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PER UNA GRAM MATICA DE1 COSTRUTTI NOM INALI

1 Con la generica indicazione (li stile nominale si designa comunemente


una congerie di procedimenti sintattici dilusi,nella lingua italiana contem-
poranea, con esiti in spparenza divergenti; stilisticamente Hlevanti ai-6ni
della caratterizzazione (1icerti.tipidiprosa,essiappaiono,d'altra parte,come
aspetti di,un uso linguistico istituzionalizzato,in talune sue manifestazioni,
al punto da poter essere considerato normale.
L'abbondante, ed eterogeneo, materiale clae si offre allo studioso sem-
brerebbe, a tutta prima, garantire una relativa facilità di approcdo all'og-
getto della ricerca: in realtà,quest'ùggetto contrappone subito all'immedia-
tezza con cuilo si percepisce un'ambiguità costituzionale,che basterebbe da
sola a spiegaze la diKcoltà di defnire in termini metodologicamente
es-
itti un m odulo linguistico e stilistico che sembra fatto apposta, nella
sua proteiforme natura, per dare adito alle approssim azioni e alle solu-
zioni di com odo.
Perfno la designazione di 44stile )>potrebbe rivelarsi pericolosa,se arri-
vasse ad olrire un alibi alla tentazione diriservarne lo studio ad analisi cli
realizzazioni stilistiche individuali, vanifcando la prospettiva di una gram-
matica del fatto in questione,co1 far ricorso a xrvalori stilisticih
> sfuggenti
e defnibilidi volta in volta. Incoraggia una simile tentazione la mancanza
divalidimodelliclassifcatori,resa particolarmente sensibile,in italiano,dalla
situazione di una grammatica ancorata a formule decrepite,da cui è ormai
consueto prescindere, quando si aspiri a un minimo di credibilità1.
M a le carenze o le improprietà diclassifcazionipreesistenti non autoriz-

1M anca, com'è noto, per l'italiano, un'


opera fondamentale di grnmmatica descrit-
tiva in grado diproporre schemiscientiEcamente attendibilie una terminolugia coerente
e corretta da1 kunto di vista delpanalisi linguistica,attraverso una revisione delle tx-
dizionali defnizloni delle categorie grammaticali e delle classi di parole.
m cE GARAVECS,I M ORTARA FRA NORMA E INVENZIONE: LO STILE NOA;INALE l15

zano mai, di per sl sole, a negare la possibilità di dare un ordinamento 2 L'unità sintattica cli base dello stile nominale si puö preliminarmente
all'oggetto cli un'indagine: piuttosto impongono che si mutino i fonda- defnire,co1 Benveniste,come quella frase in cui la funzione predicativa è
menti della ricerca e i modelli ordinatori. Ne1 nostro caso non interessa al data a una forma della classe morfologica dei nomi'. La predicazione
tsnto decidere se sia possibile o no incssellare in schemi datile varie zna- avrà dunque carattere 44atemporale,impersonale,non modale p,essendo aë-
nifestazionidello stile nominale, quanto riconoscere l'organizzazione in esse data a un termine 44ridotto al suo solo contenuto semantico / >2. In tale
latente e portarla alla luce. prospettiva la frase nominale si presenta con una sua individualità ben di-
stinta,come un'alternativa,o anche com e un termine cliopposizione,rispetto
1. Le operazioninecessarie a questo Iine vanno compiute,ovviamente,sul alla frase verbale a cuipuö in certi casi equivalere slzl piano funzionale.
piano della sintassi,che cipermette cliosservare Tgrammaticalmente 'ifeno-
meni e di descriverne la struttura. 1. lmpostata cosl la questione, non si vede com e possa essere accettata
Presi ne1 loro complejso, questi sembrano disporsi in serie diverse senza riserve l'etichetta di 4frase ellittica h
> con cui,in sede di grammatica
dicostrutti che hanno almeno due elementi in comune: norm ativa, si è soliti catalogare in blocco il fenom eno3. 11 concetto di
a)il 44centroh
> (head) dell'enunciato è un sostantivo; ellissi, discutibile per varie ragioni, non ultima delle quali la diversità dei
b) questo enunciato sipresenta,in qualche modo,brachilogico o,in signl caticlae sono stati attribuiti alvocabolo,è inapplicabile come categoria
casi ben precisi, ellittico. comune alla generalità delle frasi nominali. L'ellissi, come rappresentante
zero,dovrebbe essere limitata, a rigore,a quei segni sottintesi che fgurano
In prim a approssimazione 'possiamo distinguere: enunciati che conten-
gonoisegmentiminimidellafrase,cioèun soggettoeun predicato (entrambi
o uno solo diessi)ed enunciatiche rappresentano espansionidivatia na- 1E. Benveniste, La pbrase nominale, 44Bulletin de la Socidté de linguisdque de
tura, identifcabili coi complementi della grammatica tradizionale. Parish>,XLVI, 1950,pp. 19-36. Sulla frase noml 'nale In greco,cli ct
zi si occupa il Bem
veniste, distinguendola dalla frase con il verbo essere, esiste una nutrita bibliografa
Poichl i primi si confkurano sintatticamente secondo le junzioni rico- (comprendente anche st'
ucli sullo stesso fenomeno in latino e nelle altre lingue indoeu-
nosciute come essenziali al costituirsi di una frase, la loro conformazione ropee),per la quale rimando a F.Pasini,La jrase nominale in greco,44Quaderni del-
formerà le basi diuno schema classifcatorio a cuiil criterio funzionale do- l'
istimto di glottologia/>, VIII, 1964-65, Bologna 1965, pp. 163-173. Per i problemi
vrebbe garantire una sulciente generalità diapplicazione. struttttraliclne la frase nominale propone (grado zero tispetto alla copula e alverbo in
genere) si vedano Charles Bally, Copule z/ro et jaits connexes, B.S.
L. XXIIl, 1922,
pp,1-6;L.Hjelmslev,Le verbe et Ia Jlrre nominale,in Essais linguistiqueh T.C. L.C.
2. Partiremo molto semplicemente da una constatazione empirica:isintagmi, X1I, 1959, pp. 165-1919 E. Benveniste, Formes nouvelles de la composition nominde,
B.S.
L.LXI, 1, 1966,pp.82-95.
o le serie sintagmatiche, designati come frasi nominali sono tesi ricono- 2E.Benveniste,La pbrase nominale,cit.,p.27.
scibilie catalogabilida un fattore comune e costante: l'assenza de1 sintagma 3H o creduto opportuno non trascurare questo settore: trattandonsi di un uso vivo
verbale in funzione predicativa. Le diverse combinazioni in cui si presen- nellalingua italiana(e per (lipiù diantica e illustre tradizione almeno netle sue mani-
festazionipiù 4regolarih> e correnti)si penserebbe ditrovarlo descritto con una certa
tano gli elementi nominali costituiscono altrettante varianti, da suddivi- precisione, se non con una minuziosa casistica, nelle conmni grammatiche normative,
dersi in tipi base, più o meno fissi e grammaticalizzati, e in una va- che invece si limitano a registrarlo sommariamente tra le frasi ellittiche. Non diversa-
zietà di sottotipi implicanti relazioni multiple, a diversi livelli, co1 con- mente si comporta anche un recente manuf zle di tipo scolastico,che pure va segnalato
con soddisfazione per la correttezza con cuiutilizza le odierne teorie linguistiche e semio-
testo, il che rende particolarmente complessa e sfumata la loro posizio- logiche, in un tentativo (li svecchiamento degli schemi a cui è ancorato l'insegna-
ne. L'analisi, condotta sulle varianti, mirerà ad 44estrarre dall'anarchia mento della grammatica; Angelo M archese - Attilio Sartori, 11 segno il senso, M ' llano
apparente dei m essaggi un principio di classifcazione ed un centro attivo 1970. Sempre in tema tli grammatiche tradizionali, ne1 trattato cli J.Damourette -
di descrizione h>1. '
E.PichontDes mots t)la pensée.Essai de grammaire de la Iangve frgnçaise,voll.11 e
111,Parigl 1911-33,jj 729-790,sono elencad alcunitipidifrasinominali;ma la clas-
siécazione è per noi inutilipr
zabile,sia per i particolaricriteri che la ispirano,sia perché,
dalnostro punto clivista, risulterebbe largamente incompleta pe. r tm verso e sovrabbon-
dante per l'altro.Più utile la nota opera d1
'A.Lombard,Lesconstructions nominales dans
1L'espressione è di R. Barthes, nel vol. collettivo L'analisi del racconto, M ilano Iehançaismoderne,Uppsala eStoccolma 19.
30,slxllaquale sidovrà ritornare essmsnando
1966,p.8. i costrutti nominali da1 punto di vfsta stilistico.
274 BrcE GARAVELLI>IORTARA FRA NOEA;; E INVENZIONE: LO STILE NOATINALE 275

perö in un contesto precedente o successivo', mentre l'assenza del verbo, tm a delle formule con cui la gramm atica genetativa-trasformazionale sche-
nelle frasinominali,dà luogo ad espressionibrachilogiche (forme abbreviate m atizza la costituzione delle frasi.
dienunciatipiù estesi: p.es.,Un gran piacere, rivedertij o,più in gene- Partendo dall'equazione fondamentale F -> SN + SV 1, la struttura della
rale,a sottintesigrammaticali(due esempifraloro diversi; Le colline attorno frase nominale (FN) viene ad essere indicata dalla seguente formula:
con forticoloyidalverde ,Jgiallo ,J rosso -Furiosescampanellate,la donna FN ->SN + 0, dove O = SV. Se a SN sostituirem o l'indica 'zione di tutti
ad aprire, il rimbombo della cl
biusura) che ellissi propriamente non sono, i suoi possibili costituenti nelle loro diverse combinazioni, mentrè l'ele-
perchë, e qui ci soccorre unAespressione del Bally, <4si éercherebbe invano mento O resterà, naturalmente, invariato, renderemo evidente la struttura
nel contesto o nella situazione ciè che permette di supplire i segni deter- delle :4varianti>, allsnterno dello schema assunto com e primario.
minati e positivi che la gramm atica richiede, cioè un verbo e una sintassi
logica)>. 2..1. Le prospettive oierte dalla grammatica trasform azionale sono certa-
m ente allettanti29ma,ne1nostro caso,bisognerebbe almeno rivedere i punti
11. oltre che da un'assunzione approssimativa de1 signifcato del termine, di partenza. Consideriamo l'equazione fondamentale F -> SN + SV ; essa
la qualifca di ellittica è derivata alla frase nominale dalla generalizzazione propone come struttura base la proposizione costituita da un sintagma nomi-
di un criterio desumibile dalla sitltassi latina, ove la proposizione a strut- nale unito a un sintagma verbale ne1 rapporto clle l'analisi sintattica tradi-
tura nome-verbo, espansione dell'enunciato fondamentale costituito da un zionale stabilisce fra soggetto e predicato.Da questa formula,per mezzo di
solo sintagma verbale)è un 44tipo privilegiato h> dienunciato2. 11ruolo sin- sostituzioni ed espansioni, b'possibile ricavare l'
inclicazione di tutti g1i altri
tatticamente preminente delverbo latino ha dato origine all' erronea e tenace tipidifrasi della lingua.Ne è stata un esempio elementare l'equazione con
convinzione che ognienunciato autentico debba essere provvisto diun verbo cui abbiamo indicato la struttura base della frase nominale.M a, dal nostro
e che le frasi prive di esso risultino difettose o 44ellittiche />. Questo prin- punto di vista, il considerarla come una derivazione della frase contenente
cipio, convalidato da1 m odello formale nome + verbo, tipico delle propo- un verbo puö essere vincolante: puö far sorgere equivoci non dissimili da
sizioni della logica aristotelica e trapiantato come molti altri dalla gram - quello della discussa ellissi, non essendo in grado, nella sua schematicità,
m atica latina nella g'rammatica italiana con la consueta mescolanza divalori diindical-e la natura della 44omissioneh> de1 SV, e obbligandoci a intendere
grammaticali,logici e semantici, è diventato una specie (li passe-partout, o la frase nomitmle tutte le frasi nominali come sottotipi di un solo
una sbrigativa panacea, per l'ambiguità e la varietà dei costrutti nominali. modello generativo fondamentale; sarebbe una specie di ipoteca su una
ricerca clae sipropone invece diaccertare qualisiano e come vadano intesi,
2. M etodologicamente insostenibile e, sul piano pratico,privo diutilità ai nella loro natura e nelloro modo dicombinarsi,quegli elemetni che fanno
fnidi una descrizione e di una classifcazione delle frasinominali, il ricorso delle fràsi nominali un insieme di tipi sintattici a sé stante.L'esigenza defi-
a un'ellissiintesa in sensi tanto vaghi quanto inesatti si spiega, perö, come nitoria e classifkatoria, essenziale a questa prima parte de1 nostro studio,
constatazione di una condizione, per cosl dire, negativa e prim aria, che è '
poiquella da cui abbiamo preso le mosse; l'assenza cliun vezbo in funzione 'I
..

predicativa fra i segmenti m inimi della frase. Constatazione apparentemente 1SN signifca sintapma nominale; SV sintagma '
verbale. Per l'adozione (li questi
non molto diversa dalrisultato che si otterrebbe applicando- termini e di altri, qualt enunciato, frase ecc.: mi attengo alle corrispondenze stabilite
, per l'occasione, con i relativi termlrzi inglesi nell'edizione itallana cti Nogm Chomsky, Saggi linguistici,
vol.1-L' analisiIormale dellinguagqio,Torino 1969.
2Un'interessante applicazionede1<4meccanismiformaligenerativiauna sezione della
grammatica italianah> è tl saggio di A.Colombo: I determinanti in italiano: un esperi-
1Per l'ellissi e in genere per ilgrado zero in sintassi rimando alle precise distinzioni mento di grammatica generativa,in 44Lingua e sttleh>,IV,2,Bologna 1969,pp. 183-20. 3,
daibbr
( Charles Bally, Linguistica generde e linguistica francese, trad. ital-, Milano 1963 che riesce a dare u' n'orgnnlmzazione persuasiva p,una classe di morfeml classifcati in
. LGLF),pp.188-189. modo notoriamente arbitrario dalla grammatica tradizionale: articoli e aggettivi indica-
2Le frasi nomsnali de1 tipo beatus ille, nqn infrequenti,ma assaiinferiori dinu- tivi o pronominali.Sono da tener presenti inoltre le comunicazioni riguardantile teorie
mero alle frasi verbali, sono 4tipi non privileglatih> di enunciato trasformazionalinel volume: Società di linguistica italiana, La sintassi,Attide1 111 con-
sito
Ba ril'
1e9
spo
69sizione essenziale di R . H.Robins,M anuale di Iinguistic.aCfr.a questo propo-
generale, trad.ital., gresso internazionale cli studi,Roma, 1969, e specialmente le applicazioni ad argomenti
, pp.281-285. ' di sintassi italiana. .
Bzcs GARAVEI-LI M ORTARA FIIA NORMA E INVENZIONE: LO STILE NOMINALE 277

