VENITE A SANTA MARIA CAPUA VETERE, DA NOI SI PUO'. TUTTO E' POSSIBILE SE SEI AGGANCIATO.
N° 88 del 24/09/2010 - SUPPLEMENTO DI A.Z. AUT. TRIB. DI S.MARIA C.V. DEL 5\12\1979
NUOVO GIRO, NUOVO VALZER NELLA CITTA' DEL FORO ?
QUESTIONE DI DECENZA
DEI PROGRAMMI VOTATI DAGLI ELETTORI SI E' PERSA TRACCIA E MEMORIA.
SI NAVIGA A VISTA CON GLI OCCHI BENDATI.
No, non è questione di politica. Non lo è più da tempo.
Non è neppure questione di norme. E’ una semplice,
elementare, questione di decenza. Le vicende che, a
partire dalle ultime elezioni, hanno caratterizzato la vita
istituzionale della “città del foro”, come usa chiamare
Santa Maria Capua Vetere, sono da manuale e danno
la misura del degrado democratico e della deriva che
possono determinare norme e regole che, nello spirito
e nelle intenzioni, avrebbero voluto ottenere
esattamente il contrario: sottrarre, cioè, gli enti locali
alle turbolenze e agli eccessi personali e consentire la
realizzazione dei programmi presentati alle elezioni e
votati dagli elettori. Ora, proviamo a riassumere, a fare
una sintesi, di quanto è avvenuto a Santa Maria Capua
Vetere. Le urne determinano una maggioranza solida
e ampia su di un preciso programma di governo della
città, con una minoranza di sinistra combattiva e coesa
su di un programma alternativo. Inutile sottolineare
che durante la campagna elettorale, e in particolare
durante il ballottaggio, il clima è rovente e tra le
coalizioni contrapposte succede di tutto e di più. Santa
Maria Capua Vetere, un anno dopo. La maggioranza si
sfascia, la minoranza mette al braccio la fascia di “croce
rossa” , si crea un ibrido istituzionale e una nuova
maggioranza. E’ tutto legale? Certo che lo è, a parte la
decenza e il rispetto degli elettori. Santa Maria Capua
Vetere, anno terzo. Nuovo giro, nuovo valzer. La croce
rossa esaurisce la sua funzione, non senza gemiti, e
si cerca di coagulare una nuova maggioranza. E tutto
legale? Certo che lo è, a parte la decenza e il “vulnus”
con il corpo elettorale. Uno schiaffo alla democrazia
e uno sberleffo allo spirito della legge elettorale. La
decenza indicherebbe una sola strada: quella delle
urne. Capua Antica, come racconta Tito Livio, tradì
Roma e si alleò con Annibale, pensando di poterla
sostituire come capitale d’Italia. Fece male i conti.
Roma si leccò le ferite di Canne, si strinse attorno a
Massimo e…attese. Forse al Lucarelli ci sarà una nuova
maggioranza, forse. Staremo a vedere. Agli elettori di
Santa Maria Capua Vetere non resta che attendere
e…ricordare. La soddisfazione di una pedata nel sedere
ai tanti cialtroni politici che animano e agitano lo
scenario cittadino, questa no, nessuna norma potrà
toglierla e nessun giro di valzer potrà impedirla! Nelle
intenzioni le amministrazioni locali di questa “seconda
repubblica” avrebbero dovuto aprire una nuova età
dell’oro. Nella pratica e di quale materia sia fatta l’attuale
classe politica di Santa Maria Capua Vetere, salvo
lodevoli eccezioni, lo lasciamo alla fantasia dei nostri
lettori! Con questi precedenti e con questi chiari di
luna una nuova giunta non potrebbe governare la città,
tuttalpiù potrebbe limitarsi a galleggiare. Una pratica,
quella del galleggiamento, che di certo non è il massimo
delle aspirazioni dei cittadini di Santa Maria Capua
Vetere.
Nicola Di Monaco – Portavoce Ufficiale della
Democrazia Cristiana e Capo della Segreteria
Nazionale del partito.
Ciao Mario, volevo commentare con te l'intervento fatto
dal sindaco di Aversa, quando ha detto- durante la
conferenza stampa di oggi del Pdl al teatro Garibaldi-
che il ribaltone è stato voluto da tutti: sindaco,
consiglieri, presidente del consiglio regionale Romano,
esponenti del PDL e degli altri partiti coinvolti. però!
si è dimenticata un'altra componente, i cittadini. Ci
voleva proprio che dalla folla, si sarebbe dovuta alzare
una voce per gridare " e i cittadini? " vero?
Ferdinando Cappabianca - dal blog di Mario Tudisco
N° 250
AL TEATRO GARIBALDI E' ANDATA IN SCENA
L'ENNESIMA TRANSUMANZA PASSANDO DAI
MONTI LENONINI AI MONTI PUTTANINI PER
CONSEGNARE I VOTI RUBATI AI SAMMARITANI,
AL CASALESE DI TURNO
In un affollato salone degli specchi dove brillavano sindaci
dell’agro aversano, senatori, cariatidi, nani senza ballerine
e qualche sammaritano si è consumato l’ultimo (forse)
ribaltone di questo sindaco(?) che –ahimé noi- votammo
nel 2007. Ognuno ha recitato la propria parte senza
un’ombra d’imbarazzo, da attori consumati, senza
vergognarsi, con una spocchia che più volte ha rasentato
il ridicolo. Quanto durerà? Difficile a dirsi, può accadere
di tutto! Una “voce di popolo diceva e dice”: “Se sei di
sinistra e fai il sindaco puoi fare di tutto, nessuno ti tocca”.
Io non ci ho mai creduto seriamente, anche se dopo aver
assistito a centinaia di sequestri di carte e di licenze
edilizie, negli ultimi anni, senza che niente accadesse
qualche dubbio mi ha sfiorato, staremo a vedere. Il
Procuratore Lembo disse che la nostra città è “la cucina
dei casalesi”, ma aggiunse anche che noi non abbiamo
la DIA. Come dire che i piatti più “succulenti e velenosi”
si preparano qua, da noi, ma pur sapendolo non riusciamo
ad organizzare gli antidoti.
