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Il Cantar Bene Numero 2 Lite
Il Cantar Bene Numero 2 Lite
A RCO M
A s s . Re g. C o ri Ma rc h i gi a n i A g o s to 2 0 1 3
I L C ANTAR B ENE
Periodico trimestrale a cura della Commissione Artistica
SOMMARIO: U N AU T U N N O R I C C O D I E VE N T I CO R A L I
Sono trascorsi tre mesi sonaggio scomparso finale troviamo notizie
Il canto armonico 16 dall’uscita del primo nel 1988 come Don provenienti dalle regio-
2^ Parte
di Simone Spinaci numero della rivista Fernando Morresi che ni vicine e dal resto
online Il Cantar Bene. tanto ha dato alla cora- d’Italia, con l’elenco dei
A tal proposito abbia- lità, soprattutto quella concorsi più importan-
Corale Cantando
11 mo ricevuto apprezza- giovanile, creando un ti. Questa rivista vuole
a cura della Redazione
menti anche da perso- indotto che tuttora pro- essere un contenitore a
naggi qualificati della duce giovani cantori e disposizione di tutti,
Il ricordo di Don coralità nazionale come tanto Cantar Bene. quindi chiediamo mag-
Fernando Morresi 10 Sante Fornasier, Alvaro L’Angolo della Partitu- giore collaborazione da
a cura della Redazione Vatri, Francesco Bar- ra è affidato ad Emilia- parte dei maestri e pre-
buto e Gianni Vecchia- no Finucci, abile a recu- sidenti dei cori iscritti,
Scrittura musicale ti. Sinceramente aveva- perare, trascrivere dalle sia nel fornirci notizie
Finale - 2^ Lezione 12 mo qualche timore su chiavi antiche ed analiz- sulla propria attività e
di Marco Anconetani
cosa scrivere nel secon- zare un antico madriga- perché no anche idee
do numero, ma ci sia- le marchigiano, mentre su possibili nuove ru-
L’Angolo della
mo immediatamente un saggio sull’educazio- briche. A tal proposito
Partitura
Madrigale marchigiano 4
tranquillizzati quando ne alla bellezza, attra- c’è il progetto di inseri-
di Emiliano Finucci abbiamo intravisto un verso lo studio della re nel periodico una
autunno ricco di rubri- musica, ci è offerto da pagina dedicata al cori-
L’educazione alla che ed eventi come Mario Giorgi. Simone sta, dove poter espri-
bellezza attraverso 18 l’Incontro Polifonico di Spinaci riprende il di- mere le proprie opinio-
la musica Fano, il Corimarche a scorso sul Canto Armo ni e proposte. Servireb-
di Mario Giorgi Porto S. Giorgio, il nico, iniziato nel primo be a questo scopo una
Concorso di Fermo ed numero della rivista, persona che faccia da
il Corso di Donati con mentre Marco Ancone- tramite e raccogliesse il
tanto di coro laborato- tani propone la seconda materiale per poi trasfe-
rio. Quindi una grande lezione di scrittura mu- rirlo alla Redazione,
stagione per l’ascolto e sicale con Finale, inol- mettendo a disposizio-
per la formazione, oc- tre la Redazione da spa- ne un indirizzo mail per
Notiziario: casione unica, per la zio a qualche eccellenza essere contattato diret-
coralità marchigiana, di marchigiana come la tamente dai cantori
• Requiem di G. Verdi confronto, di riflessio- Corale Cantando, for- marchigiani. Infine ren-
• Rassegna Ripatransone ne sui propri punti de- mazione maschile di diamo omaggio ad un
boli, di studio e di lavo- Macerata e Giulio Fra- grande musicista che
• Il concorso di Fermo ro. Questo deve essere tini che si diverte nella recentemente ci ha la-
• Corso con Donati lo spirito per crescere. costruzione di organi e sciato come Orlando
In questo numero tro- clavicembali. Links utili Dipiazza, amico della
• Corimarche Porto S. Giorgio
viamo, oltre alle tante sono a disposizione per coralità marchigiana.
• Poliphonica Don Fernando notizie, il doveroso ri- facilitare l’attività dei
cordo di un grande per- cori, mentre nella parte La Redazione
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C A L E N DA R I O R E G I O N A L E
7 - 14 settembre - Fano
40° Incontro Internazionale Polifonico “Città di Fano”
Organizzato dal Comune di Fano in collaborazione con il coro Malatestiano
8 - 15 settembre - Fano
7^ Accademia Europea per Direttori
Organizzata da Feniarco in collaborazione con Europa
Cantat e Arcom
Gli eventi corali del calendario regionale sono pubblicati nella rivista:
INTER CHOROS
è online:
www.corriereproposte.it - redazone@corriereproposte.it
http://interchoros
Democrazia, uguaglianza, pari opportunità, altruismo, rispetto per gli altri: un mondo perfetto, ideale,
irrealizzabile forse, ma che assomiglia molto all’universo di chi fa musica e l’orchestra sembra essere il
mondo perfetto dove tutti si rispettano, si sostengono, si aiutano, si integrano condividendo un unico
grande progetto. Un mondo ideale dove ogni destra e ogni sinistra si uniscono, sfiorando, accarezzando,
abbracciando il proprio strumento e collaborano per dar vita alla grande magia dei suoni. Non ci sono
sopraffazioni, privilegi, diritti di pochi e il piccolo flauto non è succube dell’austero controfagotto così
come il contrabbasso non si fa forte della sua mole per sovrastare il violino. Tutti uguali, tutti unici, tutti
indispensabili. E mentre, seduto in mezzo a tanti, stai suonando il più bel tema della tua vita, lo lasci al
caldo abbraccio di un altro strumento che lo riprende, lo sviluppa, lo modella e, se possibile, lo rende
ancor più bello per restituirlo così, senza rimpianti, a chi saprà portarlo verso altre intense sonorità. E tu
lì, di nuovo solo, che ti limiti a seguirlo da lontano, felice perché sai di essere parte indispensabile del
tutto. Il direttore è il garante dell’equilibrio perfetto, ricorda agli uni di non eccedere e invita gli altri a non
tirarsi indietro, a mettersi in gioco, a collaborare alla creazione, a colorare l’aria che li circonda. Ma è la
musica che crea una sensibilità ideale in chi la suona e la ascolta o sono le donne e gli uomini che la accol-
gono, ad esserne dotati naturalmente? Nel dubbio avviciniamoci, entriamo nei teatri, nelle chiese, nelle
piazze e in ogni luogo dove si fa musica e lasciamoci trasportare in questo mondo perfetto.
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L’ A N G O L O D E L L A PA R T I T U R A
DI EMILIANO FINUCCI
T U D O R M I E T A M O R V E G L I A P E R M I O DA N N O
ELISEO GHIBELLINI 1520 CA – POST 1581
La trascrizione del madrigale «Tu dormi et Amor veglia per mio danno» si basa sullʼedizione a stampa di Antonio
Gardano, il quale nel 1552 ristampò «IL PRIMO LIBRO DE MADRIGALI a Tre voci a Note negre» di Eliseo
Ghibellini, già pubblicato nel 1551 da Girolamo Scotto. Lʼedizione del 1551 fa riferimento ad una precedente,
oggi perduta, che, purtroppo, conteneva, come si evince dallʼintestazione del 1551 («Di Heliseo Ghibel il Primo
Libro di Madrigali a tre voci a note negre novamente ristampati et redutti alla sua integrità...»), numerosi errori e imperfe-
zioni di stampa tali da stravolgere le composizioni stesse. Lʼespressione «Madrigali a note negre» era intercambiale
con i termini «madrigali chromatici» e «madrigali di misura di breve», in quanto in essi vi era una prevalenza di note
nere (semiminime) e colorate (crome) piuttosto che di note bianche (brevi, semibrevi, minime). Giova ribadire
che lʼespressione «madrigale cromatico» non si riferisce assolutamente allʼimpiego di alterazioni ma al semplice
fatto che le note impiegate fossero di piccolo valore.
La locuzione «Madrigali di misura di breve» infine, fa riferimento allʼindicazione di tempo utilizzata: il semicircolo
(C)1 anziché il semicircolo traversato ().
Il sistema notazionale impiegato nel Rinascimento era mensurale (c.d. notazione mensurale bianca) e la «mensura» è
il rapporto metrico tra una nota e quella di grado immediatamente inferiore; infatti la stessa figura musicale, ad
esempio una breve, poteva contenere due (breve imperfetta) o tre semibrevi (breve perfetta) senza che vi fosse
un segno (come il punto di valore nel nostro sistema notazionale) che modificasse il valore della nota. Il
«tempus» (tempo) è pertanto il rapporto tra breve e semibreve, la cosiddetta «mensura alla breve» cui fanno riferi-
mento i madrigali a note nere. Ma occorre fare un ulteriore distinguo: nel tempo imperfetto alla breve (C), la
breve rappresenta lʼunità di «tactus» (pulsazione), ossia si batte una semibreve in battere (depositio) ed una in leva-
re (elevatio), ma, nei madrigali a note nere, lʼunità di pulsazione diventa la semibreve (una minima in battere ed
una in levare).
1. Tale indicazione di tempo non va assolutamente confusa con il nostro 4/4 neanche nei secoli successivi a quello preso in esame nel contesto in
oggetto.