diverge radicalmente dai compitidelle grammatiche generative-ttasformazio- 1. Universalm ente ammesso per la sua larghissima applicabilità è il prin-
nali1 e ci indirizza piuttosto verso una considerazione + funzionaleiï degli cipio secondo ilquale ogniproposizione deve constare di due terminifonda-
elementi costitutivi delle frasi nominali. mentali: come aiermava Sapir1 <4deve esserci qualcosa di cui parlare e,
'
una volta scelto un soggetto didiscorso, qualcosa deve essere detto a pro-
posito di esso p.L'indicazione esplicita de1 soggetto serve a rendere auto-
3 Com e si diceva all'inizio, il problema preliminare, per noi,è quello di noma la frase rispetto alla situazione, rappresentata dalle circostanze in
dare una sistemazione convincente a un costrutto normalmente assunto come cui si svolge la comunicazione e da1 contesto. L'indipendenza dalla situa-
noto,ma in realtà relegato ne1campo delle approssim azioni2, di identifkarlo zione è ancora chiamata irl causa quando si vuole defnire il predicato in
nei suoi tratti caratteristici, di dargli, nella lingua italiana, quella cittadi- m odo linguisticamente valido e nello stesso tempo comprensivo delle acce-
nanza grammaticale che per ora g1i vediamo attribuita solo cliriflesso. Scar- zioni che, da un punto di vista logico,la designazione stessa sembrerebbe
tata la risposta elusiva di cbi defnisce la frase nominale soltanto in base a escludere2. Essa deve essere usata, secondo M artinet3, 44in zifezimento a
ciö che essa non è,su1 presupposto diun unico tipo di proposizione3 am- segmenti m onomonematici che, da soli, possono costituire una frase com -
missibile com e autentico e sintatticam ente legittimo, ci chiederemo se essa pleta fuori situazione e anche agli stessi segmenti quando sono accompa-
contenga i requisitinecessarie suKcientiper essere considerata non solo una gnatida v
'arie espansioni(complementi),ma indipendentemente da loroh
>.
variante, o una versione difettosa, o anche tma 44forma implicita hh4 della
frase verbale, ma un tipo di enunciato in cui siano riconoscibili i segm enti 2. TaD criteridi distinzione deisegmenti minimi della Irase consentono di
costitutivi della frase minima; arriveremo cosl a1 problema della 44norma-
. ordinare i costituenti degli enunciati secondo i rapporti sintattici essenziali,
litàh> sintattica, da cui sarà inevitabile il passaggio sul piano dello stile. cioè secondo lo schema funzionale soggetto-predicato, orientando la classif-
cazione suimodi di attualizzazione de1messaggio linguistico*.
Si ottengono cosl quattro raggruppamenti principali,corrispondenti alle
1Per questi v.la nota bibliograûca (
li A. Colombo, Studio cit., p. 187, g cui si alternative nelle qualipossono presentarsii due terminidella struttura base.
dggiungano: H.Krenn,K.Mii
a llner, Bibliograpbie zlr Translormationsgrammatik,Hei- Ciascuno dei quattro gruppi si su 'ddivide in sezioni, delimitate secondo le
elberg 19689G.C.Lepschy,Lagrammatica trasjormazionale.Nota introduttiva e biblîo- classi a cui appartengono i nuclei dei vari enunciati. La suddivisione in
grt
Li z/D,itz <4Smdie saggilinguisticiF h,4,1969,pp. 87-1149Id.,. z1.Survey of Structural
nguistics,Londra 19709M .Saltarelli,La grammatica generativa trasjormazionde,Fi- sezioni serve a ordinare il materiale in sottoinsiemi omogenei, anche se
rerlze 19709 e,naturnlmente,g1i studidi Chomsl ty compresinella raccolta Saggi Iinqui- risulta necessariamente grezza nella'sua esigenza semplifcatrice e nell'ado-
stici,cit.?vol.1,clae contiene un'ampia bibliografa, alle pp.377-387, in gran parte mfe-
rentesialproblemie aifinidella grammaticagenerativatrasformazionale.Rimando ancora zione di una terminologia di comodo 5.
ailavori dl Chomsky in traduzione italiana: voll. 11 e I11 deiSaggilinguistici,cit.(1a
grammatica gerterativa trasformazionale;Fflo.çt?#u deIIinguaggio: ricercbe teoricbe e stori-
câe)e Strutture dellasintassi,Bari1970.
d 2L' unico ordinamento attendibile delle l7N in italiano mi sembra, allo stato atmale
1Edward Sapir,IJ linguaggio,trad.ital., Torino 1969,p. 120.
elle ricerche,la classificazione di R . A.Hall jr.,La struttura dell'ital
iano,Romas1971,
pp.210-212,ove le FN,denominate 4dausole minorih >, sidistinguono in 44completabilih
> 2>:una questione di terminologia: il senso tradizionale de1 termine 44predicato h>
(suddivise in 44parziali/
>e 44ellitticlaeh
>)e in 44incompletabilip. include quello diasserzione,sicchë,a rigorcliloyica,esso non potrebbe applicarsia un
3Nel corso di questo studio il termine qLproposizioneh> è considerato equivalente ordine o a una domanda.Sulla questione basti rlmandare ad A .M artinet,fa consjderc-
a <tfrasep.Sulla jpestione siveda la breve e densa esposizione critica (
1iCarla Schick zione lunzionale del linguaggio,Bologna 1965,e in particolare alcap.Per fizit
z sintgssi
1
l1Iinguaggio,Tormo 1960,pp.28-32.lmportante ilcontributo (liR. Godel,Tbeorie de, funzionale,pp.65-98.
a pbrase, ne1 vol.La sintasst,cit., pp.13-39, incentrato sulla ricerca di una del
inizione a
<(strutturaleh> della frase; esso tocca pure i rapportitra FV e FN . 4Op. cit
Di note.vo
,p.
le95.eresse è la teoria generativa 44funzionale/>esposta da Simon C.DA
int
411Bally,trattando del44segno zerop (LGLF j252,p:.191-192), esamina i .118e. ne1vol.Coordingtion -1tsimplicationsfortbe theorj (?Jgenerd Iinguistics,Amsterdlm
renticasidicopule sottintese,che <4sollevano la questione delresistenza della jrasenomi- 1968,clae propone P.concetto dilunzione grqnnmatlcale (soggetto, predicato, oggetto,
naleF>.11Bally è convinto 44che questa non possa esistete cly nelle lingue che non cono- ecc.)come un 4primitivo irridudbile/
>a rapportifra qcategorieh
>come Nome e Verbo.
si
lcono la copula essere; in ogni altro caso, specialmente nellhndoeuropeo comune e nelle 5Sono ricorsa alla distinzione, precaria da1 punto di vista ttxorico, fra sostantivi e
ngue indoeuropee,la Tfrasenominale'è una forcm implicita dellafraseverbale (i1che aggettiviper'poter comprendere,tra i primi, sotto un'unica designazione, oltre ai nomi
non impedisce allafrase senza gopula diessere stilisticamente dilerente datpaltra)F
h. Ne1 le varie specie di pronomi e cli 4aggettivi sostantivatih>, mentre ho lasciata implicita
nostro lavoro cercheremo displegare <4grammaticalmenteh imotividiguesta ctilererlzaz' lkssegnazione diindeâniti,possessivi:dimostrativi e numerali all'
utza o all' altra delle due
perché tipi stilistici diversi risultano da costituenti grnmmadcali diversl o diversnmente classi,secondo ilvalore da attribuirsldivolta in volta ai termini.G1iinfiniti,per como-
associati. dità di analisi, compaiono distinti dai sostaniivi.
BIcE GARAVELLI M ORI'ARA FRA NORMA E INVENZIONE: LO STILE NOMINALE 279

Allo schem a tracciato si possono riportare i tipi pi' ?z comuni di frasi su1taglio della collina,scuricontro ilcielo rosso / Iuogo dipassione della
nominali dell'italiano contemporaneo,escluse due serie che hanno un posto tua terra)
> (Pavese,A' F',p.267)9 44Primo mese di scuola / periodo d. i
ben preciso nelle classifcazioni grnmmaticali correnti, e sono: orariprovvisorip (Corti,BS,p.20). '
1) i sintagmi nominali compresi, nelle grammatiche normative, fra b)in6nito (soggetto)+ sostantivo (predicato).Anche in questo caso
le interiezioni e le esclamazioni (p.es.: Silenzio! - Cke bellezzal- Zittil), ilpredicato precede il soggetto:
che il Bally, con termine già adottato dal Sechehaye, clziama monoremi, o
frasi a un solo m embro; ' Lunedl, giorno libero per Lanfranchi.Un piacere / sentirsi solo in casa,
perché l'insieme fam iliare continuato di intimità, volersi bene ...,era una cosa
11)le ftasi a cui spetta propriamente la qualifka di ellittiche,perchl
. che andava benissimo, poniamo, per trecento giorni all'anno; gli altri sessanta-
sono attualizzate da1 contesto ne1 quale è contenuto l'elemento in esse sot- cinque, mostruosa. (Corti, BS, p. 26)
tinteso.(Ta1isono,p.es.,lerisposte a domande: 44Clke lavoro è maique -
3. Tutto somm ato, a non far caso all'uxlculous la polizia si era com por-
sto? Un Iavoro massacvante).Escludiamo le espressionidiquesto tipo da1 tata con buon senso. L'esperienza, non c'è che dire. Tempo perso / mettersi
nos
d tro schema,perché non c'è ragione per distinguerle, se non i.n un'analisi a cercare un ago in un pagtiaio, quando si sa che è un ago senza cruna ...
i costituenti o in operazioni trasformazionali, da uno qualsiasi degli altri (Sciascia, ACS, pp. 39-40)
enunciati ellittici formati da termini che laanno funzione di complemento
rispetto al predicato sottinteso (p. es.: 44Come bai ottenuto questo? Con 11 sostantivo è accompagnato normalmente da un'espansione attributiva
un laporo massacrante p). o da un determinante1, indispensabile se il sostantivo è un deverbale.

2.1. -z Gltuppo A1 primo dei quattro gruppi principali appartengono c)infinito (soggetto)+ aggettivo (predicato).La posizione dei due
frasiin cuisono riconoscibili, ben distinti,un soggetto e un predicato nella sintagmiè quella indicataperiprecedentigruppia),b).
,
reciproca relazione di portatore del messaggio e di attualizzatore1. 4.Arduo / trasjormare se stesso in io dantesco,simbolico,quando ipropri
11 soggetto e il predicuto possono essere: problemi sono radicati a un'esperienza cosl individuale.com e la città-campagna.
v
(Pavese,31V,p.273)
a)sostantivi entrambi2: 5.Poi le si presentö il problem a de1 perm esso da chiedere, quali le com-
diS1.Gran bell'sorz/o biondo / il re '
Cuniberto, di sangue antico, gran fklio plicazioni ne1 caso di un rifuto.Pit
't pratico j andar via dinascosto,Iigurare
anta Rom ama Chiesa,battagliero ... (Corti, BS,p. 11) malata.(Pizzuto,SR,p. 80)
6.Poû si voltava invano ...Impossibile / essere veduto da lei.(Pizzuto,
In ta1 caso ilpredicato precede ilsoggetto. La posizione dei due termini SRB, p.46)
non è intercambiabile,perchl è demarcativa della funzione predicativa. In- 7.Beretta fa qualche passo avanti.Dijicile / parlare.Una soferenza che
vertendo l'ordine deitermini, infatti,il secondo membro acquisterebbe fun- ticorda quella amorosa. (Corti,BS, p. 96)
zione appositiva, come si osserva,p.es.,nei tipi seguenti: 44Cipresso e casa 8.H anrko pensato per tutto.l'anno.a qualche altro posto iragazzi ...,e ades-
so incollatisuigradini,sull'asfalto caldo della strada.No,inutile / star1l,non
puö succedere più niente (Corti,BS,p.297)
1G1i esempi, trattida scrittori contemporanei;sono uiilizzatiunicamente come cam-
pi
C oni di usi linguistici. Do qui l'elenco dei testl citati, con le relative abbreviazioni: d) sostantivo (soggetto)+ aggettivo (predicato):
esare Pavese,L4 luna e i/t zJô,Einaudi,Torino 196618 (abbr. Pavese,.LF);Id.,11 me- 9.11 professor Paolo Costa accoglieva da1prim o giorno di Scuola i ragazzi
s
Mtiere di vivere, 11 Saggiatore, Milano 19653 (Pavese,. MV' ); 1d., Racconti, voll. 1-11,
T ondadori,Milano 19702(Pavese,Rt zcc.);Leonardo Sciascia,./1 ciascuno il suo,EinaudL con un: 44Attenti a quello che vi dicoF/. E tutti per un momento attenti.
orino 1966 (Seiascia,w
(Pi 4C5'
); Antonio Pizzuto,Signorina Rosina, Lerici,Milano 1967 (Corti,BS,pp.2.
3-24)
zzuto,JR);1d.,Siriparano bambole,Lerici,Milano 1960 (Pizzuto,SRB);Maria Corti
11 ballo deisapienti,M ondadori, Milano 1966 (Corti,.
Buî). ,
2Nei sintagmi considerati sono messi in evidenza il 4centro p e spesso anclne le
espansioni semaaticamente più legate ad esso, com e g1i aggettivi in funzione attributiva 1Adotto la designazione cti 44determinanti-h
: per gli articoli e gli aggettivi prono-
e ideterminanti, senza t'
igorosi ctiteridi selezione. minali, rimandando ancora al saggio citato cliA.Colombo.
FRA NORMA E INVENZIONE: LO STILE NOAIINALE 281
28O BICE GARAVELLI MORTARA

10. Pofi sedeva al pianoforte ...a suonare, sempre in Ia maggiore, marce 18.Sulla scrivania un rotoletto di disegni de1 Eglio ...rimasti 11 perché 11.
jivedesse: i primiprogetti de1ragazzo.L'odore diammonio della carta da dise-
di bersaglieri.Silenziosa I la stanza #t
z pranzo. (Pizzuto,S'
R.B,pp. 18-19) no / a risuscitargli il Conte d.
i M ontecristo (Corti, BS, p.26)
11.Nulla da ridire circa le mamme: pallida e alta j quella ...;pacijca
grassa / Ia seconda (Pizzuto,A' RB,p.68) h)sostantivo + espansione avverbiale:
&ei tipi compresi in queste prime quattro suddiyisioni la predicazione 19.E ilre / via #j corsa,radioso,con una piccola schiera dove natural-
mente c'è 1ui Lanfranchi,verso Pavia.(Corti,BS,p.12)
P esserc integrata da una copula.
u? l .
20.Qualche crocchio siscioglie, in pochiminutiun gran sparpagliarsi,come
A questo gruppo associamo altri quattro tipi che hanno analogie strut- sifosse rotto ilfllo cliuna collana e tutte Ie perline / via in cento Jfrez/tl/ff
turali coi precedenti, ma per i quali la predicazione puö essere trasferita (Corti, BS, p. 297)
ad un sintagma verbale (i1 che li' potrebbe qualificare come tipi brachilo-
gicidi frasi verbali); e di fatto l'elemento predicativo, che è una forma In quest'ultima sezione possono rientrare tutte le frasi scomponibili in un
nominale del verbo o un avverbio, si puö trasporre nella forma fnita della gruppo nominale e in '
un avverbio che funziona da attualizzatore.(llnesso
coniugazione a cui appartiene in quanto participio o infinito, o a cui è eti- sintagma nominale + elemento aw erbiale o interiettivo attualizzatore è sem-
mologicamente legato in quanto locuzione avverbiale. pre fumionalmente equivalente al nesso predicativo SN + SV).
11 soggetto e ilpredicato sono cosl rappresentati:
21.Libertà tzjuscire dacasa,/ a09// Iibertà digr/tkrt
/rcfuoriI <).Seduto
e)sostantivo + participio presente: al m arm o nei balconi ...egli ,seguiva per ore Pandirivieni cittadino (Pizzuto,
12.Alle quattordiciuna sirena flagellava le orecclaie, dopo dichetuttilt'
olanti J'
R.B,p.41)
verso icasoni stile Novecento (Corti,BS,p.28) 22.Ri-presentare una cosa fatta ...prima che avvenga,per farla accadere ...,
1.
3. ...in fondo tra i due, all'estrem ità remota della scrivania, scarno nella non è profetarla? Ecco ! Ia poesia che è magia e rito...(Pavese,JIV',p.291)
s
/ua veste talare,monsù l'Abbé vigilava, muto come l' alunno,ePoF a rincontro 23.Già ilmattino seguenteecco / iprimidonidiuve fkhiformaggi.(Piz-
ajissante ilsuo eroedall'aria trasognata,da1profilo dinobile. (Pizzuto,SRB, zuto) J'R-B, p.28)
p.57)
f) sostantivo + participio passato: 2.2.- 11 GRUPPO - Vi si ascrivono le frasi in cui il centro dell'enunciato,
genezalmente accompagnato da varie espansioni,ha funzione predicativa; le
14....l'infermiera puntava l'ago in alto, ne usciva la stilla, a turno moglie sue modalità attualizzano un soggetto non rappresentato formalmente nel-
marito e idueFgli/ stesibocconinell'attesa (Pizzuto,SR,p.35) . l'enunciato,madesumibile da1contesto,fuoridell'ambito della frase (quello
15.Lido Lanfranchi è fermo, non, vede piazza Gerusalemme,benché sia si- che le grammaticlae normative chiam erebbero soggetto sottinteso in propo-
curo diesserciin mezzo:sparitiI inegozi,l'edicola,ilposteggio;sisente solo siizonico1 predicato nominale <4ellittico h
> della copula).
la solitudine di una piazza. (Corti,BS,p.11)
11 nucleo de1 sintagma nominale puù essere:
16. Finalmente è la una. DavantialLi ceo moltiAt ztfrf/ seltltiin macchina
a leggere il 44Corriere d'informazionep in attesa dei fgli. (Corti, BS, p. 180) a)un sostantivo,generalmente accompagnato da aggettivi(attributi)
o da espansioniriducibiliad analoga funzione attributiva (complementi di
g) sostantivo + inlinito introdotto dalla preposizione a1: qualità o proposizionirelative):
17. Non c'erano frammezzo che otto gradini, fatti su e giù a salti ogni mo- 24.11 giorno che tornai al casotto di G aminella, conoscevo già il vecchio
mento;furiose scampanellate,Ia donna / ad aprire,ilrimbombo della chiusura Valino.L'aveva ferm ato Nuto in piazza in mia preserlza e gli aveva claiesto se
(Pizzuto, SRB,p.67) .

