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2) Cominceremo con l’articolo scientifico di Jasenka Čengic, che è l’unica ad occuparsi

dell’attitudine linguistica in Croazia. Il suo articolo, però, non mostra una ricerca
quantitativa in Croazia, ma una serie di considerazioni teoriche. Perciò, ho deciso di
presentarvi prima alcune nozioni, un po’ di storia e in seguito presenterò come esempio
una ricerca condotta in Germania.
3) Introduzione
La ragione per cui l’attitudine linguistica è di nuovo interessante da esaminare è una
svolta nel pensiero della sua natura e il suo ruolo nel processo dell‘acquisizione delle
lingue stranieri; nel corso del tempo, si pensava che fosse il fattore più importante per il
successo nell'acqusizione di una lingua straniera; poi si è cominciato a parlare dei
metodi di insegnamento e l'attitudine linguistica ha perso importanza; era presente
anche un’idea elitaria che riteneva l’attitudine un tratto innato e invariabile; però, le
cognizioni più recenti la spostano nel punto focale delle ricerche di acquisizione delle
lingue stranieri, e ci si pone delle domande sulla sua natura e sui modi per misurarla.
4) Lo scopo
lo scopo principale di questo lavoro è presentare/dare una visione della dinamica delle
ricerche sull’attitudine linguistica , in secondo luogo si vuole rispondere alla domanda
cosa significa questa dinamica nelle ricerche contemporanee sull’attitudine linguistica,
ma anche scoprire quali sono le implicazioni di questo tipo di ricerca nell'insegnamento
5) Il termine in varie lingue
-i termini dell’attitudine linguistica in inglese: language aptitude, language learning
aptitude e foreign language aptitude, ma anche linguistic giftedness (jezicna darovitost)
-in tedesco, l'attitudine linguistica viene chiamata Fremdsprachenlerneignung, in
francese aptitude linguistique, in spagnolo aptitud linguistica; in croato vengono
menzionati anche i termini come talent za jezike kao i talent za ucenje jezika i jezicni
talent; in alcune lingue si offrono anche varianti come osjecaj za jezik ili jezicni osjecaj,
per esempio in ungherese (nyelvérzék)
6) Ricerche dell'attitudine linguistica
-lo psicologo americano John Carroll è stato importante per le sue ricerche
sull'attitudine linguistica; in particolare, ha creato uno strumento MLAT (Modern
language aptitude test) ; ha descritto l'attitudine linguistica come uno stato principale di
prontezza e un potenziale dell'individuo per apprendere una lingua straniera
Carroll ha studiato le differenze individuali nell'abilità linguistica (individual differences
in language ability) e ha riconosciuto tanti fattori che influiscono sul comportamento
linguistico dell'individuo ; secondo Carroll l’attitudine linguistica è una capacità specifica
per cui i componenti come l'abilità di codificare il materiale fonetico e sensibilità
grammaticale sono importantissimi ; oltre queste due, Carroll ha esaminato anche,
abilità di apprendimento induttivo e capacità di memorizzazione meccanica,
-MLAT non è stato usato per dimostrare se un individuo può imparare una lingua o no,
ma per prevedere quanto più facilmente e rapidamente la acquisirà
7) Il curdo
Questi 4 elementi sono stati esaminati attraverso 5 attività di cui due misurano l'abilità
di codificare il materiale fonetico ; la lingua sconosciuta scelta in MLAT è il curdo, una
delle lingue iraniche; già menzionato alla lezione
vedremo un’esercizio in cui si esamina uno dei componenti della capacità di
memorizzazione meccanica; ai participanti sono stati dati due minuti per guardare le
parole, dopo dovevano scrivere la traduzione in inglese accanto le parole in curdo, e
trattandosi di una fase di allenamento, possono guardare alla lista data
8) Poi, i partecipanti cominciano a fare gli esercizi senza guardare alla lista e devono
scegliere la traduzione corretta della parola in curdo
Anche se il più conosciuto, MLAT non è l'unico strumento per misurare l'attitudine
linguistica. Ci sono anche PLAB (Pimsleur Language Aptitude Battery) che include anche
la motivazione nella costruzione dell'attitudine linguistica; VORD che esamina le
capacità analitiche attraverso le attività basate su lingue artificiali. Il compito principale
degli strumenti già menzionati era la previsione dei risultati agli esami dell'abilità
linguistica dopo un certo periodo di studio; pero’ la natura dell'attitudine linguistica non
era lo scopo principale di queste ricerche
9) Il cambiamento dei costrutti dell'attitudine linguistica
-nella sequenza cronologica delle ricerche dell'attitudine linguistica si può vedere come
cambiavano i suoi costrutti = Secondo Carroll l'attitudine linguistica era stabile e
invariabile; pero’ negli ultimi decenni, l'attitudine linguistica viene ritenuta
un'indicazione complessa, multidimensionale e dinamica che è anche variabile, cioè è
suscettibile alle influenze ambientali, e non solo in età precoce;
10) Insegnamento e l'attitudine linguistica
si pone la domanda se anche l’insegnamento e le lezioni hanno un ruolo importante nel
riconoscere e definire l'attitudine linguistica?