TEATRO GARIBALDI IL "CASO S. MARIA C.V." SPACCA IL PDL,
CORONELLA CONTRO GIULIANO:
"E' PORNOGRAFIA POLITICA"
L'AREA AN FRONTEGGIA A MUSO DURO GLI EX DI
FORZA ITALIA, COME AI VECCHI TEMPI. SECONDO
IL SENATORE, IL COORDINATORE PROVINCIALE
"NON E' IL PADRONE DEL PARTITO". LE STESSE
PAROLE USATE DA FINI E BERLUSCONI...
CASERTA - Forza Italia e
Alleanza Nazionale. Come
ai vecchi tempi. Da un lato
il coordinatore provinciale,
Pasquale Giuliano, fa,
legittima, avalla, supporta.
Dall’altro il coordinatore
provinciale vicario,
Gennaro Coronella, disfa,
delegittima, smentisce,
(titolo tratto dal libro dell'avv.
contrasta. Il caso del
TEATRO DI GIUSTIZIA Giuseppe Garofalo) “ribaltone” verificatosi a
Tullio Pironti Editore Santa Maria Capua Vetere e fortemente voluto dal trio
Cosentino-Romano-Giuliano è ormai divenuto una spina
IL RANDAGISMO DI CIMINO
Dopo le dichiarazioni alla stampa del cons.. Cimino il quale
nel fianco del partito del Popolo della Libertà. Non più
una questione cittadina, bensì una vertenza di portata
quanto meno provinciale. È di ieri la conferenza stampa
tenutasi a Santa Maria Capua Vetere in cui Giuliano e
Romano (i politici casertani più vicini al coordinatore
affermava di essere stato costretto dal segretario nazionale
della DC on. PIZZA a tornare nel carrozzone della regionale Cosentino) hanno di fatto imposto il loro marchio
maggioranza cittadina, sono costretto, mio malgrado, a politico alla giunta ribaltonista del sindaco Giudicianni
smentirlo. L’on. Pizza , da me (sindaco eletto nel 2007 con la Margherita ed ex del PD).
interpellato, non ne sapeva Oggi Coronella è durissimo su tale operazione: “Il
n i e n t e , ciononostante salvataggio di Giudicianni, sindaco di Santa Maria Capua
sabato scorso mi ha dato Vetere, appartiene alla categoria della pornografia politica
– ha dichiarato il senatore - Chi lo ha avallato ha fortemente
appuntamento a Caserta
dov’era di passaggio e minato la credibilità del Popolo della Libertà che, mentre
dove sono andato insieme a Roma ed in Sicilia condanna severamente i ribaltoni,
con Cimino, che vedeva per a Santa Maria Capua Vetere addirittura li organizza e li
la prima volta e a cui ha ripetuto promuove attraverso il coordinatore provinciale”. Proprio
che non è suo c o s t u m e al coordinatore provinciale, senatore Pasquale Giuliano,
inserirsi negli affari locali e Coronella dice: “Non è il ‘padrone’ del partito e da solo
che se qualcuno parlava a nome suo faceva del millantato non può assumere decisioni di tale portata senza il consulto
credito. Ha concluso alla fine, consigliandogli di agire del coordinamento provinciale. Il Pdl casertano è fuori
secondo la sua coscienza. Poi mi ha fatto arrivare un suo dall'ammucchiata sammaritana e vi potrà entrare solo se
messaggio in cui si dichiarava sorpreso dalle mie e quando dovesse deciderlo il coordinamento provinciale,
frequentazioni. Ho dovuto ingoiare anche questo! Ora al che probabilmente lo stesso Giuliano ha timore di
di la delle decisioni prese dal Cimino: si , no, si, no,( che convocare”. Se non è una faida, poco ci manca.
io ho visto solo due volte), delle dichiarazioni fatte alla Marco Gallo - Casertace.net
stampa che definire risibili è poco, non me la sento d’infierire
sulla sua inaffidabilità. Credo che il soggetto abbia problemi INCOMPATIBILITA' DI ZITO E CAMPOCHIARO
Nella nuova maggioranza, come
di autostima, deve avere, a mio sommesso avviso, grosse nella vecchia continuano ad esserci
difficoltà personali , forse sul piano degli affetti o forse del
due consiglieri incompatibili con
lavoro (fa il poliziotto) o forse altro. La sua instabilità emotiva la loro funzione. Campochiaro, che
e decisionale non ha ragioni politiche. Vuole stare al centro
come dipendente del consorzio
dell’attenzione anche a costo di autosputtanarsi, come ha unico non può essere
fatto fin’ora.
contemporaneamente consigliere
Forse andrebbe aiutato! drd comunale, e stiamo ancora
aspettando la risposta del prefetto,
PRENDIAMO ATTO DELLA COERENZA E DELL'ONESTA' in mancanza ci rivolgeremo al
INTELLETTUALE DEI CONSIGLIERI: GAETANO RAUSO ministro Maroni; e Pasquale Zito,
(AUTOSOSPESO), PEPPE RINALDI E DARIO MATTUCCI,
CHE NONOSTANTE TUTTE LE PRESSIONI RICEVUTE, che ha un contenzioso economico
SONO RIMASTI COERENTI CON LE LORO IDEE E I con il comune, avendo incassato
LORO ELETTORI. A SANTA MARIA CAPUA VETERE emolumenti di gran lunga superiori
LA NORMALITA' PUO' DIVENTARE UN FATTO ECCEZIONALE. alle sue spettanze, si parla di circa
COMPLIMENTI! 200.000€ indebitamente percepiti.

O TEMPORA!! O MORES!!
(CHE TEMPI, CHE COSTUMI)
Libera traduzione di
Gaetano Rauso dalle
Catilinarie di M. T. Cicerone
A COSA CI TOCCA ASSISTERE
La città di Santa Maria Capua Vetere è a conoscenza
dell’ignobile comportamento del sindaco che, nonostante
le figuracce e le contrastanti dichiarazioni di appartenenza
o non appartenenza politica, è stato accolto dal PdL, che
fino a pochi giorni fa lo osteggiava decisamente, in pompa
magna. Per poter tirare ancora avanti e realizzare le
speculazioni che sono in cantiere (fare case e negozi nell’ex
Tabacchificio,nell’ex Mulino Parisi, nell’ex Italtel, Politeama,
ecc….)non ha esitato a tradire spudoratamente l’elettorato
e coloro i quali lo hanno appoggiato finora, accusandoli,
addirittura, che essi gli avevano impedito di realizzare i
progetti da lui sostenuti insieme ai
suoi adepti. (Forse il piano casa non
è andato in porto come lui agognava
e,con gli appoggi che si è assicurato,
vorrà riproporlo sotto altre vesti?
