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1. Circuiti di alimentazione
Al circuito di alimentazione si richiede di inviare, a co-
mando, un flusso d’olio nell’impianto; esso sarà tanto più
complesso quante più sono le funzioni complementari che
gli vengono richieste.
Fig. 2. Circuito di alimenta- Nella configurazione più semplice (fig. 2), oltre ai necessari
zione.
tubi e raccordi, si ha una pompa a portata fissa, azionata da
un motore elettrico, e una valvola di massima pressione.
Qualora un filtro non sia presente nella tubazione di ritorno,
come nel caso della figura 1, occorre inserirne uno nel circuito
di alimentazione, o in mandata o in aspirazione (fig. 3).
Se le interruzioni richieste dall’applicazione sono frequenti,
per evitare noie al motore elettrico, che non sopporta conti-
nue manovre di attacco e stacco, si può utilizzare una fri-
zione posta tra il motore elettrico e la pompa, oppure man-
dare il circuito in scarico. Questa seconda soluzione si può ot-
tenere in due modi diversi:
Fig. 13. Comando di più ci- Fig. 14. Comando di più cilin-
Fig. 12. Comando di un cilin- lindri a s.e. con distributore dri a s.e. con due distributori
dro a s.e. 3/3. 2/2 interbloccati.
Fig. 16. Comando di un cilindro a d.e. con Fig. 17. Comando di un cilindro a d.e. con arresto in-
arresto intermedio a stelo libero. termedio a stelo bloccato.
5. Circuiti rigenerativi
Un circuito si dice rigenerativo quando le due camere di
un attuatore sono collegate come mostrato in figura 22.
Quando si invia olio in pressione si ha l’avanzamento dello
Fig. 22. Cir- stelo poiché Sa Sp; la particolarità di tale collegamento è
cuito rige-
quella di consentire una velocità d’uscita dello stelo molto
nerativo.
elevata, poiché l’olio inizialmente contenuto nella camera
anteriore si aggiunge alla portata inviata dalla pompa; tali
circuiti sono particolarmente adatti per ottenere posiziona-
menti rapidi.
Nella figura 23 è dato un esempio di circuito con possibilità
di funzionamento sia normale che rigenerativo, molto utile
quando è necessario avere prima una corsa di avanzamento
veloce, poi una spinta a tutta pressione. La prima fase si ha
con il distributore A commutato dal segnale y, la seconda
Fig. 23. Circui- fase con A commutato da x; nel funzionamento rigenerativo,
to con possibi- con A posizionato come in figura, quando B commuta in po-
lità di funzio- sizione (a) si ha l’avanzamento rapido, quando B commuta
namento nor- in posizione (b) lo stelo resta bloccato, quando infine B com-
male o rigene- muta in posizione (c) si ottiene il rientro dello stelo.
rativo.
Soluzione Soluzione
Per ottenere il movimento della piastra porta Lo schema del comando oleodinamico è ripor-
forche si può usare un cilindro oleodinamico te- tato in figura 30; il distributore di potenza 4/2 è
lescopico, a uno o più sfili, a d.e., comandato di tipo rotante ad azionamento meccanico; sulla
come illustrato nello schema della figura 28. Il tavola sono predisposti due risalti che al termine
distributore ha come posizione di riposo quella della corsa in un verso commutano la valvola di-
intermedia, che è un centro chiuso; viene azio- stributrice; è prevista la regolazione sia della por-
nato meccanicamente da una leva e ha il ritorno tata che della pressione.
a molla; il centro chiuso è necessario per otte-
nere il fermo della piastra porta forche in qual-
siasi posizione; in mancanza di alimentazione la
discesa avviene ugualmente, per effetto del
peso, ma solo commutando il distributore sul
lato discesa.
Qualora il carrello debba muoversi su un terreno
sconnesso occorre montare, in derivazione dalla
tubazione di mandata tra il distributore e il ci-
lindro, un accumulatore che effettua uno smor-
zamento degli urti.