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16 SECOLO D’ITALIA

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DOMENICA 10 OTTOBRE 2010
È TUTTA COLPA
DELLA RETE

MA L’ITALIA
di 3,5G, non trova applicazione. Oppure ba-
Un libro racconta l’idiosincrasia sta inoltrarsi nelle pagine del libro e scova-
reazionaria e luddista contro re il curioso aneddoto della proposta di leg-
il mondo sempre più connesso... ge Carlucci che fu pubblicata sul sito della

◆ Giacomo Semeraro PER INTERNET stessa proponente «portando con sé – rac-


contano gli autori – la proprietà del file
d’origine, è così si scopre che il documento

I
l recente Media Monthly Report redatto
da Nielsen Italia descrive l’audience web NON È AFFATTO è stato creato dalla Univideo, Unione italia-
na editoria audiovisiva». Ma ad allarmare
Gilioli, Di Corinto e tutti coloro che vedono
del nostro Paese e racconta un mondo in
movimento. Secondo la società di ricerche
nello scorso mese gli italiani attivi online
sono stati 23,8 milioni, il 10% in più rispetto
al 2009, e rappresentano il 43,6% della popo-
UN BELPAESE nel web, semplicemente, il driver dello svi-
luppo sociale, culturale e economico del
tempo attuale, non è un aneddoto, un fatta-
rello, che di per sé potrebbe essere archi-
viato nella memoria delle proposte concepi-
lazione con più di 2 anni. Ogni giorno acce-
dono a una pagina web 10,8 milioni di per-
Non ci si può sedere a un bar te male (quella Carlucci orientata a com-
battere la pedofilia online ma più concreta-
sone che navigano per una media di 1 ora e mente capace di limitare il peer-to-peer, co-
28 minuti lavorando, studiando, informan-
dosi, divertendosi, guardando video, con-
per navigare. Una piazza con wi-fi me sostiene nel suo blog Guido Scorza, giu-
rista esperto di new media). L’elemento pre-
nettendosi, insomma, a circa 166 pagine. I
numeri di Nielsen tracciano un trend e rap-
presentano un’utenza per cui è del tutto na-
è un tesoro geografico introvabile occupante ha profonde radici culturali e ri-
guarda l’incapacità di certa politica di af-
frontare con la giusta serenità e altrettanta
turale svegliarsi la mattina e accendere il alfabetizzazione un tema così centrale: leg-
pc, leggere almeno un giornale online, cer- ge Alfano, decreto Pisanu, emendamento
care la programmazione cinematografica D’Alia, sono emblematici di una cultura vo-
della propria città sul portale dedicato. Ma i tata a limitare, controllare, comprimere
dati rilevati non sono sufficienti a posizio- piuttosto che a investire ed incentivare. Il
nare l’Italia ai vertici delle classifiche inter- dibattito sulla diffusione della banda larga
nazionali. Al contrario, è vero l’opposto. e sui fondi destinati a implementarla e poi
Secondo l’Internet World Stats, infatti, la finiti altrove perché, evidentemente, il web
penetrazione del web è cresciuta in nove an- non è una priorità (c’è allora da chiedersi se
ni del 127,5%, un dato misero se paragonato lo sia la libertà di informazione e d’opinio-
a quello tedesco o inglese, tanto che il Bel- ne), è un esempio molto concreto e dram-
paese fa una brutta figura piazzandosi al maticamente attuale dell’arretratezza me-
ventunesimo posto dopo l’Ungheria. È me- diatica italiana. Secondo l’Annual Informa-
glio, poi, per evitare brutte espressioni fac- tion Society Report 2009, documento redatto
ciali, non citare lo stato di salute della be- in sede europea, il Broadband Performance
neamata italica innovazione: secondo il Glo- Index, l’indice più autorevole di penetrazio-
bal Information Techonology, rapporto del ne della banda larga, si attesta in Italia ad
World Economic Forum pubblicato lo scor- un valore pari allo 0,38: la metà di quello
so Marzo, «L’Italietta fragile che oggi è me- francese, superiore solo a Romania, Bulga-
no fragile», tanto per citare il Ministro Re- ria, Grecia, Polonia e Cipro.
nato Brunetta, si piazza al quarantottesimo I numeri, però, descrivono la realtà meno
posto per tendenza all’innovazione. Sono dei racconti, dei titoli di giornale e dei ser-
queste le impietose informazioni da cui vizi dei tiggì, ottime cartine di tornasole per