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Libri di madrigali a note nere furono pubblicati già a partire dagli anni ʼ40 del Cinquecento e la raccolta del
Ghibellini si inserisce in questo filone. Sono, purtroppo, scarse le notizie biografiche relative ad Eliseo Ghi-
bellini. Nacque ad Osimo (AN) attorno al 1520 e morì in Ancona probabilmente dopo il 1581, come si evin-
ce dallʼintestazione de «IL PRIMO LIBRO DE MADRIGALI A CINQUE VOCI DI HELISEO GHIBEL-
LINI DA OSIMO Maestro di Cappella in la Chiesa della Rever. Compagnia del Santiss. Sacramento di Ancona. Nuova-
mente dato in luce. In Venetia Appresso Angelo Gardano MDLXXXI». Tale raccolta, peraltro, contiene anche il ma-
drigale a cinque voci «Non si tosto sʼudì la ria novella» composto per commemorare la morte, avvenuta nel 1558,
del re di Spagna Carlo V. Ghibellini è stato attivo per gran parte della sua vita nellʼItalia meridionale: a Napo-
li, come risulta dalle dediche di due sue pubblicazioni di musica a stampa, e, prima del 1565, a Messina in
qualità di «Maestro di cappella» della cattedrale messinese. Il testo poetico, musicato dal Ghibellini nel madrigale
sopra trascritto, è uno strambotto in forma dʼottava toscana (6 versi endecasillabi a rima alternata e gli ultimi
due a rima baciata: ABABABCC) del poeta spagnolo Benedetto Gareth detto il Cariteo, ripreso e citato suc-
cessivamente sia concettualmente sia testualmente in altri strambotti composti nello stesso modo. Ad esem-
pio, nel Libro Sesto delle Frottole, pubblicate a Venezia nel 1505 da Ottaviano Petrucci da Fossombrone, si
trova un componimento di Serafino Aquilano che inizia con «Tu dormi, io veglio et vo spargendo i passi»; in «Tenori
e contrabassi intabulati col sopran in canto figurato per cantar e sonar col lauto libro primo. Franciscus Bossinensis opus»,
stampato sempre dal Petrucci nel 1509, è contenuta una frottola di Bartolomeo Tromboncino intitolata «Tu
dormi, io veglio ala tempesta e vento». Riportiamo i tre testi:
Tu dormi, et Amor veglia per mio danno, Tu dormi, io veglio et vo spargendo i passi
né cessa d’abrusarme un sol momento; et tormentando intorno ale tuo mura.
tu dormi reposata, et senza affanno, Tu dormi e ’l dolor mio [re]sveglia i sassi
et io, cantando, piango et mi lamento; et fa per gran pietù la luna obscura.
tu dormi lieta et io, lasso!, m’affanno Tu dormi, tu, ma non questi ochi lassi,
in dimostrarti il mal che sempre sento; dove el sonno a venir non se asicura.
tu dormi un cheto, ameno et dolce sonno Per che ogni cosa da mia mente fuge,
et gli occhi mei serrare non si ponno. salvo la inmagin tua che me [de]struge.
[Benedetto Gareth, detto il Chariteo - E. Ghibellini] [Serafino Aquilano - Anonimo]
I tre strambotti, strutturalmente e lessicalmente simili, riprendono ed evidenziano immagini poetiche del Pe-
trarca che sono formulate attraverso lʼantitesi «tu dormi» e «io veglio». Inoltre, sotto il profilo melodico, si posso-
no segnalare identiche formule dʼintonazione. Occorre, tuttavia, precisare che, mentre lʼintonazione melodica
del Tromboncino rappresenta una delle formule melodiche standard con la quale si era soliti cantare lʼottava,
tanto è vero che nellʼApografo Miscellaneo Marciano si trova uno strambotto in forma di dialogo («Gli è pur
cocente ʼl fier desir chʼò in core»), simile a quello del Tromboncino, nel madrigale del Ghibellini, il compositore cita
melodicamente le linee del Tromboncino.
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Gli esempi che seguono chiariscono le affinità melodiche tra la frottola di Tromboncino e il madrigale di Ghi-
bellini
[Bartolomeo Tromboncino]
[Eliseo Ghibellini]
Per quanto riguarda la trascrizione abbiamo preferito mantenere integri i valori e il segno del «tactus» originali ed
abbiamo, invece, aggiunto le moderne stanghette di battuta delle quali lʼesecutore non deve assolutamente te-
nere conto ai fini interpretativi ed esecutivi in quanto esse costituiscono esclusivamente uno strumento per fa-
cilitare il controllo verticale della partitura. Le alterazioni non presenti negli originali (la c.d. «musica ficta») sono
state poste sopra le note; quelle racchiuse entro parentesi tonde sono dei suggerimenti. Le parole del testo indi-
cate negli originali con lʼabbreviazione «ij» sono poste tra parentesi quadre. La nota conclusiva (longa ultramensu-
ram) è stata trascritta con una semibreve coronata. Per ulteriori chiarimenti si rimanda ai testi citati nella biblio-
grafia.
BIBLIOGRAFIA
- WILLI APEL (1984), La notazione della musica polifonica dal X al XVII secolo, a cura di P. Neonato, Firenze, Sansoni Ed.
- MARGARET BENT (2002), Counterpoint, composition, and musica ficta, London, Routledge.
- ANNA MARIA BUSSE BERGER (2002), Mensuration and proportion signs, Oxford, Clarendon Press.
- KAROL BERGER (1987), Musica Ficta, Cambridge University Press.
- LUCIA BOSCOLO (2006), Frottole Libro Septimo, Cleup editrice.
- BENVENUTO DISERTORI (1964), Le frottole per canto e liuto intabulate da Franciscus Bossinensis, Milano, Ed. Ricordi.
- LUCIA FAVA (2010), Musica e musicisti ad Ancona nel XVI secolo, Lucca, Libreria Musicale Italiana.
- GEORGE HOULE (2000), Meter in music, 1600-1800 - Performance, Perception, and Notation, Bloomington & Indianapolis, Indiana University Press.
- FRANCESCO LUISI (1979), Apografo miscellaneo marciano, Venezia, Ed. Fondazione Levi.
- MARY S. LEWIS (2005), Antonio Gardano, Venetian Music Printer 1538-1569, Volume 2 (1550-1559), New York e Londra, Routledge.
- NICHOLAS ROUTLEY (1985), A practical guide to musica ficta, in Early Music, volume 13, Oxford University Press.
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L A C O R A L E C A N TAN D O D I M AC E R ATA
FEDELE TESTIMONE DEL CANTAR BENE
Nel Natale del 1991, 14 crescere insieme, d’ arrab- “ugola” nei passaggi canori
ex pueri cantores, diret- biarci, di mandarci a quel più difficili!
ti da Gianluca Paolucci paese, se necessario, di Il coro si è esibito in
decisero di tornare a scherzare e, se c’è bisogno, diverse città italiane,
cantare nacque così la come, purtroppo già è suc- con numerose presenze
Corale Cantando di cesso, di piangere insieme: e a manifestazioni di rile-
Macerata. Perché Can- tutto questo ci piace farlo, vanza nazionale, pro-
tando???? Perché can- appunto CANTANDO. ponendo con la giusta
tando si sono conosciu- E’ questo il nostro vocalità ed espressività
ti: “Siamo ex Pueri, orgo- “minimo comun denomina- le storie di ispirazione
gliosamente. Tutti abbiamo tore” che ci dà la gioia popolare del celebre
cantato nel coro dei Pueri di ritrovarci insieme per fare compositore veneto
Cantores di Macerata. Cre- le prove con il nostro mae- Bepi De Marzi, amico e
scendo, abbiamo smesso, a stro Gian Luca. E per grande estimatore del
causa dei sempre crescenti questo dono possiamo sol- coro. I cantori macera-
impegni che porta la vita. tanto ringraziare Don Fer- tesi eseguono con gusto
Ma in noi è rimasto sempre nando Morresi, che tanto anche composizioni
un desiderio grande, spesso pazientemente ci ha istilla- sacre e polifoniche, ar-
malcelato, comunque urgen- to, goccia dopo goccia, tutto monizzazioni di brani
te, di tornare a cantare. Se il suo amore per il canto. A rock, blues e pop in
ci troviamo dunque ancora lui rivolgiamo il pensiero, in genere. Diciamo che
insieme, non è per ricordare questa nostra avventura: ci chi investe nel suono,
i bei tempi andati, ma per accompagni il suo insegna- impostato per il grego-
creare qualcosa di nuovo, mento e…. perché no? Ci riano, può permettersi
per avere la possibilità di assista sempre la sua di cantar bene di tutto.
Info: 0733/202603
www.coralecantando.com
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SCRITTURA MUSICALE
FINALE - 2^ LEZIONE DI MARCO ANCONETANI
Corso basato sulla versione 2010 in inglese, con la collaborazione di Padre Giuliano Viabile
Usa i tasti freccia sù/giù per muovere il pitch crossbar, e i tasti freccia sinistra/destra per muovere l’insertion
bar.
Usa I tasti freccia per posizionare il cursore all’altezza desiderata. Premi un tasto numerico
(corrispondente al valore ritmico) per creare una nota. (Ricorda che il tasto “Bloc Num” deve essere
attivato). Tieni premuti Ctrl e Shift e un tasto numerico per creare una pausa.
I comandi della tastiera per lo Speedy Entry
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1) Per aggiungere una nota ad un accordo, posizionare la crossbar all’altezza desiderata e premere
invio. È possibile anche fare doppio clic dove si desidera che appaia la nuova nota.
2) Per rimuovere una nota, un accordo o una pausa, posizionare la insertion bar su di essa e premere
CANC. Per rimuovere una singola nota di un accordo, posizionare sia l’insertion bar che la pitch crossbar) sul-
la testa della nota e premere il tasto “backspace” o shift-delete.
