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LORETO,
A. PEGHINELLI, M. PISTOIA, F. SAI, C. TIRINANZI DE MEDICI, M. VISCARDI
PACINI EDITORE
© _Associazione Sigismondo Malatesta
http://www.sigismondomalatesta.it
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
ISBN 978-88-6995-254-8
Per la presente edizione
© 2017 by Pacini Editore
56121 Pisa, via A. Gherardesca, 1
http://www.pacinieditore.it
L’epica dopo il moderno
(1945-2015)
Questo è un volume monografico di studi di Letterature comparate che nasce da
una scelta tematica precisa, con l’invito a studiosi di diversi ambiti a scrivere un
saggio sull’argomento proposto. Questi testi sono stati presentati e discussi, prima
della pubblicazione, in un Laboratorio Malatestiano, secondo una prassi che si è
rivelata proficua e scientificamente valida.
In riferimento alle immagini pubblicate l’Associazione Sigismondo Malatesta
dichiara la propria disponibilità all’assolvimento dei diritti di riproduzione per gli
eventuali aventi diritto che non è stato possibile contattare.
INDICE
FRANCESCO DE CRISTOFARO
Nella valle perturbante .................................................................... p. 9
GIUSEPPE EPISCOPO
Il mare dell’epica e le onde della radio.
Il radiodramma con Bertolt Brecht e Simon Armitage .................... » 31
CARLO TIRINANZI DE MEDICI
Modo epico e modo romanzesco
nel sistema narrativo contemporaneo ............................................. » 53
EMANUELE CANZANIELLO
Fondare e distruggere. Isole del male dopo il ’45 ............................. » 77
MAURO GIORI
L’epica nel cinema moderno e contemporaneo.
Il caso di Angels in America di Mike Nichols ................................... » 97
ANTONIO LORETO
Una totalità in miniatura.
La micro-epica di Gherardo Bortolotti ............................................ » 115
IDA CAMPEGGIANI
La poesia di Amelia Rosselli tra restringimento e totalità................. » 137
FATIMA SAI
Infelici eroi. Contronarrazione ed epica nella poesia
orale araba contemporanea: Muz . affar an-Nawwāb ....................... » 159
ANDREA PEGHINELLI
Brand New Ancients.
L’epica alla prova del teatro britannico contemporaneo ................. » 173
ALESSANDRO CECCHI
Riflessi di Ulisse al crepuscolo del secondo millennio.
Luciano Berio, Outis e l’epica moderna .......................................... » 195
MARCO VISCARDI
Disorientamento, distorsione, fuga.
Il racconto storico alla prova dell’epica........................................... » 221
MARCO PISTOIA
Eroi per caso? Riflessioni sull’epica cinematografica ....................... » 241
7
ALESSANDRO CECCHI
1
Cfr. F. DELLA SETA, Beethoven: Sinfonia Eroica. Una guida, Carocci, Roma 2004.
197
ALESSANDRO CECCHI
2
Cfr. A. OVIEDO, Outis. Introduction critique et documentaire, in G. FERRARI (a cura
di), Le théâtre musical de Luciano Berio, L’Harmattan, Paris 2016, vol. II: De Un re in
ascolto à Cronaca del Luogo, pp. 161-180, pp. 161, 164-166. Secondo una testimonianza
privata di Talia Pecker Berio (9 luglio 2017), le prime idee relative al progetto risalgono al
periodo immediatamente successivo al compimento di Un re in ascolto, andato in scena
per la prima volta a Salisburgo nell’estate 1984.
3
S. PASTICCI, Dynamiques du temps et de la forme dans Outis de Luciano Berio, in
G. FERRARI (a cura di), Le théâtre musical de Luciano Berio, vol. II, cit., pp. 181-200, p. 199.
4
F. MORETTI, Opere mondo. Saggio sulla forma epica dal Faust a Cent’anni di soli-
tudine, Einaudi, Torino 1994, p. 23.