di azione, cioè di una 44proposition nominale narrative/ >,che ha i caratteri della frase
d lSi tratta del tipo descritro da1 Rohlfs, Grammatica storica della lingua italigna e nominale perché l' infnito le permette di 44passare sotto silen'
zio le categorie de1 tempo,
ei suoi dialetti, vol. )T
11, trad. ital., Torino 1969, pp. 96-97: come 44infinito storico de1 modo e della personaF >.G1i inûniti meriterebbero un discorso a parte: come i par-
(narrativo)retto dalla preposizione ap.Secondo ilLombard, cltato in nota dal Rohlfs ticipi, essi partecipano di entrambe le classi morfologiche,de1 nome e de1 verbo,il che
a p.97,sitratterebbe (li un fenomeno stilistico-sintattico, strettamente collegato ai noml rende precaria qualsiasi demarcazione.
282 BICE GARAVELLI M ORTAM
283
mi conosceva. Un rta//zt
p secco e nero, con g1i occhi da talpa, che m i guardè
circospetto. (Pavese, LF, p. 30) b) astratti deverbali o in6niti preceduti da un determinante:
25,E al d. i 1à della vibratile curiosità in cuiera teso, il postino condivise 30.Pof si ramm entava dei compiti da fare. A quest'ora? Di qui un J'/tzalo
stupore e indignazione: un bzûvnuomo, di cuore, alla mano; uno cbe in farmacia disperato. La madre lo prendeva in braccio. (Pizzuto, S'
R.B, p. 14)
apriva credito a tutti e in campagna ... lasciava che i contadini facessero il co-
modo loro,(Sciascia,A'
CS,p.10) 31.La seggiola ... era accostata con mille precauzioni e occupata con im-
percettibil.
imovimentiin modo da trovarsiegli, concluse le m anovre,seduto ...di
b) uno o più aggettivicoordinati, con espansioni simili a quelle rile- faccia al nonno.Qui una piccola sosta, quasi trattenendo il respiro,lo sguardo
vate negli esempi precedenti: errante suivicinisco ali.(Pizzuto,S' RB,p.55)
26.La vede al fiumc mentre lei fa il bagno, e subito la concupisce <4 et 32.Qualche crocchio si scioglie,in pochi minuti un gran sparpagliarsi,come
e
am concupivith/. N obile e snella, capelli biondi lunghi sino ai piedi al,m eno si fosse rotto il flo di una collana e tutte le perline via in cento direzioni.
cos) assicura Paolo Diacono, e Ianguida. (Corti,BS,p. 12) , (Corti,.
B5'
) p.297)

La predicazione, nelle frasi di questo gruppo, puè essere integrata da c)in6niti o +nomi d'azioneh
> seguitida un sintagma che designa,
da un punto divista logico,il partecipante attivo dell'azione:
una copula.
33.44Scusiche ora è?)> ...
44Le otto meno dieci)
h
Z.J.- zIz GRurapo 11 terzo gruppo è costituito da frasiin cui ilsoggetto 4Grazie tante/
>.Sjrecciare j deIragazzo verso via Poliziano (Corti,.
B5',p.13)
e il predicato non sono indicati da sintagm i distinti', né l'uno consiste in 3
. 4.E gi
ù un rovescio di grandine ..., e qui un lam po; ... i vetri trem ava-
modalitè dell'altro 29 ma il sintagma nominale che è il nucleo dell'enunciato no,nuova raëca,singbiozzare / delllilluminazione a gas.(Pizzuto,SRB,64)
puö denotare alternativamente, secondo la prevalenza che si assegna a cia-
scuno deidue valori,verbale e sostantivale, 44uno stato di cose o un avve- I campioni 3.3. e 34. si distinguono dai precedenti per la loro struttura
nimento su cui si attira l'attenzione iï, cioè il predicato,oppure 44ciè di cui bimembre (i1 sintagma 44centroh> dellhenunciato e l'espansione in cui tra-
siparla ï$,cioè il soggetto. dizionalmente siriscontrerebbe il 44soggetto logicoh> dell'azione denotata).
di A questo gruppo si assegnano infatti astratti deverbali e infiniti, che Una trasformazione dell'enunciato secondo criteri logici istituirebbe formal-
sponiamo in senso progressivo rispetto al prevalere della 44idea verbale p: mente un norm ale rapporto predicato-soggetto, che potrebbe indurre ad asso-
ciarequestiultimicasialle proposizionia struttura binaria de1gruppo I g),
a) astratti deverbali (nomi d'azione) senza determinanti: (in seguito a una trasformazione di questo genere: 44e il ragazzo a sfrec-
27.Piacere dicamminare sulle creste. Là sono g1i alberelli, le accidentglità, i ciareF>,a sua volta trasformabile in: 44il ragazzo sfrecciah
>),se il nostro
trattiperenni delsuo orizzonte. (Pavese,M V)p.26.3) scopo fosse quello di analizzare le possibili trasposizioni dei segni' e ipas-
28.Si aggiungevano i privilegidei vecchi titolari, che da trent'anni avevano saggi intercategoriali dei costrutti che ciinteressano, o di ridurre i tipipiù
quelle taii ore libere... ln sala dei professori lunghe discussioni di tipo parla- o m eno complessi che stiam o esaminando a un numero ben defmito (li mo-
mentare,precedute neicorridoidaapprocciotipo transatlantico;.., (Corti,BS,p.21) delli generativi semplici.
29.qUn'idea. Dove si va?h>
qUna bella corsa per M ilano p
44Andiamo invece al parco Lambro h 2.4. - Iv GRuppo La fenomenologia di questhultimo raggrtppamento è
varia e complessa: ma si tratta diuna varietà e (li una complessità valuta-
Corsa verso il tramonto invernale. Scomparivano le case e allAorizzonte spunta- bilia livello semantico e stilistico, mentre sulpiano funzionale sirileva una
v'
ano le ombre dei grandi alberi del parco Lambro. (Corti,BS,p.. 39)

1Come sarebbe ne1 tipo beatus ille 1Ne1 senso in cui le intende ilBally,LGLF, jj179-196 e 260.La trasposizione,
intesa come x4sl stamento categorialeF>da cuirisultano ifenomeni(1iderivazione,è il
cato 2Come accade in quei sintagmi ver.
(p,es.Ieggonoj.
bali in c'ui il soggetto è una modalità de1 predi- tema dello studlo (interessante,pernoi,specialmente nelle partiriguardantila nomlna-
lizzazione)diW andaD' Addio,Per una sintassidella derivazione in italiano, ne1 vol.Ltt
sintassi, cit.
,pp.261-292.
284 BzcB GARAVELLI MORTARA FRA NORMA E iNVENZIONE: LO STILE NOMINALE 285

relativa uniformità dimanifestazioni.ln queste frasiil centro dell'enunciato vietà avesse impedito) se non altro, l'estensione arbitraria de1 concetto
è l'elemento portatore de1 messaggio; ilpredicato non si trova nel contesto, di ellissi.
ma puö essere logicamente supplito da una forma verbale denotante l'esi- b) Benchl sia logicamente possibile, non è strutturalmente neces-
stenza delsoggetto (c% c'erano,ecc.)o la constatazione della sua esistenza, sario 44sottintendere h
> un verbo,nei tipi(lifrase che rientrano nella classif-
de1suo modo d'essere,ecc.(un esempio tra g1iinnumerevoli:Siz7elcl;dal crione proposta.Essipossono cioè essere trasformati in equivalenti propo-
punto di vista semantico, puö essere considerato implicito nella rappresen- sizioni a predicato verbale o a predicato nominale con la copula essere,per
tazione del soggetto in quanto tale. ' mezzo dinormalioperazionltrasformative o traspositive;taliprocedimenyi,
G1ielementicostitutivi dei sintagmi,definitisecondo le tradizionaliclassi pienamente legittimi ai fini che essi si ptopongono, agiscono dall'esterno,
diappartenenza,sono denominalie deverbali concreti(uno o più elementi modifcando la struttura delle frasinominali,il che non vuoldire comple-
coordinati)con o senza articolo o altrideterminanti: JJ/ZJt?JfZ. Se fosse davvero necessario 44sottintendere >> un verbo, bisogne-
35....tutta la notte per .
tre notti sulla piazza è andato il ballo,e si sen- rebbe ammettere che le frasi in questione fossero grammaticalmente difet-
tivano le macchine,le cornette,gli schianti dei fucili pneumatici.Stessi rumori, tose,dovendo essere integrate da un eleme' nto essenziale mancante.
stesso vino, stesse jacce di una volta.(Pavese,LF,p.14) c)La riducibilità delle frasinominali a frasi verbali non prova di
36.A me piaceva quel cortile cosl grande...e poi era vicino.allo stradone,
. per së ché le prime derivino dalle segonde.A questo proposito solo un'inda-
sotto il salto.Tante jacce nuove,la carrozza,ilcavallo,le Fnestre con Ie tendine. gine diacronica puö,da un lato,mostrare Pindipendenza originaria dei due
Fu la prima volta che vidideifiori,deiveriûori...(Pavese,LF,p.75) tipi (1i enunciato1, dall'altro, stabilire quando e in qual misura certi co-
37.Contro l'
opposto m olo.navimercantili scoprivano il rosso.In lontannnza, strutti siano il risultato della nominalizzazione di forme verbali.
dietro alporto.Ie carceri.D iritorno Poû sostö alla cancellata delle m erciestere.
(Pizzuto,S'
R.B,p.34) d)L'elemento attualizzatore che determina la relazione predicativa
38.Le paretierano rivestite di drappo,divani e tappeti,una luce dolce,#d- puö appartenenere, oltre che alla classe morfologica dei nomi,a classi ma1
santirivistelucide,grossilibriben rilegati,epittureevasi,e tazzedif'
êfumahte. definite nella grammatica tradizionale (avvetbi,interiezioni)o alle cosiddette
Contessine sottili,baronessine e marchesistavano 1à.(Pizzuto,SIIB,p.38) forme nominalide1verbo.
39.L'uomo innanzi alcancello le indicö il treiaino da prendere.Non unsani-
ma viva intorno,né case, né alberi; solam ente cataste di carbone,la gran pro- e)L'equivalenzadifrasinominalie frasiverbnlidàadito a problemi
l(?lri'
lt? dell'acqua,pietrisco ammucchiato. Un pipistrello andava e veniva.(Piz- semanticie,come vedremo,stilistici.
zuto, SR,p.81)
40.Si sposta adagio verso l'ombra di un platano: davantia 1uila scalinata,
le grandijinestre,Ia mole dimarmoj una gabbia o un grande cercbio intorno a 5 Attribuito ai sintagmi nominali descritti ilruolo di proposizioni,rimane
cui tutti si gira; se non vincerà il concorso, sarà un girare continuo per anni. da vedere se sipossa stabilire una gerarchia ditipi dal punto di vista della
(Corti,.Bé'
, p.295) 44normalitàh> sintattica.
41.11 sentiero dopo un centinaio kli metri sbuca su una grande strada di Un'indicazione di m assima si ricava dalla maggiore o minore indipen-
cam pagna non asfaltata: ai lati cespugli,erba alta e orticbe,nella chiarità dello denza di ciascuno di essi rispetto alla situazione e al contesto, in base al
sfondo le colline.(Corti,BS,p.259) noto criterio per cui44la sintassinormale puö essere defnita soltanto in rife-
rimento agliusifuori situazione de1 linguaggio p,quelli neiquali44la comu-
nicazione è ottenuta attraverso mezzi puramente linguisticihh2.
4 La natura e la costituzione tintattica dei tipi esaminati inducono ad
alcune deduzioni,ehe in parte sono una conferma deipunticli partenza am-
m essi. 1Da1 punto di vista della grammatica trasformazionale essi possono essere ricen-
a)La presenza di un sintagma verbale non è indispensabile al co- dotti,probabilmente,alla stessa struttura grofonda;ma ilcompito esula de1 tutto,come
già si è detto, dall'ambito e dai propositidi questo studio.
stituirsi di una frase. La constatazione sarebbe superllua, se la sua ov- 2A.Martinet,La considerazione junzionale dellinguaggio,cit.,p.92.
286 BICE GARAVELEI IIORTARA FRA NORMA E EMVENZIONE: LO STILE NOMINALE 287
1. Nella valutazione dei singoli casi l'indipendenzq sembra garantita innan- apparire riluttantiad una sistemazione grammaticale (che propone imodelli
zitutto aglienunciatibimembri(ess.dall'l.a123.e33.34.).Vanotato ancora clisintassi<<logicap d.
icuiparlailBally)e indirizzino laricerca su1livello,
a proposito deitipidap l. a11'11.che l'intêoduzlone della copula,benché logi- Strettamente interrelato, dello stile.
camente ammissibile,sarebbe pleonastica non solo,com 'è naturale,dal punto
divista stilistico,ma anche su1piano strettamente gramm aticale: abbiamo a
che fare,infatti, con 'un m odlzlo sintattico ben consolidato 'nella tradizione
.
6 Rimane da chiarire lo status grammaticale degli altri elementi dello stile
linguistica e risalente a tipi latitû arbitrariamente ciassifcati come ellittici. nominale esclusi dalla precedente classifcazione.
In italiano alla posizicne reciproca deisintagmi(che diventa perciö fssa)è Grosso modo essi comprendono:
aëdato ilruolo (li denotare la funzione di questi,ruolo che in una diversa
combinazione sintagmatica sarebbe assunto dalla copula. Siveriichisu 10.il a)igruppinominaliche,
'purcostituendo proposizioni,non rienttano
procedimento che si puö estendere a quasi tutti i campioni or ora citati: nei tipi descritti difrasi nominali; e sono queicasipardcolaridimonoremi
44Silenziosa / la stanza da pranzo /
>= La stanza da pranzo era silenziosa e di enunciati ellittici a clzi si è fatto cenno in . 5.2.A proposito cliquesti
(oppure:Era silenziosaecc.;Silenziosaera ecc.).Quil'aggettivo in funzione ultimi,non sarà superfluo ripetere che la qualifca di ellittiche va riservata
predicativa precede il soggetto (e lo stesso accade quando ilsoggetto è un solo alle proposizioni il cui elemento mancante compare esplicito ne1 con-
inlinito o quando ilpredicato è un sostantivo);invece in frasicome la 9 . testo; fra tale elemento e l'ellittica si stabilisce quel zupporto automatico
xrE tutti per un momento attentihh 1a'posizione dell'aggettivo nor denota (li integrazione logica e strut turale che si ritrova in tutti i procedimenti
.
la funzione ptedicativa (clae sussisterebbe anche invertendo l'ordine deisim- brachilogiciindispensabili alla comunicazione in quanto aspettidelpeconomia
tagmi: Attentiper un momento tutti),ma connota,all'interno di questa. linguistica.l procedimentidellaprosaletteraria illustratidagliesempiseguenti
ilvalore,nel primo caso, dichiarativo,ne1 secondo,imperativo. non diieriscono sostanzialmente da espressionidi uso comune,qualipotreb-
bero essere,p.es.: < Chi l'laa visto? - Nessuno h>; 44Lei aveva pianto e JJ/f
1.2. Legate in varia misura al contesto o alla situazione ci appaiono invece risoh>;44Questo è giusto,quello noF>,ecc.
lefrasiin cuiè rappresentata una soladelle due funzionifondamentali(ess. - Claipagavaz dicevo.Icomuni,Iejamiglie,g1iambiziosi,tuttiquanti.(Pa-
da124.al 329da135.al41.).Danotarelapresenzadiavverbie didetermi-
. vese, LF,p.17) .
nazionidiluogo e ditempo (locativispazialie temporali)clae costituiscono M a intorno glialberie la terra erano cnmbiati;la maccbia dei noccioli JJ)J-
il riferimento alla situazione nei seguenti campioni: rita, ridotta una stoppia di meiiga. (Pavese, LF, p. 11)
28.: in sala deiprojessori ... l
'insiem e familiare continuato di intimità, volersi bene, e quello che
30. : di qui accade a te accade anche a m e,era una cosa che andava benissimo)poniamo,pe' r
31. : qui trecento giorni all'armo; gli altri sessantacénque, mostruosa. (Corti, BS, p. 26)
32. : in pocbim inuti b)espansionicomplementariche sidistinguono dainormalicomple-
37. : '
in lontananza, dietro al porto mentidella proposizione (0 dalle espansionisubordinate ne1periodo)per il
39. : intorno loro carattere di membri giustapposti19 di qui deriva allo stile nominale
40.: davantia Iui una delle prerogative che g1isono più spesso riconosciute: quella disegmen-
tare iperiodi,sottoponendoli a un frangimento che contrasta sia con l'ipo-
41. aiIati; nella cj
ift
zr/lt
ldello sjondo. tassisia con iprocedim entipiù comunidella paratassi.
La giustapposizione è eietto dell'elim inazione dei segni funzionali. Si
2. 11 concetto di normalità sintattica implica, per reciprocità, l'ammissione
di scarti dalla norma, la presenza dei quali è, di per së, un connotatore
rispetto alla lingua comune. Questo spiega perchë icostruttiche fuorescono 1Sulla gustapposizione nelperiodo cfr.H.Nilsson-Ehle,Lef propositions co-JlJ-
tives iustaposêes en italien moderne,Ltmd 1947.Puho ancora glovare la cqnsultazione
daibinari della normalità nel senso in cui l'abbiamo defnita, benché strut- cli W .Havers, Handbucb der erklârenden Syntax, H eidelberg 19.31 e speclalmente di
turalmente forniti dei requisiti necessari al sussistere di una frase, possano Bally, LGLF, p. 367. Sulla giustapposidone come aspetto della coordinazione si veda
S.Dik,op.cit.,pp.32-, 34 e 40-44. .
288 Bzcs GARAVELI,I MORTARA FRA NORMA E INVENZIONE:'LO STILE NOMINALE 289

