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Campo - proprietà di Robert Dascălu, periferia di Philadelphia

Scavo. Spingo sotto l’anfibio la punta metallica di questa pala nel suolo molle ed infradiciato. Un operazione
difficile quando il legno del manico ti sfugge via perché le tue mani sono così scivolose tanto quanto
sporche di sangue. Taglio il terreno, sollevo uno zolla e la getto dietro la mia spalla sinistra, un'altra volta.
Scavo ed ogni singolo muscolo del mio corpo grida, mandando staffilate di dolore ai centri nervosi senza
trovare tregua. Devo continuare a scavare, ad infliggere la lama dentro il cuore della terra con la stessa
ferocia e spietatezza che hanno avuto per me. Perché io sono questa terra, e devo ricordarmene.

Tracciò nell’aria un arco, la tavola che qualche istante dopo le colpì la schiena. Fu uno schianto. Strinse le
labbra ma le sfuggì comunque un gemito di vero dolore. Quel colpo era stato davvero troppo forte, tanto da
spezzarle il fiato.

‘Parla puttana o vuoi che continui ancora?’

La donna dondolò nell’aria dopo quella sferzata ma non diede alcun segno di voler parlare. Era stata appesa
per i polsi ad una delle travi del soffitto.

‘ Vedrò di farti sciogliere la lingua, allora. Quando avrò finito con te canterai come usignolo. ’

La tavola di legnò calò ancora su di lei, sopra i vestiti leggeri. Ed ancora, ancora, ancora. Con quella ferocia
capace di spezzare ossa e distruggere ogni speranza.

Scavo perché questa buca è ancora insufficiente a contenere tutta la mia storia personale, i legami invisibili
che vengono da sinistra assieme alla Morte per ingabbiarmi di nuovo. Vecchia famiglia, ti offro alla terra.

‘ Ti domanderai perché dopo sette anni, ti sto ancora dietro Teresa. Tieni, guarda tu stessa…’

Il Ministro le lanciò una busta gialla chiusa, che lei aprì senza esitare. Mano a mano che prendeva visione di
quelle foto, il viso calmo della donna cominciò a soffrire i primi segni di disequilibrio. Quegli scatti
mostravano i suoi genitori naturali lavorare spalla a spalla con i corpi speciali americani. Soffiò aria dalle
narici, più volte, cercando di mantenere la calma e non finire per sbottare un imprecazione davvero poco
carina e sicuramente tutt’altro che diplomatica. Il ministro intanto sorrideva fin troppo compiaciuto dalla
reazione di Borghini.

‘Quando sono state fatte?’

‘ Due mesi fa. Come vedi i tuoi genitori hanno solo finto di essere morti o come ti è stato detto, finto di
essere catturati dai servizi segreti americani.’ Abile manipolatore, l’uomo cominciò ad utilizzare quella
debolezza per destabilizzare la donna seduta di fronte a lui. ‘Lasciare la loro figlia più piccola, e
concedimelo, la più bella a navigare in un mare di merda…non è proprio una cosa carina da fare! L’offerta
che gli devono aver fatto dev’essere stata del tutto allettante, mh? Tradire la famiglia, abbandonarla, è una
cosa molto grave per voi italiani, ma loro non hanno esitato. Ti hanno lasciato credere quello che volevano,
in più ho saputo che ti avevano anche bloccato i fondi e che non trovandosi i loro corpi, non ci sarebbe stata
alcuna eredità per la loro amata figliola.‘

‘La smetta. Sono tutte cose che già conosco personalmente. ’ Sempre più indisposta, incrociò le braccia
davanti al corpo, infossando la schiena indietro nello schienale della poltrona. ‘Parliamo invece del fatto che
lei, Ministro, vorrebbe che fossero i diplomatici americani a fare pressioni all’italia per quella storia di sette
anni fa. Sperava che avendo me, i miei avrebbero chiesto aiuto agli USA, lo ammetta. ‘
‘Corretto.’

‘ E se invece i vostri uomini ve li riportassi indietro io?’

‘ Oh, sarebbe del tutto inaspettato donna.’

‘ Lei prepari la lista coi nomi, io farò la mia chiamata.’

‘ Va bene. Ma niente brutti tiri, o non uscirai viva da qui. Te ne rendi conto, mh?’

‘Me ne rendo conto.’

Sto approfondendo lo scavo per arrivare in intimità con il sottosuolo e mescolare la mia forma alla sua.

