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ALTA VALLESINA
FABRIANO, 15 aprile 2019 – Cercare di capire il “mutamento” degli abitanti dell’appennino dopo gli
eventi sismici attraverso una indagine (online) promosso dal gruppo di ricerca T3 dell’Università di Urbino
in collaborazione con Terre in Moto Marche, rete di cittadini e realtà sociale attiva sui temi del post-
sisma e della ricostruzione.
L’iniziativa è rivolta a tutti coloro che abitano o hanno abitato in passato – anche in maniera non
continuativa – nei territori marchigiani interessati, anche indirettamente, dalle conseguenze degli eventi
sismici del 2016-2017
Mutamenti dal punto di vista lavorativo, abitativo e cambiamenti anche dal punto di vista dei rapporti con
la comunità ed istituzioni pre e post sisma.
Molto importante anche l’analisi del rapporto con le istituzioni per lo sviluppo e la ricostruzione della zone
colpite dal sisma. Ed ecco arrivare due tra le domande cardine per cercare di capire il “post sisma”:
“Secondo lei le istituzioni stanno facendo tutto il possibile per rispondere ai disagi che il sisma ha
provocato alle popolazioni?” e “Dal suo punto di vista i fondi per la ricostruzione sono stati nora gestiti
adeguatamente dalle istituzioni?”
“le popolazioni colpite dal sisma siano state adeguatamente coinvolte nelle decisioni in merito alla
ricostruzione e alle prospettive di sviluppo dei territori?” senza dimenticare uno dei problemi
fondamentali osservarti da studiosi e ricercatori: quello di un territorio appenninico che oltre a “perdere
luoghi” non riesce a recuperare abitanti dopo l’impatto degli eventi sismici.
“La rilevazione – spiegano i ricercatori – si inserisce all’interno di un progetto di ricerca interdisciplinare e
auto nanziato che si pone l’obiettivo di ricostruire i mutamenti della popolazione e l’impatto degli eventi
sismici sulle diverse dimensioni della vita quotidiana, come il lavoro, la situazione abitativa, le relazioni,
l’accesso ai servizi. L’indagine intende inoltre comprendere i problemi e i bisogni delle popolazioni locali
nonché prendere in considerazione i loro orientamenti circa le scelte strategiche che pre gurano il futuro
di questi territori”.
Il questionario sarà solo il primo passo di un percorso di ricerca, da sviluppare poi attraverso altre
metodologie d’indagine.
(Immagine di copertina dalla Pagina Facebook della pagina T3 – frazione Sorbo, comune di Ussita)
(s.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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