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RIFLESSI DI ULISSE AL CREPUSCOLO DEL SECONDO MILLENNIO
5
Ibidem. La categoria di «opera mondo» è stata invocata per Edoardo Sangui-
neti, punto di riferimento fondamentale di Berio, in C. BELLO MINCIACCHI, «Vociferazione»
e «discorso interrotto»: aspetti testuali nelle prime collaborazioni di Berio e Sanguineti
(1961-1965), in G. FERRARI (a cura di), Le théâtre musical de Luciano Berio, cit., vol. I: De
Passaggio à La Vera Storia, pp. 95-137: p. 125.
6
L. BERIO, Coro (nota dell’autore), sito ufficiale del compositore, Centro Studi Lu-
ciano Berio, <http://www.lucianoberio.org/node/1433?779295517=1>.
7
Ibidem.
8
L. BERIO, Verdi?, in ID., Scritti sulla musica, a cura di A. I. De Benedictis, Einaudi,
Torino 2013, pp. 121-128, p. 125.
9
Ibidem.
199
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10
L. BERIO, Intervista sulla musica, a cura di R. Dalmonte, Laterza, Roma-Bari
1981, p. 73.
11
Ibidem.
12
Ivi, pp. 73-74.
13
N. ROSSI, A Talk with Luciano Berio, in «The Christian Science Monitor», 2-15 Oc-
tober 1987, pp. 17-18, p. 18.
14
Cfr. A. OVIEDO, Outis. Introduction critique et documentaire, cit., p. 171.
200
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15
Lettera di Gaston Salvatore a Luciano Berio e scenario allegato (fotocopie), 2
maggio 1987, Sammlung Luciano Berio (SLB da ora in poi), Paul Sacher Stiftung, Basilea
(PSS d’ora in poi).
16
Ivi, pp. 8-10 (dattiloscritto). SLB, PSS, per gentile concessione.
17
«[…] nessuno è colpevole/ in fin dei conti […] nessuno salvo lui/ aveva visto il gallo
[…] tutti/ e nessuno nella stessa maniera […] nessuno lo perseguita/ nessuno lo prende in
giro/ nessuno l’ammira» (ivi, pp. 1-3; manoscritto). SLB, PSS, per gentile concessione.
201
ALESSANDRO CECCHI
4. Sono centinaia le carte conservate nel fondo Luciano Berio della Paul
Sacher Stiftung di Basilea, tra appunti, abbozzi, stesure e revisioni, che testi-
moniano del laboratorio magmatico di quello che sarebbe diventato il testo
di Outis. Lo sforzo di dare conto di tutti i passaggi e di tutte le implicazioni
del cantiere non sarebbe ripagato in termini di chiarificazione; meglio met-
tere in luce alcuni passaggi fondamentali, senza pretesa di esaustività e con
particolare attenzione alle implicazioni rispetto al concetto di epica.
Ulisse entra in gioco nel periodo in cui Berio, dopo l’annuncio di Mu-
sical (1987) e gli scambi con Gaston Salvatore, riprende il lavoro al testo
intravedendo una possibile direzione di sviluppo. Il compositore lavora
su un doppio binario: quello dell’Odissea e quello di Ulysses, il moderno
palinsesto allestito da Joyce. È in questa forma che entra in gioco il tema
del doppio – tema presente nell’orizzonte creativo di Berio già da molto
tempo – sia nel senso che i personaggi omerici sono in qualche modo
raddoppiati dai corrispettivi personaggi joyciani, sia nel senso che per
alcuni personaggi è prevista la presenza in scena del loro doppio. Ulisse
è presente come personaggio centrale, con una particolare enfasi su una
delle sue caratteristiche essenziali: la sua natura polimorfa, la sua conti-
nua trasformazione che, grazie alle arti di Atena, ne impedisce spesso un
18
N. ROSSI, A Talk with Luciano Berio, cit., p. 17. Traduzione mia.
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19
S. GILBERT, James Joyce’s Ulysses, Vintage Books, New York 1961, pp. 30-31. Il li-
bro, annotato, si trova nella biblioteca personale di Luciano Berio a Radicondoli. Ringrazio
Angela Ida De Benedictis per la segnalazione (conversazione privata, 3 luglio 2017).
