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Catania Soundscape
appunti per una mappatura acustico-esperienziale
Stefano Zorzanello

Questa ricerca-progetto intende offrire uno studio interdisciplinare Dieses Projekt unternimmt eine interdisziplinäre Untersuchung der
sulla dimensione acustica della realtà catanese di alcune piazze, akustischen Komponenten von einigen Plätzen, Straßen, Durchgän-
vie, corridoi urbani ed altri caratteristici luoghi di aggregazione gen und anderen charakteristischen Orten des spontanen Zusam-
spontanea della città contemporanea. Essa si pone primariamente mentreffens in Catania. Das Projekt versteht sich in erster Linie als
come indicazione metodologica di un progetto in divenire, presentato methodologische Anweisung für ein im Enstehen begriffenes Projekt,
qui e per ora sulla base di una casistica necessariamente limitata ma von dem hier eine notwendigerweise beschränkte, aber einigerma-
sufficientemente rappresentativa di alcune problematiche differenti. ßen repräsentative Auswahl an Fallstudien vorgestellt wird.
Se la recente Direttiva Europea sull’inquinamento acustico Während die EU-Direktive zur akustischen Umweltverschmutzung
(2002/49/CE) prevede la realizzazione di un piano di “zonizza- (2oo2/49/EU) die Erhebung von „akustischen Zonen“ vorsieht (stra-
zione acustica” (mappatura acustica strategica) del territorio tegische akustische Kartographie), die mehrheitlich auf quantita-
cittadino, basata per lo più su modelli quantitativi, questo nostro tiven Kriterien beruht, möchte unsere Untersuchung eine Anleitung
studio, intende fornire un compendio per quanto riguarda una für eine funktionale urbanistische Interpretation der Stadt und ihrer
interpretazione urbanistico funzionale della città e della comunità Bewohner liefern.
che in essa vive.

Il presente articolo che appare qui pubblicato in alle propaggini della scena rock indipen- non priva di fascino e a cui gli studi attuali
forma integrale è stato, per esigenze di spazio, dente) anche se, attraverso la diffusione sul paesaggio sonoro sono ancor oggi in
pubblicato in forma ridotta sul numero mono- e la riproduzione schizofonica1 della loro parte debitori, pare essere tuttavia adatta
grafico di Gomorra “Catania Etnapolis” (ed. musica, è inevitabile che essi influenzino ad un tipo di paesaggio esclusivamente
Meltemi, Roma 2006) realmente il paesaggio sonoro stesso in cui hi-fi3, dove il rapporto segnale-rumore è
abitano (o hanno abitato). Se escludiamo decisamente a favore del primo. Ci chie-
Premessa alcune opere più o meno concettuali di tipo diamo se esiste realmente la possibilità di
“time based” e “site specific” che impli- ascoltare “il suono della città” nello stesso
Quando parliamo del paesaggio sonoro di cano durate di settimane, anni o perfino modo in cui si può avere una visione aerea,
una città, un po’ come se si trattasse del millenni, spazializzazioni inconsuete su nello tesso modo in cui si può definire un
“sound” di un gruppo musicale, risiede in superfici e piani estremamente vasti o macroclima, o nello stesso modo in cui si
noi una specie di ambizione o tentazione ristretti, opere le quali sfidano volutamente ascolta un disco o un concerto, oppure se
intellettuale, il desiderio di poter defi- una scala spazio/temporale standard, la metafora non si sia spinta troppo al di là
nire tale paesaggio, tale “sound” con una generalmente un brano di musica o un’in- e se non debba essere ridimensionata per
parola, una metafora, una frase, capace di tera opera musicale ha una durata e una continuare ad essere produttiva in termini
racchiudere ciò che si intende per il suono dimensione spaziale facilmente controlla- teorici. A causa della diffusione e moltipli-
di una città, di questa città in particolare. bile dall’esperienza di fruizione ordinaria. cazione incontrastata delle fonti sonore
Dato il titolo, il tema, facilmente il lettore Da parte loro, gli studi sul paesaggio sonoro omologate ed omologanti quali quelle dei
di questo articolo si porrà insieme a noi introdotti dal World Soundscape Project, motori, ventole, sistemi di raffreddamento,
questa domanda: qual è il sound di Cata- hanno indotto a pensare ad una fruizione reti elettriche ecc.. la famosa “sinfonia
nia? Non ci vogliamo riferire, per quello del suono ambientale che ne valutasse le incompiuta”, appare nell’epoca contem-
che riguarda in questa sede, al sound del caratteristiche estetiche. Si è parlato del poranea in gran parte omologata alle altre
“genere” pop rock della sedicente “scuola soundscape come una “sinfonia incompiuta sinfonie delle grandi città. Tutto questo ci
catanese” rappresentato da alcuni can- e senza forma di cui siamo contempora- induce a pensare che forse questa sinfonia
tanti e gruppi di successo (Franco Battiato, neamente i compositori, gli esecutori e non si possa ascoltare che per porzioni
Carmen Consoli, Mario Venuti, ecc. fino gli ascoltatori”2. Tale ipotesi certamente limitate molto precise e localizzate.
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1. Mappa metropolitana di
Catania, Parco Gioeni
2. Veduta di Via Etnea dal
Parco Gioeni