i ricercatori volevano sapere se l'attitudine linguistica potrebbe essere esaminata in
modo in cui si spiega il ruolo che diverse abilità hanno nel processo di acqusizione di
una lingua straniera. E' fondamentale di osservare l'attitudine linguitica non come una
caratteristica, ma come una qualità che si può sviluppare --> come utilizzare l'attitudine
linguistica alla lezione? --> se un approccio didattico avrà successo dipende
dall'esistenza o scarsità di compatibilità tra il metodo di insegnamento e la
composizione delle abilità di studenti
in fine, bisogna sottolineare che l’adattamento ad ogni studente individuale è una vera
sfida nell’insegnamento delle lingue stranieri, ma anche nell’insegnamento in generale;
forse con l’applicazione degli approcci ecclettici che includono vari metodi di
insegnamento si possono procurare numerose condizioni di apprendimento
11) Il secondo articolo scientifico è una vera ricerca quantitativa
12) Introduzione
l’articolo esamina l’attitudine linguistica attraverso la pronuncia, specialmente di una L2
considerando manifestazioni fonetiche e linguistiche. L’obiettivo è di trovare correlati
neurali dell’attitudine linguistica, cioè le differenze nell’attività del cervello tra i parlanti
con talento, e quelli privi di talento che vedremo dopo. Poi, l’articolo mostra vari test
importanti per misurare l’attitudine fonetica. Sono interessanti le varie dimensioni
usate per misurare l’attitudine linguistica: la produzione e la percezione, i livelli
segmentali e soprasegmentali del linguaggio ; parlato spontaneo ; leggere e imitazione
I test dovrebbero fornire informazioni utili e generali della natura dell’attitudine
fonetica e anche le interazioni tra i parametri collegati all’attitudine linguistica. Hanno lo
scopo di consentire una classificazione affidabile del livello di attitudine
13) Lo scopo
Lo scopo principale dei test rappresentati nell’articolo è la valutazione delle abilità
fonetiche dei parlanti in diverse aree (per esempio produzione vs. percezione) .Poiché
tutte le valutazioni saranno correlate con i risultati dei test psicologici, con le
informazioni generali delle abitudini dei parlanti e la loro storia riguardo all’uso del
linguaggio, dovrà essere possibile distinguere la loro competenza superficiale e le loro
abilità innate. E perché hanno usato proprio elementi fonetici? Gli elementi fonetici
contribuiscono a questo obiettivo limitando l’influenza di fattori come la pratica e
l’esperienza. E l’ultimo, i risultati della valutazione guidano alla classifica dei gruppi
distinti dei soggetti con talento, normali e privi di talento che dopo saranno scelti per
l’esaminazione neurolinguistica
14) Partecipanti
Le cavie sono stati 105 parlanti nativi di tedesco, tra loro, c’era un gruppo di controllo di
50 studenti universitari d’inglese che condividono un numero aggiuntivo di variabili tra
cui: l’età (20-23 anni), l’anno dell’inizio del’apprendimento del L2 (inglese, a 10 anni) e
l’esperienza, ma hanno avuto anche lo stesso tipo dell’istruzione d’inglese nelle scuole
tedesche. Il resto delle cavie sono state persone di ogni età e con vari trascorsi, trovati
attraverso pubblicità o contatti personali, e scelti a causa del loro auto-esplicito talento
di pronuncia, oppure per la mancanza di questo. Hanno partecipato anche 15 parlanti
nativi d'inglese per fornire dati comparabili, paragonabili
Le lingue usate sono l'inglese, tedesco (per gli esercizi prosodici), hindi (come una lingua
non conosciuta)
15) Gli strumenti