3) Per trasformare una pausa in una nota, posizionare la insertion bar su di essa, posizionare la cros-
sbar all’altezza desiderata e premere invio. Questo metodo può anche essere usato per aggiungere una nota
a un accordo esistente. È possibile trasformare una singola nota (non un accordo) in una pausa premendo ba-
ckspace.
4) Per spostare una nota o una pausa in orizzontale, trascinare verso sinistra o verso destra. Premere il
tasto Maiusc durante il trascinamento per evitare di trascinare accidentalmente la nota o su o giù.
5) Per spostare una pausa in verticale, trascinarla verso l'alto o verso il basso.
6) Per spostare una nota verticalmente, trascinare verso l'alto o verso il basso. Premere il tasto Maiusc
durante il trascinamento per evitare di trascinare accidentalmente la nota o la pausa orizzontalmente. Se si desi-
dera spostare un intero accordo verso l'alto o verso il basso, fare doppio clic su di esso, al secondo clic, tenere
premuto il pulsante del mouse e trascinare verso l'alto o verso il basso.
7) Per nascondere una nota o una pausa, posizionare la insertion bar su di essa e premere la lettera O
o il tasto H. Premere di nuovo il tasto O per visualizzare la nota o la pausa di nuovo.
8) Per “flippare” una stanghetta, premere il tasto L. Questo processo blocca la stanghetta verso l'alto o
verso il basso, in modo che non sia più libera di capovolgersi se, per esempio, la nota viene trasportata. Per ri-
pristinare la nota al suo status originale di "flippabile", premere Ctrl-L.
9) Per alzare una nota di semitoni, posizionare sia la insertion bar e la crossbar su di essa e premere il
tasto più (+). Il tasto meno (-) abbassa la nota di un semitono; entrambi i tasti si applicano solo alterazioni di
una nota esistente, e non spostano la nota più in alto o più in bassa sul pentagramma. È possibile aggiungere
fino a sette diesis o bemolle ad una nota.
10) Per nascondere un’alterazione , posizionare sia la insertion bar che la crossbar su di essa e preme-
re il tasto asterisco (*). Se non viene visualizzata alcun alterazione, il tasto asterisco forza il programma a vi-
sualizzare un’alterazione “di cortesia”, per aggiungere le parentesi, premere il tasto P. Se hai nascosto
un’alterazione, premere di nuovo il tasto asterisco per visualizzarla di nuovo.
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FINALE - 2^ LEZIONE
11) Per unire o separare un gruppetto di crome o semicrome ecc , posizionare la insertion bar sulla
seconda nota del gruppetto e premere il tasto B o slash (/).
12) Per legare le note, posizionare la insertion bar sulla prima nota e premere T. Per legare le note prece-
denti, premere "Ctrl-T".
13) Per aggiungere un punto a una nota, posizionare la barra di inserimento sulla nota e premere (.)
(punto del tastierino numerico).
14) Per passare alla battuta successiva, premere il tasto parentesi quadra chiusa (]). Premendo la staffa
sinistra ([) tasto sposta il telaio di modifica alla misura precedente. Premere la freccia verso il basso passaggio
per scendere di un personale, o shift-freccia per spostarsi di una riga.
15) Utilizzare Ctrl-numero per immettere una serie di gruppi irregolari (ctrl+3 inserisce una tripletta
ecc.).
16) Il numero premuto verrà visualizzato nell'angolo in basso a sinistra della cornice di modifica. Il
numero del gruppo irregolare, se presente, verrà visualizzato nell'angolo superiore destro del riquadro di modi-
fica.
Nella prossima lezione vedremo come aggiungere alla partitura i segni di espressione.
http://antigua.giacomaster.com/
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MISCELLANEA
www.anonimafrottolisti.it
Giulio Fratini
Musicista abile costruttore
di organi e clavicembali
Sin da piccolo scopre la sua passione per l’Organo e per la musica antica in genere. Frequenta il Conservatorio
G. B. Pergolesi di Fermo, nelle classi di Oboe con il M° Renato Paparelli, Composizione con il M° Italo Vesco-
vo, Clavicembalo e Basso Continuo con il M° Adriano Dallapè ed Organo con il maestro Simonetta Fraboni
nella cui classe ha terminato il proprio corso di studi conseguendo la laurea triennale di I livello in Organo. No-
nostante la sua formazione sia da organista trova presto la sua perfetta dimensione musicale come clavicembali-
sta e continuista ed è proprio in questa duplice veste che ha ottenuto le sue maggiori soddisfazioni artistiche.
Attivo anche nell’ambito della musica vocale, canta come controtenore nel Vox Poetica ensemble di Fermo e diri-
ge dal 2006 il coro Santa Maria e san Pietro di Pedaso Parallelamente allo studio della musica ha da sempre colti-
vato un profondissimo interesse per l’organologia a tutto campo che lo ha spinto sia ad essere attivo come stu-
dioso di fatti ed oggetti organologici, sia ad intraprendere un’attività pratica di costruttore di strumenti; dal suo
laboratorio di Porto San Giorgio, dove lavora insieme a Pierpaolo Pallotti, sono già usciti numerosi strumenti
ad arco e a tastiera; in questo periodo sta' lavorando ad un organo regale e ad una copia del cembalo C. Grimal-
di del 1703 conservato al Museo della musica di Parigi: quest’ultimo strumento è stato utilizzato nel 2009,
dall’Accademia di musica Antica di Rovereto per il Premio Bomporti presieduto dal M° Enrico Gatti. Tra i progetti
c’è la costruzione di un organo con canne aperte in legno di cipresso per l’esecuzione del basso continuo nel
repertorio rinascimentale e barocco italiano, un organo a cassapanca a tre registri e un cembalo copia da Mietke
a due tastiere.
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L’ E D U C A Z I O N E
ALLA BELLEZZA
AT T R AV E R S O L A M U S I C A DI MARIO GIORGI
Cosa significa educare? eternità, laddove la bel- specie di “viaggio col- dovere fondamentale da
L’etimologia del termi- lezza delle anime è più lettivo” verso un’altra parte dei formatori e di
ne latino rimanda ad un preziosa di quella del dimensione, nella quale coloro che hanno potere
processo che guidi corpo) sostenevano che quasi magicamente le decisionale sulle propo-
l’individuo sempre più alcuni modi musicali forze dei singoli si uni- ste culturali (scuola,
“fuori dal sé”, vale a fossero etici ed altri scono sinergicamente mezzi di comunicazione
dire un percorso di a- meno attribuendo alla per realizzare, un’armo- di massa, case discografi-
pertura che permetta alla musica la capacità di nia appunto, non solo che, organizzatori di e-
personalità di sviluppa- influire profondamente musicale ma più pro- venti culturali, concerti,
re ed esternare le sue sull’animo umano vol- fondamente umana. spettacoli teatrali, cultu-
potenzialità. In riferi- gendolo al bene o al Come poter rinunciare a rali): la sana reinterpreta-
mento a questa apertu- male; Aristotele (Etica qualcosa di simile? Come zione del patrimonio
ra è evidente che essa si Nicomachea) differen- rimanere insensibili di fron- culturale, ereditato del
può riferire ai due sen- ziandosi da Platone af- te ad essa? Shakespeare passato, costituisce la
si:\ del lasciar entrare e fermava pragmatica- affermava nel Mercante radice fondamentale per
del lasciare uscire. Se mente che la bontà non di Venezia: […] Guarda- qualsiasi progresso futu-
penso ad un fiore che era da ricercarsi ti dall’uomo insensibile ro in cui la società attua-
sboccia posso immagi- nell’eticità dei modi alla musica i suoi senti- le è chiamata ad investi-
nare che lasci uscire il quanto nella loro effica- menti sono oscuri co- re. Privando le nuove
suo profumo e lasci cia (l’”affetto”). Nell’età me l’Erebo […]. Ma generazioni della possibi-
vedere la bellezza dei barocca la “teoria degli detto questo, a quale musica lità di fruire della bellezza
suoi petali, ma anche affetti” giunse a deter- volgersi? I modelli televi- del loro passato si costi-
che accolga gli insetti minare un vero voca- sivi e mediatici parlano tuiscono le basi per il
che diffonderanno il bolario musicale che ai giovani e offrono futuro “nulla”. Far cono-
suo polline fecondo. corrispondesse ad al- proposte. La loro carat- scere le radici della no-
Educare è quindi guidare trettanti stati d’animo teristica è di porsi in stra cultura ai giovani è
al riconoscimento dell’altro suscitabili nell’ascolta- una logica di mercato: dignitosamente impegna-
dal sé ma anche riconosci- tore. La musica costi- se il “prodotto” piace, tivo dato che gli educatori
mento del sé e sua proiezio- tuisce la “voce” funziona, questo si fa devono essere profonda-
ne verso l’altro. Quale dell’energia vitale che vendere ed è bello e buo- mente immersi nella cul-
funzione svolge la mu- permea l’universo, l’arte no. Questa logica è e- tura di appartenenza,
sica all’interno di que- che ne interpreta il re- stremamente pericolosa padroneggiarla in modo
sto processo? Fin spiro, il ritmo, il suo perché priva le nuove tale da attualizzarla attra-
dall’antichità, la musica divenire: la musica è generazioni di tutte le verso metodi pedagogici
è stata ritenuta capace un’arte del Quadrivium, opportunità di cui a- non meccanici ma vitali
di “smuovere le forze una “scienza matemati- vrebbero bisogno di che sappiano rendere
più intime e nascoste” ca” come l’astronomia, fruire, dirottandole su l’eternità del passato al
dell’uomo, al punto l’aritmetica e la geome- quelle più convenienti. cospetto del presente.
che, nel mito di Orfeo, tria. La fruizione indivi- la legge di mercato non Far questo è difficile
il protagonista con il duale è solo una parte risponde alla regola e- perché presuppone un
flauto riusciva a trasci- dell’esperienza musica- ducativa; la convenien- “formazione costante dei
nare gli alberi e gli ani- le. La pratica musicale, za in questo caso non è formatori” e autentica
mali al suo passaggio. soprattutto quella solo economica, nel fede nel proprio compito.