Vigileremo!!!) E’ riduttivo che le
persone perbene si scaglino contro
un sindaco che agisce in tal modo
e pensa solo a favorire interessi
contrastanti con quelli della città;
bisogna agire con ogni mezzo per
toglierci dal cospetto chi è colpevole o è complice di tutte
le macchinazioni che sono state poste in essere o si
intendono portare avanti a scapito della la città. Con l’aiuto
di “personaggi” che hanno solo l’interesse a far soldi,
continua a tessere le sue trame con l’appoggio interessato
di persone miserande che vendono la loro dignità per pochi
spiccioli o per qualche posto di lavoro per i loro cari. Se
c’è una Giustizia, si dovrà colpire chi ha determinato lo
sfacelo di una città con condizionamenti, a dir poco, dubbi
e che, ormai sono, sono sul punto di essere smascherati.
E’ palese l’intenzione di Giudicianni, quando intervistato,
afferma che Santa Maria con l’apertura del casello
autostradale è diventata una città di passaggio e che,
secondo lui, avrebbe bisogno della costruzione di tante
case. Per ospitare, chi?! O solo per fare investire i soldi a
suoi committenti?? Mi fa specie chi ha ereditato un nome
ed una credibilità, non disdegna di buttarla al vento per
andare appresso a suoi mentori che gli impongono di stare
al gioco di l’onore e la credibilità non sa cosa sia. C’è ancora
tempo per dire basta!!! Basta!!! Basta!!! ABBIATE IL
CORAGGIO DI DIRE BASTA !!! Con uno scatto di orgoglio
e di dignità, mandiamolo a casa!!
Gaetano Rauso
PRIMA RASSEGNA NAZIONALE DI PITTURA
ESTEMPORANEA DI S. MARIA CAPUA VETERE
A CURA DELLA PRO-LOCO ANTICA CAPUA
Grande affluenza anche per la giornata delle premiazioni
del Primo Concorso nazionale di pittura estemporanea che-
dedicato ai vicoli e agli scorci della storica città di Santa
Maria Capua Vetere- era stato organizzato domenica scorsa
12 settembre dalla Pro Loco Antica Capua del presidente
Donato Di Rienzo. Nella giornata di ieri- presso l'ingresso
del Teatro Garibaldo- alla presenza del presidente Donato
Di Rienzo, del presidente della commissione esaminatrice
dei quadri architetto Biagio Maria Di Muro e dell'avvocato
Pasquale Mercone nella sua veste di presidente del comitato
di organizzazione dell'evento- si è proceduto alle premiazioni
dei ventuno artisti in gara risultati meritevoli per l'alto
spessore tecnico e artistico delle opere realizzate. il tutto
in una cornice di allegria e di ampia partecipazione a
testimoninanza incontrovertibile di come l'Antica Capua
aneli manifestazioni culturali del genere. E che- sempre la
Pro Loco Antica Capua- ha in mente di organizzarne altre
che, poi, saranno illustrate, di volta in volta, alla popolazione
e agli organi di informazione. Questo l'elenco completo dei
premiati che ritireranno il premio giovedì prossimo nei locali
di una nota ex pizzeria lungo corso Aldo Moro:
1° - Sapio Ferdinando, 2° - Della Corte Pasquale, 3° -
Lattarulo Tina, 4° - Rossetti Mario, 5° - Altieri Antonio, 6° -
Maglio Giovanni, 7° - Ingino Domenico, 8° - Smeriglia Mario,
9° - Pelosi Giuseppe, 10° - Zito Pasquale, 11° - De Marco
Gaetano, 12° - Vecchio Giuseppe, 13° - Franco Carmine,
14° - Badia Nicola, 15° - Loffredo Antonio, 16° - Baldi
Vincenzo, 17° - Carbone, 18° - Comune Enrico, 19° -
Carrello Antonio, 20° - Palladino Mariateresa, 21° -
Napoletano Michele.
GUARDATELI E RICORDATE I LORO NOMI. UN GIORNO FARANNO A GARA PER DIRE CHE
LA SCUOLA "PRINCIPE DI PIEMONTE" VENNE
DICHIARATA AGIBILE; FORSE NESSUNO
CONOSCEVA ANCORA LA TERRIBILE STORIA
DI S. GIULIANO
La scuola “Jovine” di San Giuliano è stata definita dal
Procuratore Capo di Larino “l’esempio dell’Italia peggiore”,
allo stesso modo, alla luce di quanto verificatosi a S. Maria
C.V., la gestione della vicenda” Scuola “Principe di Piemonte”
di S. Maria C. V. può essere presentata come l’esempio
dell’Amministrazione comunale peggiore. Quando il Sindaco
ed il Dirigente dell’Ufficio Tecnico hanno stabilito di far riaprire
la Principe di Piemonte a Settembre 2009, benché già vi
fosse agli atti un parere negativo di due tecnici comunali
che consigliavano di dislocarla in altro sito per l’anno in
corso, dimostra che alla negligenza non c'è limite e se non
ci fossero stati i duri interventi dell’architetto Morelli e
quello mio, che come Consigliere comunale ho avuto modo
di leggere la documentazione inerente quella suola, oggi
avremmo messo in pericolo i nostri figli, esponendoli ad un
rischio come quello di San Giuliano. Preciso di aver letto in
quella documentazione fatti e dichiarazioni atipiche, strane,
assurde. Meno male che l’arch. Morelli (genitore di tre
alunni che frequentano la scuola P.di Piemonte) diffidò il
Sindaco e il Dirigente scolastico a chiudere la scuola e
riattarla sotto l’aspetto statico e sismico, trasmettendo anche
documentazione alla locale Procura. I saggi esplorativi
delle fondazioni eseguiti solo di recente nella scuola, hanno
messo in luce una realtà tecnica ancora più assurda ed
aberrante! Altra cosa strana è che all’ing. Romano venne
conferito l’incarico di valutare l’aspetto statico e simico
della scuola, mentre dopo qualche giorno, invece, all’ing.