tratta in realtà dell'estensione, in certi casi inconsueta, di un uso normale Analoghe osservazioni si possono fare a proposito delle espansioni qua-
nella tradizione linguistica per espansioni modali e qualitative1. litative,che vanno datipiben radicatinella tradizione linguistica1:
Consideriamo il seguente esempio:
Nobile e snella, capelli biondi lunghi sino ai piedi ...(Corti, BS, p. 12)
O re tredici si m angiava in trattoria, gomito a gomito, tovagliolo di carta, Pallido,lo sguardo sperso, gocce disudore J'
J/Jlabbro.(Sciascia,ACS,p.10)
nessun arom a di pane e companatico, Iire novecentocinquanta compresa I'acqua
minerale, quasi nessuno beveva più vino. (Corti, .
BJ', p.28) a frasi in cui i costrutti a preposizione zero acquistano risalto dalla coordi-
nazione con un enunciato preposizionale equivalente (negli esempi che se-
Siosserva una serie digruppinominaligiustappostiche)riportatiaim odelli guono: a occbicbiusi; in camicino...):
shtattici normali, appaiono come altrettante costruzioni assolute enuncianti
rispettivamente le seguenti circostanze: di tempo (ore tredicij, di modo Venivano postiin piedi a occhichiusi,guance e oreccbie #ïFamma, braccini
(gomito a gomito),di unione (tovagliolo di carta), di esclusione (nessun docili a levarsi per la svestizione. (Pizzuto, SRB,p. 15)
aroma ecc.),di prezzo (Jjre nope 'centocinquanta).t evidente che il carat- Su una ruota stesa per terra era seduto un ragazzo,in camicino e calzoni
tere assoluto di tali enunciati deriva dalla soppressione delle preposizioni strappati, una sola bretella ...(Pavese, LF, p. 32) '
che marcano normalmente la funzione sintattica corrispondente alle circo-
stanze rilevate; in uno dei complementi, perö, e precisamente nell'espan- c)gruppinominaliin funzione appositiva,separatida1 sintagma che
sione m odgle,l'assenza della preposizione introduttiva è normale,in quanto essideterminano da una pausa s fortem ente marcata come limite clifrase.
.
costituisce ilnesso sintattico alermatosicome regolare (gomito a gomito). La funzione appositiva compare in enunciati variamente disposti.11 nu-
Tra i complementi di modo non sono rari infatti gli esempi di sintagmi cleo puö essere:
ottenutiper reduplicazione (faccia a jaccia; corpo a corpo, ecc.)e inseriti 1.la pura e semplice ripetizione de1 sintagma determ inato:
nella frase senza ricorrere a un segno funzionale (trovarsijaccia a jaccia)al
modo diquelle che tradizionalmente sidesignano come locuzioniavverbiali2. Laggiù c'era il mare. Un mare remoto e slavato.(Pavese, Racc. 1, p. 39)
La generalizzazione dell'uso di espansioni complementari a segno fun- Aveva fatto la com messa e l'operaia, adesso faceva la serva. M a Ia serva
zionale zero determina dunque il proliferare di grtzppi nominali che si pos- a giornata.(Pavese,Racc.II,p.181)
sono collocare negli schemilogici consueti alla sintassi della frase e de1pe-
riodo, ma che si presentano apparentemente autonomi, talor' a anclne in 2.un nome riferito a un'intera frase clicuifunziona come equivalente
posizione parentetica: semantico:
M attei socchiude g1i occhi,li riapre, delicata aria da intellettuale in cr/M : Diquelle quotidiane lettere siera a strato a strato riem pito ilbaule in cui ...
44Certo la scuola è un istituto molto incline al manierismoFh.(Corti,BS,p.42) venivano riposte con tutte le loro buste: lavoro da farsi accoccolata la dom enica.
<4...Senta, caro, vuole un consiglio? Stia attento. Non si imbarchi troppo (Pizzuto,SR,p.79)
nella politica universitariah
>.GIJ si accosta,sjumatura intima: 44Pensi ai fatti
suoi ...h> (Corti, .
B,
5-, p. 100) Nell'uso comune questo costrutto ha prodotto la serie deglistereotipi<4appo-
sizione + pronome relativo h>, aierm atasi f!n dal secolo scorso come mezzo
di giunzione all'interno dei periodi2.
1La storia della lingua è in grado di documentare l'origine e la difusione dei com-
plementi indiretti a segno ftmzionale zero,dall'
uso dassico dell'accusativo alla greca fino d) determinazioni attributive nella stessa posizione di distacco
aicostrutti (aGermatisideûnitivamente nella prosa ottocentesca,ma non ignotialla lin- formale, segnato da una pausa,rispetto al sintagma o ai gruppi sintagma-
gua deisecoliprecedenti)che Giulio Herceg,Lo stilenominalein italiano,Firenze 1967,
analizza come <#enumerazioniapkositive in funzione modale-associativah
> (pp.137-175)e
cli cui cita esempi da Leon Battlsta Alberti.
2La.descrizione qui è contenuta a livello grnmmaticale; a livello stilistico bisognerà
cercar dispiegare la ragion d'essere e ivalori cormotativi degli usilinguisticiconside- 1Rimando, a questo proposito, all'abbondante esemplifcazione che si trova a' lle
rati.Apparlrà evidente che la giustapposizione e,allo stesso modo,le formule parallele pp.22-34 del saggio cit.diH erczeg,benchl la sistemazione e l'interpretazione degliesempi
44ore tredicih>,q'lire novecentocinquantap esprimono l'automatismo dei gesti,l'lmpersœ siano de1 tutto dt
'
versi dai nostri.
nalità della situazione. 211 ti
po è studiato da Herczeg, op.cit., pg.116-126.
'
BICE GARAVELLI M ORTARA FRA NORMA E INVENZIONE;.LO STILE NOMINALE 291

tici determinati; funz'ione attributiva è ricopena da aggettivi o da linguistico generale,dimodid'espressione che hatm o acquisito,all'interno di
participi: sottosistemi o a Jivello specialistico, un valoze denotutivo 1.
<4A m e una lettera anonima? F > disse il farm acista dopo un lungo silenzio:
stupito e indignato ne1 tono,m a nell'aspetto atterrito.Pallido, lo sguardo sperso, 1. Un messaggio si conûgura come.tale rispetto a un codice, sistema di
gocce di sudore sul labbro.(Sciascia,ACS,p. 10) elementi in mutua telazione,scaglionati a livelli distinti e tali che le alte-
rzzioni riscontrabili in uno di questi hanno precise e imm ediate rispom
denze in tutti g1i altri.La possibilità di analizzare separatamente i singoli
7 Uno studio sistematico dei costrutti che abbiamo somm ariamente desi- membri interagentide1 sistema,applicata a un fenomeno stilistico,permette
gnato come espansioni complementari giustapposte e come forme apposi- di interpretarlo non come un'unità indiferenziata,m a come una sintesi di
tive interesserebbe un'area molto vasta difenomeni. Per inostri finiimm e- più componentisituatisu pianidiversi.'lrattandosipoidistilemiche sipre-
diati è suëciente indicare il comune denominutore che li earstterizza in sentano come manifestazioni generalizzate di usi contrassegnati da tratti
quanto manifestazioni di stile nominale, rim andando la descrizione dei sin- <tdeviantip rispetto alla sintassi norm ale, diventa inevitabile esaminarli ai
golitipi nei loro aspetti peculiari all'analisi stilistka delle opere letterarie molteplici livelli di attuazione e di orgartizzazione dei sirlgoli messaggi in
alle quali appartengono i campioni riportati. In relazione al contesto e al rapporto agli insiemi in cui questi sono contenuti.
codice narrativo dell'opera si potrà ripercorrere la serie delle txasposizioni
analogiche e delle interferenze sintattiche e lessicalida cuiè risultatq, ponia- 2. L'individuazione di codici e.sottocodici,che fornisce la chiave per inter-
pretare i messaggi,coincide con la delimitazione dei campid'indagine,all'in-
m o,un sintagma come vestita Iimone (<4Lei vestita limone..., una gara di terno della distinzione fra lingua letteraria e lingua comune, istituzional-
luce fra icapelli e ilvestito h
> Ecorti, BS,p.280q),e chiarire la complessa
fenom enologia distilemiclae, grammaticalizzati in vario grado,si fanno por- m ente legittima; ma onnicomprensiva e perciö utilizzabile soltanto per le
tatori,nell/uso comune,diuna nuova normatività. categorie che essa defnisce e ai finidi una qualifkazione generica degli usi
linguistici.
Scartata come illusoria una caratterizzazione in blocco della lingua d'uso
comune (e altrettanto bisognerà &re della lingua letteraria presa nel suo
complesso)in vista diun'estrapolazione ditipistilistici,cioccuperemo,nel-
l'ambito della prosa non letteraria,diun settore in cuilo stile nominale ha
una difusione vistosa e un alto grado difunzionalità.
LO STILE NOM INALE NELLA LINGUA GIORNALISTICA

1 Ordinando secondo le funzionifondamentaliprocedimentistrutturalmente LA LINGUA GIORNALISTICA


diversi, m q
'
tforniti di proprietà comuni, tali da permettere una denomina- Jx
zione unitaria, abbiamo decodifkato a livello sintattico le principali esecu- 2 Studiare l'uso dello stile nominale nella lingua giornalistica signifka ren-
zioni dello stile nominale, in base al 44sistem a di attese p rappresentato dersiconto dello sviluppo macroscopico di determinati moduli linguistici in
dalla sintassinorm ale tzeglischemi che abitualmente le siriconoscono propri. un linguaggio settoriale che,avendo illimitatiilnumero e la varietà deidesti-
A spcstare ora l'obiettivo verso un'interpretazione pluridimensionale dei natari,è nelle condizioni più favorevoli per mostrare se e fino a che punto
fatti linguistid in questiona concorrono più fattori: in primo luogo la con-
.
quei procedimenti vengono assorbiti e, di conseguenza, istituzionalizzati.
siderazione de1 contesto clae modifica o addirittura determina il senso diun
enunciato e il valore diquesto non solo a livello sintagmatico, m a in tutta
la gradazione paradigmatica in cui esso siarticola; in secondo luogo il pro- 1La teoria semiologica dei livelli cli analisi è assai fertile di applicazioni. Per le
blema delle scelte, clne si pone co1 riconoscimento dell'equivalenza (li usi provoste teoriche rimando al vol.1 metodi attuali della critica in Italia,a ct
zra di
M ana Corti e Cesare Segre, Torino 1970,utilissimo anche per l'antologia di esemplari
sintatticamente divergenti; infne la funzione connotativa, rispetto alsistema di critica applicata ai testi,per la bibliografa e per il glossario terminologico.
m ca GARAVBJ-I.I M ORTARA FRA NORMA / INVENZION:: LO STILE NOMINALE

Ne1 complesso dei fenomeni,d. i natura e provenienza svariate, collegati 1.1. Sarà opportuno prendere le mosse dal campo a cui si ascrive il gior-
con le manifestazioni linguistiche del giornalismo 1 isoleremo soltanto alcuni nalism o nella funzione che g1i è essenziale, la funzione comunicativa. Pur
aspetti che riguardano il problema di fondo della presente ricerca, cioè 1a. rinunciando ad addentrarci in una questione che esula dai lim iti della pre-
normatività e la rilevanza stilistica degli elementi dello stile nominale attra- sente ricerca, dovremo almeno accennare alle proprietà che accömunano la
verso i modi e le forme della loro codilicaz' ione. stampa agli altri mezzi di comunicazione di m assa e alle peculiarità che la
La normatività,come risultato de1 rapporto tra m odellicomunicativi e pub- distinguono da questi.
blico a cuiquesti sono diretti, dipende innanzitutto da un fattore estrinseco
clae riguarda,pitl che la ricezione, la merciécazione de1 messaggio: ed è la 1.2. Per quanto riguarda le prime, basterà riferirci alla nota caratterizza-
rapidità de1 consumo, direttamente proporzionale alla capacità di penetra- zione delle comunicazioni dimassa come pubbliche (<<perchl non essendo
zione de1 44prodotto h> nella m assa dei fruitori2. Ne deriva, su1 piano lin- i messaggi indirizzati ad alcuno in particolare il loro contenuto è soggetto
guistico,facilità di diffusione in sensi opposti delle tendenze aferm atesi al- a pubblico controllo)h),rapide (<4perchl imessaggi sono fattiper zaggiun-
l'interno della lingua giornalistica, che si trova a far da tramite fra l' uso gere larghistratidipopolazione entro un tempo relativamentebreve,o anche
colto e letterario e la lingua parlata3. simultaneamente)
>)e transitorie (<4in quanto usualmente destinate all'
imme-
diato consumo e non ad essere conservate come testimonianze durevolih>)1.
1. Sistema fluido e ticettivo, straordinariamente aperto alle innovazioni, la 11 pubblico a cui esse sono destinate è solitamente defmito come vusto,
lingra giornalistica risulta dall'intersezione di codici diversi che vanno da eterogeneo e anonim o.
tipi letterari al parlato, attraverso stadiintermedi di prosa 44usualeh>.Essa
si presenta non come un insieme om ogeneo, ma piuttosto come una costel- I.J. Le pectlliarità sono invece da ricercarsi nella costituzione de1 messag-
lazione di microsistem i nettamente differenziati l'uno dall'altro e riprodu- gio,neimodidellatrasmissione e della ricezione de1m edesimo e nellavarietà
centi a loro volta la struttura dell'insieme che li contiene, la cui impronta del suo atteggiarsi in relazipne ai destinatari.
più appariscente è l'eterogeneità: clne si puö cogliere intuitivam ente, e per M i attengo a quanto aierma Bernard Voyenne2, defnendo la stampa
somiglianza,su1piano testuale, osservando la composizione a mosaico di un le Iangage de JJ<4on p,illinguaggio della comunicazione collettiva che è pro-
giornale qualsiasi.Eppure, altrettanto intuitivamente, si avverte la presenza pria della società di massa.Con l'apparire dei fenomeni di massificazione,
di un elemento unificatore, dovuto alla somma dei caratteri che contrasse- grosso modo dalla metà de1 sec,XIX,la stampa acquista fmalità specifkhe,
gnano il44genere h > giornalistico*. diventando 44la sola forza che form a e informa la massa in quanto taleh>
e assumendo imonopolipropridella parola neirapportiumani(imonopoli
dellanotizia,dellapropagazionede1pensiero,dell'intrattenimento).Ma apar-
1La bibliotrafia su1giornalismo è molto vasta;scarsiinvece g1istudispecifci (che tire dai prim i de1 Novecento le nuove tecniche (li difusione delle noiizie
saranno citati a.
lluoghiopportuni) sulla lingua dei giornali,a meno clae non si tratti
digeneralizzazionio diesposidorziprecettistiche. A titolo di orientamento segnalo intanto
le opere consultate più difrequente, alle quali rimando anche per la bibliografia: Bernard
Vo
J yenne, La presse dans la sociéte' contemporaine, 3a ed.,Parigi 1969 (abbrev.P#C);
Agnazio W eiss,11 potere di carta - 11giornalismo ieri e oggi, Torino 1965 (abbrev.PC); lità scadente,sul pregiudizio di deïnlzioni che già il Croce,ne1 saggio 11 giornalismo e
ngelo Del Boca, Giornali j/f crisi - Indagine sulla stampa quotidiana jr / Italia e nel Ia storia della letteratura (in Problemi di estetica e contributialla storia ddl'estetica
mo
196ndo,Torino 1968 (abbrev.GC);Giorgio Mottana,11mestiere delgiornalista, M ilano italiana,Barf 1910), bollava come tautologiche e assktrde,proprio nellktto di respin-
Ii 7 (abbrev.MG);Sam Carcano,11giornalismo,Milano 1956;Carlo Bascetta, Giorna- yere dalla storia letteraria 44la considerazione de1 giornalismo quale fatto sociale e po-
smo e lf>turg/k, Roma 1964) Franco Fucci, Dizionario deI linguaggio giorndistico, lltico /
>,esdudendolo dal campo delparte.
M ilano 1962. 1Le citazioni sono tratte da Charles R.W right,La comunicazione #/ massa, Roma
2Cfr.F.Rossi-Landi, 11 linguaggio come lavoro e come mercato M ilano 1968. 1965,p. 12,utile per una visione d'
insieme.Indispensabile è la letmra del yol.di
3L'importanza della stampa come 4uno dei pitl potenti fattoti,di dfusione detla J.T.Klapper,GIi ejettidelle comunicazioni dimassa,Milano 1964,per un jmdizio
Jingua nazionaleF>e come centro di irradiazione (liinnovazionilinguistiche è chiaram ente generale cqrca la situazione deglistudisui mass-media; è inoltre avrontato con nunuziosa
i
Ililustrata ne1 cap.La stampa quotidiana e periodica de1vol. di Tullio De M auro, Storia esattezza di domzmentazione il problema della gerarchia dei mezzi di comunicazione di
nguistica dellJltalia unita, Bari 1970, in cui si trovano parecchi preziosi accenni allo massa,per negare infne che si possa stabilire deûnitivamente la superiorità diun mezzo
stile nonainale come fatto innovativo nella prosa de1 Novecento sull'altro,superiorità che va discussa e afennata divolta in volta,secondo le circostanze
è 4A1 termine 44giornalistico h> sono state attribuite connotazi.oni negative, quando si precise.
voluto opporre alla letteratura vera e propria il giornalismo come prodttzione di qua- 2Nel vol. cit.PSC,pp.18-23.
FRA NORM A E INVENZIONE: L0 STILE NOM INALE
slcE GARAVEI-I.I M ORTARA
j1 lettore e per nulla il lettore potenziale. Vendiamo al lettore <primario '
(prima la fotografa come equivalente diretto dell'avvenimento,poila raclio, un prodotto a scatola chiusa, senza avergli mai chiesto,ad esempio, se gli
con la 4diffusione istantanea e praticamente universale della voce umanah> piace il formato ed il tipo di stampa, se trova i testi facili o dilcili,se le
e da ultimo, dopo il cinema sonoro, la televisione che ci dà 1744immagine rubriche che vengono pubblicate sono proprio quelle che desidera, se la
totaleh
>,sonora e animata)hanno rivelato come precipua in ognispecie cli selezione delle notizie appaga i suoi interessi, se ritiene che la visione
pubblicistica la fnalità dell'informare,prima trascurata a vantaggio di altri
moventi, quali la persuasione e la polemica. Perdute le sue esclusività, la de1 mondo che gli fornisce la stampa sia serena, obiettiva, oppure defor-
' a ,
m ata )> ..
stampa scritta conserva, come aferma il Voyenne, almeno tre caratteri che
la distinguono dagli altri m ezzi di comunicazione e le assicurano condizioni
favorevoli di sviluppo e di sopravvivenza: la capacità di contenere informa- I. J. Rivolgendosi a un pubblico ipotetico i responsabili dei quotidiani ita-
zioni teoricamente illimitate per numero ed estensione, la stabilità del lin- liani provocano per contraccolpo l' insoddisfazione de1 pubblico reale.
guaggio scritto a paragone della parola pronunciata, l'enorme possibilità di
.
L'idea vaga e preconcetta clae essi hanno dei lettori ha certamente un
diversificazione,poiché la pubblicistica scritta puö indirizzarsi a categorie di gran peso,com e sulla composizione,cosl sulla vitalità del giornale; le con-
persone assaipiù nettamente differenziate diquanto non sia ilpubblico delle seguenze sono importanti da un punto di vista,per cosl dire, normativo
.