Sempre gli antichi d’insieme, rappresenta senso finanziario del L’unica economia possi-
(Platone, Il Simposio, la un’esperienza unica ed termine, ma in questa bile nel campo della
bellezza come espres- irripetibile di condivi- distorta visione si abdi- cultura e dell’educazio-
sione di “armonia” e di sione con l’altro, una ca risparmiando sul ne è quella in vista della
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formazione armonica questo non avviene di- more verso un altro alfabetizzazione cultura-
della personalità uma- venterà un adolescente essere umano trasferen- le, stavolta, però, impo-
na, e qui torniamo ad in balia della “logica del do il suo amore per il stata su un piano più
un concetto proprio branco” gestito dai per- proprio maestro a ciò qualitativo ed educativo.
della scienza musicale. suasori del marketing e si verso cui il maestro Una sfida in cui, come in
L’utilità economica e adeguerà a ciò che fan- stesso lo indirizza per- tutte le avventure, c’è
culturale non coincide no gli altri, uniforman- ché crede nel suo esem- bisogno di pionieri e te-
con quella finanziaria e dosi alla moltitudine e pio. Da qui l’esigenza stimoni che guidino e
di mercato, anzi spesso necessariamente deter- imprescindibile di avere che sappiano indicare la
è opposta: ciò che è minando una propria dei maestri che sappia- strada da percorrere. Il
economico, dal punto effettiva spersonalizza- no ciò che insegnano e cammino è già comincia-
di vista educativo e cul- zione: si abituerà a che lo facciano amando to.
turale,è dannoso sotto comprare ciò che non l’oggetto del loro inse-
quello finanziario e di conosce senza riflettere gnamento. Diversa-
mercato. In assenza di sulle proprie scelte, sarà mente avremo le distor-
questo fondamentale soddisfatto perché ha sione educative che ge-
processo di formazio- fatto degli acquisti ma nerano involuzione e
ne, per la pigrizia cultura- non ne saprà il motivo, declino della società. Se
le di chi ne ha responsa- non eserciterà la prero- un maestro non sa ciò
bilità, si è elevato a cul- gativa del suo essere un che insegna può inse-
tura il sottoprodotto uomo, quella di posse- gnare ciò che è brutto o
culturale; il risultato di dere la capacità di sce- cattivo. Se insegna sen-
questo fenomeno insa- gliere consapevolmen- za amare ciò che inse-
no, invece di elevare i te. Le giovani genera- gna non sarà capace di
“fruitori”, ha portato zioni sono estrema- interessare i suoi allievi
ad abbassare l’offerta. La mente interessate a co- generando indifferenza
formazione del gusto noscere il bello e la sua anche se l’oggetto del
non è qualcosa di epi- eternità; non corrispon- suo insegnamento fosse
sodico o spontaneisti- de al vero quando si buono e bello. Chiu-
co. Secondo Platone afferma che il giovane è dendo il cerchio del
l’uomo è naturalmente refrattario alla cultura e discorso possiamo af-
tendente alla ricerca alle opere del passato; fermare che l’educazio-
della bellezza e con essa è’ fondamentale però ne al bello come pro-
egli seleziona il suo gu- cominciare per tempo cesso di apertura del sé
sto. Si pensi alla paideia, la sua educazione affin- avviene in gran parte
cioè alla concezione ché si orienti corretta- come risveglio alla voce
dell’educazione come mente nella propria del Maestro. Una voce Il M° Mario Giorgi
formazione alla virtù. crescita e sappia rico- che chiama, incoraggia,
Parimenti il bambino è noscere i segni della corregge e comprende
istintivamente proteso bellezza fin dalla tenera con dolcezza o con se-
verso il bello: questo è età. Il bambino vuole verità ma sempre con
pero solo l’inizio. Egli conoscere solo ciò che amore ed indirizzata
va costantemente indi- ama. Conoscere l’arte e alla valorizzazione. Il
rizzato a comprendere la musica equivale per il compito da svolgere è
le motivazioni di una bambino ad amarla. di enorme portata psi-
scelta discriminata a Egli può amare qualco- cologica e sociale ed
dispetto di un’altra; se sa solo attraverso l’a equivale ad una nuo-
Pa g in a 18 N um e r o 2
IL CANTO ARMONICO
2^ PARTE DI SIMONE SPINACI
Nella prima parte di è entrato a pieno titolo tura vocale, si parte da cantori di segnalare vi-
questo breve saggio a far parte del mondo un’ emissione a bocca sivamente il momento
abbiamo esaminato le corale e sarebbe, a mio chiusa sulla “m” - pre- in cui il proprio orec-
caratteristiche e le pe- avviso, un grave errore feribilmente partendo chio riesce ad individu-
culiarità del Canto Ar- considerarlo come una da sezioni a voci pari are alcuni armonici (ad
monico, tracciando una sorta di approccio vo- (solo voci femminili o esempio portando il
panoramica sintetica cale esoterico confinato solo voci maschili) - e palmo di una mano sul
circa le possibilità che ad una visione di tipo si chiede ai coristi di torace) in modo tale da
questa interessante tec- extra-colto della musica sostenere quel suono giungere a un punto in
nica vocale può offrire e comunque lontano per qualche minuto con cui si sarà certi che tutti
al singolo cantore. A dalla realtà che ciascu- una vocalità non impo- abbiano raggiunto la
questo punto, si impo- no di noi vive nel fare stata e il più naturale stessa meta sensoriale.
ne di analizzare come il musica. Fatte queste possibile. I cantori tem- Ci si può sbizzarrire, in
Canto Armonico possa doverose premesse, poraneamente silenti, seguito, utilizzando il
essere calato concreta- vediamo concretamente non dovranno distrarsi medesimo procedimen-
mente nella quotidiani- come un direttore di ma, al contrario, parte- to su due suoni a diver-
tà della pratica corale coro, anche non esper- cipare attivamente ascol- si intervalli (ad esempio
quale ulteriore stru- to di Canto Armonico, tando con attenzione una quinta giusta, una
mento per conseguire potrebbe avvalersi di cosa succede. Dalla seconda maggiore, ecc.)
risultati artistici sempre questa tecnica in modo “m” tenuta, il direttore oppure semplici clusters
migliori e nuovi. Partia- semplice ed intuitivo. chiamerà via via le cin- diatonici a quattro o
mo innanzitutto da un Una prima interessante que vocali, ciascuna più suoni, mescolando
dato di fatto: l’utilizzo possibilità è rappresen- delle quali sarà sostenu- le vocali, per risultati
del Canto Armonico, tata dall’utilizzo degli ta dai cantori per alcuni sempre nuovi e sor-
ormai da diversi anni, si armonici nella fase di minuti. Tutto il proce- prendenti. Si può con-
sta sempre più diffon- riscaldamento del coro, dimento durerà almeno dividere o meno questo
dendo nel mondo cora- prima della prova o del 15’/20’ minuti e si so- tipo di approccio al ri-
le e non è certamente concerto. Si dispongo- stanzierà in una sorta di scaldamento del coro
infrequente imbattersi no in cerchio i cantori, rito collettivo in cui ma vorrei richiamare
in formazioni corali o alternando per quanto verrà condivisa una ve- l’attenzione dei più
gruppi vocali da camera possibile voci maschili ra e propria metamorfosi scettici sui seguenti a-
che si producono in e voci femminili e cer- sonora e percettiva: spetti rilevanti:
performance “armonicali” cando di coprire il peri- come in un mantra, quel - un riscaldamento così
di grande fascino sono- metro della sala in cui si suono lungo, apparen- concepito favorisce
ro e dagli impasti densi svolgerà la prova o si temente fisso e immo- l’attenzione e la concentra-
e cangianti che neppure terrà il concerto, quasi a bile, dischiuderà la po- zione dei cantori essen-
le più sofisticate proce- voler interiorizzare ide- tenza e la meraviglia do focalizzato sul suo-
dure di trattamento e- almente e collettiva- delle proprie compo- no e su un concetto
lettroacustico del suono mente tutto lo spazio nenti parziali che ren- dinamico di percezione;
sono in grado di ripro- acustico a disposizione. deranno quello stesso a pensarci bene, capita
durre, almeno con lo Il direttore si dispone al suono più ricco e mul- spesso di constatare
stesso grado di verità e centro di questa circon- tiforme. Va da sé che i come i vocalizzi tradi-
credibilità. Il Canto ferenza “cantante” per tempi per arrivare a zionali di impronta bel-
Armonico, pertanto, pilotare e controllare gli questo tipo di percezio- cantistica (basati su
pur restando ancor oggi esercizi vocali proposti. ne sono assolutamente frammenti di scala o su
una dimensione “di Iniziando da un suono soggettivi e pertanto si arpeggi e solitamente
frontiera” della vocalità, medio-basso della tessi- potrebbe suggerire ai trasportati per semitoni
I l C a n ta r B e n e Pa g in a 19
lungo tutta la estensio- molanti: immaginiamo dello stesso passaggio previsto né dal compo-
ne vocale dei diversi che a una sezione del musicale? Ragion per sitore né da prassi ese-
registri), siano eseguiti coro sia affidata la terza cui non sembra credibi- cutive consolidate l’ uso
in modo meccanico - di una triade maggiore le che il proprio coro degli armonici, questo
quasi fossero una routine che conclude una caden- possa addirittura acqui- rappresenta comunque
priva di una finalità za intermedia o conclu- sire la capacità di di- una possibilità interpre-
precisa - e portino, nel siva di un mottetto ri- scernere tra intervalli tativa per il direttore,
migliore dei casi, a un nascimentale; ebbene, naturali e intervalli tem- che può tentare così di
affaticamento vocale proprio l’orecchio di perati. Tuttavia, la sola far brillare di una luce
del coro ancor prima di quei cantori che per idea che con l’andar del rinnovata il pezzo su
iniziare la performance; lungo tempo si è allena- tempo ciò possa succe- cui sta lavorando, trava-
- il tenere un semplice to a percepire il quinto dere, ha di per sé un licando consapevol-
suono, evitando voca- armonico della serie (ad grande fascino e co- mente i confini imposti
lizzi articolati e tecnica- esempio un mi se il suo- munque ci induce a dal rigore della filologia
mente troppo comples- no fondamentale è un riflettere su un argo- o dalla prassi corrente.