Mingione (nominato in surroga dell’ing. Romano)
stranamente è stato conferito l’incarico di trattare solo ed
esclusivamente l’aspetto statico dell’edificio. Il Sindaco
Giudicianni e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, ma anche il
tecnico incaricato ing. Mingione. Sono stati spesi tanti soldi
per incarichi tecnici e lavori inadeguati, chi pagherà questi
spechi e chi rifonderà gli alunni per i disagi loro procurati?
La scuola P. di Piemonte deve essere resa agibile totalmente,
senza presenza di persone all’interno, infatti già è dubbia
la parziale apertura della Segreteria e Presidenza con
sottostanti locali, in quanto trattasi di un unico organismo
strutturale già dichiarato inagibile. Le fondazioni che l’intera
cittadinanza è invitata a visionare , così come il quadro
fessurativo dell’edificio, sono in uno stato gravissimo. Tutti
avranno modo di valutare con i propri occhi come realmente,
il Sindaco Giudicianni a Settembre del 2009, ha garantito
la sicurezza delle scuole. Questa è un’amministrazione che
va avanti per iniziative contingenti, in effetti è
l’amministrazione dell’improvvisazione e del malgoverno.
Le cose le devono “sapere” e “fare” gli amministratori, non
i genitori. E’ inutile che il Sindaco asserisca che occorre
eseguire pochi lavori per riattare la scuola, come precisato
nell’articolo apparso sul corriere di Caserta il 30.03.2010.
Il problema c’era e c’è e deve essere risolto in maniera
seria e concreta. Per questa leggerezza ed improvvisazione,
oggi, ci troviamo di fronte alla chiusura, a tempo indeterminato
della scuola. A noi servono i FATTI non I PROCLAMI Qui
ci troviamo di fronte ad un altro caso di comprovata e reiterata
“indegnità politico-amministrativa perpetua”! Se neanche
il monito di San Giuliano è servito a questa Amministrazione
ad imparare come trattare il problema agibilità delle scuole,
perché distratti da altri affari “più redditizi”, questi
Amministratori facciano una cosa, VADANO A CASA!!!
Gaetano Rauso
IL MISTERO DELLA COPPIA
CECERE E CRISILEO
St r a n a c o p p i a i d u e
consiglieri comunali Cecere
e Crisileo. La loro
formazione sociale e
culturale è diametralmente
opposta, da quest’angolo
della vita niente li accomuna.
Il primo è un lavoratore
autonomo, commercia
nell’ambito dei pescivendoli.
Il secondo è un lavoratore
subordinato, dipendente del
Ministero della Difesa,
pensionato. Cultura politica
manco a parlarne, sono
passati da uno schieramento
all’altro per meglio tutelarsi.
Insieme sono riusciti a
presentarsi come forza
politica, solo due, ed
ottenere un assessore. Una
volta una forza politica in
comune era rappresentata
da un intero partito tempi
che cambiano tutto è
desolazione e sconforto
oppure dobbiamo pensare
che questi due consiglieri comunali hanno elaborato un
pensiero politico così innovativo da trasformarli in trascinatori
di masse. Eppure questi due consiglieri un legante devono
averlo altrimenti l’accoppiata non reggerebbe. Cecere ha
certamente più esperienza, ha fatto parte, per il passato,
di quel gruppetto che ha prodotto l’Eurospin e l’indagine
giudiziaria non è ancora terminata. Crisileo è appena entrato
e si capisce che ha compreso perfettamente le regole del
gioco al punto tale che oramai appartiene alla sua idea
politica, tutela il suo interesse disinteressandosi della
collettività e degli elettori. Sicuramente uno dei due sarà
anche capogruppo del proprio gruppo un escamotage per
arrivare fino alla fine della consigliatura. C’è da giurare che
i gettoni di presenza delle varie commissioni e delle sedute
consiliari che percepiscono, sono cose a cui non intendono
rinunciare alla faccia del rinnovamento di destra e di una
città oramai in ginocchio. Interessante sarebbe conoscere
quali problemi nella loro qualità di gruppo hanno proposto
al Consiglio e come propongono di affrontarli, considerando
che hanno una capacità per individuare i problemi e portarli
all’attenzione del consiglio. Ma, Cecere ha fatto esperienza
e fa da maestro a Crisileo, ogni tanto si ritraggono,
minacciano di formare l’ennesimo schieramento politico,
addirittura di passare all’opposizione così alla fine il Sindaco
cede e acconsente. Il legante che li unisce sfugge ad una
analisi politica forse proprio perché non esiste un legante
politico e allora? Bisogna cercarlo in altri contesti. Abbiamo
capito che entrambi non hanno alcuna formazione politica
alle spalle non hanno mai proposto in consiglio una politica
sociale per le classi sociali più deboli della città. Sono
diventati i giostrai della politica cittadina perché ad ogni
seduta consiliare si presentano in uno schieramento diverso
dall’ultimo consiglio , quindi applicano il concetto “l’unione
fa la forza”. Sanno bene che in due possono condizionare
il Sindaco e l’intera maggioranza, non a caso hanno chiesto
ed ottenuto un assessore. Il loro intento non è sorreggere
la Giunta e la maggioranza ma condizionare per ottenere.
LE CRONACHE DI "SORA GEMMA": VI SPIEGHIAMO QUALI SONO GLI INTERESSI ECONOMICI CHE SI
NASCONDONO DIETRO IL RIBALTONE. PUC, CENTRO COMMERCIALE E STU PRESIEDUTA DALLA COGNATA
DEL SINDACO, PARTNER DELL'ANTICO AMICO DI ROMANO
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ha fatto bene l’amico
e collega blogger Prospero Cecere a intitolare i racconti
degli eventi politici di questi ultimi giorni.
“Le cronache di sora gemma”, dal nome
di un rinomato bordello della bella epoque.
