26 Serie B R 30a giornata
Calaiò, 100 in B
È poker Parma
Pescara a picco
nel dopo Zeman
1La punta, ex poco amato, apre la goleada
Epifani, all’esordio, cambia modulo e crolla
PESCARA 1 Orlando D’Angelo
PARMA 4 mare leggermente le solide
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Calaiò (Pa) al 10’ p.t.;
Ceravolo (Pa) al 24’, Gagliolo (Pa) al
27’, Bunino (Pe) al 34’, Scavone (Pa)
al 37’ s.t.
PESCARA (4-2-3-1) Fiorillo 5,5;
Crescenzi 5, Coda 5,5, Perrotta
5,5, Mazzotta 6; Valzania 5,
Brugman 6; Yamga 5,5 (dal 23’ s.t.
Capone s.v.), Falco 5 (dal 15’ s.t.
Bunino 6,5), Mancuso 5; Pettinari
5 (dal 43’ s.t. Cappelluzzo s.v.).
PANCHINA Savelloni, Balzano,
Fornasier, Fiamozzi, Gravillon,
Machin, Cocco, Carraro, Coulibaly.
ALLENATORE Epifani 5,5.
PARMA (4-3-3) Frattali 6; Gazzola
6, Iacoponi 6, Lucarelli 6,5,
Gagliolo 6,5; Dezi 6,5, Munari 6,5,
Scavone 7; Insigne 6 (dal 40’ s.t.
Frediani s.v.), Calaiò 7 (dal 23’ s.t.
Ceravolo 7), Baraye 6,5.
PANCHINA Nardi, Dini, Di Cesare,
Mazzocchi, Ciciretti, Da Cruz,
Di Gaudio, Anastasio, Sierralta,
Barillà.
ALLENATORE D’Aversa 6,5.
ARBITRO Illuzzi di Molfetta 5,5.
GUARDALINEE Bellutti 6-Fiore 5.
AMMONITI Valzania (P), Gazzola
(Pa) e Baraye (Pa) per gioco
scorretto; Perrotta (P) e Scavone
(Pa) per c.n.r.
NOTE paganti 2.158, incasso di
12.679 euro; abbonati 4.914, quota
di 30.664 euro. Tiri in porta 2-5
(con una traversa). Tiri fuori 5-5.
In fuorigioco 0-2. Angoli 3-3.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 0’.
Perugia con l’aiutino
alla 4a vittoria di fila
Il Foggia si arrabbia
PERUGIA 2 Antonello Menconi
FOGGIA 0 Scaglia e soprattutto Mazzeo.
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Cerri al 14’, Diamanti
su rigore al 28’ s.t.
PERUGIA (3-5-2) Leali 7; Volta 6,5,
Dellafiore 6,5, Magnani 7;
Mustacchio 6,5, Gustafson 6,
Bianco 6 (dal 24’ s.t. Colombatto
6), Bandinelli 6 (dal 29’ s.t.
Buonaiuto s.v.), Pajac 6; Cerri 7
(dal 15’ s.t. Diamanti 6,5),
Di Carmine 7.
PANCHINA Nocchi, Santopadre,
Gonzalez, Belmonte, Del Prete,
Germoni, Kouan, Terrani.
ALLENATORE Breda 7.
FOGGIA (3-5-2) Guarna 6; Tonucci
5 (dal 34’ s.t. Floriano s.v.),
Camporese 6, Loiacono 6;
Zambelli 5,5 (dal 21’ s.t. Duhamel
5,5), Gerbo 6, Agnelli 6, Deli 6,
Kragl 6; Nicastro 6 (dal 21’ s.t.
Scaglia s.v.), Mazzeo 6,5.
PANCHINA Figliomeni, Martinelli,
Rubin, Calabresi, Agazzi, Ramè,
Fedato, Beretta, Noppert.
ALLENATORE Stroppa 6.
ARBITRO Pillitteri di Palermo 5,5.
GUARDALINEE C. Rossi 6-
Mastrodonato 6.
