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I CONTRATTI PUBBLICI

Le pubbliche amministrazioni e i soggetti equiparati, come ben sappiamo, sono dotate di


capacità di agire. Grazie a questa loro capacità possono stipulare contatti e altri negozi
giuridici, come previsto dalla normativa.
Importante tra tutti, è la trattazione del contratto in quanto è lo strumento fondamentale di
cui si avvale la pubblica amministrazione per perseguire determinati obiettivi.

La capacità negoziale delle P.A. è sottoposta a vincoli stabiliti da norme di diritto pubblico
che la indirizzano verso fini conformi ai principi costituzionali, come: il buon andamento,
l’imparzialità, la par condicio; per questo motivo possiamo dire che la capacità negoziale
delle organizzazioni pubbliche non è esercitata liberamente per cui, si può anche dire, che
non è esercitata secondo il diritto comune: per questo motivo si può affermare che il diritto
civile in quest’ambito ha un ruolo marginale.

EVIDENZA PUBBLICA→ L'evidenza pubblica è la procedura principale e necessaria con la


quale la P.A. svolge la sua attività negoziale nell'individuazione di un contraente, ad es. per
il reperimento sul libero mercato di forniture, servizi e opere, come avviene nel caso
dell'appalto.
La disciplina della c.d. evidenza pubblica è presente, inizialmente, nella legge di contabilità e
assume la funzione di parametro aziendalistico “interno”: questo per garantire che l’attività si
svolgesse col minore dispendio di denaro. Ad oggi, per mezzo dell’elaborazione
giurisprudenziale, ha assunto rilievo esterno così che le amministrazioni ora sono tenute a
vincoli procedurali, anche grazie al contributo della normativa europea, a salvaguardia dei
principi di concorrenza. La disciplina è, principalmente, contenuta nel Codice dei contratti
pubblici.

I soggetti interessati da tale disciplina sono le P.A. e gli organismi di diritto pubblico (che
come sappiamo, possono avere natura privatistica, es. le imprese pubbliche). Abbiamo
anche dei veri e propri soggetti privati i quali, però, “In virtù di diritti speciali o esclusivi
concessi loro dall'autorità competente” (es. concessionari dei servizi pubblici, gestori
autostradali, aeroportuali, etc.)

Tipi contrattuali degli appalti sono:


- settori speciali (es. gas, energia termica, trasporti, servizi postali) e settori ordinari,
tutti gli altri settori salvo gli appalti espressamente esclusi;
- relativi ai lavori, ai servizi, a forniture.
Questi contratti non sono assoggettati alla disciplina generale (al massimo solo in parte) ma
ai principi generali dell’evidenza pubblica art. 27 Cod. dei contratti pubblici.

Anche questa tipologia di contratti è soggetta alla buona fede (art. 1337 c.c.) e la sua
violazione comporta l’obbligo a risarcire il danno, nei limiti dell’interesse c.d. negativo, che
l’altra parte può aver risentito: per la mancata conclusione del contratto ovvero per la sua
conclusione.
Ma in tutto questo, l’amministrazione che responsabilità ha? La P.A. può essere chiamata a
rispondere dei danni subiti dal contraente, a seguito di atti sleali e scorretti dei suoi
funzionari dipendenti a titolo di responsabilità precontrattuale.
I danni risarcibili possono essere costituiti dalle spese sopportate inutilmente nel corso delle
trattative (danno emergente) sia dalla perdita, provata, di ulteriori occasioni con altri contratti
altrettanto, o ancor di più, vantaggiosi (lucro cessante).

LA GARA→ **520

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