Quello che si sta consumando, infatti,
non è un atto politico, ma un vero e proprio
meretricio collettivo, dove, però, non si
capiscono ancora bene chi sono le
puttane e chi i fruitori del rinomato e
storicissimo servigio. Fatto sta che quando
a Santa Maria si discute di potere e di
poltrone, la questione non è legata mai
a fattori di fatua vanità. A Santa Maria ”la
politica è zero, gli affari mille”. Se il
s i n d a c o G i u d i c i a n n i r e s ta c o s ì
pervicacemente aggrappato alla sua
poltrona, se è disposto ad allearsi anche
con il Pdl, con il diavolo o con la morte,
sotto c’è, sicuramente, qualche motivo sostanzioso, più
che sostanziale. D’altronde, lui on è stato mai un vero
sindaco, si è sempre sentito commercialista più che
sindaco. Santa Maria è
una città pessima, ma
siccome anche nel
deserto può nascere un
f i o r e , v a n ta b u o n i
giornalisti, nel senso che
a Santa Maria Capua
Vetere, molto più che
altrove, alligna la cultura
della notizia, dunque ci
sono buoni giornalisti
che sono tali proprio
perché sanno cercare e
trovare le notizie. Ad
esempio, già stamattina
si sa molto, se non tutto,
della riunione del Pd di
ieri sera. Una riunione
allargata anche ad altri consiglieri del centrosinistra, tra
cui Di Monaco, che, sulla carta, appartiene al partito di Di
Pietro. Mo’ uno si aspetterebbe che un epigono di Tonino
asfaltasse con un’invettiva in lingua pentro - molisana un
sindaco che sta tradendo quelli che lo hanno sostenuto
in campagna elettorale e sta
facendo un patto con gli
uomini del cavaliere nero,
del nemico numero uno di
Di Pietro, Travaglio e fornita
compagnia di tricoteuses
giacobine. E invece, che ti
fa il Di Monaco ieri sera?
Non firma il documento
che sancisce la rottura
politica con il sindaco. Mi
piacerebbe sapere dal
s e g r e ta r i o p r o v i n c i a l e
d e l l ’ I t a l i a d e i Va l o r i
Passariello e dal
consigliere regionale
Eduardo Giordano che
cosa ne pensano della
posizione del loro partito a
Santa Maria. Guarino, Guarino, invecchi e continui a
sbagliare, pensando di poter ridurre a ragion politica,
quello che politico non è…..!!! II partito, le sigle, le aree
culturali……. A Santa Maria non esiste nulla. Si prova a
mettere a punto affari e basta. Il soldo è il supremo totem
di questa città pagana. Torniamo ai fiori nel deserto:, i
buoni giornalisti sammaritani mi suggeriscono di leggere
questa fase partendo da un paio di cose sostanziose,
altro che politica: il Puc, cioè l’antico Prg e il combinato
LORO NON HANNO AVUTO RESPONSABILITÀ PER CIÒ CHE È SUCCESSO A S. MARIA C.V..
Martino Valiante
disposto del nuovo centro commerciale e della Stu.
Evidentemente, i 43 giorni di giusta galera che mi sono
fatto per il terribile reato di omesso
controllo dei pregiati articoli del
Corriere di Caserta mi hanno bruciato
qualche neurone, dato che di queste cose
mi sono occupato a profusione negli anni
e nei mesi scorsi. E così mi ricordo che
qualche consigliere comunale di Santa
Maria Capua Vetere anela, aspetta da
anni un cambio di destinazione d’uso
dei terreni propri o della propria
famiglia, in modo che questi possano
decuplicare il loro lavoro. E mentre
aspettano, questi consiglieri cambiano
partito, sigla, faccia come se bevessero
un caffè, in modo da poter sempre stare
agganciati al carro di chi quelle decisioni
e quegli indirizzi sul Puc deve prendere.
Non deve scandalizzare se in passato, dunque, abbiamo
assistito a passaggi di partito da Forza Italia a Di Pietro
e non scandalizzerebbe se a questa azione seguisse
ora una reazione uguale
e contraria. Quella di Santa
Maria è anche una
questione siciliana. Vabuo’,
Guarì, la galera è dura e fa
sragionare. Non è che mo’
vuoi costruire una trama di
relazioni tra mafia e politica
sammaritana, che dalle parti
di Catania, Palermo e
Corleone sarebbe una cosa
troppo comica per essere
presa in considerazione?
Ma Sicilia, in questo caso,
non è riferito all’isola in cui
hanno abitato le più grandi
civiltà e le più bieche
inciviltà, ma,
semplicemente,è riferito a un cognome: quello del consorte
del presidente della Stu Giovanna Bevilacqua, l’unica
componente di un consiglio di amministrazione ancora
monco delle altre presenze statutari. La Bevilacqua è la
persona che è stata indicata direttamente da Giudicianni
alla guida della società che, a
sua volta e a suo tempo,
l’attuale sindaco ha presieduto
per volere di Enzo Iodice e di
Giovanni Campochiaro,
quando i due filavano d’amore
e d’accordo, prima di litigare
sulla questione cardinale di chi
fosse, nella pariglia, il gatto e
chi la volpe.. Si dà il caso, per
il momento, solo il caso, che
la consorte del sindaco si
chiami Carmela Sicilia e che
il fratello della stessa sia titolare
di una licenza commerciale nel
settore ortofrutta. Ora, ci
mancherebbe pure che
scoppiasse un sottoprodotto
del caso Tulliani a Santa Maria,
giusto per arricchire il kit. Fatto sta che Giudicianni sembra
aver blindato la Stu con un presidente che non ha consiglieri
di amministrazione, ma ha, in compenso, dei sindaci, tra i
quali spiccherebbe il nome della moglie del cugino di
Giovanni Campochiaro. E per il momento, gli ottimi reporters
sammaritani fanno un riposino, ma siccome, dopo le
vacanze, sono riposate e punti dall’estro, ho l’impressione
che Casertace ne scriverà delle belle. Baci e abbracci.
