32 Serie B R 6a giornata
Idee nuove, vecchi vizi
Venezia e Livorno
restano convalescenti
1Vecchi e Lucarelli cambiano ma non risolvono tutti i problemi
A segno Diamanti e Citro: e il pareggio fa infuriare Tacopina
VENEZIA 1 tro. E proprio da lì è arrivato il
LIVORNO 1 rarsi al limite e infilare, negan-
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Diamanti (L) su
rigore al 22’ p.t.; Citro (V) al 12’ s.t.
VENEZIA (3-4-1-2) Vicario;
Coppolaro (dal 29’ p.t. Segre),
Modolo, Domizzi; Bruscagin,
Suciu, Bentivoglio (dal 27’ s.t.
Litteri), Garofalo; Falzerano; Di
Mariano, Citro (dal 39’ s.t.
Marsura) PANCHINA Facchin,
Lezzerini, Andelkovic, St Clair,
Schiavone, Cernuto, Zampano,
Migliorelli, Vrioni
ALLENATORE Vecchi
LIVORNO (4-2-3-1) Mazzoni;
Gonnelli (dal 12’ s.t. Gasbarro),
Bogdan, Di Gennaro, Iapichino;
Luci (dal 12’ s.t. Agazzi), Valiani;
Maicon, Diamanti, Porcino; Murilo
(dal 41’ s.t. Giannetti)
PANCHINA Zima, Bruno,
Soumaoro, Kozak, Maiorino, Frick,
Parisi, Raicevic, Albertazzi
ALLENATORE Lucarelli
ARBITRO Piscopo di Imperia
AMMONITI Gonnelli (L),
Falzerano (V), Luci (L) e Modolo
(V) per g.s.; Domizzi (V) per
proteste
NOTE paganti 1.171, incasso di
11.337,50 euro; abbonati 1.748,
quota di 10.254,24 euro.
Tiri in porta 2-3 (con una
traversa). Tiri fuori 2-2.
In fuorigioco 3-3. Angoli 7-8.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’
PRIMA SCONFITTA
Verona, distrazione fatale: comanda ma cade
1Jallow approfitta
di un errore veneto
e firma la vittoria
però Grosso & co
sprecano troppo.
Micai è un muro
SALERNITANA 1 strazione d’una gara che la
VERONA 0 dove Silvestri s’è visto arrivare
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Jallow al 23’ s.t.
SALERNITANA (3-5-2) Micai 7,5;
Mantovani 7, Schiavi 6,5 (dal 6’ s.t.
Migliorini 6), Gigliotti 6; Casasola
6, Odjer 6,5, Di Tacchio 6,5,
Castiglia 6, Vitale 6,5; Jallow 7 (dal
33’ s.t. Bocalon s.v.), Djuric 5 (dal
12’ s.t. Vuletich 6,5) PANCHINA
Vannucchi, Pucino, Bellomo, Akpa
Akpro, Palumbo, Orlando,
Anderson, Mazzarani
ALLENATORE Colantuono 7
VERONA (4-3-3) Silvestri 5;
Crescenzi 6, Caracciolo 5,
Marrone 5, Balkovic 5,5;
Henderson 6,5 (dal 40’ s.t. Pazzini
s.v.), Dawidowicz 6,5, Colombatto
6 (dal 14’ s.t. Zaccagni 5,5); Matos
6, Tupta 5, Cissè 6 (dal 14’ s.t.
Laribi 6,5) PANCHINA Ferrari,
Tozzo, Eguelfi, Gustafson, Ragusa,
Lee, Calvano, Kumbulla, Empereur
ALLENATORE Grosso 6,5
ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5
ASSISTENTI Mastrodonato 6,5-
Lombardo 6,5
AMMONITI Colombatto (V),
Castiglia (S), Migliorini (S), Laribi
(V), Di Tacchio (S) per g.s., Jallow
(S), Henderson (V) per c.n.r.
NOTE Paganti 6.428, incasso n.c.