Scavo perché un giorno la terra si possa nutrire di questi ricordi, del sangue versato, del dolore, dei
proiettili che mi sono stati tolti dal corpo e dell’amore che provo per quest’esperienza, in tutta la sua forza
e nella sua elegante spietatezza. Sto male, mi fa male ogni muscolo di questo corpo stanco e massacrato.
Tra le mani, la pala si è fatta così pesante che a malapena riesco a tenerla stretta però continuerò.
Continuerò a scavare, perché sono ancora viva.

Una mano le accarezzò il volto gonfio, facendola svegliare di soprassalto. Non aveva forze per scansarla, per
cui l’accolse come si fa con un dono, uno di quelli che ti fanno male e finiscono per farti piangere. Come
quelle lacrime presero a scivolarle lungo le sue guance infiammate, l’uomo che l’aveva toccata abbassò gli
occhi lambendo tutto il suo corpo con uno sguardo bramoso e cattivo. Le sorrise, compiaciuto da ciò che
vedeva, e subito dopo si voltò verso il mutante che si trovava accanto alla porta.

‘Bel lavoro.’

‘Grazie Ministro.’

‘Ora lasciaci soli, tanto da questa stanza senza finestre la nostra strega non può andarsene. Poteri o non
poteri, non fa alcuna differenza.’

Un cenno di commiato ed il mutante aprì e chiuse la porta lasciando Teresa e il Ministro degli Affari Esteri
Messicano faccia a faccia.

‘Allora dolce Teresa, quando ti deciderai a tirare fuori quel nome? Le tue mani sono sporche quanto le mie,
hai detto quel giorno, prima di propormi il tuo accordo. Per chi lavori, chi è il boss? Quello che provi per lui è
strano…e affascinante allo stesso tempo ma …. ’

‘Cos…come hai..’

L’uomo rise ‘ La tua mente è uno specchio limpido. Credevi che fossi un mediocre umano, mh? Fai un piccolo
sforzo e tira fuori quel nome, piccola.’

‘Avevi promesso che mi avresti lasciata andare se ti avessi aiutato. Un’uomo d’onore tiene fede agli impe-
gni presi…’

‘Avevamo stabilito che l’incidente diplomatico con l’Italia sarebbe stato chiuso e che non ti avrei più cercata
per quella storia, non che ti avrei lasciata andare sulle tue gambe. Voglio che lavori per me, sei una risorsa
troppo preziosa per questo paese …’ pronunciò marcando le ultime parole con un tono più alto, dandogli
spessore per cercare di nascondere che fossero in parte menzogne, visto il modo avido con cui la guardava.
‘Conoscevo Don Jozè Ruiz, il suo potere era noto a tutti. E’ riuscito a tenerti nascosta per anni, peccato che
l’arrivo di Magnus abbia sconvolto il suo piano.’

‘Ti sbagli. Non c’era nessun piano comprensibile.’

’ In ogni caso, il sapere tolteco deve rimanere in Messico, la tradizione di questo paese non può essere
esportata ad altre genti. Soprattutto agli americani.’ Non nascose disgusto, l’uomo. ‘ Mangiare, dormire e…’
ammiccò un sorrisetto malizioso piuttosto esplicito della parte sottintesa ‘Loro sono così, lo sai bene.
Scommetto che nessuno del tuo gruppo di criminali da strapazzo riesce a comprendere ciò che sei, nè i tuoi
cari amici e neppure il tuo amante…’

La donna non rispose subito, ma sostenne lo sguardo dell’altro con determinazione ‘ Essere compresi è un
bisogno umano, non quello di una strega. Il Nagual non si sarebbe mai permesso di giudicare. Lui è sempre
stato libero, anche nell’interpretazione del mondo.’ Parole che non vennero apprezzate dal Ministro,
nonostante trovasse quelle labbra spaccate che le avevano pronunciante, davvero invitanti.

‘Che Jozè fosse libero, e non gli interessasse la politica, ti do ragione. Ma tu, Teresa…non lo sei in questo
momento. Quindi parlerai, ne sono sicuro. Mi aiuterai con l’informazione di cui ho bisogno, così mi
sbarazzerò dei concorrenti a Philadelphia e rimarrai qui, con noi, con me.’