si, diminuisce il rischio do) porterà gli stessi ad mento di grande com- Esistono ormai nume-
insidioso di inutili e a intonare un mi più plessità per il quale, nel rosi esempi di letteratu-
volte dannose tensioni “corto” rispetto a quel- corso dei secoli, si sono ra corale in cui l’utilizzo
muscolari che possono lo del pianoforte (cioè utilizzati fiumi di in- del Canto Armonico
interferire sull’ equilib- una terza maggiore na- chiostro e si sono ali- entra in gioco; sarebbe
rio dei meccanismi fo- turale e non temperata). mentati infuocati dibat- tuttavia impossibile,
natori, e pone il singolo In merito a questo titi che in questa sede oltre che inutile, tentare
cantore in una situazio- punto, sono da ritenersi non è possibile appro- di tracciare un elenco
ne di estrema rilassatez- più che legittime tutte fondire. Un altro im- completo delle opere
za che gli facilita anche le perplessità del caso. portante aspetto da scritte dai compositori,
un utilissimo check-up A prescindere dal fatto prendere in considera- noti e meno noti, sparsi
delle proprie condizioni che molti direttori pre- zione riguarda l’utilizzo in ogni parte del mon-
fisiche e posturali feriscono comunque del Canto Armonico do. Mi limiterei a citare
(allineamento testa- intonazioni temperate nell’ambito del reperto- due esempi che, pur
collo-schiena, spalle anche nella esecuzione rio corale. Si possono ponendosi al di fuori
abbassate e rilassate, del repertorio antico, individuare due approc- delle possibilità tecnico
posizione della laringe, risulta difficile da cre- ci ben distinti: -esecutive di un coro
appoggio del suono, dere che il cantore - brani nei quali è lo amatoriale, dovrebbero
ecc., ecc.) a cui spesso “medio” possa arrivare stesso compositore a rappresentare un riferi-
non si presta alcun tipo a una così sofisticata e richiedere al coro la mento imprescindibile
di attenzione; fine sensibilità emissione di armonici per chiunque voglia
- l’abituarsi ad individu- “intonativa” attraverso con modalità più o me- avvicinarsi al mondo
are gli intervalli creati un procedimento tutto no definite, all’interno del canto armonico ed
dai suoni armonici ri- sommato indiretto e della struttura della in particolare a quello
spetto al suono fonda- inconsapevole. Dicia- composizione (e ciò che ha in qualche modo
mentale crea, con moci la verità: quanto riguarda essenzialmente “contaminato” la cultu-
l’andare del tempo, una spesso i direttori di co- il repertorio contempo- ra musicale occidenta-
familiarità con le into- ro si son dovuti accon- raneo); le.. Il primo esempio
nazioni naturali aprendo tentare di una intona- - ricorso al Canto Ar- riveste un’importanza
così, almeno su un pia- zione “mediamente monico per la esecuzio- storica perché costitui-
no meramente poten- dignitosa” dopo infinite ne di brani in cui, pur sce in assoluto il primo
ziale, scenari molto sti ed estenuanti ripetizioni non essendo previsto caso in cui un composi-
I l C a n ta r B e n e Pa g in a 20
re abbia concepito sicale di tipo circolare, diversi sistemi intonati- suggerimento affinché
un’opera vocale a cap- conferisce al pezzo una vi deve essere effettiva questo breve saggio
pella interamente strut- notevole forza evocati- e non solo potenzia- non rimanga lettera
turata sulle armoniche va che cattura immedia- le…). Il compositore morta ma possa costi-
vocali che i cantanti- tamente l’attenzione non disdegna espliciti e tuire un piccolo spunto
esecutori sono chiamati dell’ascoltatore portan- ricorrenti richiami dello di riflessione per ampli-
a produrre. Stiamo par- dolo con un procedi- stile di suoi illustri pre- are il repertorio verso
lando di Stimmung mento quasi ipnotico decessori quali Guillau- nuove direzioni. Gli
(1968), per sei voci, del verso nuovi orizzonti me de Machaut ed altri esempi di brani accessi-
compositore tedesco sensoriali e percettivi. compositori del quat- bili possono essere nu-
Karlheinze Stockhau- Per usare le parole dello tordicesimo secolo che, merosi e la scelta
sen (1928-2007), opera stesso compositore: come lui, attribuiscono dell’uno o dell’altro può
suddivisa in cinquantu- “[…] niente di orientale, alla simbologia numeri- dipendere da fattori
no sezioni distinte, il niente di filosofico: solo due ca un ruolo essenziale legati alle specifiche
cui testo è costituito dai bimbi, una piccola casa, nel condizionare esigenze tecniche del
nomi di alcune divinità silenzio, solitudine, notte, l’organizzazione ritmi- coro o semplicemente
appartenenti alle più neve, ghiaccio: puro miraco- ca, melodica e armoni- dal gusto personale del
svariate civiltà e culture lo! […]. L’altro impor- ca delle composizioni. suo direttore. Tra tutte
(atzechi, Grecia antica, tante esempio che mi La messa di Twining le possibili opzioni, per
aborigeni, ecc.) e al cui sembra doveroso citare rappresenta probabil- esperienza personale
interno i singoli cantori è la messa pro defunctis mente l’esempio di diretta, mi sentirei di
devono rendere gra- denominata Chrisalid maggior complessità consigliare lo studio del
dualmente audibili gli Requiem – Requiem for a nell’utilizzo del Canto brano An Alleluja Super-
armonici del suono Millennium (1999) del Armonico e la sua im- Round di William Al-
fondamentale cantato, compositore-performer portanza va ricercata, bright (1944-1998),
manipolando continua- statunitense Toby Twi- più che nelle qualità composizione basata su
mente la posizione del- ning (1958), commis- estetiche intrinseche una successione di do-
le labbra e della lingua. sionata da un festival della composizione, nel dici frammenti melodici
Una volta raggiunta la olandese per le celebra- fatto che in essa sono costruiti sul modo miso-
piena “identità” del zioni legate alla fine del tracciati innovativi per- lidio di re. E’ un brano
modello melodico ar- millennio. E’ un pezzo corsi di scrittura a cui che presenta numerosi
monicale eseguito, un che richiede capacità possono ispirarsi i aspetti positivi:
cantore “leader”, ricor- vocali straordinarie e compositori al fine di - non è previsto un or-
rendo ad un complesso un controllo assoluto ampliare le proprie pos- ganico definito ma solo
sistema di segnali, con- degli armonici, che de- sibilità espressive. Co- una richiesta numerica
durrà tutti gli altri can- vono essere prodotti in me ho già evidenziato, di cantori che va da un
tori verso la sezione punti precisi del tessuto entrambe le sopra citate minimo di otto fino a
successiva, in cui un armonico e all’interno composizioni sono al di un numero “n” infinito
armonico del preceden- di intricate combinazio- fuori delle concrete (ho solo un basso e due
te modello melodico ni di ritmi dispari. Non possibilità esecutive di contralti contro otto
diverrà a sua volta suo- solo: le linee melodiche un coro amatoriale, a soprani e sei tenori:
no fondamentale con e i rapporti intervallari meno che non si abbia nessun problema, il
cui viene introdotta una tra i suoni reali devono a che fare con una brano è eseguibile…);
nuova serie armonicale, puntualmente rispettare compagine estrema- - ha una notevole liber-
e così via fino alla se- le proporzioni della mente selezionata e di tà ritmico-esecutiva che
zione conclusiva. Que- serie degli armonici (e grande esperienza. Si ogni cantore può gesti-
sto innovativo procedi- qui la capacità dei can- impone allora di dare re in completa autono-
mento di scrittura mu- tori di districarsi tra i qualche ulteriore utile mia e senza timore di
I l C a n ta r B e n e Pa g in a 21
di sbagliare qualche gli armonici non è e- le rigorose leggi mate- que, chi può escludere
attacco (la durata delle spressamente prevista matiche che ne regola- in assoluto che in qual-
note che formano i sin- dal compositore; tutta- no il funzionamento, che sperduto monaste-
goli frammenti è pura- via, come dicevo rappresentano ideal- ro d’Europa alcuni mo-
mente indicativa e le poc’anzi, questo può mente la perfezione e naci non si siano diver-
singole linee melodiche costituire uno di quei l’immutabilità di un titi nei secoli passati a
possono essere ripetute validi esempi di come il ordine universale assoluto sperimentare con le
a discrezione del singo- Canto Armonico possa che ci avvicina al tra- proprie armoniche vo-
