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Tutto è così pesante, tutto è così distante da me adesso.

Sto per abbandonarmi alla fine, una fine che ha


tutto il sapore del mio sangue. Lo sento sul palato, in gola, assieme al dolore che mi taglia braccia, gambe e
petto. Se solo riuscissi a smettere di combattere questo stato, se solo potessi smettere si sentire così male
ovunque potrei, si, forse potrei bruciare e cancellare tutto. Bruciare con il fuoco dal profondo, svanire come
ha fatto il Nagual. Respiro. Respiro, mi calmo, respiro e smetto di negare lo stato del mio corpo, i buchi
delle pallottole negli arti, al fegato e qui vicino al cuore, mentre avanzo nel fango e nella pioggia con la terra
pronta ad inghiottirmi. Come tutto è diverso così, come tutto il mio campo è attorcigliato ed il flusso
dell’energia trova blocchi, deviazioni, forzature. Sono questo, questa imperfezione che mi rende
vulnerabile, fragile, e mi concede meravigliosa fine in questo sciogliermi in particelle di nulla. Sto per mo…

Le sfiorò la fronte passando le sua dita callose fra le ciocche bagnate, sistemandogliele dietro le orecchie.
Quella donna così minuta e così bella, il vecchio l’aveva trovata mezza morta in mezzo al suo campo. Era
stata colpita da diversi colpi di pistola sia alle braccia che alle gambe, in più un paio di proiettili le avevano
forato il polmone destro, tanto che respirava appena adesso, nel lettone in cui l’aveva spostata senza
difficoltà. Nonostante novant’anni suonati infatti, il suo potere era rimasto giovane e non aveva per nulla
subito le conseguenze della vecchiaia.

‘ Riposa bambina, hai ancora molta altra strada davanti a te. Riposa…’

‘ Ripo…riposerò per sempre. Ho tanto freddo…tanto… freddo…’

‘ No…non per sempre. Sapevo che ci saremmo visti al calar della sera, quando il sole muore a ovest e si
prepara a soffiare il vento da nord.’

‘ Che … significa ?’

‘Lo scoprirai molto presto, ora risparmia le energie e lasciami fare.’

Il vecchio Tobias premette il palmo sinistro sopra la gabbia toracica della donna per cercare un contatto
profondo tra le loro energie, e poi pronunciò il proprio incantesimo di guarigione in un linguaggio antico,
che suonò eppure conosciuto alle orecchie della strega.

‘ Prendi questo denaro, ti servirà. L’avevo messo da parte per te.’

‘Grazie. Ma come sapevi che…?’

‘ Me lo ha detto un corvo che passò da queste parti qualche anno fa. Disse che il vento sarebbe cambiato e
che la donna sarebbe cambiata con esso.’

‘Josè…lui si trasformava in un corvo’

‘Come potrò ringraziarti per quello che hai fatto per me?’

‘Quando tornerai, vieni a scavare la mia tomba in questo campo, proprio dove ti ho trovata. Una vita per
una vita, Nagual. Anche la terra ha bisogno del suo nutrimento, così come l’Aquila.’
Ogni aeroporto che si rispetti ha delle sale in cui gli agenti preposti ai controlli possono interrogare gli
individui sospetti. Nonostante il governo messicano fosse in mano ai cartelli, l’aeroporto della sua capitale
rispettava perfettamente gli standard internazionali per quanto concerne la diversificazione degli ambienti.
Sotto l’attento e vigile occhio di quattro agenti messicani, una piccola donna dall’aspetto curato e sobrio,
ammanettata a dispetto della sua apparente fragilità, veniva condotta lungo il corridoio verso la stanza
dove stava un superiore in grado. L’uomo a capo del gruppetto si fermò davanti ad una porta chiusa, bussò
prima di aprire, e la voce dall’altra parte scandì...

‘Fatela entrare…’

Spinta dentro senza cerimonie, la donna fu fatta sedere di fronte all’unico pezzo di mobilio presente in
quella stanza satura di fumo. L’uomo dall’altra parte della scrivania fu il primo a parlare, rompendo il
silenzio.

‘Borghini, Borghini, Borghini…. Per non farti prendere hai ucciso due dei nostri agenti, feriti gli altri tre che
avevamo mandato, ed erano quasi convinti di averti ammazzata quei bastardi. Ma tu no! Tu dovevi venire
qui sulle tue gambe, a parlare di affari, di accordi! Mi metti in una posizione piuttosto scomoda con il
Ministro, lo sai vero?’