Abbonati 4.085, quota n.c. Tiri in
porta 1-6. Tiri fuori 3-4. Fuorigioco
2-3. Angoli 4-5. Rec.: p.t. 0’; s.t. 6’
Il gol del definitivo 1-1 firmato da Nicola Citro, 29 anni LAPRESSE
Nicola Binda
INVIATO A VENEZIA
S
i cambia? Si cambia. Le
cose non vanno, bisogna
rimediare. E così Stefano
Vecchi e Cristiano Lucarelli re-
galano una compilation di no-
vità da far girare la testa, qual-
cuna positiva e qualcuna no.
Che alla fine porta un solo pun-
to a Venezia e Livorno, ma al-
meno contribuisce alla crescita
di due squadre che, fin qui,
non hanno convinto. Com-
prensibile l’amarezza dei due
tecnici, ma qualche buona in-
Gaetano Imparato
INVIATO A SALERNO
P
oco o male se Lotito per-
de il derby di Roma, Co-
lantuono gli risolleva il
morale con una vittoria di pre-
stigio. La Salernitana batte la
capolista dopo avere perso a
Benevento e dopo il pari sten-
tato con l’Ascoli. Il Verona?
Esce con la coda tra le gambe
perché paga l’unica vera di-
condanna solo nel risultato e
in porta un unico pallone, la
testata di Jallow: fatale. Prima
sconfitta (in B non perdeva da
10 gare fuori casa), ma logica
se Tupta divora l’occasione
d’oro (finta anche... su se stes-
so al 21’ s.t., gli sfilano palla) e
Caracciolo-Marrone dormono
sul cross di Casasola per la re-
te decisiva con Silvestri a non
schiodarsi dai pali, nemmeno
accennando l’uscita. Distra-
zione fatale, a vanificare una
prova che — per azioni perico-
lose — si chiude con un netto
7-3 per i veneti e Micai (mi-
gliore in campo) a difendere la
vittoria negli ultimi 15’ con tre
paratissime (su Henderson,
Laribi e Tupta).
LA CHIAVE Con Hans Briegel
in tribuna (sì il tedesco scu-
dettato dell’era Bagnoli, ospi-
te di amici in Cilento) il Vero-
na si muove da prima della
classe per tutto il primo tem-
po. Ed è un gran bel vedere,
anche se Grosso cambia il tri-
dente (viene da 4 vittorie in fi-
la, compresa quella comoda, a
tavolino, col Cosenza) prefe-
rendo fare riposare due sena-
dicazione per il futuro c’è.
PARTENZA LIVORNO Lucarelli
per la prima volta ha giocato
con la difesa a quattro, con una
sola punta. Il Livorno ha offer-
to un buon primo tempo, rea-
gendo bene alla scoppola in-
terna col Lecce di martedì
(0-3) e facendosi sentire. Vica-
rio è stato salvato dopo 14’ da
Modolo, che sulla linea ha
spazzato un pallonetto di Por-
cino, ma nulla ha potuto sul
perfetto rigore di Diamanti,
che ha portato il Livorno in
vantaggio: plateale l’atterra-
mento di Murilo da parte di
Il gol di Lamin Jallow, 22, in prestito a Salerno dal Chievo LAPRESSE
tori: Laribi e Pazzini. Attacca
con Tupta (male stavolta, a
tratti inconsistente), e Cissè-
Matos ai lati. Anche Colantuo-
no vira: torna al 3-5-2 (contro
l’Ascoli 4-3-1-2, Di Gennaro
fantasista ma ieri nemmeno in
panchina). La sfida accelera
subito (Odjer svirgola un rigo-
re in movimento dopo 30 se-
condi) ma il Verona impiega
poco a sistemarsi: vederlo di-
fendere-attaccare, con
Dawidowicz play arretratissi-
mo, Colombatto-Henderson
avanzati così come gli esterni
di difesa, è un gran bel godere,
per lo più produttivo (Matos
poco alto su assist di Cissè al
Domizzi. E mentre il Venezia
cominciava il suo tourbillon di
cambi di modulo, il Livorno ha
continuato a fare il suo gioco di
difesa e ripartenza, facendosi
valere sulle palle alte e colpen-
do una traversa con Bogdan
dopo un angolo. Tutto bene fi-
no al 12’ della ripresa. Quando
Luci, infortunato, ha cercato di
buttare fuori la palla, ma ha
colpito la bandierina causando
un corner: Lucarelli ha fatto la
sostituzione e anche quella di
Gonnelli, che rischiava il se-
condo giallo, ma una vecchia
regola insegna che non biso-
gna mai fare un cambio (figu-
rarsi due...) su un corner con-
pareggio di Citro, bravo a libe-
do al Livorno la prima vittoria.
