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02-09-2017

Assistere il desiderio nell'atto dell'appagamento è la soluzione al problema. La coscienza infelice è ciò che
avviene perchè la mente umana non può mantenere il nulla. Sartre nelle sue opere dice di intuire il nulla.

-Perchè se il desiderio lo immaginiamo in funzie del nulla il problema è risolto?


BRONZO: essere in sè, essere ciò che è (puro essere). L'essere per sè non raggiunge l'essere in sè.
Sono necessarie due condizioni per il desiderio:
1) deve essere diverso dal contenuto
2)deve avere le stesse dimensioni.
Soltanto il puro nulla può contenere il puro essere. Il desiderio è appagabile tramite l'intuizione del nulla ma
Sartre afferma che la coscienza non riesce ad individuare il nulla.

SOLUZIONE DI FREUD:
Freud: non ci può essere un'intuizione inconscia del nulla, siamo noi che affermiamo che è possibile
un'intuizione dell'inconscio che sfugge dalla manica della coscienza. Esiste un'intuizione el nulla e lo
deduciamo da ciò che dice Sartre: trovare contraddizioni, studiare il testo e dedurre da ciò che lui dice una
verità che è celata. Allora bisogna ascoltare Sartre, ovvero bisogna individuare delle contraddizioni ed
individuare il problema.
"La morte non esiste":la morte ha un ruolo importante ma la morte equivale al nulla, consiste nella fine degli
avvenimenti.
Il nulla è la condizione di possibilità della coscienza, sono stati i rapporti che ho vissuto. Se non hai vissuto
la coscienza non può intuire il nulla per un suo limite, ma non perchè non esiste. Che cos'è l'idea che la
coscienza non intuisce il nulla? Non sperimentiamo oppure lo sperimentiamo senza accorgercene che lo
facciamo. Diventa possibile che il desiderio sia quel "vuoto riempito che dà la forma a ciò che lo riempie" e
che mira ad essere, dunque diventa possibile il suo appagamento. E l'oggetto del desiderio è tale, è qualcosa
di desiderabile e di appagante in quanto è avvolto da questo vuoto, come da un velo di nulla, come da un
velo fatto di "nulla". Ciò che scacciamo dalla finestra lo facciamo entrare dalla porta e deduciamo che c'è
un'intuizione inconscia del nulla e che duque il desiderio è appagabile.
La realtà umana è essere per sè. Raggiungere l'in sè senza modificare se stesso. L'oggetto del desiderio è
qualcosa di appagabile e desiderabile in quanto avvolto dal velo di nulla.

DESIDERIO:
Ci sono due modi di essere del desiderio:
1)che si estingue con l'appagamento
2)che coesiste con l'appagamento.
La realtà che coesiste con l'appagamento è un modo di essere che dà luogo all'antinomia che rende l'uomo in
uno stato di infelicità ma ha luogo di essere.
Il desiderio che si estingue con l'appagamento dà luogo all'armonia, ogni desiderio si costituisce di due
elementi: la necessità di essere psichicamente vivi e il desiderio che è ciò che è. Non dà luogo ad un
appagamento, dà modo di liberarsi dall'inquietudine di liberarsi dal desiderio.
Il desiderio che coesiste con l'appagamento implica un'intuizione inconscia del nulla e cioè l'oggetto del
desiderio è presente anche nel momento in cui desideriamo l'oggetto. Però ciò è possibile quando nella mente
vi è un calco vuoto che deve avere la stessa estensione che lo riempie, ma siccome Sarte afferma che il per sè
tende a raggiungere l'in sè che non è più l'in sè, e visto che l'in sè è il puro essere, vi deve essere un PURO
NULLA. L'intuizione del puro nulla è inconscia.