lo cantore); essere introdotto senza scendente. Il connubio cali? Alcuni autorevoli
- utilizza una disposi- che ciò – considerate le tra Canto Armonico e studi hanno dimostrato
zione circolare spazia- peculiarità di scrittura queste musiche nate da come molte abbazie
lizzata dei cantori che, del brano stesso - ap- forti inquietudini e pro- cistercensi siano state
come abbiamo visto in paia come una forzatu- fonde tensioni spiritua- costruite sulle base di
precedenza, favorisce la ra rispetto alle indica- li, proprie di un’epoca criteri architettonici che
emersione degli armo- zioni del compositore. di transizione come si rifanno esattamente
nici, saturando di suo- Il risultato è garantito: quella medievale, appa- ad alcune proporzioni
no lo spazio acustico provare per credere! re, pertanto, essere per- della serie degli armoni-
disponibile; Vorrei infine segnalare fetto. Anche in questo ci. La semplicità delle
- l’unica parola del testo le infinite possibilità caso vorrei però sugge- linee e la mancanza di
(Alleluja) contiene so- offerte dal repertorio rire indicazioni concre- ornamenti interni fanno
stanzialmente tutte le antico. Mi riferisco in te. Provate, per esem- sì che in questi luoghi la
vocali (manca solo la particolare alle forme pio, a sovrapporre un riverberazione del suo-
“o” che si può comun- musicali del periodo bordone eseguito sulla no avvenga in modo
que ottenere scurendo medievale come il Can- finalis del modo e cantato armonico e lineare, così
qualche “a”) e pertanto tus planus (incluso il gre- a bocca chiusa (su “m”) da esaltare la multifor-
costituisce terreno ferti- goriano) o le prime for- a una lauda medievale o me essenza del suono
lissimo per la produzio- me di proto-polifonia a una melodia di Hilde- stesso: la parola sembra
ne di armonici; della scuola di Notre- gard von Bingen, chie- trasformarsi subito in
- stimola la creatività e Dame (Organum, Con- dendo ad alcuni coristi canto, ed il canto in Can-
la capacità di ascolto ductus, ecc.) in cui spes- di vocalizzare veloce- to Armonico. Qui mi fer-
dei coristi che si sento- so il ricorso al Canto mente sulle cinque vo- mo, con la consapevole
no artefici di una scul- Armonico può risultare cali a piacere, modifi- frustrazione di aver tra-
tura sonora plasmata una soluzione esecutiva cando di continuo la lasciato un oceano di
all’interno del magma di grande fascino e posizione delle labbra e informazioni e riflessio-
dei frammenti melodici concettualmente affatto della lingua. La stratifi- ni e la certezza di aver
gradualmente sovrap- impropria. Non dimen- cazione di armonici che solo appena scalfito la
posti. Per tutte le sud- tichiamoci infatti – e si creerà sopra la linea superficie di un argo-
dette ragioni, il brano di questo è forse un aspet- melodica aggiungerà al me nto c ompl e sso
Albright mi sembra un to che non ho suffi- pezzo una sorta di affa- quanto avvincente.
ottimo pezzo dove po- cientemente rimarcato scinante tridimensiona- Spero di aver suscitato
ter tentare un approc- – che la pratica del lità sonora, amplifican- almeno un minimo in-
cio armonicale con re- Canto Armonico, al di do così il profondo teresse verso il mondo
lativa semplicità, magari là delle sue origini scia- senso di misticismo del Canto Armonico e
indirizzando in tal sen- maniche e ritualistiche, proprio di queste musi- che si possa tornare ad
so tre o quattro cantori anche nella cultura oc- che. Agli “sceriffi” della approfondire ulterior-
che si ritengono vocal- cidentale presenta forti filologia chiederei un mente l’argomento nel-
mente più maturi e si- connotazioni metafisiche: po’ di tolleranza e com- le pagine di questa rivi-
curi. La emissione de- la serie degli armonici e prensione. E comun- sta. Nel frattempo, ri-
I l C a n ta r B e n e Pa g in a 22
Il M° Simone Spinaci
Bibliografia essenziale:
Tongeren, Mark van: Overtone Singing – Physics and Metaphysics of Harmonics in East and West, Fusica, Am-
sterdam, 2002 (Probabilmente il più completo trattato sul Canto Armonico oggi in circolazione. In lingua inglese)
Rachele, Rollin: Overtone Singing Study Guide, Cryptic Voices Productions, Amsterdam, 1996 (Ottimo manuale dal
taglio pratico e ricco di suggerimenti ed esercizi per l’apprendimento della tecnica con audio CD; in lingua inglese e
purtroppo da tempo fuori catalogo ma reperibile sul mercato dell’usato)
Cope, Jonathan: How to “khoomei” and other overtone singing styles, Wild Wind & Sound For Health, Oxford, 2004
(Guida sintetica al Canto Armonico con audio CD; parte teorica stringata ma molti esercizi su come praticare; in
lingua inglese)
Laneri, Roberto: La Voce dell’Arcobaleno – Origini, tecniche e applicazioni del Canto Armonico, Edizioni Il Punto
d’Incontro, Vicenza, 2002 (Che io sappia, l’unico trattato di un autore italiano sul Canto Armonico; ha un forte taglio
filosofico e metafisico)
Discografia essenziale:
AA.VV, Tuvinian Singers & Musicians, World Network n.21, Network Medien GmbH (Interessante campionario del-
le diverse tecniche di Throat-Singing ancor’oggi praticate nelle regioni centro asiatiche)
David Hykes and the Harmonic Choir, Hearing Solar Wind, Ocora C558607 (E’ in assoluto il disco-manifesto del
Canto Armonico in occidente; incisione culto che ha venduto più di 150.000 copie, numero incredibile per un gene-
re vocale inclassificabile; disco di rara bellezza, musica “assoluta”. Fortemente consigliato)
Michael Vetter & the Overtone Choir, Ancient Voices, Amiata Records ARNR 0192 (Altra bella incisione discografi-
ca in cui prevale la dimensione corale e collettiva del Canto Armonico)
Vox Clamantis, dir. Jaan-Eik Tulve, Filia Sion, ECM New Series 2244 (Recente lavoro discografico del giovane en-
semble vocale estone specializzato nel canto gregoriano e nella musica medioevale; ottimo esempio di connubio e
sperimentazione tra repertorio antico e Canto Armonico)
LINKS
www.errabundimusici.com
www.filarmonicamarchigiana.com
Pa g in a 24 N um e r o 2
NOTIZIARIO
XXXI^ RASSEGNA CORALE POLIFONICA
NAZIONALE “BELVEDERE DEL PICENO”
R I PA T R A N S O N E
DI ANTONIO GIANNETTI
Domenica 13 ottobre (Campobasso), diretta individualmente pre-
2013, si svolgerà a Ri- da Carmine Mascitelli; sentando il “meglio”
patransone (AP) la Polifonica Cingolana di del proprio repertorio.
XXXI Rassegna Corale Cingoli (Macerata), di- Alle ore 18,00 ci sarà la
Nazionale “Belvedere retta da Ilde Maggiore; conclusione della Ras-
del Piceno”, organizza- San Benedetto di Nor- segna con l’intervento
ta dalla locale Associa- cia (Perugia), diretta da ed il saluto delle autori-
zione Corale “Madonna Luca Garbini, Madon- tà, lo scambio dei doni
di San Giovanni”, con na di San Giovanni di e l’esecuzione collettiva
il patrocinio della Re- Ripatransone (Ascoli dell’ “Ave Verum Cor-
gione Marche, della Piceno), diretta da Naz- pus” di Mozart. Come
Provincia di Ascoli Pi- zareno Fanesi. Alle ore per gli anni passati, c’è
ceno, del Comune di 11,00 nella Cattedrale - grande attesa per la
Ripatransone; prezioso Basilica, i quattro grup- Rassegna Corale Nazio-
è il sostegno della Ban- pi corali animeranno la nale di Ripatransone,
ca di Ripatransone di santa messa eseguendo uno dei più longevi e
Credito Cooperativo. collettivamente canti prestigiosi eventi musi-
Vi partecipano Corali liturgici polifonici. Alle cali delle Marche e
provenienti da tre re- ore 16,00 nella chiesa dell’Italia centrale.
gioni, e precisamente: monumentale di San
Città di Termoli Filippo, si esibiranno
LO S PA R T I T O È S C A R I C A B I L E DA L L I N K :
http://patriziopaci.altervista.org/Armonizzazioni/Vajont_paci_TTBB.pdf
Giuseppe Verdi
Messa di Requiem
Soli Coro ed Orchestra
CORIMARCHE 2013
DI LUIGI GNOCCHINI
Corimarche, la prima e ben quindici i cori che invitano tutti i cantori e
più longeva manifesta- hanno scelto di portare i maestri ad unirsi al
zione pensata dall’Ar- il loro contributo musi- pubblico per vivere in-
com , non è una tradi- cale sabato 5 e domeni- sieme due giorni intensi
zionale rassegna corale, ca 6 ottobre a Porto di musica, per confon-
ma un luogo di incon- San Giorgio e sarà un tarsi, conoscere, condi-
tro, un momento di fine settimana denso di videre e crescere ancor
festa per la coralità musica che vedrà oltre di più grazie anche a
marchigiana e chi vi 400 coristi impegnati in Corimarche 2013.