trasmissioni radiofoniche o televisive. (riguardano cioè la questione: come sidovrebbe o non sidovrebbe fare un
11 ricettore, dunque, si pone come il terminus ad quem de1 m essaggio giornalel, o di stretta fpolitica' editoriale (quale linea d'azione sia più
pubblicistico, a cui si chiede di essere adeguato alla massa dei frttitori,ne1 conveniente adottare per rispondere ai gusti e alle esigenze de1 pubblico)
senso dirispec' chiarne la mentalità,di rispondere alle sue esigenze,di adot- e dipendono da ragioni etiche cjconcorrenziali, da questioni diaffermazione
tarne illinguaggio. e diprestigio e,in genere,dalle fnalità che la stampa quotidiana persegue.

1.4. Si capisce perèiè come la conoscenza delpubblico abbia un'importanza 1.K.A tali osservazioni,a cui molte altre potrebbero far seguito (e nOn
determinante nella teoria e nella pratica giornalistiche; non c'è infatti trat- avrebbero certo ilpregio della novità)non occorre aggiungere altro se non
tazione della m ateria che non assegni a questo problema una posizione cen-
che, dal punto di vista di un'analisi linguistica condotta a posteriori, sui
trale.M a se da1 campo della precettistica passiamo a constatare la situa- testi quali sèno attualmente, con Iini descrittivi e non con intenti diagno-
zione reale cli quel particolare settore da cuitrarremo i testi per la nostra stici o terapeutici rispetto a m ali veri o presunti,importa non tanto verif-
analisi, cioè la stampa italiana quotidiana, ci imbattiamo in uno squilibrio care se l'immagine che il giornalista ha del suo pubblico rispecchi o no una
sbalorditivo tra i principi generali riconosciuti come validi in via teorica realtà efettuale, quanto rendersi conto dell'influenza che ha su'lle concrete
e la prassi più diiusa.Basta scorrere le documentatissime pagine che An- realizzazioni l'idea de1 lettore tipo che ciascun organo d'informazione si'
gelo Del Boca dedica, ne1 volume Giornali in crisi1, al 44Ritratto de1 let- costruisce, sia che la desuma dai fatti, per conoscenza diretta o attraverso
tore italiano p,per entrare nel vivo di una questione assai complessa e,in sondaggid'opinione,risultati di statistiche ecc.,sia che la ricavi da presup-
definitiva,aldifuoride1nostro raggio diinteressi.DelBoca intende non solo posti ideologici o sentim entali, o da un'adesione immotivata,irrazionallstica
tracciare il proûlo del lettore italiano di quotidiani e accertare 44ciö che se si vuole, a tradizioni consolidate.
questipensa de1prodotto che g1iviene oferto h>,m a soprattutto prospettare Questo destinatario plurimo ed eterogeneo viene,in pratica,ad essere
concepito come un'unità risultante dalla media dei lettori ai quali il gior-
la necessità diun'indagine che non è maistata fatta e che fornirebbe risul-
tati utilissimi agli editori di giornali: un'indagine da svolgere 44non fra i nale intende dirigersi. Basterebbe una comparazione tipologica dei princi-
pali quotidiani cosiddettid'inform azione a dimostrare come Pintera organiz-
dieci su cento che acquistano un quotidiano, m a fra i novanta su cento
che lo rifutano h>; solo conoscendone 4i gusti, le opinioni, le dil denzeh> zazione dei modelli esaminati sia polarizzata intorno ad altrettante fgure
si potrà conquistare la folla deinon-lettori.Le conclusioni a cui arriva De1
Boca sono pessimistiche,ma non certo immotivate: 44Conosciamo assai male 1Interessante,per noi, fra i sondaggi condotti in ta1 senso, è l'inchiesta DOXA,
11lettore deIGiorno,Milano 1962k
'per i dati che fornisce su1destinatario de1 guoti-
diano a cui si è prevalentemente rwolta la nostra ricerca. Per un,
informazione plù ap
giornata,rimando a SIRM E,11 quotidiano e isuoi lettori,M ilano 1965.
296 BICE GARAVELLI MORTAM FRA NORMA E INVENZIONE: LO STILE NOMINALE 297

emblematiche dilettori,in modo da dare per ognuna di esse una specie di L'appartenenza allo stesso organo (1i stampa porta con sl un'analogia di
immagine in negativo. caratteri dovuta, sul piano ideologico,oltre che a ragioni politiche in senso
L'ideale c!ipubblico a cuiilgiornalista siadegua sipuö considerare come stretto, alltazione & forze convergenti, tra le quali si situa anche l'adatta-
un fattore extralinguistico provvisto di una duplice funzione: di di:eren- mento a un ideale preûssato (li pubblico; e, su1 piano tecnico, alla voluta
ziatore delle singole unità all'interno de1 genere scrittorio giornalistico e di uniformità e coesione a cuimira illavoro redazionale,che manipola e amal-
denominatore comune delle varie manifestazioniall'interno diciascuna unità. gama contributi diversie sottopone a revisione,alEne di coordinarli,anche
Come dire che un giornale si distingue da un altro anche e soptattutto per g1iscrittidestinatia mantenere inalteratalapropriaoriginalità(p.es.ipezzi
la qualità deilettoria cuisiindirizza,mentre il supposto <tlettore m edio ) >, letterarie gliarticolispecialistici).Le prove più evidentidiuna tale ricerca
a sua volta, diventa il punto di riferimento unitario e costante cti ognuno cli coerenza interna ed esterna, elemento base della fsionomia di qualsiasi
dei settori in cui si suddivide un giornale. esemplare di stampu periodica, si hanno nell'applicazione dei criteri che
regolano l'impaginazione1 e nella stesura dei titoli, vere tessere di ricono-
2. 44Parlare il linguaggio de1 consum atore p1 è una delle norme principali scimento di un giornale.
che si impongono a chi scrive sui giornali e in particolare sui quotidiani2.
Esiste tutta una serie cli sfumature in questo sforzo di adeguamento: nel- 2. 1 connotatoridella lingua giornalistica,che è condizionata,come abbiamo
l'ambito dello stesso giornale, secondo le rubriche e il grado di specializ- visto, dalla natura e dai contrassegni qualitativi de1 mass-medium a cui
zazione che esse richiedono su1piano tecnico e linguistico;e tra.i variorgani appartiene, sono legati direttamente all'elemento primario dellhinformazione
distampa, sec'ondo il tipo di pubblico,ipropositi e quella che si dice l'im- pubblicistica, la notizia 2 e a'
lle modalità della sua trasmissione. N atural-
pronta de1giornale.Questa risulta da una complessa combinazione difat-
tori, quali la tradizione, le ideologie, gli interessi di vario genere da cui
dipende la scelta deicollaboratoricon tutte le conseguenze che ne derivano 3. 1Per ilruolo e le modalità dell'impaginazione,oltre che aimanuali già chati,che ne
trattano con intento precettisdco, e aglt
'accennl contenuti nelle varie storie de1 giorna-
lismo (G.Gaeta,Storia deIgiornalismo,Milano 19669B.M olossi,Brevestoria delgior-
3 La natura pluralistica e composita de1 messaggio pubblicistico si spiega nalismo,Parma 1966),sirfmanda al saggio storico,abbondantemente documentato, di
R.M anevy,L'Evolution des Formules de Prhentation de la Presse 4/ e
ftlljffgAiAiG Parigi
con la m olteplicità degli emittenti,la varietà dei contenuti,il carattere set- 1956.
toriale delle attuazioni(cronaca,resocontie commentipolitici,informazione 2Utile a questo proposito il cap.La struttura deI giornale,pp. 117-168, di W eiss,
PC,che,partendo da un'analisi critica delle diverse concezionidella notizia (Dovifat,
culturale,attualità,notizie sportive,pubblicità, ecc.).Sul piano dello stile Muenster,Simonelli),propone la seguente definizione diessa: 4la notizia è la presen-
siosserva una coesistenza dilinguaggi44specialiF> (imicrosistemidicuisi tazione,basata su documentie testimonianzè,diun fatto o di un avvenimento passato,
parlava poco fa),accomunati estrinsecamente dall'appartenenza allo stesso presente o futuro, fatta da persona responsabile con l'intenzione di comunicare a un
pubblico cose diinteresse generale o ritenute talih.11W eiss tratta poila vexata quaestio
organo distampa e,a livello digenel. e scrittorio,dalla presenza di elementi della distinziene tra opinione e notizie, tra commento ed esposizione deifatti,che sfocia
connotatori comuni a tutta la lingua giornalistica. sulcontroverso terreno dell'
obiettività della stampa (dicui si è trattato anclle in sede
pubblicistica: v. Umberto Eco, 11 Iavaggio dei lettori, in 44L'
Espresso colore h
>, 28, 15
luglio 1969,e il dibattito che ne è seguito nei numeri dell'xrEspresso F> de1 27 luglio
19694.
3, 17,.
51 agosto 1969 e 14 settembre 1969),per elencare le caratteristiche della
1L'espressione,riferita allapubblicità,è mumata da F.Sabatini,11 mnsaggio pub- notizla da1 punto (1i vista della tecnica giornalistica. La 44politicah> delle notizie, doè
blicitario da slogan a prosa-poena,in 4411 Ponte h
>,8 agosto 1968. il modo di presentarle, ricbiede tm 'analisi de1 concetto vago e polivalente di 4opinione
2Sarà bene ricordare che il campo della nostra ricerca è limltato ai quotidiarli pubblicap,che serve al W eiss per riscontrare,in quella che eglichiama la struttura del
d'
informuzione,pe. r ovvie rayioni (li semplicità e perchl le considerazionisutgerite da giornale odierno,due elementifondamentali,la notizia (0 cronaca) e Ltideologia,a cui
questo settore della stampa slpossono apylicare,in linea dimassima,anche a!foglidi se ne aggiungono altri due, l'intrattenimento-istruzione e la pubblicità; m tti e quattro
partito e, con qualclae nserva, ai quotidlani con destinazione specialistica, purclll di pervadono pifz o meno le rubriche in cui si articola un quotidiano e, diversamente
consu3mo relat dosati,caratterizzano ivarigiornali,chesiraggruppano perciö in quattro tipifondamen-
Come ei
sv
eament
mpie eesl
ta
rr
ego. di adeguamento al modo di esprimersi del lettore si puö
mo tali, corrispondenti ai quattro elementi rilevati,con innumerevoli gradaziom intermedie;
citare la 44Bild Zeitung/
> diAxel Springer:creata,com'è stato detto (De1 Boca, GC? mttavia in nessuno dei quattro tipi possono mancare i due elementi primari, la notizia
p.197),per un <<pubblico diadulti-bambim h ),che preferisce <le immagini alle idee,1 e l'ideologia,riportabili,aggiungiamo,aidue scopifondamentalidiinjomtare e jormare.
sentimentlaiconcetti,ilsensazionalismo aiproblemiF
h.La linguasiuniforma almassl -mo Su1 concetto dl opinione pubblica si vedano: W . Lippmann, L'opinione pubblica, Mi-
grado alla ricerca di facilità popolaresca, dl semplifkazione, di leggibilità, intese come lano 19639A.Sauvy,L'opinion publique,Parigi 1966;P.Facchi,Intorno t;lsignifcato
appiattimento dell'espressione fno alla più scontata uniformità. #f44opinione pubblicah >,4411Mulinop.n.88; A.Hemnet,I asozzffabbricantideff't m f-
FRA NORM A E INVENZIONE: LO STILE NOM INALE 299
BICE GARAVELLI MORTAM
298
mente essi vanno intesiin rapporto a un modello codiûcato,ilgenere gior- didecifrazione e riguurda perciö la percezione materiale delmessaggio,scritto
nalistico,prodotto dell'azione combinata di più livelli, tematici o di conte- o parlato) è stata ripetutamente studiata', per determinare con esattezza
nuto,tecnico-strutturali(nel senso dell'organizzazione deicontenuti) e for- matem atica un <rindice dileggibilità p; le formule più note riportano ifat-
malio distile(fatti sintatticielessicalieloro implicazioni stilistiche). tori base della comprensione a parametri stabiliti in m odo da produrre un
Le note demarcative de1<tgenereh>vanno individuate non solo riportan- indice riducibile s valorisemplici(p.es.da zero a cento).Esso è inversa-
dole ai vari piani cli attuazione de1 messaggio,ma anche cercando di ravvi- mente proporzionale al numero medio di sillabe per parola e al numero
sare, in alcune alm eno, una doppia posizione: di tratti clistintivi de1 lin- medio diparole per frase (ilche sigtlifca che sono meno comprensibilile
guaggio giornalistico in confronto alla lingua italiana ne1 suo aspetto istitu- parole e le frasilunghe e complesse)e direttamente proporzionale agliele-
zionale,e (1i caratteri comuninell'ambito de1codice di cuifanno parte: ele- mentide1racconto chehanno facoltà di44drammatizzarep (come ildiscorso
m enti connotativi rispetto al sistema della lingua diventano elementi deno- diretto),diriprodurre con immediatezza la realtà,suscitando reazionialtret-
tativi a livello di linguaggio settoriale'.Su questa base si potrebbe proce- tanto immediate (uso di concreti e di mezzi d'espressione genericamente
dere all'individuazione degli stilemi dalle unitè non stilisticamente dettiemotivi)e diriallacciarsidirettamente all'esperienza de1leitore.Ditali
pure formule, il cui schematismo è giustificato dalla destinazione pratica, con-
m arcate.
Per ora isoleremo le principali proprietà che connotano la lingua gior- verrà qui tener conto solo in quanto chiariscono, da un punto di vista
nalistica rispetto alla lingua comune,il clae equivale a tracciare ilineamenti diverso e in certo modo reciproco zispetto al nostro, sspetti caratteristld
cliun sottosistema ali'interno del sistema che lo comprende; in seguito cer- di quella 44leggibilità h
> che abbiamo assunto come categoria stilistica.Ricer-
chefemo di dimostrare clae certi modi di espressione hanno rilevanza stili- carecomeessasiconlkurinellesueconcretemanifestazionisignifkarintrac-
stica in quanto funzionano da conrzotatorianche nell'ambito de1sottosistema. ciare ad uno ad uno i contrassegnidello stile giornalistico.
2.1. I trattipeculiaridella lingua giornalistlca appaiono analizzabiliin sfere
d'azione distintc e cotwergenti. Considerati su1 piano intenzionale essi si
possono ricondurre ai due propositi fondamentali di <4far presah > e di 44di- Lo STILE GloRxAtalsrrlco
vulgare à>, volti a suscitare, ne1 lettore, determinate reazioni mentali ed
emotive.Agli intenti che la comunicazione giotnalistica persegue corrispon- Essere accessibile vuol dire,per un testo giornalistico:
dono, da patte de1 ricettore, atteggiamenti rilevabili da un punto di vista 1)essere in grado difermare l'attenzione del lettore con formule
psicologico.L'attenzione che il messaggio tende a captare e la comprensione incisive, cattivanti,i cui requisiti fondam entali siano la brevità,l'aderenza
che esso mira ad ottenere,legate, per un verso,a condizioni psicologiche, allhoggetto,il potere di colpire e di sorprendere;
sono,per un altro verso,rese operanti dall,aceessibilità dei testi. ln altre
parole,entrambi i propositi,(1ifar presa su1 pubblico catturandone l'atten- 2)avere i requisitidella volgarizzazione,cioè enunciare i contenuti
zione e di divulgare ogni sorta di notizie rendendole comprensibili al mag- con un linguaggio comprensibile a tutti,adeguato all'esperienzacomune,sem-
gior numero di lettori, confluiscono nella categoria stilistica della 44leggibi- plifkato nella sintassi e nel lessico e vicino il più possibile al parlato.
litl p o accessibilità dei testi. 11 proposito della divulgazione è presente in tutte le manifestazioni de1
giornalismo come <4genere h > comunicativo: è la condizione indispensabile
2.2. La leggibilità intesa come facilità,o scorrevolezza,dilettura e di com- perclal un determinato modo di comunicare qualcosa m eriti la qualifka di
prensione (in inglese readability,distinta da IegibLlity,che indica la facilità
giornalistico.