(Via Etnea), che c’è una cintura viaria che non arrivano ad essa, ai passi di chi cam-
l’abbraccia (Circonvallazione), che ci sono mina a dieci metri da noi. Figuriamoci se
Il suono omologato edifici di diverse epoche storiche, le chiese le nostre orecchie possono mai arrivare
barocche, che ci sono tanti negozi, che c’è alle voci di chi esce dai negozi di via Etnea,
Immaginiamo di poter collocare un osser- il mare, un porto, un’attività industriale e fino al mare, nemmeno le campane della
vatore in un punto privilegiato, in cui lo commerciale... Ma se per un istante, o per cattedrale riusciamo a sentire. Eppure
sguardo possa abbracciare con una certa dieci minuti, o per qualche ora bendiamo un tempo dominavano acusticamente il
ampiezza il territorio urbano della città di gli occhi del nostro osservatore e lo territorio. Un corpo opaco “X” anteposto
Catania, o meglio una sua porzione signifi- facciamo diventare un “osservatore sullo stesso piano al corpo “Y” di dimen-
cativa. Mettiamolo ad esempio sul pulpito acustico” o meglio un “auscultatore” della sioni inferiori ne occulta la visione. Se i
offerto dalla terrazza del parco Gioeni. città, che cosa sentirà? (DVD#20) due corpi stanno l’uno a fianco all’altro e
Cosa vedrà il nostro osservatore imma- La circonvallazione, le strade che circon- non abbiamo di fronte altri ostacoli pos-
ginario? Innanzitutto vedrà la Via Etnea, dano il parco, (via del Bosco, via Leucatia, siamo vederli entrambi perfettamente pur
(l’asse viario principale del centro storico) via Pietra dell’Ova), ci porteranno il suono avendo essi dimensioni diverse; dall’alto
nella sua interezza, un tratto di circon- dei veicoli motorizzati in transito, per lo li vedremmo comunque entrambi sia nel
vallazione, vari edifici antichi e moderni, più auto, moto, occasionalmente sirene primo che nel secondo caso. La stessa
e giù, in fondo, la Cattedrale, la cupola di ambulanze, polizia, pompieri, clacson, regola non vale per le sorgenti sonore:
dei Benedettini con i lavori di restauro, e frenate, occasionali e sporadiche voci di quando si superano determinati rapporti
ancora più in basso, le ciminiere, le gru venditori, “vanniate” amplificate, “donne tra i rispettivi decibel emessi (rapporti
del porto, le navi ormeggiate, le barche è arrivato l’arrotino”, e i rumori limitrofi di volume) non possiamo in nessun caso
e le navi in transito sul golfo, il mare. del parco, bambini che giocano, voci dei riuscire ad ascoltare contemporaneamente
Per quanto limitata e non esaustiva tale frequentatori. Ma appena superata una un suono “grande” e un suono “piccolo”4.
visione sarà comunque informativamente certa distanza la voce umana per farsi sen- Allora dove arrivano le nostre orecchie?
molto rilevante sulla struttura urbanistica tire ha bisogno delle trombe degli ampli- Se camminiamo in una zona non antro-
della città, ci dirà che la città è attraversata ficatori e dei loro transistor. Senza questi pizzata, e poco abitata da altre forme di
da una strada che scende “dritta dritta” orpelli non arriva più. Le nostre orecchie vita, prevalentemente sentiremo i rumori
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3. Veduta del ponte su Via O.da