AMMONITI Loiacono (F), Agnelli
(F) e Bandinelli (P) per gioco
scorretto; Gerbo (F) e Cerri (P) per
c.n.r.; Scaglia (F) per proteste.
NOTE paganti 3.410, incasso non
comunicato; abbonati 6.080,
quota n.c.. Tiri in porta 3-6.
Tiri fuori 5-13. In fuorigioco 5-1.
Angoli 0-9. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
PESCARA
I C
l derby pescarese della
panchina, il centesimo gol
del grande ex Calaiò, la
sua dedica a Davide Astori a fi­
ne partita («Quello che è suc­
cesso ci ha sconvolti, il mio
pensiero va alla sua famiglia»)
e l’esordio assoluto in B di Epi­
fani sulla panchina del «suo»
stadio Adriatico. C’è tanto da
dire su questo Pescara­Parma
che consegna alla squadra di
D’Aversa il settimo posto: un
successo facile contro il concit­
tadino esordiente Epifani, che
probabilmente estromette de­
finitivamente dalla corsa
playoff gli abruzzesi.
SENZA STORIA L’era post­ze­
maniana, con passaggio dal 4­
3­3 al 4­2­3­1, si apre nel peg­
giore dei modi, mentre gli emi­
liani continuano ad accumula­
re punti e certezze in vista di un
finale di stagione intenso e pie­
no di ambizioni. Ci pensa Cala­
iò a spaccare la partita dopo
10’, segnando proprio sotto la
curva che non lo ha mai perdo­
nato per il «tradimento» di ol­
tre 15 anni fa (il suo passaggio
al Napoli). Qualche topica ar­
bitrale aiuta Lucarelli e compa­
gni ad arrotondare e legittima­
re la vittoria, ma non toglie
molto alla vittoria parmense. Il
PERUGIA
I N
l Perugia conquista la
quarta vittoria di fila con­
tro un Foggia che aveva
fatto bottino pieno nelle ultime
quattro trasferte. Il compito de­
gli umbri è stato più che mai
difficoltoso, anche perché i pu­
gliesi hanno dominato il primo
tempo, per poi crollare nella ri­
presa. Ma non senza rammari­
co. Soprattutto perché il Peru­
gia è andato in gol dopo che
l’arbitro non aveva punito un
evidente tocco di mano in area
(su un colpo di testa di Loiaco­
no) di Pajac, che doveva anche
essere espulso. «Difficile capire
come sia stato possibile non ve­
derlo», ha detto Stroppa.
MAZZATA Episodio decisivo,
anche perché da quel momento
in poi è stato il Perugia a fare la
partita. La squadra di Breda
(che in avvio ha preferito Del­
lafiore a Del Prete) ha trovato il
vantaggio con un micidiale
contropiede avviato da una re­
spinta della propria difesa su
una conclusione dell’ex Maz­
zeo e proseguito in velocità da
Di Carmine, sfuggito al con­
trollo di Zambelli. E ha poi ap­
poggiato all’accorrente Cerri
(10° gol), il cui destro è stato
deviato in rete dallo stesso
raddoppio di Ceravolo, appena
entrato, al 24’ della ripresa, per
esempio è viziato dalla posizio­
ne irregolare dell’ex Beneven­
to, che va a guardare negli oc­
chi Fiorillo e lo scavalca con un
piatto a giro nell’angolino. Sa­
rebbe da annullare. Così come
sarebbe da espellere Baraye
per l’entrata in ritardo sulle
gambe di Valzania: Illuzzi lo
salva con un giallo. Ma il Pesca­
ra ci mette pochissimo a far di­
menticare gli errori arbitrali.
Passano altri tre minuti e i ra­
gazzi di Epifani, inermi, rega­
lano a Gagliolo la palla del tris
(Fiorillo ribatte in modo mal­
destro il tiro senza pretese di
Ceravolo sui piedi del terzino).
