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“Se durante la variazione di forma in un punto del solido la dilatazione supera i limiti di
tolleranza della coesione del materiale, nel punto si stabilisce una soluzione di continuità
che si proroga, di mano in mano, per apparire in superficie sotto forma di fessurazione”
trazione
Qualitativamente le parti a diretto contatto con
l’attuatore
Rotturarisentono
per della rigidezza del medesimo
gradualmente in relazione alla prossimità
compressione del
dell’interfaccia. Il rapporto solido
tra le rigidezze dei due
prismatico
materiali condiziona elementare
la dilatazione
SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI
FORMA PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di compressione
• La sollecitazione di compressione
comporta, superato il limite di resistenza
del materiale, la rottura per
“schiacciamento”;
• si consideri ora un elemento di forma
cubica (composto da un materiale
omogeneo ed isotropo) caricato da una
sollecitazione di compressione lungo
l’asse “y” applicata attraverso due
piastre molto rigide, con rigidezza
paragonabile a quella del cubetto, tali
da:
• poter considerare il carico
uniformemente distribuito;
– generare un attrito sulle facce del
cubo a contatto che ne
impediscano o limitino la
deformazione trasversale;
• La rigidezza degli attuatori non influenza
la dilatazione trasversale del blocco:
rottura prismatica
• Rottura tipica delle colonne e/o pilastri
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Le fessurazioni verticali per
compressione possono portare al
collasso improvviso di tipo fragile
SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI FORMA
PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di compressione
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SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI
FORMA PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di compressione
• Tutti e tre i tipi di rottura visti si verificano nella pratica negli elementi
strutturali “tozzi ”;
• nei muri snelli i tre tipi di rottura considerati possono ritrovarsi in
prossimità degli spigoli oppure in una zona intermedia;
• in questo secondo caso le fratture si presenteranno con il loro
classico andamento solo sui piani trasversali e verticali cioè nello
spessore dei muri;
• la ragione per cui si hanno questi tipi di localizzazioni è dovuta
all’impedimento alla libera dilatazione che, nei muri snelli, le masse
laterali esercitano su quelle intermedie.
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ROTTURA PER COMPRESSIONE DI UNA MURATURA :
alcuni esempi
Schiacciamento
• Le fessurazioni sono
pressoché parallele e
dirette come il carico.
• Naturalmente, si
manifestano nella regione
più bassa del muro.
SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI
FORMA PRISMATICA
• in genere i solidi murari sono elementi tozzi per cui non si verificano fenomeni di
instabilità e le sollecitazioni non sono altro che la somma algebrica delle singole
sollecitazioni provocate dalla compressione e dalla flessione prese singolarmente;
• per la sicurezza delle strutture murarie è necessario che la risultante dei carichi cada
all’interno del nocciolo centrale d’inerzia di tutte le sezioni trasversali per avere tutte
le fibre compresse, data la scarsa capacità delle murature di resistere a trazione;
2 EJ
P crit min
l o2
in cui:
– Pcrit è il carico critico;
– Jmin è il momento d’inerzia minimo della
sezione;
– lo è la luce libera d’inflessione che
dipende dal tipo di vincolo alle estremità
del solido. 27
SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI
FORMA PRISMATICA
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Pressoflessione
• Cattivo collegamento
trasversale della
muratura, scarsa
presenza di diatoni
• Danneggiamento
della sezione per
alveolizzazione
localizzata dei blocchi
o erosione dei giunti
asimmetrica.
• Rigonfiamento
paramenti;
• Sezionamento in più
tronchi verticali
Influenza della rigidezza della muratura nella ripartizione dei
carichi
LA VERTICALIZZAZIONE DELLA FESSURA ,
CON UN PANNELLO DI GEOMETRIA CON H
CIRCA UGUALE A B, NEL CASO DI
CONTEMPORANEA PRESENZA DI SFORZO
NORMALE E TAGLIO DIPENDE DALLA
SOLLECITAZIONE PREVALENTE
E’ la condizione di cedimento
terminale • Si cerca ancora la condizione per cui si realizza
l’uguaglianza tra la smax e t max;
• i risultati ottenuti dalla condizione di
uguaglianza mostrano che per avere smax = t
max si deve avere l = 1/2 h;
• se l >1/2 h prevalgono le tensioni normali e la
rottura inizierà dal lembo maggiormente teso, si
inclinerà verso i 45° in corrispondenza dell’asse
neutro per poi continuare verso le fibre
compresse in verticale;
• se l <1/2 h prevalgono le tensioni tangenziali e
le fratture assumeranno la configurazione
indicata in figura.