nione pubblica,M ilf


m o 1966.Un'esemplare,concisa ttattazione dell'argomento è il cap, 1G1i studisull'argomento fanno capo a W .S.Gray - B.Leary,W hatmakes a book
L'inpuence dela presse diVoyenne,PSC,pp.179-204,a cuisirimanda anche per gli readable?,Claicago 1935.Leformulecitatesono ricavate daR.Flesh,TbeArtoj readable
orient
1aLa
mend bib
formull
aizoig
orvc
pe i.todologica diquesto tema e le sue applicazionineTanaliside.
me i mriting,New York 19. 39, e da R.Gunning, Tbe ' fecbnique 0/ clear writing,New
testisidevono parttcolarmente aMaria Cord,Metodie fantasmi,Milano 1969. York 1952.
C,t;
M .'
FRA NORMA E IKVENZIONE: LO STILE NOMINALE 301
300 BICE GARAVELLI M ORTARA

Esiste tutta una casistica della divulgazione pubblicistica*,a cui si attri- contemporanvamente,in buona parte delle sue incarnazioni, valore denota-
buisce il procedere per sempliûcazione, o meglio per riduzione, che con- tivo all'interno del genere giornalistico. 1 procedimenti a cui De M auro *
siste nell'estrarre da una notizia l'elemento essenziale e nel <<rivestirlo di assegna come denominatore comune il prevalere dello stile nominale sulver-
unhimmagine h >; per ingrandimento,mettendo in risalto l'elemento su cui si bale (<4ellissidelle preposizoni,sviluppo deiprepositivi e deipostpositivi,
vuole concentrare l'attenzione;per ripetizione,ottenuta con la ridondanza o soppressione dei verba putandi,estensione dei costrutti appositivi prolettici,
co1 ritornare insistentem ente sullo stesso tema. uso di complementi avverbiali in funzione determinativap),l'impiego della
Nella sua Storia fjzuslrjtw dell'ltalia unita2 Tullio De M auro'fa coinci- <4frase nominale pura F> e il generalizzarsi della cosiddetta ellissi de1 verbo,
dere con l'adozione deltelegrafo per la trasmissione delle 44corrispondenze p presiin blocco o consideraticome episodisingoli,rispondono a tutte le note
la nascita dello stile giornalistico,44rapido,legato in origine alle ovvie esi- demarcative dello stile giornalistico,m entre sono diventati per la loro fre-
genze di brevità dei costosi messaggi telegrafki,e destinato a sopravvivere quenza, rilevabile sugli assi diacronico e sincronico, fattori di una nuoya
anche dopo che al telegrafo si sostitul il relativamente meno costoso tele- normatività a livello di linguaggio settoriale2.
fono p.La rapidità,che su1 piano intenzionale corrisponde sia all'esigerlza di
divulgare il maggior numero possibile di informazioni,sia al movente della
captatio, si traduce, a livello formale, nella 44brevità p dell'espressione, che Lo STILE NOMINALE NELLA LINGUA GIORNALISTICA: I TITOLI
dà luogo ad enunciati brachilogici (sintagmi a preposizione zero,proposi-
zioni mancatide1 verbo,ccc.). 5 L'esame testuale che seguirà. è il risultato cli spogli compiuti in maniera
continuativa nelle ultime due annate del quotidiano milanese 4411 Giozno >
1. 1 caratteri suddetti deûniscono cB che comunem ente si designa come ed episodicamente,a puro titolo di raffronto e senza sottoporre ad analisi
stile giornalistico; esso comprende dunque,nella sua accezione più didusa e il materiale raccolto, nelle stesse annate cli altri due quotidiani, il 44Cor-
indifferenziata, una somma di procedimenti linguistici rispecchianti i pro- riere della sera h
> di M ilano e 44La Stampa h
. > di Tolino.
positie g1iatteggiamenticon cuioperano ivaricultoride144genereh> e che
non sempre coincidono coi paradigmi che abbiam o cercato di delineare.
La rilevanza siilistica (li tali procedimenti in confronto all'insieme della lin- Torino 1963 (nuovaediz.con un'lntroduzionediMariaCorti,Torino 1970),introduceuna
gua comune è in proporzione diretta co1grado difunzionalità clne essihanno dimensione storica che non contrasta con la considerazione della lingua come sistema.
Per l'argomento,che è un punto nodale della problematica linguistica,cfr. Cesare Segre,
ne1 loro sottoinsieme linguistico.CB signifka,p.es.,che in un linguaggio f segnie Ia critica.Fra strutturalismo e semiologia,Torino 1969,e in particolare ilcap.
<4comunicativo h>per eccellenza qual è quello giornalistico i costituenti e le Critica e strutturalismo,pp. 17-28. .
loro combinazioni sono tanto più marcati stilisticam ente quanto m aggiore 1Storia Iinguistica,cit.,p.230.
2Nelle due direzioni di ricerca e di analisi,la storica e la descrittiva,il problema
è la quantità delle informazioni che essi sono atti a trasmettere. In questa è trattato da M aurizio Dardano ne1 saggio Aspetti sintattici della Iingua dei giornali,
prospettiva si spiega perché lo stile nominale abbia trovato un terreno tanto ne1vol.collettivo La sintassi,cit.,pp.293-305.11lavoro,che è presentato come preliml-
propizio nella prosa dei giornali: al punto da connotarla nell'ambito de1 si- nare di una ricerca più vasta, prende l'avvio da un'indagine diacronica,sintetica e pre-
stema linguistico generale (sia che lo siconsideri sincronicamente,sia càe cisa, sull'evoluzione (li alcuni costrutti in un gruppo cli campioni disposti in quattro
tappe cronologiche (annl
' 1880, 1900, 1920, 1940) e successivamente esamina la sima-
ci siziferisca,con criterio storico, alla tradizione linguistica)3 acquistando zione dei principali quotidiani negli ultlmi due anni. 11 cnmpo della ricerca è limltato
açliarticolidicontenuto politico e alla cronaca cittadina dialcurli deiprindpali quoti-
dlani italiani: scelta correttamente motivata,in vista dell' identïcazione di una x4prosa
media che rappresenta un tipo fondamentale dell'italiano com 'tmeh>.Di particolare inte-
1Miriferisco in particolare a Voyenne,PSC,pp.160-161,ma concetd analoghi si resse per noi è la cronologia relativa stabilita per lo stile noml -nale, afermatosi nella
trovano in quasi tutte le opere che sloccuqano di stile giornalistico.11Voyenne rico- cronaca giornalistica all'inizio del secolo attuale con l'aust'lio cti fattori quali 4il mo-
nosce come fondamentali in esso tre principl: la drammatizzazione, che si ottiene ren- dello deimessaggitelegrafci,esigenze proprie dei titoli,lo schema delle inserzionia paga-
dendo il lettore partecipe dei fatti presentati, la volgarizzazione,che egli defnisce ne1 mento e dicomunicatiparticolari (p.es.le previsioni del tempo)h>.Stile nominale e
modo a cui mi sono sostanzialmente attenuta, e 44l'argomento di autoritàp, cioè il paratassi sono aspetti della 44tendenza alla linearità sintatticah
> dix sasi a ritmo cre-
prestigio esercitato su1 pubblico. scente nelliultlmicinquant'annl
'con 44un accentuato frangimento della frasep; tra g1i
2
3Ci
11t.
coanll
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etn
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di.
3, p.
tra 29
io2.
diz ne linguistica,com'è stato sviluppato da Benvenuto Terra- G etti reglstrati da1 Dardano, concisione e obiettività di 44tono p'e in6ne <
tuna noto
cinine1 corso deDa sua attività e specialmente ne1vol.Linguœ Iibera e /j/Js>r/'
J Iinguistica, vole scioltezza compositivap.
BICE GARAVELLI M ORTARA FRA NORMA E INVENZIONE:,LO STILE NOMINALE 3O5

1. La scelta de1 quotidiano 4411 Giorno p per la serie cli spoglipi'


?z siste- nominali1.Una trattazione separata dei titoli è richiesta innanzi tutto dal-
matica, da cui trarre l'esemplifkazione, si giustifca immediatamente se si l'ovvia constatazione dell'autonomia de1 44titolo )> come form a compositiva,
tengono presenti sia l'intento fondamentale di questa parte de1 nostro stu- e in particolare da ragioni che riguardano esclusivamente i titoli cli giot-
dio (analizzare campioni dilingua media in un 44codiceh > dotato di parti- nale,il trattamento che essisubiscono per motivi estranei alla composizione
colarirequisiti),sia le caratteristiche interne ed esterne de1giornale,rispec- dei relativi articoli o che in ogni caso non incidono su questi con altret-
chianti,anche se non sempre fedelmente,ipropositi con cui è sorto (dar tanto peso.
vita a un quotidiano 44diverso, più popolare, fatto di notizie più che cli
commenti e soprattutto m eno predicatorio degli altrih>),capaci davvero di 2.1. 1 titoli,sezione autonoma delgiornale (esiste,com'è noto,la specia-
differenziarlo nettamentedallaschiera deimaggioriquotidiani1.Questihanno lizzazione deltitolistal,non hanno che eccezionalmente la stessa paternità
bensl ciascuno una propria inconfondibile fsionomia, ma si muovono tutti dell'articolo a cui si riferiscono e provengono,cli norma, quasi tutti dalla
ne1solco di una tradizione pubblicistica a cuiproprio 4411Giorno h >,co1 suè stessa fonte; sono perciö un el cace elemento unifcatore nella composi-
affermarsi, ha dato un salutare scossone. zione del giornale,dicuicostituiscono una delle note fsionomiche più spic-
Sipotrebbe obiettare che in una ricerca mirante a defnire un fenomeno cate 2 '
linguistico nella generalità delle sue manifestazioni tanto valeva attenersi a' Riguardo alla sua conformazione, il titolo si presenta come 44l'espres-
testi gravitanti verso una tradizione comune. L'obiezione non sarebbe in- sione più mediatap 3 del linguaggio giornalistico, perchl 44frutto di una
fondata, se i principali motivi per cui sigiustifcu un'indsgine come questa serie di compromessi fra lingua e ragioni tecniche, ragioni proprio tipo-
non inclirizzassero, senza possibilità di dubbio, alla scelta del testo, o de1 graliche h>,quali sono 44il numero delle lettere e degli spazi tra una parola
complesso ditesti,che presenta in m aniera più vistosa,paragonato con tutti e l'altra;l'evidenza che al titolo sivuole conferire grafcam ente;l'immedia-
g1i altridella stessa specie,itropi della lingua giornalistica.E 4411 Giorno h> tezza,la suggestione clae g1i si vuol dare, più spesso per contrasto h >,
è incontestabilmente il quotidiano che si avvicina di più al modello che La < rmeccanicah>e la sintasside1titolo sono dunque efettidiuna scelta
abbiamo cercato di deûnire,astraendone daicasiparticolari i caratteri tipici .
de1 tutto particolare: tra il modo con cui si vuole esprimere ciè che deve
(capacità divulgativa e potere cattivante,che sono requisitidella leggibilità, essere comunicato,e le propostè della tradizione linguistica codifkate secondo
con le relative modalità di attuazione: brevità, aderenza al parlato, sempli- le norme e la prasside1genere 44titolazione giornalisticah>(se cosl sipuö
fkazione,ecc.); ed è anche quello in cui lo stile nominale ha le motiva- dire) nella varietà delle sottospecie in cuiquesto diventa operante,siinse-
zioni più chiare, g1i esemplari più spiccati e, probabilmente, la frequenza
m aggiore.
esso sia riuscito solo in parte, essendo poi ilgiornale venuto meno lyoçxessivamente
2. Le ultime tre considerazioni)trasposte dal confronto fra giornali diversi alla sua forza d'urto, ai suoiprogrammi,ai suoi spregiudicati propositi dt rlrm ovamento,
alla rassegna delle sezioni che compongono il giornale di cui ci occupiamo, fno a risultare <4pressoché confuso co1 resto della stampa governativap (cfr. CIRD,
Annuario politico italigno 1964, p. 975).Tuttavia 411 ' Giornoh > ha esercitato sulla
valgono per spiegare la preminenza data ai titoli nell'esame delle forme stampa italianaun'influenza dienormevalore:4qnon ha soltanto contribuito (cito ancora
De1Boca)a ringiovanire la faccia deigiornaliitaliani,ma ba provocato ilrisveglio dei
colossidella stnmpa,liha costrettia rinnovare gli impianti,ad aumentare ilnumero delle
pagine, a pianiûcare il futuro h
>.
1Per la nascita,la costituzione e gli orientamenti de1 quotidiano che ha compiuto, 1Perrayior.
tidispazio rimando ad altra sede la trattazione degli articoli,impostata
neglianni J0, 4l' unico eKmero e discontinuo tentativo diun giornalismo popolarep in sulla distinzlone preliminare fra <4linguaggip, secondo il loro grado di specializzazione
Italia, cfn,oltre ai cenni contenuti nelle più recenti enciclopedie italiane del giornali- e la loro aderem a ai canoni della divalgazione giornalistica,e condotta da1 generale al
smo,le p:.229-247 diW eiss,PC?che ne trattano ampiamente analizzando l'impagina- particolare: dall'esame diciö che è proprio de1 sistema all'analisi di alcune fra le prove
zione delgiornale;ilcap. 1 dlMottana,M G (Segnaletica delgiornale italiano: due pifzsignificative clistileindividuale.Nell'ambito diquelliche chiamerö 4sistemiaggitm-
esempi tipici,pp.413.4,
35),che confronta 4411 Giorno/
>co1 44Corriere della Sera/>, e tivih> rispetto alla lingua giornalistica,sarà dato partlcolare rilievo alla pubblicità,in cui
specialmente il cap. .
I-a rivoluzione de 411 Giorno'> di De1 Boca, GC, pp. 98-10:. l'uso dello stile nominale ha molti e signifkativi aspettiin comune coi titoli.
La <4rivolm ionep consiste,oltre che neicambiamentitecnico-grafci,nei k criteri disele- QOsserva M ottana,M G,p.381: 44La titolazione,come de1testo l'impaginazione di
zione e dipresentazione delle notiziehh,ne1linguaygio 44più semplice e diretto,in parte cui il titolo è tra gli elementi fondamentali, è anche un problema di organicità e di
mumato da1rotocalchip e nell' audacia sintattica de1 titoli.Siaggiunga la 4volontà demi- uniformità, ne1 senso che sbalzi grafici o strutm rali da una pagina all'altra non sono
stificatrice e innovatriceh
>con cuiagli esordiil quotidiano prese posizlone di fronte ai consentiti/
>.
principaliproblemi de1momento e slvaluterà l'importanza cliquesto esperimento,benché 3Cito ancora M ottana, M G,p. 381.
m cE GlxAvsz-t,z M ORTARA FRA NORMA E IkvsxzloNE: yo s'
rzcE xoMzluz-E 305

