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DEFINIZIONE
Oggi per catasto si intende
il complesso di documenti con cui si accertano, per scopi fiscali, civili ed eventualmente giuridici, alcune
caratteristiche tecnico-economiche dei beni immobili di un territorio e se ne registrano tutte le mutazioni.
GLI SCOPI DEL CATASTO
Il catasto ha tre finalità principali: fiscale, giuridica e civile.
▪ La finalità fiscale è quella che sta alla base del catasto: proprio la necessità di determinare il reddito
imponibile dei fondi rustici e dei fabbricati urbani richiede che le proprietà immobiliari soggette ad imposta
vengano accertate e appositamente catalogate e che le relative mutazioni vengano tenute in evidenza.
▪ La finalità giuridica consiste nella possibilità di dotare i documenti catastali di valore giuridico (probatorietà),
ossia della possibilità che con i documenti catastali possano essere giuridicamente comprovati i diritti registrati
nel catasto. La finalità giuridica non è comune a tutti i catasti attualmente in vigore in Europa e nel mondo: i
catasti italiano, francese e spagnolo, ad esempio, non hanno finalità giuridica, mentre ha finalità giuridica il
catasto svizzero. In altri casi, infine, la finalità giuridica è associata al
catasto mediante altre istituzioni, come per il Libro Tavolare e il catasto austriaco.
▪ Per finalità civili del catasto si intendono tutte quelle informazioni che sono messe a disposizione nei
documenti catastali ed in particolare la planimetria dettagliata e a grande scala di tutto il territorio nazionale,
l’analisi del reddito delle particelle e la descrizione dell’aspetto della proprietà fondiaria e di quella urbana.
Dalla grande disomogeneità di base dovuta alla compresenza sul territorio italiano di ben 24 catasti ufficiali
deriva una grande disomogeneità nel metodo di determinazione delle imposte di carattere catastale.
Nel 1877 nasce il Catasto Urbano (C.U.), che è descrittivo e globale (cioè senza suddivisione in unità
immobiliari).
IL CATASTO UNICO ITALIANO
L.3682/1886: LEGGE MESSEDEGLIA O LEGGE DELLA PEREQUAZIONE FONDIARIA
Con questa legge nasce il catasto unico italiano, il Nuovo Catasto Geometrico Particellare, e in particolare
vengono istituiti il Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.), che sostituisce i vecchi catasti preunitari eliminando tutte le
disomogeneità viste in precedenza, e il Catasto Edilizio Urbano (C.E.U.), che è l’evoluzione del Catasto Urbano
del 1877.
Il Nuovo Catasto Geometrico Particellare presenta le seguenti caratteristiche:
- ha la registrazione dei terreni separata dalla registrazione dei fabbricati;
- è di tipo geometrico particellare;
- è basato su stima e misura in un sistema di classi e tariffe;
- non è probatorio.
Nel 1918, con la fine della Prima Guerra Mondiale entrano a far parte del Regno d’Italia le provincie della
Venezia Tridentina (Bolzano e Trento) e della Venezia Giulia (Trieste, Gorizia, Fiume, Pola e Zara). Con esse
viene ereditato il Catasto Austriaco, che viene mantenuto in vigore parallelamente al Catasto Italiano perché,
collegandosi all’istituzione del Libro Tavolare austriaco, può dare indicazioni di carattere probatorio.
Nel 1939 si ha l’istituzione del Nuovo Catasto Edilizio Urbano (N.C.E.U.), che entra in formazione con lo scopo
di aggiornare e sostituire il vecchio Catasto Edilizio Urbano.
Il N.C.E.U. è geometrico e non globale, poiché vengono denunciate le singole unità immobiliari urbane.
Nel 1941 si ha l’ufficializzazione del metodo aerofotogrammetrico per il rilievo topografico del terreno
(utilizzato per alcuni decenni e poi abbandonato) e obbligatorietà dell’uso della carta di Gauss-Boaga e non più
di quella di Cassini-Soldner.
Nel 1956, dopo 70 anni dalla sua istituzione, il N.C.T. entra in conservazione e sostituisce
definitivamente il vecchio Catasto Terreni, mentre il N.C.E.U. entra in conservazione e sostituisce il C.E.U. nel
1962.
Nel 1984, il N.C.E.U. ottiene piena autonomia rispetto al N.C.T. A questo punto si può parlare di un Catasto
Italiano organizzato in due catasti separati e autonomi, un catasto terreni, il N.C.T., e un catasto fabbricati, il
N.C.E.U.
Dal 1984 in poi il Catasto ha continuato la sua evoluzione, secondo quattro linee principali di sviluppo:
1) meccanizzazione e automazione del catasto;
2) istituzione del Catasto dei Fabbricati (C.d.F.);
3) apertura al libero professionista della gestione del catasto e ridefinizione degli organi centrali del Catasto;
4) decentramento del Catasto agli enti locali.
1994 – Istituzione del Catasto dei Fabbricati (C.d.F.) che costituisce l’aggiornamento del N.C.E.U.
1995 – Attivazione e sperimentazione del software DOCFA per il catasto fabbricati. Dal 2002 è operativo
DOCFA 3.0 con informatizzazione anche delle planimetrie degli immobili e degli elaborati grafici con i relativi i
dati metrici.
1998 – Decentramento del Catasto ai comuni (Legge “Bassanini”).
1999 – Con il D.Lgs. 300/1999 viene istituita l’Agenzia del Territorio (A.T.), che prende il posto del
Dipartimento del Territorio (direzione centrale).
Il Catasto Italiano non è probatorio, perché non costituisce prova né dei diritti reali in esso indicati né della
posizione dei confini rappresentati nelle mappe; non ha quindi né probatorietà delle identificazioni né
probatorietà topografica.
PREGEO
PREGEO (PREtrattamento atti GEOmetrici) è un software realizzato dalla società Sogei in uso presso l'Agenzia
del Territorio. Tale software, ormai giunto alla versione 10.00 permette ai tecnici professionisti di eseguire gli
aggiornamenti cartografici e censuari relativi agli immobili.
In particolare, mediante il software Pregeo, si effettuano:
il tipo mappale (inserimento in mappa di nuovi edifici)
il tipo particellare
il tipo di frazionamento (divisione di particelle catastali).