20
Cfr. ivi, p. 30.
21
Cfr. ivi, p. 31. Traduzione mia.
203
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22
Cfr. <http://www.bp.ntu.edu.tw/wp-content/uploads/2011/12/CV_Paul-Carter.
doc> (consultato il 6 luglio 2017).
23
Cfr. A. OVIEDO, Outis. Introduction critique et documentaire, cit., pp. 164-167;
U. BRÜDERMANN, Das Musiktheater von Luciano Berio, Peter Lang, Europäischer Verlag der
Wissenschaften, Frankfurt am Main 2007, pp. 174-175.
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RIFLESSI DI ULISSE AL CREPUSCOLO DEL SECONDO MILLENNIO
[…] la mia difficoltà è che il tuo piano implica delle cose dette che genera-
no delle conseguenze. […] Come: addio, ti amo, io muoio, io parto, vittoria, ti
uccido ecc. 24
La mia difficoltà è che il tuo piano implica delle cose dette che generano
altre cose da dire. È cioè un teatro di parole fatto di «cause» e di «effetti» verbali,
che certamente esprimono idee, immagini per associazione ma non le rappre-
sentano. […] La possibilità di sviluppare un evento teatrale dove «si discutono
le situazioni» e dove l’«opera» è il progetto dell’«opera» stessa mi attrae. È però
essenziale che situazioni e progetto non vengano sempre discussi a parole – con
didascalie verbali – ma con fatti e azioni teatrali 25.
24
Appunto conservato tra i materiali di Outis, SLB, PSS, per gentile concessione.
25
Appunto conservato tra i materiali di Outis, SLB, PSS, per gentile concessione.
Gli appunti possono essere riferiti alla lettera di Berio a Carter in lingua inglese (senza
data) conservata tra gli stessi materiali e citata parzialmente, in traduzione francese, in A.
OVIEDO, Outis. Introduction critique et documentaire, cit., p. 166.
26
L. BERIO, Problemi di teatro musicale, in ID., Scritti sulla musica, cit., pp. 42-55, p. 53.
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27
L. BERIO, Morfologia di un viaggio, in Outis, programma di sala, Edizioni del
Teatro della Scala, Milano 1996, pp. 37-38, ora in ID., Scritti sulla musica, cit., pp. 301-
303, p. 302.
28
«Quesiti» (dattiloscritto) di Dario Del Corno, SLB, PSS, per gentile concessione.
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29
Appunto conservato tra i materiali di Outis, SLB, PSS, per gentile concessione.
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30
Cfr. V. PROPP, Morphology of the Folktale, a cura di S. Pirkova-Jakobson, traduzione
di L. Scott, Indiana University Research Center in Anthropology, Folklore, and Linguistics,
Bloomington (Ind.) 1958; V. PROPP, Morfologia della fiaba, con un intervento di C. Lévi-
Strauss e una replica dell’autore, a cura di G. L. Bravo, Einaudi, Torino 1988. Sul ruolo di
Propp nella struttura drammaturgica di Outis si veda anche U. BRÜDERMANN, Das Musikthe-
ater von Luciano Berio, cit., pp. 171-174; C. DI LUZIO, Vielstimmigkeit und Bedeutungsviel-
falt im Musiktheater von Luciano Berio, Schott, Mainz 2010, p. 358.
31
Development of the Theory of Literature III: Propp in Italy, in «Russian Literature»,
12, n. 1, July 1982, pp. 1-144.
32
Ringrazio Angela Ida De Benedictis per questa segnalazione (3 luglio 2017) e
Talia Pecker Berio per le precisazioni (19 luglio 2017).