Pordenone (Circonvallazione)
dal Parco Gioeni

naturali, il vento e gli agenti atmosferici, controllo del territorio, il nostro sentirci che ha un impatto diretto sulle qualità
e i suoni prodotti da noi stessi: i nostri al sicuro. In un ambiente senza controllo acustica, atmosferica e di sicurezza del ter-
passi, il respiro, i movimenti, il fruscio acustico, la nostra memoria ancestrale ci ritorio stesso. Il “testa a testa”, miscela di
dei vestiti, la voce. In assenza di vento fa sentire monchi dell’esperienza, interior- guerra psicologica e gara di riflessi, degli
riusciremo a percepire altre attività simili mente pavidi e insicuri. automobilisti catanesi ad ogni stop, e ad
ad una buona distanza. Potremo sentire I suoni del motore a scoppio, delle ogni immissione in carreggiata, influenza
eventuali altre voci perfino a qualche sirene, degli amplificatori, hanno “troppi abbondantemente con l’uso continuo di
centinaio di metri di distanza, dipende muscoli”, non possono coesistere con frizione-acceleratore, freni e clacson, il
dalla loro intensità. Questo sarà il con- i suoni più piccoli, semplicemente li suono dell’ambiente circostante, diven-
fine della nostra “sfera aurale” in questa annichiliscono. In Piazza Stesicoro, luogo tandone il keynote-sound5. Il keynote-sound è
situazione particolare. Il nostro orizzonte, di eccezionale importanza archeologico- quel tipo di suono a carattere tendenzial-
il nostro Zenith Acustico sarà determinato monumentale (per la presenza delle mente continuo, che costituisce il fondo
dalla localizzazione dell’evento sonoro, rovine del Teatro Romano, della chiesa sonoro di un ambiente e lo caratterizza,
appena percepibile, originato dalla fonte di S.Biagio, del monumento al Bellini) e che generalmente viene “dimenticato”
più lontana da noi. L’osservatore acustico snodo viario cruciale nell’attuale piano dai membri della comunità acustica che
si trova al centro di una sfera immaginaria del traffico cittadino, eccettuate alcune lo abitano, che comunicano con esso e
e mutevole che aumenta o riduce il pro- ore notturne non si riesce mai a sentire su esso6. Ma, paradossalmente, il suono
prio raggio a seconda dell’intensità delle il suono dei propri passi, per parlare con rimosso del motore acceso e dei suoi
manifestazioni sonore che la definiscono, chi ti sta vicino si deve alzare la voce. Il succedanei, è ciò che uccide la vita degli
e a seconda della presenza di altri suoni suono del motore a scoppio, il bordone altri suoni, la biodiversità dei suoni più
concomitanti dotati di una capacità di del motore acceso pur con tutte le sue piccoli o semplicemente diversi. Abi-
mascheramento più o meno elevata. La modulazioni, glissandi di accelerazione tuandoci alla sua rimozione inconscia, ci
sfera aurale definisce ed è definita da ciò e decelerazione, frenate, arresti, oltre ai dimentichiamo di ascoltare, disimpariamo
che siamo in grado di percepire uditi- clacson, al fischio dei pneumatici ecc., ad ascoltare, ci ammaliamo nel corpo (per-
vamente, non da ciò che effettivamente costituisce la keynote, la tonica, e, (per un dita di sensibilità uditiva), e ci facciamo
accade acusticamente. Così i nostri ante- bisticcio di parole con la teoria musicale), sfuggire una parte della comprensione
nati controllavano il territorio di caccia la nota dominante diffusa. Lo “stile di del mondo, la via acustica alla compren-
o si proteggevano dai predatori in un guida” dell’autista catanese medio è un sione. Viviamo perciò anche a Catania nel
ambiente visivamente limitato (foresta). esempio di comportamento individuale miasma sonoro e da esso siamo alienati,
All’ampiezza della nostra sfera aurale è che è condizionato da, e condiziona gli impoveriti. Quel tipo di miasma è così
legato ancestralmente il nostro senso di altri elementi del suo stesso insieme, interpretato da Schafer: “intensità sonora
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a parte, il rumore organico che maggior- sonoro, per la sensazione di profondità vantaggio metodologico nell’interpretare
mente si avvicina al rumore di un motore dovuta alla capacità di udire suoni a il suono come segno urbano. Se è ormai
a combustione interna è la scorreggia. Le carattere impulsivo altamente dislocati scontato che il suono inquinante-continuo
analogie esistenti tra un ano e l’automo- e collocati su piani e distanze diverse, si del motore a scoppio, assieme alle ventole
bile sono infatti notevoli a partire dalla troverebbe al centro di una sfera aurale degli impianti di condizionamento, al
collocazione del tubo di scappamento, improvvisamente molto più vasta, farebbe ronzio delle reti elettriche, come “preda-
situato posteriormente come il retto (finalmente?) l’esperienza dell’ascolto hi-fi. tore unico” fagociti la biodiversità sonora,
negli animali. Le automobili vengono poi Il paesaggio sonoro lo-fi di Catania, come è pur vero che la città-metrofaga non riesce
accumulate in scuri e sporchi parcheggi della maggior parte delle città contempo- ad autodivorarsi, ad omologarsi fino in
sotterranei che si trovano al di sotto del ranee, dà luogo a una riduzione del raggio fondo: sopravvivono per dimenticanza,
corpo delle moderne abitazioni. Secondo della cosiddetta sfera aurale, il confine per scomodità di accesso, per temporanea
Freud esiste un tipo anale. Probabilmente immaginario di quanto effettivamente disattenzione, per rigetto, alcuni inter-
esistono anche delle epoche anali”7. rientra nel nostro campo uditivo. Tale stizi, pieghe, cartilagini o tessuti duri, o
riduzione della vastità del campo acustico aree intoccabili, dove è ancora possibile
Il suono non omologato (site specific) che subiamo ormai come costante ambien- esperire presenze acustiche altre, dove la
tale nelle nostre città, implica conse- biodiversità acustica e culturale, non si
Se tutte le auto, gli autobus, le moto, le guenze che non sono state ancora del tutto sa per quanto ancora, comunque resiste.
ambulanze, i motori a scoppio di Catania indagate, non solo sul piano fisiologico Tale biodiversità è riscontrabile in due tipi
si fermassero, il nostro “osservatore acu- ma di trasformazione antropologica. di territori che definirei “oasi acustica” e
stico” con tutta probabilità, non perce- Queste brevi considerazioni dovrebbero con- “riserva acustica”. La prima potrebbe essere
pirebbe dalla terrazza del parco Gioeni il durci a spostare la concezione di paesaggio definita come un luogo di ristoro aurale in
suono delle onde del mare che si frangono sonoro da una concezione unitaria, control- quanto l’ascolto ritrova una dimensione
sugli scogli, perché l’aria ha un suo speci- labile da una prospettiva “a volo d’uccello”, prevalentemente silenziosa, punteggiata da
fico potere di assorbimento e la distanza verso un’altra di tipo “iperlocale”, intesa eventi sonori a bassa intensità. La seconda
dalla fonte (circa 4,5 km) non lo consenti- come sommatoria di “micro-soundscape”. potrebbe essere invece caratterizzata da
rebbe. Ma con molta probabilità potrebbe Non più il macroclima sonoro quindi suoni non necessariamente discontinui
sentire le sirene delle navi, le campane di quanto il microclima sonoro dovranno e deboli, ma dotati di caratteristiche sia
Piazza Duomo, le voci delle persone che interessare la nostra ricerca sia a livello a livello di significante che di significato
parlano, si chiamano, si salutano su via esperienziale che di analisi scientifica. fortemente caratterizzate, ovvero tali da
Etnea alta. L’ascoltatore sarebbe allora Non è detto tuttavia che da questo sposta- distinguerli radicalmente dall’ambiente del
vicino alla percezione di un macroclima mento di rotta non si possa trarre qualche keynote-sound urbano imperante. Rima-
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4. Mappa metropolitana di
Catania, Villla Bellini
5. Villa Bellini, viali pedonali