riscono, in una sorta di passaggio obbligato, i vincoli tecnici che funzio- canismi le 44etichettez: degli articolipervengano a quella concisione che le
nano da fltro e hanno parte non facilmente valutabile nel determ inare la avvicina agli epigrammi e alle epigra: 1, a quella facoltà di esprimere per
fsionomia stilistica del titolo. In quanto alla prospettiva de1 44genere p a scorcic'lae sipretende da un buon titolo digiornale.
cui si possono ascrivere i titoli di giornale, bisogna precisare che questo
costituisce un sistema diconvenzioni,formatosi per stratifkazione e delimi-
tante una categoria generale; all'interno di questa i singoli prodotti si mo- 3.J. 1 tipi nominali più semplici sono quelli che consistono nell'enuncia-
dellano secondo particolari insiemi(defniticiascuno dall'appartenerlza a un zione diun 44tema h> sotto forma di un sostantivo determinato da attributi
determinato tipo digiornale): sottosistemi fortemente individualizzati e for- o da esgansloni comelement/i2: ' ------
niti perciö (1i un duplice potere,limitante e individualizzante, nei confronti 1.44Una vacanza non piacevolep (24 gennaio 1970 -Situazione,n.1).
delle m anifestazioniche si compiono ne1 loro smbito.
2.44Gli intellettuali e il potereh> (3 maggio 1970 - Fatti nostri,p. 15)
2,2. Casuale o voluta,risultato diestro o dinecessità tipograûche,la strut-
3.44I sindacati e il capitalismo negli anni 70p (24 gennaio 1970 - Situa-
tura dei titoli va studiata sullo sfondo delle caratteristiche riconosciute al zione,p. 1)
giornale.Per quanto riguarda 4411 Giorno F >,sipuö clire che i titoli enfatiz- 4.44Gli amici dei colonnelliF> (10 maggio 1970 - Fatti nostri,p.1. 3)
zino nell'articolazione, nella scansione, nella + geometria h> g1i aspetti rivo- 5.uD arduo zw/œtv/' tptra arte e realtà>>(26 aprile 1970 -Spettcoli,p. 19)
1uzionariche hanno contrassegtmto,al suo sorgere, il quotidiano1. 6.44Tre miliardi per ilcinemah
. >(5 aprile 1970 -I jatti della vita,p.2)
Da1 nostro punto tli vista interessa verificare quale incidenza abbia lo 7.<<Bombe stzlNord Viet)> (3 maggio 1970 -Titolone,p. 1)
stile nominale nei titoli, in special modo in relazione alle cosiddette ardi- 8.44Un'amicizia al servizio della paceh > (24 gennaio 1970 - Dall'interno e
tezze sintattiche,riconosciute comunemente come tipiche de1quotidiano mi- dall'estero,p.7)
lanese.
t necessaria,innanzi tutto)una precisazione: la costituzione nominale Un caso particolare,neititolidiquesto genere,è dato dallAuso diastratti
diun titolo (e cioè l'assenza,in esso,difrasiverbali)non è diper sé un deverbali3, capaci di attualizzare g1i enunciati per mezzo de1 valore predi-
elemento caratterizzante. M entre nella sintassinarrativa le frasi verbalisono cativo connesso all'idea verbale*:
44enunciati privilegiatih>, quantitativamente prevalenti sulle frasi nominali,
nei titolila situazione è rovesciata,poichë i gruppi nominali sono in pro- 9.xrUn tentativo dirisanamentoF > (10 maggio 1970 -Situazione,p.1)
porzione num erica preponderante sui sintagmi verbati2. 10.44'
Consulto a Brtzxellesh>(27 gennaio 1970 -Titolone,p. 1)

3. 11problema dunque è divedere se e a qualicondizionila sttuttura nom i-


nale dei titoli possa diventare un connotatore; occasionali confronti con i 1L'osservazione è di E.Radius, op.cit.,p. 199: 4411buon titolo lla qualche cosa
titoli a predicato verbale serviranno a mettere in luce attraverso quali mec- dell'epigramma e dell'epigrafe.Non parole superllue,ridotti al minimo i verbi e le con-
gillnzionip.
2Accanto aititolisicitano: la data de1 quotidiano,ed eventualmente (quando sia
necessario per l'intelligenza de1titolo)la rtzbrica o la 44testatinah>o iltipo diarticolo,
se questo si trova nella prima pagina, e il numero della pagirm.
1Per la descrizione dei titoli in generale e dei titoli de1 4Giorno h> in particolare, 3G.H erczeg,Lo stile nominale in italiano,cit.,p.74,nota giustamente che x<l'idea
rimandoalleoperegiàcitate,specialmenteaicapitoli11titoloelasua meccanica,lp..
379- verbale contenuta nell'astratto fa sl che ititoli sostituiscano,sostarlzinlmente,una ftasep,
412 e Segnaletica deI giornale italiano,pp.41.3-4.
35,diM ottana,M G,e alle pagme che ma poi devia in valutazioni piuttosto imprecise e sommarie. Per la difusione degh'
W eiss dedica al 44Giornop ne1 vol.cit.Siveda inoltre in E.Radius, J0 anni di gior- astyatti deverbali, vista come una delle innovazioni che 44concorrono ad accrescere la
nalismo,M ilano 1969,il cap.L'arte dei titoli, pp.197-201. parte dei sostantivine1costittzirsi della frasep,nelguadro dei tentativi di semplifica-
2t,un dato di fatto cosl evidente,che non occorte convalidarlo con statistiche pre- zione che producono,fra l'altro,q blocehi sintagmaticl incompiutiF >, caratteristici di una
cise.Nel 4Giornop de124 gennaio 1970,per esempio,in 17 delle 18 pagine (esclusa 44scrittura rapida, quale si ha in contingenze numerose, nel giornalismo, nella pubbli-
la pag.delle Rubricbe) non contengono frasiverball: il 68% dei titoli(79 su 116); cità, nella prosa scientifica semiformalizzatap, si vedano le concise e dense annotazioni
il76,9% deglioccl aielli(50 su 6.
5)9il68,9Qf?deisommari(20 su 29); analogo spoglio diDe M auro, op.cit,pp. 229-235.
compiuto su <4La Stampah >de117 giugno 1970 dà unapercentuale de162@ (lititoh non 4Cfr., nella parte 1, . 32.J., del presente studio, quanto è stato detto a proposito
contenent
.ifrasiverbali(9.3 su 150). de1 III gruppo di frasi nominali.
3O6 BIcE GARAVELLI MORTARA FRA NomMA E 1kvENzIoNE: Lo STILE NOMINALE 307

11.4Nuove minacce diTe1Aviv alla Siriap (5 aprile 1970 -1 jattidella '


roRz. Somm ario: Produzione elevatissima, importazione dall'Algeria, libera
vita,p.2) circolazione nelM EC alla base delmalcontentotqtitoliche informano,qin-
12.44Dissenso sul di
ritto dicriticaï
. $(26 aprile1970 -I fattidella vita,p.7) tetizzando telegraficamente la notizia (24 luglio 1969, p. 15: M INA: /
44NocE h>NEI-I'EGATO / RlcovERA'rAlo,all'opposto,suscitando la curiosità
Sempre nell'ambito dei titoli a struttura tradizionale1 si ritrovano enun- de1 lettore con un'ambiguità calcolata nell'efetto (20 gennaio 1970,p.6:
ciatiche potremmo definire complementari,in quanto introdottida un spnp
. .
SMoG: DALL/EOI- I'
TO ol FEoEluco 11 AL M EC DEI cIELI),ma, nelpuno e
funzionale che servirebbe a qualifcarli come espansioni rispetto a '
un tema nell'altro caso,che tendono a colpire e a catturare l'attenzione, riducendo
(con o s-enza nesso predlcativo)algrado zero2: al minimo,con l'eliminazione deglielementi superiui,il dispendio di ener-
13.44Per un comune sforzo di rinnovamentoh> (5 aprile 1970 - Situazione, gie in chilegge'.
p.1) Esiste tuttavia una serie di gradazioni qualitative nella tendenza a 44in-
14.44Per una visione d'insiemehh(17 maggio 1970 -Situazione,p.1) formare mediante procedimenti riduttivi/> che è il carattere distintivo più
saliente del titolo di giornale.Fra i campioni citati, il 6., il 7.,1'8., il 9.,
15.44.4.colloquio con Longoh > (5 aprile 1970 - Dall'interno e dall'estero, il 10., 1,11.,e il 12.,rientrano, per esempio, in una norm'alità che non l ga
p.10) particolari tratti connotativl: all,interno della lingua giornajjstua. cos) com e '
16.44Dalle cartelle alla tutela de1 piccolo risparmiatoreh
> (16 gennaio 1970 - '
non ne ha, di per sé, il classico procedimento riduttivo costituito dall'im -
Situazisne,p.1)
piego delparticipio come forma braclailogica dipredicayo,risultante dall'eli-
Alni a questi i titoli a struttura verbale, formati da subordinate im- minazione dell'ausiliare e provvisto, nella maggior parte dei casi, (1i sem-
plicite: plice valore denotativo a livello clicodice giornalistico 2.D iventato una spe-
cie di luogo comune nella composizione dei titoli,il participio 44assoluto h>
17.<4Per non essere credutihh(19 aprile 1970 -Fatti nostri,p.13) compare in tutti i quotidianisenza sensibilivariazioni di frequenza dall'uno
18.44Per garantire quell'
equilibrio Hinamicohh (15 giugno 1970 -Situazione, all'altro, utilizzato nei titoli preposti ad ogni sorta di, articoli e special-
p.1) mente alle notizie in breve, m a raro ne1 titolone della prima pagina del
44Giornoh>,senon in posizione,percosldire,dirinforzo (13 maggio 1969:
3.2. Non è certo casuale che i tipi illustrati dagli esempi 1.3.- 18. appar- 44Apoct,
o 10 / iniziato ilconto allarovesciah
>)3.
tengano prevalentemente ad articoli cti commento o a. corrispondenze. La Ecco alcuni esempi tolti .
da rubriche diverse di numeri presi casual-
44notiziaF> esige evidentem ente un trattamento diverso: titoli che si direb- mente nellhannata 1970: '
bero conformiall'impostazione tradizionale (p. es. sostantivo + determina- 19. 44DiscussialSenato ifattidiM ilano p (24 gennaio 1970 -art.ditesta,
zionelocativa)e invece se ne staccano violentemente siaperla disinvoltura p.1)
lessicale sia per la presenza di un occhiello che fa corpo, sintatticamente,
co1titolo stesso (p.es.,5 aprile 1970,art.diapertura -Occhiello:Alz)dF- 20.44fnnestato ne1cuore muscolo dicosciah>(10 febbraio 1970 -I jattiddla
tice della gerarcbia sovietica sta accadendo qualcosa di poco cbiaro: troppî vita,p.2)
am malati, troppe assenze, silenzi prolungati.Ancora un...Titolo: Rsmus A
M oscw); titoli di cui il sommario è l'indispensabile sviluppo esplicativo 1Notevole importanza hanno?in ciö,g1i elementi visivi connessi a fattoritipograûci.
(p.es.1 marzo 1970,p.5 -Titolo: SAI-TA IL ' rAppo:IN mAzzA Ivlqqcor-- 2Infatti i titoli cosl costrulti sono frequenti in ogni specie di giornale. Satebbe
istruttivo ripercorrerne la storia,Eno ad arrivare aiprecedehtiillustri diquest'
uso,cioè,
probabilmente, ai sommari preposti alle cronache o alle novelle dei primi secoli della
nostra storia letteraria.
1Sipuö constatare agevolmente che titoli simili a quelli fnora riportad non sono 3A scopo indicativo riyorto il calcolo statistico esegaito sul numero de124 gen-
esclusiva caratteristica dei giornali, ma possono benissimo adattarsi ad afticoli o a libri naio 1970: contengono partlcipi in ft
znzione predicativa 11 dei 79 titoli nominali; 12
di.narrativa,di saggistica,ecc. dei56 occhielli;7 dei20 sommari.Lo stesso spoylio compiuto su 44La Stampa/ >de117
2Arialogo procedimento nei titoli latini costruiti con de + ablativo o come inter- gi
'ugno 1970 ha dato quesd risultati: sui 93 titoh nominali,22 sono costtnliti co1 parti-
rogative indirette. dpio e sono, come ne1 4Giorno h >, prevalentemente riferiti a brevi notizie di cronaca.
FRA NORMA E INVENZIONE: LO STILE NOMINALE 309
308 BlcE GARAVELI,IMORTARA
21.:4Ritrovato lo sdaedario diDachauF> (5 aprile 1970 -Dall'interno e dal- 28.<4Abusi edilizi? Basta avere qualche miliardo F
> (5 aprile 1970 - I fatti
I'estero,p.11) ddla tetzlp.5)
22.44L'Italia sollecitata a investire nei Paesi arldir.
ti/> (7 maggio 1970 Lo stesso rapporto tra argomento e notizia in titoli esclusivamente no-
Economia efnanza,p.18) minali:
23.<<Tutti consegnati entro il 24 maggioh> Eocchiello: 44I certiûcati elet- 29.44Dazio: dalredilizia gettito record h
> (19 settembre 1969 - 11 diario di
toralipq
l (1O maggio 1970 -. I'
Jdiario diMilano,p.20)
M ilano,p.14)
Più frequenti i titoli in cui sono liberamente m escolate frasi verbali in generale,frasiclze enunciano circostanze concatenate,da1punto
e nominali: titoli che chiam eremo 44composit. ih>,rinunciando a una predsa (livista logico,in molteplicim odi che non è possibile esemplifcare se non
tlpo ogla, tanta è la varietà in cui essi si presentano, senza che sia possi- in minim a parte:
bile far coincidere partidolari valori semantici con caratteri strutturali co- 30.44Giustissimo: ma qualctmo pagherà?h > (25 maggio 1969 Fatti ?itu/W,
stanti.Le corrispondenze che si potrebbero stabilire sono talmente generi- p.11)
che da apparire irrilevanti; d'altra parte, un'analisi condotta caso per caso 31.44M entre esce spara: gravissimo un impiqatoh> (16 settembre 1969
sarebbe sommersa da un m atetiale cosl imponente da diventare inutiliz- I jattidella pita,p.2)
zabile. .
32.<kMascbio o jemmina? Decideràilgiudicep (5 aprile 1970 -1jattidella
G1i esempi c'he seguono intendono soltanto giustiûcare la qualifka di vita,p.2)
compositi attribuita a questi titoli,che per'chiarezza espositiva divideremo 3.
3.441171 non esce/ sistemistidelusih
>(5 aprile 1970 I J/lffdella vita,
in gruppi, senza tuttavia pretendere didarne una classl cazione completa e P.2)
adeguata, m a solo mirando a fornire elem enti utili per la formulazione di
risposte ai quesitiproposti dall'argomento. Da1 punto di vista strutturale notiamo ancora:
Fra i titoliche constano didue enunciatidistinti,l'uno costituito da un
sintagma nominnle, l'altro da una frase verbale o nominale,si distinguono, frasi participiali braclnilogiclae, giustapposte a un sintagm a nomi-
nale con la consueta varietà di rapporti logici reciproci:
ai livelli tem atico e strutturale:
34.44Grisù / Mortiventiseiminatorih
>(5 aprile 1970 -I JJlf/della vita,
tipi in cui il p rimp--
termine è tm 'indicazione di luogo, che la
- -- -
frase verbale o il gruppo nominale de1 jéiiöridtj-terlzyih'ë-à'ttt
i-
slfisano, cari- p.3)
35.44Coltellate: donna morta / 2 gravissimep (24 gennaio 1970 - I jatti
candola di valori semantici e funzionali diversi, che vanno dalla designa- della vita,p.5)
zione di una semplice circostanza locativa'(es.24.),alla concentrazione di
modalità diversein un'autenticaparola-frase(es.25.): gruppi nominali bimembri concatenati o giustapposti:
24. 44Palerm o: pugnalato deputato missinoh> (2 giugno 1970 - art. di ta- a)con un'ellittica:
glio,p. 1) ' 36.44Cinema malato / ma di cbe cosa?p (24 gennaio 1970 -Spettacoli,
25.44Bonn:salvatel'nmbasciatoreh>(5 aprile 1970 -Dall'interno e dallAntero, p.12) '
p. 11) b)co1secondo membroin funzioneappositivarispetto alprimo':
espressioni in cuila frase nominale propone l'argomento,la frase 37.44Violenza e assenteismo / estremida condannareh (19 aptile 1969)
verbale sviluppa la notizia:
26.44Scuola zisos'
a: la Lombarclia dà tma spintah>(7 maggio 1970 -TJdiario 1Un caso particolare e assai diiuso neitiioli diquotidiani e diperiodici in genere
diMilano,p.20) è un tipo non raro anche nella prosa narrativa: 4Stabilità e riforme / questo l'
obiet-
27.44Orzine pubblico: la Camera votah > (30 aprile 1969 -Dalleinterno e dal- tivoh
>(titolone de1 <fGiornoh>,2 giugno 1970)9si tratta didue gruppinominalicolle-
gati da un elemento attualizzatore (un dimostrativo,come qui,naa anche una formz
l'estero:p.11)
BICE GARAVELLI M ORTAM I?ILA NORMA E INVENZIONE; LO STILE NOM INALE