Rimase immobile, irremovibile in quella decisione, e piegato con le ginocchia vicino alla donna addossata
alla parete. Non osò toccarla, anche se i suoi occhi dicevano che avrebbero tanto voluto l’esatto opposto.
Languidi, pieni del desiderio di dominarla, di averla tra i suoi e probabilmente per sé.

‘I miei connazionali hanno il loro bel da fare a Philadelphia. Mi saranno riconoscenti, assieme alla polizia e
alla SCF. ’ Le diede due colpetti con il palmo sulla guancia, e lei gemette dal dolore per poi ringhiargli contro.
Dopo qualche secondo ritornò dritto, e a voce alta chiamò ‘Aleandro, sembra che miss Borghini abbia
bisogno ancora dei tuoi servigi…’

Il mutante rientrò, e tutto riprese da dove era stato lasciato. Non le diedero da mangiare, solo acqua e tante
percosse, schiaffi, insulti che la tennero sveglia per altre ore. Fino a quando l’Infinito decise che poteva
bastare.

Sono ancora viva.

Rimuovo altra terra di questo campo che mi avrebbe offerto un letto dove riposare per sempre, in cambio
di lacrime e sangue. Ma tu non lo hai permesso quella notte, per questo scavo questa tomba. La tua tomba
Robert, la mia tomba. Perché quel che ero, lo seppellisco con te.

Le sfiorò la fronte passando le sua dita callose fra le ciocche bagnate, sistemandogliele dietro le orecchie.
Quella donna così minuta e così bella, il vecchio l’aveva trovata quasi morta in mezzo al suo campo. Era
stata ferita da diversi colpi di pistola sia alle braccia che alle gambe, in più un paio di proiettili le avevano
forato il polmone destro, tanto che respirava appena adesso. L’aveva spostata senza difficoltà nel lettone
della stanza degli ospiti, ed aveva anche acceso il camino. Nonostante avesse novant’anni suonati, il suo
potere era rimasto giovane e non aveva per nulla subito le conseguenze della vecchiaia.

‘ Riposa bambina, hai ancora molta altra strada davanti a te. Riposa…’

‘ Ripo…riposerò per sempre. Ho tanto freddo…tanto… freddo…’


‘ No, non morirai. Vedrai, ci penserò io a te.’

Con difficoltà la giovane riuscì a trovare un debole sorriso di ringraziamento ma non aggiunse parola a
quello.

‘Sapevo che ci saremmo visti al calar della sera, quando il sole muore a ovest e si prepara a soffiare il vento
da Nord.’

‘ Che … si-sig-nifica ?’

‘Lo scoprirai molto presto, ora risparmia le energie e lasciami fare.’

Il vecchio Robert premette il palmo sinistro sopra la gabbia toracica della donna per cercare un contatto
profondo tra le loro energie; poi pronunciò il suo incantesimo di guarigione.

Scavo questa tomba senza riuscire ad arginare il fiume che sgorga dai miei occhi. Piango perché posso
offrire solo acqua a questa terra, non ho portato altro assieme ai ricordi. Piango perché un giorno qui, sopra
il tuo corpo, spunteranno dei fiori e gli elementali danzeranno sotto un cielo di stelle brillanti. Danzeranno
al tuo ricordo Robert Dascălu, il guaritore che curò la strega del Syndicate strappandola dalla Morte che
l’aveva fatta sua preda.

‘Prendi questo denaro, ti servirà. L’avevo messo da parte per te.’

‘Grazie. Ma come sapevi che…?’

‘Me lo ha detto un corvo che passò da queste parti qualche anno fa. Disse che il vento sarebbe cambiato e
che la donna sarebbe cambiata con esso.’

‘Josè…lui si trasformava in corvo’

‘ Hai trovato la tua risposta, bambina. ‘

‘Forse dovrei avvertire…’ Strinse in pugno il denaro che il vecchio le aveva regalato, in piedi di fronte a due
strade. Una delle due strade conduceva al boss del Syndicate, l’altra a Città del Messico.

‘Non puoi tornare indietro da lui, la corrente spinge in un'altra direzione.’

Fu letteralmente stupita.

‘Sono vecchio, e riesco a leggere quello che passa nella testa di una donna con quello sguardo.’ Fu la
risposta alla successiva domanda che lei non aveva ancora pronunciato. Passarono pochi secondi poi il
vecchio aggiunse ‘Ti devo avvertire però, i russi amano trovare la propria donna a casa che li aspetta…e non
sapere che fine abbia fatto, potrebbe renderli molto più che alterati. Non risponderò all’altra domanda.’
Ovvero come facesse a sapere che fosse russo l’uomo in questione.