nendo dentro la metafora, qui dovremmo fauna sonora” che li popola. locate sul livello delle strade circostanti
trovare specie sonore non necessariamente L’oasi cittadina per antonomasia è il parco, poste notevolmente più in basso, l’ef-
“gentili” o “innocue” ma semplicemente ma in pochissimi casi i parchi catanesi, fetto di taglio o sipario acustico generato
differenti dalle specie dominanti dei “pre- elevano la loro qualità al livello di “luogo dall’imponente fontana posta all’ingresso
datori unici”. di ristoro aurale”; in questo senso l’esem- principale, l’effetto di assorbimento ope-
Dato che abbiamo parlato di sovraffolla- pio del Parco Gioeni è emblematico, pur rato dalla chioma dei platani e delle altre
mento sonoro, inquinamento acustico, avendo moltissmi altri pregi ed essendo specie di alberi ad alto fusto, la presenza
restringimento della sfera aurale, ecc. un parco di recente progettazione e della nutrita popolazione di uccelli, e i
abbiamo bisogno per recuperare un po’ di realizzazione. Paradossalmente (conside- vari suoni accidentali prodotti dal vento
vigore e ri-esercitare l’ascolto, di andare rato che è stato progettato in un periodo sulle lamiere, sui legni abbandonati, sui
alla ricerca di quelle che abbiamo definito in cui l’inquinamento acustico non era sacchetti della raccolta dei rifiuti, creano
e che nella nostra città possono essere certo un problema all’ordine del giorno) complessivamente un effetto di alter-
considerate, per ragioni diverse, “oasi acu- tra i vari parchi cittadini che possono a nanza interessante (spesso condizionata
stiche”. Le “oasi” e “riserve” qui descritte qualche titolo avvicinarsi al concetto di alla direzione della brezza), tra rumore
costituiscono pertanto e soltanto un oasi acustica è proprio il parco di fondo e i suoni specifici sopraelencati.
insieme aperto, da aggiornare e da arric- storico più importante di Catania, Contrariamente alla collocazione della
chire con la ricerca e la scoperta, per una la Villa Bellini (DVD#21). Le zone som- statua del Bellini, che si ritrova ad essere
mappatura geografica della città realizzata mitali del parco e l’area della Palazzina beffardamente in uno dei punti oggi più
sulla base della percezione uditiva. Natu- Cinese, pur versando in un deprecabile cacofonici della città (Piazza Stesicoro)8 la
ralmente, l’idea di oasi acustica non deve stato di degrado e trascuratezza (solo di dedica della Villa al celebre compositore
necessariamente comportare l’idea del recente sono iniziati lavori di sitemazione catanese, è almeno in questo, coerente con
silenzio assoluto che sappiamo essere una del Parco, non scevri da pubbliche contro- la restituzione di dignità all’esperienza
esperienza puramente teorica, ma l’idea del versie), costituiscono, dei punti di ristoro dell’ascolto dell’ambiente sonoro che qui
silenzio relativo, o del silenzio spurio, dal aurale, anche se il suono del traffico non si può trovare.
momento che tutti i silenzi sono diversi, è completamente assente. La lontananza Un altro punto-oasi privilegiato, composito
perché diversa è la natura della “micro- spaziale delle fonti sonore inquinanti, col- e complesso che meriterebbe un’analisi
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6. Mappa metropolitana
di Catania, Cimitero
dell’Acquicella
7. Cimitero dell’Acquicella,
cappelle gentilizie
8. Cimitero dell’Acquicella,
confraternite (sacrari)