partecipa non lo fa sol- teatro, nelle chiese e
tanto per cantare, ma nelle piazze della città.
per manifestare un sen- Il consiglio direttivo e
so di appartenenza. In la commissione artistica
ventidue anni di storia dell’Arcom ringraziano
ha percorso l’intero il Coro Città di Porto
territorio marchigiano e San Giorgio e il Coro
la quasi totalità dei cori Shalom per il supporto
associati vi ha parteci- logistico, Il Sindaco,
Il M° Lorenzo Donati
pato almeno una volta. l’Amministrazione co-
Quest’anno, in occasio- munale di Porto San
ne del 25° anniversario Giorgio, in particolare
dell’Arcom, sono stati l’assessore Bisonni, e
CORSO DI PERFEZIONAMENTO
CO N LO RE NZO D ON AT I
Uno dei principali com- della musica corale. Sa- chi da anni segue per-
piti della nostra associa- bato 19 ottobre 2013 corsi di grande qualità e
zione regionale, che sarà il M° Lorenzo Do- riesce a trasmetterle a
conta al suo interno nati con il coro labora- tutti noi. Ci apprestia-
oltre 2500 iscritti, è torio a guidarci con mo a vivere un mese di
senza dubbio quello di sapiente semplicità ottobre veramente ric-
creare occasioni per nell’approfondimento co di importanti appun-
favorire la crescita dei di temi legati alla voca- tamenti musicali: dopo
coristi e dei maestri, per lità e al suono del coro. il XXII Corimarche a
migliorare sempre più L’obiettivo che tutti noi Porto San Giorgio sa-
la qualità dei nostri cori ci poniamo ogni volta bato 5 e domenica 6, ci
per il piacere e la soddi- che ci incontriamo alle spostiamo a Fermo sa-
sfazione di chi canta e prove è quello di bato 19 per il Corso di
di chi ascolta. Fin dalla “Cantar Bene”, allarga- perfezionamento e do-
fondazione, l’Arcom ha re le nostre conoscen- menica 20 per la terza
fatto del momento del- ze, spingerci un po’ ol- edizione del Concorso
la formazione uno dei tre…Il corso di forma- Corale Nazionale “Città
suoi punti di forza e, in zione non è uno spazio di Fermo”.
questi anni, docenti di riservato ai direttori,
grande esperienza han- ma è un momento per
no trattato i più svariati condividere insieme le
temi legati al mondo esperienze di chi da
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CORIMARCHE
PORTO SAN GIORGIO (FM)
5 - 6 ottobre 2013
“Quando arriva un grazie alla buona volon- una delle realtà più rap- della personalità uma-
compleanno importan- tà di coristi del Malate- presentative in Italia e na”. A Fano le voci di
te, soprattutto dopo gli stiano. Si festeggia all’estero. Uno sguardo migliaia di coristi hanno
‘anta’, si comincia a fare quindi, si festeggia con agli annali dell’Incontro interpretato la polifonia
il bilancio di un percor- e attraverso la musica, e non è soltanto un pia- tutta, dal periodo classi-
so così lungo e impor- si prosegue guardando cere per gli amanti delle co a quello contempo-
tante. Si ripensa alle il futuro, ringraziando statistiche, perché vede- raneo, hanno fatto co-
persone che abbiamo tutti coloro che hanno re annoverati più di 200 noscere i loro folklori, i
conosciuto, a quelle che speso tempo e dedicato cori (alcuni dei quali loro costumi, hanno
ci hanno lasciato, si lavoro per portare a- presenti anche in più proposto prime assolu-
sorride al pensiero di vanti questa grande ma- edizioni) provenienti da te, innovative spazializ-
quell'anno così bello e nifestazione per il bene 35 nazioni diverse è già zazioni canore sempre
ci si rattrista nel ricor- di Fano, della coralità e di per sé un traguardo, al passo con
dare un anno meno dell'arte”. È con queste ma leggere poi tra i l’evoluzione che anche
felice. Questo accade parole che il Direttore protagonisti i nomi di questo settore musicale
anche per le manifesta- artistico della manife- importanti corali e di ha conosciuto e conti-
zioni e i quarant'anni stazione, il M° Lorenzo prestigiosi direttori è nua a sperimentare:
dell'Incontro Internaziona- Donati, vuole ricordare qualcosa di ancor più tutto questo ha concor-
le Polifonico ‘Città di e celebrare l’importante grande. Il quarantenna- so a disegnare Fano
Fano’ sono un'occasio- compleanno che il Fe- le appuntamento poli- quale spaccato di un
ne da non perdere per stival fanese festeggia fonico è la storia di mondo musicale tanto
riflettere su come è quest’anno. Certamente molteplici incontri, in- qualificato e qualifican-
cambiata la cultura e la un traguardo importan- contri di voci, culture, te che ci si augura abbia
storia a Fano, in Italia e te per una manifesta- tradizioni, scuole inter- lasciato qualche prolifi-
nel mondo. Chi ha ini- zione di questo tipo pretative, gusti, mode, co seme. E così non si
ziato l'Incontro lavorava visto il genere musicale in una sola parola è la poteva non festeggiare
probabilmente solo per che da così tanti anni storia di quasi mezzo questo longevo traguar-
lettera, qualche rara propone, genere che, in secolo di cultura musi- do: a tal proposito il
telefonata, gli aiuti mi- questi ultimi decenni, cale. Nel 1994 l’allora Festival di quest’anno si
nisteriali (che allora c'e- ha conosciuto una viva- Direttore artistico, M° arricchisce di ulteriori
rano), tanto volontaria- ce ripresa d’interesse Giovanni Acciai, scri- appuntamenti concerti-
to e passione. La pas- anche da parte di un veva: “Se è vero – co- stici rispetto alla classi-
sione e il volontariato pubblico non necessa- me è vero – che il pro- ca quattro giorni. Per
sono rimasti intatti, ma riamente troppo intro- blema della sopravvi- un’intera settimana, da
i mezzi di comunicazio- dotto. Quarant’anni di venza di una società sabato 7 a domenica 15
ne, il tipo di musica, Incontro Internazionale consiste nell’assicurare settembre, le note della
forse anche il tipo di Polifonico hanno lasciato la trasmissione delle polifonia riecheggeran-
voce, sono cambiati indubbiamente un se- conoscenze, dei valori, no in suggestivi e stori-
moltissimo in questi gno importante nella dei simboli che essa ci luoghi cittadini. La
anni. Da Fano sono storia e nella cultura ritiene essenziali, non sede emblema della ma-
passati tutti i più grandi della città: di alto livello v’è dubbio che in questi nifestazione resta la
direttori di coro d'Eu- artistico e qualitativo, anni l’Incontro abbia sa- Basilica di San Paternia-
ropa e del mondo, gra- questo ininterrotto ap- puto dimostrare come no, ma sono previsti
zie ad un lavoro orga- puntamento ha contri- il canto corale non sol- concerti anche nelle
nizzativo efficace e cor- buito ad elevare Fano, tanto sia un’arte, ma sia chiese di San Pietro in
retto, grazie all'aiuto nel panorama delle Ras- soprattutto strumento Valle (sabato 7 e lunedì
costante del Comune e segne polifoniche di importantissimo nel 9), del Suffragio
delle realtà cittadine, rinomata fama, come processo formativo (domenica 8 e sabato
I l C a n ta r B e n e Pa g in a 29
I L C O RO L A C O RO L L A FA S C I A E M E DAG L I A
D’ARGENTO AL CONCORSO NAZIONALE DI
Q UA R T I A N O ( L O D I )
Sabato e domenica temente dai 6 ai 10 an- Felicetti Alessia, Ferri
scorsi, 18 e 19 maggio, ni) e considerando che Lorena, Fini Jennifer,
la sezione Voci Bianche il Coro (rinnovatosi lo Gaspari Francesca, Lu-
del Coro “La Corolla” scorso anno nella sezio- cidi Daniele, Lucidi Fa-
diretto da Mario Giorgi ne Voci Bianche) parte- bio, Marcozzi Anna,
ha partecipato a Quar- cipava per la prima vol- Morresi Matilde, Mor-
tiano (Lodi) alla XXXI ta ad un concorso cora- resi Martina, Morresi
edizione del prestigioso le. Questo traguardo Sofia, Novelli Filippo,
concorso nazionale co- rappresenta una tappa Parissi Elisa, Pescatore
rale “Franchino Gaffu- importante per il coro Aurora. Dallo scorso
rio”. Alla competizione che lo scorso 25 aprile anno si è formato il
hanno partecipato 26 si era già esibito a Fa- gruppo vocale giovani-
gruppi provenienti da briano, invitato dal co- le, evoluzione del coro
tutta Italia. La giuria, ro di voci bianche di voci bianche, che can-
presieduta da Giovanni quella città ("Verdi no- terà in ottobre ad Aqui-
Acciai e formata da altri te"), alla rassegna leia in gemellaggio con
prestigiosi esponenti "Come d'in... canto" e il coro giovanile
del mondo corale e mu- alla quale ha partecipa- "Poliphonia" e parteci-
sicale italiano (Enrico to con altri due cori perà l'8-9-10 novembre
Miaroma, Gianmartino dalla Regione Marche. alla rassegna corale na-
Durighello, Pierluigi Il risultato di Lodi, la- zionale Feniarco di Sa-
Comparin, Santa Tom- scia ben sperare per il lerno. Quest'ultima
masello) ha assegnato al futuro del prestigioso compagine è formata
Coro ascolano il pun- coro ascolano. Ecco i da 7 elementi tutti
teggio di 83,52/100,00 nominativi dei cantori compresi fra i 16 e i 27
con diploma fascia ar- che hanno partecipato anni (Federica Ciotti,
gento e medaglia d'ar- alla competizione: Ca- Irene Coccia, Chiara
gento che rappresenta nala Gemma, Corradet- Fini, Caterina Monardi,
un lusinghiero risultato ti Tommaso, Cucciolet- Jessica Bonvetti, Laura
per il gruppo vista an- ta Chiara, D’Angelo Paolini, Giorgia Catali-
che la sua bassa età me- Ilaria, De Angelis Fran- ni).
