri N el periodo algido l della sua maggiore
posseduti da una volontà re-
frenesia di bruttezza, mandai a Picasso, da
gale ».
New York, il seguente telegramma:

Grazie, Pablo! I tuoi ultimi e ignominio-


si quadri hanno assassinato l'arte moderna.
Senza di te, con il gusto e la misura che so-
no le virtù peculiari della prudenza france-
se, avremmo avuto una pittura sempre più
brutta, per almeno cent'anni, prima di arri-

l Periodo algido del colera, quando il malato è gelato. [N.d.E.]


I CORNUTI DELLA VECCHIA ARTE... 3I

vare ai tuoi sublimi adefesios esperpentos,'


Tu, con tutta la violenza del tuo anarchismo
spagnolo, in qualche settimana hai raggiun-
to i limiti e le conseguenze estreme dell'a-
bominevole. E questo, come sarebbe pia-
Considero Picasso un gran- ciuto a Nietzsche, firmandolo con il tuo
dissimo pittore. Nella mia col- stesso sangue. Ora, non resta che tornare a
lezione ci sono quindici suoi volgere i nostri occhi a Raffaello. Che Dio
quadri, ma non dipingerà mai ti protegga!
una tela della levatura della
Cena di Dali, per la semplice SALVADOR DAL!
ragione che non è in grado di
farlo.
Tutto questo si concluse con la falsa
CHESTER DALE, presidente della
National Gallery di Washington esplosione cartesiana e scatologica di Du-
buffet. Ma i critici ditirambici della vec-
chia arte moderna restano, e resteranno
ancora a lungo, prostatici e gioiosi con la
bruttezza seduta sulle ginocchia. Non se ne
stancheranno.

I il termine è dello stesso Picasso. Letteralmente significa:


«personaggi brutti e ridicoli come spaventapasseri ». Tuttavia è
probabile che Picasso associ a quest'idea quella di una certa irn-
materialità fantasmagorica. [N~d.E.l

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