approfondita, è il Cimitero Monumentale, o all’espressione di pianto, di preghiera, di Ambientali della Provincia di Catania, è
meglio alcuni suoi angoli precisi. Il cimitero dialogo sommesso; c’è chi entra con l’auto- possibile visitarle, (essendo il sottosuolo
è il luogo della città più di ogni altro consa- mobile e nelle operazioni di pulizia e cura di fatto un patrimonio pubblico di pro-
crato al silenzio, per le ragioni culturali di delle tombe lascia lo stereo acceso per far prietà del Demanio) e allora si scoprirà un
rispetto dei morti, di sospensione dell’azione ascoltare la musica ai propri defunti; ci tro- mondo di cui in superficie non si sospetta
e del pensiero ordinari dovuta alla soglia viamo di fronte ad un uso consapevole della l’esistenza. Dagli studi geologici e archeo-
di contatto tra mondo della vita e mondo musica e dell’ascolto come medium di una logici condotti sino ad oggi pare che queste
della morte. Il silenzio delle aree dedicate dimensione affettiva e interiore; le espres- grotte siano state abitate dalla preistoria ed
alle tombe gentilizie ripropone la quiete sioni sguaiate e i comportamenti sopra le utilizzate come luogo di culto. Per apprez-
delle aree residenziali “upper-class” (villa righe non restano sempre fuori dalle mura, zare realmente la qualità acustica di questo
con giardino), mentre il silenzio o il rumore ma non passano inosservate; dentro il Cimi- ambiente bisogna dotarsi di torce elettriche
rimbombante dei passi sulle scale delle con- tero si sente la vita della città esterna che e chiedere di spegnere l’interruttore dell’il-
fraternite o sacrari riproduce il suono della continua a pulsare, ignara di poter essere luminazione, che produce un forte ronzio
città massificata nei condomini a più piani. ascoltata da un luogo dove c’è un altra vita tipico dei 50hz. Emerge allora un silenzio
Il Cimitero è a sua volta una città nella città, sonora, in parte simile ma diversa, perché irreale contrappuntato dal suono delle
e una città vasta in costante espansione, induce alla sospensione, a fermarsi, a gocce formate dalla condensa dell’umidità
con i suoi rumori, talvolta assordanti delle ricordare, a pensare (DVD#22). dell’aria, che cadono dalla volta e dalle
attività di cantiere, che tuttavia da qualche Un altro luogo segreto che potenzialmente pareti in pietra lavica. In realtà senza
parte, da qualche lato, mantiene sempre lo forse rappresenta la massima espressione questo accorgimento vi rimarrà impressa,
sbocco verso un’area aperta di espansione, possibile dell’oasi acustica sono le grotte e oltre alle gocce e al ronzio del sistema di
un’area silenziosa che non è più campa- le cavità ipogee generate dai canali di scor- illuminazione, la voce della proprietaria
gna e non è ancora città, che a poco a poco rimento lavico. Uno di questi sono le grotte che con grande passione racconta la storia
diventerà città dei morti visitata dai vivi. Al di Via Liardo a Canalicchio, il cui ingresso è del luogo, delle sue battaglie personali per
cimitero si può assistere ad alcuni compor- situato al di sotto di una proprietà pri- preservarlo, della sua importanza geologica
tamenti socio-acustici particolari o specifici: vata. Chiedendo permesso ai proprietari e ed archeologica, il tutto, talvolta, dialo-
dall’atteggiamento del silenzio meditativo, alla Soprintendenza dei Beni Culturali ed gando e bisticciando con alcune improba-
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9. Cimitero
dell’Acquicella, sullo
sfondo la città di
Catania
10. Cimitero
dell’Acquicella,
muro di cinta e
costruzioni limitrofe

