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I Contratti Pubblici
I Contratti Pubblici
La capacità negoziale delle P.A. è sottoposta a vincoli stabiliti da norme di diritto pubblico
che la indirizzano verso fini conformi ai principi costituzionali, come: il buon andamento,
l’imparzialità, la par condicio; per questo motivo possiamo dire che la capacità negoziale
delle organizzazioni pubbliche non è esercitata liberamente per cui, si può anche dire, che
non è esercitata secondo il diritto comune: per questo motivo si può affermare che il diritto
civile in quest’ambito ha un ruolo marginale.
I soggetti interessati da tale disciplina sono le P.A. e gli organismi di diritto pubblico (che
come sappiamo, possono avere natura privatistica, es. le imprese pubbliche). Abbiamo
anche dei veri e propri soggetti privati i quali, però, “In virtù di diritti speciali o esclusivi
concessi loro dall'autorità competente” (es. concessionari dei servizi pubblici, gestori
autostradali, aeroportuali, etc.)
Anche questa tipologia di contratti è soggetta alla buona fede (art. 1337 c.c.) e la sua
violazione comporta l’obbligo a risarcire il danno, nei limiti dell’interesse c.d. negativo, che
l’altra parte può aver risentito: per la mancata conclusione del contratto ovvero per la sua
conclusione.
Ma in tutto questo, l’amministrazione che responsabilità ha? La P.A. può essere chiamata a
rispondere dei danni subiti dal contraente, a seguito di atti sleali e scorretti dei suoi
funzionari dipendenti a titolo di responsabilità precontrattuale.
I danni risarcibili possono essere costituiti dalle spese sopportate inutilmente nel corso delle
trattative (danno emergente) sia dalla perdita, provata, di ulteriori occasioni con altri contratti
altrettanto, o ancor di più, vantaggiosi (lucro cessante).
LA GARA→ **520