Gianluigi Guarino - www.casertace.net
Enrico Monaco Salvatore Mastroianni
Non bastassero taluni sammaritani, vi sono- e continuano
ad aumentare- anche numerosi "extracomunitari" che sono
convinti, arciconvinti, che gli abitanti dell'antica Capua siano
dei fessi. Anzi, degli emeriti imbeciilli. Sorvolando sui furbetti
del quartierino, quelli cioè che si contentano di fare incetta
di gettoni e di sistemare qualche parente o affine, il plotoncino
di quelli che sono convinti che siamo tutti degli stolti
raggruppa anche personaggi che, non fosse altro che per
le cariche istituzionali che ricoprono, farebbero bene sempre
ad appurare che il cervello sia collegato alla bocca quando
prendono parola in occasioni pubbliche. Classico esempio
di questi indolenti extracomunitari della politica è il presidente
del Consiglio Regionale Paolo Romano. Uno che non
essendo mai riuscito ad espugnare la sua Capua (Antropoli
gliele sempre suonate di santa ragione!) ha raggiunto la
(per lui) massima gratificazione possibile annettendo al Pdl
l'antica Capua del sindaco Giudicianni. Ossia, del poltico
cittadino più inviso nella storia repubblicana di Santa Maria
Capua Vetere. Ma il punto non è questo. La vera nota
spassosa sta in una dichiarazione choc dello stesso Romano:
"Sbalorditi di quanto di buono sia riuscito a fare il Sindaco
con la maggioranza che lo sosteneva!". Dichiarazione,
questa, evidentemente risibile che contrasta con quanto
pensava Romano di Giudicianni nella duplice campagna
elettorale- provinciale e regionale- dello scorso marzo.
All'epoca il pupillo di Nicola l'Amerikano era sì sbalordito.
Ma non di quanto di buono avesse realizzato Giudicianni.
Era sbalordito, attonito, quasi furioso per quanto di malvagio
avesse compiuto il primo Cittadino dell'Antica Capua a cui
promise: "invieremo lo sfratto dal Comune appena dopo le
elezioni!". Roba che- Padre perdona ciò che sto per scrivere-
fa quasi rimpiangere l'ex consigliere regonale democratico
Giuseppe Stellato. E come avrebbe detto il grande Peppino
De Filippo: ho detto tutto! Degno compare di Romano (forse,
dunque, non è un caso che siano entrambi cosentiniani
doc) è il senatore Pasquale Giuliano anche segretario
provinciale in nome e per conto di Berlusconi nella degradata
Terra Di Lavoro. Secondo il pensiero dell'ex magistrato,
infatti, la colpa di quanto accaduto nella nostra città non è
nè del Pdl ribaltonista nè tantomeno del sindaco
voltagabbana. La colpa è...tenetevi forti!...nientemenoche
di Nicky Vendola. Il governatore pugliese, infatti, avrebbe
destabilizzato il Pd a livello nazionale e ai livelli cittadini per
cui il Pdl- nell'antica Capua- ha compiuto "la nobile azione
di accollarsi l'amministrazione in carica!". Surreale? Comico?
Ilare? Beh, sceglietevi voi l'aggettivo giusto per definire le
esternazioni di Giuliano. Al terzo posto di questa speciale
classifica di furboni inserirei il segretario regionale (non
pizzanio) della Dc Grippo secondo il cui pensiero il vero
unico grande problema non era il ribaltone pro Pdl ma il
quadrilatero orizzontale (Mantova- Milano-Verona- Trieste)
in cui si concentrano tutti gli investimenti del Paese e che,
di conseguenza, limitano quelli per una questione meridionale
ancora irrisolta. E forse il vetusto Grippo può avere anche
ragione. Resta, però, un dubbio grande come una casa:
che c'azzeccava il quadrilatero del Nord con Giampinocchio
e i suoi infiniti voltagabbanismi?
Mario Tudisco
DIRETTORE: Dott. Nicola Di Monaco
COMITATO DI REDAZIONE
Donato Di Rienzo - Mario Tudisco
Michele D'Abrosca - Angela Cipullo
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
Donato Di Rienzo - Domenico Santagata
Grafica Sammaritana srl - SS.Appia - Vitulazio

INTERROGATIVI ANCORA SENZA RISPOSTA
Pinocchio , nonché pulcinella citrullo( non troppo) perché
ha sacrificato l’ala sinistra Maio dopo aver speso miliardi
di lire per accontentarlo ? ( vedi Rugby, campetti in
esclusiva nel “ parco urbano” etc, etc..). Perché ha salvato
l’ala destra Salzillo, nonostante le tante richieste dei lacchè
di corte? Perché ha offerto un capitale per rinnovare il
contratto al cane randagio , ancora una volta abbandonato
dai padroncini , schifati dalle continue richieste di ossi da
rosicchiare. Forse solo per sentirlo abbaiare alla luna?
Lo sa il “ randagino” che è stato eletto grazie al
finanziamento della campagna elettorale da parte di un
Casalese? Cosa ha fatto quando lo ha saputo? Non ha
protestato , ma si è invece rizelato per non essere stato
eletto , nonostante gli sforzi della famiglia Piccolo. Fu
ripescato , infatti, solo grazie alla fiducia riposta in lui dal
dott. Schettino che si convinse a lasciare gli scranni del
Consiglio Comunale e diventare assessore , sicuro che
il cagnolino non avrebbe tradito lui e gli impegni elettorali
: non poteva sapere di che pasta era fatto! Lo dimostrò
subito , appena subentrato in Consiglio Comunale , per
grazia ricevuta, si dichiarò indipendente per poi passare
in tutte le sigle politiche e più volte dalla maggioranza
all’opposizione a seconda dei suoi interessi.
GLI ASCARI
Non bastavano i sammaritani del sensale pifferaio,alias
Pinocchio, guidato dal noto rappresentante dei Casalesi.
Ci mancavano i tammaresi , gli andreoliani, i montagnari,
i formaggi ari i grandi gettonasti etc.. Attraverso questa
Corte dei Miracoli si permettono di tutto. Provare per
credere. Ognuno ha un prezzo.
Il Biscazziere, dopo averli compromessi li comanda a
bacchetta e se li porta in giro mostrandoli alla città come
trofei di guerra. Che vergogna!
GENUFLESSIONE DI PINOCCHIO
I DAVANTI AL SUO MENTORE
L’apice si è raggiunto quando si presentò in Giunta
e, insultando il suo Pinocchio, che continuava a
dichiararsi di sinistra, gli ingiunse di seguirlo a destra
dove si poteva continuare ad arraffare e a gestire,
ripetendogli “ muoviti ca..one, lì ci sono ora i grandi
affari, che aspetti ?”.
Ci si chiede quali sono stati i mezzi usati per convincere
l’intera Amministrazione di centro-sinistra a passare il
rubicone per approdare a destra e accontentare i
Cosentiniani -Berlusconiani ed aumentare il loro credito.