bili figure-pupazzi a grandezza naturale televisioni accese e le lavatrici, la signora trazione, rispondendo in modo egregio
rappresentanti i personaggi di un presepe che spazza il selciato, il dialetto della ai requisiti richiesti ad un luogo deputato
natalizio, unici abitanti stabili di questo lingua domestica, tutti suoni riverberati per lo studio. A rendere particolarmente
strano mondo sotterraneo. dalle pareti ravvicinate delle a case a due o interessante il giardino pensile, oltre alla
Alcuni vicoli del centro storico, che sono tre piani. Un suono-silenzio che è risto- discreta qualità acustica (il suono dei
tropppo stretti per circolarvi con l’auto- ratore perché riporta ad una dimensione veicoli del quartiere circostante arriva in
mobile, come il Vicolo Maura e il Vicolo intima di vita quotidiana, di calma routine, maniera sporadica e attutita) è l’effetto
Beritelli, al quartiere delle Verginelle, a solo di tanto in tanto interrotta dal passag- di assorbimento creato dalla vegetazione
due passi dal Monastero dei Benedettini, gio di un ciclomotore o di un’auto e dagli spalti murari articolati, imprezio-
rappresentano altri interessanti punti di sulle vie esterne (DVD#23). siti da un intervento di acoustic design che
ristoro aurale. Ultima parte della città non Spostandoci di poco, questa breve, par- ha trasformato i camini dell’impianto di
toccata dal grande terremoto del 1693 rima- ziale, passeggiata tra le oasi acustiche di riscaldamento in capienti canne d’organo,
sta a testimonianza dell’impianto urbani- Catania vorrebbe concludersi, al Giardino che emettono dei bordoni intonati su
stico medievale di Catania, in queste vie del Dei Novizi (13), gioello pensile nascosto al differenti frequenze del registro grave,
quartiere emerge il silenzio costellato dai piano superiore del Monastero dei Bene- udibili per lo più approssimandosi ai
suoni piccoli o a media intensità della vita dettini, ora sede della Facoltà di Lingue e camini stessi. In questa atmosfera aperta
domestica. Emerge un suono da “cortile Letterature Straniere dell’Università di e protetta al tempo stesso, perfino un
dell’infanzia”, si può sentire una donna che Catania. Il recente restauro dell’intero suono continuo e costante proveniente
parla al figlio dalla finestra senza gridare, complesso, ha offerto un interessante da una pompa idraulica posta sul lato
gli uccelli sugli alberi, i richiami degli luogo alla popolazione, soprattutto Ovest sembra abbastanza armonico o
animali domestici, cani, gatti e canarini, le studentesca, sia di riposo che di concen- almeno non particolarmente impattante
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11. Vico Maura, quartiere


delle Verginelle
12. Vicolo Beritelli,
quartiere delle Verginelle
13. Giardino dei Novizi al
Monastero dei Benedettini,
viale adornato da
vegetazione rampicante
14. Giardino dei Novizi al
Monastero dei Benedettini,
camini dell’impianto di
riscaldamento ed areazione,
cupola della
Chiesa di S.Nicola

