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La circolare di aggiornamento del mese di ottobre 2018
SCADENZARIO FISCALE
INTRASTAT
25 ottobre 2018
Elenchi Intrastat relativi a settembre 2018 ovvero al trimestre luglio-
settembre 2018 per coloro che hanno effettuato operazioni
intracomunitarie, in base alle semplificazioni introdotte a partire dal
2018.
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30 ottobre 2018 Le parti contraenti devono provvedere: - alla registrazione dei nuovi
contratti di locazione di immobili con decorrenza inizio mese di
ottobre 2018 e al pagamento della relativa imposta di registro, ove
dovuta; al versamento dell’imposta di registro, ove dovuta, anche per i
rinnovi e le annualità relative a contratti già in vigore con decorrenza
inizio mese di ottobre.
Per la registrazione è necessario utilizzare il ‘modello RLI’.
Per il versamento dei relativi tributi è stato istituito il modello F24
Elide.
• il modello 770/2018;
• in via telematica, direttamente o avvalendosi degli
intermediari abilitati.
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2017;
gli omessi, insufficienti o tardivi versamenti di ritenute del 2017.
La regolarizzazione si perfeziona mediante:
il versamento degli importi non versati, degli interessi legali e delle
sanzioni ridotte ad un ottavo del minimo, previste per le diverse
violazioni;
la presentazione dell’eventuale dichiarazione integrativa.
Possono essere regolarizzate anche le violazioni commesse:
nell’anno 2016, con riduzione delle sanzioni ad un settimo del
minimo;
nelle annualità antecedenti, con riduzione delle sanzioni ad un sesto
del minimo.
31 ottobre 2018 TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLI REDDITI/18 E
IRAP/18
31 ottobre 2018
I soggetti con carichi affidati agli Agenti della Riscossione tra l’1.1.2017
e il 30.9.2017, che entro il 15.5.2018 hanno presentato all’Agente della
Riscossione competente la domanda per la definizione agevolata
delle cartelle di pagamento, degli accertamenti esecutivi e degli avvisi di
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esenti), VE35, colonna 1 (Operazioni con applicazione del reverse charge), VE37,
colonna 1 (Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi),
e VE39 (Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell’anno
oggetto di comunicazione) della dichiarazione Iva;
3. importo della somma delle operazioni relative a: cessioni di beni e prestazioni di
servizi comunicate dai clienti soggetti passivi Iva mediante il c.d. “spesometro”
(articolo 21 D.L. 78/2010); cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei
confronti di consumatori finali, comunicate dal contribuente mediante “spesometro”
(articolo 21 D.L. 78/2010);
4. ammontare delle operazioni attive che non risulterebbero riportate nella dichiarazione
Iva;
5. dati identificativi dei clienti soggetti passivi Iva (denominazione/cognome e nome e
codice fiscale);
6. ammontare degli acquisti comunicati da ciascuno dei clienti soggetti passivi Iva di cui
al punto precedente;
7. dati identificativi dei consumatori finali comunicati dal contribuente
(denominazione/cognome e nome e codice fiscale);
8. ammontare delle cessioni o prestazioni comunicate dal contribuente per ciascuno dei
consumatori finali di cui al precedente punto.
Il contribuente può quindi:
-richiedere informazioni all’Agenzia delle entrate;
-segnalare elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti;
-regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi ricorrendo all’istituto
del ravvedimento operoso. A tal proposito, nel Provvedimento in esame si ricorda che il
ravvedimento è una strada percorribile anche se la violazione è già stata constatata o
sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo. È
invece preclusa la possibilità di ricorrere al ravvedimento dopo la notifica di un atto di
liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento, nonché dopo
il ricevimento di comunicazioni di irregolarità.
Come noto, i crediti che risultano dal modello Redditi possono essere utilizzati in
compensazione dal giorno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta per cui
deve
essere presentata la dichiarazione: quindi, in linea generale, a partire dal mese di gennaio.
Tuttavia, i contribuenti che utilizzano in compensazione i crediti relativi alle imposte sui
redditi e alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte, alle imposte sostitutive delle imposte
sul reddito e all’imposta regionale sulle attività produttive, per importi superiori a 5.000 euro
annui, hanno l’obbligo di richiedere l’apposizione del visto di conformità, relativamente alle
singole dichiarazioni dalle quali emerge il credito.