Sono troppi gli anti-eroi I nemici sono tutti coloro


del web, i nemici, quelli che applicano alla Rete
che se possono si mettono parametri e regole
di traverso, per interesse, che sono di un mondo
ma soprattutto mediatico molto diverso,
per vocazione culturale come quello di stampa e tv

prende le mosse il recente libro di Alessan- capire come un Paese si sta muovendo e do-
dro Gilioli, giornalista de L’Espresso e auto- ve sta andando. Resta famoso, ad esempio,
re del blog Piovono rane e di Arturo Di Co- il servizio del 13 Ottobre 2009 in cui Emilio
rinto, giornalista de Il Sole 24 Ore, consu- Fede, dopo averne descritto i rischi più te-
lente per la Presidenza del Consiglio dei Mi- mibili, chiede con un sondaggio agli spetta-
nistri e dell’Onu, uno dei più grandi cono- tori se vogliono chiudere o no Facebook; il
scitori e tra i primi protagonisti delle ingar- 78%, in preda al terrore, risponde si. Il ser-
bugliate evoluzioni del mondo web italico. vizio di Fede, da solo, non è emblematico di
Il saggio ha un titolo eloquente almeno una regola, non dimostra una tendenza cul-
quanto i numerini messi in fila nelle prime turale, come invece riescono a fare, in modo
pagine per descrivere come è bello e dina- inequivocabile, i siti e i blog abbandonati co-
mico e innovativo il paese della creatività: I me immondizia da tutti quei candidati che,
nemici della rete. La domanda di fondo cui i vincenti o no, non ritengono utile avere uno
due autori rispondono attraverso aneddoti, In Italia la diffusione della banda larga è la metà di quella francese spazio on line dopo il voto. Eppure per un
racconti, e l’excursus impietoso delle leggi certo periodo il “caso Obama” irretì non so-
e leggine tutte volte a comprimere la libertà lo un innamorato Veltroni, tutto concentra-
del web è una: perché? Perché nel nostro to in una sfiancante sindrome emulativa.
paese non ci si può sedere fuori a un bar per Obama con il sorriso bianco e la pelle nera,
bere un cappuccino e allo stesso tempo na- Obama con la retorica che arriva dritta al
vigare? Perché una piazza con connessione cuore, Obama con una campagna web sfa-
wi-fi è un tesoro geografico e non una nor- villante è stato per qualche tempo il cruccio
malità? Ovvio, perché ci sono loro, gli anti- di ogni candidato, persino il più xenofobo,
eroi del web, i nemici, appunto, quelli che se che, in un impeto di insicurezza, sarebbe
possono si mettono di traverso, per interes- stato capace di dire: «Voglio essere come
se, forse, ma soprattutto per vocazione cul- lui?». Afro? No! Connesso, avrebbe risposto.
turale. In sostanza in Italia, suggeriscono Di Ma la fascinazione è durata poco, una sta-
Corinto e Gilioli, il web è considerato una gione, come un abitino estivo di Gucci: bel-
minaccia piuttosto che un’opportunità. I ne- lo ma di lusso, se ne può fare a meno. Ecco
mici di Internet sono, allora, tutti coloro che l’errore, la tragedia greca: del web non si
tendono ad applicare alla Rete parametri, può fare a meno, significherebbe rinunciare
regole, percezioni che fanno parte di un a pezzi di libertà e, ancora più drammatica-
mondo mediatico diverso, come quello della mente, al futuro dei nostri figli.
carta stampata e della tv, e adottano così Eppure ci sono nel panorama politico e
una logica tutta difensiva, chiusa, asfittica. imprenditoriale italiano gli amici del web:
Come se volessero chiudere il mare in una Roberto Cassinelli, Pdl, Pippo Civati, Pd, op-
bottiglia. Prevalgono, allora, le paure sul- pure Gianluca Dettori, fondatore di Dpixel
l’entusiasmo della sfida e, soprattutto, gli in- o Luca Conti, autore di Pandemia. C’è qual-
teressi di pochi sulla libertà di molti. cosa, forse, che li accomuna. Condividono il
Basti pensare alla mancata diffusione del- monito di Lawrence Lessing: «Fare la guer-
la tecnologia WiMax, una sorta di “nuvola” ra alla rete è come fare la guerra ai propri
di connessioni che sarebbe capace di abbat- figli». Se non del web, allora, dei figli si do-
tere il digital divide ma che, in tempi di 3G e Fare la guerra alla rete è farla ai propri figli vrà pur essere amici.

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