ORGOGLIO Solo dopo il 3­0 la
squadra di casa si sveglia e co­
mincia a pressare nella metà
campo del Parma, facendo tre­
mura del Parma. Il gol di Buni­
no, il primo in biancazzurro, è
un moto d’orgoglio più che un
vero tentativo di rientrare in
partita. La consistenza della
squadra affidata da pochi gior­
ni a Epifani è di una fragilità
estrema, tanto che basta un ri­
baltamento di Dezi sulla destra
per trovare il poker: la mezzala
abruzzese rimette sul palo op­
posto una palla facile per l’ap­
poggio in rete di Scavone, il mi­
gliore per quantità e qualità di
palloni giocati. È lui l’emblema
del Parma e del calcio di
D’Aversa: solidità, concretezza,
consapevolezza. Per la A biso­
gnerà farci i conti fino alla fine.
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IL MIGLIORE
7 7,5
● SCAVONE
CENTROCAMPISTA DEL PARMA
Zambelli. Sfruttando poi l’estro
e la fantasia di Diamanti, il Pe­
rugia è rimasto in partita e ha
trovato il raddoppio con il rigo­
re trasformato proprio dall’ex
azzurro (alla sua prima segna­
tura con gli umbri), e concesso
per un tocco di braccio di To­
nucci su un traversone di Pajac.
REAZIONE Solo sul doppio
svantaggio il Foggia è tornato a
creare occasioni con Floriano,
Nel primo tempo la squadra di
Stroppa era andata ripetuta­
mente al tiro con l’altro ex Ni­
castro (salutato dall’applauso
di tutto lo stadio alla sua usci­
ta), con Gerbo e Kragl, anche se
a creare la più grossa occasione
nel corso della gara è stato in
avvio di ripresa Agnelli, ma Le­
ali in tuffo ha neutralizzato la
sua conclusione. «È stata una
vittoria sofferta perché il Fog­
gia ha avuto più occasioni di
noi – ha detto Breda – ma ci è
andata bene negli episodi e ab­
biamo avuto il merito di rima­
nere sempre lucidi. Ma non
guai ora a fare voli pindarici».
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IL MIGLIORE
7 3.818 euro; abbonati 4.200, quota
● MAGNANI
DIFENSORE DEL PERUGIA
Ioric’èsempre
Cittadellaok
LaCremonese
restaindietro
1Brighenti sbaglia un rigore, poi Gomez
ne segna uno inesistente, ma non basta
CREMONESE 1 Giulio Saetta
CITTADELLA 1 da Chiocchi, ha indicato sicuro
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Gomez (Cr) su
rigore al 35’ p.t.; Iori (Ci) al 7’ s.t.
CREMONESE (4-3-1-2) Ujkani
6,5; Cinaglia 6, Canini 5,5,
Marconi 6, Renzetti 6 (dal 26’ s.t.
Cinelli 5,5); Arini 5,5, Pesce 5,5,
Croce 5,5 (dal 13’ s.t. Cavion 6);
Castrovilli 6; Gomez 6 (dal 16’ s.t.
Scappini 6), Brighenti 6.
PANCHINA Ravaglia, D’Avino,
Sbrissa, Piccolo, Scamacca,
Perrulli, Camara, Macek,
Garcia Tena.
ALLENATORE Tesser 6.
CITTADELLA (4-3-1-2) Alfonso
7,5; Pelagatti 6, Scaglia 6,5,
Varnier 6, Salvi 5,5; Settembrini
6,5, Iori 7,5, Pasa 6 (dal 16’ s.t.
Bartolomei 6); Schenetti 6; Vido
6 (31’ s.t. Arrighini 6), Kouame
5,5 (dal 1’ s.t. Strizzolo 6,5).
PANCHINA Paleari, Benedetti,
Lora, Pezzi, Caccin, Adorni,
Maniero.
ALLENATORE Venturato 6,5.
ARBITRO Sacchi di Macerata 5.
GUARDALINEE Chiocchi 5-
Colarossi 5,5.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Alfonso (Ci) e
Pesce (Cr) per gioco scorretto;
Brighenti (Cr) per c.n.r.