Abbandono la pala, vengo a te come una compagna fidata, in quest’ ultima parte del tuo percorso sulla
terra. Mentre ti trascino, sgocciola ancora caldo il sangue dalle tue braccia, dall’addome squarciato e dal
collo tagliato di netto dal mio coltello. Sto per mantenere la promessa.

Le diede abiti nuovi, un cappotto e la accompagnò all’aeroporto di New York sulla sua vecchia auto.

‘Come potrò ringraziarti per quello che hai fatto per me Robert?’chiese poco prima di salutarlo.
‘Quando tornerai, vieni a scavare la mia tomba in quel campo, proprio dove ti ho trovata. Una vita per una
vita, Nagual. Anche la terra ha bisogno del suo nutrimento, così come l’Aquila.’

Sono riuscita a scappare dal Messico, e sono tornata qui assecondando il tuo desiderio. Tu mi hai guardato
e mi hai detto che mi avresti consegnato alla Force, e che non potevo andarmene. Era passato molto tempo
dall’ultima volta che qualcuno mi lasciava così senza parole. Fui travolta dallo stupore, un fiume in piena, io
sulla riva inconsapevole dell’onda in arrivo, tradita dalla mia stessa riconoscenza per te. Per alcuni istanti,
rimasi bloccata senza sapere cosa fare. Non volevo alzare la mano contro di te, sputare addosso alla
gentilezza che mi avevi riservato. Quando un globo di fuoco per poco mi mancò la gamba, tornai lucida.
Anche di questo dono dovevo esserti grata, l’ultima tua lezione, l’ultima lezione del Nagual.

La vera spietatezza del guerriero che trova nella morte occasione per insegnare. La tua spietatezza nel
morire senza rancore, la mia spietatezza nel ucciderti senza pentimento. Accettai anche quel dono senza
rimpianti.

Una raffica gelida, e fu dietro le sue spalle con la lama puntata dritta al collo.

‘Non esitare e soffia feroce senza rimorso, donna Nagual. Sei vento da Nord. ‘ mormorò il vecchio stregone.

L’attimo dopo un fiotto di sangue caldo scivolò giù macchiandogli abiti e nutrendo la terra.

‘Addio Robert. Grazie’

La brezza fresca del mattino mutò in vento caldo a mezzogiorno, poi si dissolse in quei soffi subdoli e
maliziosi che le sere d’autunno s’infilano tra il colletto della camicia ed il collo. Un vento spezzato e disilluso
dalla perdita del limite. Ma anche questo vento era destinato a cambiare. E’ tempo perché una nuova
corrente spiri da Nord, fredda e crudele.

Continuerò a riempire di terra questa profonda fossa, fino a quando sulle mie dita non ci saranno piaghe,
fino a quando non sarà notte, fino a quando la mia mente sarà silenziosa, fino a quando tutto diverrà
chiaro…e potrò percepire di nuovo, meglio.

Percepire quanto sia freddo il mio corpo, gelide le mie mani e come il mio cuore rallenti il battito, rivestito
da neve ghiacciata. Tutto è calmo dentro di me e fuori, ogni suono ovattato e distante.

Posso andarmene. Adesso sono libera.

Cammina sola, la donna Nagual.

Non ha allievi, né illusioni, né speranze, né paure.


Cammina sola,

abbracciata dall’Universo che vibra ad ogni passo,

ad ogni suo respiro, ad ogni calmo battito del suo centro.

Mi sento piuttosto vicina alla psicologia di Backer da qualche giorno a questa parte.
Cara Iris, cara amministratrice ti scrivo per comunicarti una spiacevole notizia. Per motivi off che nulla
hanno a che vedere con il gioco devo proprio abbandonare la land. Oggi ho scoperto che mi manca
preparazione personale per affrontare una certa situazione che si è venuta a creare e quindi devo mettermi
a studiare parecchio e sto parlando di leggi, codici, convenzioni. Oltretutto sono di pessimo umore, credo
proprio di non avere la testa per mettermi a giocare. Se penso “ora gioco” al posto di sentirmi felice mi
arrivano

Quello che è rimasto dello Shamrock sono macerie ammassate lungo il vecchio perimetro ed uno spiazzo
pulito da mani invisibili, sempre a monito per tutti coloro che osano sfidare il Syndicate.

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