In primo luogo hanno usato un ampio questionario che tratta i dati biografici rilevanti e
che indaga atteggiamenti linguistici e le esperienze, motivazione generale,
autovalutazione, stile di apprendimento e così via. Poi hanno usato questionari di
personalità e alcuni test cognitivi. Allora, sono stati usati vari test della competenza del
linguaggio specifico, e dell’attitudine linguistica generale, cioè hanno usato una versione
semplificata di MLAT per i parlanti nativi di tedesco, e TOEFL, Test of English as a
Foreign Language) Questi test sono stati condotti via Internet, e le abilità fonetiche sono
state esaminate in una sessione di circa 90 minuti presso l’Istituto di Formazione
linguistica e culturale di Stoccarda
16) Cartone animato
è stato usato un esercizio del discorso spontaeo, cioè quasi spontaneo perché i
partecipanti dovevano descrivere in inglese cosa vedono nel cartone animato di Gary
Larson e le parole “cow”, “doorbell”, “farmer”, “grass” sono risultate frequenti. Poi
dovevano leggere in inglese, e in tedesco cercando di imitare un accento inglese. In un
esercizio dovevano anche identificare il parlante di un ascolto rispetto alla sua lingua
nativa. L’ultima prova è stata di imitare le parole e frasi in hindi.
17) Risultati
Ci sono stati tanti dati da analizzare, avete visto quanti strumenti sono stati usati e
quanto ampia è questa ricerca. Alcune parti della ricerca non sono ancora state
analizzate. L'attività che richiedeva ai participanti di fingere un accento inglese sembra
un buon indicatore degli intrattenitori privi di talento (però non necessariamente di
quelli con talento), dall'altra parte, le imitazioni buone in hindi e alcune delle imitiazioni
prosodiche più difficili in tedesco e inglese sembrano essere in correlazione con talento
in generale e la performance alta. Le performance in tutti i confronti (tedesco, inglese)
correlano le une con le altre, che può significare che la consapevolezza linguistica in
effetti non gioca un ruolo al contrario di abilità soltanto percettive.
18) cervelli
Qui ho estratto una parte del studio pilota di possibili correlati neuronali dell’attitudine
linguistica. Vediamo i cervelli di tre parlanti della stessa età, livello d’istruzione e l’inizio
dell’acquisizione di L2. Il parlante con talento mostra un’estensione minore
dell’attivazione del cervello.
19) Conclusione
Dopo aver analizzato questi due articoli possiamo concludere cosa abbiamo osservato.
In primo luogo, non ci sono delle ricerche sull’attitudine linguistica in Croazia. Ce ne
sono varie sul talento in generale, ma nessuna si occupa proprio di linguistica. Le
ricerche hanno menzionato tanti test per misurare l’attitudine linguistica, quindi
bisogna ripeterli, migliorarli o anche trovarne di nuovi, più sviluppati. L’articolo croato
non rappresenta tanto, almeno quanto aspettavo, come introdurre l’attitudine linguistica
nelle scuole. Si menzionano consigli su come essere più flessibili, avere vari metodi,
cercare di guardare ogni alunno come un individuo, però, nelle scuole croate nessuno
apprezza o stima un talento per le lingue. Vengono apprezzati soltanto talenti
matematici, logici, o talento in generale. L’ultima cosa che voglio affrontare sono i
problemi della ricerca straniera. Ho notato che alcuni risultati mancano, o che non sono
completi. è stato difficilissimo leggere il processo della ricerca, e ancora più difficile
escludere i risultati per presentarvi. Penso che abbiano considerato troppi elementi per
valutare, e la ricerca in generale è complicatissima.

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