33
N. ROSSI, A Talk with Luciano Berio, cit., p. 17.
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B B1 B2 B3 B4 B5 B6
C C1 C2 C3 C4 C5 C6
D D1 D2 D3 D4 D5 D6
E E1 E2 E3 E4 E5 E6
F F1 F2 F3 F4 F5 F6
34
L. BERIO, Outis, testo di D. Del Corno e L. Berio, Ricordi, Milano 1996; copia an-
notata da Berio, preservata presso SLB, PSS.
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C’è una situazione iniziale (a) che propone l’uccisione di Outis. C’è un peri-
colo (b) – oppure un conflitto o una persecuzione – che vengono esplicitamente
rappresentati oppure evocati. C’è il superamento o la rimozione del conflitto (c).
C’è un virtuale ritorno (d) e c’è il viaggio (e).
Ciclo I a bcde
Ciclo II a bcde
Ciclo III a bcb
Ciclo IV a dbce
Ciclo V a e b c d e 35
35
L. BERIO, Morfologia di un viaggio, in ID., Scritti sulla musica, cit., p. 302.
36
S. PASTICCI, Dynamiques du temps et de la forme dans Outis de Luciano Berio, cit.,
p. 188.
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Propp […] esamina gli elementi costitutivi delle fiabe (non sono poi molti),
le loro trasformazioni e le simmetrie strutturali del loro uso. C’è il divieto, l’in-
frazione al divieto, c’è l’antagonista, la vittoria sull’antagonista, eccetera. In Outis
ho usato gli ovvi elementi del racconto di Ulisse: il viaggio, i pericoli, il supera-
mento dei pericoli, il ritorno a casa, il viaggio ancora. Detto così assomiglia ai
discorsi di una chiromante: «farai un viaggio, incontrerai un ostacolo, qualcuno
ti aiuterà a superare le difficoltà, ritornerai a casa». In Outis tali elementi fonda-
mentali ci sono tutti, ma c’è una variazione continua e asimmerica nei rapporti
di questa sequenza molto elementare. In ogni caso Outis non deve essere avvi-
cinato come una dimostrazione scenica e musicale delle teorie di Propp 38.
37
L. BERIO, Morfologia di un viaggio, in ID., Scritti sulla musica, cit., pp. 302-303.
38
L. COSSO, Outis-Ulisse, il bugiardo, in «Musica&Arte – Quaderni del Museo Teatrale
alla Scala», n. 3, agosto 1996, pp. 11-12, ora in L. BERIO, Interviste e colloqui, a cura di V. C.
Ottomano, Einaudi, Torino 2017, pp. 335-338, p. 338.
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Ibidem.
40
L. BERIO, Morfologia di un viaggio, in ID., Scritti sulla musica, cit., p. 302.
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41
L. BERIO, Outis, testo di D. Del Corno e L. Berio, cit.
42
Appunto conservato tra i materiali di Outis, SLB, PSS.
43
Appunti conservati tra i materiali di Outis, SLB, PSS.
44
L. BERIO, Morfologia di un viaggio, in ID., Scritti sulla musica, cit., p. 303.
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45
Cfr. U. BRÜDERMANN, Das Musiktheater von Luciano Berio, cit., pp. 232-269; C. DI
LUZIO, Vielstimmigkeit und Bedeutungsvielfalt im Musiktheater von Luciano Berio, cit., pp.
20-36.