38.44Portiera: servizio caro ma prezioso p (10 maggio 1969) 5.5. Va da së che, dovendo, o volendo, ridurre un titolo al minimo di
39.44Viareggio: una città coinervi a pezzip (6 maggio 1969)
.
parole indispensabili, si tenda a conservare g1i elementi portatori dei vari
messaggi e, di preferenza, quelli che garantiscono ilwmassimo di economi-
c) con un gruppo sintagmatico in fum ione logica complem entare cità combinata con una certa disposizione all'autonomia sintattica.Questo
rispetto all'altro: spiega ildilagare diavverbiusaticome attualizzatori(<<Una spinta e zz/fi/
40.<4Pugnale ne1 petto: suicida in automobilep (
.11 aprile 1969) con la borsa: / dentro 20 milionih>, 27 gennaio 19709 <4Bella cingalese
delusa / giù da160piànoh>,26 aprile 19699<<M ezz'ora di suspense / poi
frasinominalivariamente costruite e combinate: p. es.co1nucleo giù stll satellite p, 2.
3 maggio 19699 44No all'assemblea fascista/>,24 gen-
legato a un complemento circostanziale o a un sintagma nominale (sostan- naio 1970),dielementiinteriettivi(<4Addio (per ora) a ognitrapianto /
>,
24 gennaio 1970944Con ibinocoliattentiche D any non sfugga!h
>,20 aprile
tivo o aggettivo)in funzione predicativa: 19699 44Decisi gliospedali; basta con le Mutue!h
>,30 aprile 1989) e in
<4Soleallostesso prezzo /Più caral'
ombrap (24 maggio 1970) genere cli processi di nominalizzazione, quale,p.es.,la sostituzione di un
verbo con un sintagma <<preposizione+ nomeh> (<<Ell 'li in sciopero per 4
oreh>,24 luglio 1969),oltre all'uso degli astrattideverbali,benché questi
Le distinzioni potrebbero continuare indefnitamente; tuttavia g1i ttltimi non abbiano maggior spicco dei denominali' e si impongano, nei
esempi citatipossono già fornire datiinteressanti. titoli di rilievo,non tanto per le modalità che fanno dei 44nom id'azione h>
Carattere comune ai titoli a struttura nom inale è la forma brachilogica, altrettanti sostitutivi di form e'verbali, quanto per altri valori espressivi
che de1 resto è requisito essenziale delle frasi e delle varie espansioni com- qualiilsignifcato metaforico,analogico,pregnante,ecc.(<4TuFo sulla Luna
prese nell'ambito dello stile nominale 1. La brachilogia è ottenuta mediante da 17 clailometzi>,5 aprile 19709 44Nuova spinta in avanti.t la quartah>,
riduzioni, come si è visto pez.l'uso de1 participio e come si puö via via 7 maggio 1970).
notare negliesempisuccessivi,dove i sintagminominali ammettono al grado
zero un verbo 2o un segno funzionale.11confronto con le frasiver' baliaccop- 5.6. Viceversa,le riduzioni si compiono a spese degli elementi considerati,
piate nello stesso titolo a frasi nominali mostra come le operazioni ridut- intattico, non essenziali.Talisono,oltre
con criterio semantico piuttosto che s'
tive colpiscano nella m aniera strutturalmente pi: macroscopica g1i enunciati agli articoli,le preposizionie le congiunzioni,la cuiassenza diventa un con-
nominali, tanto da avallare la conclusione che questi siano il risultato di notatore,in primo luogo perchë non è costante (com'è ad esempio ne1lin-
una serie di procedimenti riduttivi: il che puö essere vero per i tholi, guaggio deitelegrammi),e rmn importase siano pi'?zspesso ragionitecniche
anclae se non è dimostrabile per tutte le frasi nominali. a determinarla; in secondo luogo perchl dà un risalto inconsueto ai sostan-
Effetto di un tal pfocedere per contrazioni ed eliminazioni è una sorta tivi; eliminando isegni funzionali,i termini contano soprattutto per la loro
di <4telegrafsmo sintattico >, di cuisono esempivistosi, tra g1i altri, il 35. consistenza semantica; infine perchë la mancanza di un'indicazione esplicita
e il 40., e che puö funzionare da categoria comune per una buona parte deirapportisintattici,che obbliga illettore a integrare g1ienunciati secondo
deititoliprivi diverbi; imodelli<rnormalih,producediperséquello cheSklovskijchiama44edetto
distraniamento h
>2,conseguenza e indice degli scarti dalla norma.
42.44Anche iferrovieri/ 2 scioperigeneraliF>(5 aprile 1970) In quanto ai verbi, essi scompaiono quando possono essere facilmente
43.44Barbe posticcee mitra / bottino 1milioneh>(5 aprile 1970) +sottintesih>(e in questo caso valgono le considerazioni fatte per preposi-

aw erbiale o interiettiva come ecco)funzionalmente equivalente a una copula. Se non 1M ancando (1i statistiche precise e condotte su un numero abbastanza grande di
che la posizione deidue membri,anziJa loro giustapposizione, lirende simlliad espres- esemplari, non posso fornire dati attendibili. t qcerto, tuttavia, che l'uso degli astratti
sioni' coordinate. ' deverbati ne1 4Giorno h > ha piuttosto raramente la monotonia 44burocraticah > che ha
1Come si è cercato di dimostrare nella prima parte de1 presente lavoro. açquistatc?da tempo in altri quotidiani (e che ne ha fatto uno stereotipo della prosa
2L'es.30.ha un valore oscillante tra l'awerbiale (cfr. gli asseverativi certo, sicuro, pornalist-lca); (li qui l'impressione superfciale che ne1giornale milanese esso sia meno
e
dc c.)e ilpredicativo.1131.e il. 33.appartengono rispettivamente aigruppiI d), 1 f), diffuso clae neglialtri.
esctitti nella patte 1, 32.1. 2V.bldovskij,Una teoria della Artl-
% Bari1966.
BlcE GARAVELLI M ORTARA FRA NORMA E INVENZIONE: LO STILE NOATINALE $13

zioni e congiumioni),oppure quando possono essere sostituitipiù elcace- 3.z.1. L'uso de1parlarfkurato ha una parte cospicua neititoli,clae met-
mente (se disostituzione sitratta)da una forma nominale o avverbiale,o tono clamorosamente in mostra la spregiudicatezza m etaforica de1 lessico,
per meglio dire quando la funzione predicativa è assolta con miglior risalto di cui 4411 Giorno h> sicompiace.
o con maggiore economia da un sintagma non verbale. Si tratta spesso (limetafore comuni,evocative, tuttavia,di un'immagine
e meglio atte a colpire e ad imprimersi,deicorrispondentiterminidi signl-6-
3.K.1. A questo punto occorre osservare clle in un 44linguaggio discambio h> cato 44proprio F>:
qual è quello giornalistico,rivolto a un pubblico di m assa,informativo per 44.44Bujera politica contro Brandth (26 aprile 1970)
defnizione, elcacia espressiva ed economicità de1 messaggio coincidono, 45.44Rebus a M oscap (cit.)
bencht in gradazioni variabili e non in corrispondenza biunivoca: perchë 46.44Scossoniin vista / dicono aLondrah>(5 aprile 1970)
l'economicità di un messaggio non comporta necessariamente un alto grado
di espressività, mentre quest'ultima intesa anche com e adeguatezza ai fini 47.<çDocciajredda sui9maoistih>(5 aprile 1970)
da raggiungere,non puö sussistere se ilmessaggio non è 44economico h>,cioè
Altre volte sono locuzioni nominali stilizzate,il cui impiego fa pensare
inform ativo al m assim o. Di qui la differenza principale, e sostanziale, tra
giornalismo e prosa letteraria1. piuttosto ad una mimesi de1 parlato1:
48.44PerilTempiosenzapacebracciodiferrotraiprogettistih>(9aprile1970)
5.7. Si è parlato disostituzioni,cioè discelte,fra enunciativerbali e nomi- 49.44Economia a tutto vaporeh>(24 luglio 1969)
nali.I criteri che guidano la scelta (tenuto conto sempre (liqueltal dia- 50.44Giro di vite in URSS a 'sprechiintollerabili'h> (27 gennaio 1970)
framma tecnico-tipogzalico di cuisiè detto)e provocano soluzionisintatti-
che divergenti sono in parte cli natura grammaticale, ma,per la parte più Oppure siutilizzano accostamentiinconsueti,colproposito,econ l'e:etto,
cospicua,dinatura semantica e,in minor misura,ritmica. (li deterrninare salti di tensione analoghi, per molti aspetti, a quelli che,
Entrano cioè in gioco formazioni, e neoformazioni, lessicali, trasposi- a tutti i livelli cli prosa, derivano dalla giustapposizione di elementi clae
zionidi signifkato,artificiretorici svariati,che quinon è possibile illustrare appartengono a 44codicih> diversi o a campi signifcativi normalmente non
se non sommariamente, da un angolo visuale limitato e a costo di scadere
in una poco credibile + degustazione episodicah>2. Entrano in gioco anclne interferenti:
fattoriritmici(eufonia,clausole)che,coifattorivisivi(lunghezza delle frasi 51.44Pietà per le mele e per i bambini (e per lo sport)> (16 settembre
e delle parole, alternanza di pieni e vuoti, e qui siamo ne1 campo delle 1969 -Situazione,p.1)
44ragioni tecnicheh> da cuiè condizionata l'impaginazione) richiederebbero 52.4L'arte come scampagnata verso il vuoto mentaleh> (24 giugno 1970
una trattazione specifka,che non escludesse le frasiverbali. Incbieste,viaggi, swr/:/,p.7)
5.3.x4Lettere che scottano e ritorno da 4Medea'F>(1 marzo 1970 -. I'fatti
1Che un giornale possa ospitare passi diprosa letteraria o anche Jlriche è un'altra della vita,p.5)
questione.Ne è una conferma il tradizionale elzeviro della 44tetza paginah >? il qsalotto 54.44Operazione trapim to per iradicali/>(15 febbraio 1970 -Dall'interno e
buono h> de1 giornalismo italiano, soppressa,come si sa, ne1 4Giornoh>.Un'appassionata
difesa della 44terzaFh si trova ne1 vol. di A.Falqui, Giorndismo e Ietteratura,M ilano dall'estero,p.11)
1969, che allronta a più riprese il problema dei rapporti fra scritm ra giornalistica e 55.4Bagnetticaldi al disco malatoF> Eocchiello: 44Discografci verso la cri-
letterarietà.Una citazione di Giulio De Benedetti, a p.42 de1 vol.cit.diFalqui,serve
a dare unl idea abbastanza precisa de1 nocciolo della questione: <411 pericolo è quello sipq (2 giugno 1970 -Spettacoli,p.19)
di fare una terza pagina magari nobilmente culturale, zna troppo lontana da ciö che >
vivo e attuale,da ciö che è giprnalistico. L'equilibrio tra il sict
zro prestigio culturale e
la scioltezza,la piacevolezza,l'
lmmediatezza che son lyoprie dello scrivere giornalistico 1La riproduzione de1 karlato è evidente nell'
uso ditermini digergo,che non si
è ilpunto dilcile da raygiungere perquesto angolo dlgiornale/ >. limita,com'è ow io, ai titoh nominali: p. es., 44Incastrato don Carlo: un lungo conto
2Preferisco perciè rlmandare ad altro momento uno studio lessicologico, che por-
rebbe una quantità di problemi molto diversida quelliasrontatiqui.Sarebbe in sostanza dasaldarep(26 marzo 1970),dove sinotianchelametaforacomune44conto da saldarep;
un esame di contenuti semantici e diformule retoriche all'interno dello stile nominale, 44Smascherato l'eroe del fPlacido Don': è un gran bidonistahh , (26 marzo 1970)4
che potrebbe mettere in luce concomitanze non casuali. <<ln én (Iivita dopo lo scippop (8 febbraio 1970).
BICE GARAVELLI M ORYARA
FRA NORM A E INVENZIONE : LO STILE NOAIINALE

Talvolta si tiatta (1i un vero e proprio gioco metaforico,non estraneo x4dramma


'tizzare h
>,che è,come abbiamo visto,requisito essenziale dello stile
alla composizione dell'articolo (e cliattribuzione incerta,in quanto non è giornalistico (caso limite,l'introduzione de1parlato sotto forma (licliscorso
da escludersi l'intervento diretto dell'autore del <4pezzo h > giornalistico). diretto), i titoli nominali, accennando agli avvenimenti nella loro istanta-
11 caso più frequente è dato da una metaéora contenuta nel testo e traspor- neità,piuttosto che presentarli ne1loro svolgersi temporale,Hspecclaiano la
tata & peso ne1titolo: p.es.44Studio dei segniscienza miliardaria p, oppure situazione tipica della prosa giornalistica,che è legata all'attualità e atta a
+ 11piede dicasa loro h>dove siha,percosldire,un doppio traslato, dovuto rendere ifatti44in una dimensione momentaneap1.
all'inconsueta connessione sintattica deldeterminante possessivo con l'espres-
sione metaforica il piede dicasa. '
Altre volte troviamo una metafora dovuta all'intersezione di più campi BlcB GARAVELLI AIORTARA
sem antici,desunti dalla tematica dell'articolo; p. es., Stritolati i cinesi nel-
I'urto jrontale Eocchiello: L'industria dopo ilterremoto.
.Torino?,dove si
ravvisano almeno tre sfere significative: due esplicite nel titolo e una im -
plicita, applicabile per traslato, secondo il contenuto dell'articolo (l'indu- 3.Cosl si esprime Arrigo Benedetti,cit.da M ottana,M G,p.443.
stria di cui si parla è quella automobilistica).Altro esempio sicuramente
redazionale o dovuto al titolista:Praga-fne: neirangbi,connotato ailivelli
lessicale e sintattico. La scelta lesicale è evocativa, nel primo sintagma, di *- w.
-%- --,/.@'-i
.n, : '
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44morte,scomparsa h>,o di44ultimo atto h>,come se sitrattasse diun evento 1û
., Q.<*zt.#<*,.-z.-.....-,..+'%Ao
<:d: 4xt veon,a.g , -' -
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scenico (che la competenza de1 lettore interpreta imm ediatamente come #t-/.à
.s.
-k'<k.(
.') .4*rqe . xu'v<
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dramma o tragedia);ne1 secondo,della disciplina militare.La disposizione '
.s
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sintattica è un concentrato di braclailogie e di riduzioni: le frasi, giustap- *r1.t..e..s' s
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: *' . '. :.$K.& :.. . .s

poste, sono ridotte ai soli sostantivi+ un indicatore di fum ione, inelimi- ..to.c' qk(..>x..NjJr
hz .v sj
ti
j.
: ..
:
p. jjj.,
e'
g,
y
N
./
.
sjl.i?
je ..h vs. N,Sîs %qA
. .y
,.
jj
a t
,e*$ o r st wx'
w
nabile perché attualizza il sintagma indicandone la m odalitâ imperativa, che 'X Vh %. k <
.
ks
.
''. . .

a sua volta è connotata sulpiano semantico (imperativo.


->disciplina). * I 'j
5.8. L'ultimo esempio sugge 'risce un'ulteriore osservazione. Lo stile nomi-
nale, con l'incremento dato alla giustapposizione come fattore della brevità
connaturata aititoli,favorisce l'alermarsidineoformazionilessicaliottenute
per semplice accostam ento. Si va da sintagmi autonomi che ricalcano tipi
diffusinellalingua(comesono,p.es.,legiustapposizionicoitermini44tipo h >,
<tbase F>,ecc.: x4tipo famigliah>, 44elemento base p, ecc.): 44Problema catte-
dre / Contrasti e rinvioh> (21 giugno 1969),ad espressioni composte in
cttiil trattino grafko d'unione fra i due costituentiè il segno di una giun-
zione inconsueta (<4ln mano al Cicerone la mostra-labîrintoh>, 24 giugno
1970),6no all'adozione(lineologismiconiatisu modellipreesistenti(<411gi-
gante industriale e l'anti-cittàp, 27 gennaio 1970), oppure audacemente
innovativi anche nella struttura (<4A Dunkerque sabotaggio-bis su cargo
URSSh>,5 aprile 1970).
La funzione emblematica dei titolipermette (liravvisare in essi,per tra-
sposizione analogica,condizioni caratteristiche della lingua deigiornali.M en-
tre i titoli verbali hanno come principale tratto distintivo la facoltà di

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