Come e perché Pinocchio si fece finanziare la campagna
elettorale da un Casalese poi indagato nello Spartacus III,
nominato prima da Iodice e confermato poi da Giudicianni
rappresentante del comune di S. Maria C.V. nel consorzio
ASI di Caserta in qualità di vice presidente , pur non
essendo né sammaritano né residente né domiciliato a S.
Maria C.V. , il cui figlio fu nominato da Giudicianni vice
–sindaco e a malincuore destituito solo a seguito delle
indagini della magistratura?
I SAMMARITANI VOGLIONO SAPERE
I Sammaritani ci scrivono per sapere se è vero che il
Sindaco per 13 anni non ha pagato l’acqua. Siamo
sicuri che il sindaco non ci risponderà e allora ci
rivolgiamo ai Consiglieri Comunali affinché si
informino e rispondano ai cittadini su questa
circostanza , loro possono chiedere ed informarsi in
merito . Aspettiamo che qualcuno soddisfi questo
legittimo interrogativo della cittadinanza.
SFASCIO OSPEDALIERO
Cose che accadano solo a Santa Maria Capua Vetere.
Stamani sono stato raggiunto dalle telefonate di alcune
signore sammaritane che avrebbero dovuto essere operate
al seno presso il reparto senologia dell'ospedale Melorio.
Ma le previste operazioni- così come precisato dalla
responsabile del settore dr. Pierangela Laudisio- non si
sono potute effettuare in quanto il reparto in questione
era "occupato"- a livello di lettini- da alcuni pazienti uomini
di Chirurgia che nel loro reparto ospedaliero non avevano
trovato posto. Uno di essi- sempre stando alle dichiarazioni
rilasciatemi dalla dottoressa Laudisio- era portato di una
patologia potenzialmente anche infettiva. E, di
conseguenza, l'unico luogo in cui non si sarebbe dovuto
trovare era nei paraggi della sala operatoria di Senologia.
Inutile aggiungere che le donne che non sono state
operate sono state sottoposte a uno stress di notevole
entità...
Dal blog online di Mario Tudisco
"PERCHE' I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE E
I CITTADINI SAMMARITANI INDIGNATI NON
SCRIVONO AL PREFETTO ? QUESTA POTREBBE
ESSERE UNA BOZZA DI LETTERA APERTA"
- AL MINISTRO DEGLI INTERNI
-ALLA PREFETTURA DI CASERTA
-ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL
TRIBUNALE DI S.MARIA.C.V..
Lo scioglimento dei Consigli Comunali è consentito dall’art.
39 della legge 8 giugno 1990, n. 142, per gravi e persistenti
violazioni di legge… e dal successivo decreto legge 31
maggio 1991, n. 164 quando, in seguito all'esercizio dei
poteri conoscitivi e ispettivi del prefetto, emergano forme
di condizionamento degli amministratori tali da
compromettere l'imparzialità e il buon andamento degli
organi elettivi, il regolare funzionamento dei servizi. In
questo ultimo caso , in attesa del decreto presidenziale
di scioglimento, viene conferito al Prefetto, ove si presentino
motivi di urgente necessità, il potere di sospendere gli
Organi dalla carica ricoperta, nonché da ogni altro incarico
ad essa connesso, assicurando la provvisoria
amministrazione dell'Ente. Nonostante l’esistenza delle
suddette gravi ipotesi di scioglimento, nella nostra Provincia
si è verificato che l’unico ad aver lasciato la sua carica di
Sindaco di Camigliano ad un Commissario ad acta di
nomina prefettizia sia stato il Sig. Vincenzo Cenname,
reo di aver violato la Legge , nr. 26 del 2010 (definita ,
peraltro, incostituzionale da molti giuristi) che regolamenta
il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti , centralizzandolo
, per la sola Regione Campania , in capo all’Ente Provincia.
La sua colpa è stata quella di essersi rifiutato di trasmettere
, come pure gli era stato imposto con diffida dalla Prefettura,
gli archivi comunali della Tarsu e della Tia alla società
provinciale che gestisce la raccolta dei rifiuti. Ove volessimo
prestar fede al solo provvedimento adottato, dovremmo
convenire che tutti i rimanenti Consigli Comunali eletti in
Provincia di Caserta non sono mai incorsi in gravi e
persistenti violazioni di legge e non hanno mai subìto (
repetita iuvant) condizionamenti tali da compromettere la
loro imparzialità e buon andamento. Eppure conosciamo
Organi elettivi bloccati da tempo nella loro attività da
manovre politiche in atto capaci di minare il regolare
andamento dei servizi. Qualcuno eccepirà che ciò potrebbe
essere anche vero , ma che nessuna segnalazione
supportata da elementi di prova è mai stata inoltrata al
riguardo in Prefettura. Personalmente crediamo che almeno
delle informazioni, invece, anche se non ben dettagliate,
siano state trasmesse oltre che da privati cittadini , in
qualche caso, anche da parlamentari. Non sono state
ritenute sufficienti ? Allora, forse, sarebbe stato il caso di
approfondirle con l'esercizio dei poteri conoscitivi e ispettivi
riconosciuti dalla Legge. Inoltre, in molte realtà locali della
Provincia un certo numero di candidati, presenti in tutte
le liste, hanno investito in spese elettorali ben oltre ogni
plausibile possibilità di ritorno e, come se non bastasse,
tanti di loro, una volta eletti alla carica di Consigliere,
hanno cambiato ben quattro partiti di appartenenza,
nell’ambito della stessa consiliatura. Certamente non
abbiamo la presunzione di voler indicare agli Organi
preposti alla Vigilanza la condotta da tenere , ma siamo
in tanti a pensare che forse sarebbe stato il caso di
indagare questi comportamenti (deprecabili da un posto
di vista morale) al fine di acclarare se nelle fattispecie
dianzi esposte ricorrano o meno gli estremi del reato di
“voto di scambio” ben descritto dall’art. 86 del Dpr n. 570
del 1960, che punisce con la reclusione da sei mesi a tre
anni “chiunque, per ottenere a proprio od altrui vantaggio
[…] il voto elettorale o l’astensione, dà, offre o promette
qualunque utilità ad uno o più elettori”. Per concludere,
gli scriventi non intendono manifestare, con la presente,
alcun intento persecutorio, ma sono animati dalla volontà
di restituire limpidezza all’operato delle Amministrazioni
Locali e di rendere pubbliche tutte le informazioni ambientali
e le rassicurazioni necessarie ai cittadini che sentono il
bisogno di certezze e di poter costruire il proprio
convincimento politico in un clima di conoscenza e massima
serenità possibile.