In alternativa, la dichiarazione puo’ essere sottoscritta anche dal soggetto che esercita il controllo
contabile attestante l’esecuzione dei controlli previsti per il rilascio del visto ex articolo 2, comma
2, D.M. 164/1999.
Nel frontespizio dei modelli Redditi 2018 che ci apprestiamo a trasmettere, nel caso di
apposizione del visto di conformità, va pertanto sottoscritta l’apposita sezione o va apposta la
firma per attestazione da parte del soggetto incaricato:
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Come precisato dalla circolare AdE 28/E/2014, i controlli che devono essere effettuati per
rilasciare il visto di conformità corrispondono in buona parte a quelli previsti dagli articoli
36-bis e 36-ter D.P.R. 600/1973 e sono finalizzati ad evitare errori materiali e di calcolo nella
determinazione degli imponibili, delle imposte e delle ritenute, nonché nel riporto delle
eccedenze risultanti dalle precedenti dichiarazioni.
Il rilascio del visto di conformità implica pertanto il riscontro della corrispondenza dei dati
esposti nella dichiarazione alle risultanze della relativa documentazione e alle disposizioni
che disciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti d'imposta, lo
scomputo delle ritenute d'acconto e i versamenti.
Inoltre, per i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili, relativamente alle
dichiarazioni dei redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dei sostituti
d’imposta, i controlli implicano:
-la verifica della regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie;
-la verifica della corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle
scritture contabili e di queste ultime alla relativa
È importante evidenziare che i riscontri non comportano valutazioni di merito, ma il solo
controllo formale in ordine all'ammontare delle componenti positive e negative relative
all'attività di impresa e/o di lavoro autonomo esercitata, rilevanti ai fini delle imposte sui
redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive, nonché in ordine all’ammontare
dei compensi e delle somme corrisposti in qualità di sostituto d'imposta.
L’allegato A della citata circolare AdE 28/E/2014 contiene una check-list per illustrare gli
adempimenti dei soggetti coinvolti nell’attività di controllo per ciascuna tipologia di
dichiarazione interessata, precisando che i riscontri indicati da porre in essere devono
comunque intendersi non esaustivi e quindi oggetto di integrazione, ove necessario, da parte
del soggetto che appone il visto in base allo specifico caso.
CHECK LIST PER IL VISTO DI CONFORMITA’ SUI CREDITI FISCALI DA
DICHIARAZIONE UNICO PF, SP
1. Esistenza dei libri contabili e fiscali obbligatori
2. Regolarità dei libri contabili e fiscali obbligatori
3. Riscontro del risultato di esercizio emergente dalle scritture contabili
4. Corrispondenza delle rettifiche fiscali utili a determinare il risultato fiscale alle
variazioni in aumento/diminuzione indicate nel quadro RF del modello Redditi ed alla
relativa documentazione (se in contabilità ordinaria)
5. Corrispondenza dei valori indicati nel quadro RG del modello Redditi alla relativa
documentazione (se in contabilità semplificata)
6. Corrispondenza dei valori indicati nel quadro RE del modello Redditi alla relativa
documentazione
7. Controllo documentale degli oneri deducibili
8. Controllo documentale degli oneri detraibili
9. Controllo documentale dei crediti d’imposta
10. Riscontro dell’eccedenza d’imposta emergente dal modello Redditi dell’anno
precedente
11. Controllo delle compensazioni effettuate nell’anno
12. Controllo delle ritenute d’acconto
13. Controllo dei pagamenti effettuati con il modello F24 per i versamenti in acconto e a
saldo
14. Controllo delle perdite pregresse
DICHIARAZIONE UNICO SC
1. Esistenza dei libri contabili e fiscali obbligatori
2. Regolarità dei libri contabili e fiscali obbligatori
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RISPOSTE AI QUESITI
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Le informazioni riportate potrebbero subire delle modifiche a seguito di eventuali aggiornamenti normativi successivi alla
data della redazione della presente newsletter
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