RISVEGLIO VENEZIA Senza il
turno infrasettimanale sulle
spalle (grazie al riposo), il Ve-
nezia sarebbe dovuto essere
più vivace e invece la differen-
za non s’è vista. Tacopina dagli
Usa si è detto molto deluso per
il poco coraggio della squadra,
che davanti fa una fatica tre-
menda. Eppure Vecchi le ha
provate tutte. Partito con il 3-
4-1-2, proponendo Falzerano
trequartista con inserimenti a
destra (quindi 3-4-3), dopo lo
svantaggio è passato al 4-3-1-2
con l’interessante Segre a rim-
polpare la mediana, ruotando
la squadra anche nella ripresa
per chiudere con Di Mariano a
destra e il rientrante Litteri da-
vanti. Mosse vane, perché oltre
al gol del pareggio l’unica oc-
casione è stata quella di Garo-
falo nel finale, con un diagona-
le che Mazzoni ha deviato in
angolo. Vincere sarebbe stato
troppo, interrompere la serie
di tre sconfitte di fila il mini-
mo. Ma non è servito per evita-
re gli strali giunti a fine gara
dagli Usa.
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IL MIGLIORE
7,5
● MICAI
PORTIERE SALERNITANA
Inizia subito con due parate
decisive. Nel finale miracoli a
raffica in 15’ da superman.
LE PAGELLE di NI.BIN.
VENEZIA 6 LIVORNO
IL MIGLIORE
JACOPO
SEGRE
6,5
Grande personalità per un debuttante
in B: aiuto in copertura e inserimenti
interessanti. Una piacevole novità,
visto che s’era visto solo 15’ a Lecce
VICARIO 6 Debutto stagionale al
posto di Lezzerini, senza grossi patemi.
COPPOLARO 5,5 Esce dopo meno di
mezzora in favore del cambio di
modulo.
MODOLO 5,5 Non è ancora al top,
fatica abbastanza su Murilo.
DOMIZZI 5,5 Nervoso e polemico,
causa il rigore con un fallo plateale.
BRUSCAGIN 6 Parte a destra così
così, poi si accentra e migliora.
SUCIU 6 Un lavoro importante nel
traffico di centrocampo, sfiora il gol.
BENTIVOGLIO 5,5 Non riesce a
regalare giocate importanti, se non
tanti palloni laterali.
LITTERI 6,5 Debutto stagionale
incoraggiante dopo lo stop per
infortunio.
GAROFALO 6,5 Compleanno con
prova dignitosa, sia dietro che
avanzando: tremenda ma per fortuna
senza conseguenze la botta alla testa
nel finale.
FALZERANO 5 Spostato in avanti, non
trova la giocata giusta e fa confusione.
DI MARIANO 5 Non riesce a
scatenare la sua velocità.
CITRO 6,5 Gol bello e importante, ma
poche altre iniziative. (Marsura s.v.)
ALL. VECCHI 6,5 Bravo e coraggioso
nel cambiare la squadra, ma davanti
non trova concretezza.
GLI ARBITRI
PISCOPO Giusto il rigore, giusti i gialli (uno per parte) per due chiare
6,5 occasioni da rete (ma a 25 metri dalla porta). Solo un paio di sviste che
fanno arrabbiare il Venezia. CHIOCCHI 6,5-BERCIGLI 6,5
14’, e poi rasoterra insidioso).
Il Verona tiene il pallino, la Sa-
lernitana cerca di rubare palla
e ripartire, magari dai lati
(Jallow per Odjer che sfiora la
traversa al 20’) o come quan-
do Castiglia verticalizza per
Jallow (Silvestri di piede, sul-
la linea di aria, lo anticipa
d’un amen). Al riposo si va con
tre palle gol a testa, ma quelle
nette sono di Matos e poi Cre-
scenzi (40’) col tiro a effetto
destinato all’incrocio dei pali
se Micai non volasse a sventa-
re.