Gerardo D'Amore – dal blog di Mario Tudisco
GLI INDECENTI "PORNOGRAFICI":
PERCHE' SIAMO CONTRO
Per non far dimenticare i misfatti e i danni prodotti in 13
anni alla città. Come si possono accogliere nel proprio
seno quest’indecenti? E per quale ragione si cerca di
purificarli? Abbiamo preso le distanze da questi soggetti,
che si sono dimostrati impresentabili, indecenti,
politicamente pornografici perché dopo aver sposato un
programma grazie al quale sono stati eletti invece di
attuare quel programma nel rispetto del mandato elettorale,
si sono subito dati all’assalto della “diligenza”dimenticandosi
di trovare soluzione alla grave disoccupazione , affossando
il commercio , si sono disinteressati dei problemi dei nostri
concittadini più deboli : ammalati, anziani, i senza casa ;
nulla hanno programmato e pensato per i giovani né si
sono prodigati per arginare la violenza e le infiltrazioni
camorristiche , hanno invece aumentato gli sprechi
attraverso incarichi inutili ed esosi ad amici e parenti,
hanno favorito le speculazioni e affari dubbi e hanno
sistemato solo le loro famiglie. Questi sono quelli che
FALCONIERI E CIRCENSI
In una delle ultime sedute dell’ex-giunta Bassolino venne
deliberata, su specifica richiesta di una cooperativa casertana,
l’istituzione di un corso di addestramento per la professione
di falconiere. Per il conseguimento del diploma finale, era
anche previsto uno stage di quattro settimane da eseguirsi,
a spese dell’aspirante falconiere, presso una riserva di
caccia in Toscana. Vale la pena ricordare ai miei “venticinque”
lettori che la falconeria era una pratica di caccia assai in
voga ai tempi di Federico II° ed era appannaggio esclusivo
del ceto nobiliare. Poi l’avvento della polvere da sparo e
successivamente la crescente scarsezza della selvaggina
hanno mandato completamente in disuso questa nobile arte
di cacciare. Ora mi sapete spiegare, nel terzo millennio,
cosa poteva farsene un giovane disoccupato del diploma
di falconiere se non un “coppetiello” per le caldarroste, non
potendo destinarlo a pratiche igieniche considerato lo
spessore della carta ? per la cronaca, la giunta Caldoro ha
già provveduto all’annullamento di 800 delibere fatte
nell’ultimo mese di governo da Bassolino. E passiamo di
palo in frasca. In senato è ferma da tempo una legge,
proposta da ambientalisti ed animalisti, che vieta a partire
dal 2013, l’uso degli animali, sotto qualsiasi forma, nei circhi
equestri. La stessa legge poi demanda alle regioni il compito
di sopperie, alla eventuale scomparsa dei circhi tradizionali,
con l’istituzione di spettacoli itineranti, con l’uso di potenziale
umano locale, per assicurare il divertimento di grandi e
piccoli. Naturalmente sarà bene che le regioni comincino
sin da ora a muovere i primi passi alla scoperta di questi
“personaggi” animatori di futuri spettacoli itineranti, per non
farsi trovare impreparate nel caso che quella famosa legge
dovesse passare. Per quel che concerne la Regione
Campania, questa città può dare un contributo non
indifferente. Se occorreranno venditori di fumo, giocolieri,
funamboli, trasformisti, voltagabbana, e facce di bronzo,
qua c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Volendo l’on. Paolo
Romano, che li conosce benissimo e che li ha fatti conoscere
già in regione, può reclutarli fin da ora. Tanto, fra due anni
saranno tutti sfaccendati ed uno spettacolino itinerante con
i fiocchi potranno senz’altro allestirlo!
LA DOTT. ANGELA CIPULLO E' A VOSTRA
DISPOSIZIONE PER TUTTE LE PRATICHE
DESCRITTE NELL'AVVISO
Lo sapevi che le famiglie con reddito sotto gli 8 mila euro
hanno diritto all’esenzione dalla tassa dei rifiuti? Scopri se
hai diritto all’esenzione e se puoi usufruire di sconti luce,
gas e canone telefonico presso il CAF – PATRONATO UGL
in Corso A. Moro 73, S. Maria C. V. Potrai essere assistito
anche per tutte le pratiche relative a pensioni, invalidità,
disoccupazione; e troverai assistenza per la compilazione
di 730, modello Unico, ISEE, RED, domande esenzione
ticket e tanto altro. La dott.ssa Angela Cipullo è disponibile
tutti i Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e
dalle 16.30 alle 19.30 per assistenza legale, fiscale e sociale.
Per info è possibile rivolgersi al numero 3204739265.
Scandalose attese
di ore agli uffici Asl
da parte di anziani
e familiari di persone
malate per poter
vedere soddisfatto
il loro sacrosanto
diritto di tutela alla
salute.
E' un'indecenza,
"signori" dell'Asl
hanno costretto Iodice a dimettersi ! Sono quelli che ,
travestiti di perbenismo hanno ( da 15 anni ) truffato i voti
dei sammaritani. Gli stessi che hanno voluto il primo
ribaltone , per estromettere coloro che li intralciavano nei
loro piani e che chiedevano che fossero rispettati gli
impegni con l’elettorato, ora hanno attuato il secondo
indegno ribaltone . E’ opera del “Tris della conceria” se
sono arrivati i casalesi a S. Maria C.V., con tutte le loro
operazioni per favorire le quali sono stati stravolti i
regolamenti urbanistici, è scomparso il verde, e sempre
grazie a ditte dell’Agro -aversano le nostre strutture
scolastiche sono inagibili ( Principe di Piemonte chiusa
dopo miliardi spesi per lavori mal fatti). Dopo aver sfruttato
il PCI, la Margherita, il PD, sono approdati nel PDL sempre
con lo stesso intento, quello di continuare ad assaltare la
diligenza, ed i beneficiari dei loro misfatti sono sempre gli
stessi casalesi e i miliardari dietro i quali si nascondono.