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I balconi che si affacciano sul cortile interno dal quarto piano sono sempre stati invitanti per le

persone come te.


Ti creano pensieri di libertà spicciola, vero? Sono dannatamente affascinanti, i balconi del quarto
piano, per le persone come te.

Ma come sono le persone come te?


Le persone come te, dai sí, quelle che amano tutto quel sangue, le grandi scenate, le piccole
Traviate, lo vedi il vecchio taglio del cristallo del posacenere sulla coscia? Bei venti centimetri di
sorriso. Proprio un accessorio per le persone come te.
-Ma come sono le persone come me, dai-
Le persone come te sono le persone che trovano un odore piacevole nell’esaurimento nervoso, lo
senti? Dai, lo senti benissimo, lo hai proprio lí, incastrato tra quelle narici stupide.
In questo momento il tuo esaurimento ha l’odore di una moquette sporca del sangue di qualcun altro
che tu continui a fissare da un’ora senza riuscire a muoverti, di una stanza di ostello al quarto piano
con un enorme balcone in cui la doccia è un posto freddo e distaccato che sembra essere messa lí
per caso, ha l’odore di un posto nel tuo cervello dove ogni pensiero ti sta mangiando da giorni (lo
vedi come ti asciuga l’ansia? hai proprio quella faccia, quella di quelle persone lí), in cui tutte le
ante sono aperte e fanno vedere il vuoto degli armadi, il vuoto che hai creato tu, mica io, lo hai fatto
tu, lo fanno, le persone come te. Siete le regine del vuoto. È il vostro regno, il mio regno per un po’
di vuoto, per dio! Infatti in questa stanza per persone disperate ti hanno fatto già trovare tutto
aperto. Per te, proprio per te.
Il tuo esaurimento ha l’odore del mascara colato e del sangue rappreso, dei pensieri ossessivi che
diventano urla dentro al phon acceso cosí magari ti sentono di meno e pensano che no, la bella
ragazza con il vestitino giallo non può essere una persona come quelle. E invece, tesoro, sei proprio
tu. Proprio una persona come quelle.
Le persone come te si fermano tremando o camminano in cerchio come le tigri nelle gabbie e
cercando il modo di non farsi male, di fermare le voci, di trovare una via di uscita. Ma sai cosa
trovano, le persone come te? Uscite peggiori.
Le persone come te trovano uscite piene di mediocrità, violenza, stupide realizzazioni e pigrizia, le
persone come te quando escono trovano solo una prossima stanza, uguale identica a quella prima
solo con una carta da parati diversa, ma hei, le vedi? le mura sono le stesse e anche i mobili e anche
gli armadi vuoti. Le persone come te non smettono mai di uscire verso il peggio.
Perchè amore mio, le persone come te avevano un corridoio preferenziale per uscire.
Ma sai che noia percorrere quella navata? Le persone come te vogliono fare rumore.
Un enorme rumore.

Le persone come te ad un certo punto si stancano.


Non sanno quanto sia mediocre e lacerante tutto questo scapitare per le puttanate.
E arriva anche per loro il momento della stanchezza.

Le persone come te di solito smettono di vederlo, il loro modo di fare.


Ma alcune, tra di voi, capiscono che forse c’è qualcosa. L’uscita era sempre lí, ma mica verso il
basso. No, non serve neanche il balcone del quarto piano per uscire.
L’uscita non era la stanza attigua. Ma quella superiore.
Che fatica arrivare su, eh, amore mio?

Scegli, hai tre porte.


La uno che porta nella stanza accanto, la due che porta giù giù giù o la tre. Che ha una serratura
difficile da aprire.
Ma vedessi che bella vista che abbiamo da quassù, amore mio.

Guarda su.
Mi vedi?
Ecco, ora vieni a prenderti.
Che le persone come te non ti meritano proprio.

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