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Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di Fisica I - appello scritto - 8 febbraio 2016

1. Un bambino si trova al centro di una giostra in un parco giochi. La giostra è in rotazione con velocità
angolare costante ω. A un certo istante inziale il bambino B comincia a muoversi allontanandosi dal
centro della giostra in direzione radiale con velocità
costante v’ rispetto a essa e rivolto verso “destra” rispetto il
parco giochi, ovvero lungo l’asse Ox, come riportato in
figura. Dopo un dato intervallo di tempo (all’istante t’) si
osserva che, nel sistema di riferimento solidale con il parco
giochi, il bambino si trova a una distanza r dal centro O
della giostra e orientato come nel disegno, ovvero collocato
sull’asse Oy.
(a) Si descrivano le traiettorie del bambino viste nei due riferimenti (solidale con la giostra e solidale
con il terreno);
(b) si esprimano in formula, in funzione di ω, v’ e r e in un istante di tempo arbitrario, i vettori velocità
e accelerazione del bambino visti sempre dai due sistemi di riferimento;
(c) nel caso numerico ω=π/12 rad/s e v’=0.08 m/s e nel particolare istante t’, si calcolino i moduli dei
vettori ottenuti al punto precedente;
(d) si disegnino i vettori di cui al punto precedente, cioè all’istante t’, calcolando esplicitamente
l’angolo che essi individuano rispetto l’asse orizzontale Ox del riferimento solidale con il terreno.

2. Il bambino B del precedente gioco se ne inventa un altro: si fa lanciare dagli amici sulla superficie di un
lago ghiacciato tenendo in mano una fune che è legata a un picchetto P fissato nel ghiaccio come in
figura. Il bambino inizia a scivolare (senza alcun attrito) con velocità v0 a
una distanza iniziale d dal picchetto. La fune ha una lunghezza l, è
inestensibile e flessibile, nonché priva di massa.
(a) Si spieghi cosa succede nel momento in cui la fune raggiunge la sua
massima estensione e, in particolare, si esprima, in formula e in
funzione di v0, d e l la velocità del ragazzino dopo che la fune inizia
a trattenerlo;
(b) indicando con m la massa del bambino, si esprima, in formula e in funzione di m, v0, d e l,
l’impulso che subisce il bambino in seguito allo strattone esercitato dalla fune;
(c) si esprima, in formula e in funzione di m, v0, d e l, la variazione di energia cinetica del bambino
durante il gioco;
(d) si calcolino numericamente, nel caso m=55 kg, v0=4 m/s, d=2 m e l=10 m, la variazione energia
cinetica e l’impulso di cui ai punti precedenti.

3. Non stanchi di divertirsi, due ragazzini (di eguale massa m) sono seduti su una trave di lunghezza l,
considerata sottile e omogenea con massa M, che è disposta orizzontalmente al suolo e liberamente
imperniata a un sostegno che la divide a metà. La trave
con i due ragazzini ai suoi estremi ruota senza attriti
con velocità angolare iniziale assegnata ω0.
(a) Si esprima, in formula e in funzione di ω0, m,
M e l il momento angolare L0 del sistema
giostra e ragazzi rispetto un asse baricentrico
e perpendicolare alla trave;
(b) supponendo che i ragazzini si avvicinino
simmetricamente al centro della trave, portandosi ciascuno a una distanza da esso pari a l/4, e
che lo facciano senza toccare con i piedi per terra, si spieghi cosa accade al sistema e si
determini, in formula e in funzione di ω0, m, M il nuovo valore ω'0 della velocità di rotazione
della trave;
(c) nel caso numerico m=65 kg, M=24 kg e ω0=22 rpm (rotazioni al minuto), si calcoli il valore
della velocità angolare ω'0 di cui al punto precedente;
(d) sapendo che l’energia cinetica iniziale del sistema è pari a 280 J, si calcoli il valore
dell’energia cinetica finale e si discuta il risultato.

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