NOTE paganti 1.942, incasso di
13.691 euro; abbonati 3.850,
quota di 19.786 euro. Tiri in
porta 5 (con un palo)-4. Tiri fuori
10-4. In fuorigioco 2-1. Angoli
3-6. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.
Spezia in affanno
e salvato da Forte
La Ternana regge
SPEZIA 1 Marco Magi
TERNANA 1 Marilungo, per il quinto sigillo
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Finotto (T) al 28’,
Forte (S) al 43’ p.t.
SPEZIA (4-3-1-2) Di Gennaro 5,5;
De Col 6, Terzi 7, Ceccaroni 6,
Lopez 6; Maggiore 5 (dal 23’ s.t.
Mora 5), Bolzoni 5,5, Pessina 6,5;
Mastinu 6 (dal 29’ s.t. Ammari
5,5); Marilungo 6, Forte 6,5 (dal
40’ s.t. Granoche s.v.).
PANCHINA Manfredini, Capelli,
Giani, Juande, Gilardino, Augello,
De Francesco, Masi, Vatteroni.
ALLENATORE Gallo 5,5.
TERNANA (4-3-1-2) Sala 6,5;
Vitiello 5,5, Rigione 6, Signorini 6,
Favalli 5,5; Defendi 5 (dal 20’ s.t.
Ferretti 6), Bordin 6,5 (dal 40’ s.t.
Varone s.v.), Signori 6; Tremolada
6,5 (dal 29’ s.t. Valjent s.v.);
Finotto 6,5, Montalto 5,5.
PANCHINA Plizzari, Gasparetto,
Angiulli, Piovaccari, Albadoro,
Statella, Repossi, Carretta, Zanon.
ALLENATORE De Canio 6.
ARBITRO Martinelli di Roma 5,5.
GUARD. Imperiale 5,5-Citro 5,5.
ESPULSI il tecnico Gallo (S) al
40’ s.t. per proteste.
AMMONITI Terzi (S) per gioco
scorr.; Lopez (S) e Signorini (T)
per c.n.r.; Mora (S) per proteste.
NOTE paganti 732, incasso di
di 25.143 euro. Tiri in porta 4 (con
un palo)-4 (con un palo). Tiri fuori
5-4. In fuorigioco 1-2. Angoli 14-2.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.
DOMENICA 11 MARZO 2018 LA GAZZETTA SPORTIVA
INVIATO A CREMONA
uore Cremonese, testa
Cittadella e pareggio ine­
vitabile. Non è bastato un
bel primo tempo a Tesser per
interrompere la crisi di vittorie
che dura da 8 turni e che lo ha
portato a ­3 dai playoff, che con
le gare da recuperare possono
solo allontanarsi. La squadra di
Venturato, in svantaggio a cau­
sa di un rigore inesistente e il
baricentro troppo basso, alla fi­
ne ha confermato di meritarsi il
ruolo di candidata alla promo­
zione diretta grazie a un Dna
straconsolidato fatto di corsa,
organizzazione e cinismo. Ol­
tre a due uomini chiave, anche
ieri migliori in campo: Iori e Al­
fonso. Il capitano ha regalato il
pari alla squadra e a se stesso il
record di gol stagionali (8), il
portiere ha parato un rigore a
Brighenti e nel finale, aiutato
dal palo, con un miracolo ha
negato la vittoria alla Cremo­
nese. «Sarebbe stata meritata –
si è rammaricato Tesser – per­
ché abbiamo fatto il più bel pri­
mo tempo della stagione».
CIAO DAVIDE La sfida si era
aperta al coro della curva gri­
giorossa «Sarai sempre con
noi» dedicato a Davide Astori,
che nella stagione 2007­08
sfiorò la Serie B nella Cremone­
LA SPEZIA
on è più lo Spezia che al
Picco travolgeva tutti,
ma quello che nel girone
di ritorno ha vinto una sola vol­
ta in cinque partite. Non è più,
però, neanche la solita Terna­
na che, dopo sei sconfitte
esterne consecutive, ottiene in
Liguria un punto meritato, che
segue i 3 conquistati contro la
Cremonese.