LA SVOLTA Il calcio ragionato,
geometrico, veneto contro la
foga garibaldina dei campani:
la ripresa offre questo copio-
ne, ma soprattutto le mosse
che cambiano gli equilibri di...
borsa: Colantuono inserisce
Vuletich (per Djuric) molto
più mobile, abile a creare spa-
zi, a fungere da sponda, a ve-
locizzare gli attacchi; Grosso
si regala un doppio cambio:
Laribi (al posto d’un Cissè to-
sto) e Zaccagni, per sbloccarla
del tutto, provare a vincerla,
consegnando le stesse zolle
d’azione di chi usciva ma col
compito di colpire, affondare.
I granata riescono a riversarsi
in avanti, gestire palla, Jallow
segna di testa ma dopo il gol
perde due palloni che poteva-
no cancellare la sua prodezza,
sventati da Schiavi e Mantova-
ni. Il Verona guadagna in of-
fensività ma perde in pressing
e diga. Grosso avanza i suoi,
attacca frontalmente ma Mi-
cai, il suo portiere a Bari nel
torneo scorso, gli dice no im-
ponendogli la prima sconfitta
del torneo.
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6,5
IL MIGLIORE
ANTONIO
PORCINO
6,5
Buona copertura e tante incursioni
giocando più avanzato rispetto alla
sua indole. Visto il nome, questa è la
sua stagione: ma se continua così...
MAZZONI 6 Non brillante sul gol, poi
una bella parata nel finale su Garofalo.
GONNELLI 6 Subito ammonito
rischiando il rosso, viene sostituito
proprio per evitarlo.
GASBARRO 6 Va a rinforzare la difesa
e fa il suo.
BOGDAN 6,5 Finisce con i crampi
dopo una prova eccellente.
DI GENNARO 6,5 Anche lui molto
sicuro contro i più rapidi avversari.
IAPICHINO 5,5 Prova timida e senza
guizzi, solo di copertura.
LUCI 5,5 Esce per infortunio, buttando
involontariamente la palla in angolo
dal quale nasce il gol.
AGAZZI 6 Ingresso positivo.
VALIANI 6,5 Sempre prezioso e buon
dinamismo alla faccia dei 38 anni
MAICON 5,5 Maturato rispetto alla
precedente esperienza livornese, ma
solo fino al limite dell’area.
DIAMANTI 6,5 Sinistro fatato, si
sacrifica in marcatura su Bentivoglio.
MURILO 6,5 Fa la guerra da solo
contro la difesa del Venezia, si procura
il rigore e lotta fino al 95’.
(Giannetti s.v.)
ALL. LUCARELLI 6 Ha cambiato il
Livorno ottenendo buone risposte, ma
quei due cambi su un corner contro
sono stati fatali: meglio aspettare due
minuti...
CAMPANI AGITATI
Tifosi-steward
offese social
e sono scintille
● SALERNO (g.im.) Scintille,
ieri, all’Arechi a fine gara tra
alcuni tifosi della Salernitana
e il servizio d’ordine che era
nel settore. I tifosi avrebbero
provocato gli steward
imputandogli la
pubblicazione sui social di un
filmato che, la settimana
scorsa, era apparso su
Instagram e nel quale un
addetto al servizio derideva
stadio, settore e tifoseria
granata durante la gara con
l’Ascoli. Il filmato era subito
rimbalzato a Salerno e
postato — poi — da molti
salernitani offesi dalle offese.
A nulla sono valse le
spiegazioni per fare
rientrare la protesta
bonariamente, anzi gli animi
si sono ben presto scaldati,
da una parte e dall’altra della
recinzione, e si è passati alle
offese e minacce. Ne è nato
un parapiglia nel quale un
tifoso — secondo alcuni nel
tentativo di scavalcare,
secondo altri per gli spintoni
causati dalla lite a distanza e
cercando di fermare i più
esagitati — ha visto spezzarsi
la falange d’un dito della
mano destra. E’ stato subito
portato in ospedale, a Napoli,
per ricucire all’arto
l’estremità del dito, rimasto
impigliato proprio nella rete
di recinzione nel trambusto.
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