dia (bambini prevalen- cesca, De Luca Nicole,
I L C O RO L A C O R DATA A L L A R A S S E G N A
C O R I PO P O L A R I E D E L L A M O N TAG N A
D I R E C OA RO T E R M E ( V I C E N Z A )
Sabato 31 agosto alle coro Brianza di Missa- così nel migliore dei
ore 21.00, presso la glia (LC), altra forma- modi l’attività 2013-14,
Chiesa Parrocchiale di zione di livello che fe- dopo l’intenso lavoro
Recoaro Terme, il coro steggia quest’anno i della scorsa stagione
La Cordata di Montalto suoi 45 anni di attività. che ha visto il coro
Marche parteciperà alla Il coro montaltese protagonista in ben 5
Rassegna di Cori Popo- presenterà un program- trasferte, distinguendosi
lari e della Montagna, ma vario di canti tradi- in termini di qualità
organizzata dal coro zionali del repertorio esecutiva al cospetto
Aqua Ciara, una fra le della SAT, due canti di del meglio della coralità
migliori formazioni co- ispirazione popolare del popolare.
rali del Veneto, fedele compositore Camillo
Il coro La Cordata di Montalto M.
interprete del reperto- Moser e personali ar-
rio dei canti di ispira- monizzazioni del pro-
zione popolare del noto prio maestro Patrizio Il M° Patrizio Paci
compositore Bepi De Paci di canti marchigia-
Marzi. Ospite anche il ni ed abruzzesi. Inizia
POLIPHONICA
D O N F E R NA N D O M O R R E S I
Corale Cantando
Macerata
La 3ª edizione del Con- ti, Roberta Paraninfo di Fermo con inizio alle
corso Corale Nazionale e Dario Tabbia. La com- ore 14,00 del 20 otto-
"Città di Fermo", orga- petizione si svolgerà c/ bre 2013.
nizzato dall'Ass. Musica o l'Auditorium S. Martino
Il M° Marco Berrini
Poetica di Fermo, con
il patrocinio/premio
della Feniarco e dell'Ar-
com, si arricchisce per
questa edizione dei cori
a voci pari. Dalle do-
mande pervenute si
nota, inoltre, una quali-
tà alta rispetto alle edi-
zioni precedenti, con
formazioni corali che
già hanno ottenuto ri-
sultati lusinghieri in
analoghe competizioni
nazionali ed internazio-
nali. Figurano nella giu-
ria personaggi co-
me Marco Berrini, Aldo
Cicconofri, Lorenzo Dona-
Cori Partecipanti:
Coro Polifonico “S. Antonio Abate” - Cordenons (PN) Dir. Monica Malachin
Ins. Vocale “Orophonia”- Badia Prataglia - Poppi (AR) - Dir. Patrizio Paoli
C ONCORS I
MARCHE
Fermo, 20 ottobre 2013
3° Concorso corale nazionale “Città di Fermo”
Iscrizioni entro: 15 giugno 2013
www.musicapoetica.it – info@musicapoetica.it
PIEMONTE
Stresa, 26 ottobre 2013
5° Concorso polifonico nazionale del Lago Maggiore
Iscrizioni entro: 15 settembre 2013
info@associazionecoripiemontesi.com
BASILICATA
Matera, 16-17 novembre 2013
3° Concorso corale internazionale “Antonio Guanti”
Iscrizioni entro: 30 giugno 2013
www.antonioguanti.org – mail@polifonicamaterana.it
VALLE D’AOSTA
1° Concorso internazionale di composizione “Parisi Pettena”
Iscrizioni entro: 31 agosto 2013
www.arcova.org - info@arcova.org
I l C a n ta r B e n e Pa g in a 37
C O N C O R S O E F E S T I VA L C O R A L E
NAZIONALE VOCI BIANCHE
“IN...CANTO PICENO”
ASCOLI PICENO
DI MARIO GIORGI
Membri di giuria: Nicola Conci, Mauro Zuccante, Mario Giorgi, Aldo Cicconofri,
Roberta Paraninfo.
Requiem op.9
Soli Coro ed
Orchestra
Coro Ars Vocalis
Roseto degli Abruzzi
Coro Histonium
Vasto
“Quando un popolo canta, Giovane Orchestra
c'è da sperare ancora d’Abruzzo
e sarà perfino inutile
disperare quando domenica 24 novembre
non si udranno più canti.” 2013
ore 21.00
Domenica 22 dicembre 2013
MUSICANDO IL NATALE
Info: carmineleonzi@gmail.com
Pa g in a 40 V o l um e 1 , N um e r o 1
D A L L E A LT R E R E G I O N I
Concerto
Coro della SAT Trento Teatro Carlo Felice Genova
Direttore M° Mauro Pedrotti Lunedi 14 ottobre 2013 ore 21.00
A PIÙ VOCI
LA RIVISTA DEI CORI
D EL L A LO M BA R D I A
http://www.apiuvoci.com/A_piu_Voci/Homepage.html
Pa g in a 42 N um e r o 2
C O N V E N Z I O N E C O R I A S S O C I AT I
M R S T U D I O P E DA S O
Info:
e-mail: mrstudio@mrstudio.it
segreteria telefonica / fax : 0734 933039
Ogni coro potrà pubblicare la propria attività sul sito dell'A.R.Co.M., dopo che
avrà realizzato il censimento proposto dalla Fe.n.i.a.r.co.(vedi sotto progetto
"Solo coralità"). Da ottobre 2011 il sito web dell’A.R.CO.M. è costruito nella
hosting della Fe.n.i.a.r.co., favorendo un collegamento di informazioni e un'uni-
formità procedurale alle quali ogni singola società corale può contribuire diret-
tamente. Come? Con le proprie credenziali di accesso a questo sito o al collega-
to www.feniarco.it, credenziali rilasciate dalla stessa federazione a tutti i cori
"censiti" che hanno compilato la modulistica relativa al progetto Feniar-
co "Non solo coralità". Per saperne di più su tale progetto, si consulti l'appo-
sita sezione nel sito www.feniarco.it alla voce Progetti e si richieda alla Federazio-
ne la documentazione relativa. Affrettatevi dunque ad ottenere le credenziali
per poter rendere visibili tramite questo canale privilegiato le vostre iniziative .
A .R .C o.M . L’ A.R.Co.M. nasce con lo scopo di far crescere vocalmente e musicalmente i cori marchigia-
A s s . Re g . C or i
ni, fornendo loro anche utili informazioni sull’organizzazione e sulla corretta amministrazione
Marchigiani
della vita corale, attraverso corsi di formazione, convegni, concerti e laboratori corali.
P r es i d en za :
v i a V as co d e G am a 1 34
6201 2 Ci v i t a n o v a Ma r ch e
Il Cantar Bene nasce per coadiuvare il lavoro dell’Associazione, come strumento di crescita
e di informazione a cadenza trimestrale.
S egr et er i a :
V i a G a li leo G a li lei 5
63025 Mo n t egi o r gi o L’ Associazione conta ben 92 cori iscritti, provenienti dalle 5 provincie marchigiane
Consiglieri:
Fabiano Pippa
Roberto Buondi
Michele Bocchini Regione Marche
Michela Barocci Il M° Luigi Gnocchini
Enzo Cicchiello
Claudio Laconi Sfogliando questo secondo numero de “Il cantar bene”, ci si rende immediata-
Alessandro Buffone mente conto di quanta energia, forza, vitalità ruotano intorno al mondo della
Giuseppe Tomassini
Fabio Rafanelli musica corale. Concerti con orchestra, rassegne internazionali, concorsi nazio-
nali per cori di adulti e di bambini sono ormai diventati un punto fermo e un
Sindaci Revisori:
fiore all’occhiello delle iniziative culturali dell’intera regione. Ma ancor di più ci
Aldo Coccetti si rende conto di quanto le Marche siano ricche di professionisti che hanno
Nicoletta Sabatini
Vittoriano Gabrielli scelto di mettere a disposizione della coralità le loro sensibilità e competenze.
La musica corale è spesso sinonimo di musica amatoriale, nel senso che viene
eseguita da chi ama la musica e sono i nostri maestri che, oltre alle conoscenze,
Il Cantar Bene sanno trasmettere ai cantori quell’amore indispensabile per trasformare semplici
Direttore Responsabile segni in bianco e nero in vibrazioni ed emozioni. Sono grato alla commissione
Patrizio Paci artistica dell’Arcom che ha fortemente voluto dar vita a questo giornale e a tutti
tel. 349 - 8346640
pianof@libero.it coloro che stanno contribuendo per la sua crescita.
L A B AC H E C A D E L L E P A RT I T U R E
WWW.CORIMARCHE.IT IL PORTALE DEL CANTO POPOLARE
HTTP://LABACHECADELLEPARTITURE.BLOGSPOT.IT/
SEARCH/LABEL/CANTI%20POPOLARI%20MARCHIGIANI