L'oggetto del desiderio sarà qualcosa di cui il soggetto avrà sentito la mancanza. L'oggetto fa scaturire il
desiderio.Prima di conoscere l'oggetto, il soggetto non desiderava e questo concetto è "fantasia d'amore".
(l'oggetto d'amore è l'oggetto del desiderio)
Se il desiderio coesiste con l'appagamento, l'oggetto scava il vuoto che lo riempie senza saturarlo. Se l'avesse
saturato, sarebbe diventato un'oppressione.
-Freud (1914, Introduzione al narcisismo): il desiderio d'amore viene amplificato e psichicamente elevato.
Questo si può chiamare amore di fantasia (ho bisogno di qualcosa di assoluto: per desiderare ad esempio il
mio amore deve pensare ad idealizzare questa persona). Con l'idealizzazione abbiamo una fantasia d'amore
ma viene prima la fantasia e poi l'amore. Nella fantasia d'amore viene prima l'amore, ama la persona così
com'è senza amplificare il concetto per farla corrispondere al mio modello perchè per me è già il massimo
che io possa desiderare. In un secondo momento ho la fantasia che non coincide con la realtà ma è prodotta
da questa. Ciò avviene perchè l'oggetto d'amore ha la proprietà di sognare.
"Tu sei ciò che mi fa sognare", dai luogo ad un mondo di ricordi, qualcosa di "vago" ovvero
leopardianamente bello; deve essere vago perchè c'è un estremo realismo con cui mi affaccio all'oggetto. Ciò
che "lei" è mi fa aprire questo mondo. Dall'essere amato emana (ciò che lo avvolge) una forza che niente può
fermare. Bisogna sintonizzarsi con ciò che "lei" è e con questo mondo che emana da lei. Queste due cose non
devono coincidere, non è qualcosa di arbitrario. Tale mondo non coincide con le caratteristiche dell'essere ed
io immagino ciò che non è (la fantasia d'amore che la avvolge); quindi questo mondo non coincide con le
caratteristiche affettive dell'oggetto amato ma devono non coincedere.
L'immaginario non è proiettato sull'oggetto del desiderio ("frammenti di un discorso amoroso").
Il desiderio non è arbitrario, non è generico ma specifico.
Non potrò mai desiderare solo ciò che lei è ma ciò che lei è e che non è (ciò che lei non è è quello che solo
lei sa, solo l'oggetto può farmi entrare nel suo mondo).
Il mondo non è chiamato a coincidere con nessuna realtà ed il sogno vuole rimanere sogno, deve rimanere
connesso all'oggetto ed è chiamato a rimanere irreale.

-Il modo di essere ha altre due caratteristiche:


-mancanca: desiderio di ciò che si estingue con l'appagamento quando Sartre dice che non è d'accordo; il
desiderio mira all'appagamento. Il desiderare è legato ad una mancanza.
1) mancanza come desiderio che si estingue con l'appagamento (il vuoto è saturato, non c'è posto)
2) mancanza come desiderio che coesiste con l'appagamento. (il vuoto è destinato a rimanere il vuoto nel
pieno).
Non vi è corrispondenza tra ciò che desidero e l'oggetto che desidero.
Sartre: coincidenza mai perfetta e seppure ci fosse è saturata e quindi la mancanza non c'è più.
Non si può adeguare la forma all'oggetto ma è l'oggetto a doversi adeguare alla forma. Nel secondo caso in
cui mi accorgo che è l'oggetto desiderabile nel momento in cui lo appago: dunque l'oggetto si crea un
desiderio fatto su misura dell'oggetto stesso.

COESISTENZA CHE IMPLICA UNA MANCANZA:


-il desiderio è su misura dell'oggetto e dà luogo al vero appagamento
-implica il vuoto; non c'è qualcosa in cui l'oggetto deve entrare.

L'intuizione del nulla è questo vuoto, questa mancanza avvolta dal velo di nulla. Sartre nel suo saggio:
l'idealizzazione dell'oggetto d'amore. Prima c'è la mancanza e poi il soddisfacimento e inevitabilmente poi
l'idealizzazione porta a due conseguenze:
a) nelle caratteristiche reali non coincide con quelle idealizzate e nel momento in cui sono deluso e quindi
smetto di desiderare. C'è una concorrenza dell'idealizzazione, non c'è appagamento.

b) diritto di essere desiderato e amato per quello che è. Idealizzazione del desiderio d'amore che è un tutt'uno
con la mancanza torna ad essere inappagato. Dunque bisogna rassegnarci con la realtà umana e anche questo
è impossibile.
-l'idealizzazione dell'oggetto d'amore non è l'unico rapporto possibile tra amore e fantasia: quando colgo la
banalità dell'idealizzazione dell'oggetto (pre esiste una mancanza e l'oggetto deve per forza entrare in quel
vuoto e porta ad un atto di violenza perchè attacca ciò che lei è).