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CEDIMENTI FONDAZIONALI
L3
L2
L1
SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI FORMA
PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di flessione e taglio
• Si cerca, anche in questo caso, la
condizione per cui si realizza
l’uguaglianza tra la smax e t max;
Condizione assimilabile a tratto di muro • i risultati ottenuti dalla condizione di
interno alla cortina muraria uguaglianza mostrano che per avere
smax = t max si deve avere l = 3/2 h;
• se l >3/2 h prevalgono le tensioni
normali e la rottura inizierà dal lembo
maggiormente teso, si inclinerà verso i
45° in corrispondenza dell’asse neutro
per poi continuare verso le fibre
compresse in verticale;
• innescata la rottura le sezioni d’incastro
sono sempre meno capaci di resistere e
la trave si comporterà come
semplicemente appoggiata;
• se l <3/2 h prevalgono le tensioni
tangenziali e le fratture assumeranno la
configurazione indicata in figura.
• E’ la condizione di architrave
danneggiato
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SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI FORMA
PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di flessione e taglio
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LA PREVALENZA DEL DANNO PER TAGLIO O FLESSIONE E’ FUNZIONE DEL
RAPPORTO TRA SVILUPPO DEL CEDIMENTO E DIMENSIONE DEL PANNELLO
INTERESSATO
Effetti di un cedimento
terminale del pannello
murario per carenza del
sistema fondale
SOLLECITAZIONI SEMPLICI E COMPOSTE NELLE STRUTTURE DI FORMA
PRISMATICA
Andamento delle superfici di rottura
Sollecitazione di flessione, taglio e torsione
Metodo di proporzionamento
geometrico di Leonardo da Vinci (1) e
regola di Deran che consentiva di
dimensionare l piedritto in relazione alla
luce dell’arco (2)
1 2
Leonardo da Vinci metodo di dimensionamento geometrico e studi sulla stabilità
degli archi.
METODI BASATI SULLA MECCANICA DEI
CORPI RIGIDI, CATENE CINEMATICHE CON
ARCO IN CONDIZIONI LIMITE, COLLASSO
Rottura per flessione della parte centrale dell’arco (1) e rottura per scivolamento della
parte centrale dell’arco (2).
La manifestazione di queste due modalità di collasso è possibile solo nel caso di
rotazione dei piedritti
De La Hire e
Belidor (2),
Mascheroni e
Coulomb (1)
1 2
Meccanismi di collasso degli archi .
Frezier
Dominio ammissibile per la sicurezza di un
arco a conci. J. Heyman
Curva delle Pressioni
Risultante esterna:
H
Cedimento del piedritto di sinistra con definizione di sistema di fessurazione con ramo
primario (1) e secondario (2) di tipo flessionale
DILATAZIONI TERMICHE
Danneggiamento di una volta a
crociera
gola
cigli
Tendenza
abbassamenti
verticali di
maggiore
intensità
Area di
maggiore
presenza
di
cedimenti
Opere interne seminterrato oggetto di autorizzazione.
Strumentazione utilizzata
Effetti delle due scosse di terremoto del 2012
….STRUTTURE IN LEGNO
Valutazione con la tecnica della
classificazione a vista del legname in opera
PALAZZO CONTARINI DEL BOVOLO – VENEZIA
ANALISI A VISTA
DEL LEGNAME IN OPERA
c
Profili resistografici, legno sano (a), di trave con
degrado diffuso (b) e in trave con fessure da ritiro
( c ). Kappel et altri 1993
LE ROTTURE DI TIPO FRAGILE,
INTERROMPONO LA FIBRA
LONGITUDINALE, COMPORTANDO
RIDUZIONI DI PORTANZA E
POSSONO PRELUDERE AL
COLLASSO DELLA STRUTTURA
PIANO DI
FLESSIONE
FESSURA DA
RITIRO
ININFLUENTE
FESSURA DA
RITIRO
PENALIZZANTE
DISSESTI NEI SOLAI ED EFFETTI NEGLI ELEMENTI TECNOLOGICI
PORTATI
LESIONI E
DEFORMAZIONI PER I
CEDIMENTI DELLE
STRUTTURE
PORTANTI IN LEGNO
DANNO
NELLE
PARETI
DIVISORIE
ECCESSO DI CARICO
SULLA MUARTURA CON
ROTTTURA A TAGLIO
DEFORMAZIONE DELLA STESSA
DELLGLI ELEMENTI
INFLESSI
B
SEZIONE A-B
u/3 A
u
LA DEFORMAZIONE
DELLA TRAVE
COMPORTA UNA
ROTAZIONE
ALL’APPOGGIO CON UN
CONSEGUENTE PER CONDIZIONARE
INCREMENTO DELLE QUESTO PROBLEMA
TENSIONI SUL BORDO E’ UTILE INSERIREUN
DELLA MURATURA ELEMENTO RIGIDO DI
RIPARTIZIONE
Zeppa di livellazione appoggio sulla muratura
Rema di bordo lignea per appoggio del solaio