Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Tracciato che mette in evidenza
irritabilità della corteccia.
Vi sono delle onde veloci, dette a
“punta” per la forma aguzza.
In particolare in questo si notano
delle punte con a seguire delle
onde lente, sono chiamati comples-
si “punta-onda”; Spesso nel referto
si trova scritto: PO(punta-onda) o
PPO (poli punta-onda).
Ha una diffusione bilaterale.
1
Sbobinatore: Chiara Di Gesù
Controllore: Ruggero Abate
Lezione 7- Parte 2 Neurologia 06/12/18
NB:
I Neurolettici vengono classificati come elementi precipitanti delle crisi.
Vengono inclusi anche gli antidepressivi in particolare quelli di vecchia generazione, poi-
chè sollecitano i circuiti in maniera più efficacia.
Approcci terapeutici
Vi sono due tipi di antiepilettici: ampio spettro e spettro ristretto.
Viene fatta anche una classificazione in base alle generazioni:
I: farmaci che sono stati utilizzati fino agli anni 90.
Sono farmaci che non hanno specificità d’azione, dunque non vanno a curare selettivamente
un sintomo.
Possiedono importanti effetti collaterali.
Tra questi farmaci ritroviamo:
- fenobarbital
- carbamazepina
- acido valproico
Ad esempio il levetiracetam, a cavallo tra queste due generazioni, non ha effetti teratogeni,
mentre tutti gli altri (sale valproato, depakin, ormai vietato alle donne in età fertile) causano
importanti malformazioni: labbro laporino, spina bifida, anomalie cardiache e valvolari.
- Depakin ( ha stesso tipo di efficacia, ma meno effetti collaterali, della lamotrigina), capa-
cità di risolvere crisi di assenza
Non ci sono molti altri farmaci conosciuti come antiepilettici, come gardenali e fenobarbital
poichè non hanno alcuna efficacia sulla risoluzione dei sintomi.
Crisi miocloniche:
- clonazepam (benzodiazepina, nome commerciale Rivotril): somministrato tramite gocci-
ne (per frazionare meglio il farmaco) o compresse. Ha un’efficacia di prima istanza.
Ci sono farmaci di prima linea, “stand long” (possono essere dati da soli) o di seconda
linea,”add done” (deve essere aggiunto a un farmaco di base, magari meno efficace). Uno di
questi farmaci è la lacosamide, farmaco modificato della carbamazepina (stessi effetti far-
macologici, meno effetti collaterali; unico rilevato il rallentamento dell’attività cardiaca, in-
fatti non può essere dato a pz cardiopatici o con sindromi del QT lungo).
Fino ad un anno fa la lacosamide non poteva essere somministrata, al contrario del Tegretol
ad esempio, perchè non vi era stata la certificazione dell’ente autorizzativo europeo.
Interazione farmacologica:
- Esiste una potente interazione degli antiepilettici con gli anticoagulanti, ad esempio warfa-
rin, cumadin.
Effetti indesiderati:
(immagine)
- rash cutaneo: In particolare indotto da Tegretol.
Sarà indicato la sospensione del farmaco e lo switch del farmaco. Questo evento è dovuto
perchè questi farmaci si comportano come presentanti antigenici, dunque il SI si sensibi-
lizza a una combinazione di più molecole (farmaco, più altre che vengono igerite). L’even-
3
Sbobinatore: Chiara Di Gesù
Controllore: Ruggero Abate
Lezione 7- Parte 2 Neurologia 06/12/18
to può instaurarsi anche dopo anni, in seguito, per esempio, all’uso di un antibiotico (car-
bamazepina che fa da carrier e antibiotico).
- necrosi epidermica
- rischio elavato di suicidio. Tale evento è indotto dalla bassa qualità di vita che si instaura
per paura di manifestare la propria patologia, vista come infamante (retaggio del medioe-
vo)
- sindromi depressive
Non è detto che i pazienti debbano fare la terapia con antiepilettici a vita.
Le linee guida indicano che i pz adulti, dopo 30 anni di età (soggetti che hanno arrestato la
crescita neuronale), che non hanno avuto sintomi per più di due anni, può essere provato il
tentativo di sopsensione. Si tiene il pz sotto monitoraggio con elettroencefalogramma.
- dieta chetogenica: non utilizzare carboidati, ma una dieta proteica (il contrario della dieta
mediterranea).
La chetosi, ossia la produzione di beta-idrossibutirrato, si è visto che ha un’attività anti-
comiziale. Questa soluzione viene fatta ad esempio nei bambini che hanno un epilessia di
tipo farmaco-resistente, o in associazione a questa.