(DVD#24). Non è difficile sostando relativamente recente si registra un preciso coltelli che tranciano, puliscono, si affilano,
in questo ambiente realmente interesse di studio e di conservazione delle casse che rovesciano il pesce fresco e spugne
“sospeso” farsi portare dall’immagina- realtà rappresentate dai mercati popolari9. che puliscono i banchi, si intrecciano con
zione alle immagini di manutenzione Valga per tutti il caso del mercato del pesce i suoni vocali formando realmente un
e cura di questo giardino operate nel di Piazza Di Benedetto altrimenti nota come ambiente sonoro unico e inconfondibile,
passato dai monaci stessi, quasi si potesse La Pescheria, al centro della città, dove le un vero topos per il cacciatore di suoni, e
ascoltare ancora una volta quel silenzio “vanniate” dei pescivendoli e dei venditori una vera e propria attrazione per il turi-
perduto, certamente ancora più silenzioso in genere costituiscono uno dei soundscape sta che visita il mercato puramente per
di quanto lo sia oggi. idiomatici più rappresentativi dell’isola. fruire di questo spettacolo di cui la
Lasciate le oasi, ci dirigiamo per conclu- In queste espressioni sono sintetizzate la componente sonora è forse l’aspetto
dere questa passeggiata sonora scritta, ricchezza della varietà e tipicità linguistica preponderante (DVD#25). In maniera
verso alcune “riserve”. Le prime sono senza unita alle pratiche culturali cui il mondo analoga i mercati della Fiera di Piazza Carlo
dubbio costituite dai mercati e dai luoghi della pesca rimanda, dalla vita marittima Alberto, e i vari mercati rionali presentano
di scambio. La componente antropologica alla cultura culinaria. Ogni specie ittica in forma variata queste caratteristiche, con
della pratica e del rito dello scambio delle ha il suo nome dialettale, la sua modalità una tendenza maggiore alla contaminazione
merci, che si esprime fondamentalmente di pesca, “a so motte” ovvero la sua ricetta culturale, per la presenza di venditori ormai
in espressioni linguistiche sedimentate e tipica, che emerge dal dialogo tra venditore di nazionalità ed etnie estremamente varie-
codificate, parla di una realtà che è ancora ed acquirente. I suoni concomitanti, di gate. Nei mercati popolari la dimensione
lontana dai fenomeni di omologazione pulizia, cura, taglio e preparazione del pesce del suono umano riesce ancora a prevalere
portati dalla globalizzazione dell’economia. contrappuntano le grida e la comunicazione sul predatore unico del motore a scoppio e
Da più parti, anche se solo da un tempo tra venditore e cliente, suoni d’acqua e di sugli altri keynote-sound standardizzati del
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15. Mercato della Pescheria, particolare


16. Mercato della Pescheria, particolare

paesaggio sonoro lo-fi precedentemente tare una passeggiata fuori dal comune, e interessanti di fruizione della città, mostran-
descritti. Un’ulteriore e a suo modo partico- non proseguiremo qui nella descrizione done una parte inedita, “le spalle a mare”,
lare “riserva” acustica è costituita dall’ecce- dettagliata di tale percorso per non incorrere per così dire. La cifra più considerevole di
zionale area del fronte a mare compresa tra nell’incitazione alla violazione della legge. questa “riserva” è data dalla concomitanza di
la zona della stazione di Catania Centrale Inoltre in realtà il percorso si può com- un suono naturale, il suono del mare in tutte
e Piazza Europa. Tale area completamente piere nella sua interezza soltanto nei mesi le sue componenti, fragore delle onde sugli
negata alla fruizione pubblica per la invernali tra Novembre e Febbraio perché scogli in tutto la sua estensione di variabilità
presenza dei binari della ferrovia, è accessi- nella parte finale costituita dall’ingresso dal rispetto alle condizioni metereologiche, i
bile via terra soltanto in maniera (almeno mare al Porto Rossi, lo stretto viene chiuso suoni dei gabbiani e delle barche a motore,
parzialmente) illegale dato che si devono artificialmente dalle gru che lo coprono di che convive con il suono tecnologico della
almeno in un punto attraversare i binari massi in pietra lavica al fine di proteggere ferrovia, lo stridore ritmato delle ruote
della ferrovia, oppure via mare risalendo nei il porticciolo dalle mareggiate, ed è questa sui binari, le sirene dei treni in avvicina-
punti possibili la scogliera. Non è certa- chiusura temporanea che consente di attra- mento, il ronzio dei cavi dell’alta tensione,
mente un percorso consigliabile se non a versare a piedi lo stretto altrimenti aperto e lo sfondo sonoro che arriva dal limite
persone in grado di muoversi con facilità in e di completare il percorso. Rimane il fatto della città, qualche suono di campana,
un terreno sconnesso, consapevoli di affron- che tale zona costituisce uno dei punti più qualche frammento di suono del traffico
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17. Mappa metropolitana di