Bisogna quindi introdurre un'altra caratteristica del rapporto tra desiderio e immaginazione e dunque non vi
è il tempo della fine della fantasia ma la chiamiamo fantasia d'amore: ovvero l'inverso dell'idelizzazione.
La fantasia d'amore è ciò che mi fa sognare però è diversa da ciò che mi farebbe immaginare un altro
oggetto (caratteristiche personali dell'oggetto in questione, caratteristiche reali).
Idealizzazione: immaginazione è diversa dalla realtà e si estingue con l'appagamento e forse è la causa per la
delusione. La fantasia d'amore: l'immaginazione va' di pari passo con la realtà.

-Da cosa dipende l'idealizzazione e/o la fantasia d'amore?


Questo bivio ha due strade, una ha l'uscita e l'altra no. In questo caso "il segnale stradale" ci informa? Da che
cosa dipende il desiderio?
Risposta: da parte filosofica e psicologica.
ALEXANDER BROCHER:"FILOSOFIA DELLO SPIRITO DI HEGEL": il sapere si può riprodurre senza
sapere.
I concetti che corrispondono alle domande precedenti:
il primo tema è il RICONOSCIMENTO si tratta quando stai approfondendo una questione in termini affettiv.
Esempio montagna/mare : qualcuni deve assoggettarsi al volere dell'altro oppure succede il contrario. Il
secondo è ACCONTENTARE: l'importanza dell'accontentare e il prevalere di un desiderio dell'altro. Il
valore che si attribuisce alla propria persona: riconoscimento.

Il desiderio umano è fatto per essere del tutto indifferente ai propri oggetti, ciò che importa è il
riconoscimento. Il valore assoluto è quel valore che rende l'uomo al riconoscimento.
Quando l'oggetto scava nella sua mancanza, l'oggetto diviene valore assoluto, sto dando valore alla sua
persona. ( concetto ripreso da Lacan, Kojeve).

"L'autocoscienza è soltanto qualcosa di riconosciuto", sono quello che sono in quanto libero di esserlo. Il
valore assoluto (riconoscimento) che una lei sta attribuendo a me stessa e tale idea è stata ripresa da Lacan.
Il desiderio dell'uomo è il desiderio dell'altro ( io desidero tutte le cose belle della mia lei) e quindi ha delle
"chiavi". Se lei permette di farmi accarezzare i suoi capelli, in quel momento mi sta dando valore dandomene
la possibilità mentre magari ad un altro non lo avrebbe permesso. In questo modo lei mi sta attribuendo
importanza. La mia lei sta accettando di venire al mare con me, dà importanza e valore assoluto alla mia
persona. Però può succedere che arrivati lì non ho poi tutta questa voglia del mare, nel senso che esso funge
da contorno in quanto ciò che conta è stare con lei.
"Tutti gli altri attribuiscono un valroe assoluto alla mia persona". Il mare è niente, l'importante è esserci
abdato ed aver dimostrato che valgo.
Il desiderio si realizza in quanto ha maggiroe potenza del desiderio dato naturale (Kojeve). Il dato naturale è
ciò che di volta in volta scelgo come desiderio. Il desiderio si appaga ma sembra che non lo sia perchè una
volta che il desiderio è appagato non mi interessa più l'oggetto ma solo il fatto che ci sia stato un
appagamento (si estingue l'oggetto del desiderio). Arrivato al mare e raggiunto l'oggetto del desiderio, il
desiderio si estingue. Tuttavia la cosa importante non è chi possiede le chiavi del desiderio, ma fare in modo
che sia possibile la realizzazione del desiderio stesso.

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