Effetti collaterali: dimagrimento, precipitazione di calcoli (per la maggiore presenza di
ossalati e urati), dislipidemie secondarie;
- Emisferectomia; compromette in modo importante la qualità della vita. Viene valutata per
quei pz, in particolare bambini che hanno importanti crisi, ripetute nella giornata che
hanno già una scarsa qualità di vita.
- Stimolazione del nervo vago (VNS): Viene posto una sorta di pacemaker a placca sul
nervo vago (in cavità sovraclaverare); Quando l’elettrodo impiantato in corteccia recepi-
sce un’attività anormale, lo stimolatore scarica segnali sul nervo vago (nervo molto im-
portante e ben rappresentato sulla corteccia, è in grado di deprimere l’eccitabilità). Sono
4
Sbobinatore: Chiara Di Gesù
Controllore: Ruggero Abate
Lezione 7- Parte 2 Neurologia 06/12/18
Altri approcci:
- Cannabinoidi: la discussione è ancora aperta, al momento in Italia non viene suggerito.
- accesso venoso
Algoritmo terapeutico:
-Tiamina, per il metabolismo e il
supporto glucidico
5
Sbobinatore: Chiara Di Gesù
Controllore: Ruggero Abate
Lezione 7- Parte 2 Neurologia 06/12/18
CEFALEE
Argomento collegato per molti aspetti alla patologia epilettica è la cefalea, in particolare una
sua tipologia detta emicrania.
Il concetto di mal di testa è nato con l’uomo.
Patologia che sin dal 7000 a.C è stata oggetto di grandi successi terapeutici;
Sin dal tempo degli egizi, tale malessere veniva affrontato andando a effetturare dei fori sul-
la calotta cranica, procedura molto vicina a quelle oggi in uso (nelle patologie da ipertensio-
ne endocranica con emorraggia, si crea una zona di minore resistenza attraverso un interven-
to decompressivo); Utilizzavano dei materiali con leghe d’argento che possiede proprietà
antisettiche, avevano alte possibilità di successo (momentaneo nel tempo).
I sintomi, nella storia di tale patologia, sono rimasti sempre gli stessi, a seconda della tipo-
logia di cui parliamo. Si conosce:
- Cefalea tensiva:
Si caratterizza per dolore diffuso a tutto al capo, intenso e una coorte di sintomi più bassa
rispetto alla seconda.
- Emicrania
Si caratterizza per un dolore localizzato in un singolo emisfero con una qualità e intensità
di dolore molto elevata; risulta una patologia abbastanza invalidante.
Esiste un sintomo definito “aura” ossia un fenomeno premonitore al mal di testa (come suc-
cede nelle epilessia tipo grande male)
Sintomi di accompagnamento:
- fotofobia
6
Sbobinatore: Chiara Di Gesù
Controllore: Ruggero Abate
Lezione 7- Parte 2 Neurologia 06/12/18
Soggetti famosi che hanno sofferto di importanti Emicranee. La loro esperienza è riportata
perchè ci è stato permesso tramite essi di raccogliere quadri più dettagliati sulla sintomato-
logia.
Ricordiamo:
- Lewis Carroll: autore di “Alice nel paese delle meraviglie”. In questa storia si ritrova un
personaggio caratteristico che compare ripetutamente, lo Stregatto. E’ un gatto che ha la
particolarità di raffigurarsi con un sorriso esasperato nel cielo, per qualche tempo.
Lewis Carroll con questa immagine vuole rendere metafora della sua crisi emicranica, in
particolare l’aura emicranica. Il sintomo classico è l’alterazione visiva con la percezione,
ad esempio degli spettri fortificati ( Il pz vede uno scotoma cieco, una zona di non visione
del campo visivo, che è contornato da un’alone luminoso, coloraro o bianco, con margine
zigrinato. Questo sintomo compare prima del dolore. Questo quadro è associato alla soffe-
renza vasale, spesso della zona posteriore, ossia il campo dei vasi che irrorano la corteccia
visiva. Durante l’emissione di questi sintomi prodromici non vi è dolore.
Altri sintomi visivi possono essre:
- Scotoma cieco: condizione di non visione di una parte del campo ottico.
Condizione che si aggiunge allo “Scotoma cieco” fisiologico, ossia la zona di non visione
in corrispondenza della testa del nervo ottico.
Altri sintomi legati alla corteccia partietale, sensoriale:
- mancata percezione di parti del corpo
Altri sintomi sono legati alla corteccia motoria:
- incapacità di movimento (come un ictus, un TIA)
- San Paolo: Si dice che la folgorazione nella via di Damasco, sia in realtà un importante
crisi emicranica; vi è la descrizione di alcuni sintomi caratteristici.
7
Sbobinatore: Chiara Di Gesù
Controllore: Ruggero Abate
Lezione 7- Parte 2 Neurologia 06/12/18
8
Sbobinatore: Chiara Di Gesù
Controllore: Ruggero Abate