‘ Sono sicura che il Ministro apprezzerà e potrà perdonare il piccolo incidente diplomatico tra i nostri stati…’

‘Ma sentitela!’ L’uomo dietro alla scrivania rise, scoccando qualche occhiata d’intesa agli altri che stavano di
guardia alla porta che cercarono di trattenersi ‘ Credi di poter giocare alla piccola diplomatica in carriera,
stupida che non sei altro?! Ora avanti, parla…’

‘Parlerò solo col Ministro.’

Ed alla fine l’uomo dietro la scrivania si rese conto di non poter fare nulla per far sciogliere la lingua a quella
donna, per lo meno con le buone. Alzò il telefono ed avvertì la segreteria del Ministro degli Affari Esteri. La
piccola e fragile donna la ebbe vinta, per il momento.

‘ Ti domanderai perché dopo sette anni, ti sto ancora dietro Teresa. Tieni, guarda tu stessa…’

Le lanciò una busta gialla chiusa, che lei aprì. Mano a mano venivano fuori le foto, sul volto della donna
scorsero le emozioni più svariate. Stupore nel vedere suo padre e sua madre vivi e poi rabbia nel trovarli a
lavorare a stretto contatto con l’esercito americano in mezzo ad una specie di foresta equatoriale.

‘Quando sono state fatte?’

‘ Due mesi fa. Come vedi i tuoi genitori hanno solo finto di essere morti o come ti è stato detto, finto di
essere catturati dai servizi segreti americani. Lasciare la loro figlia più piccola, e lasciamelo dire, la più bella
a navigare in un mare di merda…quale errore! L’offerta che gli devono aver fatto dev’essere stata del tutto
allettante…non trovi? ‘

‘ Ora capisco. Credeva di poter far pressioni sugli USA affinchè si muovessero loro per voi nei riguardi
dell’Italia. ‘
‘Corretto.’

‘ E se invece potessi farvi ottenere quello che volete per altra via?’

‘ Oh, sarebbe del tutto inaspettato donna.’

‘ Lei prepari la lista dei loro nomi, io farò la mia chiamata.’

‘ Va bene. Ma niente brutti tiri, o non uscirai viva da qui. Te ne rendi conto, mh?’

Grazie alle conoscenze di Flavia Corsini, venne rintracciata la base sotterranea nella quale erano tenuti
segregati e sottoposti a esperimenti i soggetti di cui il Ministro era interessato. Borghini affiancata da alcuni
agenti messicani, guidò l’operazione nell’appennino abruzzese. Esito della missione: un centinaio di morti
tra militari e scienziati, una base completamente rasa al suolo, otto pericolosi superumani messicani di
nuovo a piede libero. Nessuna notizia dell’accaduto passò trasmessa dai media italiani o esteri.

‘ Credevi che ti avremmo lasciata andare? Se non ti tratto come il resto delle mie puttane, è perché voglio
che lavori per me come hai già fatto in Italia, liberando i miei. Affinchè tu sia davvero mia però ho bisogno
di sapere cosa facevi a Philadelphia e per chi. Li schiacceremo, e poi potrai stare qui, com’è giusto che sia.
Dimmi cara, chi ti paga per il lavoro sporco a Philadelphia, mh? Sono passati troppi giorni e non riesco a
vedere nulla di chiaro dalla tua testolina. Ma non temere ho altre carte da giocarmi con te, altri modi per
farti cantare, usignolo.’

Face un cenno e il mutante chiamato si avvicinò alla donna. Era un uomo massiccio, probabilmente in grado
di sollevare veicoli senza il minimo sforzo.

‘ Toglile le manette. Tanto da qui non potrà uscire se non da cadavere. ’

L’energumeno l’afferrò per il collo sbattendola al muro, e trattenendola là con una sola mano prendendola
poi a schiaffi. Puttana, strega, sei debole, ti schiacceremo con uno scarafaggio, diceva. Col suo potere gli
sfuggì più volte, nonostante fosse stata legata ad una delle travi della bassa capriata. Fu colpita per diverse
ore con una tavola di legno, ripetutamente. Ogni tanto con il suo potere provava a

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