SCHEMA Da una parte la foga
dei liguri di tornare al successo
dopo il k.o. col Cesena, dall’al­
tra la paura di perdere degli
umbri, che però vanno in van­
taggio con un bello schema su
punizione ideato da De Canio:
simula la battuta Bordin (che
torna titolare, dopo esserlo sta­
to l’ultima volta all’andata, il
14 ottobre) e il rasoterra di Tre­
molada pesca Finotto che
sfrutta un blocco su Pessina, in
area e fa secco Di Gennaro, con
la difesa di Gallo pietrificata.
Non se l’aspettavano gli spezzi­
ni e così sono tutti nei 16 metri
pochi minuti più tardi sul cor­
ner di Tremolada: ma non ba­
sta, perché Signorini è libero di
colpire di testa trovando però
la base del palo. Il tecnico di
casa sceglie Maggiore (distrat­
to dal rinnovo del contratto?)
se allenata da Mondonico e dal
vice – guarda caso – Venturato,
che persero la finale playoff
proprio col Cittadella. Dopo il
minuto di silenzio i grigiorossi
hanno cominciato subito a fare
cantare i piedi dei solisti: Bri­
ghenti con i movimenti, Castro­
villi con la fantasia e Gomez
con la velocità. Il centravanti­
capitano subito protagonista
nel bene e nel male: al 10’ ha
impegnato Alfonso con un bel
sinistro a giro e un minuto dopo
ha fallito un rigore dopo aver
imbucato Gomez davanti al
portiere, che non ha potuto fare
altro che stendere l’argentino,
alla 100a in B e alla prima da ti­
tolare in grigiorosso. Al 34’ al­
tro rigore, il quarto a favore
della Cremonese in due partite
di fila in casa: Cinaglia è stato
steso da Salvi fuori area, ma
l’arbitro Sacchi, male assistito
il dischetto. Cambio di battitore
(Gomez) e di angolo e Cremo­
nese meritatamente in vantag­
gio. Nella ripresa i grigiorossi
sono entrati presto in riserva e
il Cittadella ne ha approfittato
pareggiando con Iori, furbo a
sfruttare di testa un blocco su
corner (7’); 8° gol in stagione,
record della carriera. Tesser ha
inserito Cavion e Scappini (al
24’ spettacolare girata al volo
stoppata da Alfonso e palo), ma
ormai erano folate. A Ventura­
to è bastato alzare il baricentro
e allargare il gioco sulle fasce:
«Punto pesante contro una
grande squadra, un applauso ai
miei per la mentalità».
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IL MIGLIORE
● ALFONSO
PORTIERE DEL CITTADELLA
al posto di Mora, ma entrambi
non sono convincenti. Cecca­
roni, invece, rileva Giani dopo
mesi di panchina ed è protago­
nista in due episodi nelle due
aree: prima spinge Finotto, poi
dall’altra parte viene a sua vol­
ta atterrato, ma l’arbitro non
rileva falli da rigore. Intanto
Granoche rifiata grazie a Forte
ed è merito di quest’ultimo se
lo Spezia pareggia, sfruttando
un assist quasi... volontario di
stagionale del romano.
LUCIDITÀ Nella ripresa la Ter­
nana si chiude e rischia: sul­
l’esterno di Marilungo rispon­
de Sala, sul colpo di testa di
Pessina è il palo a salvare. È
l’aspetto mentale a fregare i
ternani, che hanno perso molti
punti nel finale. Nel recupero,
con a disposizione una puni­
zione a due in area (retropas­
saggio di Bolzoni raccolto da
Di Gennaro), Montalto spara
contro il muro di calciatori. «Se
fossero stati più lucidi – dice
De Canio – avrebbero chiesto il
rispetto della distanza».
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IL MIGLIORE
7
● TERZI
DIFENSORE DELLO SPEZIA