Catania, fronte a mare
delle FF.SS.
18. Catania, Stazione
Centrale, mare sullo sfondo
19. Litorale della Stazione
Centrale di Catania,
particolare

veicolare, qualche sirena dal porto equilibrio sonoro costituisca una ricchezza dell’Est e del Sud del pianeta, passeggini,
(DVD#26). Si tratta di un soundscape da esplorare e da essere ulteriormente sedie a dondolo, bambole e branchi di cani
evidentemente non silenzioso e particolar- indagata, meritevole di essere resa fruibile randagi, sporadici gruppi di uomini e donne
mente articolato, basato su un equilibrio di alla comunità catanese e non solo. Come per che consumano i loro pasti e chiacchierano,
rapporti abbastanza unici, la cui possibilità le Sciare di Nesima e per gli sbancamenti bagnanti e pescatori temerari che affron-
di fruizione non è affatto comune, sia per di via dei Martiri della Libertà, il percorso è tano un terreno in parte impervio. Questa
la situazione di difficile accesso, sia per le disseminato di presenze umane e sonore che frequentazione antropica determina a sua
effettive caratteristiche dei suoni coinvolti. trovano in questo luogo reietto un rifugio volta un sub-soundscape costituito di fram-
I rapporti tra suoni continuo e suono discon- e una terra di nessuno dove sopravvivere menti di discorso, di lingue straniere, di un
tinuo, tra naturale e tecnologico, sembrano temporaneamente (fino alla prossima modo di abitare che si ritaglia e si appropria
qui invertiti: il suono naturale del mare è lottizzazione) indisturbati, in una città che giustamente e spontaneamente di uno
un suono continuo e mascherante mentre li emargina sottraendosi pur continuando spazio rimosso, in cui la componente acu-
il suono della ferrovia, anche se di un certo a manifestare sub limine la sua incombente stica viene ad essere un motivo di unicità,
impatto sonoro, ha una durata effimera presenza. Sulla scogliera si incontrano resti un valore ambientale consapevolmente o
ma ricorrente e ritmicamente ciclica. E’ di architettura militare diventati ricovero e inconsapevolmente vissuto.
nostra opinione che la peculiarità di questo abitazione temporanea di extracomunitari
INU ALTO ADIGE SÜDTIROL
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Riferimenti bibliografici -Järviluoma, H. Acoustic Environments in Schafer R.M., The soundscape: Our sonic
AA.VV. a cura di Augoyard J.F. – Torgue H., change, ms, Turku, 1999 environment and the tuning of the world,
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Amphoux, P et. al. Aux Ecoutes de la ville. La Acustico, Trento, Centro Servizi Culturali S. Ricordi Lim, Milano 1985
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Ecologie. Institut Universitaire Kurt Boesh, Soundscape, Vancouver, The World Soundscape Wiley, 1975
Sion, Svizzera, 25-29 agosto 1999 Project, 1974

Note
1. R.M.Schafer, The soundscape: Our sonic A.Knopf ed. New York 1977 p.41 e segg. Milano 1985, p. 21
environment and the tuning of the world, R.M.Schafer Il Paesaggio Sonoro, Ricordi Lim, 6. Ibid. p.10 // ibid. p. 22
A.Knopf ed. New York 1977 p.88 // Milano 1985, p. 67 e segg. 7. ibid p.84 // ibid p. 122
R.M.Schafer Il Paesaggio Sonoro, Ricordi Lim, 4. Si tratta del cosiddetto effetto di “maschera- 8. Cfr. “Le (povere) orecchie di Bellini” editing
Milano 1985, p.129 mento”. Cfr AAVV a cura di J.F. Augoyard, estetico e Piazza Stesicoro -editing statistico
2. R.M.Schafer “On acoustic design” traccia Repertorio degli Effet ti Sonori, Ricordi Lim, a cura di F.Russo – SSRG onlus nella sezione
n°10 da The Vancouver soundscape 1973, Milano 2003, p. 67 e segg “Agorafonia” del DVD – rom
Cambridge Stret Records CSR 2CD 9701, trad. 5. Cfr R.M.Schafer, The soundscape: Our sonic 9. Cfr. http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/
S.Zorzanello environment and the tuning of the world, dirbenicult/info/news/eventi/etnomercati.
3. cfr R.M.Schafer, The soundscape: Our sonic A.Knopf ed. New York 1977 p.9 html
environment and the tuning of the world, R.M.Schafer Il Paesaggio Sonoro, Ricordi Lim,

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