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RIFLESSI DI ULISSE AL CREPUSCOLO DEL SECONDO MILLENNIO
La quasi identità riguarda solo i testi dei primi due cicli, al netto del
taglio dell’ultima frase. Il testo del ciclo III introduce diverse varianti
(permutazione nella posizione dei nomi, tagli, riformulazioni) e una si-
gnificativa aggiunta di informazione alla fine. Nel ciclo IV Berio elimina
i momenti di indecisione tra passato e presente e tra affermazione e
negazione, ma aggiunge un riferimento alla guerra che lo ha tenuto
lontano da casa (quindi all’Odissea). Nel ciclo V (che condensa due
precedenti cicli) il Suggeritore compare due volte. Nel primo intervento
declama una contrazione estrema del testo (una frase seguita da «Ecce-
tera, eccetera»), mentre nel secondo modifica le informazioni e separa le
informazioni sui due figli. Berio pertanto costruisce anche questo aspetto
intorno a una dialettica di costanti e variabili, che ricorda la costruzione
dei cicli. Da un altro punto di vista, si può dire che Berio costruisca un
dettaglio drammaturgico come se si trattasse del prodotto di una cultura
che si tramanda oralmente, come se fosse l’epos nella sua forma origi-
naria, precedente la civiltà della scrittura. In questo senso la sua epica
moderna, fatta di funzioni narrative desunte da fiabe narrate oralmente
(Propp), incontra la modernità sotto forma di un impulso formale che
al tempo stesso rimanda al mito e (sotto gli auspici di Lévi-Strauss) alla
sua struttura: a una trasmissione, cioè, non lineare, che procede per ac-
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ALESSANDRO CECCHI
46
Appunto conservato tra i materiali di Outis, SLB, PSS (così per i due riferimenti
che seguono, rispettivamente agli «ologrammi» e alle «allitterazioni visive»).
47
Cfr. F. GIOMI, D. MEACCI, K. SCHWOON, Live Electronics in Luciano Berio’s Music, in
«Computer Music Journal», 27, 2, 2003, pp. 30-46, pp. 33-35 e 40-43.
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RIFLESSI DI ULISSE AL CREPUSCOLO DEL SECONDO MILLENNIO
11. Per la fine dell’azione, Berio aveva ipotizzato a lungo una conclu-
sione catastrofica, una sorta di collasso della scena teatrale: «il palcosce-
nico “muore” esausto» 51. La conclusione definitiva di Outis non ha affatto
il senso di un finale catastrofico; per la precisione non ha il senso del
finale. Outis si conclude con un gesto che comunica una continuazione
dei cicli che ci viene semplicemente sottratta – anche questo un tratto
epico, per cui il racconto non è che un estratto da una totalità molto
più ampia che lo comprende. Berio trasforma Outis in un Orfeo che «Fa
l’atto di ricominciare a cantare». Con l’ultimo ciclo nulla finisce; neppu-
re la musica accenna in alcun modo a un gesto retorico di conclusione.
Solo il buio e il sipario da una parte (i dispositivi della scena teatrale)
e, dall’altra, il cessare senza preavviso della fascia di suoni continui che
avrebbero potuto altrettanto bene inaugurare un nuovo ciclo (il dispo-
sitivo musicale), intervengono a sottrarre la scena visibile alla vista e la
scena udibile all’udito. Nelle parole di Berio, si tratta di «un momento di
48
Appunto conservato tra i materiali di Outis, SLB, PSS.
49
L. COSSO, Outis-Ulisse, il bugiardo, in L. BERIO, Interviste e colloqui, cit., p. 336.
50
Ibidem.
51
Appunto conservato tra i materiali di Outis, SLB, PSS.
219
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52
L. COSSO, Outis-Ulisse, il bugiardo, in L. BERIO, Interviste e colloqui, cit., p. 336.
53
Desidero ringraziare Angela Ida De Benedictis per la guida alla Sammlung Lucia-
no Berio della Paul Sacher Stiftung di Basilea in una settimana di intensa ricerca del set-
tembre 2015 e per i commenti a una versione preliminare del presente saggio. Ringrazio
inoltre Talia Pecker Berio per i suggerimenti, per le testimonianze e per le osservazioni
sulle ultime versioni del testo. Senza il loro aiuto la ricerca non sarebbe stata altrettanto
proficua e il saggio non avrebbe potuto assumere la sua attuale configurazione.
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