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ESERCIZIO : AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE #1

+VCC

RC1 RC2

Vo1 Vo2
Q1 Q2
+ +
V1 V2
RE

-VEE
Figura 1

SOLUZIONE
1) Determinazione del punto di lavoro di Q1 e Q2
Il circuito relativo all’analisi del punto di lavoro è riportato in figura 2: si noti che i generatori di
segnale V1 e V2 sono stati cortocircuitati. Assumiamo il circuito perfettamente simmetrico con
transistori identici, per cui si ha: IE1 = IE2 = IE = 0.5IEE.
+VCC

RC1 IC1 IC2 RC2


IB1 IB2
Vo1 Vo2
Q1 Q2

IEE
RE

-VEE
Figura 2

Dalla maglia d’ingresso di Q1 (o analogamente di Q2) si ottiene:


VEE − VBE
I EE = =1.196mA (1)
RE
Dall’equazione della maglia di uscita di ciascun transistore e, assumendo un funzionamento in zona
attiva diretta, si ricava l’espressione della VCE:
βF
I C1 = I C 2 = I C = α F I E = I E = 595µA
1 + βF

VCE = VCC + VBE − R C I C = 9.7V (2)


La tensione ai capi della giunzione B-C risulta:
VBC = VBE − VCE = -9.05V (3)
e pertanto i due transistori si trovano effettivamente in zona attiva diretta.
2) Analisi ai piccoli segnali: ipotesi di perfetta simmetria dello stadio
Dalla conoscenza del punto di lavoro possiamo ricavare il valore dei parametri del modello lineare
valido ai piccoli segnali del transistore bipolare:
ì IC
ïïg m = V = 40I C = 24 mS
T
í β0
ïrπ = = 8.4 kΩ
ïî gm

Per calcolare i guadagni di tensione applichiamo il principio di sovrapposizione degli effetti ai due
generatori di segnale d’ingresso V1 e V2:
ìVo1 = A1V1 + A 2 V2
í (4)
îVo 2 = A 3 V1 + A 4 V2
Nell’ipotesi di perfetta simmetria dello stadio si ha:
A4 = A1 (5.a)
A3 = A2 (5.b)
Per cui possiamo calcolare i due guadagni A1 e A3 nel seguente modo:
Vo1
A1 = = A4 (6.a)
V1 V2 =0

Vo 2
A3 = = A2 (6.b)
V1 V2 =0

cioè considerando solo il segnale d’ingresso V1. Il circuito dinamico equivalente necessario per il
calcolo di tali guadagni è riportato in figura 3. Come noto, devono essere annullati tutti i generatori
di grandezze continue (i generatori VCC e VEE vengono di conseguenza sostituiti con un corto
circuito) ed i transistori vengono sostituiti dal loro modello lineare valido ai piccoli segnali (si noti
che la resistenza di uscita ro di tale modello è stata trascurata).
+ gm1Vbe1 Vo1
+ Vbe1 rπ1 RC1
V1 -
gm2Veb2
Vo2
+
RE Veb2 rπ2 RC2
-

Figura 3
Considerando l’uscita Vo1, si tratta di uno stadio amplificatore ad emettitore comune con resistenza
di emettitore data dal parallelo della RE con la resistenza d’ingresso dello stadio Q2, che si trova in
configurazione base comune (vedi figura 4).

+ gm1Vbe Vo1
+ Vbe1 rπ RC1
V1 -

RE RinBC

Figura 4
Il guadagno di tensione risulta:
Vo1 β 01 R C1
A1 = =− (7)
V1 V2 =0 rπ1 + (β 01 + 1)(R E // R inBC )
dove
rπ 2
R inBC = = 41.8Ω (8)
β 02+1

è l’espressione della resistenza d’ingresso di un amplificatore in configurazione base comune. Nel


caso di stadio simmetrico si ha:
rπ + (β 0 + 1)R E
A1 = − g m R C = -119.19 (9)
rπ + (β 0 + 1)2 R E
Per quanto riguarda il calcolo del guadagno A3, dalla figura 3 si osserva che si tratta della cascata di
uno stadio a collettore comune (Q1) e di uno stadio a base comune (Q2). Risulta, quindi:

A3 =
Vo 2
=
Vo 2 Veb 2
= A v 2 A v1 = g m 2 R C 2
(β 01 + 1)(R E // R inBC ) (10)
V1 V2 =0 Veb 2 V1 V2 =0 rπ1 + (β 01 + 1)(R E // R inBC )
Nel caso di differenziale simmetrico, la (10) si semplifica in:
A3 = g m R C
(β 0 + 1)R E = 118.78 (11)
rπ + (β 0 + 1)2 R E
Siamo in grado, ora, di ricavare i guadagni di modo differenziale e di modo comune definiti dalle
seguenti espressioni:
ìVod = A dd Vid + A cd Vic
í (12)
îVoc = A dc Vid + A cc Vic
Confrontando la (12) con la (4) e dalle definizioni di segnali di modo differenziale e di modo
comune si ottengono le seguenti espressioni:
ì A − A2 − A3 + A4
ïA dd = 1 = A1 − A 3
í 2 (13)
ïîA cd = A1 + A 2 − A 3 − A 4 = 0

ì A1 + A 2 + A 3 + A 4
ï A cc = = A1 + A 3
2
í A − A2 + A3 − A 4
(14)
ïA dc = 1 =0
î 4
dove la seconda uguaglianza vale nel caso di simmetria dello stadio differenziale. Utilizzando la (9)
e la (11) nella (13) e (14) si ottengono le seguenti espressioni per i guadagni di modo differenziale e
di modo comune:
A dd = −g m R C = -237.98 (15)

β0 R C
A cc = − = -0.414 (16)
rπ + (β 0 + 1)2 R E
che rappresentano i risultati già ottenuti mediante l’analisi separata di segnali di modo differenziale
e di modo comune.
Il rapporto di reiezione di modo comune vale:
æA ö æ A ö
CMRR = 20 logçç dm ÷ = 20 logç dd
÷ ç 2A
÷ = 49.17dB
÷
è A cm ø è cc ø
dove Adm e Acm rappresentano rispettivamente i guadagni di modo differenziale e di modo comune
per l’uscita singola Vo1 rispetto a massa.
3) Analisi ai piccoli segnali: ipotesi di diversa corrente di polarizzazione
Consideriamo il caso in cui le correnti di collettore dei due transistori siano leggermente diverse (i
guadagni di corrente sono ancora gli stessi):
ì β0
ì I C1 = I C + ∆I C ì g m1 = g m + ∆g m ïï rπ1 = g + ∆g
í Þ í Þ í
m m
(17)
îI C 2 = I C − ∆I C îg m 2 = g m − ∆g m β0
ïrπ 2 =
îï g m − ∆g m
dove ∆IC = 10% IC. Per semplificare le espressioni assumiamo verificata la condizione β0>>1. In
questa ipotesi, i guadagni A1 e A3 diventano:
Vo1 1 + g m2 R E 1 + g m2 R E
A1 = ≈ − g m1 R C = − g m1 R C = -118.05 (18)
V1 V2 =0 1 + (g m1 + g m 2 )R E 1 + 2g m R E
Vo 2 g m1 R E g m1 R E
A3 = ≈ g m2 R C = g m2 R C = 117.59 (19)
V1 V2 =0 1 + (g m1 + g m 2 )R E 1 + 2g m R E
Per il calcolo dei guadagni A2 e A4 basta semplicemente scambiare i pedici della transconduttanza
gm nelle (18) e (19) (se si disegna il circuito dinamico per calcolare Vo1 e Vo2 in funzione di V2 si
ottiene un circuito duale a quello rappresentato in figura 3).
Vo1
A2 = = A3 (20)
V2 V1 =0

Vo 2 1 + g m1 R E g 1 + g m1 R E
A4 = ≈ −g m 2 R C = A1 m 2 = -117.97 (21)
V2 V1 =0 1 + 2g m R E g m1 1 + g m 2 R E
Dalle (13) e (14) possiamo ora calcolare i vari guadagni:

1 (g m1 + g m 2 )R C æ g g ö
A dd = − çç 1 + 4 m1 m 2 R E ÷÷ =
2 1 + 2g m R E è 2g m ø
(22)
gm R C é æ æ ∆g ö 2 ö ù
ç
æ æ ∆g ö 2 ö
=− ê1 + 2g m R E 1 − çç m
÷ ú ≈ − g m R C ç1 − çç m ÷÷ ÷ = −235.6
÷
1 + 2g m R E ê ç è g m ÷ø ÷ú ç è gm ø ÷
ë è øû è ø
RC g m1 + g m 2 gm R C R
A cc = − =− ≈ − C = -0.416 (23)
2 1 + (g m1 + g m 2 )R E 1 + 2g m R E 2R E

A cd = −
(g m1 − g m2 )R C =−
2 ∆g m R C ∆g R
≈ − m C = -0.083 (24)
1 + (g m1 + g m 2 )R E 1 + 2g m R E gm R E
A cd ∆g m R C ∆g R
A dc = =− ≈ − m C = -0.021 (25)
4 2 (1 + 2g m R E ) g m 4R E
dove le espressioni approssimate valgono nel caso in cui sia 2gmRE>>1. Il fattore di discriminazione
Fd risulta, in questo caso:
æA ö æ æ g ∆g ö ö æ g ö
Fd = 20 logçç dd ÷ = 20 logç g m R E ç m − m ÷ ÷ ≈ 20 logç g m R E m ÷ = 69.04dB
ç ∆g ÷÷ ç (26)
è A cd
÷
ø
ç
è è m gm øø è ∆g m ÷ø

4) Analisi ai piccoli segnali: ipotesi di diverse resistenze di collettore


Consideriamo il caso in cui le resistenze di collettore dei due transistori siano leggermente diverse a
causa della loro tolleranza non nulla:
ì R C1 = R C (1 + α)
í (27)
î R C2 = R C (1 − α )
I guadagni A1 e A3 diventano:
Vo1 1+ gmR E
A1 = ≈ − g m R C1 = -131.12 (28)
V1 V2 =0 1 + 2g m R E
Vo 2 gmR E
A3 = ≈ g m R C2 = 106.9 (29)
V1 V2 =0 1 + 2g m R E
Ancora una volta, per il calcolo dei guadagni A2 e A4 basta semplicemente scambiare i pedici delle
resistenze di collettore nelle (28) e (29):
Vo1 gm R E
A2 = ≈ g m R C1 = 130.66 (30)
V2 V1 =0 1 + 2g m R E
Vo 2 1+ gmR E
A4 = ≈ −g m R C2 = -107.28 (31)
V2 V1 =0 1 + 2g m R E
Dalle (13) e (14) possiamo ora calcolare i vari guadagni:

1æ R ö
A dd = − çç1 + C2 ÷÷ g m R C1 = - 237.98 (32)
2è R C1 ø

1 æ R ö g m R C1 1æ R ö R
A cc = − çç1 + C2 ÷÷ ≈ − çç1 + C 2 ÷÷ C1 = -0.416 (33)
2 è R C1 ø 1 + 2g m R E 2è R C1 ø 2 R E

æ R ö g m R C1 æ R öR
A cd = −çç1 − C 2 ÷÷ ≈ −çç1 − C 2 ÷÷ C1 = -0.083 (34)
è R C1 ø 1 + 2g m R E è R C1 ø 2R E

1æ R ö
A dc = − çç1 − C 2 ÷÷ g m R C1 = -11.9 (35)
4 è R C1 ø

dove le espressioni approssimate valgono nel caso in cui sia 2gmRE>>1. Il fattore di discriminazione
Fd risulta, in questo caso:
æA ö 1 + 2g m R E ö
Fd = 20 logçç dd ÷ = 20 logæç ÷ = 69.13dB (36)
÷ è 2α ø
è A cd ø

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